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RESIDENZA PER STUDENTI S. SILVESTRO ESU DI PADOVA VALUTAZIONE DEL PROGETTO VVF

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Academic year: 2022

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RESIDENZA PER STUDENTI

“S. SILVESTRO”

Via S. Silvestro, 5 – 36100 VICENZA

gestore dell’edificio

ESU DI PADOVA

59 POSTI LETTO

(attività N° 66 cat. B del DPR 151 del 01-08-2011) (attività N° 72 cat. C del DPR 151 del 01-08-2011)

VALUTAZIONE DEL PROGETTO VVF

PRATICA VVF ESISTENTE PER ATTIVITA’ 74.1.A (ex 91 del DM 16-02-1982)

RELAZIONE TECNICA

IL TECNICO __________________

ESU DI PADOVA ____________________

(2)

SOMMARIO

PREMESSA ... 3

RIFERIMENTI NORMATIVI ... 5

ATTIVITA’ RESIDENZA PER STUDENTI UNIVERSITARI ... 6

UBICAZIONE (rif.to punto 5 DM 9-04-1994) ... 6

ACCESSO ALL’AREA (rif.to punto 5 DM 9-04-1994) ... 6

RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE (rif.to punto 6 DM 9-04-1994) .... 6

REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI (rif.to punto 6 DM 9-04-1994) ... 6

COMPARTIMENTAZIONI (rif.to punto 6 DM 9-04-1994)... 8

PIANI INTERRATI (rif.to punto 6 DM 9-04-1994) ... 8

CORRIDOI (rif.to punto 6 DM 9-04-1994) ... 8

SCALE (rif.to punto 19.6 DM 9-04-1994) ... 8

ASCENSORI E MONTACARICHI (rif.to punto 19.7 DM 9-04-1994) ... 9

MISURE PER L’EVACUAZIONE IN CASO DI INCENDIO (rif.to punto 7 DM 9- 04-1994) ... 9

VANI DI DEPOSITO (rif.to punto 8 DM 9-04-1994) ... 10

IMPIANTI DI PRODUZIONE CALORE (rif.to punto 8 DM 9-04-1994) ... 10

IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO E VENTILAZIONE (rif.to punto 8 DM 9- 04-1994) ... 11

AUTORIMESSE (rif.to punto 8 DM 9-04-1994) ... 11

LOCALI PER RIUNIONI (rif.to punto 8.4 DM 9-04-1994) ... 11

IMPIANTI ELETTRICI (rif.to punto 9 DM 9-04-1994) ... 11

IMPIANTI DI ALLARME E DI RIVELAZIONE E SEGNALAZIONE DEGLI INCENDI (rif.to punto 10 e 12 DM 9-04-1994) ... 11

MEZZI ED IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI (rif.to punto 11 DM 9-04-1994) ... 12

SEGNALETICA DI SICUREZZA (rif.to punto 13 DM 9-04-1994) ... 12

GESTIONE DELLA SICUREZZA E ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE (rif.to punto 14 e 15 DM 9-04-1994) ... 12

REGISTRO DEI CONTROLLI (rif.to punto 16 DM 9-04-1994) ... 13

ISTRUZIONI DI SICUREZZA (rif.to punto 17 DM 9-04-1994) ... 13

(3)

PREMESSA

La presente relazione e’ relativa alla Residenza per studenti universitari

“S.Silvestro” gestita dall’ESU di Padova, in Via S. Silvestro a Vicenza.

L’edificio oggetto della presente relazione è destinato ad accogliere studenti universitari che prendono in affitto gli alloggi dove risiedono per il periodo degli studi.

L’edificio è contenente 26 alloggi per un totale di 59 posti letto suddivisi in :

- 17 al piano terra;

- 11 al piano primo;

- 31 al piano secondo.

L’edificio si trova in centro abitato ed è prossimo ad altri edifici.

L’accesso è a cielo libero attraverso strade comunali.

Il complesso è composto da una parte, recuperata dall’ex Convento di S. Silvestro e da una nuova ala (ala a NORD) addossata all’esistente.

Dal punto di vista architettonico il complesso ha forma “a ferro di cavallo”, composto da 3 ali, due delle quali ristrutturate (ala SUD e ala centrale) ed una più recente.

L’accesso ai vari alloggi avviene da 2 vani scala. Oltre agli appartamenti per gli studenti si trovano locali comuni quali: la sale studio e i servizi situati al piano terra dell’ala SUD.

L’ala ristrutturata (ala a SUD e centrale) è realizzata con strutture portanti in laterizio e solai di separazione sono realizzati con travature e tavolati in legno e si compone di 2 piani principali (terra e primo) e di un ammezzato nella zona centrale.

L’ala più recente (ala a NORD) è realizzata con strutture portanti in termo laterizio alveolato da 30 cm, solai di separazione in laterocemento e si compone di 3 piani fuori terra.

L’edificio si completa con il sottotetto.

Al piano terra dell’ala ristrutturata è stata ricavata la centrale termica compartimentata REI 120 dal resto dell’edificio. La centrale termica è attività soggetta al controllo dei VVF essendo impianto per il riscaldamento degli ambienti e per la produzione di acqua calda sanitaria alimentato a gas metano della potenzialità di 258.5 kW complessivi. E’ stato emesso parere favorevole alla realizzazione della

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centrale termica (pratica VVF n°34108) il 05-11-2003 e il 19-11-2003 è stata presentata Dichiarazione di Inizio Attività (DIA) e richiesta rilascio CPI relativamente all’attività.

La pratica inizialmente era intestata all’ATER di Vicenza; con atto depositato al Comando VVF di Vicenza il 13-09-2010 l’attività è stata intestata all’ESU di Padova.

L’attività di residenza per alloggio studenti con l’entrata in vigore del DPR 1-08-2011 n.151 rientra nell’attività n°66 cat. B e nell’attività n°72 cat. C (in quanto edificio sottoposti a tutela ai sensi del D.Lgs.. 22 gennaio 2004, n. 42 destinato a contenere biblioteche ed archivi, musei, gallerie, esposizioni e mostre, nonché qualsiasi altra attività contenuta nel DPR 151/2011).

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RIFERIMENTI NORMATIVI

Nella stesura di tale progetto di adeguamento si è fatto riferimento alle seguenti disposizioni normative:

- D.M. 30 novembre 1983 "Termini e definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi";

- DM 37/2008 "Norme per la sicurezza degli impianti;

- D. Lgs. 9 aprile 2008 , n. 81 " Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;

- D.P.R. 151 del 1 agosto 2011 "Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi”;

- D.M. 09 aprile 1994 e successive modifiche ed integrazioni

"Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione e l’esercizio delle attività ricettive turistico- alberghiere” e successive modifiche ed integrazioni;

- D.M. 10 marzo 1998 "Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro.

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ATTIVITA’ RESIDENZA PER STUDENTI UNIVERSITARI

UBICAZIONE (rif.to punto 5 DM 9-04-1994)

L’edificio è destinato a residenza per studenti e realizzato nel rispetto delle distanze di sicurezza, stabilite dalle disposizioni vigenti, da altre attività che comportino rischi di esplosione od incendio. E’ ubicata in un fabbricato indipendente ed isolato da altri.

ACCESSO ALL’AREA (rif.to punto 5 DM 9-04-1994)

Per garantire l’accesso ai mezzi di soccorso dei VVF si dovrà realizzare i seguenti requisiti:

- larghezza: 3.5m;

- altezza libera: 4m;

- raggio di svolta: 13m;

- pendenza: non superiore al 10%;

- resistenza al carico: almeno 20 ton. (8 sull’asse anteriore, 12 sull’asse posteriore, passo 4m).

RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE (rif.to punto 6 DM 9- 04-1994)

L’edificio ha un altezza antincendi non superiore ai 12 m (riferimento è il piano terra dal quale si esce all’esterno in luogo sicuro).

La resistenza al fuoco delle strutture e degli elementi di compartimentazione, in generale, sarà non inferiore a R/REI 60.

Per la centrale termica valgono le documentazioni/certificazioni già presentate al Comando VVF di Vicenza per la richiesta di Inizio Attività (REI 120)

REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI (rif.to punto 6 DM 9-04- 1994)

I materiali installati devono essere conformi a quanto di seguito specificato:

a) negli atri, nei corridoi, nei disimpegni, nelle scale, nelle rampe, nei passaggi in genere, è consentito l'impiego dei materiali di classe 1 in ragione del 50 % massimo della loro superficie totale (pavimento +

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parti debbono essere impiegati materiali di classe 0 (non combustibili);

b) in tutti gli altri ambienti è consentito che le pavimentazioni, compresi i relativi rivestimenti, siano di classe 2 e che gli altri materiali di rivestimento siano di classe 1, oppure di classe 2, se in presenza di impianti di spegnimento automatico o di sistemi di smaltimento dei fumi asserviti ad impianti di rivelazione degli incendi;

c) i materiali di rivestimento combustibili, nonché i materiali isolanti in vista di cui alla successiva lettera f) ammessi nelle varie classi di reazione al fuoco, devono essere posti in opera in aderenza agli elementi costruttivi di classe 0 escludendo spazi vuoti o intercapedini.

Ferme restando le limitazioni previste alla precedente lettera a), è consentita l'installazione di controsoffitti nonché di materiali di rivestimento e di materiali isolanti in vista posti non in aderenza agli elementi costruttivi, purché abbiano classe di reazione al fuoco non superiore a 1 o 1-1 e siano omologati tenendo conto delle effettive condizioni di impiego anche in relazione alle possibili fonti di innesco;

d) i materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le facce (tendaggi, ecc.) devono essere di classe di reazione al fuoco non superiore ad 1;

e) i mobili imbottiti ed i materassi devono essere di classe 1 IM;

f) i materiali isolanti in vista con componente isolante direttamente esposto alle fiamme, devono avere classe di reazione al fuoco non superiore ad 1. Nel caso di materiale isolante in vista con componente isolante non esposto direttamente alle fiamme sono ammesse le classi di reazione al fuoco 0-1, 1-0, 1-1.

I materiali di cui alle lettere precedenti dovranno essere omologati in termine di reazione al fuoco.

E' consentita la posa in opera di rivestimenti lignei, opportunamente trattati con prodotti vernicianti omologati di classe 1 di reazione al fuoco, secondo le modalità e le indicazioni contenute nel decreto ministeriale 6 marzo 1992 (G. U. n. 66 del 19 marzo 1992).

I materiali isolanti installati all'interno di intercapedini devono essere incombustibili. E' consentita l'installazione di materiali isolanti combustibili all'interno di intercapedini delimitate da strutture

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realizzate con materiali incombustibili ed aventi resistenza al fuoco almeno REI 30.

COMPARTIMENTAZIONI (rif.to punto 6 DM 9-04-1994)

I compartimenti all’interno dell’attività ricettiva saranno così costituiti:

- piano terra (ad esclusione della centrale termica che costituisce compartimento) + piano primo;

- piano secondo;

Le separazioni e comunicazioni con i locali a rischio specifico saranno congruenti con quanto previsto dalle specifiche norme, e secondo quanto specificato nel D.M. 9 Aprile 1994.

PIANI INTERRATI (rif.to punto 6 DM 9-04-1994) Non applicabile.

CORRIDOI (rif.to punto 6 DM 9-04-1994)

I tramezzi che separano le camere degli studenti dai corridoi avranno caratteristiche di resistenza al fuoco non inferiore a REI 30. Le porte delle camere avranno caratteristiche non inferiori a EI 30.

SCALE (rif.to punto 19.6 DM 9-04-1994) Le scale realizzate saranno:

- le 2 scale interne saranno di tipo protetto REI 60;

- lato ovest parte di edificio a nord scala esterna metallica;

- lato sud parte di edificio a sud scala esterna metallica.

La larghezza delle scale non sarà inferiore a 120 cm.

I gradini delle rampe di scale asserviti alle vie di esodo saranno a pianta rettangolare, avranno alzata e pedata costanti rispettivamente non superiore a 17 cm e non inferiore a 30 cm.

I vani scala protetti avranno superficie netta di aerazione permanente in sommità non inferiore a 1 mq con l'installazione di dispositivi per la protezione dagli agenti atmosferici, da realizzare anche tramite infissi apribili automaticamente a mezzo di dispositivo comandato da rivelatori automatici di incendio o manualmente a distanza.

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ASCENSORI E MONTACARICHI (rif.to punto 19.7 DM 9-04-1994) Esistono n°2 ascensori entrambi inseriti all’interno di scale protette.

Non sono previsti ascensori di tipo antincendio in quanto l’altezza antincendi dell’edificio è inferiore a 54m.

MISURE PER L’EVACUAZIONE IN CASO DI INCENDIO (rif.to punto 7 DM 9-04-1994)

Il massimo affollamento è fissato in:

PIANO TERRA:

 affollamento complessivo di piano: 17 posti letto + max 3 persone di servizio/portineria = 20 persone;

Sono presenti n° 3 uscite di sicurezza per un totale di 6 moduli di uscita corrispondenti al deflusso di 300 persone.

PIANO 1°:

 affollamento complessivo di piano: 11 posti letto + max 3 persone di servizio/portineria = 14 persone;

Sono presenti n° 3 uscite di sicurezza: 1 su scala esterna e 2 su scala protetta, per un totale di 6 moduli di uscita corrispondenti al deflusso di 225 persone.

PIANO 2°:

 affollamento complessivo di piano: 31 posti letto + max 3 persone di servizio/portineria = 34 persone;

Sono presenti n° 4 uscite di sicurezza: 2 su scala esterna e 2 su scala protetta, per un totale di 8 moduli di uscita corrispondenti al deflusso di 300 persone.

Calcolando l’affollamento di 2 piani consecutivi, escluso il piano terra, cioè il piano primo e secondo si hanno 48 persone corrispondenti a 2 moduli di uscita verticali necessari.

Sono presenti n°8 moduli di uscita verticali ampiamente sufficienti all’affollamento considerato.

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Dalla porta di ciascuna camera e da ogni punto dei locali comuni è possibile rag-giungere una uscita su luogo sicuro o su scala di sicurezza esterna con un percorso non superiore a 40 m.

La larghezza dei corridoi ciechi non supera i 15 m infatti ogni corridoio dispone di 2 vie di uscita contrapposte.

Le camere del piano terra saranno dedicate ai disabili consentendo l’immediata uscita all’esterno delle persone in caso di necessità.

I locali comuni di servizio alla residenza sono tutti al piano terra con accesso diretto dal portico esterno con uscite conformi al DM 10-03- 1998, affollamento ridotto (max 15 persone) e lunghezza del percorso di esodo inferiore a 8 m.

VANI DI DEPOSITO (rif.to punto 8 DM 9-04-1994)

Sono segnalati nelle planimetrie allegate dei locali utilizzati come deposito/ripostiglio. Per i locali nei quali si prevede il deposito di materiale combustibile con superficie superiore ai 5 mq saranno adottati i seguenti provvedimenti:

- porta e strutture REI 60;

- impianto automatico di rivelazione incendio;

- estintore in prossimità dell’accesso;

- aerazione naturale pari a 1/40 della superficie in pianta del locale;

- carico di incendio < di 60Kg/m2.

I locali deposito superiori ai 12 mq non sono presenti dei piani camere.

IMPIANTI DI PRODUZIONE CALORE (rif.to punto 8 DM 9-04- 1994)

E’ presente un impianto in locale dedicato e compartimentato REI 120 con documentazione tecnica già presentata al Comando VVF di Vicenza.

La lavanderia posta al piano terra con accesso diretto da lportico esterno è assimilabile ad una lavanderia domestica con apparecchiature esclusivamente ad alimentazione elettrica.

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punto 8 DM 9-04-1994) Non sono presenti.

AUTORIMESSE (rif.to punto 8 DM 9-04-1994) Non sono presenti.

LOCALI PER RIUNIONI (rif.to punto 8.4 DM 9-04-1994)

Non sono presenti, se si eccettuano alcuni locali al piano terra utilizzati come aule studio o ritrovo con proprio accesso direttamente verso l’esterno e con affollamenti ridotti non superiori alle 15 persone.

IMPIANTI ELETTRICI (rif.to punto 9 DM 9-04-1994)

Gli impianti elettrici sono stati realizzati da ditta abilitata ai sensi della Legge 46/90 (normativa in vigore all’epoca della realizzazione degli impianti) sulla base di progetto redatto da tecnico qualificato iscritto agli ordini professionali

L’illuminazione di sicurezza è realizzata tramite lampade con alimentazione autonoma soddisfacenti le caratteristiche del punto 9 del D.M.9 Aprile 1994.

All’esterno dell’edificio è installato in posizione facilmente raggiungibile un interruttore per togliere tensione all’impianto elettrico della residenza: tale interruttore è segnalato mediante un apposito cartello.

IMPIANTI DI ALLARME E DI RIVELAZIONE E SEGNALAZIONE DEGLI INCENDI (rif.to punto 10 e 12 DM 9-04-1994)

In generale all’interno della struttura non viene installato l’impianto di rivelazione incendi in quanto la capienza ricettiva è inferiore a 100 posti letto. Saranno comunque installati rivelatori di fumo nei depositi superiori ai 12 mq.

Viene invece installato l’impianto di allarme che sarà realizzato da ditta abilitata ai sensi del DM 37/2008 sulla base di progetto redatto da tecnico qualificato iscritto agli ordini professionali e sarà realizzato per tutta l’attività.

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L’impianto sarà costituito da pulsanti manuali di allarme e da segnalatori ottici/acustici diffusi in tutto l’edificio (con segnalazione dell’allarme in portineria e all’esterno nelle ore notturne).

MEZZI ED IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI (rif.to punto 11 DM 9-04-1994)

L’edificio sarà dotato di estintori in ragione di uno ogni 200 mq circa di superficie. Ad ogni piano saranno installati naspi UNI 25 posizionati secondo le planimetrie allegate e in numero tale da poter raggiungere con il getto d’acqua tutti gli ambienti dell’attività.

L’impianto avrà caratteristiche idrauliche tali da assicurare l’erogazione ai 4 naspi più sfavoriti una portata non inferiore a 35 l/min. con una pressione al bocchello non inferiore a 2 bar.

L’alimentazione idrica sarà collegata all’acquedotto pubblico.

SEGNALETICA DI SICUREZZA (rif.to punto 13 DM 9-04-1994) La segnaletica di sicurezza sarà conforme al D.Lgs. 81/2008.

GESTIONE DELLA SICUREZZA E ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE (rif.to punto 14 e 15 DM 9-04-1994)

Il responsabile dell’attività si attiverà per l’addestramento del personale come previsto dal D.M. 9 Aprile 1994.

Il titolare dell’attività dovrà organizzare e gestire la sicurezza antincendio prevista affinché, nel corso della gestione:

 non vengano alterate le condizioni di sicurezza;

 vengano applicate le disposizioni previste dalla normativa sulla sicurezza del lavoro per gli apprestamenti dei dispositivi di protezione personale (D.P.I.) dei lavoratori e in merito alla loro informazione e formazione anche in situazioni di emergenza;

 siano presi opportuni provvedimenti di sicurezza in occasione di situazioni particolari quali: manutenzione, risistemazioni ecc.;

 non vengano depositati ostacoli lungo le vie di esodo e in particolare davanti alle uscite di sicurezza sia all’interno che all’esterno dell’edificio;

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combustibile nelle vicinanze delle uscite di sicurezza

 siano mantenuti in efficienza i mezzi antincendio e gli impianti di protezione attiva antincendio;

 il personale sia reso edotto dei comportamenti da adottare nel caso di sfollamento dell’attività;

 sia mantenuta integra nel tempo la segnaletica di sicurezza.

REGISTRO DEI CONTROLLI (rif.to punto 16 DM 9-04-1994) Sarà realizzato il registro dei controlli periodici per il mantenimento dello standard di sicurezza degli impianti, presidi antincendi, dispositivi di sicurezza e controllo delle aree a rischio, limitazioni dei carichi di incendio, riunioni di addestramento, ecc.. come previsto dal punto 16 del D.M. 9 Aprile 1994.

ISTRUZIONI DI SICUREZZA (rif.to punto 17 DM 9-04-1994) All’ingresso della struttura ricettiva saranno esposti bene in vista precise istruzioni relative al comportamento del personale e del pubblico ed in particolare una planimetria dell’edificio per le squadre di soccorso indicante la posizione:

 delle scale e delle vie di evacuazione;

 dei mezzi e degli impianti di estinzione disponibili;

 dei dispositivi di arresto degli impianti di distribuzione dell’elettricità;

 del quadro generale;

 degli impianti e locali che presentano un rischio speciale.

A ciascun piano sarà esposta una planimetria in prossimità delle vie di esodo.

In ciascuna camera saranno esposte istruzioni per il pubblico secondo le indicazioni del punto 17.3 del D.M. 9 Aprile 1994

IL TECNICO __________________

ESU DI PADOVA ____________________

Riferimenti

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