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PARROCCHIA CUORE IMMACOLATO DI MARIA CUNEO SUD N. 1 MARZO 2021 Poste italiane s.p.a. Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L.

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PARROCCHIA CUORE IMMACOLATO DI MARIA – CUNEO SUD – N. 1 – MARZO 2021

Poste italiane s.p.a. – Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - Art. 1, comma 2, DCB/CN

www.cuoreimmacolatocuneo.it

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Agenda

30 marzo – Martedì Santo

Ore 20:30 Celebrazione della riconciliazio- ne con l’assoluzione generale.

1 aprile – Giovedì Santo

• Ore 8:00 Lodi mattutine

• Ore 14:30 Prove chierichetti

• Ore 18:30 Celebrazione della Cena del Signore.

Siamo invitati a portare la condivisione per la Quaresima di fraternità.

Al termine della Messa, in cripta, inizia l’adorazione fino a mezzogiorno di ve- nerdì.

2 aprile – Venerdì Santo

• Ore 8:00 Lodi Mattutine

• Ore 9:00-12:00 Confessioni

• Ore 15:00 Via Crucis

• Ore 15:00-18:00 Confessioni

• Ore 16:00 Prove chierichetti

• Ore 20:00 Celebrazione della Passione del Signore

Un nuovo giorno, un nuovo anno

Insegnaci che la Croce è via alla Risurrezione. Insegnaci che il venerdì santo è strada verso la Pasqua della luce; insegnaci che Dio non dimentica mai nessuno dei suoi figli e non si stanca mai di perdonarci e di abbracciarci con la sua infinita misericordia. Ma insegnaci anche a non stancarci mai di chiedere perdono e di credere nella misericordia senza limiti del Padre. (Papa Francesco)

Auguri di Buona Pasqua ad ognuno di voi!

don Ocio e don Michele

U

n nuovo giorno di vita ci è offerto.

Rumino queste parole dentro me, ad un anno dall’inizio della Pandemia. Rumi- no, mastico, contemplo la parola “nuovo”.

Nuova è stata la notte che tutti abbiamo attraversato, e ancora non è finita!, in que- sti dodici mesi. Nuovo è stato ogni giorno, anche in tempo di covid.

Siamo stanchi, spaventati, impauriti, ner- vosi dopo un anno così. Io non mi arrendo.

A vivere. Affascinato da un nuovo giorno di Pasqua. Non arrendiamoci.

Non arrendiamoci all’abitudine di stare chiusi in casa. Non arrendiamoci alla di- stanza tra esseri umani come via di salvezza.

Come vivere ogni giorno come un nuovo giorno? Come far entrare il Risorto in ogni nostro giorno?

1. Essere felici di essere noi. Essere grati di essere noi. Osare ogni giorno l’autenticità.

Tu sei unico, tu sei prezioso. Nessuno ama come te a questo mondo, nessuno sorride come te in questa terra. Sei unico. E questo può essere un dono meraviglioso per chi vive con te, per i tuoi vicini e per le per- sone nuove che incontrerai. Ogni giorno regalati anzi tutto te stesso.

2. Vivere qualcosa di nuovo. Se vogliamo

essere nuova comunità in cammino, in questi tempi di restrizioni, iniziamo dal nostro piccolo angolo di mondo. Ogni giorno un giorno nuovo, ogni giorno una piccola nuova esperienza.

Impara un versetto di una bella poesia, inizia la giornata con la lode del riquadro, pianta qualche seme di fiori sul balcone, passeggia nella natura senza una meta, impara la storia di un povero, fai un gesto cordiale a quella persona…

Due piccoli e semplici strade da percorrere. Esercitiamoci, prendiamoci cura di ogni nuovo giorno. Osiamo una semplice creatività alla portata delle nostre possibilità.

È bella la foto di copertina. Una piccola goccia d’acqua nutre il germoglio.

Con un piccolo segno quotidiano nutriamo la nostra vita. Con una parola soltanto possiamo aiutare il nuovo a venirci incontro. Ricordate cosa dice Dio tramite il profeta Isaia? “Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa”.

Facciamolo anche noi qualcosa di nuovo, facciamolo personalmente o come famiglia. Diamo una mano alla primavera. Sono certo che questo ci aiuterà anche a ripartire come comunità.

E non per ripartire da dove eravamo rimasti. Ma da qualcosa di nuovo.

Sì, un nuovo anno ci attende.

Un abbraccio sincero ad ognuno di voi. don Ocio Un nuovo giorno di vita ci è offerto,

possiamo seguirti, Signore, dove oggi sarai.

Nei sogni di pace, nel cuore degli uomini, nelle forme di bellezza, nei cuori assetati di te.

Nella dimora segreta del cuore, nella voce intima che indica la via.

Negli alberi, nel vento, nell’acqua perenne, nella terra, nella luce, nella roccia inflessibile.

Nella luce del giorno, nella vita ardente, nel lavoro intenso, nella calma delle soste.

Nell’incontro dell’amico, nelle domande di amore, nei cuori che si spogliano di sé.

In questa casa che è tua,

educa le nostre mani in opere giuste, nutri di verità la nostra parola.

In questa casa che è tua, apri i nostri occhi alla bellezza, le nostre orecchie alla sapienza.

Aiuta il cuore ad amarti di più,

a sentire in te, pellegrino senza frontiere, la nostra vera terra.

Giovanni Vannucci 3 aprile – Sabato Santo

• Ore 8:00 Lodi Mattutine

• Ore 16:00 Prove chierichetti

• Ore 20:00 Solenne Veglia Pasquale 4 aprile – Pasqua di Risurrezione S. Messa ore 8:30 – 10:30 – 16:00 e 18:00 Lunedì 5 aprile

Messa in orario feriale 8:30 e 18:00 Domenica 25 aprile

Ore 18:30 Preghiera di Taizé con la liturgia della luce

Prime Comunioni

Le prime quattro domeniche di maggio Cresime

I cinque sabati di maggio Migranti e accoglienza:

tre interessanti serate

6 maggio: Il viaggio – La rotta Balcanica 12 maggio: L’incontro – Io ci sto

20 maggio: Intorno a noi – Realtà Cuneesi

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Il sogno si fa cantiere

S

ogno e cantiere. Due parole che mi sono care, credo che lo sappiate bene. Il sogno di celebrare sempre l’eucaristia domenica- le viene da lontano. Potrei dire che mi ha preceduto ed era presente nel cuore di don Giorgio quando, più di 60 anni fa, decise di sognare in grande. Di non limitarsi a costru- ire un capannone con un altare, una croce e poco più. Ma di osare di far incontrare una visione teologica della chiesa con l’arte e l’architettura. Un sogno che veniva alla luce negli anni del Concilio. Ecco sparire la ba- laustra che separava clero e laici, ecco l’idea di una grande tenda dove ci sia posto per tutti e dove ci sia un centro molto eviden- te: l’amore di Gesù crocifisso risorto che si rende presente in ogni celebrazione euca- ristica. Ecco la grande catasta di legno che riscalda tutto coloro che stanno attorno. E poi l’altezza della chiesa perché il credente non si senta oppresso ma spinto in alto. In un ambiente così ampio da non sentirsi al chiuso. Bellissimo!

Un’architettura al servizio della liturgia o ancor di più un’architettura che diventa elemento attivo del celebrare. Mi vien da dire: “Dimmi dove celebri e ti dirò chi sei, qual è la tua immagine di Dio e di chiesa, di preghiera e di umanità”.

La scelta di far entrare così tanta luce, at- traverso il lucernario sopra l’altare, la ferita di luce lungo tutto il perimetro e le gran- di 8 vetrate racconta di una comunità che desidera farsi illuminare dal Cristo risorto, sole che non tramonta mai. Sogni che sono diventati cantiere e realtà. Negli anni suc- cessivi venne la sofferta scelta di celebrare più frequentemente in cripta, pensata ori- ginariamente solo per l’adorazione. Ma il sogno era un altro.

Ed ora quel sogno torna ad essere cantie- re. In occasione della prossima festa della comunità torneremo a celebrare costante- mente nel Tempio. Evviva!

don Ocio

Campagna di condivisione:

#CIMettodelmio

Vi ringrazio fin d’ora per la vostra condivi- sione e generosità. Ci affidiamo con slancio al Cuore Immacolato di Maria.

Oltre al contributo della Cei e ad una dona- zione, ci rimangono all’incirca € 120.000,00 da coprire, su oltre € 600.000,00 di spese complessive. Partendo dal dato che verran- no stesi sotto il pavimento 12.000 metri di tubi per l’acqua calda significa che un metro (nel quale calcoliamo in realtà tut- te le spese del progetto) ha un costo di € 10,00. Riusciremo ad arrivare alla quota di

€ 120.000,00?

Per saperlo date un’occhiata ai tubi che sono stati messi di fronte al pannello in chiesa: sono 12.

Ogni tubo rappresenta 1000 metri di tubi e 10.000 euro di offerte. Man mano che si riempiranno saprete visivamente a che punto siamo.

Come posso fare un’offerta?

• In contanti presso la segreteria parroc- chiale.

• Tramite bonifico bancario a questo iban:

IT57Y 083 9710 2010 0003 0120 328

• Tramite Satispay inquadrando questo QR code:

Un piccolo segno di gratitudine In segreteria parrocchiale non dimenticare di ritirare una semplice candela profuma- ta, come piccolo segno di gratitudine.

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IL TEMPIO CAMBIA LOOK

“Eravamo partiti da un concorso di idee nel 2017, dal coinvolgimento della Conferenza episcopale italiana e della nostra Curia – ri- corda il parroco don Carlo –. Avevamo coin- volto e interpellato progettisti, ingegneri, architetti, tecnici, liturgisti, per poi passare ad incontri con ipotesi da vagliare, modifi- care, abbandonare e poi ancora riprendere.

Insomma c’è stato tanto silenzioso lavoro dietro il progetto che ora diventa realtà.

All’ingresso della chiesa molti di voi avranno già notato un cartellone che cerca di co- municare, con alcuni numeri, l’impegnativo lavoro che andremo ad iniziare quest’estate.

Nel concreto l’intervento di rifunzionaliz- zazione degli spazi di culto del Cuore Im- macolato si rende necessario in quanto gli impianti di riscaldamento, illuminazione e audio risultano vecchi e inadeguati per una buona fruizione del complesso”.

Il riscaldamento è insufficiente, ha tempi di messa a regime molto lunghi e con costi insostenibili. L’illuminazione, inadeguata, non valorizza lo spazio di culto risultando spesso abbagliante e l’impianto audio non è modellato adeguatamente a questo gran- de spazio, motivo per per cui la qualità del suono che giunge all’orecchio è scarsa e a volte insufficiente. Globalmente l’interven- to mirerà ad una valorizzazione della nostra chiesa che ha un grande valore architetto- nico, oltre che ecclesiastico e ad una piena fruizione in condizioni di comfort termico, acustico e visivo delle celebrazioni. Il valore

di questo edificio risiede in una geometria chiara e semplice (sia in pianta che in alza- to) che prende corpo nella poeticità delle trame dei materiali. Per questo motivo il progetto mira a ripulire superfici e struttura da elementi aggiunti nel tempo e valoriz- zare la semplicità calda e accogliente della struttura. Le caratteristiche spaziali interne rimarranno invariate.

UN NUOVO PAVIMENTO A RISCALDAMENTO

È questo l’intervento più importante del cantiere: saranno messi a terra 12mila metri

di nuove tubazioni che saranno poi ricoper- te da una nuova pavimentazione in granito sardo levigato pari a 1.050 metri quadrati di superficie. Perché rifarlo? L’attuale vec- chio impianto nel tempo ha manifestato segni di deterioramenti in vari punti che sono già stati, nella storia, causa di perdite.

Attualmente la parte dietro l’altare non è neppure più riscaldata in quanto l’impian- to è danneggiato in diversi punti. La scelta della tipologia di impianto e la demolizione dell’attuale pavimento è dettata dalla pree-

sistenza di accessi, porte, scale, ascensore e dall’impossibilità di recuperare l’attuale pa- vimentazione dopo la rimozione. Il nuovo impianto sarà ad alta efficienza energetica:

la temperatura dell’acqua per il riscalda- mento sarà tra i 20 e i 30 gradi e consentirà di elevare la temperatura del Tempio di un grado ogni ora. Una caratteristica che per- metterà di raggiungere la temperatura di benessere (circa 18 gradi) in poco tempo. In base ai rilievi effettuati nel mese di gennaio - febbraio 2019 per 15 giorni 4 volte al gior- no, con termo-camera e termometri rileva- tori in 10 punti (sui banchi, sull’altare, ecc), la temperatura del Tempio dopo un periodo di non utilizzo si attestava intorno ai 10-12 gradi. È stato stimato, in base a calcoli scien- tifici, che il risparmio con il nuovo impianto sarà del 15-20%. Contestualmente alla rea- lizzazione dell’impianto di riscaldamento è previsto, inoltre, il rifacimento dell’impianto elettrico, di illuminazione e audio.

UN’ILLUMINAZIONE CHE EMOZIONA Dalle colonne in calcestruzzo a vista ver- ranno rimossi gli attuali “anelli” che sor- reggono i corpi illuminanti che, posizio- nati ad un’altezza di circa 4-5 metri, sono fortemente abbaglianti e interrompono lo slancio verticale dei pilastri. Per la nuova illuminazione del Tempio si è pensato di ri- proporre la soluzione originaria, capace di aiutare il raccoglimento dei fedeli, in chiave moderna. Per valorizzare l’architettura e au- mentare il risparmio energetico, verranno

invece installati nuovi corpi illuminanti a LED dotati di un sistema che permetterà la regolazione e il controllo delle scene di luce per il coinvolgimento emozionale durante le celebrazioni. Nel dettaglio: 26 lampade sospese, 42 corpi illuminanti incassati lungo il perimento del pavimento, 38 faretti ad illuminare l’altare, l’ambone e il crocifisso, 16 proiettori orientabili per l’illuminazione generale della chiesa oltre a 145 metri di strisce luminose posizionate in corrispon- denza delle finestre sotto le travi in ferro del tetto.

UN SUONO PIENO E CALDO

Infine l’impianto audio: questo sarà com- posto di altoparlanti slanciati ed in armonia con i pilastri della chiesa. Essi permetteran- no di percepire un suono pieno, caldo e favoriranno una normalizzazione del river- bero. Al termine di uno studio effettuato per mettere a punto una buona diffusione, si è deciso di installare in tutto 203 alto- parlanti presenti in una dozzina di diffusori in tutta la chiesa. Sarà installata anche una telecamera fissa di fronte all’altare per la trasmissione in streaming delle funzioni sui canali web dedicati. I progetti comple- ti e dettagliati si possono visionare sul sito www.cuoreimmacolatocuneo.it. Ora toc- ca a tutti noi: siamo chiamati a fare ognuno la propria parte secondo le nostre possibilità per poter godere al più presto di un sogno che presto diventerà realtà.

Alberto Cout e Gilberto Manfrin

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Vita del Consiglio pastorale

S

ono passati tre anni e mezzo dall’in- sediamento del Consiglio pastora- le parrocchiale. Il “momento forte” del cammino è certamente stata l’assemblea parrocchiale del febbraio 2019 da cui è nato il progetto “Il cantiere e le stelle” (per chi non se lo ricorda o lo ha perso, è pub- blicato sul sito http://www.cuoreimmaco- latocuneo.it). Come comunità, e anche in Consiglio, si stava lavorando alla messa in pratica delle indicazioni che erano emerse da quel momento di scambio profondo e rivitalizzante, quando è arrivata la pande- mia. Molto, anche se non tutto, si è fer- mato per mesi. Anche il Consiglio pasto- rale nel primo periodo è rimasto un po’

sopraffatto dagli eventi, per poi ripartire a ottobre con un confronto su che cosa, alla luce del vissuto nel tempo del lock-down, era emerso come superfluo e poteva esse- re abbandonato e che cosa invece si era rivelato importante e prezioso. Tra le cose da abbandonare: “le riunioni inutili, senza vita, senza passione; le cose fatte per abi- tudine, perché si è sempre fatto così; tutto ciò che non è curato, che è solo per fare cose; la liturgia ingessata”. Invece tra ciò che di positivo che il tempo del confina-

mento ha fatto emergere sono i “giovani degli Argonauti che sono stati una risorsa fondamentale, sia per la distribuzione, sia per le molteplici iniziative che hanno pro- posto; la solidarietà, la carità, la generosità dei parrocchiani che non si sono mai fer- mate; la Messa in streaming, il commento quotidiano al Vangelo; le relazioni per- sonali; il tempo più disteso in famiglia; il desiderio di cercare strade nuove”. Sono emerse anche criticità, come la difficoltà di alcuni gruppi a ritrovarsi o la calata parte- cipazione alla Messa domenicale.

Per cercare di capire come questo tempo lacerato ci chiede di cambiare, il Consiglio pastorale ha fatto anche una verifica sul proprio modo di lavorare. “Si è vissuto in questi anni un vero cammino condiviso”, in un clima costruttivo, collaborativo e ri- spettoso, è stato detto, dove il “dibattito e il confronto sono reali”, perché non ci si limita a ratificare decisioni già prese e quanto si decide viene realizzato. Se a far parte del Consiglio, organismo a servizio della comunione e della corresponsabilità tra i gruppi della parrocchia, sono persone che “hanno le mani in pasta” nella vita della comunità, è vero però che ci sono

voci che potrebbero trovare in momenti puntuali uno spazio maggiore (come gli stranieri o il territorio). A mancare del tutto in questo momento in Consiglio è la voce dei giovanissimi. Prezioso è il tempo che si trascorre insieme alle riunioni: prima del covid ogni incontro, comprendevano due sessioni di lavoro e in mezzo il momento conviviale della cena. Ora ci si trova a de- bita distanza nel tempio.

Un aspetto migliorabile è quello della cor- responsabilità: è importante che chi rico- pre un ruolo se ne assuma la responsabilità e sappia prendere iniziative, in autonomia (ma non in modo autoreferenziale o isola- to). Il Parroco è “anello di congiunzione”, ma non “la badante” dei gruppi. Nodo cruciale, come già emerso nella assemblea del febbraio 2019, è la comunicazione:

raccontare alla comunità e all’esterno ciò che si vive, le gioie e le fatiche.

Proprio alla luce di quanto avvenuto in as- semblea, il Consiglio pastorale aveva pen- sato di scandire il cammino comunitario con appuntamenti simili di condivisione e ascolto a intervalli regolari. I programmi sono stati interrotti dal covid, ma resta la necessità di tornare ad ascoltarsi come comunità (dando in particolare spazio ai giovani, che hanno tanto da dire e sono capaci di fare molto), ad ascoltare il terri- torio, la città. Sarà indispensabile questo esercizio rispetto ai bisogni grandi che questo tempo pandemico sta generando.

Un bel momento di ascolto, da valorizzare, è stato il questionario inviato alle famiglie del catechismo in autunno che ha raccolto molte risposte.

Nell’elenco delle cose da fare, nel prossi- mo futuro, è proprio ripensare alla vita e allo spazio per bambini, ragazzi, giovani all’interno della comunità, ma anche per gli anziani. E poi ci sono le case di acco- glienza, iniziativa meravigliosa che deve trovare una propria definizione organiz- zativa nella vita della parrocchia. Da ri- prendere è il tema della salvaguardia del creato, che era stato oggetto di una serie di catechesi sulla Laudato si’ nel 2019 e

che ora deve diventare concretezza anche per la nostra comunità. Tra le cose da fare, anche l’allargamento dello sguardo alla Chiesa universale, un maggiore scambio di stimoli, risorse, opinioni su temi legati all’oggi della Chiesa e al contesto in cui siamo immersi; è stata sottolineata anche la necessità di un confronto e una collabo- razione maggiore con le altre parrocchie della città.

Quanto al Progetto pastorale parrocchia- le, periodicamente il Consiglio pastorale lo ha ripreso in mano e passato in rasse- gna, per lavorare in linea con le indicazioni contenute. Vari ambiti sono “rifioriti”, ma gli obiettivi a più lungo termine e alcuni sogni che la comunità aveva espresso sono ancora in sospeso. Tra le cose che il covid non ha fermato è il grande progetto della riqualificazione del tempio e tra non molto inizieranno i lavori.

Un’ultima cosa: in questi anni c’è stato avvicendamento tra i membri del Consi- glio. Alcune persone non hanno più po- tuto garantire la loro presenza per motivi personali: Chiara Fontana, Daniela Zarrelli, Laura Guala, Battista Groppo. A loro va il grazie della comunità e in particolare de- gli altri membri del Consiglio per quanto condiviso. Il parroco, come prevedono le regole, sta provvedendo a sostituirli. Le

“new entry” fin qui sono state Elisa Ar- mando e Piero Ballauri. Grazie anche a voi!

Sarah Numico

Pirola Alessandro, Racca Anna, Brizio Caterina, Bernardi Chiara, Chiapello Dario, Ribotta Davide, Cavallera Pierluigi, Caniggia Laura, Anfossi Oreste, Gallizia Paola, Con- versa Pasquale, Regolo Francesco, Numico Sarah, Oggero Simone, Suor Rita, don Michele, Borghetto Vittoria, Salvagno Annalisa, Arman- do Elisa, Ballauri Piero.

Elenco dei consiglieri

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In ascolto delle famiglie

M

etti un giorno di inizio autunno, di ricevere dal parroco una lettera de- dicata proprio a te, mamma e papà di bambini che vivono l’esperienza del cate- chismo, dell’oratorio, di campeggi estivi e Estate Ragazzi. Metti che ti venga chiesto di pensare a cosa significano nella tua vita fede, cammino, comunità, messa, catechi- smo, oratorio… E poi prova a metterti in gioco e a rispondere alle domande di un questionario ricco, approfondito e anche impegnativo!

Questo hanno fatto 96 famiglie che han- no compilato il questionario online: la lettera di don Ocio indirizzata ai genitori, la schiettezza rispetto alla riflessione pro- posta sui temi legati ai cammini di fede dei bambini e dei ragazzi, è stata molto apprezzata. È stato un modo per sentir- si parte della comunità, per dare voce a pensieri e vissuti di questo tempo inedito e per condividere gioie e difficoltà dell’es- sere genitori, del proporre in famiglia un cammino di fede condivisa. Un modo poi per riconoscere quanto la parrocchia ha fatto per i piccoli e ha cercato di fare an- che in momenti di lockdown, nonostante la sospensione delle attività in presenza.

Anche uno spazio per manifestare le og- gettive difficoltà nel partecipare alla vita della comunità, nel proporre la fede ai figli con età e bisogni diversi, per dire che nel- la vita di oggi è spesso complesso tenere insieme “tutti i pezzi” e abitare situazioni che richiedono molto impegno.

La sincerità e l’apertura di tanti adulti sono per la comunità intera un dono da cui trar- re riflessioni da trasformare in cambiamen- ti per il tempo che verrà.

La sospensione

Riflettendo su quanto vissuto nel tempo del primo lockdown, molti manifestano dispiacere per l’interruzione delle attività, soprattutto degli incontri di catechismo.

Questo tempo “sospeso” ha spezzato un percorso ritenuto importante in un mo- mento di crescita, ma il catechismo non era la priorità. Se ne è parlato in famiglia:

triste non incontrare gli amici del gruppo e non proseguire in un’esperienza ritenuta unica. Alcuni ne hanno preso atto preoc- cupati soprattutto per la mancata cele- brazione dei sacramenti previsti. Qualche famiglia si è messa in gioco, creando mo- menti di catechesi famigliare.

Situazione nuova in cui i catechisti (con messaggi, telefonate, video, incontri a distanza) hanno cercato di esprimere vi- cinanza che è arrivata: insomma, in linea di massima un buon accompagnamen- to. Forse si poteva fare qualche incontro online in più, ma si era ancora spaesati e i ragazzi molto impegnati al pc per la dad.

La maggior parte delle famiglie (68 rispo- ste positive su 96) ha molto apprezzato la messa in streaming seguita insieme da casa e il video-vangelo quotidiano (63 su 96); meno seguita invece la preghiera ma- riana.

I genitori propongono incontri online quando non sono possibili in presenza, anche se rimane in molti il dubbio sul ca- rico di attività davanti al pc se anche la scuola si vive attraverso il video. Alcuni propongono attività da fare in famiglia che coinvolgano tutti, molti apprezzerebbero la celebrazione di una messa semplice de- dicata ai bambini. Agli adulti è mancata la presenza alle celebrazioni e il sentire vicina la comunità ma molti ammettono di non sentirsi coinvolti dalla vita della parrocchia.

Ai figli è mancata soprattutto la socialità, l’evento mensile in oratorio, l’incontro con gli amici.

Proposte per la ripresa

I genitori hanno desiderato la ripresa del catechismo, proponendo qualche cambia- mento di cadenza degli incontri (renden- doli quindicinali) e di metodo. Pensando al significato che attribuiscono alla catechesi dei figli, 53 famiglie ritengono che il cate- chismo sia vivere un’esperienza di gruppo caratterizzata dall’amicizia con Gesù, molti che sia utile per conoscere il Vangelo ed essere attratti da uno stile di vita cristiano.

La maggior parte delle famiglie si ritiene disponibile a mettersi in gioco per vivere momenti di catechesi familiare, pur segna-

lando il timore di non “essere capaci” e il ritmo di vita già denso e spesso faticoso. È bello sapere che per la maggior parte dei bambini partecipare al catechismo è espe- rienza positiva, c’è chi però lamenta noia e gruppi confusionari in cui è difficile tro- varsi a proprio agio e lavorare in serenità.

Coinvolgimento dei genitori

Rispetto agli incontri organizzati per i geni- tori dei bambini in età da scuola primaria, con l’intento di creare condivisione rispet- to ai temi vissuti nella catechesi dai figli, molti hanno partecipato ricavandone sen- sazioni di utilità e condivisione su temati- che legate al cammino di fede e alla ge- nitorialità. Molte riposte segnalano vissuti – sperimentati o percepiti – di obbligo alla partecipazione e di poco coinvolgimento in attività ritenute scarsamente utili. Circa la scelta dei temi su cui condividere tra adulti al centro è messa la Parola di Dio ma molto richieste sono le tematiche educa- tive, a sostegno del ruolo di genitori in un contesto di vita che sta cambiando in cui sarebbe utile ritrovare coordinate condivi- se. Il coinvolgimento dei genitori rimane questione aperta! Certo è che in questa situazione di sospensione delle attività chi riesce a camminare con i propri figli parte-

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P

assione, incertezza, voglia di mettersi in gio- co, cura, ostacoli, costruire, sogno, paura, no- vità, insieme: sono alcune delle parole che più ri- suonavano dai nostri discorsi alle prime riunioni a gennaio dello scorso anno. Siamo partiti così, semplicemente dialogando tra di noi, giovani con il desiderio di mettersi insieme, sporcarsi le mani e di darsi da fare per il nostro territorio.

“Ma cosa possiamo fare per dare concretezza a questo sogno?”. L’idea dell’associazione è nata così. In un momento che da lì a poco sarebbe diventato difficile, strano e complicato, soprat- tutto per far partire nuovi progetti. E così, mese dopo mese, abbiamo imparato a reinventarci e ci siamo fatti portatori del messaggio del “se si vuole si può”. E il 28 gennaio 2021, quando l’associazione “Gli Argonauti” ha compiuto il suo primo anno di vita e di attività, ci siamo fermati un attimo per guardarci indietro.

È stato un anno di stupore nel vedere quante persone credono in noi e hanno voglia di met- tersi in gioco. Ripensando al primo lockdown siamo grati a tutti i volontari che si sono resi disponibili nel servizio di consegna delle borse viveri, che ha aiutato tante famiglie in difficoltà;

a chi si è sperimentato nel doposcuola a distan- za per accompagnare i bambini nello studio e a chi, condividendo le sue passioni, ha saputo farci compagnia grazie ai video settimanali ca- ricati su youtube.

Un anno di sogni: alcuni oggi sono diventati realtà, altri ancora aspettano di essere realiz- zati. L’11 ottobre è stata inaugurata, nei locali della parrocchia Cuore Immacolato di Maria, Casa Giusy, un cohousing sociale che ospita otto giovani stranieri. La nostra associazione la gestisce grazie all’impegno e al lavoro prezioso di cinque volontari che, con passione e gioia, si prendono cura di loro nella quotidianità, per dare casa al futuro di ognuno di loro.

Un anno di formazione per imparare a costruire progetti innovativi e sostenibili. Partecipare ad alcuni corsi di formazione ci ha fatto intuire la complessità che sta dietro a un progetto che cerca di rispondere a un’esigenza del territorio.

Ci ha insegnato ad esplorare nuovi percorsi e a ideare progetti con fondamenta sicure. Abbia- mo in cuore il grande sogno di un Cohousing cipando alla messa e facendo i piccoli passi

suggeriti dai catechisti non ha interrotto un percorso, lo ha portato avanti in modo diverso (facendo esperienza di una cate- chesi famigliare), forse sperimentando la bellezza e la responsabilità di essere i primi educatori alla fede dei propri figli.

La fede

Alla impegnativa domanda “Cos’è la fede per voi? Come la vivete?” il questionario raccoglie risposte di adulti che vivono la fede come Fiducia, personale e intima.

Come consapevolezza che c’è qualcosa di più grande di noi, come dono da vivere nella quotidianità, “È ciò che dà senso a quello che fai nella tua vita, è sapere che non dipende tutto solo da te, ma che sei accompagnato”. C’è il desiderio di nutrire e far crescere la fede leggendo il Vangelo e dedicando un tempo alla preghiera. Alcuni ritengono la fede slegata dalla partecipa- zione alla messa e alla vita della comunità oppure stanno vivendo un momento di stand by…

La messa e la preghiera

Ma quanto è importante celebrare ogni domenica l’Eucarestia del Signore? 54 ri- sposte segnalano la messa come momen- to importante per la famiglia, assegnando un punteggio che va da 6 a 10 su una scala da 1 a 10: “La messa è come il pit stop della vita dove ti fermi per capire

dove stai andando e come e dove ti ri- carichi, un momento davanti al Signore per ripartire con Lui per stimolare sempre una riconversione”. Molti partecipano alla messa del sabato, non necessariamente nella nostra parrocchia, se possibile con il coinvolgimento di tutta la famiglia. Prevale il sentire questa partecipazione come mo- mento condiviso dalla famiglia, anche se una parte delle risposte segnala che si va a messa e la si propone ai figli per senso del dovere. 26 risposte assegnano per contro un punteggio uguale o inferiore al 5: non c’è tempo per la messa, non coinvolge, non è un appuntamento costante.

49 famiglie su 96 dichiarano di vivere mo- menti di preghiera in famiglia, molti alla fine della giornata, alcuni al momento dei pasti e al mattino prima di incominciare le proprie attività. In famiglia l’essere cristiani rende la vita diversa, nella bellezza della quotidianità, nell’incontro con le persone, nell’affrontare le fatiche e le difficoltà, nel sentirsi amati e sempre accompagnati.

Oratorio & C.

I genitori riconoscono che la parrocchia spende molte energie per i bambini e i ra- gazzi: l’invito è a mantenere “gioia e non noia” e ad aumentare le occasioni di in- contro (soprattutto per i ragazzi più gran- di). Le attività dell’oratorio interessano a 60 famiglie su 96 rispondenti: è ritenuto un luogo sano di gioco, “porto sicuro, dove si è tutti uguali e dove tutti giocano con tutti”. Molti segnalano però che i ritmi delle famiglie e dei ragazzi di oggi rendo- no l’esperienza dell’oratorio non accessi- bile, le attività sono tante e non si trova il tempo. I tanti impegni dei genitori ren- dono difficile anche la loro collaborazione all’organizzazione e possibili aiuti perché la parrocchia possa funzionare meglio.

Il questionario è stato un’opportunità che ha aperto uno spazio di ascolto: ripartiamo da qui per comunicare alle famiglie che la comunità ha a cuore i cammini di tutti.

Questo è stato un primo passo!

Maria Ciola

Gli Argonauti al primo anno di vita

per anziani in situazioni di fragilità e partecipare al percorso di formazione “GrandUp!”, finan- ziato dalla Fondazione CRC, ci ha permesso di progettarlo al meglio. Proprio in queste setti- mane stiamo cercando di dare concretezza al progetto, in particolare con la ricerca di una casa in affitto che sia adatta alle esigenze che richiede un’ospitalità per anziani. Se avete qual- che informazione o disponibilità, non esitate a contattarci!

Un anno di collaborazione: abbiamo imparato a discutere, a confrontarci, ad avere opinioni di- verse, a tirare fuori il meglio e ad apprezzare le capacità di ognuno. Abbiamo scoperto l’impor- tanza del costruire insieme, di conoscere il ter- ritorio per valorizzare l’esistente e del mettersi insieme con altre realtà per creare innovazione e bellezza. Ci siamo voltati indietro, ma soltan- to per un attimo. Il nostro viaggio è appena iniziato. Abbiamo in mente ancora tante idee e sogni che vogliamo cercare di concretizzare.

E abbiamo bisogno di chiunque abbia voglia di alzarsi e fare un passo per salire sulla nostra barca. Posto ce n’è.

Ci trovate su Facebook ed Instagram, alla mail gliargonauti.cuneo@gmail.com e al telefono 3335451652. In questi giorni abbiamo anche arredato e rimesso a nuovo una stanza in cano- nica, l’ex tipografia, che è diventata la nostra nuova sede. Quando le regole lo permette- ranno, vi inviteremo a passare a trovarci e…

potrete finalmente entrare a far parte dell’asso- ciazione diventando soci! Vi aspettiamo presto!

Francesco Regolo

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COSTI RICAVI

Descrizione Euro Descrizione Euro

Remunerazione religiosi 4.380,00 Offerte 72.430,44

Remunerazione personale laico 9.533,00 Offerte brevi manu o diverse 79.400,47 Rimborsi a diaconi e personale laico 183,75 Offerte per bollettino 495,00 Spese residenti in Casa Canonica 6.389,43 Vitto e alloggio sacerdoti 3.150,00 Ostie, candele, vino messa, ecc. 3.725,43 Entrate varie 46.906,10 Assicurazioni 3.842,99 Ricavi da pannelli fotovoltaici 12.173,65

Energia elettrica 7.432,44

Spese telefoniche 813,96 Altre entrate straordinarie (lasciti) 150.000,00

Gas 452,98 Partite di giro da versare 9.291,07

Acqua potabile 4.901,68

Riscaldamento 20.650,72

Stampa bollettino parrocchiale 3.130,67 Cancelleria e stampati 549,85 Corrispondenza, libri, abbonamenti 3.357,72 Manutenzione e riparazione 154.599,19 Spese bancarie e interessi passivi 670,69

Tributi e imposte 3.984,00

Assistenza e beneficenza 880,00

Spese varie 17.678,94

Contributo 2% e 10% a Curia 7.053,21

Totale Costi 254.210,65 Totale Ricavi 364.555,66

Avanzo di esercizio 110.345,01 Disavanzo di esercizio

Totale a Pareggio 364.555,66 Totale a Pareggio 364.555,66

Q

uando a novembre 2020 hanno chiesto a noi Conferenza della San Vincen- zo parrocchiale se eravamo interessati a prendere una cinquantina di computer di- smessi dalla Coldiretti e de- stinati ad essere ammucchiati in un magazzino rimanendo inutilizzati, siamo rimasti un attimo perplessi. Tutti quei computer? Ma funzioneranno una volta risistemati? Come gestirli? Poi ci siamo riuniti

e abbiamo riflettuto e pensato alle tante ri- chieste che, in primavera, erano pervenute per i bambini e ragazzi impegnati nella DAD dalle famiglie bisognose che si rivolgono alla nostra associazione. Dovevamo farcela per loro e non solo!

Con il parroco da mesi si era parlato di un piccolo “Computer Lab” dove svolgere in- contri di alfabetizzazione soprattutto alle mamme straniere in difficoltà perchè del tutto sprovviste di quelle competenze tec- nologiche minime per accedere al sito delle scuole e per “dialogare” con le stesse. Ne avevamo la prova ad ogni distribuzione bor- se viveri quando le mamme si rivolgevano a noi per chiedere chiarimenti. Finalmente potevamo avere dei computer per fare i cor- si e per i locali? Chiedere a don Ocio, no problem! Ora, però, per far diventare realtà anche questo sogno dobbiamo aspettare la fine della pandemia.

Il nostro Consiglio Centrale con la Presidente

Operazione computer Conto economico della Parrocchia Anno 2020

Silvia Cappellaro ha compra- to un certo numero di tastie- re e mouse poiché non tutti i computer donatici l’avevano e siamo partiti!

Figura centrale è stata ed è, perché l’operazione non è an- cora terminata, Massimo che non voleva essere citato, ma impossibile non farlo. Solo grazie alla sua competenza e generosità quei computer hanno potuto essere rimessi in circolo e diventare un pre- zioso strumento per tanti bambini e ragazzi.

E non posso non parlare di Gianni, il Vin- cenziano che con dedizione e generosità ha sempre affiancato Massimo svolgendo tutta la parte burocratica, tenendo i contatti con le famiglie interessate, spostando e portando i computer dal magazzino al laboratorio e di lì al centro e alle famiglie.

Una gran gioia quando abbiamo potuto con- segnare i primi computer “rigenerati” a don Ocio per le aule catechistiche, ad alcune fa- miglie della nostra parrocchia, del Sacro Cuo- re, di San Paolo, della parrocchia di Borgo San Giuseppe! E poi, ancora, tanta conten- tezza nel sapere che potevano essere utili ad una decina di allievi dell’Istituto Comprensivo Sobrero, e ad altrettanti studenti dell’Istituto Geometri e ad alcuni Centri d’Ascolto della San Vincenzo. Quindi grazie alla Coldiretti e a coloro che hanno permesso di ridare una nuova vita utile a tutti questi computer!

Angela Cavallo

Così si chiama l’ultima iniziativa di solidarietà nata dalla generosità del Lion Club Cuneo e del Circolo L’ Caprissi. Da tempo, e ringrazio in modo particolare Franco Civalleri, queste due realtà hanno condiviso tanto con le famiglie più bisognose del territorio, tramite la Parrocchia. Con l’ultima offerta abbiamo pensato di contribuire alla rete di commercianti del quartiere. Molte famiglie riceveranno dei buoni spesa presso i nostri negozianti.

Siamo tutti sulla stessa barca e tutti cerchiamo di darci una mano! don Ocio

#siamotuttisullastessabarca

Ricavi ulteriori versati per scopi diversi:

Giornate diocesane 1.020,00 Caritas Parrocchiale 5.900,00 S. Vincenzo Parrocchiale 9.450,00 Adozioni a distanza 2.640,00 Centro aiuto alla vita 525,00 Offerte Sostentamento Clero

- Bussolotto in Chiesa 770,00

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Registrazione del Tribunale di Cuneo n. 27 in data 9.3.1987 – Dir. resp. Alberto Casella – Stampa Arti Grafiche Cuneo Scifo Elsa Rita 17.12.2020

Fasciolo Anna Maria 25.12.2020 Stecca Adolfo 03.01.2021 Cortese Francesco 14.01.2021 Ferrero Maria 27.01.2021 Racca Giovanni 01.02.2021 Boggia Sandra 01.02.2021 Golè Margherita 03.02.2021 Blanchi Paolo 08.02.2021 Massucco Antonina 08.02.2021 Vallati Teresa 11.02.2021 Modelli Domenico 12.02.2021 Orezzi Anna Maria 17.02.2021 Giaccardi Giancarlo 08.03.2021 Stindel Renato 14.03.2021 Rinaudo Renato 18.03.2021

Ritornati Ritornati

alla casa del Padre alla casa del Padre

Una struttura come la nostra, tra la chiesa e la canonica, l’oratorio e in centro incon- tri, la cripta e il teatro, la palestra e la San Tarcisio, le aiuole e il campo da calcio…

i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria non finiscono mai: basta dare un’occhiata al resoconto finanziario di ogni anno. Soprattutto è importante farli costantemente. Così, nonostante questo anno di crisi, abbiamo deciso di iniziare un lavoro di restauro del nostro teatro.

L’urgenza maggiore era quella di rivedere totalmente l’impiantistica riguardante l’acustica e l’illuminazione, ormai datate e spesso non più funzionanti.

Ora il teatro gode di un nuovo impianto audio e nuovo impianto illuminazione nell’attesa di poterlo riempire

nuovamente. Rimane certa- mente altro da fare: infissi, tap- parelle, tende, sedie non sono proprio ben messi ma, con il tempo, penseremo anche al resto.

Tutte le offerte che perverranno dalle famiglie, in occasione dei sacramenti celebrati nel mese di maggio, saranno devolute a questa iniziativa. La spesa totale dei lavori è stata di € 22.500.

Lavori... anche in teatro

Sarà un’estate Sarà un’estate bellissima!

bellissima!

• Estate ragazzi:

dal 14 giugno al 17 luglio

• Campeggio II-III-IV elementare:

dal 4 al 10 luglio

• Campeggio V elem-I media:

dall’11 al 17 luglio

• Campeggio II-III media:

dal 18 al 24 luglio

• Campeggio superiori:

dal 25 al 31 luglio

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