6 QUADRO DI RIFERIMENTO
PAESAGGISTICO
6.1 INTRODUZIONE
L’IDEA DI PAESAGGIO
Nella più recente accezione, il paesaggio agrario, già definito come la forma impressa dall'uomo al paesaggio naturale nel corso delle proprie attività agricole, ha lasciato il posto al paesaggio esteso a tutto il territorio, dagli spazi naturali agli ambiti rurali, urbani e periurbani.
La Convenzione europea del paesaggio lo definisce come parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interazioni.
Il concetto di paesaggio si è venuto evolvendo dal significato puramente estetico-percettivo a forma di un determinato ambiente, definito dalle caratteristiche fisiche, biologiche e antropiche di un certo territorio.
Pertanto una analisi paesaggistica del territorio richiede di considerare almeno tre aspetti, tra loro spesso sovrapposti:
a) i caratteri identitari dei luoghi b) le valenze naturalistiche
c) la qualità estetica dei luoghi: è l’elemento legato alla percezione dei luoghi
Il paesaggio storico documenta l’incessante processo di stratificazione e trasformazione e testimonia le varie fasi evolutive del territorio. Spicca in particolare l’elevata diffusione dei prati, nella mappa del Von Zach del 1798. Kriegskarte, redatta da Anton e qui sotto riportata
Figura 1 estratto cartografia Kriegskarte - Von Zach 1798-1805
Il paesaggio rurale deve le sue caratteristiche al costante intervento dell’uomo ed è soggetto a trasformazioni conseguenti a modificazioni della redditività dei fattori produttivi impiegati in agricoltura.
D’altra parte la collettività esprime sempre più tre tipi di domande, in relazione al territorio rurale:
Ambito di Valutazione
• tutela degli ambienti di pregio;
• uso ricreativo degli spazi agricoli;
• salvaguardia dei beni storici e culturali.
Nell’attuale nozione di paesaggio agrario si possono quindi rilevare due aspetti predominanti:
• l’interazione tra paesaggio agrario e attività agricola, tant’è che il primo va inteso come forma dell’agroecosistema;
• la valenza ambientale, riferita alla capacità di un paesaggio agrario di conservare il patrimonio biogenetico negli ecosistemi;
La pressione insediativa ha determinato la presenza crescente di detrattori visivi, quali:
• gli elettrodotti ad alta tensione
• gli impianti di depurazione delle acque reflue
• i nastri autostradali e le opere connesse
• gli allevamenti zootecnici industriali
Il mosaico paesistico comprende numerose tipologie: da quelle rurali a buona integrità fondiaria con diversa dotazione di siepi, agli ambiti agricoli con presenza di edificato rado, agli ambiti con insediamenti diffusi in zona agricola, ai contesti periurbani.
Particolare rilevanza hanno i paesaggi montani e collinari, percepibili a seconda del profilo e della morfologia del versante. Il mosaico paesistico comprende le seguenti tipologie:
1. Ambito collinare a buona diffusione di vigneti con rete ecologica ben conservata
2. Ambito di alta pianura con buona percezione dei caratteri rurali e buona dotazione di verde verticale
3. Ambito di alta pianura alterato dalla presenza di edificato sparso, con verde verticale frammentato 4. Ambito di bassa pianura con buona integrità fondiaria e rete ecologica ben conservata
6.2 L’EVOLUZIONE STORICA DEL PAESAGGIO
Un’attenta lettura dei caratteri paesaggistici che strutturano il sistema territoriale più prossimo all’ambito di valutazione, non può non prescindere da un’analisi dei cambiamenti morfologici dei luoghi. Le immagini riportate nella pagina successiva vogliono illustrare come il territorio abbia subito significative trasformazioni soprattutto dal punto di vista insediativo, dagli anni ’60 ad oggi.
L’ortofotopiano del 1968 mostra come la principale via di collegamento tra i centri urbani di Susegana, Conegliano e San Fior fosse la SS 13 Pontebbana. Questa infrastruttura non rappresentava però l’asse principale di sviluppo del sistema insediativo residenziale; quest’ultimo poggiava quasi esclusivamente sulla viabilità secondaria di collegamento tra i vari centri urbani, con spostamenti brevi e veloci.
L’utilizzo della SS13 avveniva quasi esclusivamente per spostamenti a lunghe tratte, principalmente caratterizzati da un sistema di trasporto costituito dai mezzi pesanti, propri delle intense attività produttive
e commerciali che in quegli anni iniziavano a costituirsi e svilupparsi (in prossimità di Susegana risulta ben evidente come si sia già sviluppata una prima area produttiva).
La struttura urbana residenziale di Conegliano nasce a ridosso della tratta ferroviaria Venezia-Udine;
l’espansione non si rivolgeva a sud verso la SS13 ma piuttosto seguiva gli assi viari a nord, di collegamento con Tarzo.
Da Conegliano verso San Fior il territorio non presentava un livello di antropizzazione elevato, ma veniva principalmente utilizzato per attività agricole. Era però già presente il corpo principale delle Fonderie Zoppas.
Analizzando ora l’ortofotopiano del 2013 risulta ben evidente come l’intenso sistema industriale e commerciale sia andato sviluppandosi proprio a ridosso della SS13, definendo una struttura continua che parte da Susegana e termina proprio con l’area industriale di San Fior dove ricade il nostro ambito di intervento. Questo tratto di Pontebbana, per le descritte caratteristiche, viene chiamato “Strada Mercato”.
Se analizziamo l’intensa rete infrastrutturale ad oggi presente, costituita dalla SS13, dalla tratta Ferroviaria Venezia-Udine, dall’autostrada A27 Venezia-Belluno con la recente apertura del tratto di A28 Conegliano- Portogruaro, possiamo senza dubbio afferma quanto, dal punto di vista logistico, questo territorio sia risultato e tutt’ora risulti appetibile per l’insediamento e lo sviluppo del settore secondario e terziario.
Focalizzando poi l’attenzione sull’ambito di progetto, possiamo evidenziare come il “triangolo” nato dall’intersezione tra SS13-Autostrada A27-Ferrovia Venezia-Udine sia stato destinato a ricevere attività quasi esclusivamente produttive, impermeabilizzandone completamente l’intera superficie.
Figura 2 Ortofoto1968
“Strada Mercato”
SS13 Pontebbana
Susegana
Conegliano
Ferrovia
San Fior Ambito di
progetto
“Strada Mercato”
SS13 Pontebbana
Susegana
Conegliano
Ferrovia
San Fior
Autostrada A27
Autostrada A28 Ambito di
progetto
Figura 3 Ortofoto 2013
6.3 I PARAMETRI DI LETTURA DEL PAESAGGIO
Il sistema infrastrutturale che caratterizza l’intorno territoriale risulta definito da un’intensa rete viabilistica di carattere sia sovracomunale che locale (vedi schema illustrativo successivo).
La Strada Statale 13 Pontebbana è senza dubbio il principale elemento di collegamento tra le realtà urbane coneglianesi, oltre che ad essere una delle strade maggiormente trafficate per gli spostamenti tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Figura 4 Schema rappresentativo sistema infrastrutturale
Il tratto della SS 13 più prossimo all’area interessata dalla presente valutazione, ovvero quello che collega il centro urbano di Susegana con San Fior, passando per Conegliano, viene definito “Strada mercato”, per l’intensa impronta urbana costituita quasi esclusivamente da attività commerciali, direzionali e produttive.
L’autostrada A27, che collega Venezia a Belluno, taglia il territorio in senso nord-sud e costituisce il primo elemento di connessione per le lunghe tratte.
La linea ferroviaria Venezia-Trieste definisce invece un importante segno territoriale ovest-est.
L’intersezione tra questi tre elementi fisici da luogo ad un’area produttiva completamente satura (su cui insiste la nostra area di progetto) ed altamente antropizzata.
Dalla successiva immagine risulta invece evidente come l’impronta urbana dettata dall’intenso sistema edificato limitrofo all’area di intervento, che si è definito nel corso degli anni lungo la viabilità principale sopradescritta descritta, possa esser facilmente scomposta in due distinte categorie:
1- Macro strutture 2- Micro strutture
Le prime risultano rappresentative del compatto sistema produttivo e commerciale che si sviluppa quasi esclusivamente lungo la SS13 Pontebbana e che risultano caratterizzare sia l’area di intervento che il suo immediato intorno. L’ambito oggetto di valutazione segna il limite orientale delle “macro strutture”, oltre il quale la fitta rete insediativa che parte da Susegana inizia ad allentarsi verso il centro urbano di San Fior.
Analizzando inoltre le destinazioni d’uso prevalenti nell’intorno dell’ambito (vedi Tav. 10 – Individuazione attrattori di criticità e cumulo degli impatti) risulta evidente come la nostra area di intervento sia l’unico punto della struttura insediativa, sviluppata lungo la SS13 Pontebbana, sul quale si vanno a toccare Sistema Residenziale (loc. Borgo Mariano) con Sistema Produttivo. L’unico elemento di separazione fisica risulta la stessa SS13, in uno dei suoi punti però più critici, vista l’intersezione e l’incrocio a “T” con Via Palladio.
Per le restanti aree urbane lungo la SS13 il passaggio da residenziale a produttivo viene sempre intervallato dal sistema commerciale/direzionale.
Figura 5 Schema rappresentativo impronta urbana
Se infine andiamo ad analizzare nel dettaglio il “triangolo” industriale formato tra Autostrada A28-SS13 Pontebbana–Ferrovia VE/TS possiamo benissimo notare come l’area sia in gran parte impermeabilizzata, ad esclusione di alcune ridotte aree verdi prossime alle attività produttive.
Figura 6 Estratto tav. 8 - Individuazione attrattori di criticità - cumulo degli impatti
Figura 7 Schema rappresentativo del livello di impermeabilità
6.4 I CARATTERI DEI LUOGHI
La documentazione fotografica e la planimetria illustrativa dello stato dei luoghi riportate nelle pagine successive, mostrano chiaramente il forte carattere antropico dell’area.
Risulta ben evidente come l’attuale configurazione paesaggistica più prossima all’ambito di analisi sia quasi esclusivamente caratterizzata da spazi, strutture e “viste” proprie di un sistema produttivo intenso; poco spazio viene lasciato all’idea primaria di paesaggio con elementi e caratteri prettamente naturali.
6.5 LINEE GUIDA DETTATE DAL PTRC A VALENZA PAESAGGISTICA
Il progetto, prevedendo una trasformazione urbana e funzionale dell’ambito con l’inserimento di destinazioni d’uso compatibili, risulta rispettoso delle linee guida dettate dal Piano Territoriale Regionale di Coordinamento con Valenza Paesaggistica.
L’area ricade all’interno dell’Unità di Paesaggio 20 “Alta Pianura di Sinistra Piave” per la quale, il PTRC detta, tra le altre, le successive linee guida:
- 22. Qualità urbana degli insediamenti:
22a. Promuovere interventi di riqualificazione del tessuto insediativo caratterizzato da disordine e frammistione funzionale;
- 27. Qualità urbanistica ed edilizia e vivibilità dei parchi commerciali e delle strade mercato 27f. Incoraggiare la riqualificazione degli spazi aperti e dei fronti edilizi delle strade mercato
Considerando gli aspetti paesaggistici viene inoltre doveroso rapportarsi anche con l’Unità di Paesaggio 16
“Prealpi e Colline Trevigiane”; unità prossima all’ambito di valutazione e che interessa il territorio nord delle Prealpi Trevigiane.
Le linee guida più significative risultano essere:
- 22. Qualità urbana degli insediamenti:
22a. Promuovere interventi di riqualificazione del tessuto insediativo caratterizzato da disordine e frammistione funzionale.
- 26. Qualità urbanistica ed edilizia degli insediamenti produttivi
26d. Promuovere un migliore inserimento paesaggistico ed ambientale delle aree produttive, anche sulla base di adeguati studi sulla percezione visiva e sociale.
- 27. Qualità urbanistica ed edilizia e vivibilità dei parchi commerciali e delle strade mercato 27f. Incoraggiare la riqualificazione degli spazi aperti e dei fronti edilizi delle strade mercato
6.6 CONCLUSIONI A CARATTERE PAESAGGISTICO
Quanto riportato nel presente quadro di riferimento, vuol dimostrare come l’intervento sia consono rispetto al paesaggio in cui viene inserito: un paesaggio a forte carattere antropico con alta presenza di macro strutture di carattere produttivo e commerciale, affacciate su una strada (SS13 Pontebbana –
“strada mercato”) soggetta ad elevato flusso di traffico per lunghe percorrenze.
Per limitare l’impatto visivo, oltre all’inserimento di alberature sia nei parcheggi drenanti che nell’area
verde lungo il confine Ovest, l’intervento viene posto ad una media di –1,10 metri (si va da -0,60 metri ai
1,60 metri) rispetto al piano della SS13, principale punto di vista relativamente agli aspetti e ai contenuti
paesaggistici.
Nei confronti del vicino edifico posto ad est (Concessionaria Gidauto con struttura che raggiunge i 15 metri circa), l’intervento risulta molto meno invasivo, con un’altezza di circa -5 metri rispetto al punto di sviluppo massimo dello stesso concessionario.
Per maggiori dettagli si rimanda agli elaborati architettonici “Blocco A” e all’elaborato 16 - Fotoinserimenti
7 CRONOPROGRAMMA INTERVENTI
Sett. 1 Sett. 2 Sett. 3 Sett. 4 Sett. 1 Sett. 2 Sett. 3 Sett. 4 Sett. 1 Sett. 2 Sett. 3 Sett. 4 Sett. 1 Sett. 2 Sett. 3 Sett. 4 Sett. 1 Sett. 2 Sett. 3 Sett. 4 Sett. 1 Sett. 2 Sett. 3 Sett. 4 Sett. 1 Sett. 2 Sett. 3 Sett. 4 Sett. 1 Sett. 2 Sett. 3 Sett. 4
Demolizione edifici Demolizione pavimentazioni Realizzazione reti tecnologiche Realizzazione parcheggi pubblici Viabillità interna centro commerciale Movimenti terra
Strutture di fondazione Strutture in elevazione Copertura e Tamponamenti Serramenti
Impianti e sottoservizi Finiture
Sistemazioni esterne
Centro commercialeOpere urbanizzione
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