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Capitolo
9

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Academic year: 2021

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9"

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(1)

Capitolo
9

Pianificazione
Programmazione
Controllo
nell’ex
Asl
Lucca



 
 Gli
Indicatori
dell’Assistenza
Ospedaliera:
Presidio
Ospedaliero
Lucca
 
 
 


Il
 Servizio
 Sanitario
 Nazionale
 adotta
 un
 insieme
 di
 Indicatori,
 quale
 strumento
 ordinario
 e
 sistematico
 per
 l’autovalutazione
 e
 la
 verifica
 dell’efficienza
 gestionale
 e
 dei
 risultati
 conseguiti
nell’esercizio
delle
attività
sanitarie.


Gli
 Indicatori
 rappresentano
 informazioni
 selezionate
 allo
 scopo
 di
 misurare
 i
 cambiamenti
 che
 si
 verificano
 nei
 fenomeni
 osservati
 e,
 conseguentemente,
 di
 orientare
 i
 processi
 decisionali
dei
diversi
livelli
istituzionali.
Sono
informazioni
cruciali
e
selezionate
che
aiutano
 a
misurare
i
cambiamenti
in
relazione
ai
bisogni
prioritari

permettono
di
monitorare
specifici
 aspetti
 di
 politica
 sanitaria
 o
 di
 fattori
 rilevanti
 alla
 determinazione
 di
 politiche
 sanitarie
 o
 correlate1.


Gli
indicatori
da
adottare
da
parte
dei
suddetti
livelli,
sono
riportati
nel
Decreto
Ministeriale
 Ministero
della
Sanità
24/07/95:
Contenuti
e
modalità
di
utilizzo
degli
indicatori
di
efficienza
 e
di
qualità
nel
SSN.


Gli
 indicatori
 ufficiali
 per
 il
 monitoraggio
 dell’assistenza
 sanitaria,
 sono
 stati
 definiti
 con
 il
 Decreto
del
Ministero
della
Salute
12/12/012.
 
 
 Vedi
Allegato
17,
Analisi
degli
indicatori
Presidio
Ospedaliero
Lucca,
2008‐2013
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 





 1
Definizione
Indicatore
O.M.S,
1981.
 2
DM
Salute
2001,



Art.
 1,
 Finalità
 degli
 indicatori:
 ‐
 E’
 stabilito
 un
 insieme
 minimo
 di
 indicatori
 e
 di
 parametri
 di
 riferimento
 finalizzato
 al
 monitoraggio
del
rispetto,
in
ciascuna
regione,
dei
livelli
essenziali
ed
uniformi
di
assistenza,
nonché
dei
vincoli
di
bilancio
 delle
 regioni
 a
 statuto
 ordinario;
 ‐
 Il
 set
 di
 indicatori
 interessa
 le
 diverse
 dimensioni
 della
 valutazione
 dei
 servizi
 sanitari,
 inclusi
i
relativi
costi;
‐
Allo
scopo
di
consentire
un’interpretazione
integrata
delle
informazioni
riportate
dal
set
di
indicatori,
 vengono
pubblicati,
congiuntamente
ad
esse,
dati
riguardanti
lo
stato
di
salute
ed
il
contesto
socio‐ambientale
e
demografico
 delle
popolazioni
di
riferimento.


Art.
 2,
 Modalità
 e
 livelli
 di
 utilizzo:
 ‐
 Gli
 indicatori
 e
 i
 dati,
 di
 cui
 al
 presente
 decreto,
 sono
 utilizzati
 a
 livello
 nazionale
 e
 regionale
 per
 le
 finalità
 di
 cui
 all’art.
 1;
 ‐
 Le
 informazioni
 fornite
 dagli
 indicatori
 richiedono
 una
 lettura
 congiunta
 e
 complessiva
 dell’intero
 sistema
 di
 indicatori,
 alla
 luce
 anche
 degli
 elementi
 sullo
 stato
 di
 salute
 e
 sul
 contesto
 socio‐ ambientale,
ed
un
utilizzo
appropriato
dei
risultati.


(2)







2008
 




2009
 





2010
 





2011
 





2012
 





2013
 TOTALE
RICOVERI
in
 Regione
Toscana
di
 Residenti
ex
Asl
2
 
 



31.545
 




31.380
 




30.668
 




28.685
 




27.918
 




27.622
 Di
cui
RICOVERI
 RESIDENTI
Zona
 Lucca
 
 



23.005
 




22.663
 




21.995
 




20.478
 





20.278
 




19.778
 Di
cui
RICOVERI
 RESIDENTI
Zona
VdS
 






8.540
 






8.717
 
 
 





8.673
 






8.207
 






7.640
 






7.844
 Di
cui
RICOVERI
 RESIDENTI
nei
 Presidi
ex
Asl
2
 (incluso
Privato)
 
 



22.261
 




21.877
 




21.640
 




19.951
 




19.456
 




19.576
 Di
cui
RICOVERI
 RESIDENTI
nelle
 Case
di
Cura
Lucchesi
 
 








786
 





802
 





805
 





845
 








810
 





865
 FUGHE
(solo
 regionali)
 







9.284
 






9.503
 
 
 





9.028
 






8.734
 






8.462
 






8.046
 %
FUGHE

sul
Totale
 Ricoveri
Residenti
 





29,43%
 





 30,28%
 
 
 




29,43%
 





30,44%
 




30,29%
 




29,12%
 ATTRAZIONI
in
 Presidi
Pubblici
(solo
 regionali)
 
 




2.212
 






2.256
 






2.215
 






2.138
 






1.879
 






1.795
 POPOLAZIONE
 RESIDENTE
ex
Asl
2
 

219.509
 

224.387
 
 
 
225.747
 

224.989
 

223.863
 

224.501
 TASSO
 OSPEDALIZZAZIONE3 ex
Asl
2
 
 


143,70
 



139,84
 



135,85
 




127,49
 




124,71
 




123,04
 TASSO
 SPEDALIZZAZIONE
 STANDARDIZZATO4 
 


152,44
 



148,86
 



144,86
 



135,14
 



131,14
 



132,14
 
 FIG.

1


Indicatori
Socio‐Sanitari
ex
Asl
2
Lucca
–
Andamento
Ricoveri
2008
‐
2013


Il
 Tasso
 di
 ospedalizzazione
 è
 stato
 calcolato
 utilizzando
 l’aggiornamento
 della
 popolazione
 fornito
 dalla
 RT,
 costituito,
 rispettivamente,
 dalle
 popolazioni
 ISTAT
 al
 31/12/20xx
 con
 l’aggiunta
di
una
stima
dei
ROM
e
degli
stranieri
immigrati.


Il
 Tasso
 di
 ospedalizzazione
 standardizzato
 è
 stato
 calcolato
 utilizzando
 come
 fonte:
 al
 numeratore
i
dati
del
Ministero
della
Salute
e
al
denominatore
quelli
ISTAT.










3
Tasso
di
Ospedalizzazione:
rapporto
(ricoveri/popolazione)
x
1000;
R/PM
x
1000.


4Tasso
 di
 Ospedalizzazione
 standardizzato
 per
 degenza
 ordinaria
 e
 DH:
 rapporto
 (Dimissioni
 attese
 dei
 residenti
 della


regione/popolazione
standard)
x
1000;
Le
dimissioni
attese
sono
calcolate
sommando
i
tassi
specifici
di
ospedalizzazione
per
 età,
moltiplicati
per
il
nr
di
persone
appartenenti
ad
ogni
fascia
di
età
di
popolazione
presa
come
riferimento
(popolazione
 standard).
La
popolazione
standard
considerata
è
quella
complessiva
italiana.



(3)

Il
prospetto
rispecchia
l’andamento
già
valutato
a
livello
di
U.O.
Neurologia,
dove
il
calo
delle
 Attrazioni
 è
 compensato
 dal
 calo
 delle
 Fughe,
 e
 l’aumento
 della
 Popolazione
 Residente
 non
 comporta
 l’aumento
 dell’ospedalizzazione
 (il
 Tasso
 di
 Ospedalizzazione
 diminuisce).
 La
 lettura
 dei
 dati
 evidenzia
 una
 ulteriore
 riduzione
 del
 numero
 dei
 ricoveri,
 all’interno
 di
 un
 quadro
 abbastanza
 stabile,
 legato
 anche
 al
 miglior
 utilizzo
 dell’ospedale
 per
 acuti,
 (probabilmente
 per
 effetto
 dello
 sviluppo
 dell’assistenza
 domiciliare
 integrata,
 delle
 cure
 domiciliari,
 e
 dell’uso
 delle
 modalità
 di
 assistenza
 innovative,
 che
 insieme
 riducono
 la
 necessità
 del
 ricovero),
 con
 incremento
 dell’appropriatezza
 dei
 ricoveri,
 confortato
 da
 un
 trend
in
diminuzione
del
numero
delle
fughe.


I
 risultati
 ottenuti
 dall’ex
 Asl
 Lucca
 confermano
 l’ottima
 attitudine
 dell’Azienda
 rispetto
 al
 ricovero
in
ospedale,
che
storicamente
registra
tassi
di
ospedalizzazione
inferiori
alla
media
 regionale.
 Ciò
 si
 riscontra
 sia
 in
 termini
 generali,
 che
 relativamente
 ad
 alcune
 patologie
 croniche,
per
le
quali
le
cure
ospedaliere
sono
a
forte
rischio
di
inappropriatezza.


Fondamentale
affinché
si
possano
conseguire
simili
risultati,
è
che
ci
sia
uno
stretto
legame
 tra
ospedale
e
territorio
in
termini
di
continuità
delle
cure
e
che
quindi
i
pazienti
siano
seguiti
 anche
 dopo
 la
 dimissione,
 presso
 il
 proprio
 domicilio
 o
 presso
 le
 strutture
 territoriali.
 A
 conferma
della
bontà
del
rapporto
tra
i
due
livelli
di
cura,
si
registra
un
tasso
di
Dimissioni
 dall’ospedale
con
segnalazione
di
attivazione
di
ADI,
pari
a
387,08
per
100.000
abitanti,
pari
a
 circa
il
doppio
della
media
regionale.
 Ciò
si
ripercuote
anche
su
altri
indicatori,
come
per
esempio
il
tasso
di
Ospedalizzazione
per
 ricoveri
oltre
30
giorni,
valutato
come
ottimo,
che
evidenzia
l’opera
del
territorio
affinché
in
 ospedale
il
ricovero
non
sia
prolungato
per
ragioni
di
natura
sociale.

 La
spesa
Farmaceutica
pro‐capite
presso
le
farmacie
convenzionate,
rimane
una
criticità
per
 l’ex
Asl
2
e,
con
un
valore
pari
a
201,46
Euro
ad
assistito
nel
2013,
in
aumento
dello
0,88%
 rispetto
 all’anno
 2012,
 risulta
 la
 più
 alta
 registrata
 in
 Toscana.
 Anche
 in
 relazione
 alla
 prescrizione,
 l’Azienda
 si
 caratterizza
 per
 alti
 tassi,
 sia
 di
 prestazioni
 ambulatoriali,
 che
 di
 prestazioni
 di
 diagnostica
 per
 immagini,
 che,
 seppure
 in
 calo
 rispetto
 all’anno
 2012,
 rimangono
ancora
molto
lontani
rispetto
agli
obiettivi
fissati
dalla
regione
Toscana.


Nell’ambito
 della
 sanità
 di
 iniziativa,
 l’Azienda
 si
 distingue
 positivamente
 in
 relazione
 all’attivazione
 dei
 programmi
 di
 attività
 fisica
 adattata
 (AFA)
 per
 l’alta
 disabilità,
 mentre
 è
 solo
 sufficiente
 per
 la
 bassa.
 Si
 tratta
 di
 azioni
 promosse
 dalla
 Regione
 Toscana
 (DGRT
 459/2009)
come
strategia
per
il
controllo
delle
malattie
croniche
e
gli
indicatori
misurano
la
 diffusione
 sul
 territorio
 regionale
 dei
 programmi
 di
 attività
 fisica
 per
 persone
 con
 “bassa
 disabilità”,
(sindromi
croniche
stabilizzate
con
limitazione
della
capacità
motoria
e
disabilità
 stabilizzata).
 
 
 2011 2012 2013 2011 2012 2013 OBIET. PSR

19999) Tot. Assistenza Sanitaria Collettiva in ambiente Vita Lavoro

18.758 19.557 19.325 4,3% 4,5% 4,52% 5% 29999) Totale Assistenza Distrettuale 230.598 232.411 228.989 53,1% 53,48% 53,54% 53% 39999) Totale Assistenza Ospedaliera 182.734 182.575 179.408 42,1% 42,02% 41,94% 42% TOTALE 434.101 434.543 427.722 100% 100% 100% 
 FIG.

2


Ripartizione
delle
risorse
ex
Asl
2
Lucca,
tra
i
diversi
livelli
di
assistenza
(prevenzione,
 ospedale
e
territorio).
Modello
di
rilevazione
LA,
decreto
ministeriale
18/06/2004
e
s.m.i.


(4)

Il
 Piano
 Sanitario
 Regionale
 2008‐20105,
 determina
 una
 proporzione
 nell’utilizzo
 delle


risorse:


‐ macrolivello
della
prevenzione
5%;


‐ macrolivello
assistenza
sanitaria
territoriale
53%;
 ‐ macrolivello
assistenza
ospedaliera
42%.


L’ex
Azienda
Asl
2
rispetta
sostanzialmente
queste
proporzioni.
La
quota
destinata
ad
attività
 di
 prevenzione
 è
 leggermente
 più
 bassa
 rispetto
 a
 quanto
 indicato
 dalla
 Regione,
 ma
 comunque
 in
 incremento.
 Questo
 aumento
 è
 derivante
 da
 un
 travaso
 di
 risorse
 dal
 macrolivello
ospedaliero,
che
perde
una
piccola
parte
della
propria
quota
anche
a
favore
del
 territorio.
 Ciò
 anche
 come
 conseguenza
 di
 nuovi
 modelli
 organizzati,
 in
 base
 ai
 quali
 l’ospedale
 dovrebbe
 essere
 soltanto
 il
 luogo
 di
 cura
 della
 fase
 acuta
 della
 patologia,
 poi
 assistita
con
altre
modalità.


Dall’ulteriore
 osservazione
 in
 dettaglio
 dei
 macrolivelli,
 si
 evidenzia
 l’ancora
 elevato
 assorbimento
 di
 risorse
 dell’assistenza
 farmaceutica
 (
 da
 14,84%
 nel
 2012
 a
 14,95%
 nel
 2013)
rispetto
alle
indicazioni
del
PSR
(42%).
Questa
voce
è
la
determinante
principale
del
 maggior
peso
dell’assistenza
territoriale
rispetto
alle
previsioni
del
PSR.
 
 
 
 Gli
Obiettivi
Strategici
ex
Asl
2
Lucca
2011‐13
 
 
 Lo
scenario
in
cui
si
è
inserita
la
programmazione
per
gli
anni
2011‐13
è
stato
caratterizzato
 dall’aggravamento
 della
 crisi
 finanziaria
 internazionale
 e
 italiana
 e
 dalla
 riduzione
 delle
 risorse
destinate
al
finanziamento
del
SSN.


Per
 la
 prima
 volta,
 nel
 2013,
 le
 risorse
 per
 il
 SSN
 sono
 diminuite
 rispetto
 alla
 disponibilità
 dell’esercizio
precedente.
La
situazione
contingente
impone
alle
aziende
sanitarie
da
una
lato,
 un
 piano
 di
 contenimento
 dei
 Costi
 gestionali
 e
 dall’altro
 il
 mantenimento
 dei
 livelli
 di
 assistenza
sanitaria
previsti
dalla
programmazione
nazionale
e
regionale.


In
un
contesto
di
risorse
limitate,
la
Toscana
ha
intrapreso
una
stagione
di
riforme
strutturali
 finalizzate
 al
 mantenimento
 della
 qualità
 del
 livello
 dei
 servizi
 socio‐sanitari
 e
 contemporaneamente
della
sostenibilità
nel
lungo
periodo
del
Sistema
Sanitario.



L’ex
Azienda
Asl
2
Lucca,
in
considerazione
degli
indirizzi
programmatici
regionali
e
nazionali
 ha
definito
una
programmazione
strategica
in
grado
di
affrontare
le
nuove
sfide
attraverso
la
 ricerca
 dell’efficienza
 e
 dell’appropriatezza
 nell’uso
 delle
 risorse
 e
 del
 consolidamento
 dell’equità
e
della
centralità
del
cittadino,
al
fine
di
garantire
l’erogazione
dei
livelli
essenziali
 di
assistenza
e
la
sostenibilità
del
sistema.
L’emanazione
delle
misure
nazionali
(D.L.
95/2012,
 Legge
di
Stabilità
2013)
e
regionali
(LR
finanziarie
per
il
2012
e
per
il
2013)
sulla
Spending
 Review,
hanno
indotto
l’Azienda,
negli
esercizi
considerati,
ad
una
rivisitazione
dei
contratti
 per
acquisti
di
beni
e
di
servizi,
oltre
ad
una
razionalizzazione
dell’organizzazione
aziendale,
 per
permettere
il
raggiungimento
dell’equilibrio
di
bilancio.
Le
risorse
assegnate
all’Azienda
 sono
 state
 destinate
 al
 perseguimento
 degli
 obiettivi
 aziendali
 programmati,
 sempre
 nel
 rispetto
della
programmazione
sanitaria
regionale
e
nazionale.











5
Il
PSR
2008‐2010
individua
nel
paragrafo
9.1,
nella
sezione
in
cui
sono
specificati
i
Criteri
di
Accesso
al
Fondo
Ordinario
di


Gestione
delle
Aziende
USL,
la
ripartizione
delle
risorse
tra
le
diverse
tipologie
di
assistenza:
Macrolivello
della
prevenzione
 5%,
Macrolivello
assistenza
sanitaria
territoriale
53%,
macrolivello
assistenza
ospedaliera
42%.


(5)

Tale
quadro
ha
richiesto
forti
elementi
d’innovazione
che
costituiranno
le
basi
di
un
modello
 stabile
ed
in
grado
di
adeguarsi
ai
nuovi
scenari
e
di
contenere
la
variabilità
del
sistema
dei
 servizi
offerti
in
termini
di
appropriatezza,
qualità
e
garanzie
all’accesso.


L’Azienda
ha
ritenuto
fondamentale
agire
sui
determinanti
di
salute,
per
migliorare
gli
stili
di
 vita
 e
 promuovere
 programmi
 ed
 iniziative
 di
 educazione
 alla
 salute,
 attraverso
 sia
 il
 rafforzamento
 delle
 capacità
 dei
 cittadini
 di
 fare
 scelte
 consapevoli
 (empowerment),
 che
 avviando
 strategie
 integrate
 con
 tutte
 le
 componenti
 sociali,
 economiche,
 ambientali
 e
 culturali
del
territorio.


Alla
luce
di
ciò,
sono
state
individuate
le
Linee
di
Azione
Strategica
di
seguito
descritte.
 


Politiche
di
innovazione
nei
processi
di
cura
in
Ospedale:


‐ definizione
 dei
 processi
 di
 cura
 nell’Ospedale
 Campo
 di
 Marte
 di
 Lucca
 secondo
 la
 logica
del
modello
dell’Ospedale
per
intensità
di
Cura.
L’implementazione
del
modello
 inizia
nel
2012
nell’Area
Chirurgica,
con
l’individuazione
dell’area
di
degenza
ordinaria
 della
 Chirurgia
 d’urgenza
 e
 dell’area
 della
 degenza
 ordinaria
 della
 Chirurgia
 elettiva
 nelle
due
modalità
Week
e
Long,
e
prosegue
nel
2013
con
il
suo
sviluppo
nelle
diverse
 Aree
 dell’Ospedale
 Campo
 di
 Marte,
 in
 previsione
 del
 trasferimento
 delle
 attività
 ospedaliere
 nel
 Nuovo
 Ospedale
 S.
 Luca
 (avvenuto
 nel
 mese
 di
 Maggio
 2014),
 il
 cui
 layout
 architettonico
 è
 funzionale
 ai
 principi
 dell’Ospedale
 per
 intensità
 di
 cura.
 L’applicazione
 di
 questo
 modello
 organizzativo
 ha
 presupposto
 una
 reingegnerizzazione
complessiva
di
tutti
i
processi
ospedalieri
(ridefiniti
in
un’ottica
di
 percorso
che
corrisponde
a
quello
affrontato
dal
cittadino,
superando
la
logica
secondo
 la
 quale
 ogni
 struttura
 è
 programmata
 e
 valutata
 solo
 in
 rapporto
 alla
 qualità
 ed
 all’efficienza
dei
propri
processi
interni)
secondo
i
principi
della
Lean
Organitation
e
 gli
 strumenti
 dell’operation
 management
 finalizzata
 all’implementazione
 del
 Valore
 per
il
paziente.
Tale
modalità
organizzativa
è
stata
estesa
all’Area
Medica
ed
all’Area
 delle
 Cure
 Sub‐intensive
 (al
 cui
 interno
 trovano
 collocazione
 pazienti
 con
 omogenei
 livelli
 di
 bisogno
 assistenziale,
 precedentemente
 ricoverati
 in
 diverse
 aree
 dell’ospedale),
 con
 conseguente
 recupero
 di
 efficienza.
 Il
 modello,
 sul
 versante
 dell’Emergenza
 Urgenza,
 è
 stato
 implementato
 attraverso
 il
 potenziamento
 dell’Osservazione
Breve
Intensiva
e
la
realizzazione,
dal
mese
di
Novembre
2013,
della
 Struttura
 di
 Ricovero
 di
 Medicina
 d’urgenza,
 finalizzata
 a
 ridurre
 il
 Tasso
 di
 Ospedalizzazione
 conseguente
 agli
 accessi
 di
 Pronto
 Soccorso,
 di
 incrementare
 l’appropriatezza
dell’utilizzo
del
Posto
Letto
Chirurgico
e
di
ridurre
la
Degenza
Media
 dei
ricoveri
medici.
Sono
stati
sviluppati
i
modelli
organizzativi
finalizzati
alla
Presa
in
 Carico
dell’outpatients,
con
l’implementazione
delle
forme
di
ospedalizzazione
a
ciclo
 diurno
 (pacchetti
 ambulatoriali,
 Day
 Service,
 etc.)
 ed
 il
 miglioramento
 del
 Tasso
 di
 Utilizzo
del
Day
Hospital,
soprattutto
oncologico.


L’implementazione
del
modello
dell’Ospedale
per
intensità
di
Cura,
è
stata
valorizzata
 attraverso
 l’organizzazione
 “per
 cellula”
 del
 sistema
 dell’assistenza
 e
 della
 figura
 del
 “case
 manager
 infermieristico”
 e
 del
 “medico
 tutor”,
 che
 ruotano
 intorno
 al
 paziente
 garantendone
 la
 centralità
 e
 la
 presa
 in
 carico
 globale
 e
 la
 definizione
 dei
 Percorsi
 Diagnostici
 Clinico
 Assistenziali.
 A
 tal
 fine
 è
 iniziata
 l’implementazione
 e
 l’utilizzo
 di
 strumenti
 di
 tipo
 informatico
 (come
 l’adozione
 della
 Cartella
 Clinica
 Informatizzata,
 l’utilizzo
di
sistemi
informatizzati
di
gestione
pazienti
e
di
valutazione
delle
condizioni
 cliniche,
 l’utilizzo
 della
 connettività
wirless)
al
fine
di
facilitare
la
trasformazione
del
 modello
di
erogazione
dell’assistenza
ospedaliera.



E’
stata
infine
valorizzata
l’integrazione
trans
murale
dell’Ospedale
con
il
territorio,
ed
 in
 particolare
 con
 le
 Cure
 Primarie,
 in
 relazione
 alla
 Continuità
 assistenziale,
 in
 particolare
per
le
patologie
croniche
e
per
le
cure
palliative;


(6)

‐ Integrazione
dei
processi
di
cura
ospedalieri
erogati
nei
due
Stabilimenti
dell’Ospedale
 della
 Valle
 del
 Serchio
 in
 un
 unico
 Presidio.
 E’
 continuata
 l’opera
 di
 integrazione
 dei
 processi
di
cura
ospedalieri
erogati
nei
due
stabilimenti
(Presidio
Ospedaliero
di
Barga
 e
 Presidio
 Ospedaliero
 di
 Castelnuovo)
 dell’Ospedale
 della
 Valle
 del
 Serchio,
 in
 un
 unico
 Presidio,
 secondo
 la
 logica
 del
 modello
 dell’Ospedale
 per
 intensità
 di
 Cura,
 in
 previsione
 della
 realizzazione
 del
 nuovo
 ospedale
 unico
 della
 Valle
 del
 Serchio,
 sulla
 base
di
una
delle
ipotesi
al
vaglio
degli
stakholder6.
L’erogazione
di
cure
ospedaliere
in


sedi
operative
distinte
e
ravvicinate
l’una
all’altra,
comporta
diverse
criticità
legate
alla
 parcellizzazione
 delle
 stesse
 tipologie
 assistenziali
 nelle
 due
 sedi
 (per
 es.
 Medicina
 interna,
dialisi,
endoscopia
digestiva,
etc.),
alla
duplicazione
onerosa
e
non
efficiente
di
 alcuni
 servizi
 (per
 es.
 diagnostica
 per
 immagini
 e
 laboratoristica),
 alla
 presenza
 di
 alcuni
servizi
in
una
delle
due
sedi
(per
es.
Pronto
Soccorso,
Anestesia
e
attività
di
Sala
 Operatoria
nel
presidio
di
Castelnuovo
Garfagnana,
ostetricia
e
ginecologia
nel
presidio
 di
 Barga).
 Tutti
 questi
 elementi
 portano
 ad
 un
 utilizzo
 delle
 strutture
 sotto
 la
 soglia
 minima
 prevista
 dagli
 standard
 riconosciuti,
 con
 conseguenti
 diseconomie
 e
 in
 appropriatezza.
 Quindi
 l’accorpamento
 in
 un’unica
 sede
 delle
 linee
 assistenziali,
 determina
 il
 miglioramento
 delle
 performance
 operative
 e
 della
 sicurezza
 erogativa
 delle
diverse
Unità
Operative,
nonché
un
uso
migliore
e
più
efficace
delle
risorse,
ed
il
 modello
 dell’Ospedale
 per
 Intensità
 di
 Cura,
 utilizzando
 gli
 strumenti
 gestionali
 innovativi
 tipici
 della
 gestione
 per
 processi,
 consente
 di
 intervenire
 sulla
 riduzione/eliminazione
delle
attività
che
assorbono
risorse
senza
aggiungere
valore
ai
 processi;


‐ Integrazione
 nei
 processi
 di
 Area
 Vasta7.
 Il
 processo
 di
 integrazione
 tra
 le
 Aziende


Sanitarie
 dell’Area
 Vasta
 Nord‐Ovest
 è
 proseguito
 anche
 nel
 2013
 nel
 rispetto
 di
 quanto
indicato
dagli
indirizzi
regionali
e
in
una
logica
di
continuità
con
le
esperienze
 già
maturate
negli
anni
precedenti.
In
termini
generali,
il
ricorso
al
livello
di
Area
Vasta
 è
 auspicabile
 ogni
 qualvolta
 l’ottimizzazione
 della
 filiera
 obiettivi‐azioni‐risultati‐ risorse
 sia
 ritenuto
 il
 più
 economico
 ed
 efficace,
 costituendo
 un’opportunità
 ed
 un’utilità
 per
 il
 sistema,
 configurandosi
 come
 un
 ampliamento
 della
 gamma
 delle
 possibili
soluzioni
organizzative
a
cui
le
Aziende
possono
ricorrere.


In
particolare
gli
obiettivi
strategici
sono
stati:


‐l’adozione
 delle
 misure
 di
 razionalizzazione
 del
 sistema
 di
 emergenza
 urgenza
 territoriale
 (rivisitazione
 del
 sistema
 territoriale
 di
 emergenza
 urgenza,
 razionalizzazione
 della
 rete
 dei
 punti
 di
 emergenza
 sanitaria
 territoriale,
 implementazione
 delle
 auto
 mediche,
 implementazione
 della
 rete
 delle
 ambulanze
 infermieristiche
 sul
 territorio,
 avvio
 del
 processo
 di
 riassetto
 dei
 punti
 emergenza
 sanitaria
territoriale);










6In
 merito
 al
 progetto
 di
 unico
 Presidio
 in
 Valle
 del
 Serchio,
 occorre
 ricordare
 che
 in
 data
 12/12/11,
 la
 Conferenza
 dei


Sindaci
ha
approvato,
all’unanimità
lo
Studio
di
Fattibilità
Preliminare,
per
la
realizzazione
del
Nuovo
Ospedale
Unico
della
 Valle
 del
 Serchio
 ed
 in
 data
 13/02/12,
 la
 Regione
 Toscana
 ha
 approvato,
 con
 DGRT
 n.
 88/2012,
 lo
 Schema
 di
 Documento
 Preliminare
di
Intesa
per
la
realizzazione
di
un
Nuovo
Ospedale
Unico
della
Valle
del
Serchio
fra
Regione
Toscana,
i
Comuni
 della
Valle
del
Serchio
e
l’ex
Asl
2
Lucca,
schema
di
documento
firmato
dalle
parti
in
data
05/04/12.


7
L’Area
Vasta,
in
linea
con
quanto
previsto
dalla
DRGT
493/2011,
ha
sviluppato
un
progetto
di
gestione
dei
tempi
di
attesa


orientato
al
conseguimento
della
appropriatezza
prescrittiva,
attraverso
l’introduzione
di
criteri
di
priorità
per
la
gestione
 delle
 liste
 di
 attesa
 e
 la
 differenziazione
 delle
 agende
 di
 prenotazione
 per
 le
 prestazioni
 di
 primo
 accesso
 e
 di
 accesso
 successivo.
La
DRGT
493/11
Piano
Regionale
di
governo
delle
liste
di
attesa
per
il
triennio
2010‐12,
impegna
le
Asl
a:

 ‐differenziare
le
prestazioni
tra
primo
contatto
e
contatti
successivi;


‐stratificare
la
prenotazione
delle
prestazioni
per
classi
di
priorità
di
accesso;


‐utilizzare
il
modello
del
Day
Service
per
l’organizzazione
efficiente
dei
percorsi
diagnostico
terapeutici
(PDT),
in
particolare
 nelle
aree
di
intervento
prioritarie
oncologica
e
cardiovascolare.


(7)

‐l’adozione
 delle
 misure
 di
 razionalizzazione
 della
 rete
 dei
 laboratori
 e
 del
 sistema
 trasfusionale;


‐l’adozione
 delle
 misure
 di
 razionalizzazione
 del
 Dipartimento
 di
 Prevenzione,
 in
 particolare
relativamente
alla
progettazione
organizzativa
del
costituendo
Laboratorio
 Unico
Regionale
di
Sanità
Pubblica8;


‐la
 progettazione
 di
 un
 focus
 hospital
 di
 Area
 Vasta
 su
 attività
 proctologica
 e
 su
 pavimento
pelvico.


Politiche
con
gli
Erogatori
Privati
Accreditati:


l’azienda
ha
ritenuto
strategico
agire
sui
punti:


‐ riorganizzare
 l’offerta
 di
 prestazioni,
 aumentando
 l’integrazione
 per
 il
 governo
 dei
 percorsi
sanitari
tra
pubblico
e
privato,
massimizzando
la
risposta
ai
bisogni
di
salute
 dei
cittadini
e
garantendo
appropriatezza,
equità
di
accesso
e
presa
in
carico;


‐ programmare
le
attività
a
livello
di
area
vasta9,
partendo
da
una
analisi
approfondita


dei
 bisogni
 dei
 cittadini,
 della
 produzione
 erogata
 dal
 pubblico
 e
 dalla
 mobilità
 all’interno
 dell’area
 vasta,
 della
 regione
 e
 fuori
 regione
 al
 fine
 di
 dare
 risposte
 appropriate
e
di
qualità,
vicino
al
proprio
domicilio
e
ridurre
i
costi
sanitari;


‐ individuare
puntualmente
le
tipologie
di
ricovero,
le
linee
di
attività
e
le
prestazioni
 ambulatoriali,
 al
 fine
 di
 governare
 i
 tempi
 di
 attesa,
 anche
 condividendo
 le
 liste
 di
 attesa.
 
 L’Assistenza
Territoriale:
 l’ex
Asl
2
ha
individuato
una
serie
di
macro
obiettivi
da
raggiungere
in
coerenza
con
gli
 indirizzi
del
PSR
2013‐2015,
 nella
Zona
Distretto
Piana
di
Lucca,
 ‐ nel
corso
del
periodo
di
riferimento,
è
proseguita
la
riorganizzazione
dei
servizi
socio‐ sanitari,
 graduando
 il
 potenziamento
 dell’offerta
 territoriale
 soprattutto
 per
 la
 gestione
delle
patologie
croniche,
dei
soggetti
fragili
e
della
non
autosufficienza,
con
 l’obiettivo
di
indirizzare
gli
interventi
domiciliari
verso
una
migliore
presa
in
carico
e
 il
 contenimento
 del
 ricovero
 ospedaliero,
 a
 cui
 ricorrono
 in
 percentuale
 maggiore
 i
 cittadini
appartenenti
alle
fasce
sociali
più
deboli,
e
con
riferimento
alla
popolazione
 anziana
 non
 autosufficiente,
 al
 soddisfacimento
 dei
 bisogni,
 mediamente
 risposte
 di
 tipo
 personalizzato,
 con
 valorizzazione
 massima
 dei
 progetti
 a
 sostegno
 della
 domiciliarità10.
 A
 supporto
 di
 questo
 percorso,
 è
 stata
 consolidata
 la
 figura


dell’infermiere
 di
 famiglia,
 con
 presa
 in
 carico
 proattiva
 per
 le
 quattro
 patologie
 croniche
 (diabete,
 scompenso
 cardiaco,
 esiti
 di
 ictus‐tia
 e
 BPCO)
 come
 da
 indirizzo
 regionale.
 La
 sua
 funzione
 primaria
 è
 stata
 quella
 di
 assicurare
 la
 continuità
 assistenziale
 sia
 in
 ambito
 domiciliare,
 sia
 in
 quello
 ambulatoriale,
 fornendo
 tutti
 i
 sevizi
 di
 maggior
 utilità
 per
 gli
 utenti
 e
 divenendo
 un
 punto
 di
 riferimento
 per
 la
 comunità,
 anche
 per
 quanto
 attiene
 l’informazione
 sanitaria,
 la
 prevenzione,
 la
 promozione
alla
salute
e
l’accesso
ai
servizi
che
l’Asl
mette
a
disposizione;










8
Vedi
LR
81/12
e
art.
67
comma
11
LR
40
e
s.m.i.


10 Vedi
 DGRT
 595/2005
 e
 DGRT
 1235/2012
 della
 Regione
 Toscana,
 sull’attivazione
 delle
 Aggregazioni
 Funzionali


Territoriali
(AFT)
ed
i
moduli

di
sanità
d’iniziativa
del
progetto
Chronic
Care
Model,
che
prevede
la
creazione
di
una
rete
 articolata
di
servizi
sanitari
e
sociali
e
di
iniziative
di
sostegno
qualificabili
come
servizi
di
prossimità,
con
una
graduazione
di
 interventi
sulla
base
dello
stato
di
salute
e
delle
condizioni
socio‐relazionali‐abitative,
per
il
sostegno
alla
persona
anziana
 fragile
e
la
prevenzione
della
non
autosufficienza.


(8)

‐ si
 è
 perseguito
 l’obiettivo
 dell’appropriatezza
 della
 prestazione
 farmaceutica11,


salvaguardando
la
salute
dei
cittadini,
attraverso
la
ricerca
di
un
uso
appropriato
dei
 farmaci
 e
 dei
 dispositivi
 medici,
 (obiettivi‐
 indicatori
 di
 appropriatezza)
 in
 collaborazione
 con
 i
 MMG
 (anche
 grazie
 alla
 firma
 del
 nuovo
 accordo
 integrativo
 aziendale),
 PLS
 e
 gli
 specialisti
 ambulatoriali
 e
 ospedalieri,
 ottenendo
 nel
 2013
 una
 riduzione
della
spesa
farmaceutica
convenzionata
di
poco
inferiore
al
4%
rispetto
al
 2012;


‐ nel
 periodo
 trattato,
 il
 Punto
 Unico
 d’Accesso
 –
 Centrale
 Operativa
 per
 l’Assistenza
 Distrettuale
 (PUA
 COAD)12
 nella
 sua
 articolazione
 specifica
 per
 la
 gestione
 delle


dimissioni
 ospedaliere
 difficili,
 soprattutto
 per
 pazienti
 di
 età
 >=
 65
 anni,
 ha
 mantenuto
 e
 implementato
 il
 lavoro
 integrato,
 tra
 l’UF
 Cure
 Primarie
 e
 le
 UUOO
 dell’area
di
degenza
medica,
per
la
definizione
di
procedure
gestionali
condivise
per
il
 miglioramento
del
percorso
di
Presa
in
Carico
dei
Servizi
Territoriali
di
pazienti
che
 necessitano
di
assistenza
dopo
la
dimissione;


nella
Zona
Distretto
Valle
del
Serchio,


‐ Il
governo
dell’assistenza
territoriale
ha
proseguito
come
per
la
zona
Piana
di
Lucca,
 nel
 senso
 della
 continuità,
 e
 concretamente
 procedendo
 alla
 riorganizzazione
 dei
 servizi
 socio‐sanitari,
 graduando
 il
 potenziamento
 dell’offerta
 soprattutto
 per
 la
 gestione
delle
patologie
croniche,
dei
soggetti
fragili
e
della
non
autosufficienza,
con
 l’obiettivo,
 come
 già
 visto,
 di
 indirizzare
 gli
 interventi
 domiciliari
 verso
 un
 contenimento
dei
ricoveri
ospedalieri;
 ‐ si
è
perseguito
l’obiettivo
dell’appropriatezza
della
prestazione
farmaceutica.
 
 La
Prevenzione
Collettiva:
 ‐ il
Dipartimento
della
Prevenzione,
ha
operato
nell’attività
di
prevenzione
e
vigilanza
a
 tutela
della
salute
pubblica,
nelle
varie
fasi,
dal
consumo
degli
alimenti,
alla
salute
dei
 lavoratori,
degli
sportivi,
della
persona
e
dell’ambiente
di
vita
ed
anche
degli
animali.
 Ha
 proseguito
 il
 percorso
 verso
 la
 certificazione
 volontaria
 di
 tutta
 la
 struttura,
 recependo
anche
le
indicazioni
regionali;


‐ come
previsto
dalle
indicazioni
regionali,
ha
valorizzato
le
attività
di
prevenzione
e
di
 comunicazione
 efficaci,
 con
 lo
 scopo
 di
 supportare
 la
 diffusione
 tra
 i
 cittadini
 di
 corretti
stili
di
vita
per
la
salute
e
di
aumentare
la
cultura
della
prevenzione
nei
luoghi
 di
 vita
 e
 di
 lavoro,
 anche
 attraverso
 l’impiego
 delle
 attività
 di
 provata
 efficacia,
 mediante
la
razionalizzazione
delle
attività
erogate
dal
Dipartimento
e
l’eliminazione
 delle
attività
che
non
rientrano
nei
LEA;


‐ si
è
operata
per
ricondurre
le
azioni
del
sistema
socio‐sanitario
regionale
al
concetto
 di
evoluzione
del
rischio
e
del
bisogno
di
salute,
cercando
di
segnare
una
svolta
verso
 un
 approccio
 focalizzato
 sulla
 persona
 (person‐focused)
 anziché
 sulla
 malattia
 (disease‐focused)
 e
 di
 evolvere
 gli
 interventi
 servizi
 in
 rapporto
 alle
 nuove
 conoscenze
 organizzative,
 tecniche
 e
 professionali.
 I
 Determinanti
 di
 Salute,
 rappresentano
 quei
 fattori
 che
 influenzano
 la
 salute
 delle
 singole
 persone
 e
 delle
 popolazioni,
 ed
 il
 loro
 studio
 consente
 di
 analizzare
 e
 modificare,
 gli
 elementi
 che
 







11Vedi
 le
 indicazioni
 regionali
 e
 le
 delibere
 regionali
 802/2010
 sulle
 linee
 di
 indirizzo
 sulla
 terapia
 farmacologica


dell’ipertensione,
e
1019/2010
sulle
linee
di
indirizzo
sulla
terapia
farmacologica
dell’ipercolesterolemia,
e
s.m.i.


12Il
 PUA
 COAD
 garantisce,
 con
 la
 presenza
 di
 personale
 medico,
 infermieristico
 e
 sociale,
 una
 centralità
 organizzativa


nell’ambito
 dell’assistenza
 extraospedaliera,
 favorendo
 la
 realizzazione
 dei
 percorsi
 ospedale‐territorio,
 in
 un’ottica
 di
 continuità
 assistenziale.
 Il
 Punto
 Unico
 di
 Accesso,
 coordina
 e
 dispone
 tutti
 gli
 interventi
 sul
 territorio,
 oltre
 che
 per
 l’assistenza
 domiciliare,
 anche
 per
 le
 cure
 intermedie
 (Ospedale
 di
 Comunità),
 per
 gli
 inserimenti
 temporanei
 o
 definitivi
 nelle
RSA,
per
la
gestione
dei
casi
da
valutare
tramite
la
commissione
Unità
di
Valutazione
Multidimensionale
(UVM)
e
per
la
 gestione
dei
fondi
regionali
relativi
alla
non
autosufficienza.


(9)

incidono
 sull’insorgenza
 e
 l’evoluzione
 delle
 malattie.
 I
 determinanti
 di
 salute
 più
 prossimi
 all’individuo
 sono
 rappresentati
 dalle
 sue
 caratteristiche
 biologiche,
 determinate
da
base
genetica,
come
il
sesso
e
l’età,
e
non
sono
modificabili.
Ma
molti
 altri
determinanti
sono
fattori
suscettibili
di
essere
modificati
e
corretti,
come
lo
stile
 di
vita
dell’individuo,
che
comprende
le
abitudini
come
il
consumo
di
tabacco,
di
alcol,
 la
pratica
dell’attività
fisica,
i
comportamenti
alimentari
e
sessuali.
 
 L’Assistenza
Farmaceutica:


‐ nel
 periodo
 è
 stato
 consolidato
 il
 progetto
 di
 approvvigionamento
 dei
 prodotti
 farmaceutici
tramite
magazzino
ESTAV
(dal
1
ottobre
2014
con
LR
26/2014
è
stato
 istituito
 l’ESTAR),
 con
 ampliamento
 ad
 ulteriori
 gruppi
 di
 dispositivi
 medici.
 Tutti
 i
 centri
di
scarico
ospedalieri
e
territoriali
delle
due
zone
sono
collegati
al
magazzino,
 con
 attivazione
 della
 modalità
 di
 richiesta
 telematica
 verso
 la
 farmacia.
 Le
 farmacie
 Ospedaliere,
 provvedono
 all’inoltro
 al
 magazzino,
 che
 effettua
 la
 preparazione
 delle
 cassette
 per
 l’invio
 alla
 piattaforma
 aziendale,
 con
 successiva
 consegna
 ai
 centri
 richiedenti.


La
Formazione
di
Area
Vasta:


‐ nel
 2013
 l’attività
 del
 Polo
 Formativo
 dell’Area
 Vasta
 Nord
 Ovest,
 di
 cui
 la
 S.C.
 Formazione
dell’ex
Asl
2
è
struttura
di
coordinamento,
si
è
concentrata
sullo
sviluppo
 e
 l’implementazione
 di
 un
 software
 di
 gestione
 dell’anagrafe
 formativa
 condiviso
 a
 livello
 di
 AV,
 con
 caratteristiche
 in
 grado
 di
 soddisfare
 l’esigenze
 di
 registrazione,
 archiviazione,
 gestione,
 dei
 dati
 riguardanti
 l’attività
 della
 formazione
 delle
 aziende
 dell’AV,
 nonché
 l’invio
 dei
 dati
 sull’attività
 formativa
 alla
 regione
 ed
 all’organismo
 archiviante
nazionale
COGEAPS.
 
 Le
Aree
di
Criticità
individuate
ed
affrontate
nel
periodo
sono
state:
 ‐ la
gestione
delle
dimissioni
ospedaliere
segnalate
dai
reparti
nei
casi
di
sussistenza
di
 problematiche
sociali,
soprattutto
per
pazienti
anziani.
La
scarsa
disponibilità
di
posti
 di
Cure
Intermedie
in
funzione
del
numero
di
segnalazione
dai
reparti
ospedalieri,
ha
 creato
 in
 più
 occasioni,
 tensioni
 tra
 i
 servizi
 ospedalieri
 e
 quelli
 territoriali,
 determinando
un
allungamento
dei
tempi
di
ricovero;


‐ la
gestione
dell’instabilità
clinica
dei
pazienti
assistiti
a
domicilio
o
nelle
strutture
di
 Cure
Intermedie
o
Residenziali
territoriali.
Come
sopra,
si
sono
verificate
dimissioni
 di
pazienti
dall’ospedale
in
condizioni
cliniche
caratterizzate
da
una
precaria
stabilità,
 tale
 da
 determinare
 in
 poco
 tempo,
 dopo
 la
 loro
 dimissione,
 la
 necessità
 di
 far
 intervenire
il
servizio
di
Emergenza‐Urgenza
che
frequentemente
dispone
il
trasporto
 in
Pronto
Soccorso;


‐ la
definizione
di
Piani
Assistenziali
Integrati
per
pazienti
affetti
da
patologie
che
sul
 territorio
 hanno
 ben
 definiti
 servizi
 di
 diagnosi,
 cura
 e
 assistenza,
 ovvero
 patologie
 neuro‐psichiatriche
 infantili,
 patologie
 psichiatriche
 croniche,
 dipendenze.
 Spesso,
 a
 seguito
di
segnalazione
sia
da
parte
di
servizi
territoriali,
in
prevalenza
sociali,
sia
da
 parte
di
reparti
ospedalieri
e/o
Pronto
Soccorso,
il
Punto
Unico
d’Accesso
–
Centrale
 Operativa
per
l’Assistenza
Distrettuale
(PUA‐COAD)
ha
trovato
notevoli
difficoltà
nel
 coinvolgere
 i
 servizi
 territoriali
 specialistici
 appropriati,
 al
 fine
 di
 gestire
 in
 modo
 integrato
casi
socio‐sanitari
complessi,
in
particolare
di
età
inferiore
ai
65
anni;


‐ il
processo
di
realizzazione
della
Casa
della
Salute.
 



 


(10)

Principali
Adempimenti
ex
Asl
Lucca
 


Tra
 i
 principali
 adempimenti
 nel
 periodo
 trattati
 (2011‐13)
 che
 seguono
 la
 L.R.
 40/05,
 L.R.
 41/05,
PSR
2005/2007,
si
ha:


‐ Statuto
e
Regolamento
Aziendale


Lo
Statuto
Aziendale
è
stato
adottato
con
deliberazione
del
Direttore
Generale
n.
243
 del
27/04/2007.


Il
Regolamento
di
Organizzazione
è
stato
approvato
con
Deliberazione
del
Direttore
 Generale
 n.
 859
 del
 27/12/10
 ed
 adeguato
 con
 Delibera
 n.
 154
 del
 15/03/13
 alle
 nuove
esigenze
di
organizzazione
dei
Servizi
Sanitari.


‐ Programma
Attuativo
Annuale


Il
 Budget
 Economico
 di
 Macrostruttura
 è
 stato
 assegnato
 con
 Deliberazione
 del
 Direttore
Generale
n.
2
del
10/01/13.


Sono
stati
inseriti
nella
Programmazione
di
Budget
gli
obiettivi
prioritari
desunti
dal
 DL
158/2012
(Decreto
Balduzzi),
dal
DGRT
1235/2012,
dalla
Spending
Review
2012
 (art.
15
DL
95/2012)
e
dal
DGRT
122/2012
sugli
obiettivi
delle
aziende
sanitarie.
 ‐ Bilancio
preventivo
e
di
esercizio.


‐ Atti
 di
 concertazione
 interaziendali
 di
 contenuto
 programmatico‐organizzativo
 approvati


Sviluppo
in
Rete
dei
Servizi
Ospedalieri
 Erogazione
dei
Servizi
Sanitari
Territoriali
 Erogazione
dei
Servizi
di
Prevenzione
Collettiva.
 


La
 Programmazione
 Aziendale
 declinata
 nel
 documento
 di
 Budget
 Aziendale,
 deriva
 dagli
 obiettivi
 strategici
 di
 rilevanza
 regionale,
 assegnati
 annualmente
 dal
 Direttore
 Generale
 e
 tradotti
 in
 Indicatori
 Specifici
 contenuti
 nel
 bersaglio
 elaborato
 dal
 MeS
 del
 Laboratorio
 Sant’Anna.


A
livello
Aziendale,
al
fine
di
una
maggiore
condivisione
e
responsabilizzazione
sugli
obiettivi,
 anche
 di
 carattere
 economico‐finanziario,
 è
 utilizzata
 una
 metodologia
 sperimentale
 di
 assegnazione
 di
 un
 Budget
 Economico‐Finanziario
 alle
 macrostrutture
 aziendali
 (Presidio
 Ospedaliero,
Zone‐Distretto,
Prevenzione,
Centro
Direzionale).
 
 
 Sviluppo
in
Rete
dei
Servizi
Ospedalieri
 
 Per
l’ottimizzazione
dell’attività
ospedaliera,
nel
2013
l’Azienda
ha
perfezionato
le
azioni
per
 la
realizzazione
degli
obiettivi
strategici
proprie
ed
in
linea
con
le
indicazioni
regionali.
 L’impegno
maggiore
è
stato
rivolto
a
tutte
quelle
azioni
propedeutiche
al
trasferimento
delle
 attività
sanitarie
e
assistenziali
nel
nuovo
Ospedale
S.
Luca,
tenuto
conto
del’imminenza
della
 sua
attivazione.


In
 particolare
 è
 continuato
 il
 lavoro
 di
 stabilizzazione
 dei
 setting
 assistenziali,
 secondo
 il
 modello
per
intensità
di
cura,
passato
attraverso
la
riorganizzazione
delle
aree
di
degenza
per
 i
ricoveri
a
ciclo
diurno
e
a
ciclo
continuativo,
che
assicurano
una
maggiore
corrispondenza
 tra
il
bisogno
assistenziale
del
cittadino,
le
prestazioni
erogate,
e
l’ottimizzazione
delle
risorse
 disponibili
attraverso
la
corretta
gestione
dei
posti
letto
funzionali.


(11)

Sono
 proseguite
 le
 azioni
 di
 riduzione
 delle
 liste
 di
 attesa13,
 confermando
 il
 miglioramento


legato,
 sia
 alla
 gestione
 clinica
 dell’appropriatezza
 prescrittiva,
 che
 al
 CUP
 di
 AV14
 per
 le


prestazioni
 più
 critiche,
 oltre
 che
 le
 attivazioni
 di
 nuovi
 percorsi
 di
 riorganizzazione
 e
 razionalizzazione
 dei
 servizi
 ospedalieri
 e
 l’introduzione
 di
 nuove
 tecnologie
 sanitarie
 e
 informatiche,
confermando
il
miglioramento
quali‐quantitativo
dell’assistenza
sanitaria.
 Si
è
confermata
la:


‐ riorganizzazione
dell’Area
Chirurgica
del
PO
Lucca
secondo
il
Modello
per
Intensità
di
 Cura
 previsto
 dalla
 Regione
 Toscana,
 con
 setting
 multi
 specialistici
 chirurgici,
 sulla
 base
 della
 degenza
 post‐operatoria,
 prevista
 dall’intervento
 o
 legata
 all’urgenza
 (Chirurgia
 lunga
 –
 Long
 stay
 surgery
 –
 LSS,
 Week
 surgery
 –
 WS,
 Day
 Surgery
 –
 DS,
 Chirurgia
 d’Urgenza)
 con
 i
 percorsi
 distinti
 per
 l’attività
 programmata,
 legati
 alla
 degenza
post‐operatoria
prevista
per
tipologia
di
intervento,
e
per
l’attività
in
urgenza
 proveniente
dal
Pronto
Soccorso;


‐ riorganizzazione
 dell’Area
 Medica
 per
 setting,
 sia
 di
 degenza
 ordinaria
 che
 a
 ciclo
 diurno,
sempre
secondo
il
Modello
per
Intensità
di
Cura
(setting
multi
specialistici
cui
 afferiscono
 tutte
 le
 degenze
 mediche
 ordinarie)
 oltre
 che
 il
 setting
 di
 Day
 Hospital
 multi
 specialistico
 e
 quello
 di
 Day
 Hospital
 oncologico,
 situati
 nella
 stessa
 zona
 del
 presidio,
 sempre
 per
 differenziare
 i
 percorsi
 ed
 i
 ricoveri
 a
 ciclo
 diurno
 da
 quelli
 a
 ciclo
continuativo;


‐ figura
del
Medico
Tutor
e
dell’Infermiere
Referente,
figure
indispensabili
per
la
cura
e
 l’assistenza
del
paziente
e
per
lo
sviluppo
della
comunicazione
e
dell’informazione
al
 paziente
ed
ai
suoi
familiari,
soprattutto
per
quegli
aspetti
di
educazione
utili
per
la
 prevenzione
di
cadute
o
complicanze;


‐ riqualificazione
 della
 Tecnologia
 Ospedaliera,
 in
 particolare
 per
 la
 gestione
 della
 patologia
tumorale
e
per
la
migliore
definizione
diagnostico‐terapeutica;


‐ sviluppo
 del
 Lean
 Thinking
 in
 ospedale,
 ancora
 attraverso
 l’implementazione
 di
 strumenti
operativi.


Tali
 obiettivi
 sono
 stati
 raggiunti
 anche
 attraverso
 il
 completamento
 relativamente
 all’Area
 Medica,
di
ulteriori
Piani
diagnostico‐terapeutici
per
le
principali
patologie
che
afferiscono
al
 Pronto
Soccorso,
al
fine
della
corretta
assegnazione
del
paziente
alla
struttura
professionale
 di
 riferimento,
 indipendentemente
 dal
 setting
 di
 ricovero,
 in
 linea
 con
 la
 riorganizzazione
 sulla
base
del
modello
per
intensità
di
cura.



 


L’Apertura
della
SS
Medicina
d’Urgenza
 


Vedi
 Allegato:
 Analisi
 indicatori
 degli
 Accessi
 Urgenza
 e
 l’apertura
 della
 SS
 Medicina
 d’Urgenza










13
L’ex
Asl
2
Lucca,
monitora
in
modo
puntuale
e
costante
tutte
le
liste
di
attesa
delle
prestazioni
specialistiche
ambulatoriali


e
di
ricovero,
garantendo
in
modo
particolare
il
rispetto
dei
tempi
per
le
visite
specialistiche
prioritarie
e
per
le
prestazioni
di
 diagnostica
 per
 immagini,
 come
 richiesto
 dalla
 normativa
 regionale.
 Il
 rispetto
 dei
 tempi
 di
 attesa
 costituisce
 da
 anni
 uno
 degli
obiettivi
prioritari
della
programmazione
aziendale
ed
uno
degli
obiettivi
di
budget
delle
macrostrutture
e
dei
centri
di
 responsabilità
aziendali.
Vedi
la
DGRT
493/2011:
Piano
Regionale
di
governo
delle
liste
di
attesa
per
il
triennio
2010‐12.


14
L’AVNO
ha
costituito
il
Tavolo
per
la
specialistica
ambulatoriale,
con
la
finalità
di
omogeneizzare
i
percorsi
ambulatoriali


attraverso
 la
 condivisione
 delle
 misure
 organizzative
 adottate
 dalle
 aziende
 inerenti
 l’implementazione
 del
 sistema
 di
 gestione
integrato
della
specialistica
ambulatoriale
(modalità
prescrittive
dei
medici,
utilizzo
del
CUP,
percorsi
organizzativi
 ad
hoc
per
specifici
quadri
clinici,
ricerca
dell’appropriatezza)
e
l’attuazione
delle
direttive
in
materia
di
gestione
del
percorso
 chirurgico.
Nell’ambito
dell’implementazione
del
sistema
CUP,
è
stato
avviato
il
percorso
di
sviluppo
del
CUP
di
AVNO,
che
 rende
 possibile
 la
 prenotazione
 delle
 seguenti
 prestazioni
 in
 tutta
 l’Area
 Vasta
 Nord
 Ovest:
 RMN,
 TAC,
 Ecografie,
 Mammografie,
Radiologia,
etc.
Tale
attività
ha
comportato
la
omogeneizzazione
dei
cataloghi
della
diagnostica
per
immagini
e
 la
condivisione
di
tutte
le
agende
di
prenotazione.


(12)

Il
peggioramento
negli
indicatori
resta
la
maggiore
criticità
della
S.C.


Per
 la
 valutazione
 valgono
 molte
 delle
 considerazioni
 presenti
 già
 negli
 anni
 precedenti
 al
 2013:


‐ difficoltà
 a
 trovare
 posti
 letto
 per
 i
 pazienti
 che
 necessitano
 di
 ricovero
 o
 di
 osservazione
 che
 li
 fa
 stazionare
 in
 PS,
 occupando
 fisicamente
 spazio
 e
 barelle
 e
 rallentando
il
turn
over
di
tutti
gli
altri
pazienti;


‐ difficoltà
 ad
 avere
 sempre
 risposte
 in
 tempi
 idonei
 dalle
 strutture
 di
 supporto
 diagnostico
(radiologia,
consulenze
specialistiche)


‐ l’aumento
 della
 complessità
 della
 casistica
 per
 lo
 più
 legato
 all’affluenza
 di
 “grandi
 anziani”,
con
numerose
comorbidità
che
spesso
entrano
ed
escono
dall’ospedale,
ma
 ogni
 volta
 richiedono
 un
 nuovo
 inquadramento
 per
 deciderne
 il
 ricovero
 o
 la
 dimissione,
consumando
tempo
e
risorse;


‐ 
il
crescente
atteggiamento
verso
la
medicina
difensiva,
anche
dei
colleghi
più
anziani,
 cosa
che
prolunga
i
tempi
di
stazionamento
in
generale
(e
quindi
di
attesa
essendo
gli
 spazi
 finiti)
 ricorrendo,
 come
 si
 è
 visto,
 anche
 in
 maniera
 inappropriata
 ad
 una
 diagnostica
più
approfondita
e
quindi
“time
consuming”;


‐ una
nuova
criticità
è
stata
l’inserimento,
specie
nella
seconda
metà
del
2013,
di
molti
 medici
 nuovi
 (tot.
 6:
 nuovi
 o
 presi
 in
 incarico
 o
 provenienti
 dal
 118)
 con
 scarsa
 esperienza
nell’attività
di
PS,
con
tutto
ciò
che
questo
comporta
in
termini
di
velocità
 del
processo
decisionale.


I
dati
sopraelencati,
attestano
una
sostanziale
stabilità
dei
risultati
di
questa
S.C.
in
termini
di
 efficacia
 ed
 efficienza,
 relativamente
 ai
 bisogni
 di
 risposta
 dell’utenza,
 nel
 rispetto
 dell’appropriatezza
delle
prestazioni
erogate
e
della
mission
ad
essa
assegnata.
Si
conferma
 come
trend
degli
ultimi
anni
un
aumento
del
consumo
di
risorse
ed
un
aumento
dei
tempi
di
 attesa
 e
 di
 processo,
 le
 cui
 motivazioni
 sono
 state
 delineate,
 ma
 per
 le
 quali
 non
 sono
 stati
 trovati
dei
correttivi
efficaci.
Si
ribadisce
poi,
come
da
anni,
che
nessun
miglioramento
stabile
 e
progressivo
potrà
essere
ottenuto
in
assenza
di
un’inversione
nella
tendenza
nel
ricorso
del
 cittadino
 al
 Pronto
 Soccorso,
 ottenibile
 da
 un
 lato
 con
 uno
 sforzo
 di
 educazione
 all’uso
 corretto
 di
 questa
 strutture,
 ma,
 soprattutto,
 con
 la
 disponibilità
 di
 una
 più
 potente
 organizzazione
 della
 sanità
 a
 livello
 territoriale
 (MMG,
 Strutture
 intermedie,
 accesso
 alla
 diagnostica
semplificato,
etc.)
che
possano
prevenirlo.
 
 
 La
Gestione
dei
Servizi
Ospedalieri
 
 Per
quanto
riguarda
la
Gestione
Diretta
dei
servizi,
la
modalità
di
assistenza
ospedaliera
per
 Intensità
di
Cure
iniziata
con
la
riorganizzazione
e
rimodulazione
dei
servizi
nell’ex
Asl
2
nel
 2012,
 si
 lega
 imprescindibilmente
 ad
 un
 attento
 coordinamento
 con
 la
 sanità
 Territoriale.
 Questa
riorganizzazione,
ha
permesso
di
avere
disponibilità
di
risorse
umane
e
strumentali,
 riassorbendo
 personale
 all’interno
 dei
 servizi
 erogati
 con
 il
 contributo
 di
 fornitori
 esterni.
 L’azienda
 ha
 continuato
 a
 privilegiare
 la
 gestione
 diretta
 dei
 servizi
 di
 natura
 sanitaria,
 indirizzandosi
 verso
 il
 completo
 soddisfacimento
 dei
 bisogni
 sanitari
 della
 popolazione
 residente,
 cercando
 di
 ridurre
 le
 fughe
 ed
 i
 tempi
 di
 attesa
 e
 concertando
 la
 tipologia
 e
 la
 quota
di
prestazioni
da
far
erogare
alle
strutture
sanitarie
accreditate
presenti
sul
territorio.
 Mentre
 in
 relazione
 alla
 Gestione
 Esterna
 (sanità
 privata,
 volontariato,
 onlus),
 i
 servizi
 di
 sanificazione
 ambientale,
 lava‐nolo
 e
 di
 supporto
 sono
 stati
 affidati
 in
 gestione
 integrata
 (global
service)
ad
un
consorzio
di
imprese
aggiudicatario
della
gara,
ed
i
restanti
servizi
sono
 affidati
ad
aziende
esterne
tramite
procedura
ad
evidenza
pubblica.


(13)

Per
quanto
concerne
la
Sanità
Privata,
le
strutture
private
accreditate
lucchesi,
sono
inserite
 nella
programmazione
aziendale,
in
conformità
al
fabbisogno
sanitario
rilevato,
con
progetti
 finalizzati
all’aumento
del
grado
copertura
interna
della
domanda
dei
residenti,
alla
riduzione
 dei
 tempi
 di
 attesa
 ed
 al
 contenimento
 delle
 fughe
 per
 attività
 di
 ricovero
 ed
 ambulatoriali,
 attraverso
la
negoziazione
di
un
budget
con
la
direzione
aziendale.


In
 particolare
 per
 alcune
 visite
 specialistiche
 e
 prestazioni
 diagnostiche
 e
 per
 alcuni
 DRG
 chirurgici,
sono
stati
concordati
i
volumi
necessari
per
ottenere
la
riduzione
delle
attese
per
i
 residenti
dell’ex
Asl
2,
lasciando
inalterato
il
tetto
finanziario.
Mentre
per
quanto
riguarda
il
 volontariato,
presso
l’azienda
è
attiva
la
Consulta
delle
associazioni
che
hanno
stipulato
con
 l’azienda
un
protocollo
d’intesa.


Infine
 in
 relazione
 agli
 Scambi
 Interaziendali,
 l’ex
 Asl
 2,
 ha
 partecipato
 al
 processo
 di
 programmazione
di
Area
Vasta,
articolato
negli
obiettivi
di:


‐ riorganizzazione
dell’assistenza
ospedaliera;
 ‐ riorganizzazione
dipartimentale
interaziendale;
 ‐ governo
delle
liste
di
attesa
(DGRT
493/2011);


‐ programmazione
integrata
dell’offerta
del
Privato
Accreditato;


‐ progressiva
 messa
 a
 regime
 delle
 funzioni
 di
 supporto
 organizzativo
 e
 logistico
 previste
per
gli
ESTAV.
 
 
 Risorse
Sanitarie
 
 L’ex
Asl
2,
ha
intrapreso
nel
periodo,
azioni
per
la
razionalizzazione
dell’uso
delle
risorse:
 ‐ per
il
personale
dipendente,
ha
attuato
l’accordo
stipulato
a
livello
regionale
nel
corso
 del
1998,
con
le
OOSS,
che
prevede
una
gestione
controllata
del
turn‐over
 
 Differenza
tra
nr.
unità
di
personale
dipendente
presente
fine
anno
–
 E
nr
unità
di
personale
dipendente
previsto
sul
Pal/
 Nr
unità
di
personale
dipendente
previsto
sul
PAL
x
100
 
 2011
 2012
 2013
 87/2739
=
‐3,18%
 116/2739
=
‐4,23%
 125/2739
=
‐4,56%
 
 FIG.

3


Turn
over
personale
dipendente
ex
asl
2
 
 ‐ ha
attuato
forme
di
gestione
interaziendale
di
procedure
tecnico‐amministrative
per
 acquisti
e
manutenzione
 
 Tipologia
procedura
usata:
il
contratto
di
servizio
 Aziende
interessate:
ex
Asl
2/Ex
ESTAV
 


‐ per
 quanto
 riguarda
 la
 spesa
 farmaceutica,
 ha
 attuato
 i
 programmi
 per
 la
 riduzione
 del
consumo
di
farmaci15,
quali:


‐elaborazione
 e
 distribuzione
 ai
 medici
 di
 medicina
 generale
 di
 report
 dettagliati,
 quali
 –
 quantitativamente,
 sulla
 prescrizione
 del
 singolo
 medico,
 delle
 forme
 







15
Nelle
misure
obbligatorie
di
contenimento
della
Spesa
introdotta
dalla
L.
135/2012,
ed
in
particolare
dall’art.
15,
comma


13,
 lett.
 a)
 e
 b)
 recante:
 Disposizioni
 urgenti
 per
 l’equilibrio
 del
 settore
 sanitario
 e
 misure
 di
 governo
 della
 spesa
 farmaceutica.


(14)

associative
 AFT,
 contenenti
 gli
 indicatori
 regionali
 e
 tutte
 le
 informazioni
 utili
 per
 valutare
l’andamento
della
performance
in
relaziona
gli
obiettivi
di
budget;


‐conduzione
 di
 riunioni
 con
 i
 coordinatori
 ed
 i
 medici
 delle
 AFT16,
 per


l’implementazione
 dei
 contenuti
 degli
 indicatori
 regionali
 di
 appropriatezza,
 e
 la
 valutazione
 delle
 criticità
 quali
 –quantitative
 dei
 consumi
 territoriali.
 Tali
 incontri
 sono
stati
condotti
in
plenaria
e
per
le
singole
AFT;


‐modifica
 del
 prontuario
 terapeutico17
 alla
 dimissione
 ospedaliera
 in
 linea
 con
 gli


obiettivi
regionali
con
inclusione
nel
prontuario
dei
soli
farmaci
a
brevetto
scaduto,
se
 presenti
 all’interno
 di
 gruppi
 terapeutici
 omogenei
 (per
 es.
 statine,
 sartani,
 antidepressivi,
 etc.)
 e
 realizzazione
 di
 un
 progetto
 specifico
 per
 l’incremento
 delle
 prescrizioni
di
statine
e
sartani
a
brevetto
scaduto;


‐monitoraggio
delle
prescrizioni
farmaceutiche
soggette
a
nota
AIFA
per
i
medici
con
 il
più
alto
livello
di
prescrizione
per
ciascuna
nota,
convocazione
mensile
dei
medici
 prescrittori
 e
 valutazione
 dell’appropriatezza
 prescrittiva
 da
 parte
 dell’apposita
 Commissione
aziendale18;


‐organizzazione
 di
 forme
 alternative
 di
 distribuzione
 dei
 farmaci:
 Distribuzione
 diretta
–
Punti
farmaceutici
di
continuità.



Nell’ex
azienda2,
sono
stati
istituiti
due
punti
di
erogazione
diretta
dei
farmaci,
uno
 presso
 l’ex
 ospedale
 Campo
 di
 Marte
 Lucca,
 e
 l’altro
 in
 S.
 Croce
 di
 Castelnuovo
 Garfagnana.


Mentre,
coerentemente
con
le
indicazioni
regionali
di
cui
alla
DGRT
n.
424/06,
ogni
 Punto
 farmaceutico
 di
 continuità,
 eroga
 le
 prestazioni
 di
 assistenza
 farmaceutica
 previste
dalla
delibera
stessa,
e
dal
2012,
anche
i
prodotti
di
alimentazione
enterale
e
 per
os.;


‐organizzazione
 di
 forme
 alternative
 di
 distribuzione
 dei
 farmaci:
 Distribuzione
 Per
 Conto
(DPC).


La
Distribuzione
per
Conto
è
un
servizio
effettuato
dalle
farmacie
pubbliche
e
private
 della
 ex
 Asl
 2
 di
 Lucca
 disciplinato
 dal’accordo
 recepito
 con
 Delibera
 del
 Direttore
 Generale
n.
934
del
29/12/2006
e
succ.
mod.
La
normativa
di
riferimento
regionale
è
 rappresentata
dalle
Delibere
di
GRT
n.
299/2005,
n.88/2010
e
n.
469/2011.


L’azienda
 ha
 curato
 la
 gestione
 del
 sistema
 distributivo,
 l’implementazione
 delle
 indicazioni
 regionali
 ed
 ha
 provveduto
 all’aggiornamento
 in
 tempo
 reale
 della
 lista
 dei
 farmaci
 secondo
 il
 PHT
 (Prontuario
 Ospedale
 Territorio).
 Nel
 complesso
 l’attivazione
del
sistema
distributivo
della
DPC
ha
contribuito
al
contenimento
della
 







16
L’attività
di
informazione
sull’appropriatezza
prescrittiva,
nel
2013,
in
collaborazione
tra
la
farmaceutica
territoriale
ed
i


responsabili
 di
 zona‐distretto,
 sono
 state
 intraprese
 iniziative
 per
 il
 contenimento
 e
 la
 qualificazione
 della
 spesa
 farmaceutica,
(convenzionata,
erogata
in
distribuzione
diretta
e
in
DPC),
attraverso
la
predisposizione
e
la
distribuzione
di
 report
 personalizzati
 e
 di
 altre
 tabelle
 descrittive
 dell’andamento
 della
 spesa,
 ai
 MMG
 e
 PLS.
 Essendosi
 costituite
 le
 AFT
 (Associazioni
 Funzionali
 Territoriali),
 è
 stato
 avviato
 un
 processo
 di
 integrazione
 aziendale
 di
 tali
 aggregazioni,
 anche
 attraverso
contatti
strutturati
con
i
servizi
farmaceutici,
che
hanno
curato
la
definizione
dell’accordo
di
budget
per
quanto
di
 competenza.
 Il
 sito
 intranet
 della
 Farmaceutica
 Territoriale
 ed
 il
 sito
 della
 Farmaceutica
 Ospedaliera
 sono
 costantemente
 aggiornati
a
cura
dei
servizi
farmaceutici
aziendali,
e
contengono
informazioni
utili
per
un
uso
più
sicuro
ed
appropriato
dei
 farmaci
e
per
la
conoscenza
puntuale
e
il
rispetto
delle
norme
di
prescrizione.


17Nel
 2013
 è
 proseguita
 l’attività
 di
 aggiornamento
 del
 nuovo
 prontuario
 terapeutico
 di
 AV
 (PTAV)
 a
 cura
 della


Commissione
 Terapeutica
 preposta
 (CTVA),
 finalizzato
 alla
 stesura
 di
 un
 unico
 prontuario
 da
 adottare
 in
 tutti
 gli
 ospedali
 dell’AV,
che
corrisponda
a
criteri
di
efficacia
e
appropriatezza.
Mentre
la
Commissione
Terapeutica
Aziendale
(CTA)
ha
svolto
 attività
 di
 filtro
 rispetto
 alle
 determinazione
 della
 CTAV,
 ha
 curato
 la
 promozione
 delle
 indicazioni
 regionali
 in
 materia
 di
 utilizzo
 dei
 farmaci
 a
 prescrizione
 specialistica
 ospedaliera
 e
 promosso
 strategie
 di
 Minimizzazione
 dei
 Costi
 per
 alcuni
 gruppi
di
farmaci
a
prescrizione
specialistica
ed
alto
impatto
aziendale.



18La
Commissione
Note
Aifa,
assicura
una
attività
di
verifica
mensile
sulle
prescrizioni
di
farmaci
soggetti
a
nota
Aifa
e/o


Piano
 Terapeutico,
 segnalando
 alla
 direzione
 aziendale
 i
 casi
 non
 conformi
 per
 la
 successiva
 contestazione
 nei
 termini
 di
 legge.


(15)

spesa
 farmaceutica
 territoriale,
 consentendo
 ai
 cittadini
 la
 massima
 capillarità
 per
 l’accesso
all’assistenza
farmaceutica.
 
 ‐ In
relazione
alla
gestione,
ha
attivato
il
sistema
di
Budget:
 
 ‐servizi
ospedalieri
in
rete
 livello
di
contrattazione:
presidio,
area
funzionale,
Unità
Operativa
 ‐servizi
territoriali
di
zona


livello
 di
 contrattazione:
 dipartimento
 di
 prevenzione,
 zona
 distretto,
 unità
 funzionale,
unità
operativa


La
 retribuzione
 di
 risultato
 è
 correlata
 anche
 al
 raggiungimento
 degli
 obiettivi
 di
 budget.



 


Erogazione
dei
Servizi
Sanitari
Territoriali
 


L’ex
 Asl
 2
 di
 Lucca,
 ha
 proseguito
 ad
 investire
 nel
 corso
 del
 2013,
 nella
 rimodulazione
 dei
 servizi
 territoriali,
 in
 particolare
 nel
 potenziamento
 delle
 Cure
 Intermedie
 e
 della
 Sanità
 d’Iniziativa.


L’utilizzo
 dei
 percorsi
 delle
 “Cure
 Intermedie”
 è
 strategico
 e
 per
 certi
 versi
 complementare
 alla
funzione
ospedaliera,
che
è
centrata
sulla
fase
acuta
del
problema
di
salute
del
cittadino
 che
 ha
 bisogno
 di
 una
 continuità
 assistenziale
 sia
 in
 entrata
 che
 in
 uscita
 dal
 presidio
 ospedaliero.
Nel
corso
del
2013
è
stata
espletata
la
progettazione
per
l’ulteriore
sviluppo
delle
 cure
intermedie
sull’intero
territorio
dell’azienda
con:


‐ ampliamento
dei
Posti
Letto
presso
l’ospedale
di
comunità
di
Marlia;


‐ progettazione
di
moduli
di
Cure
Intermedie
presso
la
sede
di
Campo
di
Marte;


‐ riorganizzazione
della
Rete
di
Cure
Palliative
domiciliari/hospice
nella
Piana
di
Lucca;
 ‐ progettazione
 dell’ampliamento
 dei
 Posti
 letto
 di
 Cure
 Intermedie
 della
 Valle
 del


Serchio,
a
seguito
della
riorganizzazione
dei
piccoli
ospedali;


‐ apertura
 di
 una
 struttura
 a
 Bassa
 Intensità
 Assistenziale
 per
 i
 pazienti
 psichiatrici
 sub‐acuti,
al
fine
di
evitare
i
ricoveri
inappropriati
in
SPDC.


Tale
modalità
operative
dell’assistenza
consentono
l’erogazione
di
appropriati
livelli
di
cure
 in
 contesti
 più
 adeguati
 dal
 punto
 di
 vista
 assistenziale,
 prediligendo,
 quando
 possibile,
 il
 domicilio
del
paziente.


L’Azienda
ha
valorizzato
l’esperienza
della
“Sanità
d’Iniziativa”
introdotta
dalle
Deliberazione
 di
 Giunta
 Regionale
 n.
 716/2009,
 n.
 355/2010,
 n.
 822/2011,
 estendendone
 il
 campo
 di
 applicazione
con
la
collaborazione
dei
Medici
di
Medicina
Generale.
Nel
periodo
l’azienda
ha
 attivato
13
moduli
di
Sanità
d’Iniziativa
(5
nella
VdS
e
8
nella
PdL)
che
coprono
circa
100.000
 cittadini
 ed
 ha
 valorizzato
 il
 lavoro
 in
 moduli
 con
 la
 presenza
 strategica
 dell’infermiere
 di
 famiglia
che
svolge
un
ruolo
chiave
nel
supporto
al
self
management
e
nella
gestione
proattiva
 degli
 interventi
 sanitari.
 Il
 passaggio
 a
 sistema
 del
 modello
 organizzativo
 sta
 avvenendo
 nell’ambito
delle
aggregazioni
funzionali
territoriali
(AFT)
e
strutturali
(UCCP)
dei
MMG
di
cui
 agli
Accordi
Collettivi
nazionali,
regionali
ed
aziendali.
 Nel
2013
sono
state
attivate
7
AFT
(5
nella
Piana
di
Lucca
e
2
nella
Valle
del
Serchio)
con
la
 nomina
dei
coordinatori.
E’
stato
siglato
l’Accordo
Aziendale
con
la
medicina
generale,
volto
a
 consolidare
i
rapporti
e
sviluppare
i
progetti
di
estensione
della
sanità
d’iniziativa
all’interno
 delle
AFT
e
per
l’individuazione
delle
strutture
adeguate
per
la
realizzazione
delle
Case
della
 Salute.


(16)

Per
quanto
riguarda
l’Assistenza
Territoriale,
l’obiettivo
strategico
principale
del
processo
di
 integrazione
 tra
 le
 Aziende
 Sanitarie
 dell’AV,
 è
 stato
 l’adozione
 delle
 misure
 di
 razionalizzazione
 del
 sistema
 di
 Emergenza
 Urgenza
 territoriale,
 attraverso
 la
 rivisitazione
 del
 sistema
 territoriale
 di
 Emergenza
 Urgenza,
 la
 razionalizzazione
 della
 Rete
 dei
 Punti
 di
 Emergenza
 Sanitaria
 Territoriale,
 l’implementazione
 delle
 auto
 mediche,
 l’implementazione
 della
Rete
delle
Ambulanze
Infermieristiche
sul
territorio,
l’avvio
del
processo
di
riassetto
dei
 Punti
di
Emergenza
Sanitaria
Territoriale.
 
 
 
 Relazione
Sanitaria
ex
Asl
Lucca
2014
(31/12/16)
‐
Il
Nuovo
Ospedale
per
intensità
di
cure
 
 
 Nel
corso
del
2014
l’azienda
di
Lucca
ha
completato
la
realizzazione
del
Nuovo
Ospedale
S.
 Luca,
 con
 la
 contestuale
 riqualificazione
 dell’Area
 di
 Campo
 di
 Marte
 ad
 attività
 territoriali
 (Casa
 della
 Salute,
 Cure
 Intermedie,
 Consultorio
 Principale
 e
 attività
 Specialistiche
 di
 primo
 livello).


Il
trasferimento
dei
pazienti
ricoverati
a
Campo
di
Marte
nel
Nuovo
nosocomio,
è
avvenuto
il
 18
maggio.
Questa
data
rappresenta
lo
start
up
del
Nuovo
Ospedale
S.
Luca:
alle
h.
20.00
il
P.S.
 ha
 iniziato
 ad
 accettare
 i
 pazienti
 e
 nelle
 12
 h.
 successive,
 tutte
 le
 funzioni
 ospedaliere
 dell’ospedale
Campo
di
Marte
sono
state
definitivamente
chiuse.


Le
caratteristiche
del
nuovo
ospedale,
sia
dal
punto
di
vista
strutturale
che
funzionale,
sono
 tali
da
assicurare
nei
prossimi
anni,
performance
elevate
dal
punto
di
vista
della
qualità
dei
 servizi
(quelli
no
core
sono
in
concessione)
e
dell’efficienza.
Tuttavia,
per
arrivare
ai
risultati
 attesi,
 è
 necessario
 un
 periodo
 di
 rodaggio
 della
 struttura
 per
 tutti
 i
 suoi
 aspetti
 ed
 un
 investimento
 nelle
 funzioni
 di
 coordinamento
 dei
 servizi
 integrati
 con
 quelli
 del
 concessionario.


La
 flessione
 della
 Produzione
 Ospedaliera
 e
 l’iniziale
 allungamento
 dei
 Tempi
 di
 Presa
 incarico,
sono
fenomeni
fisiologici,
che
già
negli
ultimi
mesi
dell’anno
2014
hanno
imboccato
 un
trend
di
miglioramento.


Nel
 corso
 dell’anno
 tutti
 i
 settori
 dell’azienda,
 tecnici‐amministrativi‐sanitari,
 sono
 stati
 impegnati
 con
 la
 ex
 ESTAV19,
 a
 portare
 a
 termine
 il
 progetto
 di
 trasferimento
 e
 avvio
 del


nuovo
 ospedale;
 il
 progetto
 nuovo
 ospedale
 ha
 rappresentato
 la
 priorità
 assoluta,
 anche
 in
 termini
di
risorse,
dell’ex
Asl
2
Lucca
per
il
2014.



 


ZONA
 TOTALE
 0­14
anni
­
%
 15­64
a.
­
%
 65+
anni
­%


Valle
del
Serchio
 


57.334
 


11,5
 


60,9
 


27,6
 Piana
di
Lucca
 
169.718
 


13,4
 


62,9
 


23,7
 EX
ASL
2
LUCCA
 
227.052
 


12,9
 


62,4
 


24,7
 
 
 FIG.

4


Popolazione
totale
e
per
classi
di
età.
Dati
di
popolazione
al
01/01/15
fonte
ISTAT
 
 
 





 19
La
L.R.
n.
26/2014,
istituisce
a
decorrere
dal
01/10/2014,
l’Ente
di
Supporto
Tecnico‐Amministrativo
Regionale
(ESTAR),
 per
l’esercizio,
mediante
i
dipartimenti
di
livello
regionale,
delle
funzioni
tecniche,
amministrative
e
di
supporto
delle
aziende
 sanitarie,
degli
enti
del
servizio
sanitario
regionale
e
delle
società
della
salute.
Decadono
gli
ESTAV
della
regione.


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