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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

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Academic year: 2022

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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

(previsto dall'art 100 e redatto in base ai contenuti dell'all. XV del D.Lgs. 81/08) OGGETTO DEI LAVORI: PARCO TEMATICO DELLA TERRA CRUDA - PRIMO

INTERVENTO COMMITTENTE: Comune di Samassi COORDINATORE PER LA

PROGETTAZIONE: Arch. Mario Ignazio Garau (capogruppo R.T.P.)

Documento Data Fase Note Nome e firma redattore

Versione n.

Revisione Data Fase Note Nome e firma redattore

N.

N.

N.

(2)

Premessa

Il presente documento è stato redatto in conformità con quanto previsto dall'art 100 redatto in base ai contenuti dell'all. XV del D.lgs 81/08.

Le imprese appaltatrici e subappaltatrici nonchè tutti i soggetti coinvolti all'esecuzione dell'opera dovranno valutare attentamente quanto riportato al suo interno.

Ogni impresa esecutrice dovrà redigere il proprio Piano Operativo di Sicurezza che dovrà essere complementare e di dettaglio al presente documento.

Per redigere il Piano di Sicurezza e Coordinamento sono stati adottati i seguenti criteri e principi generali.

Criteri adottati per la valutazione dei rischi.

È opportuno far presente che ogni analisi del rischio è strettamente correlata, attraverso una funzione, a due parametri specifici:

· l’ampiezza o magnitudo dell’eventuale danno subito da parte dei lavoratori;

· la probabilità del verificarsi delle conseguenze.

Per valutare la magnitudo del rischio si utilizza la seguente formula:

R=f(PxM)

dove: R = magnitudo del rischio; P = frequenza o probabilità del verificarsi dell’evento; M = magnitudo delle conseguenze.

Da quanto sopra emerge che, ai fini della valutazione del rischio, occorre stimare la probabilità che un determinato evento si verifichi e valutare l’entità probabile delle relative conseguenze.

La determinazione della funzione di rischio f presuppone di definire un modello di esposizione dei lavoratori tale da consentire di porre in relazione l’entità del danno atteso con la probabilità del suo verificarsi.

Di seguito si propone uno schema di classificazione dei parametri P (Tabella 1) e M (Tabella 2), una matrice per la classificazione del livello di rischio (Figura 1) nonché una classificazione della priorità delle misure correttive da attuare (Tabella 3).

TABELLA 1 - SCALA DELLA PROBABILITA' “P”

Valore Livello Definizioni/criteri

4 Altamente probabile

Esiste una correlazione diretta tra la mancanza impiantistica ed il verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori. Si ha notizia di danni già verificatisi per la stessa mancanza in situazioni operative simili. Il verificarsi del danno non susciterebbe alcuno stupore in cantiere.

3 Probabile

La mancanza impiantistica può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto. E’ noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno. Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe una moderata sorpresa.

2 Poco Probabile

La mancanza impiantistica può provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi concorrenti. Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi. Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa.

1 Improbabile

La mancanza impiantistica può provocare un danno per la concomitanza di più eventi poco probabili indipendenti. Non sono noti episodi già verificatisi. Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità.

TABELLA 2 - SCALA DELL’ENTITÀ DEL DANNO “M”

Valore Livello Definizioni/criteri

4 Gravissimo

Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale.

Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti.

3 Grave

Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale.

Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti 2 Medio Infortunio o episodio di esposizione acuta con invalidità reversibile.

Esposizione cronica con effetti reversibili.

1 Lieve

Infortunio o episodio di esposizione acuta con invalidità rapidamente reversibile.

Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili.

Figura 1: Esempio di Matrice di Valutazione del Rischio ( R = PxM )

4 8 12 16

P 3 6 9 12

2 4 6 8

1 2 3 4

(3)

M

In relazione al valore del livello di rischio, calcolato come da figura 1, nella successiva Tabella 3 viene riportata la classificazione della priorità delle misure correttive da attuare.

TABELLA 3 - VALORE DEL RISCHIO

VALORE RISCHIO AZIONI

R > 9 Azioni correttive indilazionabili.

Determina un controllo di peso ARRESTO 4 < R < = 9 Azioni correttive necessarie da programmare con urgenza.

Determina un controllo di peso CRITICO

R < = 4 Azioni correttive e/o migliorative da programmare nel breve o medio termine.

Determina un controllo di peso NORMALE

(4)

1) RELAZIONE TECNICA

1.1) IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL'OPERA E DEI SOGGETTI COINVOLTI (All XV § 2.1.2 D.Lgs 81/08)

1.1.1) DATI GENERALI

COMMITTENTI:

Comune di Samassi PROGETTISTI:

Arch. Mario Ignazio Garau (capogruppo R.T.P.)

ing. Franco Pes ing. Roberto Barracu

COORDINATORI SICUREZZA PROGETTAZIONE:

Arch. Mario Ignazio Garau (capogruppo R.T.P.)

1.1.2) CARATTERISTICHE DELL'OPERA

DATI DELL'OPERA

OGGETTO DEI LAVORI PARCO TEMATICO DELLA TERRA CRUDA - PRIMO

INTERVENTO

- pag. 3 -

(5)

DESCRIZIONE DELL'OPERA 1 - DESCRIZIONE DELLE OPERE

Il progetto per la realizzazione del "PARCO TEMATICO DELLA TERRA CRUDA-PRIMO INTERVENTO", prevede la sistemazione a verde dell'area situata nel centro urbano, ai margini dell'area fluviale e del territorio agrario, indicata come zona S* (completamento servizi) nel P. di F., delimitata lungo l'asse NE dalla via Amsicora, a SO dalla via Circonvallazione, a Est da una strada interpoderale e a Ovest da un muro perimetrale in blocchetti di cemento di pertinenza del lotto adiacente.

Il lotto d'intervento è individuato nella planimetria catastale dai lotti: 489, 108, 113, 194, 195, 483, 1250.

L'area in oggetto confina con l'argine del Rio Mannu, ed è inserita nel Piano di Assetto Idrogeologico della Sardegna. Perimetrata fra le aree a rischio con codice B7CPT C006, cartografia di riferimento Tav. 14. Sono stati effettuati gli interventi di mitigazione previsti: “Risagomatura dell'alveo di magra con potenziamento della capacità di portata”.

Il progetto per il “Parco tematico della Terra Cruda” prevede l’esecuzione di opere a verde, nell'ambito di un progetto di riqualificazione del suo

“fronte ambientale”, tra il paese ed il corso del Flumini Mannu sul quale il parco tematico è allineato. La superficie interessata dall'intervento è di circa 13.290,00 mq.

Le opere previste riguardano essenzialmente:

- la sistemazione dell'area, attualmente incolta, mediante una preliminare pulizia con rimozione della rete metallica esistente lungo il perimetro, rottami e detriti, sfalciamento e asportazione completa della vegetazione esistente, ad esclusione delle specie arboree che saranno indicate dalla Direzione Lavori;

- la demolizione del fabbricato esistente in blocchetti di cemento;

- lo scasso del terreno con trattore alla profondità di 80-100 cm;

- una leggera rimodellazione del terreno per adattarlo alle nuove funzioni, con la creazione di un leggero crinale di altezza 80-100 cm rispetto all'attuale livello di campagna, mediante apporto di terra di cava di adeguata granulometria e composizione;

- la realizzazione dei percorsi interni, in terra stabilizzata, su sottofondo in misto naturale;

- la realizzazione di pavimentazioni in lastre di trachite dello spessore 8 cm, sottofondo in sabbia e cemento, strato in calcestruzzo armato con rete elettrosaldata, massicciata in misto arido di cava;

- la realizzazione di pavimentazione in ghiaino stabilizzato su massicciata in misto arido di cava;

- la realizzazione di una pergola in legno e acciaio e relative fondazioni in calcestruzzo;

- la realizzazione di un muro in terra battuta (pisè) e relative fondazioni in c.c.a. completo di copertina in pietra;

- la fornitura e messa in opera di arredi urbani (panchine e cestini);

- la preparazione del terreno al trapianto mediante lavorazione meccanica alla profondità massima di 40 cm, erpicatura ed affinamento meccanico;

- la sistemazione dell'area a verde mediante: concimazione di fondo, leggera sistemazione superficiale del terreno con lama livellatrice portata /trainata da trattrice nell'impianto dei fruttiferi, stesa e modellazione di terra da coltivo, fornitura e posa in opera di alberi di medio fusto, arbusti, cespugli e rampicanti;

- la realizzazione di un impianto di irrigazione goccia a goccia e ad aspersione con irrigatori dinamici, tubi in polietilene PEBD diametri vari;

- la realizzazione della predisposizione dell'impianto di illuminazione del parco con stesa di tubi in polietilene corrugato flessibile a doppia parete;

- la realizzazione dell'allaccio idrico a partire dal pozzo esistente nella piazzetta antistante ;

- la realizzazione di un sistema di drenaggio con tubi in PE corrugato a doppia parete e relativi scavi a sezione ristretta;

- l'esecuzione di scavi in larga sezione per la realizzazione dello stradello pedonale e della pavimentazione in lastre di trachite o ghiaino

stabilizzato;

- l'esecuzione di scavi a sezione ristretta per la predisposizione dell'impianto di illuminazione e dei relativi pozzetti di ispezione.

UBICAZIONE , SAMASSI, MEDIO CAMPIDANO

- pag. 4 -

1.1) IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL'OPERA E DEI SOGGETTI COINVOLTI (ALL XV § 2.1.2 D.LGS 81

(6)

IMPORTO DELL'OPERA L'importo dei lavori a base d'asta è quello risultante dal computo metrico estimativo depurato dei costi della manodopera.

INIZIO LAVORI FINE LAVORI

DURATA DEI LAVORI 120 gg

N. UOMINI GIORNO Il numero degli uomini/giorno stimato per questo cantiere è di 300

MASSIMO N. DI LAVORATORI 4

NUMERO DI IMPRESE 1

ONERI SICUREZZA Il costo complessivo della sicurezza inteso come stima dei costi derivanti dall'adozione di procedure esecutive particolari e dall'impiego di apprestamenti ed attrezzature atti a garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori è quello risultante dal computo allegato.

- pag. 5 -

(7)

1.2) PROGRAMMA DEI LAVORI

(All. XV § 2.3.1 D.Lgs 81/08)

- pag. 6 -

(8)

ID Nome Durata:

120,00 (g) 1

2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19

Fasi di lavoro

Opere generali di sistemazione e installazione del cantiere Demolizioni e rimozioni

F.07 - Taglio e rimozione di alberi e cespugli F.06 - Preparazione terreno

Scavi

F.04 - Linea illuminazione pubblica, Predisposizione: Posa tubazioni, pozzetti prefabbricati o in opera e posa di chiusini

F.05 - Realizzazione nuovo approvvigionamento idrico

Rinterro e riempimento con sabbia, materiale di risulta degli scavi ed arido in fornitura, misto cementato

Vespai, massicciate stradali

Fondazioni, massetti e muretti in calcestruzzo armato Pavimentazioni esterne in pietra

Posa binder e strato di usura; segnaletica orizzontale Opere a verde e arredo urbano

F.19 - Travi e plinti di fondazione

F.17 - Montaggio di ponteggio metallico fisso

F.18 - Esecuzione di muratura terra cruda (pisè), posa controcasse F.18(1) - Montaggio di pergola in legno e acciaio

Chiusura cantiere

120g 4g 4g 5g 12g 11g 7g 5g 0g 18g 13g 23g 5g 60g

8g 4g 15g

8g 2g

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

(9)

30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83

- pag. 8 -

(10)

83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136

(11)

2) INDIVIDUAZIONE ED ANALISI DEI RISCHI

2.1) AREA DI CANTIERE

(All. XV § 2.1.2.d.1 D.Lgs 81/08)

2.1.1) LAYOUT DEL CANTIERE

{2.1.1} - Il cantiere sarà suddiviso in 2 sottocantieri (vedasi tavola allegata) di cui il primo ingloberà, oltre all'intera area di intervento, parte del marciapiede e della via Amsicora e ospiterà il cantiere fisso; il secondo interesserà i lavori di allaccio idrico (che interessa una parte della piazzetta antistante il cantiere e parte della carreggiata lungo la via Amsicora). Successivamente ai lavori di allaccio idrico il sottocantiere 1 sarà rimosso per consentire il traffico veicolare ma sarà mantenuto il passaggio pedonale, con attraversamenti provvisori e delimitazione lungo la via Amsicora secondo quanto indicato nella Tavola S della Sicurezza.

Con il termine di cantiere fisso si intende l'area (opportunamente delimitata) destinata a deposito e sosta di mezzi e attrezzature da lavoro, a deposito di materiali e manufatti da utilizzarsi nel corso dei lavori, a zone destinate a lavorazioni specifiche, a uffici, servizi, mensa e/o laboratori dell'impresa appaltatrice. Sono previste zone destinate allo stoccaggio provvisorio dei materiali di risulta dalle lavorazioni, in attesa di un eventuale riutilizzo o trasporto e conferimento a discarica autorizzata, in prossimità degli accessi.

Le recinzioni di cantiere (evidenziate nella Tav. S allegata) sono realizzate in transenne modulari componibili con rete di cantiere di rapida installazione, lungo il perimetro sulla via Amsicora, mentre sono previste recinzioni in rete plastificata e ferri infissi su terreno o su asfalto lungo il resto del perimetro.

Le lavorazioni previste saranno eseguite per zone omogenee, dando priorità alla delimitazione dell'area di intervento e alla sua pulizia, compresa la demolizione del fabbricato in blocchetti presente ai margini dell'area di intervento, lato via Circonvallazione e la rimozione della rete di recinzione esistente. Successivamente sarà eseguito l'allaccio alla rete idrica (che consentirà la realizzazione dell'impianto di irrigazione nel parco), mediante demolizione dei marciapiedi con il recupero degli elementi lapidei riutilizzabili (es. cordonate) e demolizione della zona carrabile. Gli scavi saranno eseguiti con la massima cautela per la presenza dei sottoservizi lungo la via Amsicora.

Le fasi successive riguarderanno: l'accantonamento del terreno superficiale, l'aratura e lo scasso profondo, la fornitura di nuovo terreno, il tracciamento e la modellazione dei rilievi, la stesa del terreno accantonato, la formazione dei cassonetti per lo stradello interno, l'esecuzione del drenaggio, la stesa della rete principale dell'impianto di irrigazione, la predisposizione dell'impianto elettrico, la realizzazione dei rami secondari dell'impianto irriguo e relativi collegamenti

idrici ed elettrici di comando delle elettrovalvole. Contemporaneamente si potrà procedere alla piantumazione delle alberature e delle siepi.

Successivamente si procederà alla realizzazione della pavimentazione in pietra e in ghiaino stabilizzato, alla realizzazione delle opere di arredo quali muro in pisè, al montaggio della pergola in legno e acciaio precedentemente realizzata in laboratorio, alla messa in opera delle panchine e dei cestini portarifiuti.

In contemporanea si provvederà alla formazione del tappeto erboso e alle prime cure delle alberature (innaffiature).

Il progetto prevede la realizzazione della predisposizione dell'impianto di illuminazione pubblica, mediante fornitura e posa in opera di tubo in polietilene corrugato e relativi pozzetti.

2.1.2) ZONE

CODICE DESCRIZIONE

CANTIERE FISSO

NUCLEO LOGISTICO

Viene individuata un’area esterna al perimetro di intervento, localizzata lungo la via Amsicora e interessante il marciapiede esistente e parte della carreggiata stradale. In tale area sarà installato il nucleo operativo del cantiere, con la posa dei prefabbricati adibiti a spogliatoi, mensa, uffici, dotato di servizio igienicio e area di dislocazione dei banchi di lavoro, quadro elettrico generale, aree per le diverse funzioni di stoccaggio dei materiali in entrata, degli scarti di lavorazione, del deposito di attrezzi e macchine operatrici.

SOTTOCANTI ERI

Negli spazi esterni è ipotizzabile 1 ulteriore sottocantiere, lungo la via Amsicora, necessario per la realizzazione dell'allaccio idrico, che comporta la temporanea sospensione del passaggio veicolare e pedonale. Saranno utilizzate barriere mobili e segnaletica opportuna.

Z.01 ZONA DI CARICO E SCARICO

Vedasi Tav. allegata

Z.02 ZONA DEPOSITO ATTREZZATURE

Vedasi Tav. allegata

Z.03 ZONA STOCCAGGIO MATERIALI E RIFIUTI

Vedasi Tav. allegata

- Pag. 10 -

(12)

2.1.3) MISURE DI SICUREZZA CONTRO I RISCHI PROVENIENTI DALL'AMBIENTE ESTERNO

{2.1.1} - I rischi provenienti dall'esterno sono riconducibili a diversi fattori, tra cui:

- il volume di traffico veicolare gravitante intorno all' area di cantiere: la presenza del passaggio di mezzi pesanti potrebbe introdurre il rischio di investimento e/o ribaltamento degli stessi mezzi. La messa in opera di adeguata segnaletica esterna di cantiere (allo scopo di segnalare i veicoli in movimento) e la rimodulazione della viabilità delle strade afferenti alla via Amsicora attenuerà tali rischi. La recinzione di cantiere dovrà essere impermeabile alle possibili intrusioni dall'esterno e il cancello di ingresso dovrà essere chiuso a chiave durante le ore di fermo cantiere;

- il volume di traffico pedonale gravitante intorno alle aree di cantiere: sarà regolato attraverso la realizzazione di appositi percorsi pedonali, separati e protetti dalle zone di lavoro e di transito dei mezzi, adeguatamente segnalati ed illuminati nelle ore notturne;

- la presenza di sottoservizi, dei quali è stata eseguita adeguata indagine conoscitiva pur nei limiti della documentazione e delle informazioni fornite in corso di progettazione.

In particolare il POS elaborato dall'impresa appaltatrice, in relazione ai rischi indotti dall'esterno nei confronti dell'area da destinarsi a cantiere, dovrà valutare e verificare:

- il livello di antropizzazione dell'area - la presenza di altri cantieri

- la presenza di linee elettriche o telefoniche aeree o interrate - la presenza di ulteriori sottoservizi (reti idriche, fognarie, gas, etc.) - la presenza di gru interferenti

- la presenza di attività industriali - la presenza di attività pericolose

- la presenza di emanazioni, attività o agenti inquinanti (polvere, rumore, vibrazioni, vapori, fumi o nebbie, traffico, etc.)

- la possibile propagazione di incendi - la possibile caduta di materiali dall'alto - i vincoli sui transiti

Per ogni tipologia di rischio rilevato si dovrà indicare:

- l'area delle zone interessate delimitandole con riferimenti planimetrici

- le fasi, le attività e le mansioni coinvolte (eventualmente specificando i tempi e le durate) - le misure operative, preventive e protettive da attuare

- le richieste da inoltrare agli enti di controllo

- la tipologia, le caratteristiche e la collocazione delle protezioni da adottarsi

- la documentazione da produrre (libretti di manutenzione e istruzioni, autorizzazioni, concessioni, progetti, altro) - il tempo di permanenza delle protezioni in cantiere

- le modalità e la tempistica dei controlli e delle manutenzioni - i rischi sull'attività di manutenzione

- le misure di prevenzione e protezione da adottare per la manutenzione - il responsabile d'area

Il Coordinatore in fase di esecuzione dovrà verificare:

- la completezza delle disposizioni riportate nel PSC e nel POS - il peso, la periodicità e i tipi di controllo

2.1.4) MISURE DI SICUREZZA CONTRO I RISCHI CAUSATI ALL'AMBIENTE ESTERNO

{2.1.1} - L’area in esame presenta dei rischi modesti connessi alla sua localizzazione in quanto le strutture del cantiere sono individuate in una zona limitrofa al centro abitato; il rischio maggiore riguarda il volume di traffico veicolare di cantiere per l'approvvigionamento dei materiali, necessario per la realizzazione delle opere previste in progetto che andrà a sovrapporsi, in parte, con il traffico locale. Si dovrà prestare particolare attenzione durante le manovre degli automezzi in entrata e in uscita dal cantiere; durante le lavorazioni di demolizione del manto stradale e le opere di scavo si raccomanda l’apposita segnalazione e il controllo di tutte le attività che possono determinare situazioni di pericolo. Di fondamentale importanza sarà la segnaletica stradale orizzontale e verticale temporanea di cantiere necessaria per la segnalazione dei lavori e per la deviazione del traffico pedonale che dovrà essere

necessariamente concordata in anticipo con la polizia municipale locale.

Talune lavorazioni richiederanno l'utilizzo di macchine, impianti e attrezzature, con emissioni sonore rilevanti:

martello demolitore, pala meccanica, ecc., pertanto nell'impiego di tali mezzi d'opera, in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 103 del D. Lgs. 81/2008 si dovrà valutare sia per il lavoratori, sia per le abitazioni limitrofe, l'esposizione ai livelli sonori presenti in cantiere con le modalità indicate nel Titolo VIII cap. I e II del decreto o secondo le norme UNI 9432-2008. Si dovranno prendere, qualora si superino i valori soglia, le precauzioni di rito

(13)

per attenuare tali rischi, lavorando in orari compatibili, avendo cura della manutenzione dei silenziatori delle macchine operatrici e delle attrezzature di cantiere e, nel caso dei lavoratori, utilizzando gli idonei D.P.I.. Inoltre la sistemazione dell'area a parco, con movimentazione di terra, potrà provocare l'emissione di polveri che potranno essere attenuate evacuando tempestivamente i materiali di risulta e innaffiando frequentemente l'area di cantiere.

Per quanto riguarda la propagazione di incendi verso l'esterno, l'attività di cantiere non prevede l'uso di materiale o di serbatoi contenenti materiale infiammabile in quantità ingente, inoltre l'impianto elettrico di cantiere sarà conforme alla normativa CEI e sarà dotato di pulsanti di sgancio atti a sezionare la corrente in caso di emergenza.

Comunque saranno rispettate tutte le norme in materia di antincendio, prevedendo un coordinamento tra il R.S.P.P.

dell'impresa appaltatrice e il C.S.E. per individuare i punti critici e prevenire eventuali rischi.

Infine si dovrà prevedere l'interferenza del cantiere con i sottoservizi presenti lungo lo sviluppo della via Amsicora, intervenendo solo in accordo agli enti interessati che preventivamente dovranno essere informati.

Non si prevede l'utilizzo di sostanze o di materiali che rilascino sostanze inquinati nell'ambiente circostante, ad eccezione dei gas di scarico delle macchine operatrici di cantiere: tali emissioni potranno essere limitate con una corretta manutenzione in modo da rispettare i limiti di legge.

In particolare il POS elaborato dall'impresa appaltatrice, in relazione ai rischi indotti dall'interno delle aree da destinarsi a cantiere, dovrà valutare e verificare:

- la presenza di altri cantieri

- la presenza di linee elettriche o telefoniche aeree o interrate - la presenza di ulteriori sottoservizi (reti idriche, fognarie, gas, etc.) - la presenza di gru interferenti

- la presenza di strutture (edifici storici, pericolanti, case di cura, scuole, etc.) o di attività che possano essere danneggiate o disturbate da agenti inquinanti (polvere, rumore, vibrazioni, vapori, fumi, traffico e altro) derivati dall'attività di cantiere

- l'immissione di mezzi dall'area del cantiere nella viabilità ordinaria al contorno - la possibile propagazione di incendi

- il possibile verificarsi di esplosioni - la possibile caduta di materiali dall'alto

Per ogni tipologia di rischio rilevato si dovrà indicare:

- l'area delle zone interessate delimitandole con riferimenti planimetrici

- le fasi, le attività e le mansioni coinvolte (eventualmente specificando i tempi e le durate) - le misure operative, preventive e protettive da attuare

- le richieste da inoltrare agli enti di controllo

- la tipologia, le caratteristiche e la collocazione delle protezioni da adottarsi

- la documentazione da produrre (libretti di manutenzione e istruzioni, autorizzazioni, concessioni, progetti, altro) - il tempo di permanenza delle protezioni in cantiere

- le modalità e la tempistica dei controlli e delle manutenzioni - i rischi sull'attività di manutenzione

- le misure di prevenzione e protezione da adottare per la manutenzione - le richieste da inoltrare agli enti di controllo

- il responsabile d'area

Il Coordinatore in fase di esecuzione dovrà verificare:

- la completezza delle disposizioni riportate nel PSC e nel POS - il peso, la periodicità e i tipi di controllo

2.1.5) PRESCRIZIONI OPERATIVE DERIVANTI DA CONDIZIONI CLIMATICHE SPECIALI

Non esistono nell'area del cantiere particolari condizioni climatiche sfavorevoli alla realizzazione dell'opera.

Comunque dovranno essere rispettate queste prescrizioni in caso di condizioni inadatte al lavoro:

Evento atmosferico Che cosa fare

In caso di forte pioggia e/o di persistenza della stessa.

Rischio scivolamento

· Sospendere le lavorazioni in esecuzioni ad eccezione di interventi di messa in sicurezza di impianti macchine attrezzature o opere provvisionali.

· Ricoverare le maestranze negli appositi locali e/o servizi di cantiere.

· Prima della ripresa dei lavori procedere a:

1. Verificare, se presenti, la consistenza delle pareti degli scavi.

2. Verificare la conformità delle opere provvisionali.

3. Controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci.

4. Controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni.

La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.

- Pag. 12 -

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In caso di forte vento.

Pericolo nell’utilizzo dei mezzi di sollevamento

· Sospendere le lavorazioni in esecuzioni ad eccezione di interventi di messa in sicurezza di impianti macchine attrezzature o opere provvisionali.

· Ricoverare le maestranze negli appositi locali e/o servizi di cantiere.

· Prima della ripresa dei lavori procedere a:

1. verificare la consistenza delle armature e puntelli degli scavi, ove presenti.

2. Controllare la conformità degli apparecchi di sollevamento.

3. Controllare la regolarità di ponteggi, parapetti, impalcature e opere provvisionali in genere.

La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.

In caso di neve. · Sospendere le lavorazioni in esecuzioni ad eccezione di interventi di messa in sicurezza di impianti macchine attrezzature o opere provvisionali.

· Ricoverare le maestranze negli appositi locali di ricovero e/o servizi di cantiere.

· Prima della ripresa dei lavori procedere a:

1. Verificare la portata delle strutture coperte dalla neve, se del caso, sgombrare le strutture dalla presenza della neve;

2. Verificare se presenti la consistenza delle pareti degli scavi;

3. Verificare la conformità delle opere provvisionali;

4. Controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci;

5. Controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni;

6. Verificare la presenza di acque in locali seminterrati.

La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.

In caso di gelo. · Sospendere le lavorazioni in esecuzione.

· Prima della ripresa dei lavori procedere a:

1. Verificare gli eventuali danni provocati dal gelo alle strutture, macchine e opere provvisionali;

2. Verificare, se presenti, la consistenza delle pareti degli scavi.

3. Verificare la conformità delle opere provvisionali.

4. Controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci.

5. Controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni.

6. Verificare la presenza di lastre di ghiaccio in cantiere.

· La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.

In caso di forte nebbia. · All’occorrenza sospendere le lavorazioni in esecuzione;

· Sospendere l’attività dei mezzi di sollevamento (gru e autogrù) in caso di scarsa visibilità;

· Sospendere, in caso di scarsa visibilità, l’eventuale attività dei mezzi di movimento terra, stradali ed autocarri.

· La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.

In caso di freddo con temperature sotto zero e/o particolarmente rigida.

· All’occorrenza sospendere le lavorazioni in esecuzione;

· Ricoverare le maestranze negli appositi locali di ricovero e/o servizi di cantiere.

· La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.

In caso di forte caldo con temperatura oltre 35 gradi.

· All’occorrenza sospendere le lavorazioni in esecuzione; Riprendere le lavorazioni a seguito del raggiungimento di una temperatura accettabile.

· La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.

2.1.6) PRESCRIZIONI OPERATIVE DERIVANTI DA DISPOSIZIONI URBANISTICHE O DA ALTRI REGOLAMENTI

Il cantiere dovrà rispettare gli orari di lavoro in ottemperanza alle disposizioni comunali. Dovranno essere presenti tutte le autorizzazioni necessarie all'occupazione di suolo pubblico per l'installazione delle recinzioni, di mezzi di sollevamento e per lo scarico di materiali per il cantiere. Dovrà essere presente il cartello di cantiere completo di tutte le informazioni previste dalla normativa vigente.

(15)

2.1.7) PROTEZIONI O MISURE DI SICUREZZA CONNESSE ALLA PRESENZA NELL'AREA DI CANTIERE DI LINEE AEREE E CONDUTTURE SOTTERRANEE

{2.1.1} - All'interno del cantiere, per quanto è dato conoscere, non sono presenti linee elettriche aeree e sotterranee, reti idriche e fognarie interrate che potrebbero interferire con le diverse fasi delle lavorazioni.

La eventuale presenza di cavi elettrici isolati (ENEL, Telecom ed illuminazione pubblica) potrebbe creare problemi alle lavorazioni, pertanto è necessario prendere accordi con gli enti interessati e chiedere lo spostamento temporaneo e/o definitivo delle linee stesse.

Lungo la via Amsicora sono presenti le seguenti opere di sottosuolo in grado di interferire con l’attività del cantiere:

· rete idrica

· rete di smaltimento acque meteoriche e fognaria

· rete elettrica relativa all'illuminazione pubblica e di alimentazione ai privati

· rete telecom

Non è presente la rete gas.

Prima dell'inizio degli scavi il C.S.E. eseguirà un sopralluogo per verificare la presenza di linee o reti non segnalate.

- Pag. 14 -

(16)

2.2) ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE

(All. XV § 2.1.2.d.2 D.Lgs 81/08)

2.2.1) MODALITA' DA SEGUIRE PER LA RECINZIONE DI CANTIERE

{2.1.1} - Il cantiere fisso sarà confinato attraverso l'utilizzo di transenne modulari componibili di altezza 2 m, a rapida installazione, con sovrapposta rete in polietilene di altezza non inferiore a 1.00 m.

Le recinzioni di cantiere (evidenziate nella Tav. S allegata) saranno realizzate, lungo la via Amsicora, in pannelli di rete metallica saldata su tubolari d'acciaio ancorate a base mobile in cls o in materiale plastico riempito di sabbia, con sovrapposta rete in polietilene alta densità di altezza 1 m, mentre sul restante perimetro sarà ulizzata una recinzione con rete in polietilene e paletti in ferro (muniti di funghetti) infissi nel terreno.

I l sottocantiere 1 previsto per la realizzazione dell'allaccio idrico (dal punto di presa esistente nella piazzetta antistante al cantiere lungo la via Amsicora) sarà chiuso al traffico solo nelle ore interessate dai lavori e segnalato con adeguata cartellonistica e segnaletica.

2.2.2) ACCESSI AL CANTIERE

{2.1.1} - L'accesso al cantiere fisso, in accordo all'art. 108 e all'Allegato XVIII del D.Lgs. 81/2008, dovrà tenere conto della viabilità esistente esterna e dei percorsi interni, dovrà essere adeguatamente segnalato e prevedere un ingombro minimo per il passaggio, sia dei mezzi in entrata e uscita, sia dei lavoratori, distinguendo i rispettivi percorsi. La responsabilità dell'attuazione di tale misura, nonché dell'apposizione e della verifica della permanenza della relativa cartellonistica, ricade sul responsabile tecnico di cantiere o sul capo cantiere delle ditte presenti nei vari momenti nel cantiere stesso. I fornitori dei materiali devono utilizzare gli accessi secondo le modalità

specificate nella tavola allegata, seguendo le indicazioni date dal responsabile tecnico di cantiere o dal capo cantiere della ditta e collocandosi nella postazione sicura che questi provvedono ad indicare loro. E' previsto un accesso separato per i lavoratori, lungo la via Amsicora.

L'accesso al cantiere da parte degli addetti deve avvenire esclusivamente nelle zone individuate. Eventuali visite da parte della committenza sono ammesse a condizione che indossino scarpe di sicurezza ed elmetto e che il

responsabile tecnico di cantiere o il capocantiere o il direttore dei lavori li accompagni. D.L., collaudatore in corso d'opera e coordinatore per l'esecuzione devono indossare i medesimi DPI. Le posizioni degli accessi nei diversi cantieri è evidenziata nel layout di cantiere.

2.2.3) MODALITA' DA SEGUIRE PER LA SEGNALETICA E LA CARTELLONISTICA DI CANTIERE

{2.1.1} - Segnaletica: vedasi tavole allegate al PSC e comunque

All'ingresso del cantiere: divieto di ingresso ai non addetti; indossare scarpe antinfortunistiche ed elmetto Accesso carraio lato esterno: rischio generico + "entrare adagio"

Accesso carraio lato interno: rischio generico + "uscire adagio"

Viabilità di accesso: mezzi meccanici in movimento

Nelle aeree in cui esistono rischi che richiedono l'uso di D.P.I.: cartellonistica sui relativi obblighi

In prossimità degli scavi: divieto di avvicinarsi al ciglio scavi; divieto di avvicinarsi all'escavatore in funzione;

divieto di sostare presso le scarpate; divieto di depositare materiali sui cigli

Sulle singole macchine: non avvicinarsi alle macchine; vietato pulire o oliare organi in moto; non riparare nè registrare la macchina in movimento; norme di sicurezza relative a ciascuna macchina; DPI richiesti

Sui quadri elettrici: tensione di esercizio, pericolo di folgoramento Sulla linea elettrica interrata: individuazione del tracciato Nell'area di cantiere: vietato usare scale in cattivo stato

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Presso i ponteggi: divieto di gettare materiale dai ponteggi; divieto di salire e scendere dai ponteggi Nelle aree in cui esistono rischi che richiedono l'uso di D.P.I.: cartellonistica sui relativi obblighi Nelle aree di lavoro: norme di sicurezza per imbracatori; codice dei segnali per le manovre della gru;

Durante la demolizione delle strutture esistenti: preavviso di lavori in corso e senso unico alternato a 50 m dalla zona di lavoro, su entrambe le direzioni; segregazione provvisoria delle aree con nastro bicolore e segnaletica luminosa

Durante la realizzazione degli allacciamenti su strada: preavviso di lavori in corso ELENCO SEGNALI

Ubicazione Cartello Significato Legge

Sotto il raggio di azione degli apparecchi di

sollevamento:

cartello di avvertimento di carichi sospesi

Allegato XXV §3.2 D.Lgs. 81/08 norme di sicurezza per

imbracatori

Art. 115 D.Lgs. 81/08

codice dei segnali per le manovre delle gru

Allegato XXXII D.Lgs. 81 /08

Ubicazione Cartello Significato Legge

In prossimità dei quadri elettrici e delle linee elettriche aeree e

interrate:

cartello di avvertimento tensione elettrica pericolosa

Allegato XXV §3.2 D.Lgs. 81/08 divieto di spegnere con

acqua

Allegato XXV §3.1 D.Lgs. 81/08

Ubicazione Cartello Significato Legge

Sui quadri elettrici:

tensione di esercizio

Ubicazione Cartello Significato Legge

Per cavi elettrici interrati:

relativo cartello di pericolo ripetuto per individuare l'andamento della linea

Ubicazione Cartello Significato Legge

Per cavi elettrici aerei:

relativo cartello di pericolo con altezza della linea

Ubicazione Cartello Significato Legge

Sui mezzi di trasporto:

divieto di trasporto persone, escluso il conducente

Art 27 - DPR 320 del 20 /03/1996

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(18)

Ubicazione Cartello Significato Legge

In prossimità di macchine:

cartelli di divieto di pulire e lubrificare con gli organi in moto

CE direttiva Parlamento europeo e Consiglio 16 dicembre 1997, n. 97/68 Allegato VI §1.6.1 D.Lgs.

81/08 divieto di effettuare

manutenzioni con organi in moto

D.M. 10/03/1998

Allegato VI §1.6.2 D.Lgs.

81/08 divieto di rimuovere i

dispositivi di protezione e di sicurezza

Art 20 comma 2 f) D.Lgs.

81/08 divieto di avvicinarsi alle

macchine con sciarpe, cravatte e abiti svolazzanti cartelli sulle norme di sicurezza d'uso delle macchine (sega circolare, betoniera, tagliaferri e piegaferri, ...)

Ubicazione Cartello Significato Legge

Sulle varie macchine:

norme di sicurezza relative a ciascuna

Ubicazione Cartello Significato Legge

In tutti i luoghi in cui ci può essere pericolo d'incendio (depositi di bombole, di solventi e vernici, di lubrificanti, di

materiali per impermeabilizzazione, di legno; edifici con strutture

in legno):

divieto di fumare e usare fiamme libere.

Decreto direttore generale regione Lombardia 7 gennaio 1998, n. 36 Allegato IV § 4.1.1 § 4.1.2 D.Lgs. 81/08

Ubicazione Cartello Significato Legge

In prossimità degli scavi:

avvertimento di caduta negli scavi

Art. 118 D.Lgs. 81/08 divieto di avvicinarsi agli

scavi, di avvicinarsi all'escavatore in funzione e di depositare materiali sui cigli dello scavo

Art. 118 D.Lgs. 81/08

Ubicazione Cartello Significato Legge

(19)

Nell'ambito del cantiere:

cartelli riportanti le norme di sicurezza per gli imbragatori ed il codice di segnalazione delle manovre per la movimentazione dei carichi

Art. 115 D.Lgs. 81/08

Allegato XXXII D.Lgs. 81 /08

divieto di usare scale in cattivo stato

Ubicazione Cartello Significato Legge

Presso i ponteggi:

divieto di gettare materiale dai ponteggi

divieto di salire e scendere dai ponteggi

Ubicazione Cartello Significato Legge

Nelle aeree in cui esistono rischi che richiedono l'uso di

D.P.I.:

cartellonistica sui relativi obblighi

Art. 66 D.Lgs. 81/08

Allegato XXIII § 4 D.Lgs.

81/08

Art. 190 comma 1 D.Lgs.

81/08 Allegato VIII comma 1 D.Lgs. 81/08

Ubicazione Cartello Significato Legge

In prossimità dei box dove è ubicato il pacchetto o la cassetta

di medicazione:

estratto delle procedure per il primo soccorso ed elenco dei numeri telefonici per i casi di emergenza

Art. 25 D.Lgs. 81/08

Ubicazione Cartello Significato Legge

Nel luogo dove sono ubicati gli estintori:

cartello di identificazione dell'estintore

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(20)

Ubicazione Cartello Significato Legge

Presso il box uffici o in altro luogo ben visibile:

cartello riportante i numeri utili per l'intervento dei vigili del fuoco e dell'ambulanza

Ubicazione Cartello Significato Legge

All'ingresso del cantiere (accesso pedonale e accesso

meccanico):

divieto di ingresso ai non addetti

Ubicazione Cartello Significato Legge

Vie di transito dei mezzi di trasporto e di

movimentazione:

passaggio veicoli

Ubicazione Cartello Significato Legge

Recinzioni che prospettano su strada:

banda bianco-rossa se non ingombrano la sede stradale

banda bianco rossa e luce gialla lampeggiante notturna se sono accostati o ingombrano la sede stradale

Ubicazione Cartello Significato Legge

Interruzioni del transito pedonale:

pedoni sul lato opposto, apposto alla debita distanza

Cartelli di divieto; Cartelli di avvertimento; Cartelli di prescrizione; Cartelli di salvataggio

Cartelli per le attrezzature antincendio Gesti convenzionali da utilizzare

Gesti generali

(21)

B. Movimenti verticali

C. Movimenti orizzontali

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(22)

D. Pericolo

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2.2.4) ATTIVAZIONE EMERGENZE E TELEFONI UTILI

In situazioni di emergenza (incendio-infortunio) l'operaio dovrà chiamare l'addetto all'emergenza. Solo in caso di assenza dell'addetto all'emergenza l'operaio potrà attivare la procedura sottoelencata.

MODALITA' DI CHIAMATA DEI VIGILI DEL FUOCO

MODALITA' DI CHIAMATA DELL'EMERGENZA SANITARIA In caso di richiesta di intervento dei vigili del

fuoco, il responsabile dell'emergenza deve comunicare al 115 i seguenti dati:

1. Nome dell'impresa del cantiere richiedente 2. Indirizzo preciso del cantiere

3. Indicazioni del percorso e punti di riferimento per una rapida localizzazione del cantiere

4. Telefono del cantiere richiedente

5. Tipo di incendio (piccolo, medio, grande) 6. Presenza di persone in pericolo (si - no

- dubbio)

7. Locale o zona interessata all'incendio 8. Materiale che brucia

9. Nome di chi sta chiamando 10. Farsi dire il nome di chi risponde 11. Annotare l'ora esatta della chiamata 12. Predisporre tutto l'occorrente per l'ingresso

dei mezzi di soccorso in cantiere

In caso di richiesta di intervento,il responsabile dell'emergenza deve comunicare al 118 i seguenti dati:

1. Nome dell'impresa del cantiere richiedente 2. Indirizzo preciso del cantiere

3. Indicazioni del percorso e punti di riferimento per una rapida localizzazione del cantiere

4. Telefono del cantiere richiedente

5. Patologia presentata dalla persona colpita (ustione, emorragia, frattura, arresto respiratorio, arresto cardiaco, shock, ...) 6. Stato della persona colpita (cosciente,

incosciente)

7. Nome di chi sta chiamando 8. Farsi dire il nome di chi risponde 9. Annotare l'ora esatta della chiamata 10. Predisporre tutto l'occorrente per l'ingresso

dei mezzi di soccorso in cantiere Nel seguito si riproduce il cartello con i telefoni utili per l'attivazione dell'emergenze.

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(24)

Evento Chi chiamare N telefonico

Emergenza incendio

VIGILI DEL FUOCO

115

Emergenza sanitaria

PRONTO SOCCORSO

118

GUARDIA MEDICA

Forze dell'ordine

CARABINIERI

112

POLIZIA DI STATO

113

POLIZIA MUNICIPALE DI SAMASSI

Guasti impiantistici

ACQUA - Segnalazione guasti ELETTRICITA' - Segnalazione guasti

Altri numeri

Chiamate urgenti

197

ASL territoriale 070.93841

Ispettorato del lavoro

ISPELS 070.501466

Presidio poliambulatoriale di Sanluri 070.9359466/5 /7/477/468 Ufficio tecnico del comune di Samassi 070.938101

Guardia medica 070.9307724

Ospedale di San Gavino - Pronto Soccorso 070.9338785 /9378211 Committente

Responsabile dei lavori

Progettista: Arch. Mario Ignazio Garau (capogruppo R.T.P.)

070.680125 Coordinatore in fase di progetto Arch. Mario Ignazio

Garau (capogruppo R.T.P.) Responsabile di cantiere Capo cantiere

Responsabile del servizio di prevenzione Direttore dei lavori

Coordinatore in fase di esecuzione

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2.2.5) SERVIZI

2.2.5.1) Servizi igienico-assistenziali

{2.1.1} - Data la dimensione del cantiere si ritiene sufficiente la sistemazione di un box prefabbricato suddiviso in due ambienti come indicato nella tavola S, allegata al PSC. Un ambiente ad uso spogliatoio e ufficio, dotato degli appositi stipetti, nonché di ripiani e ganci per collocare gli indumenti di emergenza e i DPI, sedie o panche, riscaldabile nella cattiva stagione, un secondo ambiente ad uso mensa. Esso sarà dotato inoltre di un wc e relativo lavabo, con trattamento chimico dei reflui. I servizi igienico-assistenziali dovranno rispettare le prescrizioni minime previste nell'Allegato XIII del DL 81/2008. Inoltre è previsto un box in lamiera per il deposito di materiali e attrezzature.

2.2.5.2) Servizi sanitari e di primo soccorso

{2.1.1} - Data la dimensione del cantiere, la tipologia delle opere realizzate e la relativa vicinanza a posti pubblici permanenti di pronto soccorso, le ditte devono essere fornite di pacchetto di medicazione sistemato in posizione facilmente accessibile e ben segnalato. La quantità e la specie dei presidi chirurgici e farmaceutici sono definiti dal decreto del Ministro della Salute 15 luglio 2003, n. 388 e successive modificazioni. In cantiere devono essere tenuti i presidi sanitari indispensabili per prestare le prime immediate cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore

improvviso. Detti presidi consistono in un congruo numero di pacchetti di medicazione e in una cassetta di pronto soccorso. L'ubicazione di tali servizi di pronto soccorso sarà resa nota ai lavoratori e segnalata con appositi cartelli.

Pronto intervento (pronto soccorso, antincendio e gestione dell'emergenza)

All'interno del cantiere fisso devono essere esposti avvisi riportanti i nominativi degli incaricati e gli indirizzi dei posti ed organizzazioni di pronto intervento per i diversi casi di emergenza o normale assistenza e delle più vicine strutture pubbliche autorizzate. Devono essere inoltre esposti cartelli con l'indicazione dei primi soccorsi da portare in aiuto all'eventuale infortunato.

Per il primo soccorso per modeste lesioni, sia nel cantiere fisso o mobile sia presso i vari punti di lavoro, saranno tenuti i prescritti presidi farmaceutici, contenuti entro involucri che assicurino la buona conservazione dei prodotti (D.M. 28.07.58).

Si riporta nel seguito i riferimenti normativi relativi alle attività di pronto intervento e gestione delle emergenze e sulla consistenza dei presidi farmaceutici aziendali.

Decreto Legislativo del governo n° 626 del 19/09/1994

Attuazione delle direttive 89/391CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90 /394/CEE e 90/679/CEE

riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro.

Pronto soccorso.

Il datore di lavoro, tenendo conto della natura dell'attività e delle dimensioni dell'azienda ovvero dell'unità produttiva, sentito il medico competente ove previsto, prende i provvedimenti necessari in materia di pronto soccorso e di assistenza medica di emergenza, tenendo conto delle altre eventuali persone presenti sui luoghi di lavoro e stabilendo i necessari rapporti con i servizi esterni, anche per il trasporto dei lavoratori infortunati.

Il datore di lavoro, qualora non vi provveda direttamente, designa uno o più lavoratori incaricati dell'attuazione dei provvedimenti di cui al comma 1.

Le caratteristiche minime delle attrezzature di pronto soccorso, i requisiti del personale addetto e la sua formazione sono individuati in relazione alla natura dell'attività al numero dei lavoratori occupati e ai fattori di rischio, con decreto dei Ministri della sanità, del lavoro e della previdenza sociale, della funzione pubblica e dell'industria del commercio e dell'artigianato, sentita la commissione consultiva permanente e il consiglio superiore di sanità.

Fino all'emanazione del decreto di cui al comma 3 si applicano le disposizioni vigenti in materia.

PACCHETTO DI MEDICAZIONE E CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO Estratto dal decreto Ministeriale del 28/07/1958

Presidi chirurgici e farmaceutici aziendali (GAZZETTA UFFICIALE ITALIANA N° 189 DEL 06/08/1958) Art. 1.

Il pacchetto di medicazione, di cui agli articoli 28 e 56 del decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1956, n° 303, concernente norme generali per l'igiene del lavoro, deve contenere almeno:

1. Un tubetto di sapone in polvere;

2. Una bottiglia da gr. 250 di alcool denaturato;

3. Tre fialette di cc. 2 di alcool iodato all'1%;

4. Due fialette da cc. 2 di ammoniaca;

5. Un preparato antiustione;

6. Un rotolo di cerotto adesivo da m. x centimetri2;

7. Due bende di garza idrofila da m. 5 x cm. 5 e una da m. 5 x cm. 7;

8. Dieci buste da 5 compresse di garza idrofila sterilizzata da cm. 10 x cm. 10;

- Pag. 24 -

(26)

9. Tre pacchetti da gr. 20 di cotone idrofilo;

10. Tre spille di sicurezza;

11. Un paio di forbici;

12. Istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del medico.

Art. 2.

La cassetta di pronto soccorso, di cui gli artt. 29 e56 del decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1956 n°

303, concernente norme generali per l'igiene del lavoro, deve contenere almeno:

1. Un tubetto di sapone in polvere;

2. Una bottiglia da gr. 500 di alcool denaturato;

3. Una boccetta da gr. 25 di tintura di iodio;

4. Una bottiglia da gr. 100 di acqua ossigenata ovvero cinque dosi di sostanze per la preparazione estemporanea, con ciascuna dose, di gr. 20 di acqua ossigenata a 12 volumi;

5. Cinque dosi, per un litro ciascuna, di ipoclorito di calcio stabilizzato per la preparazione di liquido Carrell-Dakin;

6. Un astuccio contenente gr. 15 di preparato antibiotico-sulfamidico stabilizzato in polvere;

7. Un preparato antiustione;

8. Due fialette da cc. 2 di amoniaca;

9. Due fialette di canfora; due di sparteina; due di caffeina; due di morfina; due di adrenalina;

10. Tre fialette di un preparato emostatico;

11. Due rotoli di cerotto adesivo da m. 1 x cm. 5;

12. Quattro bende di garza idrofila da m. 5 x cm. 5, due da m. 5 x cm. 7 e due da m. 5 x cm. 12;

13. Cinque buste da 25 compresse e dieci buste da 5 compresse di garza idrofila sterilizzata da cm. 10x10;

14. Cinque pacchetti da gr. 50 di cotone idrofilo;

15. Quattro tele di garza idrofila da m. 1 x m. 1;

16. Sei spille di sicurezza;

17. Un paio di forbici rete, due pinze da medicazione, un bisturi retto;

18. Un laccio emostatico di gomma;

19. Due siringhe per iniezioni da cc. 2 e da cc. 10 con 10 aghi di numerazione diversa;

20. Un ebollitore per sterilizzare i ferri e le siringhe e gli altri presidi chirurgici;

21. Un fornellino o una lampada ad alcool;

22. Una bacinella di metallo smaltato o di materia plastica disinfettabile;

23. Due paia di diversa forma e lunghezza di stecche per fratture;

24. Istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del medico.

Controlli medici e prevenzione Idoneità fisica

Le imprese esecutrici, prima dell'assunzione dei lavoratori, deve accertarne l'idoneità fisica mediante visita medica generale, oppure tramite presa visione di idoneo documento sanitario personale.

Ove richiamato dalle vigenti disposizioni di legge i lavoratori devono inoltre essere sottoposti a visite mediche specifiche preventive e periodiche. In presenza di agenti fisici, chimici e biologici che comportano l'obbligo di valutazione del rischio, si dovrà fare riferimento alla relativa documentazione.

Medicina preventiva

Le imprese esecutrici dovranno dare piena attuazione a quanto già previsto dal D.P.R. 303/56 e dal D.Lgs.

277/91 nonché dalla Legge 626 /94 in merito al controllo sanitario dei lavoratori in funzione dei rischi e della mansione da svolgere.

Dovrà essere attuata:

1. La nomina del medico competente con i requisiti prescritti dall'art. n° 3 del D.Lgs. 277/91 ed i compiti prescritti dalla Legge (art. 17 legge 626/94)

2. La sorveglianza sanitaria preventiva e periodica di tutti i lavoratori;

3. L'informazione e formazione sanitaria sulle misure adottate per il primo piano di soccorso previsto dalla società.

2.2.6) VIABILITA' PRINCIPALE DI CANTIERE

{2.1.1} - TRAFFICO VEICOLARE E PEDONALE

Il cantiere è posizionato in zona con modesto traffico sia veicolare che pedonale. La viabilità di cantiere è divisa in pedonale e meccanica, dato lo sviluppo e l'entità dei transiti meccanici, individuata negli allegati al Piano (Tav. S).

Le postazioni di carico e scarico e le zone di stoccaggio materiali, individuate nella planimetria allegata, sono localizzate in maniera da minimizzare le interferenze con le lavorazioni in atto nel cantiere. La viabilità interna va mantenuta in modo da garantirne la corretta percorribilità (assenza di buche, di zone scivolose, dovute sia ai transiti dei mezzi che a condizioni meteorologiche avverse).

Le operazioni che richiedono impiego di automezzi saranno presumibilmente quelle di approvvigionamento e/o allontanamento di materiali e attrezzature per il cantiere, oltre alle altre lavorazioni previste.

Si dovranno prestare le normali misure di cautela per evitare ogni tipo di rischio, il tutto commisurato alla semplicità del tipo di operazioni, ed in particolare:

(27)

Rischio Prevenzione

INCIDENTE/INVESTIMENTO: DELIMITARE L’AREA DI INTERVENTO

SEGNALARE CON PERSONALE A TERRA L’ENTRATA/USCITA DEI MEZZI

SEGNALARE CON PERSONALE A TERRA OPERAZIONI DI CARICO /SCARICO DAI MEZZI.

VIABILITÀ INTERNA AL CANTIERE

Data la configurazione del cantiere è stato eseguito uno studio particolare della viabilità nei vari sottocantieri, come indicato negli elaborati allegati, S1a ed S1b. dove sono evidenziati i percorsi e le manovre degli automezzi che dovranno comunque avere l'assistenza di personale a terra a governare le manovre.

Rischio Prevenzione

INCIDENTE/INVESTIMENTO SEGNALARE LE AREE DI SOSTA DEI MEZZI PESANTI

DURANTE LE OPERAZIONI DI CARICO E

SCARICO

SEGNALARE CON PERSONALE A TERRA L’ENTRATA/USCITA DEI MEZZI

ACCESSI AL CANTIERE

È presente un cancello di ingresso carrabile e uno pedonale.

Rischio Prevenzione

INCIDENTE/INVESTIMENTO PREDISPORRE PASSI CARRAI IN LINEA AGLI INGRESSI

PREDISPORRE PASSO PEDONALE IN PROSSIMITÀ DEL CANCELLO

2.2.7) IMPIANTI

2.2.7.1) Reti principali di elettricità

{2.1.1} - Si avrà un impianto elettrico fisso nel cantiere logistico lungo la via Amsicora per l'alimentazione dei baraccamenti e dell'illuminazione e di eventuali attrezzature fisse, si dovrà individuare il punto di prelievo in accordo con l'ente gestore. L'alimentazione avverrà dalla rete pubblica in B.T., mediante allaccio della potenza necessaria.

Tutti gli allacci e la fornitura saranno a cura e spese dell'impresa appaltatrice. Sarà necessario concordare con l'ente gestore il prelievo della potenza necessaria al cantiere. Il quadro di cantiere deve essere collocato in un luogo sicuro.

Caratteristiche minime dell'impianto:

· Fornitura bassa tensione 400/230 V

· Fornitura trifase

· Quadro elettrico e sottoquadri ASC Prese e spine di tipo industriale Materiali con grado IP 67 Cavi elettrici tipo H=/RN-F

Tutti i componenti elettrici impiegati è preferibile siano muniti di marchio IMQ o di altro marchio di conformità alle norme di uno dei paesi della CEE.

In assenza di marchio (o di attestato/relazione di conformità rilasciati da un organismo autorizzato), i componenti elettrici devono essere dichiarati conformi alle rispettive norme dal costruttore.

I principali requisiti ai quali deve rispondere un quadro di cantiere sono:

• perfetto stato di manutenzione;

• grado di protezione idoneo all’ambiente in cui tale quadro viene collocato e non comunque inferiore a IP 44;

• protezione dai contatti diretti e indiretti;

• resistenza agli urti meccanici ed alla corrosione;

• struttura idonea a sopportare le temperature esterne ed il calore prodotto dalle apparecchiature contenute. I quadri elettrici che subiscono modifiche di tipo manutentivo nel corso del loro impiego non devono perdere i requisiti di sicurezza iniziali.

La ditta realizzatrice deve produrre il progetto e la dichiarazione di conformità dell'impianto.

La realizzazione dell'impianto elettrico dovrà essere preceduta dalla redazione, a cura e spese dell'Impresa appaltatrice, del progetto esecutivo relativo che riporti nel dettaglio:

• l'ubicazione e le caratteristiche tipologiche e tecniche dell'allaccio alla rete pubblica

• l'ubicazione e la tipologia tecnico-dimensionale delle utenze

• il percorso e la tipologia tecnico-dimensionale delle linee di alimentazione

• l'ubicazione e le caratteristiche tecnico-dimensionali dell'impianto di terra

• le indicazione e le prescrizioni relative alle operazioni di manutenzione da porsi in essere nei riguardi dell'impianto per tutto l'arco temporale di utilizzo dell'impianto.

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(28)

Prima dell'utilizzo, l'impianto dovrà essere corredato dalla certificazione di conformità alla ex-Legge n°46/90 e della denuncia agli organi competenti dell'impianto di messa a terra.

I quadri elettrici impiegati nell'ambito del cantiere dovranno essere dotati di certificazione di conformità secondo la Norma Quadri ASC - CEI 17-13/4.

L'allacciamento da parte di ditte diverse dalla realizzatrice può avvenire solo dopo verifica della conformità del materiale da utilizzare e attraverso posizionamento di sottoquadri a norma da parte delle ditte stesse.

Eventuali modifiche all'impianto dovranno essere realizzate dalla ditta installatrice dell'impianto o da altra ditta attestata.

L'impianto sarà oggetto, da parte della ditta realizzatrice, di una adeguata manutenzione periodica volta al mantenimento del livello di sicurezza e alla sostituzione dei componenti deteriorati. Non si ritiene che si possano formare atmosfere esplosive.

2.2.7.2) Impianto di messa a terra

L'impianto di terra deve essere realizzato ex novo; si prevede pertanto che l'impresa realizzi un impianto di messa a terra ad hoc. Tutte le macchine e gli utensili elettrici devo rispettare le prescrizioni dell'allegato V punto 5.16 del D.

Lgs. 81/2008.

2.2.7.3) Impianti di protezione dalle scariche atmosferiche

{2.1.1} - Ai sensi delle Norme vigenti, l'impresa esecutrice dovrà redigere a sua cura e spese la documentazione di valutazione della probabilità di fulminazione sulle strutture presenti nell'area di cantiere, secondo le modalità riportate nelle Norme CEI 81-1 e 81-4, e, laddove risultasse necessario, provvedere alla progettazione e realizzazione delle occorrenti strutture di protezione dalle scariche atmosferiche.

Le strutture metalliche degli edifici e delle opere provvisionali, i recipienti e gli apparecchi metallici, di notevoli dimensioni, situati all'aperto, devono, per se stessi o mediante conduttore e spandenti appositi, risultare collegati elettricamente a terra in modo da garantire la dispersione delle scariche atmosferiche. E' prevista la presenza di ponteggi fissi per la realizzazione del muro in terra battuta.

L’articolo 39 del D.P.R. 547/1955 richiede il collegamento a terra delle opere provvisionali metalliche.

2.2.7.4) Illuminazione di cantiere

{2.1.1} - Non è prevista la realizzazione di un impianto di illuminazione del cantiere.

Non necessita la presenza di illuminazione di emergenza in quanto non vengono realizzate attività in luoghi interrati chiusi e le attività vengono realizzate solo in orario diurno.

L'impianto di illuminazione di cantiere, ove necessario, sarà volante, realizzato di volta in volta dalle imprese utilizzatrici derivandolo dall'impianto di alimentazione elettrica di cantiere, utilizzando materiali a norma.

L'impianto sarà oggetto di una adeguata manutenzione periodica volta al mantenimento del livello di sicurezza e alla sostituzione dei componenti deteriorati.

2.2.7.5) Reti principali idriche

{2.1.1} - L'impianto di adduzione verrà realizzato con tubazioni interrate in PEAD multistrato congiungente il pozzetto di fornitura acqua con i servizi igienici e saracinesche in bronzo.

2.2.7.6) Reti fognarie principali

{2.1.1} - Sarà utilizzato un box servizi dotato di wc chimico.

2.2.8) IMPIANTI, MEZZI, MATERIALI, ATTREZZATURE, D.P.I.

2.2.8.1) Impianti fissi

Impresa: IMPRESA 1 Attività:

Impianti fissi forniti/utilizzati:

Ponti su cavalletti - Telai di ponteggio prefabbricati, assimilabili a ponti su cavalletti - Ponti su cavalletti - Elevatore a cavalletto - Telai di ponteggio prefabbricati, assimilabili a ponti su cavalletti - Ponti su ruote a torre o trabattelli - Elevatore a cavalletto - Ponteggio metallico fisso - Ponteggio metallico fisso

(29)

2.2.8.2) Mezzi

Impresa: IMPRESA 1 Attività:

Mezzi forniti/utilizzati:

Pala meccanica - Rifinitrice stradale - Autocarro - Vibrofinitrice - Pala compatta (bobcat) - Autobetoniera - Autocarro con cassone ribaltabile - Transpallet (a motore) - Fresa meccanica a rullo dentato e nastro trasportatore - Rullo compressore - Autobetoniera - Gru su carro o autocarro - Gru su carro o autocarro - Pala compatta (bobcat) - Pala meccanica - Escavatore con martello demolitore - Gru su carro o autocarro - Pala meccanica - Autocarro - Pala meccanica - Gru su carro o autocarro - Escavatore con motore diesel e benne azionate idraulicamente - Escavatore con martello demolitore - Escavatore con motore diesel e benne azionate idraulicamente - Escavatore con motore diesel e benne azionate idraulicamente - Carrello elevatore - Autopompa

- Autocarro con cassone ribaltabile - Autogru - Rullo compressore - Trattore - Trinciatrice - Autocarro - Gru su carro o autocarro - Autobetoniera - Autopompa

2.2.8.3) Materiali

Impresa: IMPRESA 1 Attività:

Materiali forniti/utilizzati:

Massi, pietrame - Ciottoli per vespaio - Terra, ghiaione misto in natura - Manto stradale fresato - Terra, ghiaione misto in natura - Tubazioni in acciaio rivestito - Tubazioni in acciaio rivestito - Profilati e lamierati metallici - Alberi, piante, essenze arboree anche tagliate - Baracche di cantiere - Tavole, listelli, ecc. in legno o pannelli in multistrato - Conglomerato, eventualmente additivato - Sabbia - Pietre naturali e artificiali - Casseforme metalliche - Rimozione di pavimenti e sottofondi esterni - Disarmante a base di oli minerali leggeri a volte combinati con acqua - Additivi chimici - Conglomerato asfaltico/bituminoso (pulizie) - Ghiaione misto in natura - Barre d'acciaio, rete metallica o plasticata per recinzioni - Conglomerato, eventualmente additivato - Manufatti in cemento (demolizione) - Tubazioni per impianti elettrici - Tubazioni, condotte - Materiale lapideo - Materiali edili in genere (laterizi, legnami, tubazioni pvc, plastiche, etc) - Lamiera grecata - Calce - Cavi elettrici, tubazioni in pvc, morsetti etc - Cordonata prefabbricata in calcestruzzo - Mattoni laterizi, pietrame, ecc - Massi, pietrame - Antenne, parabole ed altri manufatti - arredi in legno, metallo, pietra ecc - Materiale materiale di risulta demolizione sottofondo - Barre d'acciaio, rete metallica o plasticata per recinzioni - Tubazioni, raccordi, pompe - Tavole, listelli, ecc. in legno - Malta di cemento - Materiale lapideo - malta bicomponente impermeabilizzante - Conglomerato asfaltico/bituminoso a caldo - Elementi in legno, metallo ecc - Elementi in calcestruzzo - Tavole, listelli, ecc. in legno - Barre d'acciaio, rete metallica o plasticata per recinzioni - Funi di imbracatura, metalliche e fasce in nylon (accessori di sollevamento) - Materiale fresato e materiale di risulta demolizione marciapiede - Canalette prefabbricate in legno, c.a.v., acciaio; pozzetti in cls e relativa griglia - Funi e catene (apparecchi di sollevamento) - Cavi elettrici, tubazioni in pvc, morsetti etc - Tubazioni in PVC, gres e calcestruzzo, pozzetti in calcestruzzo; chiusini in ghisa - Pietre in blocchi - Conglomerato, eventualmente additivato - Tavole, listelli, travi, ecc. in legno - Ghiaione misto in natura - Opera di presa in vetroresina, pozzetti in cls, tubazioni e condotte - Cemento - Montanti in ferro - Elementi in calcestruzzo - Tavole, listelli, ecc. in legno o pannelli in multistrato - Baracche di cantiere - Misto granulometrico - Malta - Tubazioni in P.V.C - Ferro d'armatura in barre, rete elettrosaldata, tralicci, ecc - Tubazioni in PVC, gres e calcestruzzo, pozzetti in calcestruzzo; chiusini in ghisa - Tavole, ecc. in legno - Lastre di pietra - Ponteggi metallici (smontati) - Terra, sabbia - Ferro d'armatura in gabbie e barre aggiunte - Calce - Funi e catene (apparecchi di sollevamento) - Ferro d'armatura in barre, rete elettrosaldata, tralicci, ecc - Elementi in legno - Funi di imbracatura, metalliche e fasce in nylon (accessori di sollevamento) - Tavole, listelli, ecc. in legno o pannelli in multistrato - Casseforme metalliche - Disarmante a base di oli minerali leggeri a volte combinati con acqua - Ramaglie, legname, rifiuti non pericolosi - Terra, ghiaia - Concimi chimici

2.2.8.4) Attrezzature

Impresa: IMPRESA 1 Attività:

Attrezzature fornite/utilizzate:

Martello demolitore elettrico - Martello perforatore scalpellatore - Compressore - Pag. 28 -

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