• Non ci sono risultati.

Il dipinto in copertina rappresenta uno dei momenti cruciali della vita di santa Rita: sullo sfondo vediamo l'uccisione del marito, Paolo di

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Il dipinto in copertina rappresenta uno dei momenti cruciali della vita di santa Rita: sullo sfondo vediamo l'uccisione del marito, Paolo di"

Copied!
16
0
0

Testo completo

(1)

Collana: Santi, beati e vite straordinarie

(2)

Il dipinto in copertina rappresenta uno dei momenti cruciali della vita di santa Rita: sullo sfondo vediamo l'uccisione del marito, Paolo di Ferdinando di Mancino; in primo piano Rita con i due figli, Giangiacomo e Paolo Maria. Lei, che perdonò di cuore gli assassini del marito, indica ai figli Gesù crocifisso, cioè la strada del perdono.

Dopo la morte di Paolo, Rita teme infatti che anche i suoi ragazzi, spinti dal desiderio di vendetta che anima la famiglia del marito e in particolare i nonni, possano diventare vittime o protagonisti della spirale di odio che si è innescata. Per sottrarli a questa sorte, la Santa prega Cristo di non permettere che le anime dei suoi figli si perdano: «Io te li dono. Fa’ di loro secondo la tua volontà». I due giovani muoiono molto presto l’uno dopo l’altro, probabil- mente di peste, lasciando Rita in un profondo dolore.

(3)

preghiere a santa

RITA DA CASCIA

(4)

Testi: Padre Remo Piccolomini, osa Natalino Monopoli

© Editrice Shalom − 25.01.2006 Conversione di san Paolo

© Libreria Editrice Vaticana (testi Sommi Pontefici)

© 2008 Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena

ISBN 9 7 8 8 8 8 4 0 4 1 1 9 7

Per ordinare questo libro citare il codice 8352

solo per ordini

Via Galvani, 1

60020 Camerata Picena (An)

Tel. 071 74 50 440

dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00

Fax 071 74 50 140

in qualsiasi ora del giorno e della notte ordina@editriceshalom.it

www.editriceshalom.it

L’editrice Shalom non concede diritti d’autore (né patrimoniali né morali) agli Autori del presente libro.

(5)

INDICE

Presentazione . . . .7

Profilo biografico di santa Rita da Cascia . . . .8

PRIMA PARTE - Preghiere del cristiano

Formule di dottrina cristiana . . . .16

Preghiere del cristiano . . . .25

Preghiere tradizionali . . . .26

Preghiere del mattino . . . .29

Preghiere della sera . . . .31

Preghiere durante il giorno . . . .33

Il santo Rosario . . . .36

Via Crucis . . . .57

SECONDA PARTE - Preghiere a santa Rita

Preghiere a santa Rita per varie necessità . . . .78

Il Rosario a santa Rita. . . .103

Quindici giovedì . . . .117

Memoria del dono della spina . . . .168

Novene a santa Rita . . . .203

Triduo di ringraziamento . . . .211

Supplica a santa Rita da Cascia . . . .215

Benedizione delle rose . . . .218

Celebrazione del transito di santa Rita. . . .223

Liturgia delle ore . . . .232

Santa Messa in onore di santa Rita da Cascia . . . .249

Inni in onore di santa Rita da Cascia . . . .261

(6)
(7)

Presentazione 7

Presentazione

Carissima amica, carissimo amico,

santa Rita, che tu ami e senti come compagna di viaggio nel tuo cammino di fede, è stata una donna di preghiera, ha fatto della Parola pregata e testimoniata la forza della sua vita. Nelle gioie e nei tanti dolori si è conformata a Cri- sto crocifisso, in unione con Dio Padre per la salvezza del mondo.

Incontrare il Signore e vivere nella sua volontà è la grazia più grande che ci viene donata da Gesù. Santa Rita ci vuole accompagnare in questo cammino di adesione a Dio, perché possiamo scoprire che questa è la felicità della vita. Ella ti invita a pregare con le parole che sgorgano dal cuore e non solo per chiedere grazie e conforto, ma anche per lodare e ringraziare il Signore per il dono del suo amore effuso nel nostro cuore dallo Spirito Santo.

Tuttavia non è sempre facile pregare, soprattutto quando siamo preoccupati o nella prova o nell’aridità del cuore.

Ecco che questo libro di preghiere a santa Rita, preparato con tanto amore da padre Remo Piccolomini e da Natalino Monopoli, ti può aiutare a non interrompere il tuo dialogo con Dio e a rivolgerti a lui secondo le necessità del momento che stai vivendo. Sono preghiere semplici e profonde che riscaldano l’anima e donano speranza e consolazione in que- sto pellegrinaggio che è la nostra vita.

Desidero salutarti con le parole di sant’Agostino, mae- stro spirituale di santa Rita e nostro: «Sfòrzati di vincere con la preghiera questo mondo: prega con speranza, prega con fede e con amore, prega con perseveranza e con pazienza».

Santa Rita ti sia maestra e modello di preghiera e interce- da per quanto ti sta a cuore. Auguri!

Suor Maria Natalina Todeschini, o.s.a.

Monastero Santa Rita, Cascia

(8)

8 Santa Rita da Cascia

Profilo biografico di santa Rita

Santa Rita da Cascia nasce nel 1381 a Roccaporena, una frazione di  Cascia  (provincia di Perugia). I geni- tori, Antonio Lotti e Amata Ferri, sono due “pacieri di Cristo” (figure che corrispondono agli odierni mediato- ri civili o conciliatori), impegnati con le lotte tra guelfi e ghibellini. Le viene dato il nome di Margherita, ma ben presto tutti la chiamano Rita.

Il primo miracolo le viene attribuito a soli cinque giorni dalla nascita: è il miracolo delle api bianche.

Il padre e la madre di Rita, impegnati nella mietitura, lasciano la piccola in una culla sotto a un albero. Alla culla si avvicinano cinque api bianche e cominciano a entrare e a uscire dalla sua bocca ma senza pungerla, anzi le depositano in bocca del miele. Nel frattempo, un contadino, che si trova a lavorare in un campo vici- no, si taglia profondamente una mano con la sua falce e, preso dal panico, lascia il posto di lavoro in cerca di cure. Passando davanti alla culla, e vedendo le api ronzare sopra alla bambina, cerca di scacciarle con la mano ferita, che incredibilmente guarisce.

Rita cresce e diventa una ragazza mite, umile, ubbi- diente e ben educata. Fin da giovanissima si appassiona alla famiglia Agostiniana, alle figure di san Giovan- ni Battista, sant’Agostino e san Nicola da Tolentino, tanto che frequenta assiduamente il monastero Santa Maria Maddalena di Cascia e la chiesa di San Giovanni Battista.

Come per tante ragazze, anche per la giovane Rita arriva il momento di farsi una famiglia. Il giovane che s’innamora di lei, e che lei ricambia, si chiama Paolo di Ferdinando di Mancino. Non è un giovane violento, è

(9)

Profilo biografico di santa Rita 9

solo un ghibellino risentito. Rita lo aiuta a vivere con una condotta più autenticamente cristiana, e questo è il frutto di un amore incondizionato e reciproco.

Il Signore dona agli sposi la grazia di due bambi- ni, probabilmente gemelli o venuti al mondo a breve distanza tra loro: Giangiacomo e Paolo Maria.

La nascita di due figli impone a Paolo, già uomo d’armi, una condotta più responsabile e anche una sistemazione domestica. È in questo momento che, probabilmente, la famiglia di Mancino si trasferisce al

“Mulinaccio” (di proprietà di Paolo), dove ha a dispo- sizione una casa più grande e la possibilità di gestire un’attività di macinazione del grano.

Proprio nei pressi del “Mulinaccio”, intorno al 1406 Paolo viene assassinato. Rita se ne accorge e accorre, ma non le resta che dare un ultimo abbraccio al marito, che muore tra le sue braccia. Poi si affretta a nascon- dere la camicia insanguinata, perché i figli, vedendola, non finiscano col covare sentimenti di vendetta.

Fede nuziale di santa Rita

(10)

10 Santa Rita da Cascia

Rita perdona di cuore e non rivelerà mai il nome degli assassini, anche se questo le costa il risentimento della famiglia del marito che vuole invece vendetta.

Da quel momento un timore ancora più grande inva- de il cuore di Rita: teme di perdere anche i figli, perché sa che gli assassini del marito sono decisi a eliminare gli appartenenti al cognome di Mancino; inoltre, dato che i suoi cognati sono decisi a vendicare l’uccisione di Paolo, Rita ha il fortissimo timore che anche i suoi ragazzi possano diventare vittime o protagonisti della spirale d’odio che si è innescata.

Per sottrarli a questa sorte, prega Cristo di non per- mettere che le anime dei suoi figli si perdano: «Io te li dono. Fa’ di loro secondo la tua volontà». Comunque i due giovani muoiono molto presto l’uno dopo l’altro, probabilmente di peste o a causa di qualche altra malat- tia, lasciando Rita in un profondo dolore.

Rimasta sola a 36 anni, Rita si rifugia nella preghiera ed è in quel momento che decide di dedicare la sua vita interamente a Dio. Prova quindi a entrare nel monastero agostiniano Santa Maria Maddalena di Cascia, ma per tre volte viene rifiutata per la sua condizione vedovile e perché nel monastero c’è una suora che è parente della famiglia di Paolo ed è offesa dalla reticenza di Rita.

Nel 1407, dopo essere riuscita a portare la pace tra la famiglia di Paolo e quella degli assassini, Rita ottiene di entrare nel monastero. Si narra che siano i suoi tre santi protettori, sant’Agostino, san Giovanni Battista e san Nicola da Tolentino a portarla, dallo scoglio di Roc- caporena, dove Rita si recava solitamente per pregare, direttamente dentro al coro del monastero.

In monastero Rita rimane per quarant’anni, fino alla morte, e in questo periodo della sua vita è protagonista

(11)

11

di almeno cinque fatti prodigiosi. Durante il noviziato, la Madre Badessa, per provare l’umiltà di sorella Rita, le comanda di piantare e innaffiare un arido legno. La Santa obbedisce senza indugi e il Signore la premia facendo fiorire una vite rigogliosa. Per questo la vite è il simbolo della pazienza, dell’umiltà e dell’amore di Rita verso le sue consorelle e, più in generale, verso l’altro.

Un giorno dell’anno 1432, mentre è assorta in pre- ghiera, Rita chiede al Signore di renderla partecipe alle sue sofferenze. Immediatamente appare una luce, un lampo, e una spina si stacca dal crocifisso, di fronte al quale è inginocchiata, e le si conficca nella fronte e nell’anima.

In questo periodo, Rita fa l’unico viaggio della sua vita fuori dei confini del Comune casciano: va a Roma

Parte della tonaca indossata da Santa Rita

(12)

12

in pellegrinaggio penitenziale a piedi, in occasione della canonizzazione di Nicola da Tolentino, avvenuta nel 1446. Per l’occasione, la piaga sulla fronte di Rita si rimargina prima della partenza e si riapre poi al suo ritorno a Cascia.

Poco prima di morire, malata e costretta a letto, Rita chiede a una sua cugina, venuta in visita da Roccapore- na, di portarle due fichi e una rosa dall’orto della casa paterna. Pur essendo in inverno, la cugina l’asseconda, pensandola nel delirio della malattia. Tornata a casa, la giovane trova in mezzo alla neve una rosa e due fichi e, stupefatta, subito torna a Cascia per portarli a Rita.

Da allora, la rosa è il simbolo ritiano per eccellenza:

come la rosa, Rita ha saputo fiorire nonostante le spine che la vita le ha riservato, donando il buon profumo di Cristo e sciogliendo il gelido inverno di tanti cuori.

Rosario di santa Rita

(13)

Profilo biografico di santa Rita 13

Il 22 maggio 1447 Rita muore, mentre le campane da sole suonano a festa, annunciando la sua nascita al cielo. Il giorno dei funerali, quando ormai si è sparsa la voce dei miracoli da lei compiuti, attorno al suo corpo compaiono delle api nere, che si annidano nelle mura del convento e ancora oggi sono lì: sono api che non hanno un alveare, non fanno miele e da cinque secoli si riproducono fra quelle mura.

Il primo miracolo di Rita dopo la sua morte avviene al momento di celebrare le sue esequie. Un falegname, Cicco Barbari, era da poco diventato invalido alle mani e non poteva più lavorare. Vedendo la salma di Rita, disse: «Oh, se non fossi “struppiato”, la farei io que- sta cassa!». Il falegname guarisce immediatamente e le suore gli affidano l’incarico della costruzione della

“cassa umile”.

Ancora oggi si dice che, ogni qualvolta Rita interce- de per un miracolo, il suo corpo conservato all’interno della basilica di Santa Rita da Cascia, emani profumo di rosa. È chiamata “Santa della Rosa”, “Santa della Spina” e, dal popolo, “Santa degli Impossibili”, vista la quantità di miracoli attribuitole.

Viene beatificata centottanta anni dopo la sua morte, nel 1627, sotto il pontificato di Urbano VII. È procla- mata santa durante il Giubileo del 1900 da Leone XIII.

(14)

14 Preghiere a santa Rita da Cascia

(15)

PRIMA PARTE 15

Preghiere del cristiano

PRIMA PARTE

(16)

16 Preghiere del cristiano

FORMULE

DI DOTTRINA CRISTIANA

ASCOLTIAMO DIO NOSTRO PADRE I dieci comandamenti

Riconoscete che il Signore nostro Dio è Dio fedele, che mantiene la sua alleanza e benevolenza con coloro che osservano i suoi comandamenti (cfr. Dt 7,9).

Io sono il Signore tuo Dio.

1. Non avrai altro Dio fuori di me.

2. Non nominare il Nome di Dio invano.

3. Ricordati di santificare le feste.

4. Onora tuo padre e tua madre.

5. Non uccidere.

6. Non commettere atti impuri.

7. Non rubare.

8. Non dire falsa testimonianza.

9. Non desiderare la donna d’altri.

10. Non desiderare la roba d’altri.

I comandamenti della carità

Camminate in tutto e per tutto per la via che il Signore, vostro Dio, vi ha prescritto, perché viviate e siate felici (Dt 5,33).

1. Amerai il Signore tuo Dio, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente.

2. Amerai il tuo prossimo come te stesso.

Riferimenti

Documenti correlati

La ricerca si nutre del sapere e del non sapere, del capire e del non capire: anche questo credo di avere imparato da mio nonno, Giuseppe Levi. Correspondence should be

Mentre le sorelle venivano espulse dal monastero di Cuneo, un’altra comunità piemontese di clarisse – quella di Carignano – (28 sorelle presenti) viveva, sempre

Leonzio Bevilacqua, abate del monastero di Santa Maria di Gala, recatosi presso la Curia della città di Messina, ottiene la conces- sione che l’abate Filippo Ruffo possa tradurre,

Primary cutaneous aggressive cytotoxic epidermotropic CD8+ T-cell lymphoma is an extremely rare, rapidly progressing, cutaneous lymphoma, with frequent systemic involvement and

«Io ho inteso sempre dire e n’è publica voce et fama in questa nostra terra che al mondo sia stata la beata Rita ch’era monica del monastero di santa Maria Maddalena di Cascia,

Distribution of cases registered in the European Society for Immunodeficiencies (ESID) online database by primary immunodeficiency (PID) diseases... as the attending centre that

Nevertheless, polluted sediment is not dredged, but con fined or treated on site with limited potential resuspension events, adverse effects might be associated to the materials used

to the understanding of brain anatomy in the antisocial disorder, shedding light on the brain underpinnings of hyperactive emotional responsiveness and poor