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CAPITOLO 2: Precedenti studi fitochimici e biologici

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CAPITOLO 2: Precedenti studi

fitochimici e biologici

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3.2.1 Precedenti studi fitochimici sulla specie Joannesia

princeps

In letteratura sono presenti alcuni studi sulla corteccia di radice e sui semi di Joannesia princeps Vell. ed un solo lavoro sulle foglie della pianta, pertanto questo lavoro di tesi rappresenta la prima analisi approfondita sulle foglie di questa specie. I precedenti studi fitochimici hanno portato all’isolamento di composti appartenenti alla classe dei terpeni, flavonoidi e lignani.

2.1.1 Sesquiterpeni

I sesquiterpeni sono composti costituiti da tre unità isopreniche ottenuti dall’addizione di un’unità C5 al geranil prirofosfato. Nell’estratto in etere di petrolio della corteccia di radice di Joannesia princeps Vell. sono stati identificati 6 sesquiterpeni (Achenbach e Benirschke, 1997):

 Ciperenale (1)  Ciperenolo (2)

 Acido ciperonoico (3)

 Acido ciperonoico metil estere (4)  (-)-α-barbatenale (5)  4-idrossi-10-epirotundone (6) R H O H 1: R = CHO 5 2: R = CH2OH 3: R = CO2H 4: R = CO2Me

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O

OH

6

Inoltre sempre dall’estratto in etere di petrolio della corteccia di radice è stato isolato, un costituente colorato intensamente di rosso, un bis-sesquiterpene contenente un fulvene con un gruppo aldeidico. Il nuovo composto è stato chiamato assofulvenale (7) (Achenbach et al., 1996). L’assofulvenale è un terpenoide a 30 atomi di carbonio caratterizzato da un legame intramolecolare fra un sesquiterpene di tipo guaianico ed uno di tipo patchoulano in cui il legame di connessione fa parte di un fulvene.

O H

7

L’anno dopo gli stessi autori (Lange et al., 1997) hanno determinato la stereochimica assoluta mediante la spettroscopia e la cristallografia a raggi X. Le analisi UV/vis e CD sono state condotte in metanolo, mentre lo spettro IR e la rotazione il potere ottico rotatorio in cloroformio. La formula molecolare del composto è stata determinata come C30H40O

tramite esperimenti ESIMS. Tali risultati sono stati confermati dallo spettro NMR condotto in CDCl3 a 360 MHz (13C-NMR) e a 62.8 MHz (1H-NMR). Lo spettro 13C-NMR mostrava 30

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segnali di risonanza, dei quali 14 sono stati messi in correlazione con la struttura del ciperenale (Takano et al., 1988), identificando così la struttura del patchoul-4-ene. I successivi esperimenti NMR in particolare lo spettro di correlazione eteronucleare long range (HMBC) ottenuto utilizzando la sequenza di Bax (Bax e Subramanian, 1986; Lerner e Bax, 1986) ha mostrato i segnali tipici del nucleo del guaiatriene e la presenza di un gruppo aldeidico in C-4. Gli esperimenti NOE, hanno stabilito la configurazione-E, il doppio legame C-3/C-15’. Gli studi di cristallografia a raggi X hanno confermato tale struttura, in questo caso, il cristallo da analizzare è stato ottenuto da una soluzione costituita da una miscela etanolo/diclorometano. Successivamente, la configurazione assoluta è stata determinata con delle misurazioni cristallografiche (Hummer e Billy, 1986).

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2.1.2 Diterpeni

I diterpeni sono costituiti da quattro unità isopreniche legate insieme in modo testa-coda a costituire uno scheletro a 20 atomi di carbonio. Nell’estratto in etere di petrolio della corteccia di radice di Joannesia princeps Vell. sono stati identificati 3 diterpeni (Achenbach e Bernirschke, 1997):  Curcusone C (8)  Curcusone D (9)  Joanesialactone (10) O O R2 H H R1 O O H OH O H 8: R1 = Me; R2 = OH 10 9: R1 = OH; R2 = Me

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2.1.3 Triterpeni e steroli

I triterpeni e gli steroli, contenenti il sistema tetraciclico del ciclopentanoperidrofenantrene, derivano dalla dimerizzazione coda-coda di due molecole di farnesil pirofosfato (FPP).

Gli steroli sono alcoli steroidici che contengono un gruppo 3β ossidrilico ed una catena laterale alifatica in C-17; nelle piante il precursore è il cicloartenolo e i più diffusi sono il campesterolo, il sitosterolo e lo stigmasterolo. Queste molecole hanno importanti attività strutturali e funzionali, soprattutto a livello della membrana cellulare, influenzandone la permeabilità (Dewick, 2002). Nell’estratto in etere di petrolio, della corteccia di radice, di Joannesia princeps Vell., sono stati identificati 7 steroli contenenti il nucleo del sitosterolo e dello stigmasterolo e 2 composti triterpenici (Achenbach e Benirschke, 1997).

Gli steroli identificati con nucleo dello stigmasterolo sono:  7α-idrossistigmasterolo (11)  7β-idrossistigmasterolo (12)  7-ossistigmasterolo (13) HO R 11: R = α OH 12: R = β OH 13: R = =O

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Gli steroli con il nucleo dello sitosterolo sono:  7-ossisitosterolo (14)  7β-idrossisitosterolo (15)  7α-idrossisitosterolo (16)  5α-stigmastan-3β,6α-diolo (17) HO R 14: R = =O 15: R = β-OH 16: R = α-OH HO OH 17

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Per quanto riguarda i triterpeni, sono stati identificati:

 Lupeolo (18)  Lupenone (19) HO 18 O 19

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2.1.4 Flavonoidi

I flavonoidi (C6-C3-C6) costituiscono una delle più tipiche classi di composti fenolici presenti nelle piante superiori. La struttura chimica di questi composti, presenti in tutte le parti della pianta, é basata su uno scheletro C15 con un anello cromonico legato ad un secondo anello aromatico (B) in posizione 2, 3 o 4. In alcuni casi l’anello eterociclico C può presentarsi in una forma isomerica aperta (calconi) oppure viene sostituito da un anello a 5 atomi di carbonio (auroni). Un primo studio effettuato nel 1982 sull’estratto di acetato di etile delle foglie di Joannesia princeps Vell. ha portato all’identificazione 5 glicosidi flavonoidici (Hilal et al, 1982):  Diidroisoramnetina 7-O-glucoarabinoside (20)  Diidroscoparina 5-O-arabinoside (21)  Diidroscoparina 5-O-ramnoarabinoside (22)  Diidroscoparina 5-O-diramnoarabinoside (23)  Steppogenina 5-O-ramnoarabinoside (24)

Gli autori non sono stati comunque in grado di caratterizzare completamente la catena zuccherinica presente, ed il legame interglicosidico è rimasto indefinito.

O OCH3 OH O OH OH glucoarabinosio-O 20

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O OCH3 OH O HO O OR O CH2OH HO HO OH 21: R= arabinosio 22: R= ramnoarabinosio 23: R= diramnoarabinosio O OH OH HO O ramnoarabinosioO 24

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2.1.4.1 Proantocianidine

Le proantocianidine sono composti fenolici derivati dalla condensazione di unità catechiniche. Nei vegetali sono generalmente accumulati nei vacuoli e rendono vivacemente colorate alcune parti. Generalmente alle proantocianidine vengono ascritte numerose attività farmacologiche, fra cui l’attività antiossidante, effetti positivi sulla circolazione sanguigna e nei confronti della degradazione dei componenti cellulari (Bruni e Nicoletti, 2003). Nell’estratto metanolico della corteccia di radice di Joannesia princeps Vell. sono stati identificate 4 proantocianidine (Achenbach e Benirschke, 1997):

 Proantocianidina (3-O-(α-L-ramnopiranosil) afzelechin-(4α→8)-epiafzelechin-3-O-vanillato) (25)

 Proantocianidina (3-O-(α-L-ramnopiranosil)

afzelechin-(4α→8)-epicatechin-3-O-vanillato) (26)

 Proantocianidina 3-O-(α-L-ramnopiranosil)

afzelechin-(4α→8)-epiafzelechin-3-O-siringato) (27)

 Proantocianidina 3-O-(α-L-ramnopiranosil)

afzelechin-(4α→8)-epicatechin-3-O-siringato) (28) O ORha OH HO OH O O OH R1 C O OMe OH R2 OH HO 25: R1 = R2 = H 26: R1 =OH; R2 = H 27: R1 = H; R2 = OMe 28: R1 =OH; R2 = OMe Rha= α-L-ramnosil

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2.1.5 Composti fenolici

Nell’estratto metanolico della corteccia di radice di Joannesia princeps Vell. sono stati identificati i seguenti composti fenolici (Achenbach e Benirschke, 1997):

 (E)-2-(4-idrossifenil) etenil-α-L-ramnopiranoside (29)  (Z)-2-(4-idrossifenl) etenil- α-L-ramnopiranoside (30)  3,4,5-trimetossifenil-β-D-glucopiranoside (31) O O Me HO HO OH HO 29 O O Me HO HO OH HO 30 MeO OMe OMe O HO HO HOH2C OH 31

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2.1.6 Lignani e neolignani

I lignani sono molecole ottenute dall’accoppiamento di due unità di fenilpropanoidiche attraverso l’atomo centrale della catena laterale, mentre i composti ottenuti da altri tipi di accoppiamento sono chiamati neolignani.

Nell’estratto metanolico dei semi di Joannesia princeps Vell. sono stati identificati un lignano (33) e tre neolignani (34-36) (Waibel et al., 2003):

 3’, 3’’-Bisdemetilpinoresinolo (33)  Isoamericanina A (34)  Isoamericanol A (35)  Americanol A (36) E 6 sesquineolignani:  Princepin (37)  Isoprincepin (38)  Isoamericanol B1 (39)  Isoamericanol B2 (40)  Isoamericanol C1 (41)  Isoamericanol C2 (42) O O H H HO HO OH OH 33

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O O HOH2C HO HO R 34: R = CHO 35: R = CH2OH O O HOH2C HO HO CH2OH 36 O O H H HO HO O 8'' 7'' O CH2OH OH OH 37 (7”/8” trans)

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O O H H HO HO O 8'' 7'' O CH2OH OH OH 38 (7”/8” trans) O O HOH2C O O CH2OH HO HO HOH2C 39 e 40 (7/8 trans) O O O O CH2OH HOH2C HOH2C HO HO 41 e 42 (7/8 trans)

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2.1.7 Altri composti

Due studi molto vecchi riportano la presenza di alcaloidi contenuti nei semi di Joannesia princeps Vell., che non mai sono stati caratterizzati (Hartwich, 1888; Freise, 1929). Nell’estratto metanolico, della corteccia di radice della pianta è stato identificato anche uno pterolattame (43) ,avente la struttura sotto riportata (Achenbach e Benirschke, 1997): H N OMe O 43

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2.2 Precedenti studi biologici sulla specie Joannesia princeps

In letteratura sono presenti alcuni studi sull’attività biologica di estratti o frazioni purificate ottenuti dai semi e dalle foglie di Joannesia princeps Vell.. Tali studi sono finalizzati, in particolare, a determinarne l’attività:

 antimicrobica  antiossidante  *antiedemigena  antinocicettiva  lassativa

2.2.1 Attività antibatterica e antiossidante di Joannesia princeps

Vell.

In letteratura sono presenti due studi sull’attività antibatterica degli estratti della pianta Joannesia princeps. Nel 2007 Sousa et al. hanno condotto uno studio per valutare l’attività antibatterica dell’estratto metanolico dei semi di Joannesia princeps Vell. dopo ripartizione liquido/liquido in esano, diclorometano, acetato di etile e butanolo (Sousa et al., 2007). Tale attività è stata studiata con il metodo della diffusione nell’agar (Koneman et al., 1997). Il test è stato condotto sui seguenti ceppi batterici Staphyloccocus aureus, Streptococcus mutans, Escherichia coli, Salmonella typhillium. I risultati ottenuti hanno mostrato che l’estratto metanolico, alla concentrazione di 25 mg, ha mostrato attività antibatterica nei confronti di tutti i batteri testati. Inoltre le frazione esanica e diclorometanica hanno inibito la crescita di Staphyloccocus aureus e di Streptococcus mutans e quasi tutte le frazioni si sono mostrate attive nei confronti di S. aureus (Tabella 2.1).

Nel 2015 Deepak et al., hanno invece condotto dei test per valutare l’attività antimicrobica e antiossidante degli estratti delle foglie di Joannesia princeps. Tutti gli estratti e i polisaccaridi (estratti dalle foglie per macerazione statica con acqua fredda, CWP, o con acqua calda, HWP e successivo trattamento con alcol isopropilico) hanno mostrato attività antibatterica, nei confronti di diverse colture batteriche, quali E. coli, Bacillus cereus, Pseudomonas e Proteus. In particolare, l’estratto metanolico e acetonico

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e i polisaccaridi alla concentrazione di 200 mg/ml, hanno mostrato attività antibatterica paragonabile a quella del cloramfenicolo (Tabella 2.2). L’estratto acetonico, ha determinato un’inibizione di crescita di Aspergillus niger superiore rispetto agli altri estratti, ai polisaccaridi e al cloramfenicolo (Tabella 2.2).

Gruppi Dose

(mg)

S. aureus S. mutans E. coli S.

typhillium P.aeruginosa Estratto metanolico 5 10 13 25 16 11 12 10 10 Frazione esanica 25 11 10 - 12 - Frazione diclorometanica 25 12 13 - 12 - Frazione acetato di etile 25 12 - - - - Frazione butanolica 25 11 - - - - Frazione idrometanolica 5 12 - - - - 10 25 13 16 - 13 12 14 10 12 10 12 Ampicillina (0.01 µg) 24 20 20 26 19

Tabella 2.1 Attività antibatterica dell’estratto metanolico e di differenti frazioni dei semi di Joannesia

princeps

Etere di petrolio

Cloroformio Acetone Metanolo HWP CWP Cloramfenicolo

E. coli 14 12 18 20 20 21 20

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Pseudomonas 10 14 12 18 22 20 27 Proteus 14 18 18 16 20 18 20 Aspergillus niger 5 7 25 22 20 21 12

Tabella 2.2 Attività antibatterica e antifungina di differenti estratti e polisaccaridi di Joannesia princeps.

L’estratto metanolico delle foglie di Joannesia princeps ha mostrato maggiore attività antiossidante rispetto agli altri estratti. Infatti, l’estratto metanolico, alla concentrazione di 500 µg/ml, ha mostrato una percentuale d’attività antiossidante di 83.69% (Tabella 2.3). I buoni risultati ottenuti, rendono interessante l’isolamento dei metaboliti secondari responsabili di tale attività antibatterica e antiossidante (Deepak et al., 2015).

Concentrazione Etere di petrolio

Cloroformio Acetone Metanolo HWP CWP Acido ascorbico 50 35.18 9.0 68.7 25.00 25.58 16.99 96.82 100 46.04 25.22 70.97 61.72 33.15 24.24 96.97 200 50.53 36.56 73.98 71.96 38.46 42.30 97.20 300 60.92 40.18 74.88 73.98 40.09 45.84 97.13 400 61.42 40.45 78.83 83.28 48.64 49.91 97.20 500 61.66 49.91 79.77 83.69 49.09 50.44 97.36

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2.2.2 Attività antinocicettiva e antiedemigena

Sousa et al., in uno studio del 2009, hanno valutato l’attività antinocicettiva e antiedemigena dell’estratto etanolico delle foglie di Joannesia princeps Vell., effettuando sui topi quattro test:

 Test dei crampi addominali  Test della formalina

 Test della piastra calda

 Test dell’edema indotto da carragenina

Nel test dei crampi addominali è stato somministrato ai topi, per via orale, l’estratto etanolico delle foglie di Joannesia princeps Vell. (Koster et al., 1959; Collier et al., 1968). Dopo un’ora di trattamento, sono stati somministrati per via intraperitoneale 10 mL/Kg di acido acetico 0.6%, ed è stato determinato il numero di crampi addominali dopo 10 e 30 minuti. È stata quindi valutata la differenza tra i valori ottenuti nei topi trattati con l’estratto e il gruppo di controllo trattato con soluzione salina, utilizzando come farmaco di riferimento l’indometacina. La capacità dell’estratto etanolico delle foglie di Joannesia princeps Vell. di ridurre i crampi addominali (Tabella 2.4) è risultata inferiore rispetto al farmaco di riferimento (Sousa et al., 2009).

Gruppi Dose

(mg/Kg)

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Controllo soluzione salina 67.25±1.51 -

Estratto etanolico 50 64.25±1.78 4.46

100 55.75±1.29 17.1

200 47.75±1.35 29

Indometacina 10 12.12±0.79 81.98

Tabella 2.4 Effetto dell’estratto etanolico delle foglie di Joannesia princeps sui crampi addominali

Un secondo test è stato condotto iniettando nelle zampe dei topi 20 µL di formalina al 2.5% che ha prodotto una reazione bifasica, con una fase iniziale, da 0 a 5 minuti (neurogenica), in cui l’animale si leccava le zampe e dopo circa 15 minuti, una seconda fase infiammatoria e tra le due un’interfase dove il dolore sembrava essere quiescente. E’ stato quindi annotato il tempo di reazione nella prima e nella seconda fase (Hunskaar e Hole, 1987) ed è stata valutata la differenza tra i valori ottenuti nei topi trattati con l’estratto e il gruppo di controllo trattato con soluzione salina. Il miglior risultato è stato ottenuto con la somministrazione di una dose di 200 mg/Kg di estratto, ma è risultato comunque notevolmente inferiore a quello ottenuto con la morfina, farmaco di riferimento per l’attività analgesica (Tabella 2.5).

Gruppi Dosi

Mg/Kg

Tempo di rx (s)

1a Fase(s)

Inibizione% 2a Fase(s) Inibizione(%)

Controllo soluzione salina 84.37±1.91 5.77 91.87±1.31 - Estratto etanolico 50 79.50±1.12 - 86.5±1.22 5.84 100 69.37±1.03 17.78 69.62±1.66 24.22 200 56.75±1.95 32.74 49.37±1.5 46.26

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Morfina 1 15.50±1.08 81.63 17.25±1.33 81.22

Tabella 2.5 Effetto dell’estratto etanolico delle foglie di Joannesia princeps sul tempo di reazione dei topi in seguito a iniezione di formalina

Con il test della piastra calda è stato registrato il tempo che è intercorso tra il momento in cui i topi sono stati posti su una piastra calda (55 °C) (Eddy e Leimbach, 1953) e quello in cui sono saltati o si sono leccati le zampe (circa 40 s). E’ stato quindi somministrato l’estratto di Joannesia princeps Vell. ed è stato misurato il tempo di reazione dopo 30, 60, 90 minuti, valutando anche i risultati ottenuti in seguito ad un pretrattamento con naloxone e utilizzando come controllo positivo la morfina. Un risultato soddisfacente è stato ottenuto dopo 90 minuti dalla somministrazione dell’estratto, in quanto è stato registrato l’aumento del tempo di reazione riportato in Tabella 2.6. E’ da sottolineare che l’attività antinocicettiva non è legata totalmente al sistema oppioide, poiché il trattamento con naloxone, non rende completamente reversibili gli effetti ottenuti (Sousa et al., 2007; Silverio et al., 2008).

Gruppi Dosi Mg/Kg Tempo di latenza(s) Zero 30’ 60’ 90’ Controllo s. salina 6.12±0.40 6.62±0.70 6.50±0.68 6.62±0.46 Estratto etanolico 50 100 200 6.12±0.61 6.37±0.65 6.37±0.53 6.65±0.60 7.25±0.59 7.62±0.56 7.00±0.57 7.12±0.58 8.62±0.32 7.37±0.42 8.12±0.48 10.25±0.45 Morfina 1 6.37±0.62 11.62±1.02 14.25±1.14 18.12±1.31 Naloxone+Morfina 1+1 6.50±0.71 9,12±0.48 9.25±0.49 8.00±0.53 Naloxone+Estratto 1+200 6.37±0.68 7.50±0.32 8.37±0.46 8.25±0.45

Tabella 2.6 Effetto dell’estratto etanolico delle foglie di Joannesia princeps sul tempo di reazione dei topi posti su una piastra riscaldata.

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Infine, è stato utilizzato il test dell’edema indotto da carragenina per valutare per valutare l’attività antiedemigena dell’estratto somministrato un’ora prima dell’induzione dell’edema (Winter et al., 1962). È stata quindi valutata la differenza tra i valori ottenuti nei topi trattati con l’estratto e il gruppo di controllo trattato con soluzione salina, utilizzando come farmaco di riferimento l’indometacina (Figura 2.2). Come mostrato dalla Figura 2.1. l’attività antiedemigena osservata somministrando due diverse concentrazioni di estratto, 4 ore dopo l’iniezione di carragenina, è risultata essere la seguente:

 100 mg/Kg= 17,46 %  200 mg/Kg= 28.57 %

Nello stesso periodo di tempo l’indometacina riduce l’edema della zampa del 33.33%.

In conclusione gli autori, come descritto in letteratura (Kim et al., 2004, Beirith et al., 1999, Perrazzo et al., 2007), hanno ipotizzato che l’attività antinfiammatoria sia da attribuire ai flavonoidi e ai terpeni presenti in buona percentuale nell’estratto di Joannesia princeps.

Figura 2.1 Effetto dell’estratto etanolico delle foglie di Joannesia princeps nei confronti dell’edema della zampa indotto da carragenina

Nel 2014 Donato-Troncoso et al., hanno condotto uno studio sull’effetto dell’olio dei semi di Joannesia princeps Vell. sulle lesioni cutanee. L’olio ha accelerato la guarigione delle

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lesioni cutanee aumentando l’angiogenesi, la migrazione dei cheratinociti e l’attività dei fibroblasti, riducendo la risposta infiammatoria e i danni ossidativi (Donato-Troncoso et al., 2014).

2.2.3 Attività lassativa

L’attività lassativa è stata valutata con un test della motilità intestinale, durante il quale è stato somministrato a dei topi, per via orale, l’estratto metanolico dei semi di Joannesia princeps Vell. solubilizzato in 0.2 mL di tween 80 e successivamente sospeso in una soluzione salina (Janssen e Jageneau, 1987; Wong e Wai, 1981). Dopo 45 minuti dalla somministrazione, i topi hanno ricevuto una soluzione costituita da carbone attivo e gomma arabica per via orale e trascorso il medesimo periodo di tempo è stata valutata la distanza percorsa dal carbone attivo nell’intestino. E’ stato così mostrato un significativo aumento della motilità intestinale in seguito alla somministrazione dell’estratto (Tabella 2.7), (Sousa et al., 2007). Gruppi Dosi Mg/Kg Media Stimolazione (%) Controllo - 44.20±1.98 - Estatto Metanolico 250 51.75±1.22 16.51 500 55.31±0.91 25.13 1000 67.76±2.29 53.30 Frazione esanica 250 41.00±0.65 - 500 41.87±1.52 - 1000 83.67±1.77 89.30 Frazione diclorometanica 250 51.00±1.00 15.38 500 54.44±1.20 23.17

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1000 64.54±3.49 46.02 Frazione acetato di etile 250 38.62±0.60 - 500 39.63±1.25 - 1000 51.98±0.85 17.60 Frazione butanolica 250 39.38±0.84 - 500 41.87±1.52 - 1000 52.15±4.87 17.99 Frazione idrometanolica 250 58.75±1.13 32.92 500 68.44±1.61 54.84 1000 90.52±2.15 104.80 Semi polverizzati 250 54.62±0.94 23.57 500 61.58±1.21 39.32 1000 64.99±2.93 47.04

Tabella 2.7 Distanza percorsa dal carbone attivo nell’intestino del topo in seguito a somministrazione dell’estratto metanolico e di differenti frazioni dei semi di Joannesia princeps.

Di recente, è stato condotto uno studio analogo in cui è stato effettuato un raffronto tra una sospensione in propilenglicole dei semi di J. princeps e un’altra ottenuta dai semi di Cassia angustifolia, che ha portato gli autori ad ottenere risultati che comprovano ulteriormente il loro utilizzo in medicina tradizionale come lassativi (Araújo et al., 2016).

2.2.3 Attività citotossica

Il test sulla citotossicità è stato condotto sulle larve di Artemia salina. Esso ha mostrato che l’estratto metanolico e le frazioni esanica, diclorometanica dei semi di Joannesia princeps sono tossici nei confronti di Artemia salina (Tabella 2.8) (Sousa et al.,2007).

Gruppo Concentrazioni (µg/mL) CL50 (µg/mL) Intervallo (95%)

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Estratto metanolico 10, 50, 100, 1000 56.28 35.39-89.50

Frazione esanica 10, 50, 100, 1000 16.72 7.03-39.74

Frazione diclorometanica 10, 50, 100, 1000 14.82 7.78-28.24

Frazione acetato di etile 10, 50, 100, 1000 >1000 -

Frazione butanolica 10, 50, 100, 1000 67.29 23.73-89.50

Frazione idrometanolica 10, 50, 100, 1000 >1000 -

Polvere dei semi 10, 50, 100, 1000 >1000 -

Timolo 10, 50, 100, 1000 346.67 248.56-483.53

Tabella 2.8 Tossicità dell’estratto metanolico e di differenti frazioni dei semi di Joannesia princeps nei confronti di Artemia salina.

Nel 2013 de Lima et al., hanno condotto un test per valutare la genotossicità utilizzando come bioindicatore l’Alium cepa. I bulbi di Allium cepa sono stati messi a radicare in dei becher riempiti con 20 mg/mL di estratto acquoso di Joannesia princeps Vell. per 48h. Contemporaneamente è stato allestito un controllo positivo, ponendo i bulbi in acqua distillata e un controllo negativo ponendo i bulbi in etilmetansulfonato (EMS), sostanza fortemente mutagena. Paragonando i risultati ottenuti si è concluso che l’estratto acquoso delle foglie di Joannesia princeps Vell. non ha potenziale genotossico, ma determina una riduzione dell’indice mitotico dell’1.76% rispetto alla soluzione di controllo negativo. Il saggio dei micronuclei, invece ha consentito la valutazione delle aberrazioni cromosomiche e della formazione, intorno al nucleo, di nuclei accessori di dimensioni ridotte (micronuclei). L’estratto acquoso delle foglie di Joannesia princeps Vell, ha mostrato un’attività citotossica sia nei confronti delle cellule meristematiche dell’Allium cepa, che delle cellule midollari dei topi (de Lima et al., 2013).

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