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Cap.2-Descrizione del processo e filosofia produttiva

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Academic year: 2021

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Cap.2-Descrizione del processo e filosofia produttiva

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia produttiva

In questo capitolo sarà descritto dettagliatamente il processo produttivo a cui saranno applicati i principi lean. Nella prima parte sarà descritto il processo generale ossia dalla materia prima (le balle di cellulosa) al prodotto finito (il rotolo di carta). Nella seconda invece si entrerà nel dettaglio del settore oggetto di studio, ovvero il Converting, descrivendo passaggio per passaggio le varie fasi della lavorazione e quali caratteristiche queste danno al prodotto finito. Saranno così descritti anche le varie parti della linea.

2.1 Il processo dalla materia prima al prodotto finito

L’industria cartaria si suddivide in due grandi parti. A monte si colloca l’industria della cellulosa ovvero le cartiere che producono materialmente la carta partendo dalle fibre di cellulosa, mentre a valle di questa si trova l’industria del converting, ossia la trasformazione della carta in articoli destinati al consumatore finale. L’industria della cellulosa si suddivide in quattro macrogruppi:

1. Del cartone o cartoncino

2. Dell’ ovatta (carta da tovaglioli, fazzoletti ecc.) 3. Carte grafiche (carta da giornale, libri ecc.)

4. Carte tecniche industriali (Carte di supporto per altre lavorazioni, come carte abrasive, adesiva ecc.)

In realtà esiste anche un quinto gruppo che è TNT ovvero prodotti in Tessuto Non Tessuto, cioè prodotti al cui interno vengono aggiunte fibre sintetiche o vegetali ma comunque diverse dalla cellulosa. Le caratteristiche di questo prodotto sono in assoluto un’elevata resistenza (a parità di leggerezza rispetto ad altri prodotti di carta vera e propria).

Il Converting invece rappresenta il settore a valle della cartiera che provvede a trasformare il prodotto in uscita da queste in un prodotto per il consumatore finale. In questa tesi il Converting si riferisce ai prodotti “tissue”, ossia destinati al consumo quotidiano, come carta igienica, asciugatutto, fazzoletti, tovaglioli ecc. in particolare nello stabilimento in cui è stata svolta la tesi, vengono prodotti due tipologie di articolo:

1. Carta igienica

2. Carta da cucina (asciugatutto)

In questo caso la carta prodotta dalla cartiera è molto leggera (da 15 a 22 g/m2) e prodotta direttamente da cellulosa vergine ossia non riciclata. In fig.2.1 è schematizzato il ciclo produttivo.

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Cap.2-Descrizione del processo e filosofia produttiva

2.2 Il Converting

Il converting è il reparto a valle della cartiera che riceve in input le bobine di carta, e come output, le trasforma nel rotolino di carta igienica. Per capire bene quelle che sono le fasi del processo di lavorazione e quindi le varie parti della linea nonché il loro principio di funzionamento, è necessario capire quali siano le caratteristiche del prodotto in entrata al converting e quelle desiderate nel prodotto finale.

L’allestimento del prodotto prevede che questo abbia le seguenti caratteristiche:

• Geometriche: diametro, altezza, lunghezza (metri di carta avvolti), passo dello strappo. • Estetiche: colore, decoro, profumo

• Funzionali: deve essere confezionabile, e lavorabile, avere morbidezza, resistenza longitudinale e trasversale ed elasticità.

In figura 2.2 sono illustrate le caratteristiche del prodotto finale:

Materia prima:

Balle di cellulosa Cartiera

Bobine di carta

Converting Prodotto finito al consumatore

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Cap.2-Descrizione del processo e filosofia produttiva

S v o lg it o re G o ff ra to re 4 7 2 G o ff ra to re 4 .7 0 S in cr o 6 .5 T ro n ca to re P al le tt iz za to re In sa cc at o re C o n fe zi o n at ri ce T u b ie ra

Linea Sincro 1

In co ll at o re

Figura 2.3 Schema della linea Sincro 1

Ribobina

Figura 2.2 Prodotto finito e caratteristiche

Tutte queste caratteristiche vengono date al prodotto nel processo produttivo alla fine del quale il reparto controllo qualità provvede a verificare e validare.

Di seguito saranno descritti le parti della linea presente nello stabilimento e oggetto di studio, specificandone il funzionamento e quali caratteristiche apportano al prodotto.

Come si nota da figura 2.3, sulla linea sono presenti 2 goffratori: Goffratore 4.70 e Goffratore 4.72. In generale possiamo dire che la goffratura essendo un’operazione che va ad incidere negativamente sulle caratteristiche meccaniche del velo di carta è preferibile conferirla in più

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stadi, ma in ogni caso anche costruttivamente i due goffratori sono diversi in quanto oltre a goffrare danno altre caratteristiche al prodotto finale.

2.2.1 Goffratore 4.70

Il Goffratore 4.70 (Fig. 2.4) è composto da 3 “gruppi goffratori”. Ciascun gruppo è composto da due rulli: un rullo gomma e un rullo acciaio. Sul rullo d’acciaio è inciso un disegno a seconda del decoro che si vuole dare alla carta. Il rullo di gomm

motorizzato ed è fulcrato alle estremità su due bracci di movimento. La sua posizione quindi può essere variata attraverso due cilindri pneumatici che ritraendosi o estraendosi consentono l’avvicinamento o l’allontanamento del rullo gomma sul rispe rullo acciaio inciso. La conseguenza dello spostamento del rullo gomma determina la chiusura o l’apertura del gruppo goffratore.

Il velo di carta, proveniente dallo svolgitore, entra direttamente in uno dei tre gruppi goffratore montati sulla macchina (fig.2.5) e viene trascinato dai due rulli in contatto. La pressione con cui il rullo

gomma agisce su quello d’acciaio determina la “profondità di goffratura” e quindi l’impronta visibile sul velo (il decoro) (fig.2.6) e sullo spessore che infatti dimin

per cui la goffratura fa perdere resistenza in trazione alla carta, in quanto sottrae sezione resistente. L’effetto macroscopico invece è quello dell’aumento di volume occupato dal singolo

Figura 2.5 Velo di carta nel gruppo goffratura

Rullo Acciaio

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia

stadi, ma in ogni caso anche costruttivamente i due goffratori sono diversi in quanto oltre a goffrare danno altre caratteristiche al prodotto finale.

Il Goffratore 4.70 (Fig. 2.4) è composto da 3 “gruppi goffratori”. Ciascun gruppo è composto da due rulli: un rullo gomma e un rullo acciaio. Sul rullo d’acciaio è inciso un disegno a seconda del decoro che si vuole dare alla carta. Il rullo di gomma non è motorizzato ed è fulcrato alle estremità su due bracci di movimento. La sua posizione quindi può essere variata attraverso due cilindri pneumatici che ritraendosi o estraendosi consentono l’avvicinamento o l’allontanamento del rullo gomma sul rispettivo rullo acciaio inciso. La conseguenza dello spostamento del rullo gomma determina la chiusura o l’apertura del gruppo goffratore.

Il velo di carta, proveniente dallo svolgitore, entra direttamente in uno dei tre gruppi goffratore montati

na (fig.2.5) e viene trascinato dai due rulli in contatto. La pressione con cui il rullo

gomma agisce su quello d’acciaio determina la “profondità di goffratura” e quindi l’impronta visibile sul velo (il decoro) (fig.2.6) e sullo spessore che infatti diminuisce. Questo è il motivo per cui la goffratura fa perdere resistenza in trazione alla carta, in quanto sottrae sezione resistente. L’effetto macroscopico invece è quello dell’aumento di volume occupato dal singolo

velo. Quest’effetto permette di

aumentare la morbidezza al tatto e capacità d’allungamento nonchè raggiungere più o meno facilmente il diametro richiesto al rotolo con una determinata quantità di carta.

Figura 2.4

Velo di carta nel gruppo goffratura Rullo Gomma ullo Acciaio Velo

Figura 2.6 Effetto goffratura

Descrizione del processo e filosofia produttiva

stadi, ma in ogni caso anche costruttivamente i due goffratori sono diversi in quanto oltre a

gomma agisce su quello d’acciaio determina la “profondità di goffratura” e quindi l’impronta uisce. Questo è il motivo per cui la goffratura fa perdere resistenza in trazione alla carta, in quanto sottrae sezione resistente. L’effetto macroscopico invece è quello dell’aumento di volume occupato dal singolo

velo. Quest’effetto permette di

re la morbidezza al tatto e capacità d’allungamento nonchè raggiungere più o meno facilmente il diametro richiesto al rotolo con una determinata quantità di carta.

2.4 Goffratore 4.70

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2.2.2 Goffratore 4.72

Il Goffratore 4.72 è composto dai seguenti gruppi (Fig.2.7):

A. Gruppo rullo gobbo B. Gruppo goffratura C. Gruppo incollaggio D. Rullo pressore

E. Gruppo pulizie e lubrificazione rullo acciaio superiore.

Gruppo goffratura

Questa è l’unica parte che accomuna i due goffratori della linea.

Gruppo incollaggio (Fig.

Figura 2.7

Rullo applicatore

E

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia

Il Goffratore 4.72 è composto dai seguenti gruppi (Fig.2.7):

Gruppo pulizie e lubrificazione rullo acciaio superiore.

Questa è l’unica parte che accomuna i due goffratori della linea.

o (Fig.2.8)

2.7 Goffratore 4.72 con gruppi funzionali

Gruppo racla Rullo Retinato A B C A

Descrizione del processo e filosofia produttiva

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Il gruppo incollaggio ha il compito di applicare la giusta quantità di colla sul velo di carta proveniente dal gruppo goffratore che passando appunto fra il rullo gomma e il cilindro acciaio inciso viene goffrato. Il velo rimane a contatto

rullo applicatore in corrispondenza dei rilievi goffrati della carta; è questa la fase in cui viene dato il colore che infatti si trova nel collante. La quantità di colla ricevuta dal rullo applicatore è la minima necessaria che serve per ottenere un buon incollaggio con l’altro velo.

Il gruppo d’incollaggio è costituito da:

• Gruppo racla • Rullo retinato • Rullo applicatore.

Il gruppo racla (Fig.2.9) ha la funzione di contenere la colla

all’interno di una camera, per poi trasferirla sul rullo retinato. La colla inviata da una pompa di alimentazione esterna riempie la camera interna alla racla. Nella camera è presente una paratia, la cui posizione ha la funzione di determinare la superficie di contatto della colla con il rullo retinato. La presenza di una lama (raschia) consente la regolazione della quantità di colla applicata sul rullo retinato.

Il rullo retinato è situato fra il gruppo racla e il rullo applicatore. E’ un rullo ceramico su cui

sono stati incisi dei fori ciechi mediante lavorazione a laser. La sua funzione è quella di prelevare la quantità minima di colla dal gruppo racla per trasferirla sul rullo applicatore. Dalla racla infatti le camere ricavate sul mantello del cilindro si riempiono di colla

per gravità sul rullo applicatore.

Il rullo applicatore è situato fra il rullo retinato e il rullo acciaio del gruppo goffratore. Questo

rullo preleva la quantità minima di colla dal rullo retinato e la applica sui rilievi goffrati del velo di carta.

Rullo pressore (

fig.2.10)

Il gruppo rullo pressore E di figura 2.7 è situato all’uscita della macchina in corrispondenza del

Rullo Pressore Rullo Acciaio

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia

Il gruppo incollaggio ha il compito di applicare la giusta quantità di colla sul velo di carta proveniente dal gruppo goffratore che passando appunto fra il rullo gomma e il cilindro acciaio inciso viene goffrato. Il velo rimane a contatto con il rullo acciaio per poi ricevere la colla dal rullo applicatore in corrispondenza dei rilievi goffrati della carta; è questa la fase in cui viene dato il colore che infatti si trova nel collante. La quantità di colla ricevuta dal rullo applicatore è

a minima necessaria che serve per ottenere un buon incollaggio con l’altro velo.

Il gruppo d’incollaggio è costituito da:

ha la funzione di contenere la colla era, per poi trasferirla sul rullo retinato. La colla inviata da una pompa di alimentazione esterna riempie la camera interna alla racla. Nella camera è presente una paratia, la cui posizione ha la funzione di determinare la superficie di lla con il rullo retinato. La presenza di una lama (raschia) consente la regolazione della quantità di colla applicata

è situato fra il gruppo racla e il rullo applicatore. E’ un rullo ceramico su cui i dei fori ciechi mediante lavorazione a laser. La sua funzione è quella di prelevare la quantità minima di colla dal gruppo racla per trasferirla sul rullo applicatore. Dalla racla infatti le camere ricavate sul mantello del cilindro si riempiono di colla

per gravità sul rullo applicatore.

è situato fra il rullo retinato e il rullo acciaio del gruppo goffratore. Questo rullo preleva la quantità minima di colla dal rullo retinato e la applica sui rilievi goffrati del

Il gruppo rullo pressore E di figura 2.7 è situato all’uscita della macchina in corrispondenza del

Figura 2.9

Descrizione del processo e filosofia produttiva

Il gruppo incollaggio ha il compito di applicare la giusta quantità di colla sul velo di carta proveniente dal gruppo goffratore che passando appunto fra il rullo gomma e il cilindro acciaio con il rullo acciaio per poi ricevere la colla dal rullo applicatore in corrispondenza dei rilievi goffrati della carta; è questa la fase in cui viene dato il colore che infatti si trova nel collante. La quantità di colla ricevuta dal rullo applicatore è

a minima necessaria che serve per ottenere un buon incollaggio con l’altro velo.

è situato fra il gruppo racla e il rullo applicatore. E’ un rullo ceramico su cui i dei fori ciechi mediante lavorazione a laser. La sua funzione è quella di prelevare la quantità minima di colla dal gruppo racla per trasferirla sul rullo applicatore. Dalla racla infatti le camere ricavate sul mantello del cilindro si riempiono di colla per poi svuotarsi

è situato fra il rullo retinato e il rullo acciaio del gruppo goffratore. Questo rullo preleva la quantità minima di colla dal rullo retinato e la applica sui rilievi goffrati del

Il gruppo rullo pressore E di figura 2.7 è situato all’uscita della macchina in corrispondenza del

Figura 2.9 Gruppo racla

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rullo acciaio inciso. Il rullo pressore è ricoperto da uno strato di gomma molto dura ed ha il compito di incollare il velo (i veli) superiore con il velo inferiore, dopo che questo è passato dal rispettivo gruppo di goffratura. Il rullo pressore è supportato su due bracci collegati a due cilindri idraulici che ne comandano quindi anche l’accostamento sul rullo

goffratore.

Gruppo lubrificazione e pulizia

Il gruppo di lubrificazione ha la funzione di lubrificare il rullo acciaio durante il processo di goffratura. Il rullo acciaio, infatti, trasportando il velo incollato è sottoposto a sporcarsi

è necessario asportare eventuali residui di polvere e colla. Il gruppo è dotato di un carrello con due ugelli che scorre su tutta la lunghezza del rullo. Tramite gli ugelli viene sparato ad alta pressione sul rullo una miscela di aria ed olio neut

certo numero di logs prodotti.

2.2.3 Sincro 6.5

Il gruppo Sincro 6.5 rappresenta la testa della macchina e dove viene formato il logs. In questa parte viene definito il diametro e il passo degli strappi e qu

lunghezza del rotolo. Vediamo dettagliatamente i sottogruppi che formano il Sincro 6.5 (fig.2.12):

A. Gruppo rullo gobbo allargatore B. Pressina di trascinamento superiore C. Controrullo pressina e mollette D. Gruppo mollette

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia

rullo acciaio inciso. Il rullo pressore è ricoperto da uno strato di gomma molto dura ed ha il collare il velo (i veli) superiore con il velo inferiore, dopo che questo è passato dal rispettivo gruppo di goffratura. Il rullo pressore è supportato su due bracci collegati a due cilindri idraulici che ne comandano quindi anche l’accostamento sul rullo

Gruppo lubrificazione e pulizia

Il gruppo di lubrificazione ha la funzione di lubrificare il rullo acciaio durante il processo di goffratura. Il rullo acciaio, infatti, trasportando il velo incollato è sottoposto a sporcarsi

è necessario asportare eventuali residui di polvere e colla. Il gruppo è dotato di un carrello con due ugelli che scorre su tutta la lunghezza del rullo. Tramite gli ugelli viene sparato ad alta pressione sul rullo una miscela di aria ed olio neutro. Lo spruzzo è continuo ed avviene dopo un certo numero di logs prodotti.

Sincro 6.5 rappresenta la testa della macchina e dove viene formato il logs. In questa parte viene definito il diametro e il passo degli strappi e quindi il numero di questi ovvero la lunghezza del rotolo. Vediamo dettagliatamente i sottogruppi che formano il Sincro 6.5

Gruppo rullo gobbo allargatore Pressina di trascinamento superiore Controrullo pressina e mollette

Figura 2.11 Sincro 6.5

Descrizione del processo e filosofia produttiva

rullo acciaio inciso. Il rullo pressore è ricoperto da uno strato di gomma molto dura ed ha il collare il velo (i veli) superiore con il velo inferiore, dopo che questo è passato dal rispettivo gruppo di goffratura. Il rullo pressore è supportato su due bracci collegati a due cilindri idraulici che ne comandano quindi anche l’accostamento sul rullo acciaio del gruppo

Il gruppo di lubrificazione ha la funzione di lubrificare il rullo acciaio durante il processo di goffratura. Il rullo acciaio, infatti, trasportando il velo incollato è sottoposto a sporcarsi e quindi è necessario asportare eventuali residui di polvere e colla. Il gruppo è dotato di un carrello con due ugelli che scorre su tutta la lunghezza del rullo. Tramite gli ugelli viene sparato ad alta ro. Lo spruzzo è continuo ed avviene dopo un

Sincro 6.5 rappresenta la testa della macchina e dove viene formato il logs. In questa indi il numero di questi ovvero la lunghezza del rotolo. Vediamo dettagliatamente i sottogruppi che formano il Sincro 6.5

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Cap.2-Descrizione del processo e filosofia produttiva

E. Gruppo raschia F. Gruppo perforazione

G. Gruppo pressina di trascinamento inferiore H. Gruppo alimentazione e salita anime I. Gruppo incollaggio anime

J. Zona di avvolgimento

K. Gruppo fermarotoli in uscita

Figura 2.12 Sincro 6.5. Gruppi funzionali

Gruppo rullo gobbo allargatore

Il rullo gobbo allargatore A si trova nella parte superiore della macchina, in corrispondenza del velo di carta e ha il compito di stendere ed allargare il velo eliminando eventuali grinze che potrebbero compromettere la buona riuscita delle fasi successive.

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Gruppo pressina di trascinamento superiore

Il gruppo pressina di trascinamento superiore ha il compito di adeguare la tensione della carta (aumentandola) prima dell’ingresso nelle successive aree di perforazione e avvolgimen tale scopo la carta viene fatta passare fra due rulli seguendo un percorso ad “S” e senza essere schiacciata. La pressina di trascinamento superiore prende il moto dal motore principale della ribobinatrice.

Controrullo pressina e mollette

Il controrullo pressina e mollette

- alle rotelle di mollettatura il contrasto necessario affinchè queste possano imprimere sul velo la necessaria pressione.

- alla pressina di trascinamento superiore il contrasto necessario per e pensionamento della carta

Gruppo mollette(fig.2.15)

Figura 2.13

Figura 2.14. Controrullo pressina e m

Figura 2.15. Gruppo m

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia

Gruppo pressina di trascinamento superiore (fig.2.13)

Il gruppo pressina di trascinamento superiore ha il compito di adeguare la tensione della carta (aumentandola) prima dell’ingresso nelle successive aree di perforazione e avvolgimen tale scopo la carta viene fatta passare fra due rulli seguendo un percorso ad “S” e senza essere schiacciata. La pressina di trascinamento superiore prende il moto dal motore principale della

Controrullo pressina e mollette (fig.2.14)

ontrorullo pressina e mollette ha il compito di fornire:

alle rotelle di mollettatura il contrasto necessario affinchè queste possano imprimere sul velo la necessaria pressione.

alla pressina di trascinamento superiore il contrasto necessario per e pensionamento della carta

Gruppo mollette(fig.2.15)

Figura 2.13 Gruppo pressina di trascinamento superiore. Gruppo B di figura2.12

. Controrullo pressina e mollette. Gruppo C di figura 2.12

. Gruppo mollette. Gruppo D di figura 2.12

Descrizione del processo e filosofia produttiva

Il gruppo pressina di trascinamento superiore ha il compito di adeguare la tensione della carta (aumentandola) prima dell’ingresso nelle successive aree di perforazione e avvolgimento. A tale scopo la carta viene fatta passare fra due rulli seguendo un percorso ad “S” e senza essere schiacciata. La pressina di trascinamento superiore prende il moto dal motore principale della

alle rotelle di mollettatura il contrasto necessario affinchè queste possano imprimere sul

alla pressina di trascinamento superiore il contrasto necessario per effettuare il

uperiore.

ollette. Gruppo C di figura 2.12

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Il gruppo mollette asserve il compito di unire i veli mediante una forte pressione. Tale pressione viene esercitata da una serie di rotelle d’acciaio godronate oscillanti che vengono spinte

il rullo mollette mediante immissione di aria compressa in una membrana pneumatica che contrasta con una struttura fissa.

Gruppo raschia

La raschia ha ala funzione di mantenere pulita la superficie del contro rullo mollette evitando l’accumulo di fibre e particelle cartacee che potrebbero attaccarsi alle rotelle compromottendone il buon funzionamento.

Gruppo perforazione (fig.2.16)

Questa parte della macchina è quella che conferisce lo strappo al rotolo e il passo fra g

A tale scopo il velo di carta viene fatto passare fra due rulli: un rullo fisso che può ospitare fino a tre lame dentate (solamente una di queste è attiva durante il funzionamento, le altre due possono essere installate come optionals per ridur

oppure per avere a disposizione diverse dentellature) ed un rullo girevole munito di lame lisce. Attraverso il contatto che si crea fra le lame lisce del rullo girevole e la lama dentata del rullo fisso si crea la perforazione sul velo di carta interposto. La velocità di rotazione del rullo mobile è quella che conferisce il passo di perforazione, motivo per cui questo gruppo ha un motore indipendente che tramite una coppia di pulegge troncoconiche è in grado

indipendentemente dal motore principale della macchina a cui però è comunque collegato tramite encoder.

Gruppo pressina di trascinamento inferiore

Il gruppo pressina di trascinamento inferiore ha il compito di deviare e tendere il ve

proveniente verticalmente dal gruppo perforazione prima che questo si avvolga sul rullo di avvolgimento superiore iniziando così la fase di avvolgimento

Gruppo alimentazione anime e salita

Figura 2.16

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia

Il gruppo mollette asserve il compito di unire i veli mediante una forte pressione. Tale pressione viene esercitata da una serie di rotelle d’acciaio godronate oscillanti che vengono spinte

il rullo mollette mediante immissione di aria compressa in una membrana pneumatica che contrasta con una struttura fissa.

La raschia ha ala funzione di mantenere pulita la superficie del contro rullo mollette evitando ibre e particelle cartacee che potrebbero attaccarsi alle rotelle compromottendone il buon funzionamento.

(fig.2.16)

Questa parte della macchina è quella che conferisce lo strappo al rotolo e il passo fra g

A tale scopo il velo di carta viene fatto passare fra due rulli: un rullo fisso che può ospitare fino a tre lame dentate (solamente una di queste è attiva durante il funzionamento, le altre due possono essere installate come optionals per ridurre il tempo perso nella sostituzione della lama, oppure per avere a disposizione diverse dentellature) ed un rullo girevole munito di lame lisce. Attraverso il contatto che si crea fra le lame lisce del rullo girevole e la lama dentata del rullo rea la perforazione sul velo di carta interposto. La velocità di rotazione del rullo mobile è quella che conferisce il passo di perforazione, motivo per cui questo gruppo ha un motore indipendente che tramite una coppia di pulegge troncoconiche è in grado

indipendentemente dal motore principale della macchina a cui però è comunque collegato

Gruppo pressina di trascinamento inferiore

Il gruppo pressina di trascinamento inferiore ha il compito di deviare e tendere il ve

proveniente verticalmente dal gruppo perforazione prima che questo si avvolga sul rullo di avvolgimento superiore iniziando così la fase di avvolgimento

Gruppo alimentazione anime e salita

Figura 2.16 Gruppo perforazione. Gruppo F di fig.2.11

Descrizione del processo e filosofia produttiva

Il gruppo mollette asserve il compito di unire i veli mediante una forte pressione. Tale pressione viene esercitata da una serie di rotelle d’acciaio godronate oscillanti che vengono spinte contro il rullo mollette mediante immissione di aria compressa in una membrana pneumatica che

La raschia ha ala funzione di mantenere pulita la superficie del contro rullo mollette evitando ibre e particelle cartacee che potrebbero attaccarsi alle rotelle

Questa parte della macchina è quella che conferisce lo strappo al rotolo e il passo fra gli strappi. A tale scopo il velo di carta viene fatto passare fra due rulli: un rullo fisso che può ospitare fino a tre lame dentate (solamente una di queste è attiva durante il funzionamento, le altre due re il tempo perso nella sostituzione della lama, oppure per avere a disposizione diverse dentellature) ed un rullo girevole munito di lame lisce. Attraverso il contatto che si crea fra le lame lisce del rullo girevole e la lama dentata del rullo rea la perforazione sul velo di carta interposto. La velocità di rotazione del rullo mobile è quella che conferisce il passo di perforazione, motivo per cui questo gruppo ha un motore indipendente che tramite una coppia di pulegge troncoconiche è in grado di variare la velocità indipendentemente dal motore principale della macchina a cui però è comunque collegato

Il gruppo pressina di trascinamento inferiore ha il compito di deviare e tendere il velo di carta proveniente verticalmente dal gruppo perforazione prima che questo si avvolga sul rullo di

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Cap.2-Descrizione del processo e filosofia produttiva

Il gruppo alimentazione anime e salita si trova nella parte posteriore-inferiore della macchina ed assolve i seguenti compiti:

1. Preleva un’anima di cartone alla volta (una per ciascuno scambio) da un “polmone” tramite un nastro trasportatore fino al piano di alimentazione anime.

2. Un dispositivo di trasporto a catena detta salita anime preleva un’anima di cartone alla volta dal piano di alimentazione anime e le trasporta fino all’area d’introduzione tra i rulli.

Gruppo incollaggio anime

Il gruppo incollaggio anime si trova al termine della salita dell’elevatore ma prima del gruppo introduttore anime. Ha l’importantissimo compito di applicare un rigo di colla su una determinata area dell’anima tramite un distributore a lama prima che questa raggiunga l’area d’introduzione. Grazie a questo rigo, quando il velo del log precedente viene strappato, si fissa alla nuova anima ed inizia l’ avvolgimento.

Il distributore a lama consta di una lamella inserita all’interno di una vasca piena di colla e compiendo un movimento alternato verso l’alto e verso il basso entra in contatto con l’anima Rullo di avvolgimento superiore applicando la linea di colla.

Gruppo di avvolgimento (fig.2.18)

Il gruppo di avvolgimento è formato dai seguenti elementi:

1. Rullo di avvolgimento inferiore

2. Pressina di avvolgimento (il cui controllo è affidato al gruppo diatrol) 3. Culle ed inserti in pressione (Sectors)

4. Gruppo sincro

Figura 2.17 Gruppo salita anime. Gruppo H di figura 2.12

Anime in attesa

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Cap.2-Descrizione del processo e filosofia produttiva

Log in

formazione

Culle e sectors

Rullo di avvolgimento superiore

Questo gruppo assolve le funzioni di caricamento di una nuova anima nella zona di avvolgimento, l’avvolgimento del velo di carta su di essa, lo strappo del velo al raggiungimento delle caratteristiche desiderate (diametro e lunghezza del rotolo) ed infine l’espulsione del rotolo finito.

Rullo di avvolgimento superiore

Ha il compito di condurre il velo attraverso la ribobinatrice e collocare l’anima di cartone tra esso stesso, il rullo di avvolgimento inferiore e la pressina di avvolgimento. Questo rullo è fissato alla struttura e ruota ad una velocità costante.

Rullo di avvolgimento inferiore

Ha il compito di controllare insieme al rullo di avvolgimento superiore l’ingresso della nuova anima fra i rulli di avvolgimento. La sua rotazione è conferita da un servomotore indipendente. Ad avvolgimento concluso, la velocità di rotazione di questo rullo subisce una decelerazione che combinata con la rotazione fissa del rullo di avvolgimento superiore e all’effetto della pressina di avvolgimento, causa l’espulsione del log finito nell’area dall’area di avvolgimento. La sua posizione è variabile verticalmente in base ai vari diametri dell’anima. Infatti questa rientra in una delle regolazione del set up riportato nel capitolo 4 quando si parla delle culle in particolare della “spessorazione” intendendo la regolazione che porta a misura (pochi mm) la distanza fra le culle e il rullo.

Culle ed inserti di pressione (Sectors)

Questi elementi variano in base al diametro dell’anima, e quindi vengono sostituiti ogni volta che si passa ad un diametro diverso. La loro funzione sarà approfondita nel capitolo 4, paragrafo 4.1.3. Brevemente possiamo dire che il loro compito è quello di permettere l’entrata dell’anima e guidarne il percorso fino allo spazio fra i tre rulli di avvolgimento.

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La pressina di avvolgimento è un rullo metallico rivestito che funziona a velocità vari

ha il compito di controllare il profilo del log in formazione e collaborare con il rullo di avvolgimento inferiore per l’espulsione del log finito; infatti durante la fase di avvolgimento la pressina ruota a contatto con il log in formazione in qu

muove nella fase di accrescimento del log comandata dal gruppo diatrol. Al termine dell’avvolgimento la pressina accelera in concomitanza con la decelerazione del rullo di avvolgimento inferiore causando così l’espul

Gruppo sincro (fig.2.19)

Il gruppo sincro assolve il compito di strappare la carta in corrispondenza della perforazione. Ciò è ottenuto tramite settori gommati che trattengono il velo alla fine dell’avvolgimento consentire un’adeguata separazione sull’ultima perforazione del log in avvolgimento. Questi piedini sono montati all’estremità di una serie di settori S

di un albero (asse) che ruota ad intervalli sincronizzati per completo avvolgimento del log.

Di seguito è riportata la sequenza con cui avviene lo scambio

Fase

Sequenza di formazione e scambio sul gruppo di avvolgimento

1

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia

La pressina di avvolgimento è un rullo metallico rivestito che funziona a velocità vari

ha il compito di controllare il profilo del log in formazione e collaborare con il rullo di avvolgimento inferiore per l’espulsione del log finito; infatti durante la fase di avvolgimento la pressina ruota a contatto con il log in formazione in quanto provvista di velocità propria e si muove nella fase di accrescimento del log comandata dal gruppo diatrol. Al termine dell’avvolgimento la pressina accelera in concomitanza con la decelerazione del rullo di avvolgimento inferiore causando così l’espulsione del log.

Il gruppo sincro assolve il compito di strappare la carta in corrispondenza della perforazione. Ciò è ottenuto tramite settori gommati che trattengono il velo alla fine dell’avvolgimento consentire un’adeguata separazione sull’ultima perforazione del log in avvolgimento. Questi piedini sono montati all’estremità di una serie di settori Sincro che a loro volta sono

di un albero (asse) che ruota ad intervalli sincronizzati per interrompere il velo alla fine del completo avvolgimento del log.

enza con cui avviene lo scambio

Sequenza di formazione e scambio sul gruppo di avvolgimento

• L’anima è in attesa

• L’introduttore e il Sincro sono in

• Il rotolo in formazione sta terminando la sua crescita fra i rulli di avvolgimento

Figura 2.19 Sincro

Descrizione del processo e filosofia produttiva

La pressina di avvolgimento è un rullo metallico rivestito che funziona a velocità variabile ed ha il compito di controllare il profilo del log in formazione e collaborare con il rullo di avvolgimento inferiore per l’espulsione del log finito; infatti durante la fase di avvolgimento la anto provvista di velocità propria e si muove nella fase di accrescimento del log comandata dal gruppo diatrol. Al termine dell’avvolgimento la pressina accelera in concomitanza con la decelerazione del rullo di

Il gruppo sincro assolve il compito di strappare la carta in corrispondenza della perforazione. Ciò è ottenuto tramite settori gommati che trattengono il velo alla fine dell’avvolgimento per consentire un’adeguata separazione sull’ultima perforazione del log in avvolgimento. Questi incro che a loro volta sono montati su interrompere il velo alla fine del

Sequenza di formazione e scambio sul gruppo di avvolgimento

L’anima è in attesa

L’introduttore e il Sincro sono in attesa Il rotolo in formazione sta terminando la sua crescita fra i rulli di avvolgimento

(14)

2

3

4

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia

• L’introduttore anime spinge l’anima fra il rullo di avvolgimento superiore e la pressina

• Il Sincro si mette in movimento avvicinandosi al rullo di avvolgimento superiore

• Il rullo di avvolgimento inferiore inizia a decelerare verso il valore massimo di decelerazione

• Il Diatrol inizia la sua discesa verso il punto di minimo di contatto

• La pressina di avvolgimento inizia a accelerare

• Il rotolo in formazione è prosso

e si stacca da rullo di avvolgimento superiore

• L’introduttore anime ed il Sincro continuano la loro rotazione

• L’anima ruotando, avanza fra il rullo di avvolgimento superiore e le culle • Il Sincro, frenando la carta, la strappa

lungo la perforazione

• La carta strappata dal Sincro viene trascinata dalla colla dell’anima ed inizia ad avvolgersi su di essa.

• Il rullo di avvolgimento inferiore si mantiene a decelerazione massima. • La pressina di avvolgimento si mantiene

accelerata

• Il Diatrol continua

• L’introduttore anima e il Sincro continuano a ruotare

• L’anima continua ad avanzare ruotando fra culle e rullo di avvolgimento superiore ed avvolgendo la carta su se stessa.

• Il rullo di avvolgimento inferiore continua ad essere decelerato

• La pressina di avvolgimento inizia a decelerare per tornare ad una velocità pari a quella del rullo di avvolgimento superiore

• Il Diatrol prosegue la sua discesa • Il log finito viene espulso

Descrizione del processo e filosofia produttiva

L’introduttore anime spinge l’anima fra il rullo di avvolgimento superiore e la

Il Sincro si mette in movimento avvicinandosi al rullo di avvolgimento

Il rullo di avvolgimento inferiore inizia a decelerare verso il valore massimo di

Il Diatrol inizia la sua discesa verso il punto di minimo di contatto

La pressina di avvolgimento inizia a

Il rotolo in formazione è prossochè finito e si stacca da rullo di avvolgimento

L’introduttore anime ed il Sincro continuano la loro rotazione

L’anima ruotando, avanza fra il rullo di avvolgimento superiore e le culle Il Sincro, frenando la carta, la strappa

razione

La carta strappata dal Sincro viene trascinata dalla colla dell’anima ed inizia ad avvolgersi su di essa.

Il rullo di avvolgimento inferiore si mantiene a decelerazione massima. La pressina di avvolgimento si mantiene

a discendere

L’introduttore anima e il Sincro continuano a ruotare

L’anima continua ad avanzare ruotando fra culle e rullo di avvolgimento superiore ed avvolgendo la carta su se

Il rullo di avvolgimento inferiore continua ad essere decelerato al massimo La pressina di avvolgimento inizia a decelerare per tornare ad una velocità pari a quella del rullo di avvolgimento

Il Diatrol prosegue la sua discesa Il log finito viene espulso

(15)

5

6

7

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia

• L’introduttore anime ed il Sincro continuano a ruotare

• L’anima con la carta avvolta su se stessa passa fra i due rulli di avvolgimento dove continua ad avvolgersi

• Il Diatrol raggiunge il punto di minimo ed attende in posizione il nuovo log per entrare in contatto

• La decelerazione del rullo di avvolgimento inferiore diminuisce fino alla “decelerazione di ritorno”

• L’introduttore anime ed il Sincro si fermano in posizione di attesa

• Il log continua ad avvolgersi

• Il rullo di avvolgimento inferiore si porta lentamente alla 2decelerazione di sincronismo”

• La pressina di avvolgimento contatta il log in crescita al punto minimo e continua a ruotare a contatto, crescendo con esso. • In questa fase i tre rulli di avvolgimento

operano in contatto con il log, controllandone la crescita

• L’introduttore anime ed il nuovo fermi

• Il log continua a crescere

• Il dispositivo di trasporto anime trasporta una nuova anima in posizione d’introduzione e contemporaneamente ne fa passare una sulla zona di incollaggio per applicarvi la giusta dose di colla e la posizione nella zona di attesa introduzione

Descrizione del processo e filosofia produttiva

L’introduttore anime ed il Sincro tare

L’anima con la carta avvolta su se stessa passa fra i due rulli di avvolgimento dove continua ad avvolgersi

Il Diatrol raggiunge il punto di minimo ed attende in posizione il nuovo log per

La decelerazione del rullo di inferiore diminuisce fino alla “decelerazione di ritorno”

L’introduttore anime ed il Sincro si fermano in posizione di attesa

Il log continua ad avvolgersi

Il rullo di avvolgimento inferiore si porta lentamente alla 2decelerazione di

pressina di avvolgimento contatta il log in crescita al punto minimo e continua a ruotare a contatto, crescendo con esso. In questa fase i tre rulli di avvolgimento operano in contatto con il log, controllandone la crescita

L’introduttore anime ed il Sincro sono di

Il log continua a crescere

Il dispositivo di trasporto anime trasporta una nuova anima in posizione d’introduzione e contemporaneamente ne fa passare una sulla zona di incollaggio per applicarvi la giusta dose di colla e la ione nella zona di attesa

(16)

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia produttiva

2.2.4 Incollatore 560C

L’incollatore ha il compito di incollare il velo di carta che è stato strappato in corrispondenza della perforazione nella fase precedente. Sono distinguibili i seguenti gruppo funzionali:

A. Piano ingresso log con dispositivo by-pass B. Farfalla di carico log

C. Rullo di posizionamento D. Cinghie superiori

E. Cinghie inferiori F. Incollaggio

G. Rulli di avvolgimento e piano uscita log di seguito ne è riportata la descrizione funzionale:

Piano ingresso log con dispositivo by-pass

Il piano ingresso log con by-pass si trova nella zona anteriore della macchina di fronte alla ribobinatrice. E’ un piano di metallo leggermente inclinato che ha il compito di condurre i log in arrivo dalla ribobinatrice fino alla zona di attesa per il successivo carico sulla farfalla. Il piano è dotato di dispositivo by-pass ovvero una parte del piano che serve a scartare i log non correttamente formati come ad esempio quelli prodotti successivamente al cambio bobina dove è stata fatta la “giunta”. Questo dispositivo è comandato da un cilindro pneumatico che apre o chiude la parte di piano ribaltabile. Quando il by-pass è aperto il log cade su apposite cinghie che lo guidano su un nastro trasportatore che espelle il log dalla macchina.

(17)

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia produttiva

La farfalla di carico log compiendo una rotazione in senso antiorario, ha il compito di ribaltare il log dal piano d’ingresso fino alla zona di posizionamento lembo che è quella fra il rullo di posizionamento log e le cinghie superiori. La farfalla è motorizzata in maniera indipendente da un motore auto franante.

Rullo di posizionamento

Il rullo di posizionamento si trova fra la farfalla e il gruppo cinghie inferiori ed ha il compito di ruotare il log in modo da consentire, coadiuvato all’azione di soffi d’aria, l’apertura e la distensione del lembo sulle cinghie inferiori prima che queste lo trasportino verso il gruppo d’incollaggio

Gruppo cinghie inferiori e superiori

Una volta che il velo è stato disteso sulle cinghie inferiori, queste provvedono a mantenerlo in tale posizione grazie all’azione di una cassa aspirante posta nella zona inferiore delle cinghie che sono forate; inoltre hanno una velocità variabile rispetto alle cinghie superiori permettendo durante il tragitto dal rullo di posizionamento alla zona d’incollaggio di

Figura 2.21 Posizionamento del lembo

(18)

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia produttiva

allungare o accorciare la lunghezza del lembo. Insieme a quelle superiori portano il log in corrispondenza della zona d’incollaggio.

Gruppo incollaggio

Il gruppo d’incollaggio (Fig.2.23) ha il compito di applicare un rigo di colla sulla superficie esterna del log tramite un’apposita lamella immersa nella vasca di colla che grazie ad un sistema a leva azionato da un cilindro pneumatico, emerge toccando il log per tutta la sua lunghezza. Grazie a questo rigo, il lembo del log si incollerà sulla superficie del rotolo quando quest’ultimo attraverserà i rulli di avvolgimento.

Gruppo di riavvolgimento

Questo è formato da due rulli (quello superiore è anche il rullo di motorizzazione delle cinghie superiori) che hanno il compito, ruotando, di riavvolgere il log in modo da far aderire il lembo alla superficie esterna su cui nella fase precedente era stato applicato il rigo di colla. Inoltre asserviscono anche al compito di posizionare il log in modo che la zona incollata non finisca a contatto del fondo della canaletta dell’accumulatore.

2.2.5 Troncatore

In questa parte della linea nasce il rotolo vero e proprio sezionando il log proveniente dalla ribobina. Il passo tra un taglio e l’altro è quello che determina l’altezza del rotolo.

Il troncatore si suddivide nei seguenti gruppi (fig.2.24):

A. Gruppo scarico log B. Gruppo facchini

C. Cancello emergenza e freno log D. Pressine

E. Gruppo taglio F. Trimex G. Uscita rotoli

(19)

Gruppo scarico log

Il gruppo scarico log ha il compito di depositare i log da tagliare sui canali della troncatrice, alimentando continuamente il processo di trasformazione. Tale funzione viene assolta viene assolta da un organo esterno alla

Gruppo facchini

Tale gruppo si trova nella parte inferiore della macchina, sottostante i canali dove scorrono i log, e vanno dalla zona di carico fino al gruppo trimex. I facchini hanno il compito di spingere i log verso la zona di taglio e successivamente i rotoli tagliati fino in prossimità del gruppo trimex. I facchini sono costituiti da una base portante fissata alla catena di movimentazione. Alla base è avvitata un’asta alla cui estremità è portato un disco mobile. Le c

movimentazione spostano i facchini lungo i canali di scorrimento della troncatrice, e sono azionate, a coppia, da due servomotori indipendenti. Il numero di facchini montati sulla catena varia in base al formato della linea di trasformazione che s

L’azione di taglio del coltello e l’avanzamento dei facchini è sincronizzato. Per ottenere un taglio lineare, oltre a montare i facchini leggermente sfalsati tra un canale e l’altro il coltello è dotato di tre movimenti: due rotatori ed uno traslatorio. In questo modo il coltello oltre a ruotare si può spostare in avanti alla stessa velocità dei facchini (in questo modo la velocità di traslazione relativa fra log e coltello è nulla) come se stesse effettuando un taglio a vel zero. La velocità di avanzamento dei facchini è variabile (vedi grafico figura 2.25):

- Durante il taglio del coltello (corrispondente allo spostamento angolare del piastrone da 145° a 215°) la velocità di avanzamento V è costante ed è pari alla veloci avanzamento del piastrone rotante.

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia

Il gruppo scarico log ha il compito di depositare i log da tagliare sui canali della troncatrice, alimentando continuamente il processo di trasformazione. Tale funzione viene assolta viene assolta da un organo esterno alla macchina denominato caricatore.

Tale gruppo si trova nella parte inferiore della macchina, sottostante i canali dove scorrono i log, e vanno dalla zona di carico fino al gruppo trimex. I facchini hanno il compito di spingere i zona di taglio e successivamente i rotoli tagliati fino in prossimità del gruppo trimex. I facchini sono costituiti da una base portante fissata alla catena di movimentazione. Alla base è avvitata un’asta alla cui estremità è portato un disco mobile. Le c

movimentazione spostano i facchini lungo i canali di scorrimento della troncatrice, e sono azionate, a coppia, da due servomotori indipendenti. Il numero di facchini montati sulla catena varia in base al formato della linea di trasformazione che si trova a monte del troncatore. L’azione di taglio del coltello e l’avanzamento dei facchini è sincronizzato. Per ottenere un taglio lineare, oltre a montare i facchini leggermente sfalsati tra un canale e l’altro il coltello è e rotatori ed uno traslatorio. In questo modo il coltello oltre a ruotare si può spostare in avanti alla stessa velocità dei facchini (in questo modo la velocità di traslazione relativa fra log e coltello è nulla) come se stesse effettuando un taglio a vel zero. La velocità di avanzamento dei facchini è variabile (vedi grafico figura 2.25):

Durante il taglio del coltello (corrispondente allo spostamento angolare del piastrone da 145° a 215°) la velocità di avanzamento V è costante ed è pari alla veloci avanzamento del piastrone rotante.

Descrizione del processo e filosofia produttiva

Il gruppo scarico log ha il compito di depositare i log da tagliare sui canali della troncatrice, alimentando continuamente il processo di trasformazione. Tale funzione viene assolta viene

Tale gruppo si trova nella parte inferiore della macchina, sottostante i canali dove scorrono i log, e vanno dalla zona di carico fino al gruppo trimex. I facchini hanno il compito di spingere i zona di taglio e successivamente i rotoli tagliati fino in prossimità del gruppo trimex. I facchini sono costituiti da una base portante fissata alla catena di movimentazione. Alla base è avvitata un’asta alla cui estremità è portato un disco mobile. Le catene di movimentazione spostano i facchini lungo i canali di scorrimento della troncatrice, e sono azionate, a coppia, da due servomotori indipendenti. Il numero di facchini montati sulla catena i trova a monte del troncatore. L’azione di taglio del coltello e l’avanzamento dei facchini è sincronizzato. Per ottenere un taglio lineare, oltre a montare i facchini leggermente sfalsati tra un canale e l’altro il coltello è e rotatori ed uno traslatorio. In questo modo il coltello oltre a ruotare si può spostare in avanti alla stessa velocità dei facchini (in questo modo la velocità di traslazione relativa fra log e coltello è nulla) come se stesse effettuando un taglio a velocità zero. La velocità di avanzamento dei facchini è variabile (vedi grafico figura 2.25):

Durante il taglio del coltello (corrispondente allo spostamento angolare del piastrone da 145° a 215°) la velocità di avanzamento V è costante ed è pari alla velocità di

(20)

- Subito dopo il taglio, la velocità di avanzamento dei facchini subisce una accelerazione mentre il coltello passa da posizione 215° a 0°.

- A seguire avviene la fase di decelerazione dei facchini, fino a raggiungere costante V. Il coltello passa dalla posizione 0° a 145°.

Pressine

Le pressine sono dispositivi che hanno il compito di guidare e trattenere in posizione i log durante la fase di taglio: una in entrata (prima del taglio) ed una in uscita (dopo

pressina è composta da due sponde oscillanti, due scocche di plastica ed una cinghia di materiale elastico avvolta sulle scocche e collegate a due cilindri pneumatici. Tramite l’azionamento di questi cilindri è possibile tendere o allentare

conseguentemente chiudere o aprire il gruppo pressine. In particolare rimangono chiuse durante il taglio del log e si aprono fra il passaggio di un log e l’altro in modo da agevolarne l’ingresso. Le sponde oscillanti hanno il co

del log, mentre l’azione delle scocche e delle cinghie guida e trattiene la parte superiore.

Gruppo taglio

Il gruppo di taglio ha il compito di tagliare i log per ottenere i rotolini carta fi

lunghezza desiderata. Assolve alla sua funzione grazie al movimento rotato orbitante ottenuto dall’azione congiunta della rotazione del piastrone portacoltello e del coltello stesso. Si compone poi di ulteriori gruppi: affilatura, lubrificazione

Gruppo trimex

Figura 2.25 (a) A

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia

Subito dopo il taglio, la velocità di avanzamento dei facchini subisce una accelerazione mentre il coltello passa da posizione 215° a 0°.

A seguire avviene la fase di decelerazione dei facchini, fino a raggiungere costante V. Il coltello passa dalla posizione 0° a 145°.

Le pressine sono dispositivi che hanno il compito di guidare e trattenere in posizione i log durante la fase di taglio: una in entrata (prima del taglio) ed una in uscita (dopo

pressina è composta da due sponde oscillanti, due scocche di plastica ed una cinghia di materiale elastico avvolta sulle scocche e collegate a due cilindri pneumatici. Tramite l’azionamento di questi cilindri è possibile tendere o allentare le cinghie sulle scocche e conseguentemente chiudere o aprire il gruppo pressine. In particolare rimangono chiuse durante il taglio del log e si aprono fra il passaggio di un log e l’altro in modo da agevolarne l’ingresso. Le sponde oscillanti hanno il compito di guidare ed accogliere correttamente la parte inferiore del log, mentre l’azione delle scocche e delle cinghie guida e trattiene la parte superiore.

Il gruppo di taglio ha il compito di tagliare i log per ottenere i rotolini carta fi

lunghezza desiderata. Assolve alla sua funzione grazie al movimento rotato orbitante ottenuto dall’azione congiunta della rotazione del piastrone portacoltello e del coltello stesso. Si compone poi di ulteriori gruppi: affilatura, lubrificazione e cablaggio.

2.25 (a) Angolazioni del piastrone portacoltello taglio (b) Velocità dei facchini

Descrizione del processo e filosofia produttiva

Subito dopo il taglio, la velocità di avanzamento dei facchini subisce una accelerazione

A seguire avviene la fase di decelerazione dei facchini, fino a raggiungere la velocità

Le pressine sono dispositivi che hanno il compito di guidare e trattenere in posizione i log durante la fase di taglio: una in entrata (prima del taglio) ed una in uscita (dopo il taglio. Ogni pressina è composta da due sponde oscillanti, due scocche di plastica ed una cinghia di materiale elastico avvolta sulle scocche e collegate a due cilindri pneumatici. Tramite le cinghie sulle scocche e conseguentemente chiudere o aprire il gruppo pressine. In particolare rimangono chiuse durante il taglio del log e si aprono fra il passaggio di un log e l’altro in modo da agevolarne l’ingresso. mpito di guidare ed accogliere correttamente la parte inferiore del log, mentre l’azione delle scocche e delle cinghie guida e trattiene la parte superiore.

Il gruppo di taglio ha il compito di tagliare i log per ottenere i rotolini carta finiti nella lunghezza desiderata. Assolve alla sua funzione grazie al movimento rotato orbitante ottenuto dall’azione congiunta della rotazione del piastrone portacoltello e del coltello stesso. Si

(21)

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia produttiva

Il gruppo trimex è situato nella zona di uscita dei rotoli ed ha il compito di portarli sul gruppo uscita rotoli eliminando i rifili iniziali e finali. E’ formato infatti da una serie di cinghie disposte in parallelo. Queste sono forate per buona parte della loro lunghezza. Il percorso delle cinghie si sviluppa su 3 pulegge e il tratto orizzontale è parallelo alla direzione di uscita dei rotolini. Sul tratto orizzontale delle cinghie è posizionata una camera di aspirazione. Con quest’azione le cinghie sono in grado di trattenere in posizione i rotolini e di trasportarli fin sopra al gruppo di uscita rotoli. Per selezionare i rifili dai rotolini si interviene sulle cinghie otturando una sezione delle stesse. L’otturazione avviene meccanicamente sovrapponendo delle cinghie piane sulla serie di fori che devono essere tappati. Questo tappo impedisce per tutta la sua lunghezza l’effetto aspirante di conseguenza i rotolini corrispondenti non sono trattenuti e cadono in un vano libero sottostante.

2.2.6 Confezionatrice

La confezionatrice ha il compito di allestire il pacchetto in base alla ricetta specifica di ogni prodotto. In questo senso la linea 1 è dotata di 2 tipologie di confezionatrici:

1. Per fare i pacchetti in busta

2. Per fare la confezione mediante piegatura e saldatura.

In questa sezione parleremo della confezionatrice che fa i pacchi in busta, in quanto sarà ripresa nel capitolo 4, dove ne saranno descritte le regolazioni (studiate a seguito di problemi riscontrati durante la lavorazione) ed è stata elaborata la “center line” da seguire a seguito di un cambio formato. Nella center line saranno spiegate passaggio per passaggio le operazioni che l’operatore dovrà seguire, nonché le regolazioni da effettuare o verificare. La confezionatrice può essere scomposta nei seguenti sottogruppi:

A. Introduttore B. Facchini

C. Spintori e imbusta mento D. Saldatore

Introduttore

In questa parte della macchina i rotoli sono guidati mediante nastro trasportatore e guide laterali (la cui larghezza viene regolata a mano e coincide con il diametro del rotolo) a ridosso della zona “facchini” dove rimangono in attesa attraverso dei sensori di presenza, prima di avere l’ok ad avanzare.

(22)

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia produttiva

I facchini sono costituiti da aste la cui lunghezza è pari a tutta la larghezza della macchina e compiono ciclicamente un percorso anulare. Nel percorso d’andata prelevano i rotoli dall’introduzione che prevede a mandarne il numero esatto per il completamento del pacco.

Spintori e imbusta mento (da fig.2.27 a fig.2.29)

Questa sezione della macchina riceve i rotoli dai facchini (Fig.2.27). E’ costituita da sei introduttori che si muovono su un percorso anulare posto nella parte superiore della macchina. Gli introduttori che si spostano a coppie di due (uno per pista) hanno il compito di introdurre i rotoli all’interno delle buste (una per pista). Le buste montate su appositi carrelli vengono prelevate tramite ventose (fig.2.28) e quando hanno raggiunto un’altezza adeguata, un’apposita pinza si introduce e aprendosi favorisce l’ingresso dei rotoli (fig.2.29). I rotoli in questa fase sono spinti dagli introduttori che così spingono l’intero pacco in corrispondenza del saldatore per poi lasciarlo.

(23)

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia produttiva

Figura 2.27 Fase di scambio fra facchini e introduttori

(24)

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia produttiva

Saldatore

Il pacco spinto in avanti dagli introduttori viene portato in posizione per la chiusura. Tale posizione è assicurata oltre dagli spintori, da freni ovvero rialzi che si trovano nella zona di uscita del saldatore. La posizione dei freni è regolabile in base al formato del pacco. Una volta che il pacco è in posizione il saldatore si abbassa e fondendo in film plastico chiude il pacco (Fig.2.28). Il pacco successivo spingerà via quello chiuso che entra su un nuovo nastro trasportatore.

Figura 2.29 Apertura dei beccucci

(25)

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia produttiva

2.2.7 Tubiera

La tubiera è una macchina che ha il compito di produrre l’anima del rotolino (vedi fig.2.2). In genere l’anima ha una lunghezza di 2380 mm (pari alla luce della ribobina). La tubiera, con riferimento a figura 2.29 è scomponibile in tre gruppi funzionali:

1. Svolgitore 2. Incollatore 3. Corpo macchina

Di seguito saranno analizzati nel dettaglio.

Svolgitore (Fig.2.30)

Figura 2.30 Svolgitore

Lo svolgitore ha il compito di “svolgere” la rotella di cartoncino e mantenere nella striscia una tensione costante in equilibrio con il tiro applicato dal gruppo formazione presente nel corpo macchina che prende il moto direttamente dal motore. L’equilibrio quindi è molto importante al

Figura 2.29 Tubiera

Cilindri di rinvio

Cilindri scambio

(26)

fine di non strappare la striscia e questa viene ottenuto grazie al gruppo del “ballerino” formato da :

1.

Freno

2.

Asta oscillante con cilindri

3.

Attuatore

In questo modo è possibile variare la tensione sulla striscia di carta, in quanto il ballerino oscillante, su cui la carta trasferisce il tiro attraverso i cilindri di rinvio montati sull’asta stessa, agisce sull’asta del freno aumentando o diminuendo l’azione frenante. Questo tipo di controllo è automatico, tuttavia l’operatore può regolare la sensibilità del ballerino agendo sulla pressione dell’attuatore (fig. 2.30) e sulla lunghezza dell’asta del fren

sua esperienza un compromesso fra questi due tipi di regolazione che dovrebbero variare man mano che diminuisce la rotella, nelle fasi di accelerazione e decelerazione e in base al consumo del freno.

Sullo svolgitore sono montati altri due gruppi di cilindri:

1. I cilindri di rinvio 2. I cilindri di scambio

I cilindri di rinvio hanno la funzione di portare la striscia di carta nella posizione corretta (verticale) per la fase di scambio che avviene appunto sui cilindri di scam

I cilindri di scambio permettono all’operatore di avvantaggiarsi e far avvenire in ombra il cambio della rotella di cartoncino una volta che questa è finita. Le rotelle infatti che si possono montare sono due (una di fianco all’altra). La

corrispondenza dei cilindri di scambio e qui preparata con dell’adesivo. Una volta che l’altra rotella sta per finire, l’operatore attiva i cilindri di scambio che avvicinandosi reciprocamente fanno toccare insieme le due strisce dando così continuità alla carta (fig.2.32). L’operatore

Figura

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia

fine di non strappare la striscia e questa viene ottenuto grazie al gruppo del “ballerino” formato

Asta oscillante con cilindri di rinvio(volgarmente definita ballerino)

In questo modo è possibile variare la tensione sulla striscia di carta, in quanto il ballerino oscillante, su cui la carta trasferisce il tiro attraverso i cilindri di rinvio montati sull’asta stessa, isce sull’asta del freno aumentando o diminuendo l’azione frenante. Questo tipo di controllo è automatico, tuttavia l’operatore può regolare la sensibilità del ballerino agendo sulla pressione dell’attuatore (fig. 2.30) e sulla lunghezza dell’asta del freno. Deve quindi trovare, in base alla sua esperienza un compromesso fra questi due tipi di regolazione che dovrebbero variare man mano che diminuisce la rotella, nelle fasi di accelerazione e decelerazione e in base al consumo

no montati altri due gruppi di cilindri:

I cilindri di rinvio hanno la funzione di portare la striscia di carta nella posizione corretta (verticale) per la fase di scambio che avviene appunto sui cilindri di scambio (fig.2.31).

I cilindri di scambio permettono all’operatore di avvantaggiarsi e far avvenire in ombra il cambio della rotella di cartoncino una volta che questa è finita. Le rotelle infatti che si possono montare sono due (una di fianco all’altra). La striscia della rotella in attesa viene portata in corrispondenza dei cilindri di scambio e qui preparata con dell’adesivo. Una volta che l’altra rotella sta per finire, l’operatore attiva i cilindri di scambio che avvicinandosi reciprocamente insieme le due strisce dando così continuità alla carta (fig.2.32). L’operatore

Figura 2.31 Passaggio carta sullo svolgitore

Descrizione del processo e filosofia produttiva

fine di non strappare la striscia e questa viene ottenuto grazie al gruppo del “ballerino” formato

di rinvio(volgarmente definita ballerino)

In questo modo è possibile variare la tensione sulla striscia di carta, in quanto il ballerino oscillante, su cui la carta trasferisce il tiro attraverso i cilindri di rinvio montati sull’asta stessa, isce sull’asta del freno aumentando o diminuendo l’azione frenante. Questo tipo di controllo è automatico, tuttavia l’operatore può regolare la sensibilità del ballerino agendo sulla pressione o. Deve quindi trovare, in base alla sua esperienza un compromesso fra questi due tipi di regolazione che dovrebbero variare man mano che diminuisce la rotella, nelle fasi di accelerazione e decelerazione e in base al consumo

I cilindri di rinvio hanno la funzione di portare la striscia di carta nella posizione corretta bio (fig.2.31).

I cilindri di scambio permettono all’operatore di avvantaggiarsi e far avvenire in ombra il cambio della rotella di cartoncino una volta che questa è finita. Le rotelle infatti che si possono striscia della rotella in attesa viene portata in corrispondenza dei cilindri di scambio e qui preparata con dell’adesivo. Una volta che l’altra rotella sta per finire, l’operatore attiva i cilindri di scambio che avvicinandosi reciprocamente insieme le due strisce dando così continuità alla carta (fig.2.32). L’operatore

(27)

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia produttiva

Infine sullo svolgitore è presente il gruppo colore. Attraverso un clichè su cui è riportata la stampa, e a bagno in una vasca di colore, imprime per contatto il disegno desiderato.

Incollatore

La funzione dell’incollatore è quella di cospargere la striscia di colla e questo lo può fare per tutta la sua larghezza o per parte di essa. Tale funzione avviene tramite la sostituzione dell’ugello erogatore. Il quantitativo di colla emesso è controllato tramite una centralina che in base alla velocità della carta, rilevata tramite encoder, determina il flusso di colla da erogare.

Corpo macchina

In questa parte si forma l’anima. Il corpo macchina è costituito da due gruppi:

1. Gruppo formazione 2. Gruppo taglio

Il gruppo formazione (fig.2.33) è motorizzato direttamente dal motore e ha due funzioni:

• Svolgere la carta (tiro)

• Formare la spirale e quindi l’anima (da qui il nome gruppo formatore e cinghia formatrice)

E’ in questa parte della macchina infatti che si determina la spirale e quindi il passo dell’elica inclinando il banco su cui sono montate le pulegge e la cinghia, rispetto al asse centrale della macchina. La regolazione di questa parte è molto importante e lasciata all’esperienza

Figura 2.32 Scambio strisce

motorizzati Cinghia

formatrice

(28)

Cap.2-Descrizione del processo e filosofia produttiva

dell’operatore. Il criterio generale comunque prevede che la striscia di carta venga tirata dalla cinghia e questa sovrapponga la striscia su se stessa nella zona di massima pressione fra cinghia e mandrino in modo da permettere un buon incollaggio. L’anima assume così un moto rototraslatorio.

Il gruppo di taglio (fig.2.34) ha la funzione di tagliare il tubo di carta alla lunghezza desiderata. Anche in questo caso molte regolazioni sono lasciate all’esperienza dell’operatore e nel corso della tesi saranno comunque analizzate e procedurizzate. Quando l’anima raggiunge la lunghezza desiderata (rilevata tramite una fotocellula) si attiva l’azionamento (biella manovella) che prendendo il moto direttamente dal motore principale fa traslare il gruppo di taglio. Tramite appositi spessori lungo il percorso, questo si chiude e determina il taglio. E’ fondamentale in questa fase che il coltello mantenga durante il taglio la stessa velocità di traslazione dell’anima, altrimenti questa si “accartoccerebbe” o verrebbe strappata.

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L’addetto dovrà spaziare nelle zone di Pisa, Lucca, Livorno e Massa Carrara. Per proporre la propria candidatura vi invitiamo ad accedere tramite

Ricorre domani 27 febbraio l’anniversario dell’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico integrato di 2, 5 milioni e mezzo di cittadini della città Metropolitana di