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Terremoto lira Berlusconi: voto o niente manovra Dini: «Troppe frasi irresponsabili»

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Academic year: 2022

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25 libri

sui grandi registi ogni mercoledì

in edicola con

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aornaJe + vJOeocasseita

«UNA GIORNATA PARTICOLARE»

25 libri sui grandi registi

ogni mercoledì in edicola con

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D'Alema: allarmante ricatto del Cavaliere. Marco a 1086 11 governo prepara ticket e aggravi Inps per gli autonomi

Terremoto lira

Berlusconi: voto o niente manovra Dini: «Troppe frasi irresponsabili»

m La picchiata della lira appare inarrestabile: ieri nuovo record del marco che In mattinala aveva sfon- dalo tutti gli argini, raggiungendo In poche ore quota ] ,086,50, E il nuovo minimo storico della lira nei con- fronti della moneta tedesca, un baratro impensabile solo Uno a pochi mesi fa, Bankitalia e le altre banche centrali hanno deciso di intervenire per frenare la cor- sa del marco, riuscendoci. Ma la temperatura resta co- munque molto alla: in serata a New York 11 marco era quotato a 1.082, All'origine della bufera monetaria la debolezza del dollaro che ha provocato un vero e pro- prio terremoto. Ma la situazione e resa ancora più gra- ve dalla crisi politica italiana. Berlusconi esce allo sco- perto e alla prima occasione buona, non resiste alla tentazione di remare contro. La manovra non mi pla- ce, dice alla platea dei riformatori a congresso. ma so- no disposto a votarla in cambio delie eiezioni a giu- gno. Duro anche 11 giudizio su Dini: "Govemodi nessu- no*. fn commercio è un normale rapporto di dare e

Brzezinski:

«Occidente edonista»

• Zblgnlew Brzezinski, già consigliere di Car- ter, sostiene che la televisione degrada la civiltà e la corrompe. «Dallas e Dinasty ci stanno por- tando verso la dissoluzione sociale, un Occi- dente edonista».

O M N M I K O ffWSOTI A PAGINA 1*

Pasolini sull'Unità con i ragazzi di vita

PrOMfUiMMMit*

pvkMurioMM rMoontl, apparai OfMtHmOWnMn wMiMdrwdlatMM»

(tenuto, d-gfM4i rìfflW' Ont MMNO gtoHMHttio collaboratori

<MirUnltt.il raocMto di qaatto tartan»*

Mar Paolo PMoM. Fu pattfeatonam.

A PAGINA I

avere, in politica è un ricatto. Replica duro il presiden- te del Consiglio: «Alcune dichiarazioni sono al limile della Irresponsabilità». Non manca di denunciarlo D'Alema, che parla alla stessa assemblea dei riforma- tori poche ore più tardi. E un ricatto giocalo sulla pelle del Paese, afferma il segretario del Pds, e inaccettabile.

io non ci sto. Palazzo Chigi é intanto al lavoro per ap- prontare la manovra da 20mila miliardi, l'unica in gra- d o - sostengono in molti - di far tirare un po' il 'iato al- la lira, È in vista una stangala dei contributi previden- ziali sui lavoratori autonomi, mentre aumenteranno le detrazioni Irpef per i redditi più bassi. In arrivo anche un ticket sui ricoveri ospedalieri per le iamiglie con un reddito superiore ai 70 milioni annui. Confermato l'aumento di 100 lire al litro per la benzina (50 per quella verde) e il ritocco per alcune aliquote Iva. Misu- re anti-elusione fiscale per le imprese.

ALLE PAGINE * « • «

Vadago

«La vera colpa è del dollaro»

• La vera colpa di questo terre- moto è del dollaro. La lira è debole ma la responsabilità non è del go- verno Dini. Intervista all'economi- sta Giacomo Vaciago.

PUOM MIMMA APAOINA*

Brasile, appeso alla grata sognando la libertà

• AMSTERDAM. La disperazione di un ragazzo bra- siliano in carcere. Quest'immagine sulle condizioni inumane di vita nelle prigioni del Sud America ha

vinto ieri il primo premio del World Press Photo per la categoria -People in the new stories». L'autore e Francesco Zizola dell'agenzia Contrasto.

Se nel mondo muore

la speranza

BovntMeìuu

T

RA MENO DI UN MESE ca- pi di Stalo e di governo di ogni parte del mondo prenderanno parte a Co- penhagen al Vertice mondiale per lo sviluppo sociale. In quella sede affronteranno una crisi che sarebbe slata impensabile appe- na dieci anni fa: la disgregazione della società. La crisi è di natura diversa rispetto al rischio nuclea- re che incombeva sul mondo ideologizzato e dominato dalla guerra iredda. Non di meno mi- naccia molte nazioni e In ultima analisi l'intero pianeta e la sua pericolosità non è interiore a quella delle armi nucleari. I se- gnali di pericolo sono dappertut- to. In un'epoca di progressi mate- riali e prosperità economica sen- za precedenti, oltre un miliardo di person^ - una su cinque -vive nella pia desolata povertà alle prese con problemi quali la cre- scita incontrollata della popola- zione, le malattie e il progressivo esaurirsi delle già scarse risorse.

La corsa alla trasformazione tecnologica e alla globalizzazio- ne dell'economia sta distruggen- do in quasi tutti i paesi posti di la- voro e, in taluni casi, interi settori industriali. Il salario reale di molti lavoratori è in fase di declino mentre diminuiscono i servizi so- ciali. Criminalità, terrorismo e narcotraffico sono divenuti aspet- ti non più eccezionali della vita moderna. Al contempo contro- versie che trovano le loro radici in fattori politici, economici, etnici, tribali e ambientali sono motivo di carneficine e caos in molte pani del mondo costringendo la comunità intemazionale a stan- ziare ingenti risorse per le costose operazioni di ripristino della pa- ce. I governi da soli non sono in

SEGUE A PAGINA 1 1

Par condicio: su tg e informazione vigileranno il Garante e un comitato di giornalisti

Spot fino ad un passo dalle elezioni Sotto controllo finiscono i giornali

Troppo e troppo poco

COMUBO MI OHM

C

j È SEMPRE una coloritura un po' ridi- cola in tulle le disposizioni che pre- tendono dì regolare lino al dettaglio ciò che è lecilo e ciò che non è lecito fare, tut- to prevedendo, tutto includendo nella rigidità di una norma giuridica. Ricordo un cartello dei tempi in cui tacevo il militare che ammo- niva: »È vietato girare col sesso esposto nel

SEGUE A PAGINA».

• ROMA. Libertà di spot elettorali per chi ha soldi e televisioni: è la par condicio secondo l'inierpreiaziorie del ministro delle Poste Agosti- no Gambino e del suo disegno di legge. Il prov- vedimento. per disciplinare le campagne eletto- rali in tv, alla radio e sul giornali, è stato varalo dal Consiglio dei ministri. La propaganda elet- torale - forse un po' ridotta nella quantità, foise un po' meno costosa - andrà in onda sui tele- schermi lino a venti giorni prima dell'apertura delle urne. Al Garante saranno affidati poteri di intervento più rapido per ristabilire la par condi- cio. Vigilerà anche un comitato di giornalisti.

M M H W U Q M M W O t S OPM>

ALLE PAGINE S * T

SABATO

FILM

SABATO 25 FEBBRAIO CON r i f a t t a UN GRANDE FILM

Stornato •Vrawcamn* «000 Un

A Palermo torna

il «corvo»?

• PALERMO. Esplode il «caso» Andreoui. E in Procura tornano i corvi, i dossier anonimi che si mescolano ai dossier autentici. È in atto una manovra che punta a delegittimare BakJuccio Di Maggio, il pentito che ha consentito la cattu- ra di Tolù Riina e che avrebbe assistito al back) tra il potente uomo politico democristiano e il capo dei capi di Cosa Nostra. La Procura paler- mitana poi smentisce categoricamente che ci siano aspetti poco chiari nella deposizione del pe ttito. Resta il •giallo- dei dossier. Ieri quarto rin lodel processo-ai 24 febbraio - e deposito della mappa del potere andreottiano in Sicilia.

• A V i n t o LIMATO «lAMMOLOTVCCI APAQINAtJ

CHE TEMPO FA

Dura lex

C

HE STRANO. Si era sempre pensato che la fiducia nel merito e nelle capacità individuali fosse un ca- posaldo della cultura liberale. Ora capita quasi ogni glornoche ultraliberali come l'ex ministro Previri e l'ex ca- po del governo Berlusconi chiedano penalizzazioni, oscuramenti e veti per i vari Biagi. Costanzo e Santoro cosi da «dare spazio anche agli altri». Possibile che. con lanto di vertici Rai al guinzaglio, questi campioni del libero mer- cato non riescano a mettere in campo un decente cam- pionario di conduttori, giornalisti e opinionisti in grado di fare le scarpe ai loro rivali «di sinistra»? Dove si nascondo- no. questi mostri di bravura boicottati e ostracizzati (da chi, poi' dalla Moratti? dalla Fininvest?) sob perché non sono al servizio dei comunisti? Questa e la triste storia di un editore monopolista che per vent'anni ha pensalo solo a produrre1 balletti, giochi dell'oca e quiz scemi, e adesso si lamenta perche non ha, nei suol ricchi cataloghi, intel- lettuali e giornalisti presentabili. E invece dì piangere sulla propria imprevidenza, e sulla propria incapacità di stare su quel mercato.se la prende con i modelli della concor- renza, migliori del suoi. E la legge del menalo, caro mi- liardario riderti. Dura le*, sed lex. [MICHELE SERRA)

S

ituato net cenno storico di Firenze. In un efcganlo pollato roiasclmenrale, ornatolo con mooUl onlfcht ed anttcfuio da open»

detto scultore CtouanntDupnè. da cui discendono oji alluni! pruprte tori LHMel dispone <H amerroan bar, panneggia prtuua. l'giardino.

HOTEL MONNAUSA

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(2)

Interviste&Commenti

L

A GRAN FACCIATA del

Penitenziario si staccò e comincio lentamente a spostarsi indietro. Gialla, nuda, giganteggiava, retroceden- do. tra i muraglieli, gialli, nudi anch'essi, in fondo a cui comin- ciò ad emergere l'altra ala. come un enorme parallelepipedo. Man maiio che quei due edifici, bu- cherellati da centinaia di finestre, restavano Indietro, si isolavano sempre più contro il cielo lattigi- noso, e contro l'agro 11 Intorno spelacchiato: senza un albero per quanto potesse spaziare to sguardo,

A destro comparve e resto su- bilo Indietro, ruotando, la garitta vuota e scrostata come una latri- na col gesto di due carabinieri sbragatl sulla polvere, il fucile ira le gambe, e sopra sulla breve ascesa, anch'essa ruotante, un quadro ronzante di vita popolare, con ragazzini, stracci, cani: che sparirono tra le case da arabi, a un piano e di calce.

Il Penitenziario continuò a rim- picciolire, giallognolo, e dopo che furono passati radendo oli ar- gini Impolverati comparve di fac- cia. sulla gran depressione dell'A- nlene, un vsto digradare di prati formicolanti, come cimiteri, di fiori un cavallo marrone col lun- ghissimo collo teso su quei fiori, e. In fondo, spalmata su tutto l'o- rizzonte, quam'era lunga, Roma.

Su quella visione di Roma, o

S

luttosto del quartieri tiburtini, da Ionie Sacro. Pletralala, giù giù fi- no a Tor de'Schiavi, il FVenestìno, Centoeclle con miriadi di case come scatole di scarpe, e barac- che, e torracce, l'autobus si in- chiodo.

»A fattori. - disse Claudio, il li- berante - che ce' olai er Inietto?»

«Come, no», lece il fattorino.

"Vedemo un po' qqua, a quanto ce'o metti?»

•famo venti lire, va»,

•Che le va de scherza? E quanno 'e rimedio lo, venti lire?»

«Aòh, a me me'ovenghi a ddl?»

«A me nun me va de paga!»

«Fa un po' come le pare, a more, dopo so' affari tua, dopo».

•E paga, dà|e, a Cla'« fece allora Sergio, il compare del liberante.

•E (anime contralta un pochette no? - fece Claudio - Mbè, famo na tredicina de lire, a f attori?»

iiAmmappeie. filo bello, le"a pas- si male, si nun me sbajol» zagaiò Il fattorino.

Sergio si stufò: «Auffa, già me so stufato, Sia, a Cla', Caccia 'ste quaranta lire, namo».

HAoh, quant'e calllvo questo - disse il fattorino - . Che le ha las- sato acasa 'e pistole, a psiche?»

•Starno aggravati, fattori-confes- so Claudio - , Questo e du' anni che nun lavora, e io sorto adesso de bottega!»

Dato ch'era appena sortito de bottega, Claudio era tutto felice e si slava godendo le prime dolcez- ze della vita in libertà, tanto che avrebbe preso di petto alla ma- landrina pure un sasso, per met- tersi a eh lacctilerare, se non aves- se Incontrato un fattorino dell'A- rac o qualche altro dritto. Cacciò magnanimo dalla saccoccia le quaranta lire, prese i biglietti, e si spinse con l'aria d'un bocchissie- re un po' grondo tra i sedili, se- guito plgramante da Sergio, che si guardava stanco intorno con la sua faccia di maomettano

«Sbragamise qqua, a Se'» fece Claudio.

«Sbragamise qqua- fece Sergio.

Dalfondo dell'autobus 11 latlo- ilno si Intromise: «Tutta lesta, og- gi, eh?».

«Come.no-ammlscClaudio.

«Quale festa, quale festa, ma si nun pagamo manco li ciechi!»

disse Sergio, con l'occhio perso.

«E levate, a Se, - ribalte il compa- re - che tu dlchi cosi perché nun

Da llalo Calvino a Sibilla Ale ramo, da Giacomo Debenedetti a Cesare Pavese, da Alfonso Gallo a Elio Vittorini. E p o i Pasolini, Gianni Rodari, Natalia Ginzburg e tanti altri ancora:

erano giornalisti o collaboratori d i questo giornale. Ogni sabato /'(/radi pubblica raccontictte sono apparsi molti anni fa su queste stesse pagine. Saranno, appunto, come "Lettere da lontano» ma in grado d i lanciare messaggi ancora terribilmente attuali. Questa di oggi, d i Pierpaolo Pasolini, uscì il 15 luglio del 1962 con il titolo: "Dal Vero».

Pasolini

La prima ora di libertà

ce se stalo Uà ddentro! Ma mineio n'anno senza na lira e magna da li frati, stacce, the un giorno ssolo Uè dentro...».

•È regolare- concluse il filosofo laggiù col berrettino paragulo su- gli occhi, comando gli spiccioli.

Tutt'a un bollo Claudio e Ser-

S

lo zomparono In piedi, e gettan- osl sul vetri della cabina del conducente, cominciarono a pic- chiarvi con le nocche. 11 condu- cente che con la malita sull'orec- chio stava consultando altera- mente il listino degli orari e fa- cendo a mente i suoi calcoli, vol- to di sguincio la faccia gialla e ne- ra, e fisso con freddezza quei due sclammannalì. Ma essi orali trop- po di buon umore per capire che tra la gente libera ci tosse qualcu- no che non gliene importasse un cavolo della libertà e anzi c'aves- se Il nervi. Senza badare all'e- spressione scura del conducente.

gli fecero allegramente cenno di

C

rtire, di mettere in molo l'auto- 5. di accendere il motore, slo- derando tutti i numeri della loro mimico sanlorcnzina.

11 conducente, dietro i vetri co- me u n'1 ni m agirle sacra sotto la campana, li riguardò ancora un poco, poi alzò di scatto l'avam- braccio lino a portare la mano con le dita serrate allaltezza del- la bocca e del naso, e agitandola quivi con un gesto secco e inso- lente d'i n lerrogaz ione.

Neanche al gran gesto napole- tano della dritleria nazionale, i due pive Ili s'arresero.

Claudio gridò: «Dtìje. a condu- ce', fai lima che molli in molo cr motore».

«E daie, che te possino aiTimait- te!» insistette Sergio

E il fattorino, dal fondo dell'auto

«See, quello ve manna ormi tulle ddue!».

Che succedeva? Tre ragazze, vestite dei più accesi colori che si possano stampare, negli abiti In vendila, beli* (atti,, alle banche- relle di Piazza Vittorio, stavano correndo su dalla strada del Peni- tenziario, tutte affannate per te- ma di perdere l'autobus, con le fac 'rosse come cocomeri.

Vista che il conducente non gli dava retta, I due misero testa, spalle e braccia fuori dal finestri- no, guardando lutto quel ben di Dio che veniva avanti ballonzo- lando sotto il sole dolce come l'o- lio.

«Forza, a morette, - si accorò Claudio - dàje che mo' l'auto parte!-

E Sergio: «Ammappele, quanto corono, dàje che famo la bella!».

Il fattorino invece si mise a canta- re: "lo stongo carcerato e mam- ma moie... Vojo mori pur io pri- ma 'e sta sera, oi carcerire mio, oi carceriere...".

•A fattori - gridò Claudio - che te va de sfolte?»

-lo stongo carceralo...- ricomin- ciò il fattorino. «Eariocace!-.

Le Ire ragazze salirono, scot- tanti e sospirose dentro l'autobus.

tu Ite (elici d'averlo preso. Si guar- davano e ridevano: poi un po' al- la volta gli passò l'affanno e il prurito dei riso, e andarono a mettersi a sedere sui sedili sgan- gherati, facendosi aria con le ma- lli

C

LAUDIO E SERGIO anda- rono a mettersi seduli ap- presso a loro, e comincia- rono a darsi ai madrigali:

e non si sa rebbi! potuto datoli tor- to. se, con il gran poeta di Roma, si sarebbe potuto dir delle pi- se he Ile:

Uh. bene mio, che brodo de pol-

n m PAOLO M M U N I lanche

|e metterebbe addosso un par de branche

da nunfaie resta manco la pelle.

. Ma l'autobus fece davvero la bella, si scrollò tutta un botto, eb- be un rumore di fetrivecchi in contrasto con l'aria ufficiale del suo conducente: e si lanciò, ra- dendo le grandi praterie con fra- ne di papaveri e margherite, giù per la strada di Casale del Pazzi.

Volarono a destra e a sinistra i pezzi di agro pinguemente nutriti dall'Aniene, scuri e caldi, ronzan- ti al sole: volarono le caselle co- struite a metà e già abitate, vola- rono le villette e i vecchi casali...

•A Se' - lece Claudio -dimme un po', come se comporta la Inesse?».

«Che. me lo domandi, a Cla' - ri- spose Sergio - Er zolito. che si la vedo me vie voja da daje na pi- gnola in faccia...".

•Mo' con chi se la fa'".

•Cor Palletta, Uà-.

-Chi Palletta?»

«Er lijo de sora Anita, Ila. quella che c'ha er banco a Piazza Vitto- rio... Quer roscietto. un po' fusto, chele posso ddL .».

"Ali, ho ccapilo... Be. con quel brutto li s'è messa?".

«Che vói fa? Ma mo' cambia .,».

•Che. slacca ancora tutte e sere a 'e sei?".

«Come no?».

«Stasera 'a vado a trova...».

•Me lai rabbia, me lai. Ma che c'ha clic te sfagiola tanto, meo voi ddi?".

"Aòh. me sfagiola».

Claudio si mise a pensare con una faccia beala all'incontro di quella sera con la Ines, e se non era lei. qualche altra ragazza di San Lorenzo, di quelle che cono-

sceva da pischello, che era ugua- le. Si sbragò meglio sul sedile, e, come se stesse solo, si mise a cantare...

»lo stongo caiceraloe mamma more - voto mori pur io prima e' sta sera,,- oi carceriere mio. oi carceriere...»'.

Teneva la testa ritratta fra le spalle, le corde del colta gli si era- no tirate, e le narici gli si aprivano e gli si chiudevano sulla bocca che mostrava la sua intera dentie- ra di cavallo: e scuoteva legger- mente il capo, come per secerne- re meglio la passione che ci met- teva a cantare.

Alla fermata di Ponte Mammo- lo l'autobus si riempi di gente. Poi imboccò la Tiburtina. passò so-

K

i l'Anione, e puntò diritto verso ma.

Presso i due malandrò s'era ve- nuto a mettere all'impiedi, leg- gendo superbamente il Corriere dello Sport, un giovanotto petti- nato alla Rudi, con le scarpe bianche di quelle bucherellate, un vestilo a righe bianche e nere e l'argentina gialla. Claudio lo smicciò per un pezzo senza farsi capire, guardando le novità che andavano di moda quell'estate.

Poi. dopo aver ben bene alluma- lo, si riscosse e diede una gomita- ta a Sergio, che se ne slava, can- ticchiante, sul sedile, col fazzolet- to annodato alla malandrina, e la faccia negra e lucente, come ce l'aveva dipinlo Caravaggio.

•A Se'. - fece Claudio - me vo- lo la una de quelle camicie a bu- chi che vanno de moda stanno.

e un paro de scarpine bianche Uà...».

«Ammappele. vói là proprio l'ac- chitlone. vói fa, beato ttek

•Quale beato, quale beato, see .

Tengo na fame addietrata...».

Si morse le nocche delle dita.

lacendo «mmh«, gettò uno sguar- do allarnato alle «rose de fuego»

che gli stavano accanto, e l'oc- chio guardandole gli si puntò fuori da t finestrino...

Te ricordi, a Se'?» si accorò.

«Deche?».

«Qquà. quanno ch'eramio ragaz- zini...».

.Mbè?».

«Che ce stava er circo, giù a Pie- tralata... che noi eramio scappati de casa,..».

Si era parato davanti, dalla sini- stra, tra monlarozzi e spianate, il Forte di Pietralata, brulicante da- vanti dei fez rossi dei bersaglieri, con una tromba in mezzo al corti- le che suonava il rancio.

S

ERGIO E CLAUDIO, picco- letti. scappali di casa, se n'erano venuti da quelle parti, come magnanima- mente ricordava Claudio, e se n'erano stati un par di settimane, digiunando o magnando qualche cipolla o qualche persica grattata ai mercatini, oppure un po' di co- tiche fregale dalla borsa di qual- che commare... Se n'erano Iti di casa cosi, perchè gli piaceva di divertirsi... Dai bersaglieri rime- diavano da fumare... Poi trovaro- no da dormire sotto la tenda di un cocomeraro, sopra i cocome- ri; il cocomeraro aveva un maia- le, dalle parli di Bagni di Tivoli, e visto che facevano buona guardia ai cocomeri, li mandò a sorve- gliare il maiale, anzi, il maiale e un coniglio... Che tremarella la notte nella campagna disabitata.

dentro la capanna... Dormivano con una mazza sotto la testa...

Una mattina la madre del coco- meraro era venuta II, li aveva mandata a Bagni a comprare del pane, e intanto, approfittando

Sabato 18 febbraio 1995

Una fato iIPMeUW, allInbJadegiaMlGO, taMubwgìta itala periferia ronunt

che non c'erano s'era pappata il coniglio... Trovarono gli ossicini

interrati davanti alla baracca...

APietralata, che il cocomeraro li aveva cacciati via a causa del coniglio, avevano lavoralo in un circo... coi leoni... litigando coi maschietti concorrenti della bor- gata,., Una sera era scappata Rondella, la cavalla maremma- na, e via per prati e mucchi di im- mondezza, lungo le rive dell'A- hieite...

L'autobus arrivò in fondo alla Tiburtina, passò sopra il cavalca- via tra fischi di treni, e andò a or- meggiare. nella gran caciara, al capolinea del Portonaccio. Bian- chicci, nel gran biancore del gior- no, brillavano i lumini del Vera- nò. L'H era pronto. Claudio e Sergio zomparono giù dall'auto, tagliarono gridando e ridendo tra la ressa, balzarono sul tram già in corsa, e restarono attaccati al predellino, sempre più schiamaz- zanti. mentre la vecchia vettura ri- saliva sfengllando il lungo viale che rasente imurag!ioni del cimi- tero portava a San Lorenzo.

Tutti smandrappali, con l'aria del quartiere che gli scapigliava la chioma, appesi in fondo al grappolo che si accalcava al pre- dellino, volavano verso casa. Am- mazza. quante bella la vita, mica pei micchi, ma per quelli che le soddisfazioni sanno prenderse- le... come loro due... Mcnfre alza- vano moina Claudio pensava a se stesso con la camicia a buchi e le scarpine bianche. all'Ambra Jovi- nelll o nella rotonda di Ostia, con la Inesse o qualche altra ragazza che gli veniva dietro: a completa- re il quadro della sua bellezza...

Intanto, sotto i muraglioni del Verano, passava nella luce inve- trila, qualche coppia, un vecchio, o un garzone in piedi sul Sellino spingeva allaccato il suo triciclo su per la salita... E loro due. la mano a imbuto contro la bocca.

li sfottevano...

«A nonnaccio, nonnaccio, a pampuzzzo...".

«Fra du' anni sei bona pure subi- to!».

•Adondolina...».

«Nun je dà retta, e dopo di the so' statolo.::» ' " ' ' -->'

•Se seguiti cosi quando lo pij ma- rito?..,».

•Che/stai a sputa li pormoni, a pi- sene?».

«Dàje. che mo'arivi...».

«See. quanno affilia quello...

Intanto ecco venire avanti le prime case brune di San Lorenzo, le prime strade rissicce. ecco pro- filarsi in fondo e Ingrandirsi sem- pre più. biancheggiando, l'arco di Santa Bibiana. e poi il vecchio

K

rdi netto in mezzo al quale sfi- ano. gesticolanti, le più allegre compagnie della ragazzaglia san- lorenzina. acchittata per la sera, le panchine e le aiuole col verde delle vecchie estati.

La sera scendeva su San Loren- zo come un temporale: per le strade geometriche intomo alla piazza dei giardini, si sentivano le saracinesche abbassarsi con schianti improvvisi: ombre di ra- gazzi correvano con le bottiglie del latte, e I garzoni lanciavano a tutta forza i loro tricicli in mezzo alla confusione di gente che rin- casava svella come se, appunto, fuggisse un improvviso scroscio di pioggia.

L'aria era più sporca, torbida, che buia, i fanali di una macchi- na, già accesi, aspri, bruciavano a una curva, suli'aslallo ancora chiaro e diurno: pareva d i e un ventocaricodiodoriedi umidita sbattesse le finestre, le porte a ve- tri, agitasse gli alberelli morti dei giardinetti, e mettesse in allarme tutto il rione: invece era la calmis- sima ora della cena che stava scendendo.

75 luglio 1962

ritolta

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DALLA PRIMA PAGINA

Troppo e...

corridoi" Si può immaginare un divieto più grottesco' Era accadu- to che alcuni spensierati commili- toni avevano jweso l'abitudine (li aggirarsi nudi davanti ai fi itesi roni della caserma, la genie chi- abita- va di fronte se n'era risentila e il comandante aveva pensalo ili ov- viare con quella se ritta.

Con questo voglio dire che un precetto grottesco corrisponde in genere a unti situazione che non si su come allronlarc E csalta- meiilc ciò che decade tini alcune dello dis|udizioni relative alla «par coindlcio» dove, com'era prevedi- bile, si trova Mi tutto: regole <. (indi- visibili. precetti che SUBÌ quasi im- possibile applicare e norme inac- cettabili Per esempio, è ragione- vole aver previsto un periodo piut- tosto lungo (quasi due mesi in ca- sti di elezioni polflichcl ,\ pittine dal quale le deposizioni si appli- cano. Giusto clic i divieti riguardi- no sia i tg che ogni ultra l'astnis- sbno infonilaliva. lalls-shiiw c'im- presi. Una tale estensioni'dovreb-

be escludere, ritengo, die si ripe- lano le surrettizie dichiarazioni di voto che personaggi come Rai- mondo Vianello oltìike Bongior- no si sentirono spinti a fare nel marzo dell'anno scorso.

Ùltimo aver previsto un raffor- zamento dell'obbligo di retinica.

.incile se la prqjaganda obliqua e una di quelle cose che è quasi inu- tile reltilicare perché l'elleito or- mai s'è prodotto e il danno - am- messo che si possa dire cosi-non si cancella certo con una rettilica.

Anzi, la notizia smentita equivale a ima notizia ciati! due volle, se- condo il lamico principio. L'im- portante semmai, in questo caso, r che l'ufficio del Garanle dispon- ga djwero di frumenti e proce- dure per intervenire in Tem|>o. è il casudidire. "Tenie", cioè non setti- mane e nemmeno giorni, ma ore dopo l'inlruzioue accortala. E che la n il Ima delle sanzioni sia tale da scoraggiale in partenza l'illecito.

Mai come In questi casi la preven- zione e da prelerirsi alla repressio- ni'

L'elenco delle cose che si pt",- Miiio condividere Unisce In orai ita qui Dal resto non si può che dis- wnlire con forza. Inammissibile t l'interferenza elle il prowedimen- ln vuole inlmourre sui giornali.

Piofondainenle diversa è la natura di un quotidiano che si acquisla volontariamente in edicola da quella di un telegiornale sul quale si può capitare per casoDassando da un canale all'altro. Qui non si paria di forza di penetrazione o di ampiezza di rliflusione dei due mezzi, ciò che entra in ballo è la li- berta stessa dell'impresa giornali- stica che si avvale di capitali, di strumenti di trasmissione e di de- lusione privati. L i caria e l'inchici- stro sono una cosa, l'etere un al- tra. Alla stampa scntla può essere imposto il solo obbligo (a parie oli strumenti del codice penale i di rettificare le notizie date in mo- do distorto ci incompleto. Tulle il testo, comprese le opinioni di se- gno contrario a quelle eventual- mente pubblicate, può esserc- eli ieslo solo sotto lomia di cortese ospitalità.

Anche inacc ella bile la dilleren- zinzinno tra spot per cosi dire buo- ni e spot cilltvi, onero •inganne- voli. comparativi, denigratori, sug- gestivi- A pane l'ultima categoria [la suggestione è una fon na'd'in- fluenza difficilmente definibile), tutti gli ili tri tipi (li spot «ca Itivi»

avrebuem donilo essere ugual- mente scoraggiali dal provVedi- mentn sia prima che nei corso di una campagna eli'lloirtlc. L'indi-

rizzo augurabile è quello che ren- da la propaganda politica il più si- mile possibile a quel principio della pubblicità commerciale che detta: si può parlare bene del pro- prio prodotto, non si può parlare maledel prodotto altrui Nonsem- pre può valere per la politica ciò che vale per i biscotti e i pannoli- ni. Una linea dì indirizzo in questo senso conlrilwjirebbe però a svele- nire il tono delle campagne eletto- rali e a far pendere i piatti della bi- lancia propagandistica pitì verso il ragionamento o. al limite, alla suggestione che verso l'invettiva.

Oùeste norme dovranno essere ri- visre e corrette. Nulla comunque polrannoconlro la vera situazione di disagio che riguarda il nostro intero sistema televisivo. Le nonne della -par condicio» potranno es- sere le migliori del mondo ma sa- ranno semine poco più di un im- pacco su una piaga che andrebbe curata col ferro del chirurgo. 11 no- stro resta purtroppo un sistema te- levisivo profondamente guasto, un mostro cresciuto secondo la selvaggia legge del più forte, un'a- nomalia alla quale ['intera lìuropa guanla con un misto di stupore e di inquieti,dine. Prima lo correg- geremo. nie&a'nsarà.

( Corrado Augi"!

M i r c o Psnnalla

«Tutto * ptrdiito fuorché empita d'onora»

M i m i l o Uucliosi

(3)

SCONTRO SULLA MANOVRA. L'instabilità politica e il crollo della moneta Usa mandano a picco la lira. Interviene ancora Bankitalia

ore 10,30 interviene Bankitalia

ore 18,00

1.082,88 1.082 1.083,51

ore 10,20

1.086,50

ore 19.30 a New York ore 16,30

1.084,20

quotazione Bankitalia Ma p«r l'Industria

i aaaipra «boom»:

a novembre '94 fatturato+ 13%

C«*4feiwa* manta» «ritmi ««rati l i (tamia produttiva IUMMWK netto wono mese ««memora I I M N M del fatturato deMtnduttrtal cnwM«Ni<at1IM13%,toM«

eotwettuttoa^ domande estera (plÉ32,aH)j Mi primi U m n l M 1994 l'MMMBtoaatl 9,T%(18,1%

taUestero}. QionftutM Ntaato ereecevaao « ben K S t 3 » mentre tri gemalo e novembre tono aumentati del 17,2%. Sempre euusaUstilc * anche l'aumento proAiWvo fo0etrito a novambre

««(rttpettoeirevembre '93) erri menato Interno] 9,4%. A renatura un 11 geo fortemente Deattivo ione quel tutti I tetterl economici, con l'iRice eccezione delle Industrie petrolifere che hanno segnato u n

celo lei 40%. Un Incremento* >

fatturato mette atdlaepra del tó»

è etatongtetretaiW tetterl MuMftaUnietalltr(ke(+ 2?.f%

rtepe«aalNoveMib(e'93),del , rr^«tratport»l> 34,7%}. del pradMtiHieiNt«(+ 3Q3*)om legnot-t M ^ h w t t r e v a r u » beiwttnd«»trleteeeM(+ 1 M M J podat«BMmM(4. « % ) . * tn»tenepla»l»dte(+ l M % ) e ealwearMede*t«ta<+ 14,3%).

LMe*M*rMde leMutMaaeehe kibaMatademnailene eeeeemlca del prodotti: k> gjMHa eeaMOiaileMllmttunterteulta In marcato aumento par I beni nna«<>hne«tiinento(+ I M W e parlbemmtHmeD)(+ 1M%>

inerme segna tra «eeHenaeae mene «ceeetuata aeri beni IVi HI al certeim»<+ T,»%).AIu«eteli clettttke dogi ordhMtM «ono invece le ln*tttte dei metti di trasporrai:* 4%4%iMpetWal novembre aree adi Me), deH* carta

<• 3*8%), dette maeeMne e

••yanccMmecoanttH-t 21A%Ì*

del meta* 126,8%).

Cipolletta: manovra pw decreto • sonza asaottara le parti sodati

•Medmcaie I taeae di eeonW per sostenere U camole dotte lira sarebbe tratte. L'unica cosa che terne una manovra Recale In tempi rapidteknl, procedendo per dee reto tenia perdere neenche nuore, «pai tana etto lune*-. E.

questa l'epMone del direttore generale di ConrMietrie, InnocermOfioietta.Clie aggiunge! «Hon polliamo

«pattare H consenso di tutti 1 partiti e delle parti eoctaK- Porli!, eomtnque, l'attuale camMo della tra «non corrteponde al «Kore dell economia reale detratto, COMÒ «mostre II larghissime surpludetablunciadei pagamenti' e le tentoni no*

riguardano lottanto le nostra moneta. «Anche I deliro ai fuetto momento * sottovalutato deperto aU economia male americana, ma e evvto che le tendoni al ripercuotono la maniera pie tewteiewrte monete rjolma..Por q netto nel dovremo enere pia virtuosi, ut modo da cintare chi le tewlorrl tei tatti di Interesse del titoHeebUldel rlscMfl Inflettane dhentJno incontro! lebitk

Marco a 1.086, è il venerdì più nero

La rabbia di Dini: «Basta con le sortite irresponsabili»

Nuovo record del marco che in mattinala sfonda lutti gli argini e raggiunge quota 1 086,50 Poi la ripresa grazie anche ali intervento di Bankitalia e in serata a New York i i i qu il idi i I 0S2 MI uncini ili Ilo blik i t l i m i " I in i la debolezza del dollaro e la crisi politica Berlusconi voliamo la manovra solo se ci danno le elezioni E su Dirti «Governo di nessuno» Replica il premier "Alcune dichiarazioni sono al limile della irresponsabilità»

M te iw ui urta AMO

•e MILANO Per la lira si preanntin clava un nero venerdì 17 E cosi È stalo con il superman» volato in mattinala a 1 08650 Grazie anche agli interventi di Bankitalia quaglie spiraglio a e aperto solo nel pome nggio Re marco ha comunque macinalo un nuovo record ieri se ra a New York era scambialo a I D82 lire una liretta in meno del I apertura ma sempre quasi t i n que In più di ieri Insomma I iilli mo massimo storico della valuta tedesca Che in mattinata aveva cominciato a muoversi come uno schiacciasassi Contro il dollaro

(subito finito ai minimo e in una spirale perversa contro la nostra moneta che si manteneva stabile con il biglietto verde ma cedeva paurosamente verso il marco fino

a toccare appunto I U86 50 lire brrWnal (Mitico

Gli effetti si facevano subito sen lire in piazza Affari facendola pre- cipitare nel pessimismo e nel ner vosismo La situazione in venia stava preoccupando tulle le piazze europee Per gli istituti centrali la performance del marco suonava come una sirena di allarme Lapn ma banca a intervenne e stala quella portoghese Subirò dopo è toccato a quella italiana in un eli ma di grande imtaztone Già si sa a spingere in giù la lira non e è solo la debolezza del dollaro Ci sono anche le polemiche politiche t h e da mesi lolgono credibilità alla zienda Italia

E ieri anche su questo fronte è

stata una giomala esemplare Lex premier Silvio Berlusconi parlando ai club Pan nel la non era stalo affat lo diplomatico Quello di Dirti' Il

n i I ICSSU 1 I I | " 1 I U H LI I.'L 1 I n I j l k l l I dellasene solo se ci dale le elezio- ni anticipale votiamo la manovra Una presa di posizione che sui mercati fmanzian già sul chi vive e in severo altesa della manovra bis e piovuta come una doccia gelata Tarilo che perfino un freddo come Dini si è arrabbiato «Sono corea pevole della dialettica del gioco politico e della dinamica p c M c a e le rispetto Ma alcune dichiarazioni sono al limile dell irresponsabilità»

Punto e basta 11 Cavaliere era av vedilo

Uta nella morsa

La sofferenza della lira infarti deriva da due malattie diverse Una è tutta italiana ed é collegala prò pno alla sfiducia e ali instabilità politica al deficit pubblicoeallat lesa dei mercali dei provvedimenti del governo Lallianascedalìade bolezza del dollaro Del resto non e solo la lira a ballare la cnsi del biglietto verde ha sollevalo ovun que venti di burrasca su ciò che ri mane dello Sme (Sistema Moneta- rio Europeo) ntoccalo iteli estate del 93 proprio per [renare il super

marco Ieri mattina anche sterlina franco francese e escudo porto ghese sono siati messi alle corde dalla valuta tedesca collwionando

. , i i I,M i t l

• noi ctalil l i m i i li il * i il i suo minimo storico a i 3483 mar chi mentre quella francese a stento regge i vecchi margini di oscillazio- ne Labanda(l5 inaltoeinbas so) è già altissima e nessuna bdn ca centrale può permettersi d chiederne I allargamento senza sancire la definitiva sconfitta del si stema monetario e confermando nei fatti I esigenza di una Europa «a due velocita» Tuttavia proprio a due marce hanno viaggiato ieri le monete da una parte .Re Marco.

contornato dalle valute della sua area (franco belga marco finlan dese corona svedese e corona norvegese) in posizione di supie

mazia dall altra nell angolo lira tramo (rancete sterlina lira irlan dese peseta escudo portoghese E Miserala noi lecosesisonomesse

11 I- M i i i il hi

i t o , i l

negativo la valili i britannica ha fatto segnare uno «score» di 2 3456 in udii contro i Ì.Ì480 di ieri Mài eia «adula cosi n basso Esatta menle come la Ina che perù oltre alla malattia del dollaro deve scontare le turbolente della politi ca

In salvo trtone adoni

Non e forse un caso che la lem pesta valutarla ha colpito solo di striscio la Borsa (che però questa settimana e scesa del 2 9*y e i l mercato dei titoli di Stato Piazza Aflan dopo un avvio al ribasso ali I insegna più del nervosismo che del pessimismo ha comincialo

% =i

«

''ti Giacomo Vaciago: «Il governo non c'entra, le cause sono esterne»)

Colpa del dollaro, allarme infondato»

E

resto a "salire la china E a Ila (ine a chiuso con un lieve ma signifi catlvo quanto inatteso progresso + 0 3(1 per cento a quota 10 525

I 11 LI U \li| lei I i- in i ( un t i LI 1 | r ILI i i n 1.111(1,1 aveva addirittura raggiunto il

^ 0 80 per cento Quasi una voce fuori dal coro in una giomala nera perlaliraegngia per le altre Borse europee zavorrale dalla discesa del dollaro

E una fiammata dei prezzi net fi naie di giornata si e avuto anche per i contratti future sui Blp II con tratto decennale si è portato in chiusura della prima sessione a quota 99 90 contro le 99 50 di gio vedi e dopo aver toccalo un massi mo a 1001 e un minimo a 99 11 Un recupero avvenuto nonostante la debolezza del cambio e dovuto m gran parte alle ricoperture l £ prospettive del mercato secondo gli operatori però sono positive Sempre che la prossima settimana il Governo presenterà la manovra economica correttiva

Carta d'Identità

«acomo Vadogo e etato eletto nelle tran iMUMUti

n a i t O P t s M i M

• ROMA I l a lante gnda di aliar me sul tonto della lira in questi giorni Giacomo V.ic lago ha messo in guardia i orsini infondale e qual che volta strumentali drimmatiz razioni Oli abbiamo chiesto di ap- profondile nel carso di una con- versazione con noi le ragioni di quesiti sua posiziono

Prof. V a d a f » , t gluttlflcato l'ai- liirnjtmo che «I e creato nel giorni ecorelT

Non del tulio Gran |Mrte dell in (k'bollmcnlo della lira è atlribiubi li ullacaduia del dollaro chi tra se Ina al ribasso rispetto al marco tutte le monete pm deboli

Ma quelle che e acceduto àttt Il- la potava e u e r a evttatoT Quando II dollaro si Indebolisce I capitali che abbandon»iip.ra me»

nota a me ne .ma si rifugiano prevO lente-mente sono le ali del marco P ovvio che I capitali non tratllno le monete tulle allo stesso niobio e i h c quando si spostano si orlon tanti prevaleiitemente su quelle più forti II l'ureo pnma d mito poi il I m m a o la corona olande

M sembra che W tenda a IdrimmitlzMre la srtuaSone Ma nel metl «corti qiaado vi so no stati epModl analoghi dj ca

•luta della lira tutti hwno totto- Dmato II fatto cric la caute del- la dtholeus della nostra mone- ta erano prevaltntemente Inter.

ne.

E avevano ragione Lei f i riferì mento a situazioni nelle quali era no evidenti le responsabili la Inter ne Penso alla crisi l i d i a noslr.va luls legala a l i a v u s o d garanzia a Berlusconi alle incertezze d u i ul lima manovra fininziana i onnes- se ali altissimo grado di confluii tua! Il a

C o w e cambiato og|p ntpetto adaMonrt

1 Allora il valore della lira cadeia mentre il rapporto Ira il dollaro e il marco rimaneva invariato Era chiaro perciò che le causi delle

„turbolenze chi> investivano la no slrh moneta erano lutto interne Olii I n n i " è minimali I L I tu tali ra troll,» rispetto al m ino ptrtlic ildollaroeinlorlt.(al(i

Allora, mentre I precedenti epi- lobi di fuga dalla «ra da aorte del capital Internazionali erano la conseguenza delle poMHche del governo, oggi non t i puù dire la eretta c o t i per II governo Di- ni?

SI ècosi Ecerchiamodi nonesa gerare nelle reazioni Negli Siali Uniti dove il dollaro ha avuto una flessione superiore alla nostra mo neta nessuno si terrorizza e dram maiizza più di tonto

In verità ora, Mrebbe interes- sante capire quali sono gli effet- ti che quatto andamento della moneta ha tuH'economi» reale Quando le cose vanno come in questi giorni non tulli gli elfetti so- no negai ivi

Eppire Hi auettl giorni ti e crea- to un clima come t e II disastro monetarlo fotte alle porte Stiamo ai falli Quando la lira co- me e accaduto 1 giorni scorsi sin valuta sia pur di poto iul dollaro t si svaluta rispetto alla valula lede sca ne rictviamo un quakhe be- ndino Noi esportiamo in Europa e quindi nellarea d(l i n a i o II doppio di quanto esportiamo nel i area del dollaro Ma da quesl ul

lima provengono il grosso delle importazioni di matene prime I luppoli monetari di questi giorni hanno come conseguenza I au mento a causa della svalutazione rispetto al marco della concorre zialilà delle noslre esportazioni e un treno ali inflazione a causa di una diminuzione dei tosti di pro- duzione derivante dalla nvaluta ziora. della lira sul dollaro

E quali sono Invece le conte- guerawlttebtto pubblico?

Nessuna se non aumentano i lassi di interesse nelle dite dei moli di Stalo P queslo finora non e awe nulo

Tutto bene quindi?

Non ini si fraitcnda lo voglio solo dire che le vicende della lira dei giorni scorsi non stanno ad indi care clic siamo sulla soglia del di sastro Maquandoiiupaescsialfi da permanenti mente alla svaluta n o n e per tirare avanti si acciimu lano debolezze strutturili che sul medio lungo pcnoiìo possono di ventare intollerabili E come SP per sopravvivere ci stessimo ven d e n d o i «gioielli di famiglici» È co- me se i prodotti italiani ali eslem fossero venduto con lo sconto e il

valore del lavoro degli operai ila liani fosse sceso del 30 •10"' cioè quanto la svalutazione della lira negli ultimi due anni e mezzo Co- si alla lunga un paese si impoverì sce

È possibile, come «tono alcuni che ftl fronte a noi c'è la proapet Uva del Mestico?

No assolutamente Perche il Mes suo noi t e 1 abbiamo per eosldire alle spalle Nel giro di alcuni i n n i noi abbiamo farlo già una svaluta ziotre pori a quella che i l Messico ha latto in tic giorni Naturalmente i tempi contano e I averla diluita I n prodotto per noi effetti non traumatici

Quale contrlbMo può dare la prossima manovra a risollevarci da questa sttutrtone?

Potrebbe dare un grande contri buio se essa fosse incentrata su provvedimenti strutturali sioc permanenti nei loto effetti e su principi di equilà come polrebbe essere una seria riforma delle pen sioni Purtroppo da quello che si legge sulla stampa prevolgono an eora una volto le scelte (atte una tantum che porteranno solo beni ficitem|x>ranei

indaco di Piacenza atta testa d una ceaUtonaAnepelaria progretsWI. Ordinari» d Politica economica e flnanzlarla afunlventt» Cffiottca <H Milano, dove i l è marnato nel 1964, ha conseguito nel 1 9 6 8 una teconda lairea H I UrrKmtte di Oxford. Del 1970 «11999 ha Irrsegaito dlunrv«rsÌtidlAricona,prlm«cornelncarlcetopel<WM ordinario di Economia polttlci.il «atoBrrUthCouncll Schotar, membro del Cts detti Regione Marche, c e e n lente

«r*'Oc te, VMttr«SchotarMFedoral nasone Board (Watangton), aN'ynlversÌttden'nlmlt.aR'iinr«orritìc«

Onferd Nel 1 9 9 2 1 3 9 3 e stato c e n s i i ^ Mpretldeivt* del MnsWtodelrrMstrl. Nel '93 e ttatoVItttlrigfetlaw a i a n i t t Church. Oxford. Ha puobtcetorwmerotltaggi, e r t e * ! e

•olimi di teoria e o o N c a monetarla, politici economica e detto sviluppo. Collabora ali'ttrJtuto per la Ricerca t o d a l e t l Mttanoedèe, HorlalrUa del •Sole-MOre-

INTERNAZIONALE

Questi setHmua

Kabul, la guerra dimenticata

La Cina del dopo Deng Contro la pena di morte Nella redazione di Al Ahram I guai del museo del Prado Ramadan e radiodrammi Cosa succede in Birmania

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SCONTRO SULLA MANOVRA. Aumentano i contributi previdenziali. Misure anti elusione per le imprese. Irpef meno dura per i redditi bassi

Manovra, batosta per gli autonomi Ticket sui ricoveri

Continua il lavoro dei tecnici del governo sulla mano- vra-bis da 20.000 miliardi. Probabile uno slittamento al- la prossima settimana per il varo del pacchetto dì tasse e tagli, mentre intanto si studiano le molte opzioni an- cora aperte. Verso uno sgravio Irpef per le (asce più de- boli; colpito il lavoro autonomo, ticket sui ricoveri per i redditi familiari oltre i 70 milioni. In discussione anche un forte aumento dei contributi previdenziali.

SIOVANNIHI

della Pubblica Amministrazione.

kpef, Si rinuncerà quasi sicura- mente alla riforma delle aliquote dell'trpel indicala da Franco dato, un progetto che semmai verrà ri- preso in esame a giugno in sede di predisposizione della manovra 1996 (sempre che il governo Dini sia ancora in carica). L'intenzione é però quella di varare un interven- to sulle detrazioni d'imposta Irpef in grado di controbilanciate l'Im- patto degli aumenti Iva sui redditi più deboli Cosi, aumenterà la de-

• ROMA. Continuano gli eterni

•lavori In corso del governo Dini sulla manovra economica bis da 20.000 miliardi. L'Esecutivo lancia segnali contrastami. Da un tato sa- rebbe meglio stringere 1 tempi, ma in realtà per il via libera definitivo alla correzione al conti pubblici ci vorranno ancora diversi giorni.

Fonti di Palazzo Chigi indicano che Il Consiglio del ministri -giusto, po- trebbe esserci alla fine della prossi- ma settimana. Molto dipenderà dall'esito del contatti tra governo, partiti e forze sociali, cui vengono sottoposte sempre molle (C'È chi dice troppe-) opzioni •aperte- su cui pai l'Esecutivo si riserva di sce- gliere. È chiaro che se la situazione sul mercati dovesse segnare preci- pitazioni drammatiche, Dini si tro- verebbe costretto a far scattare 11 pacchetto di tagli e lasse [alma del momento programmato. A Palaz- zo Chigi, comunque', aUncrstfa un certo ottimismo: la manovra-bis permetterà di recuperare II mag- gior onere per Interessi; di adegua- te parzialmente le pensioni al mi- nimo alle sentenze della Consulta:

e - alla luce dell'ottimo andamen- to della nostra economia, che so- spingerò le entrale fiscali - basterà per dare un segnale forte ai merca- ti.

Come avviene da giorni, si sus- segue la girandola di voci e indi- screzioni sul vari provvedimenti.

Cerchiamo di riassumere il quadro allo stato delle cose più credibile.

Tagli «Ha UHM. Sanila, Comuni e Pubblica Amministrazione sono nel mirino. Nel capitolo sanità do- vrebbero essere reperiti 800 miliar- di, ma un certo contributo potreb- be venire da un ticket sui ricoveri ospedalieri che riguarderà soltanto i redditi familiari superiori ai 70 mi- lioni annui- Gli enti locali vedranno una decurtazione del trasferimenti da Roma <JI 2-3.000 miliardi. Verrà data al Comuni la possibilità di au-

mentare le aliquote (ci, ma quasi sicuramente non ce ne sarà biso- gno; sono in vista le elezioni locali.

e il gettito lei '94 ha dato risultati migliori del previsto. Infine, si ri- sparmeranno 7-800 miliardi dalla spesa per acquisti di beni e servizi

MartlM (Fona Halli):

•Facciamo d m Bot Uaodantraarirpaf

• l'altre •aentassa»

Numi «tmmwrtt eer ridurr» 1 detrito aabbttoee.trae^eati.-iiMfliailMrl (ibe offrane reiirieneatl éHwtnzUtl • (MOMMI «he tiene*

I M O rnrfltoatlve-te la propoeta * Allieto Mart^exatfalabo del*

tatari M i gevemo B M M M O I . che kUMtMMuWa*! MtttmaiMt*

MtarraRaanza avana una seri* di formile par ritmar* la finanza puhHea. -In Brattea -affanna Martino-pai tanta parlar**

patrimoniale, ti potrebbe dar* al rteparerkatoriMaeaelMrtadlUMi

•«•Ha: tottucrinra un trtoto con tatia taiio di Interina, ma Manta da hnpoate, o un titolo con alta ranftmonto ma da Includa»

•etllrpaf-. La proposta, anfanile raaaonanta di Forza Rata,

Brunita dal vantata «vMantl aaoelalmentopoHakeoI rleparmlatort «ho tono nodo latta baiai di Mddrto, parche, avando aliquota Irpat batta, nea aarebbe»

panaUtaU da una nuota lupplitn/a ollmporaMt». *erH rtiananranto dalla ttmia pabbttea -ateaegae- occorrt In «gal modo muavanl

•neh* M un altro Unito: la p w M m di un tetto coatrtaricnaro «Ht apoo»

aubMrdie.MrtrorrM detto etato atarMarulatacqMMa degli «ad locai»-.

trazione per pensionali e lavoratori dipendenti con redditi inferiori ai 30 milioni annui (forse anche quella per i figli a carico), mentre invece diminuiranno quelle per i redditi medio-atti e per i lavoratoti autonomi. Un altro progetto preve- de l'abolizione dell'aliquota irpef del 10%, ma l'esenzione totale dei redditi fino a 7.200.000 lire.

Riordino «Mia aHquota Interme- die ha. Esclusi interventi sulle ali- quote de\A% e del 19%; verranno in gran parte accorpate le due aliquo- te intermedie al 13%. Non sarà un'operazione drastica, poiché molli beni e servizi verranno spo- stati all'interno delle tre nuove ali- quote per limitare l'effetto sull'in- flazione e per non colpire beni troppo "popolari». Nel complesso, il gettito Iva aumenterà di 7.00(1 mi- liardi.

Bandita a acctea. Quasi scontalo un aumento di 100 lire al litro per la benzina, di 50 lire per la benzina

•verde» e di 25 lire per il gasolio per riscaldamento, Previsti ritocchi per alcuni bolli e tasse dì concessione.

Possibili adeguamenti delle impo- ste di registro e di fabbricazione;

molto improbabili interventi su si- garette e alcolici In tutto, questa voce assicura quasi 5.000 miliardi.

Agevolazioni alla s » l a t t Ver- ranno colpiti i fondi in sospensione d'imposta delle società quotate e non quotate. Si tratta di fondi in ge- nere formati con la rivalutazione dei beni Immobili, che oggi non sono tassati finché restano a riser- va. L'aliquota dovrebbe essere del 20%, e nelle casse dell'Erario do- vrebbe garantire circa 2.000 miliar- di. Altri 1.000 miliardi verranno da un cospicuo e significativo pac- chetto dì norme contro l'elulione di imprese e società; si colpirà la possibilità di dedurre a fini elusivi gli oneri dell'indebitamenti, si in- terverrà sulle fusioni societarie.

SaaajdWtaikrtta burocratica La manovra fiscale dovrebbe accom- pagnarsi a un importante disegno di legge di delega al governo. Se approvato, l'Esecutivo potrà varare norme per semplificare gli adem- pimenti fiscali, li: procedure ammi- nistrative previdenziali e sanitarie, e molto altro ancora. Si tratta di un articolato pacchetto predisposto dal ministero della Funzione Pub- blica.

Contributi prerideniM II pro- getto allo studio - su cui però de- vono essere ancora consultate le parti sociali - prevede un'incre- mento dell'l-2% per i contributi a carico dei lavoratori autonomi.

Possibile un aumento di mezzo punto anche per il mondo del la- voro dipendente.

V E N T I M I L A M I L I A R D I DI TAGLI E T A S S E I R P E F

Aumento delle detrazioni per i redditi sotto 130 milioni, nduzrom per gli autonomi e per I redditi oltre 130 milioni.

Forse scompare l'aliquota del i o%, esentando dalle Imposte 1 redditi tino a 7,2 milioni.

I N P S

Aumento del contributi, più torte per I lavoratori autonomi.

Gettito 1.000 miliardi O S P E D A L I

Ticket sul ricoveri per I redditi familiari oltre 170 milioni. Altri tagli alla saniti per 800 miliardi.

C O M U N I E P U B B L I C A A M M I N I S T R A Z I O N E

Tagli da 3.000 miliardi al trasferimenti e all'aqulsto di beni e servizi.

I M P R E S E

Tassa da 2mlla miliardi sul fondi m sospensione di Imposta.

Altri 1.000 arriveranno da misure antl-elusrone.

I V A

Riordino delle aliquote intermedie.

Gettito previsto 7mlla miliardi.

B E N Z I N A E G A S O L I O P E R R I S C A L D A M E N T O Dall'aumento di 100 Hre al litro per la benzina (50 per quella verde) e di 25 lire al litro per II gasolio arriveranno 4mita miliardi.

S Maurizio Pinardi, amministratore delegato della SimComit

«Ma qui non siamo a Mexico Gty»

La Borsa non sta reagendo male al terremoto valutario, anzi. Il problema è semmai la situazione politica, la pro- spettiva di nuove elezioni anticipate porta con sé forti in- cognite. Quaranta anni passati in Piazza Affari consento- no ad uno dei maggiori operatori finanziari italiani, Mauri- zio Pinardi, di analizzare con serenità gli scossoni di que- sti giorni. Ma avverte: «La lira debole è un beneficio nel breve periodo, alla lunga è un segnale didebolezza».

aHCHSU URBANO ai MILANO «Devo essere ottimista

per fona», Maurizio Pinardi è l'am- ministratore delegato della Sita (Società di intermediazione mobi- liare) che fa capo alia Banca com- merciale. Ha 60 anni: quaranta passati in piazza Affari. Cosa pensa di quanto sta accadendo? "Se di- mentichiamo valuta e reddito fisso e parlia mo di Borsa dobbiamo dire che in una situazione del genere, indubbiamente molto preoccu- pante, si sta comportando in modo egregio».

E cernete le aalecaT

Con il (alto che ha in se ha parec- chi germi positivi provenienti dal- l'andamento dell'economia e dai bassi prezzi delle azioni.

•art te otatHtate non eoe* man- cata • comunque tra 01 opera- toti tembra eremne» tempre l'kwerteBa...

É ovvio. I germi positivi non posso- no svilupparsi finché la situazione politica rimane, diciamo cosi, flut- tuante. E fino a quando, di conse- guenza, le tensioni sulla valuta ri-

mangono così alte.

C M l'appmKlMW dato mam- ma-Ufi gì attacchi detta •pera- fanone dmrmannno?

Si, penso che si riduranno. Non che spariranno.

PVTOM?

Le tribolazioni non sono finite. Se la manovra economica andrà in porto si tirerà un po' di respiro. Ma gli scogli da superare sono ancora parecchi. Qui si parla di elezioni.

Un appuntamento che porta con sé incognite piuttosto serie per il futuro.

La nahrlailone detta ttrarkpet- to M* altre valute M I come h- flulSM tal mercati flnanilari?

La quotazione della lira è un ter- mometro. Ogni tanto abbiamo la febbre ma non ce ne accorgiamo e andiamo avanti lo, stesso, altre volte, invece, è necessario il medi- co e una bella cura: è la nostra si- tuazione attuale,

Me I f u i rJtHa Ira UpeiriMO toro damata?

Indubbiamente il fattore valuta non lo determiniamo solo noi. Se

noi invece di fare il confronto con Il marco lo facessimo sul dollaro diremmo che ta lira è ione perchè in un anno non ha perso niente. E però noi siamo in Europa. E dob- biamo confroiilarci con ta Germa- nia, con la Francia...

Parò la lira taglerà ha portato anche vantaggi saD'eeonomia, SI, anche notevoli sulle esporta- zioni, Ma attenzione: a breve è un beneficio, ma alla lunga è un se- gnale di debolezza.

Dunque che etlatB ha et** Ber- te me lira «I mirrimi storici tiri marce?

Quando ci sono dei disordini valu- tari la Borsa ne soffre sempre. Per l'operatore estero la valuta è un po'lo specchio dell'economia.

Fa bene BenMtaKa a Inteneel- re?

SI. Cerea di fare delle collezioni.

La sua non è una dilesa strenua.

Interviene sugli eccessi. Anche al- tri Paesi come Spagna e Portogal- lo lo hanno fatto. Indubbiamente il marco è troppo forte.

In questa attuazione quali tono tepmpettlve?

Se parliamo delta Borsa i segnali economici sono quasi tutti positi- vi. Quindi i titoli dovrebbero trame un beneficio. Se invece parliamo di valuta la domanda andrebbe ri- volta più ai politologi. Dipende dalla politica.

Osala?

Dipende dalla stabilità del gover- no e dalle misure di risanamento che saranno prese per le pensioni, il deficit pubblico, Insomma, da

come si metteranno a posto i con- ti dello Stato. E poi gli operatori guardano già avanti, a come sarà la prossima finanziaria-

Che eoejJglo darebbe a un ri- tparmurtoreT

Di non buttarsi ma di stare vicino alla Borsa. In fasi come queste ca- ratterizzate da (orli oscillazioni ci possono essere buone oppi»lum- ia di investimento.

1* Ore trattane?

Certo.

Ewll'etten?

Farei molta attenzione. Il marco può anche andare più su. perù, non siamo il Messico, siamo sem- pre la sesta potenza industriale del mondo checché ne dicano gli altri, per me la nostra valuta è sot- tovalutata.

È amai più un amo che metti lo laaltngeno me e » nonortaate Il marco conHrrut • sajbe e la li- rea acerrdeah..

Non dimentichiamo che prima era sopravalutala e alla fine, dopo due. tre anni, il riallineamento s' impose. Adesso la situazione è ca- povolta,

EH riamarlo quando awowa?

Come ho detto, dipende princi- palmente dalla situazione politica che si sta macerando e forse an che schiarendo. Prima o poi dovrà depositarsi e allora troveremo an- che noi la strada pervenirne fuori.

Lo ripeto: sono ottimista per fona.

Non possiamo non trovare il buon senso di imboccare l'unica strada giusta: quella di sistemar? sia ino- stri conti che la nostra situazione politica.

Sempre più diffìcile impedire lo smottamento della lira. La polemica contro gli analisti «sciocchi»

I guai di Fazio: sfiducia politica e supermarco

A l t T O N I O P O L U O M U M M m aa ROMA. Bruite giornate per An-

tonio Fazio e la Banca d'Italia e le prossime potrebbero anche essere peggiori. Più perde teirenn la lira.

più aumentano I guai, più prende corpo lo speltro dell'Inflazione im- porrata. Per fortuna, Il basso liwllo del consumi e la moderazione dei salari riesce nel miracolo- evitare la crisi finanziaria. La burrasca degli ultimi giorni Ita confermalo die l'ondata della sfiducia può prose- guirò indipendentemente dalle considerazioni più razionali sullo siato dello cose. Se l'economia reale tira, se la bilancia dei paga- memi va bene, se i debiti esteri si ri- ducono, la valuta putì cadere a picco lo slesso, La sfiducia non e sull'economia, ina sulla politica economica e sulla politica !oul comi. Succede per l'Italia coinè sta .succedendo por la Spagna e la Svezia. 1 tre poli del triangolo debo- le d'Europa Ce anche II dubbio che domani, quando dalle urne uscirà II vincitore, che l'Italia si trovi

spinta sulla strada elei consolida- mento del debito quale misura li- mite per evitare l'awilamenlo della sfiducia. Per questo dal fronte ber- lusconiano arrivano quotidiana- mente segnali di prudenza sulle promesse fiscali in campagna elet- torale.

Mone sul mercati

11)82 sul marco, poi 1086, I0S7, livelli che fanno impressione, sembra un secolo quando nel mar- zo scorso la lira quotava 99), Da quando e uscita dallo Sme. la valu- ta nazionale ha perso l'8(i"» sullo yen. Il 46% sul mareo. il 48'W sui tranco svizzero, del 4bHv sul dolla- ro. Stretta tra la tenaglia internazio- nale la tenaglia interna, tra l'effetto Messicoche ha spinto ilmarco fino a diventare la divisa di riserva inter- nazionale del momento, rilugio per gli investitori di tutto 11 mondo, e le miserie della fuga di res|x>nsa- bllilà sulla manovra finanziaria, la Banca d'Italia si ritrova In mezzo

alla trincea. Ufficialmente e inter- venuta diverse volte nelle ultime due giornale pur comprare lire e vendere marchi Piccoli operazioni a tappeto che il primo giorno, gio- vedì, non hanno dato elfelto. e ieri, invece, si sono latte sentire. Giove- di in via Nazionale l'aria brutta dei giorni della crisi del 1992. Ieri è an- data molto meglio. Fa impressione il deprezzamento della lira sul marco. Ma il segnale dei titoli di stalo era di tutl'ultro segno e la dif- ferenza del tasso dei titoli decen- nali italiano rispetto agli equivalen- ti tedeschi è pedino rientralo sotto quota 500 punti base. Dunque, c'è Il maremoto, ma questa volta è al rapporto dollaro'marco che biso- gna guardare.

Non si grida al complotto in via Nazionale. Compiono è un termi- ne che porta Iella a chi lo usa oltre ad essere sbagliato in se. Perii in Bankitalla non si trattiene l'itrita- zione per tutti quel giudizi che ven- gono ritenuti sciocchi e faciloni.

Dannosi. Crisi finanziaria, crisi di fi- ducia nelle aste del titoli di stato?

Bankitalia ha latto blocco. Non è vero nulla, lo ha spiegato mille vol- te il governatore. E lo sanno pure i cambisti seri. Le ultime aste di titoli dimostrano che le la sottoscrizione del debito pubblico non è a ri- schio Il Tesoro ha fallo pure scorta di liquidità emettendo da un anno più titoli di quanti sarebbero stali necessari rispetto alle scadenze (60 miliardi tondi tondi ) proprio per avere un ombrello di prolezio- ne Ira marzo e ottobre, mesi bol- lenti per il mercato obbligazionario e per la polllica. Bankitalla si trova nella scomoda condizione di chi ha costruito un sistema che per- mette ai capitali di uscire ed entra- le liberamente diretti solo dall'at- trattiva dei rendimenti e dalle pre- visioni speculative e poi si trova a pagarne direttamente gli svantaggi non polendo e non volendo pentir- si Cosi, visto che il sisfema politico non È in grado di assicurare una liohìica economica e fiscale de- cente, le sue opinioni sembrano contare meno di quelle di un catti- vo profeta o di un analista finanzia-

rio in cetca di notorietà. Nella stes- sa difficile posizione si trovano in fondo i banchieri centrali di altri paesi: non hanno spergiurato negli States che la sindrome messicana non e esportabile, che il Messico vale meno di mezza California, che i mercati dell'America Latina e del- l'Asia sono sicuri? SI, ma la fuga dei capitali è continuata lo stesso.

Mente wtfnl

Nessuno si fida delle promesse.

Se poi l'incertezza politica é per- manente, le armi a disposizione della banca centrale (dall'inter- vento sul mercati al tasso di scon- to) si rivelano insufficienti. Sono tre 1 timori di Fazio: 1) che la ma- novra finanziaria non abbia il so- stegno politico sufficiente; 2) die sia l'unica misura del governo Dini prima dell'apertura della crisi poli- tica: 3) che lo scenario pre-eletto- rale costituisca la base permanen- te della sfiducia che oggi tende a caricarsi non più sul titoli di stato (inlatti, i corsi tengono), ma sul cambio.

1872:èriRnftoniltftis t i M o Gratinato e ielle Pirite ti «Mulo Upo. Eitran io chsslfìci Fraik Zappa e Louis Araistrrag.

cantanti

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