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PARTE I CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO DEFINIZIONE TECNICO E GIURIDICA DELL OGGETTO DELL APPALTO

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PARTE I

DEFINIZIONE TECNICO E GIURIDICA DELL’OGGETTO DELL’APPALTO

CAPO I – NATURA E OGGETTO DELL’APPALTO Art. 1 Oggetto dell’appalto

Art. 2 Ammontare dell’appalto

Art. 3 Modalità di stipulazione del contratto

Art. 4 Categoria prevalente, categorie scorporabili e subappaltabili CAPO II – DISCIPLINA CONTRATTUALE

Art. 5 Interpretazione del contratto e del capitolato speciale di appalto Art. 6 Documenti che fanno parte del contratto

Art. 7 Disposizioni particolari riguardanti l’appalto

Art. 8 Rappresentante dell’appaltatore, domicilio e direttore di cantiere Art. 9 Norme generali sui materiali, i componenti, i sistemi e l’esecuzione CAPO III – TERMINI PER L’ESECUZIONE

Art. 10 Consegna e inizio dei lavori

Art. 11 Ordine da tenersi nell’andamento dei lavori Art. 12 Termine per l’ultimazione dei lavori Art. 13 Sospensioni e proroghe

Art. 14 Penali in caso di ritardo

Art. 15 Programma esecutivo dei lavori dell’appaltatore e cronoprogramma Art. 16 Inderogabilità dei termini di esecuzione

Art. 17 Risoluzione del contratto per mancato rispetto dei termini Art. 18 Potere e ordini della direzione dei lavori

CAPO IV – DISCIPLINA ECONOMICA Art. 19 Anticipazione

Art. 20 Pagamenti in acconto Art. 21 Pagamenti a saldo Art. 22 Revisione dei prezzi

Art. 23 Cessione del contratto e cessione dei crediti

CAPO V – CONTABILIZZAZIONE E LIQUIDAZIONE DEI LAVORI Art. 24 Modalità di contabilizzazione

Art. 25 Lavori in economia CAPO VI – CAUZIONI E GARANZIE

Art. 26 Cauzione provvisoria Art. 27 Cauzione definitiva Art. 28 Garanzia sulla rata di saldo Art. 29 Riduzione delle garanzie

Art. 30 Assicurazione a carico dell’impresa CAPO VII – DISPOSIZIONI PER L’ESECUZIONE

Art. 31 Variazione dei lavori

Art. 32 Prezzi applicabili ai nuovi lavori e nuovi prezzi CAPO VIII – DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA

Art. 33 Norme di sicurezza generale Art. 34 Sicurezza sul luogo di lavoro

Art. 35 Osservanza e attuazione dei piani di sicurezza CAPO IX – DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SUBAPPALTO

Art. 36 Subappalto

Art. 37 Responsabilità in materia di subappalto Art. 38 Pagamento dei subappaltatori

CAPO X – CONTROVERSIE, MANODOPERA, ESECUZIONE D’UFFICIO Art. 39 Definizione delle controversie

Art. 40 Contratti collettivi e disposizioni sulla manodopera Art. 41 Risoluzione del contratto – esecuzione d’ufficio dei lavori CAPO XI – DISPOSIZIONI PER L’ULTIMAZIONE DEI LAVORI

Art. 42 Ultimazione dei lavori e gratuita manutenzione Art. 43 Collaudo dei lavori

CAPO XII – NORME FINALI

Art. 44 Oneri e obblighi a carico dell’appaltatore Art. 45 Obblighi speciali a carico dell’appaltatore Art. 46 Proprietà dei materiali di scavo e di demolizione Art. 47 Custodia del cantiere

Art. 48 Cartello di cantiere

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Art. 50 Disciplina nel cantiere

PARTE II

DISPOSIZIONI TECNICO AMMINISTRATIVE RIGUARDANTI L'APPALTO E NORME DI MISURAZIONE

ART. 1 NORME REGOLATRICI DELL’APPALTO

ART. 2 NORME E PRESCRIZIONI RELATIVE A CARATTERISTICHE E REQUISITI DEI MATERIALI E DEI COMPONENTI

ART. 3 ORDINE DI PREVALENZA DELLE NORME CONTRATTUALI ART. 4 OPERE E FORNITURE SCORPORATE - ANTICIPAZIONI

ART. 5 MODALITÀ DI ESECUZIONE RESPONSABILITÀ DELL’IMPRESA APPALTATRICE ART. 6 PROGRAMMA DI ESECUZIONE DEI LAVORI

ART. 7 INSTALLAZIONE GESTIONE E CHIUSURA DEL CANTIERE

ART. 8 COORDINAMENTO DEI LAVORI CON LA REALIZZAZIONE DI ALTRE OPERE ART. 9 ASSISTENZA TECNICA

ART. 10 CAMPIONATURE E PROVE TECNICHE

ART. 11 APPROVVIGIONAMENTO ANTICIPATO DI MATERIALI E COMPONENTI ART. 12 ULTIMAZIONE DEI LAVORI GRATUITA MANUTENZIONE - COLLAUDO ART. 13 OSSERVANZA DEI CONTRATTI COLLETTIVI

ART. 14 RISOLUZIONE DEL CONTRATTO

ART. 15 SPESE CONTRATTUALI NORME FISCALI

ART. 16 CESSIONE DEL CONTRATTO E CESSIONE DEI CREDITI ART. 17 DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE

ART. 18 SUBAPPALTO

ART. 19 NORME PER LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEI LAVORI Obblighi ed oneri compresi e compensati con i prezzi di appalto Valutazione e misurazione dei lavori

CAPITOLI

QUALITA’ E PROVENIENZA DEI MATERIALI - MODALITA’ DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORO CAPITOLO I - QUALITA' E PROVENIENZA DEL MATERIALE

ART. 1 MATERIALI IN GENERE

ART. 2 PRESCRIZIONI GENERALI - PROVE

ART. 3 ACQUA, CALCI, CEMENTI ED AGGLOMERATI CEMENTIZI, POZZOLANE ART. 4 ARMATURE PER CALCESTRUZZO

ART. 5 PRODOTTI PER PAVIMENTAZIONE

ART. 6 ELEMENTI DI LATERIZIO E CALCESTRUZZO, MATERIALI FERROSI E METALLI VARI ART. 7 COSTRUZIONE DEI TAPPETI SOTTILI IN CONGLOMERATO BITUMINOSO

ART. 8 TUBI DI CLORURO DI POLIVINILE

ART. 9 TUBAZIONI IN PEAD (POLIETILENE AD ALTA DENSITA' )

ART. 10 REQUISITI DL RISPONDENZA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI ALLE NORME VIGENTI ART. 11 CONDUTTORI

ART. 12 CORPI ILLUMINANTI

CAPITOLO II - MODALITA' DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORO ART. 13 SCAVI IN GENERE

ART. 14 SCAVI DI SBANCAMENTO

ART. 15 ESECUZIONE SCAVI PER POSA TUBAZIONI ART. 16 DEMOLIZIONI E RIMOZIONI

ART. 17 MALTE CEMENTIZIE

ART. 18 OPERE IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO SEMPLICE ART. 19 ESECUZIONE DELLE PAVIMENTAZIONI

ART. 20 ESECUZIONE DELL'IMPIANTO ELETTRICO ART.21 MESSA A TERRA

CAPITOLO III - SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO ART. 22 RESPONSABILITA’ DEL COMMITTENTE

ART. 23 RESPONSABILITA’ DELL’IMPRESA APPALTATRICE

ART. 24 ADEMPIMENTI DELL’APPALTATORE IN MATERIA DI PIANI DI SICUREZZA

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PARTE I

DEFINIZIONE TECNICO E GIURIDICA DELL’OGGETTO DELL’APPALTO

CAPO I – NATURA E OGGETTO DELL’APPALTO Art. 1 OGGETTO DELL’APPALTO

L’oggetto dell’appalto consiste nella progettazione esecutiva per la realizzazione delle opere a completamento del percorso pedonale di collegamento tra largo Santovetti e la piazzetta del Corso, che consistono essenzialmente in:

1. Nuova pavimentazione in selci lungo tutto il percorso;

2. Realizzazione di rete fognaria acque chiare e nere (completamento dell'esistente).

3. Realizzazione di impianto illuminazione pubblica.

4. Realizzazione di rete idrica principale.

Sono compresi nell’appalto tutte le opere, le prestazioni, le forniture e le provviste necessarie per dare il lavoro completamente compiuto e secondo le condizioni stabilite dal capitolato speciale d’appalto, con le caratteristiche tecniche, qualitative e quantitative previste dal progetto definitivo con i relativi allegati, nel rispetto delle scelte architettoniche e dei progetti di strutture e impianti, dei quali l’appaltatore dichiara di aver preso completa ed esatta conoscenza.

L’esecuzione dei lavori è, comunque, effettuata secondo le regole dell’arte e l’appaltatore deve conformarsi alla massima diligenza nell’adempimento dei propri obblighi.

Art. 2 AMMONTARE DELL’APPALTO L’importo dell’appalto ammonta a € 87.478,88

(ottantasettemilaquattrocentosettantotto/88), così ripartito:

a) Importo soggetto a ribasso d’asta € 83.234,40 (ottantatremiladuecentotrentaquattro/40)

b) Importo degli oneri per la sicurezza non soggetto a ribasso d’asta € 4.244,48 (quattromiladuecentoquarantaquattro/48)

L' importo dei lavori è stato determinato applicando i prezzi unitari desunti dalla Tariffa vigente per opere e lavori pubblici della Regione Lazio approvata con D.G.R. 6 agosto 2012 n. 412, integrata da n. 8 nuovi prezzi ricavati attraverso analisi sulla base dei costi elementari di materiali, manodopera, noli e trasporti, vigenti al momento della progettazione. Gli oneri della sicurezza sono stati determinati ai sensi del punto 4 dell’allegato XV, allegato XV.1, allegato XV.2 D.lgs. 81/08.

L’importo contrattuale corrisponde all’importo dei lavori al quale deve essere applicato il ribasso percentuale sui prezzi unitari offerto dall’aggiudicatario in sede di gara, aumentato dell’importo degli oneri per la sicurezza e la salute nel cantiere, non soggetto ad alcun ribasso, di cui al combinato disposto dell'articolo 131, comma 3 del D.lgs. 163/06 e dell'articolo 100, comma 1, primo periodo, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

Art. 3 MODALITA’ DI STIPULAZIONE DEL CONTRATTO

Il contratto è stipulato interamente “a corpo” ai sensi dell’articolo 53 comma 4 del D.lgs. 163/06.

L’importo del contratto è fisso e invariabile senza che possa essere invocata dalle parti contraenti alcuna verificazione sulla misura o sul valore attribuito alla qualità di dette opere o provviste. Il ribasso percentuale offerto dall’aggiudicatario in sede di gara si intende offerto e applicato a tutti i prezzi unitari in elenco (compresi nuovi prezzi desunti da analisi) i quali, così ribassati, costituiscono i prezzi contrattuali da applicare alle singole quantità eseguite. I prezzi contrattuali sono vincolanti anche per la definizione, valutazione e contabilizzazione di eventuali varianti, addizioni o detrazioni in corso d’opera, qualora ammissibili ed ordinate o autorizzate ai sensi dell’articolo 132 del D.lgs. 163/06.

Art. 4 CATEGORIA PREVALENTE, CATEGORIE SCORPORABILI E SUBAPPALTABILI

Ai sensi degli articoli 3 e 30 del regolamento per la qualificazione delle imprese di costruzione approvato con D.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34, i lavori sono classificati nelle seguenti categorie di appalto:

OG03 (categoria prevalente) class. I

Di seguito si riportano i gruppi di lavorazione omogenee ai sensi dell’art. 43 del D.P.R. 207/2010:

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N. DESCRIZIONE DEI GRUPPI DI LAVORAZIONI OMOGENEE

DEGLI INTERVENTI A CORPO IMPORTO € %

1 DEMOLIZIONI 5.582,23 6,381

2 SCAVI - TRASPORTI 10.683,11 12,212

3 CONGLOMERATI 5.256,91 6,009

4 PAVIMENTAZIONI 46.697,98 53,382

5 RETE FOGNARIA 4.679,15 5,349

6 ILLUMINAZIONE 8.563,28 9,789

7 RETE IDRICA 724,03 0,828

8 OPERE EDILI 5.292,19 6,050

TOTALI 87.478,88 100,00

CAPO II – DISCIPLINA CONTRATTUALE

Art. 5 INTERPRETAZIONE DEL CONTRATTO E DEL CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

In caso di discordanza tra i vari elaborati di progetto vale la soluzione più aderente alle finalità per le quali il lavoro è stato progettato e, comunque, quella meglio rispondente ai criteri di ragionevolezza e di buona tecnica esecutiva, stabiliti dalla D.L. in accordo con il responsabile unico del procedimento.

In caso di norme del capitolato speciale tra loro non compatibili o apparentemente non compatibili, trovano applicazione in primo luogo le norme eccezionali o quelle che fanno eccezione a regole generali, in secondo luogo quelle maggiormente conformi alle disposizioni legislative o regolamentari ovvero all'ordinamento giuridico, in terzo luogo quelle di maggior dettaglio e infine quelle di carattere ordinario.

L'interpretazione delle clausole contrattuali, così come delle disposizioni del capitolato speciale d'appalto, è fatta tenendo conto delle finalità del contratto e dei risultati ricercati con l'attuazione del progetto approvato; per ogni altra evenienza trovano applicazione gli articoli da 1362 a 1369 del codice civile.

Art. 6 DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL CONTRATTO

Fanno parte integrante e sostanziale del contratto d’appalto, ancorché non materialmente allegati:

1. Relazione generale;

2. Elaborati grafici del progetto esecutivo;

3. Piano di manutenzione dell'opera;

4. Piano di sicurezza e coordinamento;

5. Cronoprogramma;

6. Elenco prezzi unitari;

7. Computo metrico estimativo e Quadro economico;

8. Capitolato speciale d'appalto.

Sono contrattualmente vincolanti tutte le leggi e le norme vigenti in materia di lavori pubblici e in particolare:

- il D.lgs. 163/06 - il D.P.R. 207/2010

Art. 7 DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L’APPALTO

La sottoscrizione del contratto e di tutti i suoi allegati da parte dell’appaltatore equivale a dichiarazione di perfetta conoscenza e incondizionata accettazione della legge, dei regolamenti e di tutte le norme vigenti in materia di lavori pubblici, nonché alla completa accettazione di tutte le norme che regolano il presente appalto, e del progetto per quanto attiene alla sua perfetta esecuzione. Con la sottoscrizione del contratto di appalto, l’appaltatore - ai sensi dell’articolo 106, comma 2, del D.P.R. 207/2010 - dà atto, senza riserva alcuna, della piena conoscenza e disponibilità degli atti progettuali e della documentazione (compreso il computo metrico), della disponibilità dei siti, dello stato dei luoghi, della viabilità di accesso, delle eventuali cave e discariche necessarie, nonché di tutte le circostanze generali e particolari suscettibili di influire sulla determinazione dei prezzi, sulle condizioni contrattuali e sull’esecuzione dei lavori.

Egli, inoltre, ritiene i lavori realizzabili e i prezzi applicati, nel loro complesso, remunerativi e tali da consentire il ribasso offerto.

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Art. 8 RAPPRESENTANTE DELL’APPALTATORE, DOMICILIO E DIRETTORE DI CANTIERE

L’appaltatore deve eleggere domicilio ai sensi e nei modi di cui all’articolo 2 del capitolato generale d’appalto; a tale domicilio si intendono ritualmente effettuate tutte le intimazioni, le assegnazioni di termini e ogni altra notificazione o comunicazione dipendente dal contratto.

L’appaltatore deve altresì comunicare, ai sensi e nei modi di cui all’articolo 3 del capitolato generale d’appalto, le generalità delle persone autorizzate a riscuotere.

L'appaltatore che non conduce personalmente i lavori deve farsi rappresentare per mandato, depositato presso la Stazione Appaltante, da persona gradita alla stessa e fornita dei necessari requisiti d'idoneità tecnica e morale. Tale persona potrà essere allontanata e sostituita a richiesta della Stazione Appaltante.

L'appaltatore è tenuto ad affidare la direzione tecnica del cantiere ad apposito personale, fornito almeno di diploma tecnico e abilitato all'esercizio della professione o, in alternativa alle proprie stabili dipendenze, il quale rilascerà dichiarazione scritta di accettazione dell'incarico, anche il merito alla responsabilità per infortuni, essendo responsabile del rispetto della piena applicazione del piano delle misure per la sicurezza fisica dei lavoratori, inclusi quelli delle imprese subappaltatrici. Anche il direttore tecnico del cantiere può essere allontanato e sostituito a richiesta della Stazione Appaltante. La nomina del direttore del cantiere dovrà essere comunicata al responsabile del procedimento tramite il direttore dei lavori entro trenta giorni dalla esecutorietà del contratto e comunque prima che abbia luogo la consegna dei lavori. In mancanza, il cantiere non potrà essere avviato per colpa dell'appaltatore e quindi con addebito degli eventuali giorni di ritardo.

Compete esclusivamente all'appaltatore ed al direttore del cantiere ogni decisione e responsabilità per quanto riguarda:

- le modalità ed i sistemi di organizzazione e conduzione dei lavori e di direzione del cantiere;

- le opere provvisionali, le armature, gli scavi, i rinterri, le demolizioni, le previdenze antinfortunistiche ed ogni altro provvedimento per salvaguardare l'incolumità sia del personale che dei terzi e la sicurezza del traffico veicolare e pedonale, nonché per evitare ogni e qualsiasi danno ai servizi pubblici di soprassuolo e sottosuolo ed ai beni pubblici e privati.

Ogni e più ampia responsabilità in caso di infortuni e danni ricadrà pertanto sull'appaltatore, restando la Stazione Appaltante, nonché il personale preposto alla direzione dei lavori, sollevati ed indenni da qualsiasi domanda di risarcimento o azione legale.

Ogni variazione del domicilio di cui al comma 1, o delle persone di cui ai successivi commi, deve essere tempestivamente notificata alla Stazione Appaltante; ogni variazione della persona di cui al comma 3 deve essere accompagnata dal deposito presso la Stazione Appaltante del nuovo atto di mandato.

Art. 9 NORME GENERALI SUI MATERIALI, I COMPONENTI, I SISTEMI E L’ESECUZIONE

Nell'esecuzione di tutte le lavorazioni, le opere, le forniture, i componenti, anche relativamente a sistemi e subsistemi di impianti tecnologici oggetto dell'appalto, devono essere rispettate tutte le prescrizioni di legge e di regolamento in materia di qualità, provenienza e accettazione dei materiali e componenti nonché, per quanto concerne la descrizione, i requisiti di prestazione e le modalità di esecuzione di ogni categoria di lavoro, tutte le indicazioni contenute o richiamate contrattualmente nel capitolato speciale di appalto, negli elaborati grafici del progetto esecutivo e nella descrizione delle singole voci allegata allo stesso capitolato.

Per quanto riguarda l’accettazione, la qualità e l’impiego dei materiali, la loro provvista, il luogo della loro provenienza e l’eventuale sostituzione di quest’ultimo, si applicano rispettivamente gli articoli 15, 16 e 17 del capitolato generale d’appalto.

CAPO III – TERMINI PER L’ESECUZIONE Art. 10 INIZIO DEI LAVORI

L’esecuzione dei lavori dovrà avvenire entro 75 (settantacinque) giorni naturali e consecutivi dalla data di consegna dei lavori.

E’ facoltà della Stazione Appaltante procedere in via d’urgenza, alla consegna dei lavori, anche nelle more della stipulazione formale del contratto, ai sensi degli articoli 337, secondo comma, e 338 della legge n. 2248 del 1865, dell’articolo 153, commi 1 e 4, del D.P.R. 207/2010; in tal caso il direttore dei lavori indica espressamente sul verbale le lavorazioni da iniziare immediatamente.

Il suddetto comma si applica anche alle singole parti consegnate, qualora l’urgenza sia limitata all’esecuzione di alcune di esse.

Se nel giorno fissato e comunicato l’appaltatore non si presenta a ricevere la consegna dei lavori, il direttore dei lavori fissa un nuovo termine perentorio, non inferiore a 5 giorni e non superiore a 15; i termini per l’esecuzione decorrono comunque dalla data della prima convocazione. Decorso inutilmente il termine anzidetto è facoltà della Stazione Appaltante di risolvere il contratto e incamerare la cauzione, ferma restando la possibilità di avvalersi della garanzia fideiussoria al fine del risarcimento del danno, senza che ciò possa costituire motivo di pretese o eccezioni di sorta.

Qualora sia indetta una nuova procedura per l’affidamento del completamento dei lavori, l’aggiudicatario è escluso dalla partecipazione in quanto l’inadempimento è considerato grave negligenza accertata.

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L'appaltatore deve trasmettere alla Stazione Appaltante, prima dell’inizio dei lavori, la documentazione di avvenuta denunzia di inizio lavori effettuata agli enti previdenziali, assicurativi ed antinfortunistici, inclusa la Cassa Edile ove dovuta; egli trasmette altresì copia dei versamenti contributivi, previdenziali, assicurativi nonché di quelli dovuti agli organismi paritetici previsti dalla contrattazione collettiva, sia relativi al proprio personale che a quello di eventuali imprese subappaltatrici.

Le disposizioni sulla consegna si applicano anche alle singole consegne frazionate, relative alle singole parti di lavoro nelle quali questo sia frazionato, come previsto dal progetto esecutivo e dal cronoprogramma dei lavori.

All’atto della consegna il D.L. può prevedere, in presenza di temporanea indisponibilità delle aree o dell’immobile o di una parte di questo, la consegna parziale. In tal caso si provvede ogni volta alla compilazione di un verbale di consegna parziale e l’ultimo di questi costituisce verbale di consegna definitivo anche ai fini del computo dei termini per l’esecuzione, se non diversamente determinati.

Nel caso di consegna parziale l'appaltatore è tenuto a presentare, prima dell’inizio dei lavori, un programma di esecuzione dei lavori che preveda la realizzazione prioritaria delle lavorazioni sulle aree e sugli immobili disponibili.

L’appaltatore dovrà iniziare i lavori non oltre 10 giorni dalla data del verbale di consegna ed in caso di ritardo sarà applicata la penale giornaliera prevista al successivo art. 14 - Penali in caso di ritardo.

Qualora l’effettiva realizzazione in loco dell’opera non abbia inizio entro 30 giorni naturali e consecutivi decorrenti dal verbale di consegna, si darà corso alla risoluzione del contratto ed all’incameramento della cauzione, salvo rivalsa dei maggiori danni subiti. A seguito della suddetta risoluzione l’Ente Appaltante potrà affidare i lavori al concorrente che segue in graduatoria.

Il processo verbale di consegna dei lavori dovrà contenere gli elementi indicati nell'art. 154 del D.P.R.

207/2010 e in particolare la dichiarazione che l'area o l'immobile su cui devono svolgersi i lavori sia libera da persone e cose e tale da non impedire l'avvio e la prosecuzione dei lavori stessi.

Nel caso in cui manchi la disponibilità dell'intera area o dell'intero immobile, la consegna del lavoro potrà effettuarsi in più volte, con verbali di consegna parziale. L'appaltatore non potrà per questo sollevare eccezioni, scrivere riserve o trarre motivi per la richiesta di maggiori compensi o indennizzi. In questi casi la data di consegna a tutti gli effetti di legge è quella dell'ultimo verbale di consegna.

Art. 11 ORDINE DA TENERSI NELL’ANDAMENTO DEI LAVORI

L’ordine di esecuzione dei lavori dovrà pertanto essere subordinato al cronoprogramma dei lavori allegato al progetto esecutivo, ai tempi ed alle modalità stabilite dall’Amministrazione Appaltante, nonché alle indicazioni e/o prescrizioni riportate nel presente articolo.

L'appaltatore potrà organizzare il cantiere e l'esecuzione dei lavori nel modo che crederà più conveniente per darli perfettamente compiuti nel termine contrattuale, purché l’organizzazione e la conduzione dei lavori stessi, a giudizio della D.L. e del responsabile unico del procedimento, non contrasti con la buona riuscita delle opere e con gli interessi dell'Amministrazione e con le indicazioni e prescrizioni sopra fornite.

Le prescrizioni del presente articolo, una volta sottoscritto il contratto, al quale è allegato il capitolato, si intendono espressamente accettate.

Art. 12 TERMINE PER L’ULTIMAZIONE DEI LAVORI I tempi riferiti all’appalto sono i seguenti:

- per l’ultimazione dei lavori 75 (settantacinque) giorni naturali e consecutivi, decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori.

Nel calcolo del tempo contrattuale si è tenuto conto delle ferie contrattuali.

L’impresa dovrà provvedere alla consegna delle opere realizzate, secondo le modalità fissate per l’esecuzione dei lavori e quindi dovrà rispettare la tempistica prevista nel cronoprogramma dei lavori.

L’appaltatore si obbliga alla rigorosa ottemperanza del cronoprogramma dei lavori che potrà fissare scadenze inderogabili per l’approntamento delle opere necessarie all’inizio di forniture e lavori da effettuarsi da altre ditte per conto della Stazione Appaltante ovvero necessarie all’utilizzazione, prima della fine dei lavori e previo certificato di collaudo o certificato di regolare esecuzione, riferito alla sola parte funzionale delle opere.

Art. 13 SOSPENSIONI E PROROGHE

Qualora cause di forza maggiore, condizioni climatologiche od altre circostanze speciali impediscano in via temporanea lo svolgimento a regola d’arte dei lavori, la direzione dei lavori, d’ufficio o su segnalazione dell’appaltatore, può ordinare, sentito il responsabile unico del procedimento, la sospensione dei lavori redigendo apposito verbale. Sono circostanze speciali le situazioni che determinano la necessità di procedere alla redazione di una variante in corso d’opera nei casi previsti dall’articolo 132, comma 1, lettere a), b) e c), del D.lgs. 163/06

In questi casi si applica l’articolo 158 del D.P.R. 207/2010 e gli articoli 24, 25 e 26 del capitolato generale d’appalto.

La richiesta di proroga dell’impresa deve essere motivata e pervenire al responsabile unico del procedimento prima della scadenza dei lavori o in tempo utile per dare a quest’ultimo la possibilità di rispondere entro 30 giorni dal ricevimento dell’istanza.

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A giustificazione del ritardo nell’ultimazione dei lavori o nel rispetto delle scadenze fissate dal programma temporale l’appaltatore non può mai attribuirne la causa, in tutto o in parte, ad altre ditte o imprese o forniture, se esso appaltatore non abbia tempestivamente per iscritto denunciato alla Stazione Appaltante il ritardo imputabile a dette ditte, imprese o fornitori.

I verbali per la concessione di sospensioni o proroghe, redatti con adeguata motivazione a cura della direzione dei lavori e controfirmati dall’appaltatore e dal responsabile unico del procedimento per accettazione e recanti l’indicazione dello stato di avanzamento dei lavori, devono pervenire al responsabile del procedimento entro il quinto giorno naturale successivo alla loro redazione e devono essere restituiti controfirmati dallo stesso o dal suo delegato.

La sospensione opera dalla data di redazione del relativo verbale, accettato dal responsabile del procedimento. Non possono essere riconosciute sospensioni, e i relativi verbali non hanno alcuna efficacia, in assenza di adeguate motivazioni o le cui motivazioni non siano riconosciute adeguate da parte del responsabile del procedimento con annotazione sul verbale.

Nel verbale di ripresa dei lavori il direttore dei lavori deve indicare il nuovo termine contrattuale.

La concessione della proroga non pregiudica i diritti che possono competere all'appaltatore per il fatto che la maggior durata dei lavori sia imputabile alla Stazione Appaltante.

Nel periodo di proroga è sempre a carico dell'appaltatore la sorveglianza dell'intero cantiere.

Art. 14 PENALI IN CASO DI RITARDO

Nel caso di mancato rispetto del termine indicato per l’esecuzione delle opere, per ogni giorno naturale consecutivo di ritardo nell’ultimazione dei lavori viene applicata una penale pari all’ uno per mille dell’importo contrattuale.

La penale, nella stessa misura percentuale di cui al comma 1, trova applicazione anche in caso di ritardo:

- nell’inizio dei lavori rispetto alla data fissata dal direttore dei lavori per la consegna degli stessi;

- nella ripresa dei lavori seguente un verbale di sospensione, rispetto alla data fissata dal direttore dei lavori;

- nel rispetto dei termini imposti dalla direzione dei lavori per il ripristino di lavori non accettabili o danneggiati.

- nel rispetto delle soglie temporali fissate a tale scopo nel cronoprogramma dei lavori.

Tutte le penali di cui al presente articolo sono contabilizzate in detrazione in occasione del pagamento immediatamente successivo al verificarsi della relativa condizione di ritardo.

L’importo complessivo delle penali irrogate ai sensi dei commi precedenti non può superare il 10 per cento dell’importo contrattuale; qualora i ritardi siano tali da comportare una penale di importo superiore alla predetta percentuale trova applicazione l’articolo 136 D.lgs. 163/06, in materia di risoluzione del contratto.

L’applicazione delle penali di cui al presente articolo non pregiudica il risarcimento di eventuali danni o ulteriori oneri sostenuti dalla Stazione Appaltante a causa dei ritardi.

Art. 15 PROGRAMMA ESECUTIVO DEI LAVORI DELL’APPALTATORE E CRONOPROGRAMMA

Prima dell'inizio dei lavori, (nel caso di consegna parziale v. art. 10, comma 8), l'appaltatore predispone e consegna alla direzione lavori un proprio programma esecutivo dei lavori, elaborato in relazione alle proprie tecnologie, alle proprie scelte imprenditoriali e alla propria organizzazione lavorativa;

tale programma deve riportare per ogni lavorazione, le previsioni circa il periodo di esecuzione nonché l'ammontare presunto, parziale e progressivo, dell'avanzamento dei lavori alle date contrattualmente stabilite per la liquidazione dei certificati di pagamento deve essere coerente con i tempi contrattuali di ultimazione e deve essere approvato dalla direzione lavori, mediante apposizione di un visto, entro cinque giorni dal ricevimento. Trascorso il predetto termine senza che la direzione lavori si sia pronunciata il programma esecutivo dei lavori si intende accettato, fatte salve palesi illogicità o indicazioni erronee incompatibili con il rispetto dei termini di ultimazione.

Il programma esecutivo dei lavori dell'appaltatore può essere modificato o integrato dalla Stazione Appaltante, mediante ordine di servizio, ogni volta che sia necessario alla miglior esecuzione dei lavori e in particolare:

a) per il coordinamento con le prestazioni o le forniture di imprese o altre ditte estranee al contratto;

b) per l'intervento o il mancato intervento di società concessionarie di pubblici servizi le cui reti siano coinvolte in qualunque modo con l'andamento dei lavori, purché non imputabile ad inadempimenti o ritardi della Stazione Committente;

c) per l'intervento o il coordinamento con autorità, enti o altri soggetti diversi dalla Stazione Appaltante, che abbiano giurisdizione, competenze o responsabilità di tutela sugli immobili, i siti e le aree comunque interessate dal cantiere; a tal fine non sono considerati soggetti diversi le società o aziende controllate o partecipate dalla Stazione Appaltante o soggetti titolari di diritti reali sui beni in qualunque modo interessati dai lavori intendendosi, in questi casi, ricondotta la fattispecie alla responsabilità gestionale della Stazione Appaltante;

d) per la necessità o l'opportunità di eseguire prove sui campioni, prove di carico e di tenuta e funzionamento degli impianti, nonché collaudi parziali o specifici;

e) qualora sia richiesto dal coordinatore per la sicurezza e la salute nel cantiere, in ottemperanza

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all'articolo 92 del decreto legislativo n. 81 del 2008. In ogni caso il programma esecutivo dei lavori deve essere coerente con il piano di sicurezza e di coordinamento del cantiere, eventualmente integrato ed aggiornato.

Art. 16 INDEROGABILITA’ DEI TERMINI DI ESECUZIONE

Non costituiscono motivo di proroga dell’inizio dei lavori, della loro mancata regolare o continuativa conduzione secondo il relativo programma o della loro ritardata ultimazione:

a) il ritardo nell'installazione del cantiere e nell’allacciamento alle reti tecnologiche necessarie al suo funzionamento, per l'approvvigionamento dell'energia elettrica e dell'acqua;

b) l’adempimento di prescrizioni, o il rimedio a inconvenienti o infrazioni riscontrate dal direttore dei lavori o dagli organi di vigilanza in materia sanitaria e di sicurezza, ivi compreso il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, se nominato, o il responsabile dei lavori ai sensi del D.Lgs. 81/08;

c) l'esecuzione di accertamenti integrativi che l'appaltatore ritenesse di dover effettuare per la esecuzione delle opere di fondazione, delle strutture e degli impianti, salvo che siano ordinati dalla direzione dei lavori o espressamente approvati da questa;

d) il tempo necessario per l'esecuzione di prove sui campioni, di sondaggi, analisi e altre prove assimilabili;

e) il tempo necessario per l'espletamento degli adempimenti a carico dell'appaltatore comunque previsti dal capitolato speciale d’appalto o dal capitolato generale d’appalto;

f) le eventuali controversie tra l’appaltatore e i fornitori, subappaltatori, affidatari, altri incaricati;

g) le eventuali vertenze a carattere aziendale tra l’appaltatore e il proprio personale dipendente.

Art. 17 RISOLUZIONE DEL CONTRATTO PER MANCATO RISPETTO DEI TERMINI Sono causa di risoluzione del contratto, oltre quelle previste per leggi e regolamenti:

1. l’eventuale ritardo nell’ultimazione dei lavori;

2. le gravi e ripetute violazioni delle prescrizioni sulla sicurezza in cantiere.

La risoluzione del contratto trova applicazione dopo la formale messa in mora dell’appaltatore con assegnazione di un termine per compiere i lavori e in contraddittorio con il medesimo appaltatore.

Nel caso di risoluzione del contratto, la penale di cui all’articolo 14 comma 1, è computata sul periodo determinato sommando al ritardo accumulato dall'appaltatore, rispetto al programma esecutivo dei lavori, il termine assegnato dal direttore dei lavori per compiere i lavori con la messa in mora di cui al comma 2.

Sono dovuti dall’appaltatore i danni subiti dalla Stazione Appaltante in seguito alla risoluzione del contratto.

Art. 18 POTERE ED ORDINI DELLA DIREZIONE LAVORI

La composizione dell'ufficio di direzione lavori verrà comunicata all'appaltatore all'atto della stipulazione del contratto.

La Stazione Appaltante concede ampio mandato personale al direttore dei lavori quale responsabile per quanto attiene l'esecuzione tecnica e ne riconosce come propri gli atti eseguiti e/o sottoscritti, purché in applicazione di atti degli organi deliberanti o del responsabile del procedimento, con il quale manterrà costanti rapporti e dal quale riceverà eventuali disposizioni e istruzioni.

Il direttore dei lavori svolge i compiti di cui al titolo VIII Capo I del D.P.R. 207/2010.

Gli ordini di servizio, le istruzioni e prescrizioni della direzione dei lavori dovranno essere eseguiti con la massima cura e prontezza, nel rispetto delle norme di contratto e capitolato e dopo aver sentito il responsabile del procedimento. L'appaltatore non potrà mai rifiutarsi di dare loro immediata esecuzione, anche quando si tratti di lavori da farsi di notte o nei giorni festivi o in più luoghi contemporaneamente, sotto pena della esecuzione d'ufficio, con addebito della maggior spesa che la Stazione Appaltante avesse a sostenere rispetto alle condizioni di contratto. Resta comunque fermo il suo diritto di avanzare per iscritto le osservazioni che ritenesse opportune in merito agli ordini impartitigli.

CAPO IV – DISCIPLINA ECONOMICA

Art. 19 ANTICIPAZIONE

Ai sensi dell'articolo 5, comma 1, del decreto legge 28 marzo 1997, n. 79, convertito con modificazioni dalla legge 28 maggio 1997, n. 140, non è dovuta alcuna anticipazione.

Art. 20 PAGAMENTI IN ACCONTO

I pagamenti avvengono per stati di avanzamento, mediante emissione di certificato di pagamento ogni volta che i lavori eseguiti, contabilizzati al netto del ribasso d’asta, comprensivi della relativa quota degli oneri per la sicurezza, raggiungano, al netto della ritenuta di cui al comma 2, un importo non inferiore ad euro 20.000 (ventimila/00)

A garanzia dell’osservanza delle norme e delle prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori, sull’importo

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netto progressivo dei lavori è operata una ritenuta dello 0,5% da liquidarsi, nulla ostando, in sede di conto finale.

Entro i 45 giorni successivi all’avvenuto raggiungimento dell’importo dei lavori eseguiti di cui al comma 1, il direttore dei lavori redige la relativa contabilità e il responsabile del procedimento emette, entro lo stesso termine, il conseguente certificato di pagamento il quale deve recare la dicitura: «lavori a tutto il

………» con l’indicazione della data.

La Stazione Appaltante provvede al pagamento del predetto certificato entro 90 giorni, mediante emissione dell’apposito mandato e l’erogazione a favore dell’appaltatore ai sensi dell’articolo 29 del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77. Qualora i lavori rimangano sospesi per un periodo superiore a 90 giorni per cause non dipendenti dall’appaltatore, si provvede alla redazione dello stato di avanzamento e all’emissione del certificato di pagamento, prescindendo dall’importo minimo di cui al comma 1.

Dell'emissione di ogni certificato di pagamento il responsabile del procedimento provvede a dare comunicazione scritta, con avviso di ricevimento, agli enti previdenziali e assicurativi, compresa la cassa edile, ove richiesto.

Art. 21 PAGAMENTI A SALDO

Il conto finale dei lavori è redatto entro 45 giorni dalla data della loro ultimazione, accertata con apposito verbale; è sottoscritto dal direttore di lavori e trasmesso al responsabile del procedimento. Col conto finale è accertato e proposto l’importo della rata di saldo, qualunque sia il suo ammontare, la cui liquidazione definitiva ed erogazione è soggetta alle verifiche di collaudo o di regolare esecuzione ai sensi del comma 3.

Il conto finale dei lavori deve essere sottoscritto dall’appaltatore, su richiesta del responsabile del procedimento, entro il termine perentorio di 15 giorni; se l'appaltatore non firma il conto finale nel termine indicato, o se lo firma senza confermare le domande già formulate nel registro di contabilità, il conto finale si ha come da lui definitivamente accettato. Il responsabile del procedimento formula in ogni caso una sua relazione al conto finale.

La rata di saldo, unitamente alle ritenute dello 0,5%, nulla ostando, è pagata entro i 90 giorni successivi all’emissione del certificato di collaudo provvisorio.

Il pagamento della rata di saldo, disposto previa garanzia fideiussoria ai sensi dell'articolo 141, comma 9, del D.lgs. 163/06, non costituisce presunzione di accettazione dell’opera, ai sensi dell’articolo 1666, secondo comma, del codice civile.

La garanzia fideiussoria di cui al comma 4 deve avere validità ed efficacia non inferiore a 32 (trentadue) mesi dalla data di ultimazione dei lavori e può essere prestata, a scelta dell'appaltatore, mediante adeguamento dell'importo garantito o altra estensione avente gli stessi effetti giuridici, della garanzia fideiussoria già depositata a titolo di cauzione definitiva al momento della sottoscrizione del contratto.

Salvo quanto disposto dall’articolo 1669 del codice civile, l’appaltatore risponde per la difformità ed i vizi dell’opera, ancorché riconoscibili, purché denunciati dal soggetto Appaltante prima che il certificato di collaudo o il certificato di regolare esecuzione assuma carattere definitivo.

Art. 22 REVISIONE DEI PREZZI

Ai sensi dell’articolo 133, comma 2 del D.lgs. 163/06, e successive modifiche e integrazioni, è esclusa qualsiasi revisione dei prezzi e non trova applicazione l’articolo 1664, primo comma, del codice civile.

Al contratto si applica il prezzo chiuso, consistente nel prezzo dei lavori al netto del ribasso d’asta, aumentato di una percentuale, determinata con decreto ministeriale, da applicarsi, nel caso in cui la differenza tra il tasso di inflazione reale e il tasso di inflazione programmato nell’anno precedente sia superiore al 2 per cento, all’importo dei lavori ancora da eseguire per ogni anno intero previsto per l’ultimazione dei lavori stessi.

Art. 23 CESSIONE DEL CONTRATTO E CESSIONE DEI CREDITI

E’ vietata la cessione del contratto sotto qualsiasi forma; ogni patto contrario è nullo di diritto.

E’ ammessa la cessione dei crediti, ai sensi del combinato disposto dell’articolo 117, comma 1, del D.lgs. 163/06 e della legge 21 febbraio 1991, n. 52, a condizione che siano soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:

a) il cessionario sia un istituto bancario o un intermediario finanziario iscritto nell’apposito Albo presso la Banca d’Italia;

b) il contratto di cessione (stipulato davanti a un notaio), in originale o in copia autenticata, sia trasmesso alla Stazione Appaltante (a mezzo di ufficiale giudiziario) prima o contestualmente al certificato di pagamento sottoscritto dal responsabile del procedimento;

c) la cessione di credito non comporti, nel corso dei lavori e a giudizio del r.u.p., rischi particolari per l’amministrazione.

CAPO V – CONTABILIZZAZIONE E LIQUIDAZIONE DEI LAVORI Art. 24 MODALITA’ DI CONTABILIZZAZIONE

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I lavori a corpo sono annotati sul libretto delle misure attraverso un “coefficiente di avanzamento lavori “ variabile tra 0 e 1 ( 0 = lavoro non eseguito, 1 = lavoro ultimato) che il direttore dei lavori applica alla quota percentuale relativa alla categoria di lavoro riportata nel prospetto iniziale del presente capitolato (categorie omogenee o corpi d’opera).

Dal prodotto tra il coefficiente di avanzamento e la suddetta aliquota si ottiene la quota percentuale di lavoro eseguito per una data categoria; tale percentuale va applicata all’importo globale offerto dall’appaltatore (importo di progetto al netto della sicurezza e del ribasso d’asta) aumentato degli oneri complessivi della sicurezza.

In sintesi si procede applicando, per ognuna delle categorie di lavoro eseguito, la seguente formula:

PSCS   % Categoria om ogeneacoeff. ava nzamento l avori

0

dove P0 = prezzo globale offerto al netto degli oneri di sicurezza SCS = Oneri della sicurezza d’appalto complessivi.

Per ogni altro dettaglio si rimanda alla determinazione n. 37/2000 dell’autorità di vigilanza dei lavori pubblici.

Art. 25 LAVORI IN ECONOMIA

Il direttore dei lavori sentito il responsabile del procedimento potrà ordinare, senza che l'appaltatore possa farvi eccezione, lavorazioni ad economia che non fossero suscettibili di valutazione a misura coi prezzi contemplati nell'elenco prezzi per i quali – sia a causa della loro limitata entità, sia per l'eccezionalità della loro esecuzione – risulti difficoltoso o sconveniente provvedere alla formazione di nuovi prezzi.

Per i lavori ad economia dovranno essere destinati appositi operai, di gradimento della direzione dei lavori. Essi non potranno essere distolti, neppure momentaneamente, per essere adibiti ad altri lavori o in aiuto di operai che eseguano lavori a corpo o a misura.

Quelle opere che si dovessero eseguire parte a misura e parte in economia saranno condotte in modo che non abbia principio il lavoro ad economia se non quando sia compiuta e misurata la parte a misura, o viceversa.

Per l'esecuzione delle opere ad economia, l'appaltatore è tenuto a fornire, entro 48 ore dal ricevimento dell'ordine – e anche prima, dietro semplice ordine verbale, in caso d'urgenza – i materiali, i mezzi d'opera e gli operai che gli fossero richiesti. Qualora egli non provveda con la necessaria tempestività, la Stazione Appaltante potrà senza formalità ricorrere all'esecuzione d'ufficio, addebitandogli le maggiori spese che avesse a sostenere rispetto alle condizioni di contratto.

La Stazione Appaltante si riserva pure di commettere ad economia ad altre imprese o fornitori opere o provviste relative ai lavori appaltati ma non comprese nel contratto.

In tale evenienza, l'appaltatore sarà tenuto a corrispondere direttamente ai singoli creditori, ritirandone formale quietanza, le somme che la direzione dei lavori gli abbia ordinato di pagare, in base a regolari fatture delle relative prestazioni, per la esecuzione dei lavori e la effettuazione delle forniture di cui al precedente comma, per un importo non superiore al 5% dell'importo contrattuale.

I lavori in economia, nonché le anticipazioni ed i relativi interessi, saranno accreditati all'appaltatore sul primo stato d'avanzamento emesso successivamente alla loro effettuazione.

Gli operai forniti per le opere in economia dovranno essere idonei ai lavori da eseguirsi e provvisti dei necessari attrezzi.

Le macchine ed attrezzi dati a noleggio dovranno essere in perfetto stato di servibilità e provvisti di tutti gli accessori necessari per il loro regolare funzionamento.

Saranno a carico dell'appaltatore la manutenzione degli attrezzi e delle macchine e le eventuali riparazioni, in modo che essi siano sempre in buono stato di servizio.

La contabilizzazione dei lavori in economia è effettuata secondo i prezzi unitari contrattuali per l'importo delle prestazioni e delle somministrazioni fatte dall'impresa stessa, con le modalità previste dall’articolo 179 del D.P.R. 207/2010.

Gli oneri per la sicurezza, per la parte eseguita in economia, sono contabilizzati separatamente con gli stessi criteri.

CAPO VI – CAUZIONI E GARANZIE Art. 26 CAUZIONE PROVVISORIA

In deroga all’articolo 75, comma 1,2,6,9, del D.lgs. 163/06, non è richiesta alcuna cauzione provvisoria.

Art. 27 CAUZIONE DEFINITIVA

Ai sensi dell’articolo 113, comma 1 del d.lgs. 163/06, è richiesta una garanzia fideiussoria, a titolo di cauzione definitiva, pari al 10 per cento (un decimo) dell’importo contrattuale; qualora l’aggiudicazione sia fatta in favore di un'offerta inferiore all’importo a base d’asta in misura superiore al 10 per cento, la garanzia fideiussoria è aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10 per cento; qualora il ribasso sia superiore al 20 per cento, l'aumento è di due punti percentuali per ogni punto di ribasso eccedente la predetta misura percentuale.

La garanzia fideiussoria è prestata mediante polizza bancaria o assicurativa, emessa da istituto

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autorizzato, con durata non inferiore a sei mesi oltre il termine previsto per l’ultimazione dei lavori; essa è presentata in originale alla Stazione Appaltante prima della formale sottoscrizione del contratto.

La garanzia è svincolata nei modi e nei termini di cui all’art. 113 comma 3 D.lgs. 163/06 .

La Stazione Appaltante può avvalersi della garanzia fideiussoria, parzialmente o totalmente, per le spese dei lavori da eseguirsi d’ufficio nonché per il rimborso delle maggiori somme pagate durante l’appalto in confronto ai risultati della liquidazione finale; l’incameramento della garanzia avviene con atto unilaterale della Stazione Appaltante senza necessità di dichiarazione giudiziale, fermo restando il diritto dell’appaltatore di proporre azione innanzi l’autorità giudiziaria ordinaria.

In caso di variazioni al contratto per effetto di successivi atti di sottomissione, la medesima garanzia può essere ridotta in caso di riduzione degli importi contrattuali, mentre non è integrata in caso di aumento degli stessi importi fino alla concorrenza di un quinto dell’importo originario.

La garanzia di cui al presente articolo deve contenere espressamente la “rinuncia della preventiva escussione del debitore principale”.

Art. 28 GARANZIA SULLA RATA DI SALDO

Prima del pagamento della rata di saldo, l'appaltatore dovrà stipulare una garanzia fideiussoria di pari importo, valida fino alla data alla quale il colludo assume carattere definitivo. Il pagamento della rata dovrà essere fatto non oltre il novantesimo giorno dall’emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione.

Art. 29 RIDUZIONE DELLE GARANZIE

L'importo della cauzione provvisoria di cui all’articolo 26 è ridotto al 50% per i concorrenti in possesso della certificazione di qualità conforme alle norme europee della serie UNI EN ISO 9000, ovvero di dichiarazione della presenza di elementi significativi e tra loro correlati di tale sistema, ai sensi dell'articolo 75, comma 7 del D.lgs. 163/06, purché riferiti univocamente alla tipologia di lavori della categoria prevalente.

In caso di associazione temporanea di concorrenti le riduzioni di cui al presente articolo sono accordate qualora il possesso delle certificazioni o delle dichiarazioni di cui al comma 1 sia comprovato dalla impresa capogruppo mandataria ed eventualmente da un numero di imprese mandanti, qualora la somma dei requisiti tecnico-organizzativo complessivi sia almeno pari a quella necessaria per la qualificazione dell’impresa singola.

Art. 30 ASSICURAZIONE A CARICO DELL’IMPRESA

Ai sensi dell’articolo 129, comma 1, del D.lgs. 163/06, l’appaltatore è obbligato, contestualmente alla sottoscrizione del contratto, a produrre una polizza assicurativa che tenga indenne la Stazione Appaltante da tutti i rischi di esecuzione e una polizza assicurativa a garanzia della responsabilità civile per danni causati a terzi nell’esecuzione dei lavori. La polizza assicurativa è prestata da un’impresa di assicurazione autorizzata alla copertura dei rischi ai quali si riferisce l'obbligo di assicurazione.

La copertura delle predette garanzie assicurative decorre dalla data di consegna dei lavori e cessa alla data di emissione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione e, comunque, decorsi dodici mesi dalla data di ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato; le stesse polizze devono inoltre recare espressamente il vincolo a favore della Stazione Appaltante e sono efficaci senza riserve anche in caso di omesso o ritardato pagamento delle somme dovute a titolo di premio da parte dell'esecutore.

La polizza assicurativa contro tutti i rischi di esecuzione da qualsiasi causa determinati deve coprire tutti i danni subiti dalla Stazione Appaltante a causa del danneggiamento o della distruzione totale o parziale di impianti e opere, anche preesistenti, preveda anche una garanzia di responsabilità civile per danni causati a terzi nell’esecuzione dei lavori. Tale polizza deve essere stipulata nella forma «Contractors All Risks» (C.A.R.), e prevedere una somma assicurata non inferiore a € 150.000 (euro centocinquantamila/00) e deve:

a) prevedere la copertura dei danni delle opere, temporanee e permanenti, eseguite o in corso di esecuzione per qualsiasi causa nel cantiere, compresi materiali e attrezzature di impiego e di uso, ancorché in proprietà o in possesso dell’impresa, compresi i beni della Stazione Appaltante destinati alle opere, causati da furto e rapina, incendio, fulmini e scariche elettriche, tempesta e uragano, inondazioni e allagamenti, esplosione e scoppio, terremoto e movimento tellurico, frana, smottamento e crollo, acque anche luride e gas provenienti da rotture o perdite di condotte idriche, fognarie, gasdotti e simili, atti di vandalismo, altri comportamenti colposo o dolosi propri o di terzi;

b) prevedere la copertura dei danni causati da errori di realizzazione, omissioni di cautele o di regole dell’arte, difetti e vizi dell’opera, in relazione all’integra garanzia a cui l’impresa è tenuta, nei limiti della perizia e delle capacità tecniche da essa esigibili nel caso concreto, per l’obbligazione di risultato che essa assume con il contratto d’appalto anche ai sensi dell’articolo 1665 del codice civile.

c) prevedere la copertura dei danni biologici;

d) prevedere specificamente l'indicazione che tra le "persone" si intendono compresi anche i rappresentanti della Stazione Appaltante autorizzati all’accesso al cantiere, i componenti dell’ufficio di direzione dei lavori, i coordinatori per la sicurezza, i collaudatori.

Le garanzie di cui al presente articolo, prestate dall’appaltatore coprono senza alcuna riserva anche i danni causati dalle imprese subappaltatrici e subfornitrici.

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CAPO VII – DISPOSIZIONI PER L’ESECUZIONE Art. 31 VARIAZIONE DEI LAVORI

La Stazione Appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 10 e 11 del capitolato generale d’appalto, dagli articoli 45, comma 8, 161e 162 del D.P.R. 207/2010 e dall'articolo 132 del D.lgs. 163/06.

L'appaltatore non può, per nessun motivo, introdurre di sua iniziativa variazioni o addizioni ai lavori assunti in confronto alle previsioni contrattuali, se non è autorizzato per iscritto dal responsabile del procedimento o dagli organi decisionali della Stazione Appaltante. Le varianti sono ammesse nei soli casi previsti dall’art. 132 del D.lgs. 163/06 e regolamentate dall’art.161 del D.P.R. 207/2010.

Ove esse eccedano il quinto dell'importo dell'appalto si farà riferimento sia all'art. 132 del D.lgs.

163/06 sia agli artt. 10, 11 e 12 del capitolato generale d'appalto approvato con D.M. LL.PP. n.145 del 19.4.2000.

Qualora in occasione delle varianti si rendesse necessaria la formazione di un nuovo prezzo, questo dovrà essere determinato ai sensi dell’art. 163 DPR 207/2010.

Per quanto riguarda il prezzario di riferimento questo è quello indicato al precedente art. 2.

Art. 32 PREZZI APPLICABILI AI NUOVI LAVORI E NUOVI PREZZI

Quando sia necessario eseguire una specie di lavorazione non prevista dal contratto o adoperare materiali di specie diversa o proveniente da luoghi diversi da quelli previsti dal medesimo, i nuovi prezzi delle lavorazioni o materiali si valutano:

a) desumendoli dal prezzario Ufficiale della Regione Lazio;

b) ragguagliandoli a quelli di lavorazioni consimili compresi nel contratto;

c) quando sia impossibile l'assimilazione, ricavandoli totalmente o parzialmente da nuove regolari analisi.

Le nuove analisi vanno effettuate, con riferimento ai prezzi elementari di mano d'opera, materiali, noli e trasporti, alla data di formulazione dell'offerta.

I nuovi prezzi sono determinati in contraddittorio tra il direttore dei lavori e l'appaltatore, ed approvati dal responsabile del procedimento. Ove comportino maggiori spese rispetto alle somme previste nel quadro economico, essi sono approvati dalla Stazione Appaltante su proposta del responsabile del procedimento prima di essere ammessi nella contabilità dei lavori.

Per ogni altro dettaglio si rimanda all’art. 163 del D.P.R. 207/2010.

CAPO VIII – DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA

Art. 33 NORME DI SICUREZZA GENERALE

I lavori appaltati devono svolgersi nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti in materia di prevenzione degli infortuni e igiene del lavoro e in ogni caso in condizione di permanente sicurezza e igiene.

L'appaltatore è responsabile in solido dell'osservanza delle suddette norme da parte dei subappaltatori nei confronti dei dipendenti di questi ultimi, per le prestazioni rese nell'ambito del subappalto.

L’appaltatore è altresì obbligato ad osservare scrupolosamente le disposizioni del vigente Regolamento Locale di Igiene, per quanto attiene la gestione del cantiere. Egli predispone, per tempo e secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni, gli appositi piani per la riduzione del rumore, in relazione al personale e alle attrezzature utilizzate.

L’appaltatore non può iniziare o continuare i lavori qualora sia in difetto nell’applicazione di quanto stabilito nel presente articolo.

Art. 34 SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO

L'appaltatore è obbligato a fornire alla Stazione Appaltante, entro 30 giorni dall'aggiudicazione, l'indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti e una dichiarazione in merito al rispetto degli obblighi assicurativi e previdenziali previsti dalle leggi e dai contratti in vigore.

L’appaltatore è inoltre tenuto a:

- dare disposizioni affinché siano attuate da tutti i lavoratori presenti in cantiere le misure di sicurezza e di igiene previsti nel piano di sicurezza e coordinamento, nel piano operativo di sicurezza e dalla legislazione vigente;

- rendere edotti tutti i lavoratori, compresi quelli di eventuali imprese che lavorano in sub appalto dei rischi pertinenti alle attività cui sono interessati;

- fornire a tutti i lavoratori i mezzi di protezione collettivi e individuali previsti dai piani di sicurezza e dalle vigente norme;

- verificare periodicamente la funzionalità e l’adeguatezza di tutti i dispositivi di protezione;

- fornire a tutti i lavoratori una corretta formazione sia di carattere generale sia specifica sulle mansioni da svolgere nel cantiere in essere.

Le gravi e ripetute violazioni delle suddette prescrizioni, previa formale costituzione in mora dell'appaltatore da parte del direttore dei lavori, costituiscono causa di risoluzione del contratto.

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Art. 35 OSSERVANZA E ATTUAZIONE DEI PIANI DI SICUREZZA

L’appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui all'articolo 15 del decreto legislativo n. 81 del 2008, con particolare riguardo alle circostanze e agli adempimenti descritti agli articoli 31 e 33 e all'allegato XIII del decreto legislativo n. 81 del 2008 .

I piani di sicurezza devono essere redatti in conformità all’art. 100 D. Lgs. 81/08.

L'impresa esecutrice è obbligata a comunicare tempestivamente prima dell'inizio dei lavori e quindi periodicamente, a richiesta del committente o del coordinatore, l'iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, l'indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti e la dichiarazione circa l'assolvimento degli obblighi assicurativi e previdenziali. L’affidatario è tenuto a curare il coordinamento di tutte le imprese operanti nel cantiere, al fine di rendere gli specifici piani redatti dalle imprese subappaltatrici compatibili tra loro e coerenti con il piano presentato dall’appaltatore. In caso di associazione temporanea o di consorzio di imprese detto obbligo incombe all’impresa mandataria capogruppo. Il direttore tecnico di cantiere è responsabile del rispetto del piano da parte di tutte le imprese impegnate nell’esecuzione dei lavori.

CAPO IX – DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SUBAPPALTO

Art. 36 SUBAPPALTO

Tutte le lavorazioni, a qualsiasi categoria appartengano sono scorporabili o subappaltabili a scelta del concorrente, ferme restando le prescrizioni di cui all’articolo 4 del capitolato speciale, e come di seguito specificato:

a) è vietato il subappalto o il subaffidamento in cottimo dei lavori appartenenti alla categoria prevalente per una quota superiore al 30 per cento, in termini economici, dell’importo dei lavori della stessa categoria prevalente;

b) fermo restando il divieto di cui alla lettera c), i lavori delle categorie diverse da quella prevalente possono essere subappaltati o subaffidati in cottimo per la loro totalità, alle condizioni di cui al presente articolo;

c) è vietato il subappalto o il subaffidamento in cottimo dei lavori costituenti strutture, impianti e opere speciali, di cui all’articolo 37, comma 11 del D.lgs. 163/06, qualora una o più di tali opere sia superiore al 15%

dell’importo totale dei lavori;

d) i lavori delle categorie diverse da quella prevalente, appartenenti alle categorie indicate come a

«qualificazione obbligatoria» nell’allegato A al D.P.R. n. 34 del 2000, devono essere obbligatoriamente subappaltati, qualora l’appaltatore non abbia i requisiti per la loro esecuzione.

L’affidamento in subappalto o in cottimo è consentito, previa autorizzazione della Stazione Appaltante, alle seguenti condizioni:

a) che l’appaltatore abbia indicato all’atto dell’offerta i lavori o le parti di opere che intende subappaltare o concedere in cottimo; l’omissione delle indicazioni sta a significare che il ricorso al subappalto o al cottimo è vietato e non può essere autorizzato;

b) che l’appaltatore provveda al deposito di copia autentica del contratto di subappalto presso la Stazione Appaltante almeno 20 giorni prima della data di effettivo inizio dell’esecuzione delle relative lavorazioni subappaltate, unitamente alla dichiarazione circa la sussistenza o meno di eventuali forme di controllo o di collegamento, a norma dell’articolo 2359 del codice civile, con l’impresa alla quale è affidato il subappalto o il cottimo; in caso di associazione temporanea, società di imprese o consorzio, analoga dichiarazione deve essere effettuata da ciascuna delle imprese partecipanti all’associazione, società o consorzio.

c) che l’appaltatore, unitamente al deposito del contratto di subappalto presso la Stazione Appaltante, ai sensi della lettera b), trasmetta alla stessa Stazione Appaltante la documentazione attestante che il subappaltatore è in possesso dei requisiti prescritti dalla normativa vigente per la partecipazione alle gare di lavori pubblici, in relazione alla categoria e all’importo dei lavori da realizzare in subappalto o in cottimo;

d) che non sussista, nei confronti del subappaltatore, alcuno dei divieti previsti dall’articolo 10 della legge n.

575 del 1965, e successive modificazioni e integrazioni;

Il subappalto e l’affidamento in cottimo devono essere autorizzati preventivamente dalla Stazione Appaltante in seguito a richiesta scritta dell’appaltatore; l’autorizzazione è rilasciata entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta; tale termine può essere prorogato una sola volta per non più di 30 giorni, ove ricorrano giustificati motivi; trascorso il medesimo termine, eventualmente prorogato, senza che la Stazione Appaltante abbia provveduto, l’autorizzazione si intende concessa a tutti gli effetti qualora siano verificate tutte le condizioni di legge per l’affidamento del subappalto.

L’affidamento di lavori in subappalto o in cottimo comporta i seguenti obblighi:

a) l’appaltatore deve praticare, per i lavori e le opere affidate in subappalto, i prezzi risultanti dall’aggiudicazione ribassati in misura non superiore al 20 per cento;

b) nei cartelli esposti all’esterno del cantiere devono essere indicati anche i nominativi di tutte le imprese subappaltatrici, completi dell’indicazione della categoria dei lavori subappaltati e dell’importo dei medesimi;

c) le imprese subappaltatrici devono osservare integralmente il trattamento economico e normativo stabilito dai contratti collettivi nazionale e territoriale in vigore per il settore e per la zona nella quale si svolgono i lavori e sono responsabili, in solido con l’appaltatore, dell’osservanza delle norme anzidette nei confronti dei loro dipendenti per le prestazioni rese nell’ambito del subappalto;

d) le imprese subappaltatrici, per tramite dell’appaltatore, devono trasmettere alla Stazione

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Appaltante, prima dell’inizio dei lavori, la documentazione di avvenuta denunzia agli enti previdenziali, inclusa la Cassa Edile, assicurativi ed antinfortunistici; devono altresì trasmettere, a scadenza quadrimestrale, copia dei versamenti contributivi, previdenziali, assicurativi nonché di quelli dovuti agli organismi paritetici previsti dalla contrattazione collettiva.

Le presenti disposizioni si applicano anche alle associazioni temporanee di imprese e alle società anche consortili, quando le imprese riunite o consorziate non intendono eseguire direttamente i lavori scorporabili.

Ai fini del presente articolo è considerato subappalto qualsiasi contratto avente ad oggetto attività ovunque espletate che richiedano l'impiego di manodopera, quali le forniture con posa in opera e i noli a caldo, se singolarmente di importo superiore al 2% dell'importo dei lavori affidati o di importo superiore a € 100.000 e qualora l'incidenza del costo della manodopera e del personale sia superiore al 50% dell'importo del contratto di subappalto.

I lavori affidati in subappalto non possono essere oggetto di ulteriore subappalto pertanto il subappaltatore non può subappaltare a sua volta i lavori. Fanno eccezione al predetto divieto le fornitura con posa in opera di impianti e di strutture speciali individuate con apposito regolamento; in tali casi il fornitore o il subappaltatore, per la posa in opera o il montaggio, può avvalersi di imprese di propria fiducia per le quali non sussista alcuno dei divieti di cui al comma 2, lettera d). È fatto obbligo all'appaltatore di comunicare alla Stazione Appaltante, per tutti i sub-contratti, il nome del sub-contraente, l'importo del sub- contratto, l'oggetto del lavoro, servizio o fornitura affidati.

Art. 37 RESPONSABILITA’ IN MATERIA DI SUBAPPALTO

L'appaltatore resta in ogni caso responsabile nei confronti della Stazione Appaltante per l'esecuzione delle opere oggetto di subappalto, sollevando la Stazione Appaltante medesima da ogni pretesa dei subappaltatori o da richieste di risarcimento danni avanzate da terzi in conseguenza all’esecuzione di lavori subappaltati.

Il direttore dei lavori e il responsabile del procedimento, nonché il coordinatore per l’esecuzione in materia di sicurezza di cui all’articolo 92 del decreto legislativo n. 81 del 2008, provvedono a verificare, ognuno per la propria competenza, il rispetto di tutte le condizioni di ammissibilità e del subappalto.

Il subappalto non autorizzato comporta le sanzioni penali previste dal decreto legge 29 aprile 1995, n. 139, convertito dalla legge 28 giugno 1995, n. 246 (ammenda fino a un terzo dell’importo dell’appalto, arresto da sei mesi ad un anno).

Art. 38 PAGAMENTO DEI SUBAPPALTATORI

La Stazione Appaltante non provvede al pagamento diretto dei subappaltatori e dei cottimisti e l’appaltatore è obbligato a trasmettere alla stessa Stazione Appaltante, entro 20 giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato a proprio favore, copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti da esso corrisposti ai medesimi subappaltatori o cottimisti, con l’indicazione delle eventuali ritenute di garanzia effettuate.

CAPO X – CONTROVERSIE, MANODOPERA, ESECUZIONE D’UFFICIO Art. 39 DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE

Tutte le controversie derivanti dall’esecuzione del contratto, comprese quelle conseguenti al mancato raggiungimento dell’accordo bonario, previsto dal comma 1 dell’art. 240 del D.lgs. 163/06, saranno deferite al giudice del foro di Roma, ai sensi dell'art. 34 del capitolato generale d'appalto.

La procedura di accordo bonario sarà svolta secondo le norme indicate ai successivi commi del predetto articolo.

Presupposto per l’avvio del procedimento di accordo bonario è l’espressa dichiarazione dell’ammontare dei lavori, dell’importo, dell’oggetto delle riserve, l’ammissibilità e la non manifesta infondatezza delle medesime in relazione al limite del valore indicato nella norma. Tutti i predetti elementi devono essere obbligatoriamente inseriti nel verbale di accordo bonario che sarà sottoscritto dall’impresa e dal rappresentante della Stazione Appaltante. Il verbale sarà redatto anche nel caso di mancato raggiungimento dell’accordo, ove vi siano state concrete trattative tra le medesime controparti.

Art. 40 CONTRATTI COLLETTIVI E DISPOSIZIONI SULLA MANODOPERA

L’appaltatore è tenuto all’esatta osservanza di tutte le leggi, regolamenti e norme vigenti in materia, nonché eventualmente entrate in vigore nel corso dei lavori, e in particolare:

a) nell’esecuzione dei lavori che formano oggetto del presente appalto, l’appaltatore si obbliga ad applicare integralmente il contratto nazionale di lavoro per gli operai dipendenti dalle aziende industriali edili e affini e gli accordi locali e aziendali integrativi dello stesso, in vigore per il tempo e nella località in cui si svolgono i lavori;

b) i suddetti obblighi vincolano l’appaltatore anche qualora non sia aderente alle associazioni stipulanti o receda da esse e indipendentemente dalla natura industriale o artigiana, dalla struttura o dalle dimensioni dell’impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica;

c) è responsabile in rapporto alla Stazione Appaltante dell’osservanza delle norme anzidette da

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