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CENTRO SERVIZI

Nel documento RAPPORTO PRELIMINARE DI VERIFICA (pagine 17-33)

3. DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

3.17 CENTRO SERVIZI

Figura 8 Distribuzione planimetrica dei volumi del centro servizi

All’interno del lotto è stata prevista la realizzazione di un edificio composto da tre distinti volumi contenente una Club House ed una foresteria. Esso potrà assolvere alle esigenze di ristorazione ed alloggio temporaneo degli ospiti del centro polisportivo.

L’edificio è impostato su tre corpi di fabbrica di cui uno destinato a club house su due livelli (interrato, piano terra) e due riservati alla foresteria (su due livelli fuori terra: piano terra e primo piano). I corpi foresteria si basano su un macromodulo ripetitivo costituito da blocchi di 5 camere con annesso servizio igienico e dai necessari collegamenti di servizio (corridoi).

La struttura portante è prevista con scheletro indipendente in c.a. e orizzontamenti costituiti da solai in latero-cemento a travetti prefabbricati. Le coperture sono tutte a terrazza (quella di pertinenza della club house è praticabile per attività di servizio all’aperto).

Le chiusure verticali esterne sono del tipo a cappotto, con infissi in alluminio a taglio termico corredati di vetrocamera a spessore di lastre differenziate, per evitare risonanze acustiche. La finitura delle parti opache dell’involucro sarà in parte costituita da rivestimento in pietra di

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• Bagni per personale ufficio (n. 1 donne, n. 1 uomini)

• Ristorante

• Cucina ristorante

• Caffetteria

• Cucina caffetteria

• Bagni per personale cucine(n. 1 donne, n. 1 uomini)

• Deposito

• Bagni per personale(n. 1 donne, n. 1 uomini, n. 1 disabili)

• Scale e ascensore

SUP. PIANO TERRA = mq. 472,0 (H=3,6m) SUP. PIANO INTERRATO = mq. 497,0 (H=3,0m) VOL. FUORI TERRA = mc. 1699,2

VOL. INTERRATO = mc. 1491,0

19 CORPO B (Foresteria)

Piano terra

• Stanze n. 10 (n. 10 bagni)

Piano primo

• Stanze n. 10 (n. 10 bagni)

SUP. PIANO TERRA = mq. 258,1 (H=3,0m) SUP. PIANO PRIMO = mq. 258,1 (H=3,0m)

VOL. FUORI TERRA = (258,1 + 258,1)x 3 mc. 1548,6

CORPO C (Foresteria)

• Stanze n. 5 (n. 5 bagni)

Piano primo

• Stanze n. 5 (n. 5 bagni)

SUP. PIANO TERRA = mq. 130,8 (H=3,0m) SUP. PIANO PRIMO = mq. 130,8 (H=3,0m)

VOL. FUORI TERRA = (130,8 + 130,8 )x 3 = mc. 784,8

20 Figura 9 Club House. Pianta Piano terra

Figura 10 Club House. Pianta Piano Primo

21 Figura 11 Club House. Pianta Piano Interrato

3.1. AREE VERDI

Campo da minigolf - PRATO SPORTIVO

Il prato sportivo od ornamentale non ha fini produttivi ma scopi specifici i quali richiederanno una preparazione adeguata del suolo e lo studio di strutture (impianti di irrigazione e struttura di drenaggio) che lo manterranno alla massima efficienza.

Campo gara/prova/addestramento cavalli - PRATO DA GIOCO

In questo caso si andrà a considerare un tipo di prato destinato ad un ampio sfruttamento e ad un uso sistemico per lo sport le competizioni e gli allenamenti. I tappeti erbosi sportivi sono destinati, generalmente, a sport svolti su ampie superfici: tennis, corse ippiche, calcio hockey ecc. per ovvi motivi la pratica sportiva tende a danneggiare il prato, talvolta a distruggerlo quindi richiede costante manutenzione e rinnovamento, inoltre necessita di tagli frequenti atti a garantire lo svolgimento corretto del gioco.

Campo di tiro con l’arco - PRATO ORNAMENTALE GENERICO

22 Questo tipo di prato riguarda superfici medio grandi ad uso pubblico. L'erba dovrà essere robusta e di buon aspetto anche se non di pregio inoltre deve presentare minime esigenze di manutenzione.

Per quanto riguarda il manto erboso del campo di gara e di addestramento cavalli e di tiro con l’arco si propenderà verso una scelta mirata a quella che è la condizione climatica nazionale. Le specie da tappeto erboso utilizzate in Italia appartengono, tradizionalmente, al gruppo delle microterme. Il loro utilizzo nel nostro paese è dovuto alla tipologia climatica alla quale è riconducibile la maggior parte del territorio. Le temperature invernali raggiungono e mantengono per lunghi periodi valori prossimi agli 0° C; le estati sono caratterizzate da temperature che raggiungono o superano anche i 35° C. Le precipitazioni medie sono di 900 mm/anno, distribuite prevalentemente nel periodo autunno-primaverile.

Per tale motivo verranno impiantate delle microterme, del genere Lolium e Festuca.

Aree verdi di riempimento (aiuole) - PRATO RUSTICO

Questo tipo di prato adempie a varie funzioni come ad esempio il consolidamento di pendi e scarpate, la costituzione di aree urbane destinate a spazio ricreativo; in questi casi il prato da realizzare deve essere molto robusto fitto e dotato di radici molto profonde, in modo da poter resistere maggiormente alle varie sollecitazioni esterne e alla scarsa manutenzione a cui andranno sottoposti.

Tra le essenze arboree di nuova piantumazione, da impiantare a coronamento degli spazi sportivi, verranno utilizzati biotipi autoctoni, quali: quercia virgiliana (Quercus virgiliana), olivastro (Olea europea) e carrubo (Ceratonia siliqua).

3.2. Infrastrutture e servizi all’intervento (Urbanizzazioni primarie) Per quanto riguarda le infrastrutture asservite all’intervento sono previsti:

- rete viaria carrabile interna con collegamento a tutte le attività presenti nell’intervento e previsione di adeguati spazi per soste brevi e/o carico e scarico;

- n. 3 aree di parcheggio riservato agli ospiti del centro polisportivo ubicate in posizioni strategiche al fine di minimizzare ingerenze di auto sulla viabilità interna. In particolare, per concorsi equestri con concorrenti forniti di van, è previsto un parcheggio dedicato adiacente alla zona sportiva di pertinenza;

- zone a verde con piantumazione autoctona che necessita di poca acqua;

23 - impianti di illuminazione esterna, irrigazione e comunicazione audio – visiva;

- sistema fognante autonomo (impianto di depurazione autonomo).

Tutta la superficie non strettamente destinata alla realizzazione di volumi, o di viabilità carrabile, rimarrà invariata dal punto di vista della permeabilità, consentendo di ridurre drasticamente il consumo di suolo. Nella fattispecie, diverse strategie sono state previste per perseguire questo fine. Innanzi tutto, le zone dedicate al parcheggio non saranno asfaltate, ma trattate a macadam tradizionale all’acqua (non asfaltate o bitumate). Per quanto concerne invece tutti i campi sportivi, essi saranno costituiti da superfici erbose di diversa natura a seconda delle necessità.

4. RETI TECNOLOGICHE:

Impianto elettrico

Gli impianti elettrici che saranno realizzati risponderanno ai canoni previsti dalla Norma CEI 64.8.

L’impianto si svilupperà su tutta l’area esterna e all’interno degli spazi destinati alle attività sociali e sportive, e avrà grado di protezione idoneo al tipo di posa richiesto.

Impianto idrico

L’adduzione d’acqua potabile verrà garantita da derivazioni della condotta principale AQP, ubicata lungo la SS 89. Le derivazioni serviranno poi gli ambienti destinati alla Club House e agli spogliatoi e locali di servizio delle varie funzionalità sportive.

24 Figura 12 Adduzione acqua potabile AQP

Sistema di raccolta e trattamento delle acque meteoriche L’apporto idrico per uso irriguo sarà garantito da:

- Impianto per la raccolta delle acque meteoriche. L’impianto raccoglierà le acque meteoriche provenienti dalle coperture della Club House, degli spogliatoi e del box cavalli, oltre a quella delle gradinate delle piscine e dell’area equestre per una superficie captante impermeabile totale (gradonate, spogliatoi e centro servizi) di circa 3.000 mc. Dai dati pluviometrici della zona in esame pari a 600 mm/anno, ne deriva che mediamente l’acqua piovana raccolta nel corso di un anno è quantificata in circa 1.800 mc; tale volume è stato stimato, mediante un calcolo sommario, sufficiente all’irrigazione delle superfici trattate a verde. Considerando un approvvigionamento medio piovano pari a 150 mc / mese, la soluzione progettuale ha definito la realizzazione, in due diverse zone di raccolta, di due

25 cisterne e relativi annessi della capacità ciascuna di 200-250 mc, in modo tale da coprire il fabbisogno idrico da irrigazione per un tempo di circa 3 mesi.

- Tali acque verranno convogliate all’interno di tubazioni verticali e immesse all’interno delle cisterne non prima di aver subito un processo di grigliatura/dissabbiatura. L’acqua di piena sarà smaltita mediante l’impianto di subirrigazione, costituito da tubazioni in PEAD interrate a 60 cm di profondità

- Per far fronte a casi limite (eventi particolarmente siccitosi o necessità di maggiore approvvigionamento d’acqua per usi irrigui), le cisterne verranno approvvigionate d’acqua mediante mezzi autobotte.

Figura 13 superfici captanti

26 Trattamento acque reflue

Le acque reflue prodotte dai servizi igienici saranno raccolte e convogliate in un idoneo impianto di trattamento interamente interrato ed ubicato all’interno del lotto di intervento.

All’impianto di trattamento delle acque reflue saranno anche convogliate le acque di scarico rivenienti dalle cucine a servizio delle attività previo trattamento ottenuto mediante idonei

“degrassatori”.

Le acque depurate in uscita dall’impianto di depurazione, tramite un sistema di pressurizzazione (elettropompe), verranno inviate in un sistema di tubi perforati per la dispersione sul suolo, rispettando i parametri della tabella 4 allegato 5 delle Leggi 152 del 03-04-2006 parte terza.

In caso di esubero di acqua depurata, il troppo pieno della vasca di accumulo, sarà convogliato in un sistema di sub-irrigazione in grado di smaltire le quantità prodotte nei periodi di picco.

L’impianto è stato dimensionato considerando i seguenti dati di progetto:

 Utenti equivalenti 250

 Dotazione idrica/utente 200 l

 Coefficiente di afflusso 1

 Inquinamento pro capite 60 gr

 Portata giornaliera (300x200) 60 mc/gg

 Portata media oraria 2,5 mc/h

 Portata max 4,0 mc/h

 Carico del fango 0,08 Kg/BOD/Kg.SS

 Tempo di ritenzione (Qm) 24 h

 Tempo di ritenzione (Qmax) 30 h

In base alla tipologia di utenza e di attività dell’insediamento in oggetto, si prevede di convogliare all’interno dell’impianto di trattamento da realizzare, dei liquami con le seguenti caratteristiche:

 COD 550 mg/l

 BOD5 300 mg/l

 SS 250 mg/l

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 NH3 40 mg/l

 PO4 20 mg/l

A seguito del trattamento di depurazione, si prevede di scaricare un effluente che rientra nei seguenti parametri della Tab. 4 all. 5 della Legge n°152 del 03-04-2006 parte III, che consente lo smaltimento sul suolo con il metodo dell’irrigazione a gocce o sub-irrigazione:

 COD 100 mg/l accumulo ed equalizzazione delle portate, un disoleatore, un reattore biologico, un sedimentatore finale, una vasca di clorazione, una vasca di accumulo finale acque depurate.

Dalla vasca di accumulo i liquami vengono sollevati con elettropompa sommersa ed inviati ad una vasca di compensazione di portata, dopo aver subito il processo di grigliatura dalla quale passano direttamente al disoleatore, per subire degli oli, successivamente passano alla vasca di ossidazione, dove vengono miscelate con le acque miste ai fanghi di ricircolo e sottoposti ad intensa aereazione, con conseguente abbattimento delle sostanze organiche.

28 A questa funzione provvedono i microrganismi costituenti i fanghi attivi, che vengono sviluppati e mantenuti in vita da una vigorosa ossigenazione.

I liquami così depurati entrano nella sedimentazione finale dove si chiarificano sedimentando i fanghi attivi. I fanghi depositati sul fondo del bacino di sedimentazione vengono riciclati nella vasca di ossidazione (fanghi di ricircolo) mediante una pompa ad aria, air-lift.

Dopo la sedimentazione, le acque depurate vengono mandate a una vasca di accumulo e, tramite una elettropompa, inviate ad un filtro a sabbia e un filtro a carbone attivo per la filtrazione, di seguito vengono inviate ad un modulo di debatterizzazione a raggi UV per la disinfezione, e successivamente convogliate in una vasca di accumulo finale, previo passaggio da un pozzetto prelievo campioni, dalla quale, tramite un autoclave, vengono inviate in un sistema di tubi perforati per la dispersione sul suolo, rispettando i parametri della tabella 4 allegato 5 delle Leggi 152 del 03-04-2006 parte terza.

L’impianto di depurazione in questione è del tipo biologico a fanghi attivi ad ossidazione totale. I microrganismi presenti nei fanghi attivi consumano l’ossigeno disciolto nell’acqua per decomporre i rifiuti organici. Fornendo ossigeno in eccesso ed aumentando il tempo di ritenzione si ottiene una riduzione del grado di inquinamento biologico (espresso in B.O.D.5) del 90-95% ed una produzione di fanghi limitata.

In conseguenza della particolare attività biologica che si determina, le sostanze vengono totalmente mineralizzate dunque viene arrestato lo sviluppo dei germi patogeni.

Per la stabilizzazione dei fanghi si è scelto il sistema aerobico poiché consente una riduzione delle sostanze organiche e degli odori sgradevoli. I fanghi di esubero vengono inviati a mezzo air-lift in apposita vasca di accumulo e stabilizzazione areata.

L’impianto di depurazione verrà collocato in uno posizione all’interno del lotto d’intervento decentrata rispetto alle zone di più elevata frequentazione degli utenti nonché in posizione facilmente raggiungibile da mezzi meccanici, come evidenziato nella figura seguente:

29 Figura 14 Localizzazione di impianto di depurazione delle acque reflue

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31 Figura 15 Schema impianto di depurazione

32 Recupero letame animale

A livello nazionale, il Testo Unico Ambientale all’art. 185 c. 1 lettera f) esclude dal campo di applicazione della parte IV del Dlgs 152/06 e s.m.i. (che determina la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati) i materiali fecali, che non sono contemplati dal regolamento CE 1069/2009, purché utilizzati in agricoltura, nella selvicoltura o per la produzione di energia da tale biomassa mediante processi e metodi che non danneggino l’ambiente o mettono in pericolo la salute umana.

Pertanto lo sterco di cavallo verrà idoneamente gestito: dopo una corretta “maturazione” in concimaia (debitamente dimensionata e posizionata nelle vicinanze delle aree di addestramento degli equidi) e secondo un piano agronomico potrà essere impiegato come fertilizzante di terreni rientranti nel lotto d’intervento.

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Nel documento RAPPORTO PRELIMINARE DI VERIFICA (pagine 17-33)

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