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Le attività nel territorio hanno da sempre caratterizzato tutti i servizi di Città Futura. In particolare, il nido di Lavis/Pressano ha sviluppato un

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Academic year: 2022

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Sguardi verso il futuro: essere protagonista nell’integrazione dei servizi educativi sul territorio Un’esperienza presso il Nido d’infanzia Lavis e Pressano

Presentato 15.1.2020

Il progetto si propone di offrire al giovane un’esperienza di maturazione e crescita personale, valida sul piano umano e che risulti allo stesso tempo qualificante professionalmente. La possibilità di essere al servizio della comunità permette al giovane di cogliere i bisogni presenti sul territorio e di far tesoro delle esperienze in ambito sociale. Attraverso il progetto il giovane ha l’opportunità di mettersi in gioco come risorsa concretizzando progetti, partecipando attivamente alle fasi di stesura dapprima di piccoli progetti, fino alla realizzazione di attività, sperimentando nel contempo competenze legate alla cittadinanza attiva, sostenendo i valori della solidarietà e responsabilità a favore del territorio.

Settore/area principale: servizi educativi all’infanzia. (Nido d’infanzia)

Sede di svolgimento progetto: nido di infanzia Lavis, sito in Via Paganella, 48/a e nido di infanzia Pressano, sito in via Pilati, 11. Possibili spostamenti sul territorio del Comune di Lavis e Trento, legati alla progettualità di rete.

Durata: 12 mesi

Ore servizio richieste: 30 ore settimanali (occasionalmente potrebbero essere previste attività di sabato o di domenica per formazioni o manifestazioni rispetto ai progetti a cui il giovane parteciperà; queste ore verranno recuperate rispettando il monte ore settimanale).

Numero dei giorni di servizio settimanali: 5 giorni dal lunedì al venerdì (occasionalmente potrebbero essere previste attività di sabato o di domenica per formazioni o manifestazioni rispetto ai progetti a cui il giovane parteciperà; queste giornate verranno recuperate rispettando i cinque giorni settimanali).

Descrizione del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto e dell’area di intervento:

- Presentazione dell’ente proponente

La Cooperativa sociale di servizi all’infanzia Città Futura è stata fondata a Trento nel 1993 per rispondere all’accresciuta richiesta da parte delle famiglie di servizi educativi e di supporto per bambini nella fascia 0-3 anni. Gestisce nell’ambito del territorio della provincia di Trento servizi educativi da 25 anni. Attualmente gestisce 23 nidi d’infanzia comunali oltre alle gestioni private del nido Scarabocchio a Trento e del nido di Serravalle.

Nel periodo estivo la cooperativa gestisce 9 servizi ricreativi rivolti ai bambini da 0 a 11 anni.

Città Futura promuove il benessere, la crescita e lo sviluppo integrale dei bambini e delle bambine che accoglie nelle proprie strutture educative. Offre occasioni d’incontro, riflessione e scambio con le famiglie. Collabora con le agenzie formative e il territorio per diffondere la cultura dell’infanzia.

In questa prospettiva, Città Futura è costantemente attenta a mantenere un clima di collaborazione, confronto e impegno all’interno dell’organizzazione allo scopo di garantire un’alta qualità del contesto lavorativo di tutte le persone che vi operano perché esse possano dare sempre il meglio nel loro rapporto con le famiglie, i bambini, il territorio.

La cooperativa è in possesso della certificazione UNI EN ISO 9001 per la progettazione e realizzazione di servizi di nidi d'infanzia e del marchio Family Audit Executive.

- Descrizione del contesto territoriale e dell’area di intervento. Reti a supporto del progetto: nido e contesto territoriale in cui sarà coinvolto il giovane:

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Le attività nel territorio hanno da sempre caratterizzato tutti i servizi di Città Futura. In particolare, il nido di Lavis/Pressano ha sviluppato un desiderio di interazione profondo con la comunità a cui appartiene, che ha avuto come ricaduta la realizzazione di una progettualità di partecipazione attiva agli eventi organizzati dal Comune, dalle associazioni e dagli enti del territorio. L’identità culturale ed educativa del nido ha così potuto trovare alcuni luoghi e momenti di espressione creativa, coinvolgendo bambini e genitori, progettando laboratori e attività che hanno riscosso un notevole successo nella popolazione.

Il Nido di Lavis/Pressano fa suoi i principi che ispirano la Cooperativa Città Futura in relazione al tema del Welfare Generativo, che possono essere così sintetizzati:

Assunzione di una responsabilità collettiva più ampia e condivisa dentro la comunità di appartenenza - il Nido partecipa all’attivazione di competenze, alla creazione di reti, ad un nuovo modo di rispondere ai bisogni emergenti come parte di una comunità che si prende cura di sé.

Attualizzazione del modello Nido - un nuovo modo di stare dentro la comunità, di appartenervi, pur senza perdere la propria identità.

Attesa di un cambiamento culturale – la capacità di assumere un nuovo sguardo e di rispondere con maggiore competenza alle sfide professionali in un contesto socio- economico in continua, e critica, evoluzione.

Tali principi investono di sé i progetti che il Nido rivolge ad una serie di realtà del territorio di appartenenza, siano essi quelli più tradizionalmente legati all’identità del servizio oppure quelli più specifici e innovativi.

Al giovane impegnato nel Servizio Civile verrà proposta la partecipazione ad essi secondo i seguenti obiettivi e con le seguenti modalità operative:

Continuità Scuola Infanzia

Il progetto di continuità fra Nido e Scuola d’Infanzia si realizza fra la sede di Lavis e le due sedi della Scuola d’Infanzia di Lavis e fra la sede di Pressano e la contigua Scuola d’Infanzia. La finalità del progetto è quella di favorire il passaggio dei bambini e delle famiglie fra i due differenti servizi educativi. Si propone al candidato di partecipare alla progettazione e alla messa in atto di azioni volte a realizzare quanto segue:

Momenti di incontro fra i bambini, nei due servizi, orientati alla conoscenza degli ambienti fisici e relazionali, con la mediazione del gioco e l’accompagnamento di educatrici e maestre.

Momenti di scambio fra adulti educatori, inerenti alle diverse idee di bambino e pratiche educative, in un’ottica di continuità/discontinuità fra servizi.

Momenti di scambio di informazioni su specifiche situazioni, in collaborazione con le famiglie, che permettano un’adeguata cura del passaggio del singolo bambino (e dei suoi genitori) da un’esperienza all’altra.

Momenti di formazione/informazione su temi educativi di interesse per le famiglie.

Momenti ricreativi di valore sociale/relazionale che accomunino le due realtà.

Tagesmutter

Nell’alveo del progetto di continuità fra Nido e Scuola d’Infanzia si inserisce la relazione di continuità fra Nido e Tagesmutter di Lavis, con le specifiche finalità di valorizzazione e messa in relazione dei servizi all’infanzia operanti sul territorio comunale e di costruzione, per le famiglie, di un senso di appartenenza ad una comunità più allargata e coesa. Si propone al candidato di partecipare alla progettazione e alla messa in atto di azioni volte a realizzare quanto segue:

Momenti di incontro fra i bambini orientati alla conoscenza degli ambienti fisici e relazionali del Nido, con la mediazione del gioco e l’accompagnamento di educatrici e Tagesmutter.

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Momenti di scambio di informazioni su specifiche situazioni, in collaborazione con le famiglie, che permettano un’adeguata cura del passaggio del singolo bambino (e dei suoi genitori) da un’esperienza all’altra.

Momenti ricreativi (colazione, pasto, merenda/gelato, feste ed eventi particolari).

Momenti di formazione/informazione su temi educativi di interesse per le famiglie.

Momenti ricreativi di valore sociale/relazionale che accomunino le due realtà.

RSA

Il progetto con la Residenza per Anziani Giovanni Endrizzi di Lavis ruota intorno al tema della relazione intergenerazionale fra bambini ed anziani ed alle sue potenziali ricadute, in termini affettivi e cognitivi per le persone in esso coinvolte. Si propone al candidato di partecipare alla progettazione e alla messa in atto di azioni volte a realizzare quanto segue:

Momenti di gioco fra anziani e bambini, nel giardino della RSA o all’interno Momenti ricreativi (colazione, pasto, merenda/gelato, feste ed eventi particolari)

Attività ed esperienze che favoriscano la dimensione affettiva e relazionale (dialoghi a tema, racconti, letture di fiabe, piccoli progetti di scambio fra generazioni)

Accoglienza di piccoli gruppi di anziani al Nido per un pasto o per esperienze di gioco al Nido Laboratorio Sociale

Il Laboratorio Sociale di Lavis, oltre che occuparsi di attività occupazionali, organizza attività di socializzazione che contribuiscono al benessere generale e al miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità. Si propone al candidato di partecipare alla progettazione e alla messa in atto di azioni volte a realizzare quanto segue:

Condivisione, fra bambini e persone disabili, di momenti di esperienza ludico-laboratoriale presso il Nido

Momenti di taglio ricreativo presso il Nido (pranzo, partecipazione a feste e iniziative allargate)

Semplici laboratori “artigianali” per piccoli gruppi di bambini presso la sede del Laboratorio sociale

Documentazione delle esperienze a beneficio delle famiglie dei bambini e delle persone disabili e, in senso più allargato, dell’intera Comunità

Pediatra di zona

I temi della salute, del rischio, del benessere del bambino in relazione alla frequenza di una comunità infantile di pari rappresentano argomenti di grande rilevanza, in particolare per le famiglie del Nido e della Scuola d’Infanzia. Si propone al candidato di partecipare alla progettazione e messa in atto di azioni volte a realizzare quanto segue:

Momenti informativi e di confronto fra pediatra di zona, genitori e personale educativo del Nido/Scuola d’Infanzia

Approfondimenti tematici specifici di interesse condiviso per le famiglie Biblioteca

Lettura e narrazione rivestono un ruolo molto significativo nello sviluppo cognitivo ed affettivo del bambino. La relazione dei piccoli con i libri (e con il luogo che li raccoglie e li offre all’utilizzo) rappresenta un aspetto che il Nido cura con grande attenzione. Si propone al candidato di partecipare alla progettazione e messa in atto di azioni volte a realizzare quanto segue:

Momenti di lettura, da parte dell’adulto, di testi scelti, sia al Nido che in Biblioteca

Proposta di percorsi “tematici”, da sviluppare attraverso la ricerca di libri in Biblioteca da utilizzare al Nido

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Utilizzo di differenti modalità di avvicinamento alle storie che dal testo scritto/illustrato si allargano alla narrazione, alla rappresentazione figurata (teatro delle ombre, teatro Kaishibai…) e corporea

Ripresa, con i bambini più grandi, delle storie e dei personaggi conosciuti, che stimoli la comprensione del testo, la dimensione dialogica ed immaginifica e l’espressione di sé

Bambini con BES (Bisogni Educativi Speciali)

Il Nido lavora per realizzare la piena integrazione dei bambini, accogliendo e sostenendo le specificità personali di ognuno di essi. L’attenzione mirata si realizza in particolare verso i bambini con Bisogni Educativi Speciali, anche secondo modalità formalizzate quali la costituzione di un Gruppo Interdisciplinare con gli specialisti e la redazione di un Progetto Educativo Individualizzato.

Si propone al candidato di partecipare alla progettazione e messa in atto di azioni volte a realizzare quanto segue:

Progettazione Educativa Individualizzata volta a sostenere alcuni specifici ambiti di sviluppo del bambino interessato

Approfondimento di temi specifici legati a condizioni di sviluppo atipico/disabilità Collaborazione alla gestione delle relazioni con l’APSS e i servizi territoriali

Approfondimento e confronto sulle modalità di presa in carico della famiglia da parte del Nido in situazioni di bisogno specifico

Definizione delle finalità, degli obiettivi e delle attività

La proposta di Servizio Civile ha come primo obiettivo la promozione dei giovani, offre opportunità concrete di apprendimento, autonomia, crescita personale e messa in gioco in un contesto reale e integrato nella comunità locale.

Nel rispetto delle Linee Guida per il Servizio Civile per la XVI legislatura (2018-2023), le finalità del progetto si articolano infatti su più ambiti: da un lato si promuove la maturazione personale e la crescita professionale del/della giovane che prenderà parte al progetto, dall’altra si auspicano delle positive ricadute sul contesto.

In questo contesto il progetto di Servizio Civile è orientato ad una serie di finalità connesse allo sviluppo personale e sociale del giovane e ad alcuni obiettivi specifici correlati alla professionalità educativa nella prima infanzia con l’obiettivo di stimolare la consapevolezza dei valori quali il senso civico, l’empatia, l’impegno, l’autostima, l’identità, l’autonomia.

Nel rispetto delle priorità proprie del contesto provinciale e del sistema cooperativo in generale, in tema di sviluppo sostenibile, il giovane potrà vivere e far propri alcuni principi cooperativi come il sostegno alla comunità, la responsabilità sociale, l'inter-cooperazione come opportunità di sviluppo territoriale. Infine potrà essere accompagnato in un percorso di sviluppo di sensibilità civiche che la Cooperativa ha particolarmente a cuore; all’interno di Città Futura e nello specifico nel nido di Lavis/Pressano il termine sostenibilità ambientale si traduce in azioni e comportamenti che riguardano sia la cura dell’ambiente che di sé e degli altri.

L’esperienza di Servizio Civile qui proposta offre al giovane la possibilità di partecipare ad un percorso in grado di accrescere la propria capacità di controllare attivamente la propria vita e di sviluppare una consapevolezza critica del proprio ambiente sociale, politico e culturale (empowerment individuale). Gli permette inoltre di inserirsi nella rete di diritti e doveri costitutivi dell’essere cittadino, non solo beneficiando degli strumenti e delle iniziative della comunità di riferimento ma anche avvicinandosi ad alcuni suoi organismi e realtà, contribuendo così, da protagonista, al suo cambiamento ed alla sua crescita (cittadinanza attiva) sperimentando il concetto di solidarietà. Un’ottica che si traduce, ad esempio, nel concetto di welfare generativo, fatto proprio da Città Futura, inteso a risignificare il ruolo dei propri servizi all’infanzia, per renderli

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luoghi educativi sempre più radicati nel territorio di appartenenza. Questo alimenta il dialogo e la collaborazione con le diverse realtà istituzionali e associative, dentro reti sociali più ampie e solide, anche come facilitatori di risposte a situazioni di disagio e bisogno.

Il giovane potrà vivere l’esperienza del Servizio Civile nell’ambito di un progetto, fortemente connotato sul piano culturale, mettendosi in gioco e acquisendo maggiore consapevolezza, all’interno della comunità, di una più profonda idea di infanzia e di un più fermo riconoscimento del ruolo dei bambini nella società. Appare infatti preziosa un’esperienza personale che permetta di conoscere meglio la realtà della prima infanzia, di riconoscerne la ricchezza, il valore, rispettarne e promuoverne la piena partecipazione alla vita sociale e culturale della comunità.

Il giovane potrà sperimentarsi in un ambiente in cui il bambino è riconosciuto come interlocutore e soggetto attivo nella relazione e nella comunicazione. Ciò si realizza in un contesto che attribuisce grande importanza ed attenzione alle modalità comunicative.

Il giovane andrà a coadiuvare e supportare l’azione degli educatori, prevalentemente nella sfera organizzativa, di progettazione e di relazione con il contesto territoriale e concorrerà in maniera propositiva al raggiungimento degli obiettivi e alla realizzazione delle attività e nello specifico:

Obiettivo - Attività: Attività del volontario:

Progettare le esperienze educative

Collaborare con l’educatore nella progettazione delle azioni educative avvalendosi di strumenti come l’osservazione, il confronto, mettendo in gioco la capacità di esporre il proprio pensiero, di analisi dei bisogni e del contesto educativo. Seguire le varie fasi del progetto e individuare gli eventuali vincoli. Analisi dei risultati ottenuti e delle criticità.

Documentare i processi e gli esiti delle attività.

Organizzare la raccolta di materiale fotografico e video;

rielaborarlo con l’integrazione di testi per costruire un racconto di quanto vissuto dai bambini nelle diverse esperienze. Il materiale viene organizzato in differenti forme (esposto su pannelli, proiettato da cornice elettronica, raccolto in specifici strumenti) e risponde a diversi obiettivi

Lavorare in stretta collaborazione con i colleghi e operare in ottica di servizio

Collaborare, integrare i differenti punti di vista, confrontarsi, mediare, ridefinire gli obiettivi e la scelta di adeguate strategie educative con il gruppo di lavoro.

Concretizzare progetti, partecipando attivamente nelle fasi di stesura di piccoli progetti fino alla realizzazione dell’attività stessa. Analisi dei risultati ottenuti e criticità.

Promuovere una relazione nido-contesto territoriale

Il giovane parteciperà ad alcuni progetti di incontro con differenti realtà del territorio di appartenenza.

Realizzare incontri di conoscenza con alcuni rappresentanti delle differenti realtà locali.

Individuazione delle potenzialità con il supporto dell’OLP e degli operatori della Cooperativa.

Collaborare nell’ideazione e organizzazione di progetti semi strutturati. Analisi dei risultati ottenuti e criticità.

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Figure coinvolte: Operatori presenti sul servizio di Lavis/Pressano, OLP Coordinatrice del servizio, educatori referenti di specifici progetti, Pedagogista, tirocinanti, referenti della sede amministrativa di Città Futura, rappresentanti dei vari enti ed associazioni del territorio attraverso i quali il progetto declina le varie attività.

Competenze acquisibili

Considerando la natura pubblica dei servizi gestiti dalla Cooperativa, per il ruolo di educatore o coordinatore la Cooperativa non può offrire opportunità dal punto di vista lavorativo poiché ogni assunzione è subordinata al possesso di specifici requisiti sanciti dalla normativa provinciale (legge provinciale 12 marzo 2002 n.4) che regolamenta il sistema infanzia.

Il giovane sarà accompagnato nel percorso di certificazione delle competenze al fine di ottenere il Documento di Trasparenza, spendibile sul territorio provinciale e nazionale in ruoli di progettazione o gestione dei servizi presso agenzie educative a gestione privata e cooperative sociali.

Per la definizione delle competenze si fa riferimento principalmente ai repertori offerti dall’Atlante del Lavoro e delle Qualificazioni. Il giovane potrà portare a certificazione la seguente competenza:

EROGAZIONE DI INTERVENTI NEI SERVIZI SOCIALI

ADA.22.218.698 - Realizzazione di interventi di animazione sociale https://atlantelavoro.inapp.org/dettaglio_profilo.php?id_profilo=3138 Competenze:

Titolo: Analisi dei bisogni, risorse e potenzialità di persone, gruppi e comunità

Descrizione: Identificare i bisogni e le risorse dei diversi soggetti con cui si è chiamati ad operare nei diversi contesti operativi, valutando adeguatamente le loro caratteristiche e le condizioni del contesto di riferimento

Attivitá associate:

Individuazione dei fabbisogni e delle risorse degli utenti negli interventi di animazione sociale Promozione del recupero e dello sviluppo delle potenzialità personali, dell’inserimento e della partecipazione sociale dei soggetti

Titolo: Progettazione degli interventi di animazione

Descrizione: Definire un progetto di animazione coerente con i bisogni e le risorse rilevate e compatibile con le condizioni organizzative e contestuali

Attivitá associate:

Progettazione e/o collaborazione alla progettazione in équipe di piani assistenziali e/o educativi individuali e di gruppo

Definizione delle attività di animazione (es. laboratori manuali, animazione motoria, ecc.) Promozione del recupero e dello sviluppo delle potenzialità personali, dell’inserimento e della partecipazione sociale dei soggetti

Titolo: Documentazione, verifica, valutazione e miglioramento dell'attività di animazione

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Descrizione: Documentare, verificare e valutare il raggiungimento degli obiettivi prefissati, confrontandosi con i soggetti partecipanti e le altre figure dell'equipe, per favorire il

miglioramento continuo della qualità dell'intervento e la sua riproducibilità in altri contesti

Attivitá associate:

Valutazione dei risultati/progressi raggiunti dagli utenti

Comunicazioni e collaborazione con la famiglia d'appartenenza

Attraverso l’impegno sociale e l’acquisizione di specifiche competenze relazionali il giovane in SC rafforza la capacità di inserirsi in equipe dove l’elemento relazionale è di fondamentale importanza.

Durante l’anno di SCUP il giovane ha l’opportunità inoltre di sviluppare competenze trasversali riconducibili a tre aree di processo:

Processi cognitivi di comprensione del sé e della situazione.

Processi di interazione sociale in un contesto organizzativo.

Processi di azione: valutare una situazione problematica o un problema complesso, mettendoli in relazione con le proprie capacità, i propri obiettivi e le proprie risorse;

intraprendere azioni per risolvere il problema, valutare la fattibilità, assumere anche punti di vista diversi dal proprio; assumere le necessarie decisioni gestionali in sufficiente autonomia, seppur nell’ambito di procedure e sistemi condivisi.

Il giovane avrà inoltre la possibilità di acquisire competenze legate alla cittadinanza responsabile:

assunzione di responsabilità, pensiero critico, sensibilità verso la tutela della dignità della persona rispetto per la diversità, comprensione di diritti e doveri.

Potrà sperimentare la possibilità di trasformare le conoscenze in comportamenti lavorativi efficaci, come la capacità di concretizzare un’idea progettuale; la capacità di programmare e realizzare un proprio progetto; la capacità di mediare, coinvolgere, proporre progetti.

A chi si rivolge il progetto. Criteri di selezione.

In coerenza con le priorità trasversali della Provincia Autonoma di Trento afferenti alle pari opportunità di genere il progetto è rivolto ai giovani maggiorenni (età compresa tra i 18 e i 28 anni) iscritti al programma di Servizio Civile Universale Provinciale fortemente motivati e interessati agli ambiti rispetto ai quali opera Città Futura.

Requisiti richiesti: predisposizione alle relazioni interpersonali e al lavoro in team, buone doti comunicative, intraprendenza, flessibilità.

Costituiscono requisito preferenziale: non sono indispensabili specifici titoli di studio (in ambito organizzativo-gestionale o educativo), anche se il percorso di studio verrà tenuto in considerazione e valutato in fase di selezione; esperienza pregressa nell’area di riferimento del progetto sarà considerata preferenziale ma non essenziale, con specifica attenzione alle attività svolte in forma associazionistica (anche in qualità di socio) o volontaria.

I giovani verranno valutati e selezionati da un’apposita commissione interna, (composta dalla responsabile e dall’addetta area risorse umane, Sara Bettocchi, Serena Cevolin, dall’OLP, Elisabetta Pisoni, dal pedagogista Carlo Gualini) che avrà esaminato precedentemente i CV dei candidati, attraverso un colloquio attitudinale sulla base di: conoscenza del progetto specifico, motivazione e condivisione rispetto all’ambito di intervento e agli obiettivi del progetto, disponibilità all’apprendimento, interesse ed impegno a portare a termine il progetto, idoneità allo svolgimento delle mansioni, presenza di attitudini particolari in possesso del candidato. Saranno valutati positivamente il desiderio e la capacità di mettersi in gioco e di sperimentare, la predisposizione ai

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rapporti, modalità di approccio, disponibilità al confronto ed al lavoro di gruppo, il saper essere flessibili all’interno di un contesto lavorativo.

Durante il colloquio, verrà utilizzata una scheda che prevede alcune domande-stimolo a cui tuttavia non verrà data una valutazione alle singole risposte, ma una complessiva che riguarda tre dimensioni trasversali alle risposte: a) relazionale: capacità di rispettare i ruoli, di gestire correttamente la comunicazione (ad es. turni di domanda/risposta), di utilizzare uno stile comunicativo adeguato, di adattare il proprio comportamento al contesto (ad es. gestione del saluto, modalità con cui si rivolge alle persone); b) cognitiva: capacità di rispondere in maniera coerente rispetto alla domanda posta, di articolare il pensiero in maniera chiara, di riflettere sui propri vissuti ed esperienze; c) realizzativa: capacità di pensare al proprio futuro personale e professionale in termini di progettualità e interesse al percorso formativo.

L’OLP come accompagnatore attivo del/della giovane e individualità coinvolte

Nello svolgimento del progetto di servizio civile il giovane in SC sarà seguito dall’OLP, il quale svolgerà un ruolo di “accompagnatore” sostenendo la crescita personale e professionale del giovane ed occupandosi del monitoraggio periodico dell’esperienza. Per questo progetto l’OLP è stato individuato nella coordinatrice interna del servizio, Elisabetta Pisoni, una persona dipendente della cooperativa da molti anni in possesso di titolo di studio e esperienze professionali attinenti alle attività del progetto unitamente ad una esperienza pluriennale nella gestione di relazioni con i bambini e le loro famiglie. L’OLP seguirà il giovane nell’intero percorso progettuale, a partire dalla prima accoglienza fino al termine dell’esperienza. Nella fase di accoglienza l’OLP provvederà a fornire un’ottimale conoscenza del contesto organizzativo e del team di lavoro, nonché a dare sostegno ai giovani nelle fasi di trasmissione delle informazioni riguardanti la realizzazione del progetto e nel corso degli interventi formativi. Il ruolo dell’OLP prevede inoltre la cura continua del rapporto con i giovani in SC per poterli supportare nel loro percorso di apprendimento e crescita, in un continuo scambio di feedback e follow-up, verificandone il lavoro e dando input adeguati anche e soprattutto attraverso il monitoraggio.

Il giovane in Servizio Civile, nel suo percorso, si relazionerà quotidianamente con le educatrici, il pedagogista, il personale ausiliario e di cucina del Nido d’Infanzia di Lavis, da cui potrà trovare costante supporto, e che in questo contesto rappresentano gli attori principali in merito alle attività educative, ricreative e di gestione del servizio. Oltre a questi, presso la sede di Città Futura sita in Via Abondi 37 a Trento operano le persone con cui il giovane in SC potrà entrare in relazione, ovvero i referenti dell’area risorse umane e di segreteria (per le questioni legate alla dimensione organizzativa dei diversi ambiti di cui si articola il progetto e per le questioni legate alla relazione con i partner e stakeholders in senso ampio).

In particolare a disposizione del giovane in SC le figure fondamentali di supporto a cui fare riferimento presso la sede sono:

- Sara Bettocchi e Serena Cevolin – referenti di progetto - Carlo Gualini – pedagogista

Nel corso delle diverse attività nelle quali il giovane sarà inserito, questo avrà la possibilità di conoscere enti e associazioni che operano nell’orbita delle attività che il progetto prevede e che riguardano la promozione di attività culturali a favore della cittadinanza. Il giovane avrà modo altresì di relazionarsi con le famiglie e con i bambini iscritti al nido.

Tutto ciò potrà rappresentare per il giovane uno stimolo per la sua crescita personale e per lo sviluppo di competenze utili per la sua futura vita professionale.

Percorso di formazione specifica del giovane

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Il percorso formativo a cui il giovane parteciperà prevede incontri in aule adibite a tale funzione nei servizi della Cooperativa. L’intervento formativo prevedrà diverse situazioni didattiche, tra cui lezioni teoriche, esercitazioni pratiche, simulazioni operative, studio individuale ed assistito nei quale verrà richiesta al giovane di partecipare in modo attivo. La formazione specifica sarà gestita da formatori interni ed esterni alla Cooperativa.

Formazione specifica ad orientamento teorico e pratico Durata Formatore

Principi cooperativi e mission di CITTÀ FUTURA 2 ore

Sara Bettocchi Responsabile

Area Risorse Umane La sicurezza generale nei luoghi di lavoro ai sensi del d.lgs 81/08 e

dell’Accordo Stato Regioni – (sarà fornito al/alla giovane

l’attestato di partecipazione) 4 ore

Bernard Donadei referente interno per la sicurezza Il contesto educativo del nido d'infanzia

Inquadramento organizzativo educativo e metodologico del servizio

16 ore

Le relazioni

Le dinamiche relazionali fra bambini, fra bambini ed educatori, fra educatori, fra nido e famiglie e con il territorio

8 ore

Il contesto territoriale e le progettualità

Le reti sociali. Progettazione partecipata di comunità: come progettare e realizzare delle attività nel territorio

20 ore

Elisabetta Pisoni OLP Carlo Gualini

Pedagogista

Inoltre la cooperativa proporrà ulteriori possibili momenti formativi ponendosi l’obiettivo di avviare nel/la giovane una riflessione e un approfondimento in merito a tematiche importanti rispetto al contesto sociale ed organizzativo del lavoro. Si vuole rafforzare la consapevolezza della propria responsabilità nella società e nel contesto di vita. I temi che si affronteranno saranno:

- Il consumo critico e il rispetto dell’ambiente - Il welfare generativo

- La gestione delle risorse con attenzione alla parità di genere

- La valorizzazione delle esperienze personali come momenti di acquisizione di competenze:

la maternità e la paternità

- La conciliazione vita-lavoro: misure e strumenti

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- La privacy nei contesti educativi: gestione della documentazione

Modalità organizzative

Le sedi principali del servizio del giovane in SC saranno i nidi d’infanzia di Lavis e di Pressano con possibili spostamenti sul territorio del Comune di Lavis e Trento, legati alla progettualità di rete.

Indicativamente l’orario di servizio previsto, tenendo conto del tetto massimo di 1440 ore è distribuito su trenta ore settimanali dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.00, occasionalmente potrebbero essere previste attività di sabato o di domenica per formazioni o manifestazioni rispetto ai progetti a cui il giovane parteciperà con un orario consono all’attività da svolgere;

queste ore verranno successivamente recuperate rispettando il monte ore settimanale.

La programmazione dei 12 mesi, unita al percorso formativo, segue una metodologia attiva di costruzione di competenze e professionalità che si basa sulla logica dell’”imparare facendo” sotto la supervisione dell’OLP e da un programma teorico e laboratoriale di trasmissione delle nozioni teoriche e delle buone prassi.

Durante il primo mese si prevede principalmente una fase di affiancamento e di inserimento del giovane all’interno della Cooperativa, in modo da consentire l’acquisizione degli strumenti necessari per una gestione sempre più autonoma delle attività che gli si vogliono affidare.

Questa prima fase sarà quindi dedicata ad un approccio osservativo del servizio che consentirà al giovane di conoscere il personale educativo e ausiliario del Nido e di entrare gradualmente in rapporto con i bambini e con le loro famiglie, calibrando la propria presenza, in particolare rispetto ai bambini, in accordo con il loro grado di disponibilità verso la nuova figura adulta.

Il giovane sarà accompagnato nella definizione di un progetto professionale e formativo e nella formulazione di un piano concreto di azione per realizzarlo e dovrà quindi mostrare di aver acquisito piena autonomia nell’organizzazione e gestione del proprio lavoro.

Monitoraggio e valutazione

Il monitoraggio sarà continuo nel corso del periodo di servizio civile attraverso la presenza costante dell’OLP che viene identificato con la figura della coordinatrice interna (responsabile di servizio). Per consentire un positivo svolgimento del progetto fin dalle prime fasi di avvio si prevede un confronto costante sulle attività svolte dal giovane in SC con l’OLP, insieme all’affiancamento da parte degli operatori che opereranno sul servizio nelle attività svolte.

Il monitoraggio, grazie al suo essere momento di elaborazione e rielaborazione del vissuto è particolarmente appropriato per la verifica delle propensioni personali del giovane, per la valutazione del percorso e per valorizzare le competenze e le abilità acquisite.

Lo strumento del diario compilato dal giovane e condiviso con l’OLP, consentirà di appuntare le attività svolte, il ruolo assunto, le relazioni instaurate con i bambini, le famiglie, gli operatori, i referenti vari, le competenze messe in atto ed acquisite, i riscontri avuti, gli interessi sviluppati, le criticità ed i fattori positivi emersi, il gradimento e l’utilità percepiti nel corso del progetto. Il diario sarà uno strumento strutturato per facilitare i processi di auto-riflessione sui vissuti e sul proprio agire professionale. I momenti di condivisione e incontro fra giovane e OLP saranno costanti nel corso della giornata e programmati almeno settimanalmente.

Nel corso dell’anno sono previsti e programmati, inoltre, quattro momenti strutturati di feedback rispetto all’azione del giovane. In questi momenti, attraverso un colloquio fra l’OLP, il pedagogista e la referente di progetto sarà condivisa con il giovane la scheda di osservazione evidenziando i punti di forza e quelli di miglioramento su cui poter lavorare e riflettere nel prosieguo dell’attività.

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La cooperativa infatti si è dotata negli anni di uno strumento di osservazione e di valutazione dell’operato delle varie figure professionali presenti in cooperativa che sarà modificato e adeguato alla figura del giovane in servizio civile.

In queste occasioni, ma anche quando lo riterrà opportuno, il giovane potrà esporre le proprie riflessioni e i propri suggerimenti o osservazioni.

A conclusione del percorso di servizio civile verrà organizzato un incontro finale di valutazione congiunta dell’esperienza, nel quale al giovane verrà richiesto di produrre una relazione finale sull’attività svolta, un’autovalutazione rispetto all’esperienza svolta.

Risorse strumentali

Durante tutto il percorso il giovane avrà la possibilità di utilizzare le attrezzature e le strumentazioni disponibili presso i nidi per la realizzazione delle attività.

Risorse economiche aggiuntive

La cooperativa prevede, tra le voci di spesa, i seguenti costi:

eventuali costi per la formazione specifica, qualora venissero offerte opportunità esterne all’organizzazione.

Il pagamento dei pasti che il giovane consumerà presso il nido (€ 6,50 a pasto)

Riferimenti

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