LEGGE BOSSI-FINI
L’attuale legge sull’immigrazione
IL PERCORSO LEGISLATIVO
Governo Berlusconi II, centro destra
Senato della Repubblica 146 Sì, 89 No, 3 Astenuti
Camera dei Deputati
279 Sì, 203 No, 1 Astenuto
OBBIETTIVO DELLA LEGGE
Inasprire la precedente legge sull’immigrazione, la Turco-Napolitano,
emanata nel 1998 dall’allora governo Prodi, centro sinistra.
“BOSSI-FINI” e “TURCO-NAPOLITANO” a confronto
Impronte digitali
Agli immigrati che chiedono il permesso di soggiorno nel nostro paese saranno rilevate le impronte
digitali
Qualora vi sia motivo di dubitare dell’identità personale può essere
sottoposto a rilievi segnaletici
Permesso di soggiorno
Verrà concesso solo a chi ha già un contratto di lavoro. Durerà due
anni. Alla perdita del lavoro, l’immigrato dovrà tornare in patria
E’ rinnovato per una durata non superiore al doppio di quella stabilita con il rilascio
iniziale. Inoltre la perdita del lavoro non costituisce motivo per privare il lavoratore
extracomunitario e i suoi familiari legalmente residenti del permesso di
soggiorno
Carta di soggiorno
Viene elevato a 6 anni il periodo di soggiorno necessario perché lo straniero possa ottenere la carta di
soggiorno
Lo straniero regolarmente soggiornante nello Stato da almeno 5 anni può
richiedere il rilascio della carta di soggiorno per sé, il coniuge e per i figli minorenni
conviventi
Espulsioni
Lo straniero senza permesso di soggiorno viene espulso; se è privo
di documenti viene portato in un centro di permanenza per 60 giorni
durante i quali si cerca di identificarlo. Se questo non
avviene, il clandestino deve lasciare lo Stato entri 3 giorni
Lo straniero privo di documenti è
trattenuto in un centro di permanenza, con la adeguata assistenza, per 30 giorni durante
i quali si cerca di identificarlo. Se questo non avviene, deve lasciare lo Stato entro 15
giorni
Quote
Il Decreto del Presidente del Consiglio che determina il numero
di extracomunitari che possono entrare ogni anno in Italia diventa
facoltativo
L’ingresso nello Stato per motivi di lavoro avviene nell’ambito delle quote di ingresso
stabilite nei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri interessati e le competenti Commissioni parlamentari
Bloccare in mare le
“carrette”
Più poteri alle navi della Marina militare per bloccare le carrette che
trasportano in Italia i clandestini
Gli ufficiali e agenti di pubblica sicurezza, operanti nelle province di confine e nelle
acque territoriali, possono procedere al controllo e alle ispezioni dei mezzi di
trasporto e delle cose trasportate
Raddoppiano le multe per i datori di
lavoro
Chi fa lavorare extracomunitari privi del permesso di soggiorno rischia l’arresto da 3 mesi a un anno e multe fino a 5.000 euro per
ogni lavoratore in regola
Il datore di lavoro che occupa alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi del
permesso di soggiorno è punito con l’arresto da 3 mesi a un anno o con multe
da 1.033 euro a 3.098 euro
Minori
I minori non accompagnati da parenti ammessi avranno il
permesso di soggiorno al
compimento dei 18 anni. una volta maggiorenne, l’ente gestore dovrà garantire e provare che il ragazzo/a
si trova in Italia da non meno di 4 anni, aveva seguito il progetto di
integrazione da non meno di 3 anni, ha una casa e frequenta corsi
di studio oppure lavora o che è in possesso di un contratto di lavoro anche se non ha ancora iniziato
Al compimento del quattordicesimo anno di età al minore iscritto al permesso di soggiorno o nella carta di soggiorno del genitore ovvero dello straniero affidatario è
rilasciato un permesso per motivi familiari valido fino al compimento della maggiore
età, ovvero una carta di soggiorno
“La legge Bossi-Fini è una legge troppo blanda. Noi ne vogliamo una molto più dura. Non voglio vedere
clandestini.”
“La Bossi-Fini non si tocca. Se non per inasprirla. Se vogliono togliere il reato di immigrazione clandestina, facciamo le barricate.” “La legge Bossi-Fini è una barbarie e non ha risolto il problema, ma
lo ha aggravato.”
“La legge Bossi-Fini non va abolita. Io sono fermamente favorevole
a questa.”
PROFUGO O CLANDESTINO?
Profugo: colui che scappa dal proprio paese a causa di guerre,
invasioni, rivolte o catastrofi naturali.
Attualmente sono considerati profughi dall’UE i siriani, gli afghani, i sudanesi, i somali e i
libici.
Sono inseriti nella stessa categoria coloro che fuggono dalla fame e
dalla siccità.
Clandestino: colui che entra e soggiorna in uno Stato violando le
leggi d’immigrazione del paese.
Nel caso dell’Italia è considerato clandestino lo straniero che non
possiede un contratto di lavoro.
Attualmente risulta molto difficile per gli immigrati riuscire a reperire un contratto per via della grave crisi
economica.
OPERAZIONI UMANITARIE
Mare Nostrum: Triton:
è stata un’operazione militare e umanitaria italiana partita il 18 ottobre
2013 con lo scopo di garantire la salvaguardia
della vita in mare.
è un’operazione europea condotta da Frontex alla quale partecipano 29 paesi.
Prevede il controllo delle acque internazionali solamente entro le 30 miglia dalle coste italiane e
il salvataggio dei migranti.
CENTRI DI ACCOGLIENZA
I centri di accoglienza (CDA) sono strutture che garantiscono un primo soccorso allo straniero irregolare rintracciato sul territorio nazionale.
Il loro scopo consiste nello stabilire l’identità e la legittimità della permanenza dell’immigrato sul territorio o per disporne l’allontanamento.
I centri attualmente attivi sono:
Agrigento, Lampedusa;
Cagliari, Elmas;
Caltanissetta, Contrada Pian del Lago;
Lecce - Otranto;
Ragusa Pozzallo.
CENTRI IDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE
Diverso è il compito delle CIE; gli stranieri giunti in modo irregolare in Italia sono trattenuti nei centri di identificazione ed espulsione, istituiti per evitare la dispersione sul territorio di chi è in via di espulsione e consentire l’esecuzione del relativo provvedimento
da parte delle forze dell’ordine.
Il tempo di permanenza è di 18 mesi al massimo.
I maggiori centri attualmente attivi sono:
Milano
Torino
Roma
Bari
Trapani
Caltanissetta
CONDIZIONI NEI CENTRI
Non si può certo dire che le condizioni igieniche nella maggior parte dei centri siano consone a un Paese considerato civile come l’Italia. Un lampante esempio è il
centro di Lampedusa, dove è presente un eccessivo sovraffollamento di rifugiati: si parla di 880 persone rispetto alle 250 previste dalla capienza che può arrivare al
massimo a 400.
IL VERDETTO
(SECONDO NOI)
COSA FUNZIONA COSA NON FUNZIONA
Gli obbiettivi della legge Bossi-Fini sono legittimi: infatti è giusto il voler limitare il
numero di immigrati “vagantes” (che non hanno fissa dimora) e disoccupati.
Buona è anche l’idea di costruire edifici con l’unico compito di espellere i
migranti, rendendo più efficiente questa operazione.
Troviamo che sia adeguata la norma che prevede l’inasprimento delle pene verso
gli scafisti, in modo da scoraggiare questo dilagante fenomeno.
Almeno nella teoria, l’affidamento alle Regioni dei compiti amministrativi riguardanti questo tema, può facilitare
l’organizzazione dei trattamenti rivolti agli stranieri.
Nella pratica, però, l’attuazione della legge si è rivelata difficile, perché, secondo noi, le norme sono troppo rigorose e non vengono
quasi mai applicate.
E’ inoltre sbagliata la concezione che la legge dà all’immigrato, definendolo infatti
clandestino a prescindere dal suo reale status.
Lo stesso Gianfranco Fini ha dichiarato che, potendo, ne modificherebbe il testo,
adattandolo alle vere condizioni di vita di un’Italia in crisi economica.
Secondo i dati della polizia il numero complessivo dei rimpatriati è addirittura
l’1,2% degli immigrati in condizioni di irregolarità, a testimonianza del fatto che i
procedimenti di espulsione rimangono eccessivamente lunghi.
La stessa Lega Nord ammette che il vero fine di norme tanto severe è quello di scoraggiare i
migranti a venire in Italia, ma come si vede l’effetto non è stato quello desiderato.
LA CRISI DEI MIGRANTI IN EUROPA
SCHENGEN: IL PILASTRO DELL’EUROPA UNITA
1985
1990-1996 1996-oggi