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IRPEF 2022 E BUSTA PAGA

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Academic year: 2022

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IRPEF 2022 E BUSTA PAGA

A partire da gennaio 2022 la busta paga risente delle modifiche del sistema dell’Irpef nonché delle novità di tipo contributivo introdotte dalla legge di bilancio 2022.

Queste novitĂ  impatteranno, in misura differenziata, sul netto spettante al lavoratore, in quanto comporteranno per tutti una rideterminazione delle ritenute fiscali dovuta alla modifica degli scaglioni, delle aliquote Irpef e delle detrazioni di lavoro, ed in alcuni casi anche delle ritenute previdenziali di competenza del dipendente.

A decorrere invece dal marzo, a tali modifiche, si aggiungeranno quelle riguardanti le detrazioni per figli a carico previste e dell’assegno Unico universale per i figli a carico.

Tale beneficio economico, che tra l’altro andrà a sostituire le detrazioni per figli al di sotto dei 21 anni di età nonché la prestazione dell’assegno nucleo familiare, non transiterà in busta paga, in quanto sarà richiesto direttamente dal lavoratore all’Inps che provvederà alla relativa gestione ed erogazione.

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2 CALCOLO RAPIDO IRPEF 2022

Per calcolare l’imposta dovuta, occorre moltiplicare il reddito imponibile per l’aliquota corrispondente allo scaglione entro il quale il reddito stesso è compreso; al prodotto così ottenuto andrà poi sottratto il correttivo, sempre relativo al medesimo scaglione.

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3

→ Es.1 reddito imponibile annuo = 16.000 euro Irpef dovuta = 16.000*25%-300

→ Es. 2 reddito imponibile annuo= 36.000 euro Irpef dovuta=36.000*35%-3.100″

DETRAZIONE PER CARICHI DI FAMIGLIA

NUOVA DETRAZIONE

Nuova è la detrazione aggiuntiva annua di euro 65, da riconoscere in misura fissa e non sulla base di una formula in base al reddito complessivo, solo ai percettori di redditi superiori a 25.000 e fino a 35.000 euro, che ricadono nel secondo o nel terzo scaglione di reddito e nelle corrispondenti detrazioni.

Reddito da lavoro dipendente ed assimilato Importo annuo

Fino a 15.000 euro 1.200

Da 15.001 a 28.000 Somma delle detrazioni

Meno imposta lorda fino ad un massimo di 1.200 Per i redditi sopra i 15.000 e fino a 28.000 euro, il trattamento integrativo è riconosciuto solo in presenza delle seguenti detrazioni, che devono essere di ammontare superiore all’imposta lorda, e nel caso di detrazioni per oneri riferiti a spese sostenute fino al 31.12.2021:

• per familiari a carico

• per lavoro dipendente ed assimilato

• per spese sanitarie

• per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici (vedi bonus)

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4 In presenza di tali detrazioni, e solo qualora queste siano di ammontare superiore all’imposta lorda, il trattamento integrativo è riconosciuto in misura pari alla differenza tra la somma delle detrazioni e l’imposta lorda.

DETRAZIONE PER FIGLI A CARICO

DETRAZIONI REDDITI ASSIMILATI E ALTRI REDDITI

Reddito (€) Detrazione

Fino a 5.500 1.265

Da 5.500 a 28.000 500+(1.265-500)*(28.000-reddito)/(28.000-5.500) Da 28.000 a 50.000 500 * (50.000-reddito)/(50.000-28.000)

Oltre 50.000 0

DETRAZIONI REDDITI DA PENSIONE

Reddito (€) Detrazione

Fino a 8.500 1.955 (non inferiore a 713 )

Tra 8.500 e 28.000 700+(1.955-700)*(28.000-reddito)/(28.000-8.500) Tra 28.000 e 50.000 700 * (50.000-reddito)/50.000-28.000)

Oltre 50.000 0

MAGGIORAZIONI

Per evitare penalizzazioni rispetto alle detrazioni 2021: nel cambio delle regole IRPEF si prevedono inoltre ulteriore detrazione per le varie categorie come segue:

a) lavoro dipendente da 25.000 a 35.000: + 65 euro di detrazione b) pensionai da 25.000 a 29.000: + 50 euro di detrazione

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5

BONUS IRPEF

1. dipendenti sotto i 15.000 euro: trattamento integrativo di 1.200 euro

2. dipendenti da 15.000 a 28.000 euro: bonus IRPEF soltanto se le vecchie detrazioni superavano l’imposta lorda

Esempi di importo stipendio

1. RAL 20mila euro: oggi paga 4.800 euro di tasse, con la riforma IRPEF ne pagherĂ  4.700 con un risparmio annuo di 100 euro (-2%), pari a circa 8 euro in piĂą di stipendio netto al mese;

2. RAL 55.000 euro: oggi paga 17.220, con la riforma 16.550, risparmiando 670 euro euro l’anno (- 3,9%) per un netto mensile aggiuntivo di 56 euro in caso di 12 mensilità o 52 euro calcolati su 13 mensilità;

3. RAL 60mila euro: pagherà 18.700 euro dai precedenti 19.270, con un risparmio di 570 euro l’anno (-3%) e un netto in busta paga che salirà di 47 euro (su 12 mensilità) o 44 euro per 13 mensilità;

4. RAL 70mila euro: oggi paga 23.370 euro di IRPEF, con la riforma 23mila, con un risparmio di 370 euro (-1,58%), pari a circa 30 euro al mese di netto in piĂą.

IMPORTI CHE NON CONCORRONO A FORMARE IL REDDITO DI LAVORO DIPENDENTE

LE NOVITĂ€ DELLE TRATTENUTE PREVIDENZIALI

Accanto alla modifica delle aliquote IRPEF, nella Legge di Bilancio 2022 c’è anche una decontribuzione una tantum, applicabile per il solo 2022, a vantaggio di tutti i dipendenti del pubblico e del privato sotto determinate soglie di reddito.

La misura prevede l’esonero, «in via eccezionale, per il solo 2022», di una quota di contributi previdenziali a carico del lavoratore pari allo 0,8%, «a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per 13 mensilità, non ecceda l’importo di 2mila 692 euro maggiorato, per la competenza di dicembre, del rateo di 13esima. (Sono esclusi dall’agevolazione i rapporti di lavoro domestico).

Calcolo importi

I calcoli vanno fatti sulla base di ogni singola situazione, essendo il criterio molto specifico (parametrato all’imponibile medio mensile del lavoratore dipendente).

Chi ha un imponibile lordo mensile fino a 2mila 692 euro, spalmato su 13 mensilitĂ , aggiunge lo 0,8% al proprio lordo.

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6 ESEMPI

1. un lavoratore con un lordo imponibile di 20mila euro annui avrà 160 euro lordi annui in più in busta paga (a questa cifra bisogna poi applicare l’IRPEF per calcolare il netto in più), circa 10 euro al mese.

2. con un lordo di 25mila euro l’aumento 2022 in busta paga è intorno ai 200 euro, 3. con uno stipendio lordo di 30mila euro l’esonero sarà pari a 240 euro lordi all’anno.

Sulla formazione del reddito complessivo concorrono uno o piĂą redditi di lavoro ovvero redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, spetta una detrazione dall'imposta lorda rapportata al periodo di lavoro nell'anno e graduata in relazione all'ammontare del reddito complessivo.

Misura in essere dal 1.1.2022

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7 ESEMPI DI CALCOLO

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MESE DI DICEMBRE

Il calcolo della detrazione fiscale nella busta paga del mese di dicembre 2022 è diverso da quello delle buste paga da gennaio a novembre 2021, in quanto la busta paga di dicembre 2021 tiene conto del ricalcolo del reddito complessivo, che per i primi nove mesi dell'anno è stato effettuato secondo l'imponibile fiscale annuo del 2021 contenuto nella busta paga di dicembre 2022, in altre parole il reddito imponibile Irpef dell'anno prima.

Pertanto nelle busta paga di dicembre 2022, il datore di lavoro, calcola il reddito da lavoro dipendente del lavoratore relativo all'intero anno 2022 e poi va a ricalcolare tutta la detrazione fiscale per lavoro dipendente dell'anno 2022 e accredita in busta paga al lavoratore una detrazione per lavoro dipendente pari alla differenza tra la detrazione per lavoro dipendente annuale 2020 al netto della sommatoria delle detrazioni fiscali per lavoro dipendente giĂ  accreditata al lavoratore nelle buste paga da gennaio a novembre 2022.

ESEMPIO

Nel caso che un dipendente che dal 2022 percepisce un imponibile Irpef mensile di 1.400 euro, quindi ha un reddito complessivo annuo da lavoro dipendente di:

1.400 euro per 13mensilitĂ  = 19.600 euro.

Pertanto, nelle buste paga da gennaio a novembre ha ricevuto una detrazione per lavoro dipendente di:

1.383,90 euro su base annua calcolata su un reddito inferiore, ossia 19.000 euro.

DETRAZIONI LAVORO DIPENDENTE E TEMPO DETERMINATO

Moltissimi lavoratori hanno avuto nell'anno d'imposta uno o piĂą contratti di lavoro a tempo determinato.

Si pone il problema, in questi casi, di determinare l'esatto ammontare della detrazione per lavoro dipendente spettante.

Come abbiamo visto, nel caso di un rapporto a tempo determinato la detrazione minima spettante è di 1.380 euro, essendo previsto che in caso di reddito complessivo inferiore a 8.000 euro viene ben precisato che "L'ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 1.380 per i rapporti a tempo determinato".

E questo va considerato anche ai fini del riconoscimento del bonus Renzi, senza possibilità di optare per la detrazione minima di 690 euro, che è per i contratti a tempo indeterminato.

Per quanto riguarda l'ammontare effettivo della detrazione per lavoro dipendente, anche e soprattutto per coloro che superano la detrazione minima di 1.380 euro, il calcolo della detrazione dipende dal numero di giorni di lavoro dipendente del rapporto a termine.

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9 Se nel mese è avvenuto la conclusione del rapporto di lavoro (esempio contratto a tempo determinato in scadenza il 15 dicembre), al lavoratore spetteranno tanti giorni di detrazioni per lavoro dipendente per quanti giorni è stato in forza nel mese (nel caso in esempio, 15 giorni di detrazioni per lavoro dipendente).

DETRAZIONE LAVORO DIPENDENTE E PART-TIME

In caso di contratto di lavoro part-time, la detrazione per lavoro dipendente spettante invece è sempre la stessa, ossia è di ammontare pari al full-time, solo che ovviamente sarà rapportata al minor reddito da lavoro dipendente percepito per effetto dell’orario di lavoro ridotto.

In altre parole, una persona che ha un contratto di lavoro part-time al 50% e lavora per 31 giorni in un mese, avrà diritto alla detrazione per lavoro dipendente per 31 giorni, ma essa sarà calcolata sul reddito complessivo percepito che nel caso del part-time a 20 ore settimanali è ovviamente della metà di un collega che lavora full-time, a parità di CCNL e livello di inquadramento.

In ogni caso, nessuna riduzione delle detrazioni va effettuata in caso di particolari modalità di articolazione dell'orario di lavoro (ad esempio, il contratto part-time orizzontale, verticale o ciclico), né in caso di giornate di sciopero.

Due contratti di lavoro part-time: spettano sempre 365 giorni di detrazioni. In presenza di piĂą redditi di lavoro dipendente, nel calcolare il numero dei giorni per i quali spettano le detrazioni, i giorni compresi in periodi contemporanei devono essere computati una sola volta.

Quindi se il lavoratore è in possesso di due CUD (ora Certificazione Unica) in quanto negli stessi mesi ha avuto due rapporti di lavoro, è bene considerare che la detrazione per lavoro dipendente spetta una sola volta e quindi va ricalcolata la tassazione, presentando la dichiarazione dei redditi, se entrambi i datori di lavoro hanno applicato la detrazione per lavoro dipendente in busta paga.

DETRAZIONE LAVORO DIPENDENTE E APPRENDISTATO

A tutti gli effetti di legge, il contratto di apprendistato (es. apprendistato professionalizzante) viene considerato un rapporto a tempo indeterminato.

La conseguenza di questa equiparazione del contratto di apprendistato al contratto a tempo indeterminato (ricordiamo che c'è la facoltà delle parti di recedere dal contratto di apprendistato al termine del periodo formativo), è che dal punto di vista fiscale sia in termini di rapporto tra detrazione per lavoro dipendente e apprendistato, tra detrazione minima e apprendisti, il rapporto di apprendistato beneficia delle stesse agevolazioni fiscali riferibili all'indeterminato.

Ad esempio, spetta la detrazione minima di 690 euro.

Per quanto riguarda il calcolo della detrazione fiscale per lavoro dipendente agli apprendisti, va sottolineato che agli stessi spettano le detrazioni per un numero di giorni pari ai giorni lavoratori, come tutti gli altri lavoratori qualificati. La detrazione, come nel caso del part-time, è calcolata sulla base del reddito da lavoro dipendente ridotto che l'apprendista percepisce per effetto del sotto inquadramento contrattuale o per effetto della percezione di una percentuale ridotta della retribuzione riferibile al livello finale di destinazione al termine dell'apprendistato.

In termini di detrazioni fiscali per lavoro dipendente, quindi, nessun minor diritto spetta agli apprendisti.

DETRAZIONE LAVORO DIPENDENTE E TIROCINIO (STAGE)

Per quanto riguarda il diritto alla detrazione per lavoro dipendente dei tirocinanti o stagisti, va detto che dal punto di vista fiscale, sono considerate equiparate a reddito da lavoro dipendente “le somme da chiunque corrisposte a titolo di borsa di studio o di assegno, premio o sussidio per fini di studio o di

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10 addestramento professionale se il beneficiario non è legato da rapporti di lavoro dipendente nei confronti del soggetto erogante.”.

E piĂą precisamente le borse di studio, essendo percepite con riferimento al risultato conseguito in un anno scolastico, sono equiparate alla tipologia dei rapporti di lavoro a tempo determinato.

E pertanto spetta anche la detrazione minima di 1.380 euro.

Essendo la detrazione minima di 1.380 euro che il bonus Renzi potrà essere riconosciuto allo stagista solo se l'indennità di partecipazione percepita nell'anno solare superi i 6.005 euro circa, perché in tal caso l'imposta lorda supera i 1.380 euro di detrazione minima.

Il discorso cambia se subito dopo il tirocinio, lo stagista stipula nell'anno d'imposta un contratto di apprendistato o indeterminato, che essendo appunto a tempo indeterminato, consentono la scelta della detrazione minima tra 690 e 1.380 euro, con la conseguenza di poter scegliere la più favorevole ai fini della tassazione e del bonus Renzi, pure non pagare proprio l’Irpef.

A cura di Antonio Marchini

Riferimenti

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