• Non ci sono risultati.

VERIFICA DI IPOTESI

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "VERIFICA DI IPOTESI"

Copied!
21
0
0

Testo completo

(1)

1

RICHIAMI DI INFERENZA:

VERIFICA DI IPOTESI

Prof. L. Neri a.a. 2015-2016

Corso di

Analisi Statistica per le Imprese

(2)

La verifica di ipotesi

Fase dell’inferenza che consente

di verificare delle ipotesi sui

parametri della popolazione alla

luce dell’analisi delle differenze

tra i risultati osservati (statistica

campionaria) e quelli che ci

aspetteremmo se la nostra

(3)

3

La verifica di ipotesi

Esempio: in una azienda che

produce scatole metalliche vuole

valutare se il processo produttivo

opera in modo tale da garantire che

la lunghezza del lato maggiore sia

pari a 368 mm. Viene estratto un

campione di 25 scatole. Se la

lunghezza delle scatole risultasse

diversa sarebbe necessario un

intervento correttivo, altrimenti no.

(4)

La verifica di ipotesi

La verifica di ipotesi ha inizio con la formulazione del sistema di ipotesi sottoposto a verifica.

Il sistema di ipotesi fa sempre

riferimento a qualche parametro

della popolazione. Consiste sempre in

due ipotesi contrapposte.

(5)

5

La verifica di ipotesi

L’ipotesi nulla H

0

è l’ipotesi sottoposta a verifica, si riferisce sempre a un valore

specifico del parametro della

popolazione (ad esempio μ ), e non a una statistica campionaria (ad esempio la

media campionaria). L’ipotesi nulla contiene sempre un segno di eguale

relativo al valore specificato del parametro della popolazione (ad esempio H

0

: μ=368 mm).

L’ipotesi alternativa H

1

rappresenta la conclusione raggiunta quando H

0

è

rifiutata

(6)

La verifica di ipotesi

 Se la statistica campionaria prescelta si avvicina al valore ipotizzato nell’ipotesi nulla accettiamo H0, altrimenti rifiutiamo H0 a favore dell’ipotesi alternativa H1.

 La teoria della verifica di ipotesi fornisce una regola su cui basare il processo decisionale.

 Questo risultato viene ricavato determinando prima la distribuzione campionaria della statistica di interesse (statistica test) e quindi calcolando il valore assunto per il particolare campione considerato.

 La distribuzione campionaria della statistica test spesso è una distribuzione statistica nota, quindi possiamo ricorrere alle tavole statistiche per sottoporre a verifica un’ipotesi nulla.

(7)

7

La verifica di ipotesi

La distribuzione campionaria della statistica test è divisa in due regioni:

• una regione di accettazione

• una regione di rifiuto (o regione critica)

La regola decisionale è:

Valore della statistica test

Cade nella regione di accettazione Cade nella regione di rifiuto L’ipotesi nulla non può essere rifiutata L’ipotesi nulla deve essere rifiutata

Regione di rifiuto: insieme dei valori della statistica test che non è probabile si verifichino quando è vera H0 ed è probabile si verifichino quando H0 è falsa.

(8)

La verifica di ipotesi

Per prendere una decisione sull’ipotesi nulla, dobbiamo determinare il valore critico della statistica test.

Tale valore separa la regione di accettazione dalla regione di rifiuto.

(9)

9

Test per la media (varianza nota)

Per verificare l’ipotesi che la media della popolazione sia uguale ad un certo valore , contro l’ipotesi alternativa che la media differisca da tale valore, conoscendo , si ricorre alla statistica Z:

X è distribuita come una normale => sotto H0, Z è distribuita come una normale standardizzata

Se Z assume valori vicini allo zero siamo portati ad accettare H0, altrimenti si propende per rifiutare H0 (test a due code).

(10)

Test per la media (varianza nota)

Approccio del valore critico (livello di significatività di 0.05)

Regola

decisionale:

Rifiuto H0

se Z>+1,96 o se Z<-1,96

altrimenti Accetto H0

(11)

11

Test per la media (varianza nota)

Esempio: l’azienda che produce scatole metalliche intende valutare se il processo produttivo opera in modo tale da garantire che la lunghezza del lato maggiore sia pari a 368 mm. Viene estratto un campione di 25 scatole. Lo scarto quadratico medio della popolazione è pari a 15 mm e la media campionaria assume il valore 372,5 mm.

H0:  = 368 H1:  ≠ 368

Il valore della statistica test mi porta ad accettare H0.

(12)

L’approccio del p-value

Negli ultimi anni, anche grazie all’ampia diffusione di pacchetti statistici e fogli elettronici, si è affermato un altro approccio alla verifica di ipotesi: l’approccio del p-value.

Il p-value è anche chiamato livello di significatività osservato.

Regola decisionale:

• se il p-value è maggiore o uguale ad , l’ipotesi nulla viene accettata

• se il p-value è minore di , l’ipotesi nulla è rifiutata

(13)

13

I test ad una coda

La specificazione dell’ipotesi nulla e dell’ipotesi alternativa nei test a una coda deve seguire le seguenti regole:

1. L’ipotesi nulla H0 è l’ipotesi sottoposta a verifica.

2. L’ipotesi alternativa H1 è specificata come ipotesi opposta a quella nulla e rappresenta la conclusione sostenuta se l’ipotesi nulla è rifiutata.

3. L’ipotesi nulla H0 si riferisce sempre a un parametro della popolazione (come ) non a una statistica campionaria (come la media campionaria).

4. L’ipotesi nulla contiene sempre un segno di uguale riferito a un valore specificato del parametro della popolazione (H0: ≤ 368 mm).

5. L’ipotesi alternativa non contiene mai un segno di eguale riferito a un valore specificato del parametro della popolazione (H1:  368 mm).

(14)

Test per la media (varianza non nota)

Spesso lo scarto quadratico medio della popolazione  non è noto ma è stimato mediante S.

In tal caso si può ricorrere al test t:

Anche in questo caso si può procedere secondo l’approccio del valore critico o quello del p-value. L’unica differenza consiste nel

(15)

15

Test per la media (varianza non nota)

Esempio calcolo quantile della T-Student con livello di significatività 0.05 e 11 gradi di libertà (vd tavole_statistiche.pdf)

(16)

Test per la media (varianza

non nota) H0: µ=µ0

H1: µ≠µ0 H1: µ<µ0 H1: µ>µ0

(17)

17

Esempio

Si deve decidere se aprire o meno un centro

commerciale in un certo Comune della Regione Lazio.

La decisione è connessa al reddito medio degli abitanti del comune e di quelli limitrofi, se tale reddito

superiore o uguale a 2000 euro mensili conviene

aprire tale centro, altrimenti conviene mirare in

un’altra area. A tal fine è stata svolta un’indagine campionaria rilevando il reddito mensile di 196

famiglie, sulle quali è stato rilevato un reddito medio mensile pari a 1864 euro con una varianza

campionaria corretta di 141,61 euro. Fissato un livello di significatività pari a 0,01 che cosa si decide di fare?

Il sistema di ipotesi adeguato al problema è

H0 :  =2000, H1 : <2000

(18)

…Esempio

La statistica test è

Il valore di (t ) con 195 g.l è approssimabile alla distribuzione N(0,1) e quindi a (-2,326), quindi rifiuto H0 ovvero l’evidenza empirica suggerisce che nei comuni oggetto di studio

160 196

61 , 141

2000

0

1864   

 

S n

t X

(19)

19

Test per la proporzione

Se il numero di successi X e il numero di insuccessi (n-X) sono entrambi uguali almeno a 5, la distribuzione della proporzione di successi ps=X/n può essere approssimata dalla distribuzione normale.

(20)

Esempio

Supponiamo che il manager operativo dell’azienda che produce scatole metalliche sia interessato a valutare la percentuale di scatole non conformi.

Nel passato il 10% delle scatole non è risultata conforme. Si sperimenta un nuovo sistema di produzione ed il manager stabilisce che adotterà il nuovo sistema solo in caso di forte evidenza empirica a favore del nuovo. Dopo un giorno di prova, si estrae un campione di 200 scatole, di cui 11 non risultano sigillate in maniera adeguata.

H

0

: p = 0,10

H

1

: p < 0,10

(21)

21

…esempio

Il valore teorico di z=-1,645, -2.12 <-1.645 quindi l’evidenza empirica mi induce a rifiutare H0 e quindi ad adottare il nuovo sistema.

12 . 2 200

) 1 . 0 1 (

* 1 . 0

1 . 0 055

.

0  

 

Z

Riferimenti

Documenti correlati

Appendice B: Indicatori per l’analisi temporale e spaziale della mortalità per causa b.1 Il tasso grezzo di mortalità ………..….… 23.. b.2 Il tasso specifico di mortalità

Tavola 12 segue - Produzione ai prezzi al produttore - Valori concatenati - Anno di riferimento 2000 (a) (milioni di euro dal 1999; milioni di eurolire per gli

[r]

Si può calcolare solo per variabili quantitative È una media analitica cioè è funzione di tutti i valori..

• Stima per intervallo, si definisce un intervallo di valori centrato sulla stima puntuale x e si associa a questo una probabilità (livello di confidenza, CL) che in esso

• Stima per intervallo, si definisce un intervallo di valori centrato sulla stima puntuale x e si associa a questo una probabilità (livello di confidenza, CL) che in esso

PARTE C): Conclusione della procedura di inferenza statistica con ipotesi di distribuzione a 3 parametri, applicazione di test e decisione sui valori di progetto.. Ipotesi

la presentazione e l’analisi statistica di semplici serie di dati;.. la prosecuzione