• Non ci sono risultati.

CIRCOLO PD PERUGIA CENTRO A tutti gli iscritti al Circolo. PD Perugia Centro. p.c. Segretario Comunale Paolo Polinori

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "CIRCOLO PD PERUGIA CENTRO A tutti gli iscritti al Circolo. PD Perugia Centro. p.c. Segretario Comunale Paolo Polinori"

Copied!
8
0
0

Testo completo

(1)

CIRCOLO PD PERUGIA CENTRO 2018

PD Perugia Centro

Via del Lavoro 62 Pagina 1

A tutti gli iscritti al Circolo PD Perugia Centro p.c. Segretario Comunale

Paolo Polinori Partito Democratico - Organizzazione

Oggetto: verbale riunione del Circolo PD Perugia Centro del 22/10/2018.

Il 22/10/2018, alle ore 21:00, presso i locali del Circolo PD Perugia Centro, siti in via del Lavoro 62, si è svolta la riunione di cui all’oggetto, per trattare il seguente ordine del giorno:

1) Comunicazioni del segretario.

2) Congresso regionale PD;

3) Campagne politiche PD Perugia;

4) Amministrative Perugia 2019;

5) Varie ed eventuali.

Sono presenti alla riunione i tesserati ed i simpatizzanti : Giancarlo Monsignori, Carla Nocentini, Simona Arienti, Letizia Cinti, Fausto Materazzi, Silvio Cipriani, Stefano Domian, Andrea Tafini, Vincenzo Scorza, Giuseppe Torcolini, Sante Cesarini, Fidenzio Ambrogi, Nazareno Gambaracci, Marco Pecetti, Stefano Staffa, Paolo Menichetti, Marco De Ciuceis, Daniela Marzullo, Myriam Cherubini, Giacomo Leonelli, Lavinia Pannacci, Gianni Longarini.

- Comunicazioni del Segretario.

Nulla da comunicare all’assemblea.

- Congresso regionale PD

Apre la riunione il segretario Vincenzo Scorza il quale comunica all’assemblea lo svolgimento dell’imminente congresso regionale al quale tutti i tesserati sono chiamati a partecipare. In particolare, sottolinea l’importanza di questa consultazione anche alla luce delle recenti sconfitte elettorali, ponendo poi l’attenzione sulla tempistica congressuale qui riportata:

29 ottobre: chiusura tesseramento per tesserati 2018 che possono partecipare alle convenzioni di Circolo;

7 novembre: termine ultimo presentazione candidatura a Segretario regionale;

Dal 10 al 25 novembre: convenzioni dei Circoli;

1 dicembre: conferenza programmatica;

16 dicembre: primarie aperte per la scelta del Segretario regionale.

Considerando le richieste pervenute da più parti in queste settimane, di avere un confronto serio e ampio sulle linee programmatiche, il segretario si impegna a fa svolgere le convenzione sia favorendo la massima partecipazione, sia avallando la possibilità di far svolgere un ampio dibattito.

- Campagne politiche PD Perugia

Il segretario Vincenzo Scorza espone all’assemblea le iniziative di maggior rilievo che la segreteria comunale sta portando avanti in queste settimane evidenziando come queste siano importanti sia per la campagna elettorale, sia per avere un contatto con i cittadini che hanno segnalato queste problematiche.

(2)

CIRCOLO PD PERUGIA CENTRO 2018

PD Perugia Centro

Via del Lavoro 62 Pagina 2

Primo tema che la segretaria, in collaborazione con tutti i livelli di Partito ed i consiglieri comunali e regionali, ha trattato, è stato quello dell’ampliamento del centro commerciale di Collestrada e la conseguente costruzione dello stabile che ospiterà Ikea. Dopo un lungo e serrato confronto, analizzando la problematica da più punti di vista, il PD cittadino è uscito fuori con una posizione univoca, corredata da una mozione presentata in consiglio comunale. Noi non siamo contro la costruzione di Ikea, ma abbiamo evidenziato diverse problematicità che potrebbero compromettere il benessere dei cittadini residenti nei luoghi limitrofi.

Soprattutto abbiamo contestato all’amministrazione il percorso non partecipativo seguito al fine di approvare la pratica in tempi brevi. A tal proposito abbiamo chiesto ufficialmente la convocazione di un Consiglio Grande da svolgere a Ponte San Giovanni al fine di rendere edotti i cittadini su rischi/benefici che questa opera comporta.

Ovviamente la richiesta non è stata evasa, ragione per cui, vedendo una pregiudiziale in questo atteggiamento della maggioranza, i consiglieri PD hanno deciso, in accordo con al segreteria, di non partecipare al voto in aula. Comunque sul tema faremo campagne informative, nei mercati e nei luoghi di aggregazione, per far conoscere ai cittadini la verità sul progetto. Altro tema sul quale ci siamo confrontati in queste settimane è quello dei rifiuti. Con l’attivazione della raccolta differenziata porta a porta su diversi quartieri della città, si notano e segnalano, diversi disservizi. Primo tra tutto la proliferazione di topi e ratti, ma anche altri animali selvatici. In secondo luogo il posizionamento dei cassonetti, fatto senza la collaborazione dei residenti, ha prodotto zone nelle quali non e consentito il transito pedonale oltre a deturpare la visuale della città. Anche in questo caso è stata presentata una mozione in Consiglio Comunale che cercheremo di pubblicizzare tra i cittadini. Altre iniziative sono in corso d’opera, appena calibrate e discusse saranno messe in condivisione con gli iscritti.

Sante Cesarini: in merito al progetto Ikea è stata fatta un’analisi dei flussi per quanto riguarda il traffico? Lo studio di progettazione ha fatto una proposta coerente con quanto emerso dallo studio di fattibilità? Il Pd in consiglio comunale ha fatto le proprie osservazioni, ha presentato mozione sul tema?

Giacomo Leonelli: da tutto il progetto presentato emerge con forza una criticità su Perugia. Il flusso viario, grazie anche a specifiche opere previste, viene smaltito in altri tratti stradali a ridosso del centro commerciale ma non in entrata ed uscita da Perugia. Nelle ore di punta, nelle quali i volumi di traffico stimati sono quasi il doppio rispetto a quelli attuali, si rischia di far collassare la viabilità in ingresso verso Perugia. Sicuramente viene migliorata la viabilità nell’intorno del centro commerciale, ma resta da difficoltà dell’accesso a Perugia. Il direttore generale Anas, in una recente audizione presso la commissione regionale competente, ha ravvisato gli stessi problemi sulla viabilità dichiarandosi possibilista sia sul raddoppio della rampa di ingresso alla città, sia sul raddoppio di corsia per poter mitigare l’effetto dell’aumento di traffico, ma il Comune sembra essere disinteressato a queste opzioni. Stiamo parlando non della costruzione del nuovo stabilimento Ikea ma del raddoppio del centro commerciale al quale va aggiunto la superficie commerciale di Ikea. Se verranno confermati i dati, cioè volumi di traffico triplicati, la zona che maggiormente andrà in sofferenza sarà quella di Ponte San Giovanni in quanto il traffico, essendo bloccato in entrata alla città, si sposterà naturalmente su questa arteria secondaria con notevoli disagi per i residenti. Unica soluzione possibile, per ovviare a questi disagi, sembra il raddoppio della rampa di accesso alla città e la messa in opera del cosiddetto “nodo di Perugia” fondamentale per lo smaltimento del traffico veicolare.

Letizia Cinti: fino a che punto era arrivata la precedente giunta? Quali erano le strategie adottate per ovviare a tali problematiche? Attenzione a come ci poniamo all’esterno, nella comunicazione : noi non siamo quelli che sono contro Ikea, ma rispetto la giunta di centrodestra abbiamo posto delle problematiche alle quali ancora non è stata data risposta.

(3)

CIRCOLO PD PERUGIA CENTRO 2018

PD Perugia Centro

Via del Lavoro 62 Pagina 3

Giacomo Leonelli: rispetto al progetto sul tavolo della precedente giunta c’è da dire che in primo luogo questo (Collestrada) non era il luogo prescelto, in quanto si era consapevoli che l’area è già adesso a rischio collasso. La scelta della precedente amministrazione era ricaduta su San Martino in Campo, area ancora non congestionata e che sicuramente avrebbe evitato gli attuali problemi di traffico. Abbiamo chiesto all’amministrazione un consiglio grande per discutere con la popolazione interessata delle problematiche del progetto, del progetto stresso e delle prospettive future: purtroppo questa richiesta ci è stata negata. Vista la mancata concessione, alla luce dei regolamenti che disciplinano tali richieste , il diniego del consiglio grande è stato visto come pregiudiziale ai fini dell’approvazione del progetto in sede di consiglio: per questo il PD non ha partecipato al voto. Non siamo contrari a prescindere, ma siamo anche convinti che non ci possa essere un raddoppio del centro commerciale senza un raddoppio dell’attuale tratto di superstrada.

- Amministrative Perugia 2019

Il segretario Vincenzo Scorza ricorda l’importante appuntamento elettorale di Maggio 2019, quando si andrà al voto per scegliere il prossimo Sindaco della città di Perugia. Lascia quindi la parola al segretario dell’Unione Comunale di Perugia Paolo Polinori per la discussione del tema.

Paolo Polinori: nel mese di luglio, nell’ultima assemblea comunale prima della pausa estiva, ho ricevuto mandato di iniziare ad intavolare la discussione sul futuro della città con altre forze politiche e movimenti civici oltre che ricercare il profilo del possibile candidato che rispondesse a determinate caratteristiche scaturite dalla discussione nella stessa assemblea. Il lavoro sopra citato non è ancora finito, lo stiamo portando avanti, a livello di segreteria, in modo schietto, trasparente ed aperto: abbiamo chiesto a tutti, partiti e movimenti civici cittadini, anche con un appello pubblico, di mettersi in gioco, di collaborare insieme per una diversa idea di città. Abbiamo avuto già un incontri con il così detto “tavolo di coalizione”, che raccoglie tutte le forze, politiche e civiche nonché progressiste della città. Abbiamo parlato di tematiche, idee e spunti programmatici per il rilancio di Perugia. In due ore abbiamo snocciolato alcune delle problematicità che insistono sul territorio e seppur con differenti posizioni e criticità rilevate, il tavolo ha unanimemente raggiunto l’accordo che molto importante sarà fare squadra. Abbiamo anche cercato di darci un metodo, cercando di coinvolgere non solo le sigle e gli attori presenti al tavolo ma anche associazioni di quartiere, cittadini e corpi intermedi. E’ già in programma un secondo incontro, da calendarizzare al più presto, per riprendere il dialogo su queste tematiche e iniziare a lavorare su idee concrete. Stiamo cercando anche di coinvolgere e convergere verso quelle forze di centro che si riconoscono nel nostro progetto, forze non politiche che animano la città, con le quali abbiamo già avuto contatti informali. Per quando riguarda il potenziale candidato della coalizione, molte cose sono state scritte in questi giorni, alcune purtroppo non corrispondo a verità. Come da mandato stiamo lavorando su un profilo autorevole, di caratura culturale, che abbia appel sulla gente e che possa interpretare al meglio le nostre istanze. In questo quadro generale stiamo anche seguendo i vari mutamenti dello scenario politico cittadino che in questi giorni si stanno susseguendo. Contiamo di restringere al più presto il campo dei potenziali candidati, arrivando al massimo fino alla metà di Novembre, con un nome condiviso ed autorevole che possa sin da subito iniziare la campagna elettorale e spiegare ai cittadini la nostra visione di Perugia.

Rispetto a quanto detto nell’assemblea di Luglio, le tempistiche sono state rispettate. Infine vorrei aggiungere, quanto sia importante il valore della potenziale coalizione a sostegno del futuro candidato, un’aggregazione del tutto nuova nel panorama cittadino, che potrà essere un valore aggiunto ma anche un elemento di tutela sia per il candidato che per il progetto che sarà chiamato a sostenere.

Fausto Materazzi: mi sembra che l’approccio adottato dal segretario comunale sia molto buono e positivo, l’aver coagulato intorno ad un unico progetto tutte le forze di centro-sinistra è sicuramente un valore aggiunto.

(4)

CIRCOLO PD PERUGIA CENTRO 2018

PD Perugia Centro

Via del Lavoro 62 Pagina 4

Sulla scelta del candidato: come verrà individuato? Chi lo individua? La coalizione dovrà esprimersi in merito?

Il candidato verrà individuato prima o dopo la stesura del programma?

Sante Cesarini: il futuro candidato a Sindaco della coalizione, tra le tante qualità precedentemente elencate, dovrà essere anche una persona carismatica, che sappia prendere decisioni anche scomode e che abbia l’autorevolezza per farlo. Deve essere in grado di coagulare intorno al suo nome non solo partiti e movimenti ma anche la popolazione. Sul programma penso debba essere unitario, non ci possono essere differenze di vedute tra le varie forze politiche della coalizione.

Paolo Menichetti: in questo momento storico sono molto preoccupato per le sorti del nostro Paese, per quello della città ed in generale per tutto quello che ci sta accadendo intorno. Anche lo stato di salute nel nostro Partito non è ottimale, sia a livello regionale che nazionale. Per quanto riguarda il partito nazionale mi domando: si farà il congresso? Se si, quando? Si faranno solo primarie e basta? Penso sono siano sufficienti solo primarie nel nostro Partito, c’è bisogno di un confronto di idee, specie dopo il risultato delle recenti consultazioni politiche, c’è bisogno di apportare correzioni. Il Pd in 2 anni non ha fatto molto, la responsabilità però non è del singolo, ma di tutti, è collettiva. Il gruppo dirigente nazionale deve abbandonare l’equivoco in cui si trova, prendere una posizione chiara e non farsi trasportare dagli eventi: c’è bisogno di una responsabilità comune, non si può cambiare idea a seconda della convenienza personale. Anche a livello nazionale serve un congresso che non si limiti solo alla fase di voto, c’è bisogno di dibattiti, confronti e nuove idee. Io personalmente, in questo momento, seguo con interesse tutte le candidature. C’è bisogno, in fase congressuale, della partecipazione di tutti gli iscritti, tutti si devono sentire parte integrante del Partito e tutti devono essere messi nella condizione di dare il proprio contributo. Ad ora però ho visto solo iniziative dei singoli, autoreferenziali, senza un oggettivo coinvolgimento della base. Bisogna fare un appello all’unità del Partito, aprire un confronto sul metodo delle cose, c’è bisogno di puntare su proposte concrete. Le stesse difficoltà che vive il Partito a livello nazionale le rivedo del Pd regionale: anche qui, alla luce delle recenti sconfitte, come per il nazionale, c’è bisogno di aprire un confronto franco e schietto tra iscritti e varie anime del Partito. Stranamente il PD locale è in controtendenza rispetto a quanto detto per gli altri livelli di Partito, qui qualcosa si sta muovendo. Il Pd comunale ha iniziato a muoversi con un metodo giusto. Lanciare un appello pubblico, per aggregare tutte le forze di centro sinistra e progressiste della città è, a mio avviso, un buon inizio per la successiva campagna elettorale. La ricerca di uno schieramento ampio e progressista è sicuramente un fatto rilevante e nuovo nel panorama politico locale, nel quale non ci sono preclusioni ma le porte sono aperte a tutti. Questo nuovo schieramento è aperto sia a sinistra che al centro: non possiamo, in questo momento storico, fare scelte pregiudiziali. Questo clima di ritrovata armonia e collaborazione reciproca tra i diversi soggetti in campo non trova però i favori di tutti: elemento preoccupante a mio avviso. E’ stata scardinata la logica dei caminetti, i maggiorenti del Partito hanno dovuto fare un passo indietro, il metodo è diventato trasparente e condiviso: forse per questo alcuni non sono favorevoli. Prima la discussione si svolgeva in stanze chiuse, tra capi corrente: non condividiamo questa metodologia, ognuno deve confrontarsi con tutti alla pari. Per questo mi sento di dare alla segreteria comunale tutto il sostegno possibile e sono pronto a denunciare, all’interno del Partito, chi mina questo percorso intrapreso. Sui nomi che circolano in questi giorni non ho molto da aggiungere se non che uno su tutti sembra essere di grande caratura culturale e morale e spero possa essere colui che guiderà la coalizione di centro sinistra alle prossime elezioni amministrative. Su candidature arrivate dall’interno del Partito, penso siano state messe sui giornali ad arte per delegittimare il percorso intrapreso dalla segretaria comunale: non si può giocare sporco in queste situazioni, non perdonerò chi si mette contro in questa fase.

(5)

CIRCOLO PD PERUGIA CENTRO 2018

PD Perugia Centro

Via del Lavoro 62 Pagina 5

Giuseppe Torcolini: mi sono allontanato per 4 anni dal PD per confluire in SI, per poi ritornare. Condivido molto l’intervento di Paolo Menichetti. Vorrei porre il problema dell’apertura della nostra sede: mi dichiaro ancor una volta disponibile a tenere aperta la sezione se si ravvisa questa esigenza. Per la candidatura a Sindaco si leggono in questi giorni tanti nomi, spero venga fatta la giusta scelta. Esiste un accordo tra l’attuale Sindaco Romizi e la Lega per le elezioni regionali del 2020. Penso ci sia, in accordo con l’attuale governo, anche un accordo tra Romizi ed i 5 Stelle. Spero venga cambiato l’articolo 1 del nostro statuto nel quale si dice che il Partito Democratico è formato dagli elettori e dai tesserati, i quali possono votare, indistintamente anche alle primarie e partecipano alla scelta del segretario. Negli anni passati ho visto, durante lo svolgimento delle primarie, votare gente che con la sinistra non ha mai avuto nulla a che fare. In questo momento però sono contento di stare in un Partito che è propenso al dialogo.

Nazareno Gambaracci: non sono più iscritto la PD ma motivo la mia presenza di stasera in quanto volevo partecipare al dibattito. Penso sia importante in questa fase sostenere il partito di maggioranza di centro sinistra. Nelle scorse settimane sono stato a Roma per la manifestazione indetta da Martina, purtroppo non ho visto partecipanti iscritti a questo Circolo. Penso che il rilancio del PD debba partire dalle piazze. Ho visto molti cartelli con su scritto “ congresso subito” : prima di esplicare il voto però, sono d’accordo con Paolo Menichetti il quale richiamava alla necessità di avere una discussione franca e sincera all’interno del Partito. Il PD penso sia ancora, purtroppo, ostaggio di Renzi. Cosa rappresenta oggi Renzi per il PD? Essendo un senatore può sicuramente rappresentare una corrente del PD ma non può ricattare l’intero Partito. Nei giorni scorsi Renzi ha lanciato i comitati civici. Cosa sono questi comitati civici? Sono del PD? O sono di Renzi? Non servono più i Circoli? Bisogna chiarire bene quale sia il ruolo di Renzi all’interno del Partito: i fuoriusciti torneranno indietro solo se viene chiarito questo passaggio. Approfittiamo dell’imminente congresso anche per discutere di regole.

L’articolo che indica nel segretario eletto il naturale candidato a premier penso debba essere rivisto. In questi anni nel PD, il segretario ha ricoperto il doppio ruolo: alla fine si è schiacciato troppo sul ruolo di premier abbandonando quello di segretario. Per quanto riguarda l’apertura del Partito verso l’esterno bisogna ritornare a dialogare con sindacati, parti sociali, corpi intermedi: sarà particolarmente importante tornare alla concertazione dare un futuro al Paese. Abbiamo sbagliato in questi anni a fare campagna elettorale sulla diminuzione delle tasse, queste sono politiche di destra. Al contrario, un vero leader di centro sinistra dice che vuole innanzitutto aumentare i servizi, l’abbassamento della tassazione vien da se.

Giancarlo Monsignori: per attuare un modello di città diverso dall’attuale è positivo il coinvolgimento di tutte le forze politiche progressiste. Bisogna ribaltare la questione: non decidere nelle stanze di un Partito ma parlare alla pancia della gente. In questa legislatura di centro destra sono venuti a galla numerosi problemi.

Primo tra tutti quello della Gesenu, la società addetta alla raccolta dei rifiuti. Oltre le varie interdittive e la chiusura degli impianti, si denota una confusione nella gestione della raccolta differenziata: cassonetti posizionati in malo modo che in alcuni casi pregiudicano la fruizione dei passaggi pedonali e mezzi che passano ad intervalli troppo diradati. Sulla questione Ikea voglio ricordare che oltre ai comitati a favore della sua costruzione a San Martino in Campo, c’erano anche i comitati per il no. Stesso problema si riscontra a Corciano, dove l’ampliamento del centro commerciale esistente sta paralizzando il traffico. Il problema quindi è la costruzione di questo “nodo di Perugia” che potrebbe risolvere i problemi precedentemente elencati oltre che migliorare la qualità della vita dei cittadini. Per quanto riguarda il nostro Partito penso si debba affermare con forza che il renzismo non sia stato una rovina per il Paese, abbiamo fatto tante cose buone di cui però nessuno ricorda l’autore. Anche ora, le candidature alla segreteria nazionale, sono state fatte come la fece Renzi a suo tempo, ed anche questa volta sta riscontrando il favore degli iscritti. Per riacquistare il consenso perduto dobbiamo insistere sui programmi, occuparci dei problemi della gente, interloquire con le associazioni,

(6)

CIRCOLO PD PERUGIA CENTRO 2018

PD Perugia Centro

Via del Lavoro 62 Pagina 6

andare nei quartieri. Le politiche del Partito devono essere decise dagli iscritti, sono loro la base. Dopo il congresso, se vince una linea politica, deve essere accettata da tutti, non ci possono essere scissioni o posizioni di contrapposizione. Sulla coalizione invece bene allargare al centro, non possiamo solo guardare all’elettorato di sinistra.

Lavinia Pannacci: per prima cosa vorrei ringraziare pubblicamente il segretario dell’Unione Comunale di Perugia per il loro fin qui svolto ed il percorso partecipato fin qui portato avanti. Il metodo intrapreso è quello giusto, non vi fate intimidire dai capi bastone degli altri partiti che frenano per avere più visibilità. E’ la prima volta che il PD segue un percorso aperto, trasparente e partecipato. In questi anni la città ha avuto un decadimento culturale, si è ripiegata su se stessa, a malincuore devo dire che oggi Perugia è una città brutta.

Per risollevare le sorti della nostra città c’è bisogno di individuare una candidatura di ampio respiro, che metta insieme diversi pezzi di società non solo i partiti. Sono felice del fatto che nel percorso individuato dalla segreteria il candidato non provenga da nessun partito, ma sia espressione della società civile. Dobbiamo però anche concentrarci sui temi, che siano di ampio respiro e diano alla nostra città una connotazione diversa da quella attuale. Sui sondaggi non partiamo da favoriti, ma questo non ci deve scoraggiare perchè di solito non ci azzeccano mai. C’è fermento anche al centro: buona parte della Chiesa, in primo luogo il cardinale Bassetti, non vede di buon occhio l’alleanza tra Romizi e la Lega, questo potrebbe essere un elemento a nostro favore. In questa fase penso si debba lavorare per tornare tra la gente, far capire loro le nostre idee coinvolgendoli anche nella visione della Perugia del futuro.

Carla Nocentini: vivo da tanto tempo a Perugia e provo per questa città un senso di gratitudine. Non sono d’accordo nel dire che Perugia sia una città brutta, se iniziamo a dire certe cose finisce che alla fine ci crediamo anche noi. Mi trovo molto d’accordo con l’intervento di Paolo Menichetti, ma vorrei lanciare un altro tema: cosa stiamo facendo in vista delle elezioni europee? Su questa tematica c’è molto da fare, molte questioni su cui lavorare. Ho partecipato nelle settimane scorse ad una interessante iniziativa con Fabrizio Barca, penso che le tematiche proposte possano essere riprese anche da noi per la compagna elettorale.

Gianni Longarini: sono d’accordo con l’intervento di Paolo Menichetti. Molti sono stati i temi messi sul tavolo durante la riunione, ma penso che per affrontarli in modo produttivo c’è bisogno di individuare delle gerarchie.

Ad esempio su Ikea non possiamo essere a priori contrari, il problema più grande del progetto è riscontrato nella viabilità, non solo per i mezzi privati ma anche per quelli pubblici. C’è l’intenzione di fare investimenti su autobus? Su ferrovia? Bisogna cogliere anche il contesto nel quale questi problemi vengono affrontati. Noi viviamo in Italia, ma ci troviamo nel contesto più grande che è l’Europa. Che idea abbiamo in merito? Io personalmente penso che l’Europa sia un luogo dove tutti rispettano tutti, seppur ognuno ha delle peculiarità differenti, dove si garantisce la pace tra i popoli. In questa logica quindi, anche la Germania può dare una mano all’Europa mettendo a disposizione la propria esperienza: aiutare l’Europa, non scavalcarla. Per questo, penso le politiche economiche e sociali, ma anche le altre, non possono essere fatte a livello locale ma devono essere decise a livello europeo e poi adottate nei singoli Paesi dell’Unione. Ritornando alla gerarchia dei problemi, penso che le nostre differenze debbano essere portare in Europa, è quella la sede di discussione. Poi, nel rispetto delle reciproche differenze tra i vari Paesi, si trova una sintesi e si va compatti al confronto con le altre realtà mondiali. Sulla questione tasse, come Partito, dobbiamo dire con forza che non è possibile favorire gli evasori fiscali o fatturare in nero. Anche sulla giustizia c’è bisogno di un cambio di passo, quando diventa troppo lunga si trasforma in una ingiustizia. C’è bisogno di puntare sul merito, favorire la capacità e la meritocrazia come punto di partenza per nuove politiche. Dobbiamo chiarire questi punti, avere un’idea condivisa ed unitaria per poi andare nelle piazze e tra la gente ad esporre le nostre posizioni. C’è bisogno di un bilancio: cosa ha fatto la sinistra in questi anni? Sono convinto che se non ci schieriamo con

(7)

CIRCOLO PD PERUGIA CENTRO 2018

PD Perugia Centro

Via del Lavoro 62 Pagina 7

forza contro i privilegi verremo visti come un partito di destra. La priorità, in questi anni di crisi, è stata:

spendere meno e spendere meglio. La misura degli 80 euro forse non è riuscita fino in fondo, bisogna abbassare il costo del denaro per creare nuovi posti di lavoro.

Stefano Staffa: questa amministrazione comunale ha basato il suo mandato su interventi spot, senza una visione unitaria della città. Anche sul bando periferie il Comune è stato finanziato con un progetto che si è posizionato 84° su 120 partecipanti, di certo non un progetto eccellente visto il risultato. Noi dobbiamo aver chiaro il nostro programma, la nostra visione di città: individuati gli interventi generali possiamo poi agire sul puntuale. Anche per la stessa Ikea, c’è bisogno di considerare il problema dal punto di vista generale, non solo viabilità ma serve un intervento urbanistico che tenga in considerazione anche, ad esempio, la vegetazione, il verde pubblico, gli assi fluviali. Il candidato a Sindaco, oltre ad avere autorevolezza e riconoscibilità nel territorio, deve avere una visione completa della città, non può permettersi di operare con interventi a spot. Penso che la costituzione di un programma, in cui si consideri il futuro della città, possa essere una tematica coinvolgente per tutte le forze politiche della coalizione. Infine penso sia possibile coinvolgere i cittadini su queste basi, farli sentire partecipi e non un corpo estraneo della progettazione della città del futuro.

Paolo Polinori: la visione comune della città è il collante che tiene unita tutta la coalizione. Ci siamo dati, come metodo, quello di ricercare temi comuni. Ogni forza presente al tavolo h il compito di individuare 4-5 parole chiave da utilizzare in campagna elettorale e sulle quali sviluppare il programma di coalizione. Il programma sarà unico, ma sarà scritto con il contributo di tutti. Anche il futuro candidato però deve avere autonomia tale da poter esprime la sua visione di città e quindi integrare il programma con le sue idee. Se il candidato Sindaco sarà di estrazione civile, cioè non candidato di partito, dovrà avere un proprio spin, una propria idea di base sul quale sviluppare un ragionamento generale sul futuro della città: da qui partiranno poi anche i partiti che lo supportano ed i movimenti civici. Rispetto al passato abbiamo invertito il quadro: non più discussioni sterili all’interno del Partito, ma apertura verso la società civile, verso mondi a noi più vicini. Ci rendiamo conto che coinvolgere tutti non è facile, per mobilitare determinate forze sociali abbiamo bisogno di avere la certezza del candidato. Ad esempio con il mondo cattolico abbiamo avuto dei contatti, ma per poter avere l’appoggio ed il loro sostegno c’è bisogno di avanzare proposte concrete, confrontarsi su temi precisi e su una visione di città condivisa. Anche per il PD la situazione attuale è tutta nuova. Nella sua storia il nostro Partito non si è mai trovato all’opposizione, ma, cosa più importante, non si mai trovato a dover scegliere un candidato con criteri nuovi. Si avverte, all’interno del Partito, un certo spaesamento dovuto proprio a queste sopraggiunte condizioni, a queste novità che in un certo senso destabilizzano le vecchie prassi. Su Ikea abbiamo fatto un lavoro condiviso, sviluppato un ragionamento tra segretaria comunale e gruppo PD in Comune, trovando una linea condivisa. Però ci siamo accorti che all’esterno è passato un messaggio diverso:

dobbiamo spiegare meglio la nostra posizione anche alla luce di una condivisione trovata tra tutti i membri del Partito. Il PD ha acquisito la consapevolezza che deve far squadra. Siamo il partito più grande, quello che ha maggiori percentuali elettorali, ma per questo ci sentiamo anche più responsabili. Abbiamo quindi preso l’onere di convocare a raccolta tutte le forze progressiste e di centro sinistra della città per fare sinergia, senza porre veti, senza alzare nessun steccato ideologico. Anche qui non ha partecipato agli incontri programmati ha espresso apprezzamento per l’iniziativa, unica nel suo genere nel panorama politico cittadino. Oggettivamente abbiamo davanti un lungo cammino e molte difficoltà da affrontare. Già dai primi incontri con i soggetti che hanno risposto al nostro appello, abbiamo individuato nella narrazione distorta fatta in questi anni di governo dal centro destra, un punto sul quale concentrare la nostra azione. Dobbiamo cercare di far emergere le tante contraddizioni di questa giunta. Anche la gente, abituata a sentire le menzogne della destra, non ci percepisce

(8)

CIRCOLO PD PERUGIA CENTRO 2018

PD Perugia Centro

Via del Lavoro 62 Pagina 8

come possibili interlocutori, additandoci come quelli che erano prima al governo ma non hanno saputo sfruttare la loro posizione. Sulla questione “strisce blu” c’è l’esigenza di fare chiarezza. Questa giunta le ha aumentate all’inverosimile, ha abolito anche la fascia di rispetto entro la quale, in pausa pranzo, la sosta non si pagava. La gente, prima volta a Perugia, è arrivata a spaccare i parcometri: la situazione è davvero grave.

Come Partito ci ritroviamo molto nei temi dell’Europa che ha espresso prima Gianni Longarini. Perugia è sempre stata una città accogliente, europeista, solidale: non è una città leghista, questo spostamento verso l’estrema destra crea problemi al Sindaco, dobbiamo far emergere questa contraddizione. Bisogna riscoprire i temi dell’Europa, le tematiche che hanno reso possibile l’Europa unita. In questi anni abbiamo ceduto sovranità soprattutto su temi economici: dobbiamo riappropriaci di questi temi. Fiscal compact e patto di stabilità sono due fardelli che pesano sulla programmazione economica ma, nella visione generale, anche misure necessarie per mantenere in ordine i conti. I problemi economici ci sono e vanno affrontati, ma più che da economisti, c’è bisogno dell’intervento della politica in queste situazioni: un tecnico non ha la visione programmatica di un politico. Un dato molto incoraggiante, che deve spronare anche noi ad avere un approccio diverso al tema, è la fiducia che ripongono i giovani nell’Europa, dato in controtendenza rispetto al sentiment nazionale. Lega e 5 Stelle non so se faranno un accordo o andranno separati, la questione non ci riguarda, noi dobbiamo pensare al nostro percorso e cercare di intercettare quanti più voti possibile.

- Varie ed eventuali.

Nulla da discutere

La riunione si chiude alle ore 23:45.

Perugia 07/11/2018

Il segretario verbalizzante Vincenzo Scorza

Il segretario

Vincenzo Scorza

Riferimenti

Documenti correlati

I due palazzi di giustizia e la sede delle Procure che si sta realizzando nell’ex Ospedale Militare genereranno sempre di più flussi impoanti che però devono essere messi

Tale richiesta deve pervenire alla Presidenza per iscritto, anche mediante utilizzo della posta elettronica, entro dieci giorni di calendario dalla data di

Contratto di ricerca per attività di studio e rilevazione dati nell’ambito del progetto di ricerca “Le logiche di governo nelle aziende di somministrazione di alimenti e bevande”

La seconda preferenza, per il candidato consigliere CAIO, è annullata, perchè espressa per un candidato del medesimo sesso di quello indicato per primo (art. 73, comma 3, secondo

Nella città di Catanzaro si dovranno concentrare, così come in molte città italiane, le opportunità di sviluppo sociale ed eco- nomico che caratterizzano la modernità, come

Saranno affrontati argomenti diversi che spaziano dalla gestione del dolore toracico in pronto soccorso al trattamento percutaneo delle cardiopatie congenite; dal riconoscimento

Oggetto: verbale riunione del Circolo PD Perugia Centro del 09/10/2019. Sono presenti alla riunione i tesserati ed i simpatizzanti : Dario Di Nucci, Nazareno Gambaracci,

Nel prendere visione della griglia della scheda elettorale, avendo notato un'anomalia grafica seria, non riscontrata nei facsimile delle altre città della provincia di Trapani,