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RAPPORTO PRELIMINARE DI VERIFICA

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Academic year: 2022

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(1)

COMUNE DI SAN GIOVANNI ROTONDO

PROGETTO PER UN INSEDIAMENTO POLISPORTIVO CON ANNESSA STRUTTURA RICETTIVA

in località Fazioli

---

Ricettività Turistico-Naturalistica, Escursionismo con Palestra Verde, Sala Convegni e Ricevimenti

procedura Art. 5 D.P.R. 20/10/98 n° 447 e s.m.i

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VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA:

RAPPORTO PRELIMINARE DI VERIFICA

(ART.8 L.R. 14/12/2012 n°44)

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RAPPORTO PRELIMINARE DI VERIFICA

All. III QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE

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3

IN I ND DI IC CE E

QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE ... 5

2. LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO ... 6

3. DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO ... 9

3.1 SPORT/ATTIVITÀ EQUESTRI ... 11

3.2 STRUTTURE ... 12

3.3 PAVIMENTAZIONE ... 12

3.4 PORTE DI ACCESSO ... 12

3.5 COPERTURA ... 13

3.6 FINESTRE ... 13

3.7 VENTILAZIONE ... 13

3.8 TEMPERATURA ... 13

3.9 RUMORE ... 13

3.10 ILLUMINAZIONE E IMPIANTI ELETTRICI ... 14

3.11 IMPIANTI TECNICI ... 14

3.12 AREE DI LAVORO E DI GARA ... 14

3.13 NUOTO ... 15

3.14 TIRO CON L’ARCO ... 15

3.15 MINIGOLF ... 16

3.16 TENNIS + CAMPO POLIVALENTE (PALLACANESTRO, PALLAVOLO) ... 16

3.17 CENTRO SERVIZI ... 17

5. SCHEDA URBANISTICA ... 33

(4)

4

I

IN ND DI IC CE E D DE EL LL LE E F FI IG GU UR RE E

Figura 1 Inquadramento territoriale su IGM ... 7

Figura 2 Inquadramento territoriale su ortofoto ... 7

Figura 3 inquadramento locale ... 8

Figura 4 inquadramento locale ... 8

Figura 5 Aree funzionali previste dal progetto (legenda) ... 9

Figura 6: Palnovolumetrico e aree funzionali ... 10

Figura 7 Disposizione planimetrica ... 11

Figura 8 Distribuzione planimetrica dei volumi del centro servizi ... 17

Figura 9 Club House. Pianta Piano terra ... 20

Figura 10 Club House. Pianta Piano Primo ... 20

Figura 11 Club House. Pianta Piano Interrato ... 21

Figura 12 Adduzione acqua potabile AQP... 24

Figura 13 superfici captanti ... 25

Figura 14 Localizzazione di impianto di depurazione delle acque reflue ... 29

Figura 15 Schema impianto di depurazione ... 31

(5)

5

QU Q UA AD DR RO O D DI I R RI IF FE ER RI IM ME EN N TO T O P PR RO OG GE ET TT TU UA AL L E E

1. CONTENUTI E FINALITA’

L’intervento proposto, per il quale si chiede il cambio di destinazione d’uso delle particelle catastali, si pone l’obiettivo di dotare il territorio di S. Giovanni Rotondo di infrastrutture sportive- ricreative sfruttando la posizione logistica del sito il cui bacino di utenza è considerabile come multi-comunale. La carenza di infrastrutture simili nella zona fa ben sperare che l’intervento possa attrarre cultori e sportivi delle varie discipline; in particolare, va ricordato che l’unica società di tiro con l’arco riconosciuta in Puglia dalla Federazione è ubicata a Bari Palese. Si ricorda, infine, che il Ministero della Difesa ha più volte preso in considerazione l’ipotesi di realizzare, nell’aeroporto di Amendola, una pista civile. Se questa

previsione dovesse essere portata a termine, il sito dell’intervento potrebbe, vista la distanza di pochi km dall’aeroporto in questione, essere di strategica importanza per accogliere viaggiatori in transito da/verso l’aeroporto. Si ritiene che l’operazione possa avere una significativa ricaduta positiva sull’economia locale, anche in termini occupazionali e di immagine dell’Amministrazione Comunale.

La collocazione intercomunale, inoltre, favorisce la fidelizzazione degli abitanti localizzati nei centri di S. Giovanni Rotondo e di Foggia, Carapelle e Manfredonia che risultano collegati dalla viabilità di facile percorrenza e costituiscono un bacino di utenza di notevole interesse quantitativo e qualitativo.

Dall’analisi di servizi e infrastrutture sportive esistenti nel Comune di S. Giovanni Rotondo, si desume per la città l’utilità di inserire nel contesto un insediamento polisportivo che doti il territorio di infrastrutture innovative e tali da poter non solo soddisfare i bisogni di svago e del tempo libero di residenti e turisti, ma anche permettere manifestazioni nei vari sport presenti nella proposta progettuale a livelli locale, nazionale ed internazionale, con evidente positiva ricaduta economica e sociale derivante da un incremento dell’offerta turistica e dall’indotto che si creerà oltre che in termini di posti di lavoro.

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6

2. LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO

L’intervento prevede la realizzazione di un centro polisportivo con annessa struttura ricettiva in località Fazioli – O.N.C. n. 8,S.S. 89 Foggia-Manfredonia – al confine tra il territorio comunale di S. Giovanni Rotondo e quello di Foggia. Il lotto d’intervento dista circa 28 km dal centro abitato del Comune di San Giovanni Rotondo, 13 dal Comune di Foggia e 27 km dal Comune di Manfredonia.

L’accesso al lotto d’intervento è consentito tramite uno svincolo che si dirama direttamente dalla strada statale alla quale, per l’appunto, il lato sud-est del lotto d’intervento è prospiciente.

L’area interessata dal progetto è servita da una strada interpoderale che la divide in due sezioni:

- La zona a nord – est, sulla quale è stato elaborato l’intero progetto di realizzazione del centro polisportivo con annessa struttura ricettiva;

- La zona a nord-ovest che non presenta costruzioni né colture agricole e sarà utilizzata per la localizzazione delle cosiddette aree a standard, ossia quelle aree da dedicare a parcheggi/verde per la collettività ((in aggiunta alle superfici a parcheggio previste dall'art. 18 della legge n. 765 che sono state reperite all’interno del centro polisportivo, nella zona nord-est). Alla suddetta area si accederà direttamente dalla strada interpoderale citata (svincolo dalla complanare della S.S.

89) senza, quindi, dover accedere all’area dedicata al centro polisportivo. Nello specifico, verrà realizzato un parcheggio a raso della capienza di 26 posti auto (più tre posti auto per autoveicoli ad utilizzo di persone diversamente abili) per una superficie di circa 1.045 mq.

La superficie complessiva del lotto d’intervento, ampia 42.573 mq, è composta per l’80% da superficie afferente al Comune di San Giovanni Rotondo ( 32.590 mq) e per il restante 20% da superficie afferente al Comune di Foggia ( 9.983 mq).

Sebbene l’intervento occupi due aree afferenti a Comuni diversi, tutti i volumi a realizzarsi ricadranno interamente nell’ambito di pertinenza del Comune di San Giovanni Rotondo.

Dal punto di vista catastale, il lotto di progetto si articola su un’area catastalmente suddivisa in più particelle. Le particelle catastali interessate dall’intervento appartengono a fogli catastali di pertinenza dei due Comuni. In particolare il lotto d’intervento ricade in:

- Territorio di San Giovanni Rotondo: Foglio 137 – Particelle: 214, 215, 216, 217, 219, 220, 221, 224, 225, 226, 227, 228, 229, 231, 232, 233, 475

- Territorio di Foggia: Foglio 30 – Particelle: 94, 97

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7 Figura 1 Inquadramento territoriale su IGM

Figura 2 Inquadramento territoriale su ortofoto

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8 Figura 3 inquadramento locale

Figura 4 inquadramento locale

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9

3. DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

Si riporta di seguito una tabella riassuntiva delle superfici e dei volumi dedicati alle varie attività.

Figura 5 Aree funzionali previste dal progetto (legenda)

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10 Figura 6: Palnovolumetrico e aree funzionali

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11 Figura 7 Disposizione planimetrica

In particolare, il progetto propone l’inserimento di infrastrutture idonee alla pratica delle seguenti discipline sportive:

3.1 SPORT/ATTIVITÀ EQUESTRI

• Gare ad ostacoli (campo gara)

• Addestramento cavalli (campo di allenamento/tondino)

• Scuola di equitazione/ippoterapia (campo di allenamento)

Gli spettatori delle gare ad ostacoli potranno osservare le competizioni utilizzando le gradonate che fiancheggiano il campo gara. Esse posseggono una capienza massima stimata di circa 300 spettatori. In corrispondenza delle estremità laterali delle gradonate è stata prevista la realizzazione di servizi igienici pubblici contenenti, ciascuno, 2 lavabi e 2 wc nonché servizio igienico dedicato alla fruizione da parte di disabili – con lavabo e wc.

(12)

12 Al fine di ospitare temporaneamente i cavalli prima o dopo le gare/le attività di addestramento, è stata prevista la creazione di una stalla contenente 18 box per cavalli. I box per cavalli sono stati dimensionati in osservanza della più recente normativa in materia nonché del Codice per la tutela e la gestione degli equidi. In generale il dimensionamento dei box è finalizzato all’ottenimento di uno spazio sufficiente per consentire all’equide di sdraiarsi, rialzarsi agevolmente e girarsi comodamente.

Sono stati progettati box di diverse dimensioni per rispondere alla necessità di temporaneo stazionamento di cavalli di diverse dimensioni (al garrese).In particolare, la stalla contiene:

- 6 box per cavalli con altezza al garrese compresa nell’intervallo 120-134 cm (dimensione del box: 7,0 mq);

- 6 box per cavalli con altezza al garrese compresa nell’intervallo 148-162 cm (dimensione del box: 9,6 mq);

- 6 box per cavalli con altezza al garrese > 175 cm/per giumente con puledro (dimensione del box: 16,8 mq)

Inoltre, sempre in osservanza del Codice per la tutela e la gestione degli equidi, sono stati soddisfatti, per la struttura della stalla e per i campi, i seguenti ulteriori requisiti.

3.2 STRUTTURE

Dal punto di vista costruttivo, la stalla sarà caratterizzata da una struttura portante in elementi strutturali lignei adeguatamente proporzionati. Le strutture saranno realizzate in materiali idonei tali da resistere e proteggere gli animali dagli eventi atmosferici nonché garantire un adeguato isolamento termico. Le pareti avranno caratteristiche di particolare resistenza agli urti e ai calci degli animali, soprattutto nella parte inferiore e comunque almeno fino ad un’altezza di mt. 1,20.

Tutti gli elementi lignei saranno protetti da vernici intumescenti. Le pareti saranno impermeabili, lisce e senza asperità, facilmente lavabili e disinfettabili.

3.3 PAVIMENTAZIONE

Tutte le pavimentazioni calpestabili destinate ai cavalli saranno non sdrucciolevoli, con una pendenza moderata e tale da consentire il drenaggio e una facile pulizia delle superfici.

3.4 PORTE DI ACCESSO

Le porte di accesso alla stalla saranno di altezza non inferiore a mt 3, di dimensioni non inferiori a mt 1.20 di larghezza e provviste di una porta inferiore e di una porta superiore, con spigoli stondati. Le porte saranno provviste di meccanismi per assicurare la chiusura ma tali da garantire

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13 un’apertura veloce in caso di evacuazione degli animali per emergenza. Non essendo opportuno predisporre file parallele di box in numero superiore a dieci, è stato prevista un’interruzione approssimativamente in mezzeria della fila di box e, in corrispondenza di tale interruzione, è stata prevista un’ulteriore uscita/via di fuga da ambo i lati. Ogni box, inoltre, garantirà l’affaccio verso l’esterno del cavallo con finestra dotata di sportello superiore apribile e la cui porzione fissa inferiore avrà un’altezza tale che il cavallo o il pony possa agevolmente guardare all’esterno.

3.5 COPERTURA

La copertura sarà costituita da doppia falda inclinata verso est/ovest impostata su capriate lignee inferiori a vista. Il tetto garantirà un’idonea protezione e coibentazione e sarà posto ad un’altezza tale da permettere adeguata ventilazione.

3.6 FINESTRE

Le finestre a lucernario nelle falde inclinate del tetto garantiranno adeguata luminosità e circolazione di aria. Per esse verrà predisposto idoneo sistema di schermatura del sole per proteggere gli equidi nelle ore più calde del periodo estivo.

3.7 VENTILAZIONE

E’ stata prevista adeguata ventilazione naturale nei locali di detenzione degli equidi tale da non creare correnti d’aria dirette sugli stessi. Le aperture destinate all’aereazione saranno proporzionali al volume della struttura. Un’adeguata pulizia e ventilazione delle scuderie consentirà la riduzione al minimo delle polveri.

3.8 TEMPERATURA

Nelle aree di scuderizzazione dovrebbe essere garantita una temperatura compresa tra 0° e 35°C e, in situazioni metereologiche particolari,dovranno essere assunte misure a tutela degli equidi anche attraverso una ventilazione forzata.

3.9 RUMORE

Gli equidi non dovranno essere sottoposti a rumori eccessivi per un periodo prolungato.

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3.10 ILLUMINAZIONE E IMPIANTI ELETTRICI

Gli animali custoditi nei box e nelle scuderie non saranno tenuti né costantemente al buio né costantemente esposti ad illuminazione artificiale. Al fine di consentire l’ispezione completa degli animali sarà prevista un’adeguata illuminazione fissa o mobile e ogni box sarà dotato di impianto di illuminazione. Gli impianti elettrici saranno predisposti in maniera tale da non essere accessibili agli equidi e prevedere un numero adeguato di prese di corrente.

3.11 IMPIANTI TECNICI

Sono compresi tra gli impianti tecnici: gli impianti elettrici, gli impianti di allarme e rilevazione antincendio, l’impianto idrico e l’impianto antincendio e di videosorveglianza. Gli impianti tecnici dovranno saranno realizzati in conformità alla vigente normativa di legge. Le reti impiantistiche saranno tutte a vista e a norma, complete di un impianto antincendio specifico per il tipo di manufatto.

3.12 AREE DI LAVORO E DI GARA

(Requisiti essenziali dei campi , delle piste e delle aree di lavoro)

Le aree dedicate alle attività con gli equidi sono state progettate con dimensioni idonee al numero degli stessi, alle attività che essi svolgeranno. Esse saranno delimitate con recinzioni idonee.

I fondi dovranno:

- essere tali da assorbire le sollecitazioni indotte dall’equide e le possibili cadute - del cavaliere o del fantino;

- essere privi di asperità che potrebbero provocare traumi;

- avere un drenaggio efficace;

- essere tali da evitare il sollevamento di eccessive polveri;

- essere regolari nella composizione e privi di materiali estranei o di inerti.

Accanto al volume dedicato ai box dei cavalli è stato realizzato un blocco servizi (diviso per sesso) contenente spogliatoi, bagni e docce dedicati all’utilizzo da parte di tutti coloro che parteciperanno alle gare/agli addestramenti equestri (in particolar modo cavalieri e fantini) nonché di coloro che si occuperanno della gestione della struttura e degli equidi temporaneamente/stabilmente ospitati nei box.

A ridosso del campo allenamento saranno ricavati degli stalli per parcheggio opportunamente dimensionati per i mezzi con van al seguito. In questo modo i proprietari degli equidi che si

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15 recederanno nell’insediamento con i van contenenti i cavalli potranno, dopo aver fatto scendere il cavallo dal van, agevolmente condurlo nei box o direttamente nelle aree interessate dalle competizioni e/o dagli addestramenti.

3.13 NUOTO

L’area piscine è posizionata a nord-est dell’insediamento ed occupa all’incirca un quarto dell’area complessiva dello stesso. Essa è stata suddivisa in due porzioni adiacenti ma distinte per funzione ed autonome per connotati tecnici ed estetici: una porzione comprende una piscina scoperta - adatta anche alla fruizione da parte di bambini – e circondata da un’area scoperta attrezzabile con sedute (in parte soleggiate ed in parte schermate dalla chioma degli ulivi preesistenti.

Questa parte dell'are’ piscine è riconducibile ad una fruizione per lo più rivolta allo svago ed al relax. La parte restante dell’area piscine,invece, è stata progettata con l’intento di dotare il territorio comunale (ed extracomunale) di una piscina olimpionica (con dimensioni equivalenti a quelle canoniche e normalmente previste in occasione di gare e competizioni nazionali ed internazionali). Essa sarà abbracciata, per tre dei quattro lati (ad esclusione del solo lato prospiciente l’interno dell’insediamento) da una gradonata dedicata alla sosta degli eventuali spettatori degli allenamenti e delle competizioni. Le gradonate fungono da copertura dei locali servizi sottostanti che includono bagni e spogliatoi ad uso esclusivo dei natanti.

Riassumendo, l’area piscine comprende:

• Piscina all’aperto con profondità ridotta (utilizzabile anche da bambini)

• Piscina olimpionica scoperta (vasca da 50 ml). Include: blocco degli spogliatoi con servizi igienici: 6 lavabi, 8 wc, 8 docce per uomini (e altrettanti per donne) oltre ad un servizio igienico per utente disabile – dotato di lavabo, wc e doccia; gradonata scoperta prospiciente tre lati della piscina olimpionica

La struttura portante è prevista con scheletro indipendente in c.a. e orizzontamenti costituiti da solai in latero-cemento a travetti prefabbricati. Per quanto attiene i servizi allocati al di sotto della gradonata si fa riferimento, sia per finiture sia per impianti, a quanto evidenziato nei paragrafi precedenti.

3.14 TIRO CON L’ARCO

L’area dedicata al tiro con l’arco è posizionata a nord-ovest dell’insediamento.

Essa si trova in prossimità di uno degli ingressi al centro polisportivo ed è dotata di tre differenti corsie per il tiro. Le corsie di tiro hanno lunghezze variabili (a seconda della distanza del bersaglio

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16 fisso dal punto di tiro) al fine di permettere la fruizione da parte di tiratori che posseggano gradi differenti di capacità e pratica. Le dimensioni del campo sono omologate e consentono l’esercizio della pratica sportiva e la disputa di competizioni dello sport in questione. Al fine di facilitare la fruizione del campo, il deposito degli strumenti che ne consentano la manutenzione e le operazioni di preparazione degli sportivi (sia prima che dopo l’attività), il campo è stato dotato di un deposito per attrezzeria posizionato in aderenza al lato est dello stesso.

3.15 MINIGOLF

L’area dedicata al minigolf è posizionata a sud dell’area per il tiro con l’arco. Essa si trova in prossimità di uno degli ingressi al centro polisportivo ed è dotata di 18 buche distinte. Le dimensioni del campo sono state dettate dall’esigenza di inserire il numero di buche suddetto e consentono l’esercizio della pratica sportiva e la disputa di competizioni dello sport in questione.

Al fine di facilitare la fruizione del campo, il deposito degli strumenti che ne consentano la manutenzione e le operazioni di preparazione degli sportivi (sia prima che dopo l’attività), il campo è stato dotato di un deposito per attrezzeria posizionato in aderenza al lato nord dello stesso.

3.16 TENNIS + CAMPO POLIVALENTE (PALLACANESTRO, PALLAVOLO)

L’area dedicata ai campi polivalenti è posizionata a sud dell’area piscine e, con essa, condivide un bar posizionato al di sotto delle gradonate della piscina olimpionica. L’area destinata ai campi sportivi è dotata di:

• N. 1 campo da tennis

• N. 1 campo polivalente (pallacanestro, pallavolo)

• Spogliatoi uomo/donna dotati di servizi igienici

• Bar

I campi sono posizionati ad una distanza sufficiente, l’uno dall’altro, per permettere il transito degli sportivi che ne faranno uso, degli spettatori delle prove e delle competizioni, nonché degli operatori addetti alla periodica manutenzione. Le dimensioni dei campi sono omologate e consentono l’esercizio delle relative pratiche sportive e la disputa di competizioni degli sport in questione.

Le federazioni nazionali degli sport prescelti e inseriti nel progetto sono state contattate e interessate, sia per quanto riguarda dimensioni ed esigenze particolari, sia per le attività sportive

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17 ufficiali da programmare. Tutti i campi di gara sono stati dimensionati in maniera tale da risultare idonei anche per competizioni internazionali.

3.17 CENTRO SERVIZI

Figura 8 Distribuzione planimetrica dei volumi del centro servizi

All’interno del lotto è stata prevista la realizzazione di un edificio composto da tre distinti volumi contenente una Club House ed una foresteria. Esso potrà assolvere alle esigenze di ristorazione ed alloggio temporaneo degli ospiti del centro polisportivo.

L’edificio è impostato su tre corpi di fabbrica di cui uno destinato a club house su due livelli (interrato, piano terra) e due riservati alla foresteria (su due livelli fuori terra: piano terra e primo piano). I corpi foresteria si basano su un macromodulo ripetitivo costituito da blocchi di 5 camere con annesso servizio igienico e dai necessari collegamenti di servizio (corridoi).

La struttura portante è prevista con scheletro indipendente in c.a. e orizzontamenti costituiti da solai in latero-cemento a travetti prefabbricati. Le coperture sono tutte a terrazza (quella di pertinenza della club house è praticabile per attività di servizio all’aperto).

Le chiusure verticali esterne sono del tipo a cappotto, con infissi in alluminio a taglio termico corredati di vetrocamera a spessore di lastre differenziate, per evitare risonanze acustiche. La finitura delle parti opache dell’involucro sarà in parte costituita da rivestimento in pietra di

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18 Apricena e, per la porzione restante, in intonaco bianco. Le finiture sono tutte previste in materiale atossico ed ecocompatibile e gli impianti sono tutti a norma sia come materiale sia come posa in opera.

CORPO A (Club House) Piano Terra

• Hall

• Reception

• Bagni per pubblico (n. 1 disabili, n. 2 donne, n. 2 uomini)

• Ufficio

• Bagni per personale ufficio (n. 1 donne, n. 1 uomini)

• Ristorante

• Cucina ristorante

• Caffetteria

• Cucina caffetteria

• Bagni per personale cucine(n. 1 donne, n. 1 uomini)

• Deposito

• Scale e ascensore Piano interrato

• Nr. 3 depositi

• Quadro elettrico

• Spogliatoi personale

• Bagni per personale(n. 1 donne, n. 1 uomini, n. 1 disabili)

• Scale e ascensore

SUP. PIANO TERRA = mq. 472,0 (H=3,6m) SUP. PIANO INTERRATO = mq. 497,0 (H=3,0m) VOL. FUORI TERRA = mc. 1699,2

VOL. INTERRATO = mc. 1491,0

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19 CORPO B (Foresteria)

Piano terra

• Stanze n. 10 (n. 10 bagni)

Piano primo

• Stanze n. 10 (n. 10 bagni)

SUP. PIANO TERRA = mq. 258,1 (H=3,0m) SUP. PIANO PRIMO = mq. 258,1 (H=3,0m)

VOL. FUORI TERRA = (258,1 + 258,1)x 3 mc. 1548,6

CORPO C (Foresteria)

• Stanze n. 5 (n. 5 bagni)

Piano primo

• Stanze n. 5 (n. 5 bagni)

SUP. PIANO TERRA = mq. 130,8 (H=3,0m) SUP. PIANO PRIMO = mq. 130,8 (H=3,0m)

VOL. FUORI TERRA = (130,8 + 130,8 )x 3 = mc. 784,8

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20 Figura 9 Club House. Pianta Piano terra

Figura 10 Club House. Pianta Piano Primo

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21 Figura 11 Club House. Pianta Piano Interrato

3.1. AREE VERDI

Campo da minigolf - PRATO SPORTIVO

Il prato sportivo od ornamentale non ha fini produttivi ma scopi specifici i quali richiederanno una preparazione adeguata del suolo e lo studio di strutture (impianti di irrigazione e struttura di drenaggio) che lo manterranno alla massima efficienza.

Campo gara/prova/addestramento cavalli - PRATO DA GIOCO

In questo caso si andrà a considerare un tipo di prato destinato ad un ampio sfruttamento e ad un uso sistemico per lo sport le competizioni e gli allenamenti. I tappeti erbosi sportivi sono destinati, generalmente, a sport svolti su ampie superfici: tennis, corse ippiche, calcio hockey ecc. per ovvi motivi la pratica sportiva tende a danneggiare il prato, talvolta a distruggerlo quindi richiede costante manutenzione e rinnovamento, inoltre necessita di tagli frequenti atti a garantire lo svolgimento corretto del gioco.

Campo di tiro con l’arco - PRATO ORNAMENTALE GENERICO

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22 Questo tipo di prato riguarda superfici medio grandi ad uso pubblico. L'erba dovrà essere robusta e di buon aspetto anche se non di pregio inoltre deve presentare minime esigenze di manutenzione.

Per quanto riguarda il manto erboso del campo di gara e di addestramento cavalli e di tiro con l’arco si propenderà verso una scelta mirata a quella che è la condizione climatica nazionale. Le specie da tappeto erboso utilizzate in Italia appartengono, tradizionalmente, al gruppo delle microterme. Il loro utilizzo nel nostro paese è dovuto alla tipologia climatica alla quale è riconducibile la maggior parte del territorio. Le temperature invernali raggiungono e mantengono per lunghi periodi valori prossimi agli 0° C; le estati sono caratterizzate da temperature che raggiungono o superano anche i 35° C. Le precipitazioni medie sono di 900 mm/anno, distribuite prevalentemente nel periodo autunno-primaverile.

Per tale motivo verranno impiantate delle microterme, del genere Lolium e Festuca.

Aree verdi di riempimento (aiuole) - PRATO RUSTICO

Questo tipo di prato adempie a varie funzioni come ad esempio il consolidamento di pendi e scarpate, la costituzione di aree urbane destinate a spazio ricreativo; in questi casi il prato da realizzare deve essere molto robusto fitto e dotato di radici molto profonde, in modo da poter resistere maggiormente alle varie sollecitazioni esterne e alla scarsa manutenzione a cui andranno sottoposti.

Tra le essenze arboree di nuova piantumazione, da impiantare a coronamento degli spazi sportivi, verranno utilizzati biotipi autoctoni, quali: quercia virgiliana (Quercus virgiliana), olivastro (Olea europea) e carrubo (Ceratonia siliqua).

3.2. Infrastrutture e servizi all’intervento (Urbanizzazioni primarie) Per quanto riguarda le infrastrutture asservite all’intervento sono previsti:

- rete viaria carrabile interna con collegamento a tutte le attività presenti nell’intervento e previsione di adeguati spazi per soste brevi e/o carico e scarico;

- n. 3 aree di parcheggio riservato agli ospiti del centro polisportivo ubicate in posizioni strategiche al fine di minimizzare ingerenze di auto sulla viabilità interna. In particolare, per concorsi equestri con concorrenti forniti di van, è previsto un parcheggio dedicato adiacente alla zona sportiva di pertinenza;

- zone a verde con piantumazione autoctona che necessita di poca acqua;

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23 - impianti di illuminazione esterna, irrigazione e comunicazione audio – visiva;

- sistema fognante autonomo (impianto di depurazione autonomo).

Tutta la superficie non strettamente destinata alla realizzazione di volumi, o di viabilità carrabile, rimarrà invariata dal punto di vista della permeabilità, consentendo di ridurre drasticamente il consumo di suolo. Nella fattispecie, diverse strategie sono state previste per perseguire questo fine. Innanzi tutto, le zone dedicate al parcheggio non saranno asfaltate, ma trattate a macadam tradizionale all’acqua (non asfaltate o bitumate). Per quanto concerne invece tutti i campi sportivi, essi saranno costituiti da superfici erbose di diversa natura a seconda delle necessità.

4. RETI TECNOLOGICHE:

Impianto elettrico

Gli impianti elettrici che saranno realizzati risponderanno ai canoni previsti dalla Norma CEI 64.8.

L’impianto si svilupperà su tutta l’area esterna e all’interno degli spazi destinati alle attività sociali e sportive, e avrà grado di protezione idoneo al tipo di posa richiesto.

Impianto idrico

L’adduzione d’acqua potabile verrà garantita da derivazioni della condotta principale AQP, ubicata lungo la SS 89. Le derivazioni serviranno poi gli ambienti destinati alla Club House e agli spogliatoi e locali di servizio delle varie funzionalità sportive.

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24 Figura 12 Adduzione acqua potabile AQP

Sistema di raccolta e trattamento delle acque meteoriche L’apporto idrico per uso irriguo sarà garantito da:

- Impianto per la raccolta delle acque meteoriche. L’impianto raccoglierà le acque meteoriche provenienti dalle coperture della Club House, degli spogliatoi e del box cavalli, oltre a quella delle gradinate delle piscine e dell’area equestre per una superficie captante impermeabile totale (gradonate, spogliatoi e centro servizi) di circa 3.000 mc. Dai dati pluviometrici della zona in esame pari a 600 mm/anno, ne deriva che mediamente l’acqua piovana raccolta nel corso di un anno è quantificata in circa 1.800 mc; tale volume è stato stimato, mediante un calcolo sommario, sufficiente all’irrigazione delle superfici trattate a verde. Considerando un approvvigionamento medio piovano pari a 150 mc / mese, la soluzione progettuale ha definito la realizzazione, in due diverse zone di raccolta, di due

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25 cisterne e relativi annessi della capacità ciascuna di 200-250 mc, in modo tale da coprire il fabbisogno idrico da irrigazione per un tempo di circa 3 mesi.

- Tali acque verranno convogliate all’interno di tubazioni verticali e immesse all’interno delle cisterne non prima di aver subito un processo di grigliatura/dissabbiatura. L’acqua di piena sarà smaltita mediante l’impianto di subirrigazione, costituito da tubazioni in PEAD interrate a 60 cm di profondità

- Per far fronte a casi limite (eventi particolarmente siccitosi o necessità di maggiore approvvigionamento d’acqua per usi irrigui), le cisterne verranno approvvigionate d’acqua mediante mezzi autobotte.

Figura 13 superfici captanti

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26 Trattamento acque reflue

Le acque reflue prodotte dai servizi igienici saranno raccolte e convogliate in un idoneo impianto di trattamento interamente interrato ed ubicato all’interno del lotto di intervento.

All’impianto di trattamento delle acque reflue saranno anche convogliate le acque di scarico rivenienti dalle cucine a servizio delle attività previo trattamento ottenuto mediante idonei

“degrassatori”.

Le acque depurate in uscita dall’impianto di depurazione, tramite un sistema di pressurizzazione (elettropompe), verranno inviate in un sistema di tubi perforati per la dispersione sul suolo, rispettando i parametri della tabella 4 allegato 5 delle Leggi 152 del 03-04-2006 parte terza.

In caso di esubero di acqua depurata, il troppo pieno della vasca di accumulo, sarà convogliato in un sistema di sub-irrigazione in grado di smaltire le quantità prodotte nei periodi di picco.

L’impianto è stato dimensionato considerando i seguenti dati di progetto:

 Utenti equivalenti 250

 Dotazione idrica/utente 200 l

 Coefficiente di afflusso 1

 Inquinamento pro capite 60 gr

 Portata giornaliera (300x200) 60 mc/gg

 Portata media oraria 2,5 mc/h

 Portata max 4,0 mc/h

 Carico del fango 0,08 Kg/BOD/Kg.SS

 Tempo di ritenzione (Qm) 24 h

 Tempo di ritenzione (Qmax) 30 h

In base alla tipologia di utenza e di attività dell’insediamento in oggetto, si prevede di convogliare all’interno dell’impianto di trattamento da realizzare, dei liquami con le seguenti caratteristiche:

 COD 550 mg/l

 BOD5 300 mg/l

 SS 250 mg/l

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27

 NH3 40 mg/l

 PO4 20 mg/l

A seguito del trattamento di depurazione, si prevede di scaricare un effluente che rientra nei seguenti parametri della Tab. 4 all. 5 della Legge n°152 del 03-04-2006 parte III, che consente lo smaltimento sul suolo con il metodo dell’irrigazione a gocce o sub-irrigazione:

 COD 100 mg/l

 BOD5 ≤ 20 mg/l

 SS ≤ 25 mg/l

 NH4 ≤ 5 mg/l

 PO4 ≤ 2 mg/l

 Azoto totale ≤ 0,5 mg/l

 Tensioattivi ≤ 0,5 mg/l

 Cloro libero ≤ 0,2 mg/l

 PH 6-8

 Fosforo totale ≤ 2 mg/l

 Cloruri ≤ 200 mg/l

 Solfati ≤ 500 mg/l

 Grassi e oli animali/vegetali ≤ 20 mg/l

 Escherichia Coli ≤ 5000 UFC/100 ml

L’impianto è del tipo classico a fanghi attivi di aerazione prolungata, formato da un pozzetto arrivo liquami con griglia automatica; in questo vano è alloggiato un filtro a cestello a pulizia manuale ed un filtro a coclea con spaziatura di 3 mm, a pulizia automatica, una vasca di accumulo ed equalizzazione delle portate, un disoleatore, un reattore biologico, un sedimentatore finale, una vasca di clorazione, una vasca di accumulo finale acque depurate.

Dalla vasca di accumulo i liquami vengono sollevati con elettropompa sommersa ed inviati ad una vasca di compensazione di portata, dopo aver subito il processo di grigliatura dalla quale passano direttamente al disoleatore, per subire degli oli, successivamente passano alla vasca di ossidazione, dove vengono miscelate con le acque miste ai fanghi di ricircolo e sottoposti ad intensa aereazione, con conseguente abbattimento delle sostanze organiche.

(28)

28 A questa funzione provvedono i microrganismi costituenti i fanghi attivi, che vengono sviluppati e mantenuti in vita da una vigorosa ossigenazione.

I liquami così depurati entrano nella sedimentazione finale dove si chiarificano sedimentando i fanghi attivi. I fanghi depositati sul fondo del bacino di sedimentazione vengono riciclati nella vasca di ossidazione (fanghi di ricircolo) mediante una pompa ad aria, air-lift.

Dopo la sedimentazione, le acque depurate vengono mandate a una vasca di accumulo e, tramite una elettropompa, inviate ad un filtro a sabbia e un filtro a carbone attivo per la filtrazione, di seguito vengono inviate ad un modulo di debatterizzazione a raggi UV per la disinfezione, e successivamente convogliate in una vasca di accumulo finale, previo passaggio da un pozzetto prelievo campioni, dalla quale, tramite un autoclave, vengono inviate in un sistema di tubi perforati per la dispersione sul suolo, rispettando i parametri della tabella 4 allegato 5 delle Leggi 152 del 03-04-2006 parte terza.

L’impianto di depurazione in questione è del tipo biologico a fanghi attivi ad ossidazione totale. I microrganismi presenti nei fanghi attivi consumano l’ossigeno disciolto nell’acqua per decomporre i rifiuti organici. Fornendo ossigeno in eccesso ed aumentando il tempo di ritenzione si ottiene una riduzione del grado di inquinamento biologico (espresso in B.O.D.5) del 90-95% ed una produzione di fanghi limitata.

In conseguenza della particolare attività biologica che si determina, le sostanze vengono totalmente mineralizzate dunque viene arrestato lo sviluppo dei germi patogeni.

Per la stabilizzazione dei fanghi si è scelto il sistema aerobico poiché consente una riduzione delle sostanze organiche e degli odori sgradevoli. I fanghi di esubero vengono inviati a mezzo air-lift in apposita vasca di accumulo e stabilizzazione areata.

L’impianto di depurazione verrà collocato in uno posizione all’interno del lotto d’intervento decentrata rispetto alle zone di più elevata frequentazione degli utenti nonché in posizione facilmente raggiungibile da mezzi meccanici, come evidenziato nella figura seguente:

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29 Figura 14 Localizzazione di impianto di depurazione delle acque reflue

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31 Figura 15 Schema impianto di depurazione

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32 Recupero letame animale

A livello nazionale, il Testo Unico Ambientale all’art. 185 c. 1 lettera f) esclude dal campo di applicazione della parte IV del Dlgs 152/06 e s.m.i. (che determina la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati) i materiali fecali, che non sono contemplati dal regolamento CE 1069/2009, purché utilizzati in agricoltura, nella selvicoltura o per la produzione di energia da tale biomassa mediante processi e metodi che non danneggino l’ambiente o mettono in pericolo la salute umana.

Pertanto lo sterco di cavallo verrà idoneamente gestito: dopo una corretta “maturazione” in concimaia (debitamente dimensionata e posizionata nelle vicinanze delle aree di addestramento degli equidi) e secondo un piano agronomico potrà essere impiegato come fertilizzante di terreni rientranti nel lotto d’intervento.

(33)

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5. SCHEDA URBANISTICA

La classificazione urbanistica attuale dell’area di intervento, con riferimento agli strumenti urbanistici vigenti nei comuni interessati, è di tipo agricolo (E1).

Per tale motivo l’intervento necessiterà di variante urbanistica, essendo già stata verificata l’assenza di zone tipizzate dal PRG vigente nelle quali è compatibile la localizzazione di opere della tipologia dio cui trattasi.

Ricadendo il lotto d’intervento delle opere edilizie nell’agro del Comune di San Giovanni Rotondo, e risultando esso dunque connotato da destinazione agricola, è stato necessario definire una nuova scheda urbanistica nella quale sono stati indicati in grassetto gli indici reali, appositamente calcolati in funzione delle scelte progettuali, e in corsivo gli indici standard desunti dai vigenti piani in materia di distanze minime.

Numero massimo dei piani (reale): 2

Altezza massima degli edifici (reale): m.6,6

 Distanze minime dai confini: m.5,0

 Distanze minime tra gli edifici: m.10,0

 Distanze minime degli edifici dal ciglio stradale nelle zone extraurbane: m. 15

 Distanze minime di rispetto da strada di tipo B: strada extraurbana principale ed i suoi raccordi (nella fattispecie la strada statale n. 89): m. 30

 Distanze minime da strade di penetrazione: m. 5 (in quanto la strada di penetrazione ha larghezza pari a m. 3, quindi inferiore a m. 7e tale risulta la distanza minima a tenersi secondo il D.M. 1 aprile 1968, nota 12).

Aree per parcheggio (di progetto) = mq 4.244.

Aree per verde (di progetto) = mq 18.886.

Dei complessivi mq. 18.886, mq. 824 sono stati posizionati nell’area nord-ovest, a ridosso del parcheggio esterno, per essere fruiti dalla collettività.

Indice di fabbricabilità territoriale (reale): Ift = V/Sterritoriale = 10.615 mc / 42.573 mq = 0,25 mc/mq

Indice di fabbricabilità fondiaria (reale): Iff = V/(Sterritoriale – Sparcheggi – Sstrade – Sverde) = 10.615 mc / (42.573 – 4.244 – 3.798 – 18.886) mc/mq = 10.615 mc / 15.645 mq = 0,68 mc/mq

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 Indice di piantumazione: indica il numero delle piante di alto fusto prescritto per ogni ettaro. Alcuni esemplari di ulivo di recente insediamento sono presenti nel lotto di progetto. Per questi ulivi è previsto un opportuno espianto e re-impianto con ricollocazione nelle superfici destinate a verde come da progetto. Tale intervento è consentito dalle norme in vigore come da indicazioni dell’Assessorato alla Agricoltura della Regione Puglia.

L’intervento si pone in un’area strategica (distante dall’aeroporto di Amendola solo 5 km) e in un’area di influenza intercomunale.

L’intervento, che si inserisce in un’area priva di emergenze ambientali – paesaggistiche (non rientra nel novero delle zone agricole sottoposte a vincoli speciali di tutela), non andrà ad interessare vaste aree e/o a prevedere l’insediamento di una pluralità di attività economiche con conseguenze notevoli dal punto di vista ambientale. La tipologia prevista mira ad attirare un turismo di “nicchia” sportivo totalmente assente nell’ambito vasto di intervento.

Per ciò che attiene ai rapporti dell’intervento con lo strumento urbanistico generale, si rappresenta che le modificazioni che apporterebbe (in caso di realizzazione) non avrebbero alcuna incidenza negativa né sul dimensionamento, ne sui criteri fissati dal vigente strumento di pianificazione. Infatti, l’intervento si presenta totalmente “autosufficiente” rispetto alle previsioni di aree a standards (che, come si può notare nella seguente verifica, risultano totalmente reperite e sovradimensionate all’interno delle aree in esame). L’area si presenta già infrastrutturata ed, inoltre, si presenta sufficientemente servita da una viabilità con caratteristiche geometriche sufficienti. Pertanto, anche dal punto di vista della viabilità, l’intervento non produrrà impatti negativi sostanziali sulla circolazione del traffico veicolare.

Per quanto sopra esposto, si può affermare che, per il caso in specie, non si rilevano condizioni ostative in merito all’ammissibilità della proposta progettuale in oggetto la quale ottempera ai dettami normativi previsti dal D.P.R. n. 160/2010 “Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive”.

5.1. VERIFICA DELLE AREE A STANDARD

Parcheggi ad uso privato: Legge 122/89 “Tognoli”, art. 2 comma 2:

Volume complessivo di progetto: 9.065 mc

Superficie a parcheggio richiesta: mc 9.065/ mq 10 = mq 906,5

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35 Art.5 D.M. 1444/68 e s.m.i.:

Superficie complessiva lorda di progetto inerente la parte ricettiva: 778 mq.

Aree a standard richieste (80% della sup. totale lorda) = 622,4 mq dei quali:

- Superficie a parcheggio richiesta: 50% dell’area a standard = 311 mq

Superficie a parcheggio: 4.244 mq >622,4+906,5 = 1528.5 mq – verifica soddisfatta Superficie a verde: 18.886 mq > 311 mq – verifica soddisfatta

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