La valorizzazione dei prodotti del territorio - Marketing territoriale
Laila Bauleo
Le variabili di segmentazione
1. Variabili che riguardano il
consumatore (demografia, aspetti socio-economici, stile di vita e di personalità, ecc.)
2. Variabili che si riferiscono al
Criteri di correlazione
Criteri di
Relazione con il comportamento d’acquisto
2. Variabili che si riferiscono al
contesto in cui il cliente acquista o consuma il prodotto (benefici
ricercati nei diversi tipi e marche, situazioni d’uso, modalità di
acquisto, ecc.).
Criteri di
strumentalità del prodotto
Cause alla base del comportamento d’acquisto
Il Targeting
Nella selezione del target vengono considerati i seguenti criteri:
• Capacità di fornire un prodotto di successo (capace di soddisfare le aspettative dei clienti)
• Andamento crescente della domanda
• Andamento crescente della domanda
• Possibilità di profitti
• Intensità competitiva bassa
TARGET è un gruppo di persone o di organizzazioni per le quali un’impresa/un territorio crea e mantiene un marketing mix progettato specificamente per soddisfare i bisogni dei membri del gruppo
Strategia di targeting - Strategia indifferenziata -
Prodotto
Prezzo Promozione
Marketing mix unico Distribuzione
Mercato obiettivo Impresa
Strategia di targeting - Strategia concentrata -
Prodotto
Prezzo Promozione
Marketing mix unico Prezzo
Distribuzione Promozione
Mercato obiettivo Organizzazione
Strategia di targeting - Strategia differenziata -
Prodotto
Prezzo Promozione
Marketing mix I
Distribuzione
Mercati obiettivo Organizzazione
Marketing mix II
Prodotto
Prezzo
Distribuzione Promozione
L E FASI DA SEGUIRE PER IL
CORRETTO SVILUPPO DI
UN ’ ATTIVITÀ DI MARKETING
UN ’ ATTIVITÀ DI MARKETING
TERRITORIALE
Il Marketing Territoriale
L’analisi dei bisogni degli stakeholders e dei clienti/mercati, volta a costruire, mantenere e rafforzare rapporti di scambio vantaggiosi con gli stakeholders (marketing territoriale interno)
e con i pubblici esterni di riferimento (marketing territoriale esterno), con lo scopo ultimo di aumentare il valore del
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esterno), con lo scopo ultimo di aumentare il valore del territorio e delle imprese e l’attrattività degli stessi, attivando
un circolo virtuoso soddisfazione-attrattività-valore”
(Valdani e Ancarani)
Il Marketing Territoriale: le fasi
Fase analitica:
•Analisi del contesto (micro e macro ambiente)
•Mappatura delle risorse del territorio
•Analisi della concorrenza (benchmark, best practices)
•Analisi dei bisogni della clientela Fase strategica:
•SWOT analysis del territorio
9
•SWOT analysis del territorio
•Segmentazione, targeting, posizionamento
•Strategie e obiettivi Fase operativa:
•Azioni: definizione del MIX, promozione e comunicazione, budgeting
Fase di controllo:
•Rilevazione e controllo soddisfazione clienti
•Interventi correttivi (eventuali)
Analisi del contesto (ambiente)
Consente di fronteggiare consapevolmente la concorrenza e di sviluppare progressivamente un vantaggio competitivo sul quale costruire un’iniziativa di successo (componente
10
un’iniziativa di successo (componente
sociale, economica, politica, tecnologica e
normativa)
Serve a censire ed evidenziare il patrimonio complessivo del territorio di riferimento:
Esercitazione
Individua quali risorse andresti a censire per realizzare un piano di marketing
La mappatura delle risorse del territorio
11
per realizzare un piano di marketing turistico territoriale dell’Umbria incentrato su “Umbria Selvaggia” (categorie Emotion Map)
………..
……….
Individua le caratteristiche peculiari dei servizi offerti dai territori concorrenti (prezzi, prestazioni, livelli di servizio, ecc.)
L’analisi della concorrenza
12
ecc.)
Esercitazione
Quali sono i territori competitor dell’
Umbria Selvaggia?
………..
……….
Individua e descrive quali sono i clienti che potranno utilizzare i servizi di quel territorio.
Essi vanno poi classificati in gruppi omogenei che hanno caratteristiche comuni
Analisi dei bisogni della clientela
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omogenei che hanno caratteristiche comuni ed identificabili (segmentazione)
Esercitazione
Chi sono i Clienti target del prodotto
“Umbria Selvaggia”?
………..
IL PIANO DI MARKETING TERRITORIALE: le fasi
Fase analitica:
•Analisi del contesto (micro e macro ambiente)
•Mappatura delle risorse del territorio
•Analisi della concorrenza (benchmark, best practices)
•Analisi dei bisogni della clientela Fase strategica:
•SWOT analysis del territorio
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•SWOT analysis del territorio
•Segmentazione, targeting, posizionamento
•Strategie e obiettivi Fase operativa:
•Azioni: definizione del MIX, promozione e comunicazione, budgeting
Fase di controllo:
•Rilevazione e controllo soddisfazione clienti
•Interventi correttivi (eventuali)
Analisi comparata fra ambiente/mercato e territorio per individuare: punti di forza e debolezza, minacce ed opportunità.
La SWOT ri-organizza conoscenze possedute ed
Analisi SWOT: definizione
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acquisite con le ricerche svolte per offrire, al programmatore e al decisore, un quadro sintetico delle potenzialità e dei problemi di sviluppo del sistema, da cui derivare le scelte di programmazione
Si distinguono fattori endogeni e fattori esogeni.
• Fattori endogeni, si distinguono in punti di forza e punti di debolezza. Sono tutte quelle variabili che fanno parte integrante del sistema, sulle quali è possibile intervenire per perseguire gli obiettivi
Analisi SWOT
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• Fattori esogeni, si distinguono in opportunità e minacce.
Figurano variabili esterne al sistema che però possono condizionarlo sia positivamente sia negativamente.
Esempio di SWOT relativa allo sviluppo del turismo
“Selvaggio” nel nostro territorio (emotion map):
Esercitazione Esercitazione
forze debolezze
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opportunità minacce
…
I PORTALI TURISTICI TERRITORIALI COME AZIONE DI
MARKETING TERRITORIALE : DALLE TENDENZE DEL
VIAGGIARE AI FORMAT DI COMUNICAZIONE SUL WEB
VIAGGIARE AI FORMAT DI COMUNICAZIONE SUL WEB
La qualità della comunicazione online è una determinante fondamentale dell’immagine percepita e dell’attrattività delle destinazioni turistiche
I portali turistici sono strumenti essenziali di comunicazione interna ed esterna delle destinazioni
COMUNICAZIONE ON LINE
interna ed esterna delle destinazioni
INTERNA stakeholders locali
• favoriscono la cooperazione
• rafforzano la notorietà delle singole imprese
•favoriscono l’appropriazione di valore da parte di imprese e territorio
ESTERNA Turisti
• arricchiscono l’esperienza prima, durante e dopo il viaggio
• aumentano il valore percepito
RISULTATI: I SITI REGIONALI EUROPEI*
Internet è un canale di comunicazione fondamentale per tutte le destinazioni turistiche:
• alle destinazioni mature - mantenere elevati volumi e gestire il mix e la stagionalità
• alle destinazioni emergenti - aumentare la propria notorietà sui mercati internazionali e promuovere i prodotti turistici in maniera
Fonte: ricerca IULM 2011
mercati internazionali e promuovere i prodotti turistici in maniera efficiente
La differenziazione si gioca su:
•segmentazione innovativa del mercato
•arricchimento dell’esperienza percepita dai visitatori
SEGMENTAZIONE INNOVATIVA*
Demografia Età
Sesso
…
Temi/interessi Arte e cultura Sport
Var. sociologiche Esploratore
Tradizionalista
•Criteri che vanno oltre le categorie classiche
•Combinazioni di criteri di
segmentazione tradizionali
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Sport
…
Motivazioni Business Vacanza
… Tipi di destinaz.
Mare
Campagna
…
Tradizionalista ..
tradizionali
•Strumenti per l’auto- segmentazione del turista
•Criteri coerenti sui punti di forza
dell’offerta turistica
Fonte: ricerca IULM 2011
Segmentazione: multipli criteri
Temi e Tipi di destinazione
BUONE PRATICHE*
22
Temi e interessi
Segmentazione dell’offerta (prima): contenuti declinati per mercati di provenienza: New Zealand
BUONE PRATICHE*
Fonte: ricerca IULM 2011 23
Segmentazione dell’offerta: contenuti declinati con diversi livelli di segmentazione per gradi …
BUONE PRATICHE*
Motivazione
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Motivazione prevalente
BUONE PRATICHE*
Segmentazione dell’offerta: contenuti declinati con diversi livelli di segmentazione per gradi …
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Cosa fare
Mista
Tema
BUONE PRATICHE
Segmentazione della domanda:
l’autosegmentazione della Basilicata
Tema
vacanza Profilazione
BUONE PRATICHE
Trovare esempi di siti di promozione turistica o di altri prodotti/servizi
specificando di quale tipo di segmentazione specificando di quale tipo di segmentazione
si avvalgono
ARRICCHIMENTO DELL’ESPERIENZA E VALORE PERCEPITO *
Prima del viaggio
Pianificazione personalizzata Virtual tour
Durante il viaggio
Interazione con altri turisti in tempo reale (blog, chat)
Dopo il viaggio
Ricordo e condivisione
dell’esperienza (diari di viaggio)
Esperienza turistica
Virtual tour
Centri di prenotazione
Mobile App che supportano il turista nella destinazione
di viaggio)
Creazione di una comunità
Aumento del valore percepito dal turista
Avere e dare informazioni personalizzate e condividere giudizi (customer care) Sistemi di rating per giudicare i contenuti forniti dal sito (stelle)
Fonte: ricerca IULM 2011
Estensione dell’esperienza prima del viaggio: il virtual tour di Montreal
Il tour virtuale di Montreal immerge il turista nella città reale. Il video rende l'esperienza tangibile prima del viaggio e incentiva la scelta di Montreal come destinazione turistica tra turisti potenziali.
BUONE PRATICHE*
http://www.tourisme
Fonte: ricerca IULM 2011
http://www.tourisme -
montreal.org/Montr ealTV
Estensione dell’esperienza prima del viaggio : la pianificazione del viaggio di Turismo.intoscana
BUONE PRATICHE*
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Su “risparmia” noti che non è un prodotto solo per turisti
Estensione e arricchimento dell’esperienza prima e durante il viaggio: Guide Mobile App di Visit Singapore
• Guida turistica
• Mappe
BUONE PRATICHE*
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• Mappe interattive
• Centro di prenotazioni
• Informazioni sui trasporti locali
Tutto in tempo reale
Fonte: ricerca IULM 2011
Estensione e arricchimento dell’esperienza prima, durante e dopo il viaggio: la pagina my Veneto
BUONE PRATICHE*
Sezione personale del sito (registrazione obbligatoria) Fonte: ricerca IULM 2011
Aumento del valore percepito: il social customer care di Turismo.intoscana
BUONE PRATICHE*
33 Fonte: ricerca IULM 2011
Aumento del valore percepito: il rating dei contenuti di turisme-montreal.org
BUONE PRATICHE*
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L’INNOVAZIONE NELLA LOGICA DELL’ESPERIENZA
Il tempo è trasformato in merce, non lo spazio o le cose” (Rifkin, 2000)
“….le attività non producono beni ma ricordi” (Pine e Gilmore)
“Se me lo dici lo scordo, se me lo spieghi lo ricordo, se mi coinvolgi lo condivido..”
ESPERIENZA
Nel comprare un servizio una persona acquista una serie di attività intangibili che vengono svolte per suo conto
Nel comprare un’esperienza questa persona
Nel comprare un’esperienza questa persona
paga per poter trascorrere del tempo a
gustarsi una serie di eventi memorabili, messi
in scena da un’impresa come in una
rappresentazione teatrale, per coinvolgerlo a
livello personale
ESPERIENZA
L’
ESPERIENZA DEL CONSUMO: 4
FASI1. ANTICIPAZIONE DEL CONSUMO: ricerca e pianificazione. Si pensa in maniera onirica e si definisce il livello di aspettativa
2. ESPERIENZA D’ACQUISTO VERA E PROPRIA: si entra nel negozio e s’acquista il prodotto. Entrano in gioco le esperienze accessorie (piacevoli o spiacevoli) e si ha la esperienze accessorie (piacevoli o spiacevoli) e si ha la massima interazione con l’ambiente
3. CONSUMO DEL PRODOTTO ACQUISTATO: il consumatore ha scelto il bene che vuole acquistare, si sviluppa l’interazione massima tra individuo e bene, può sviluppare delle sensazioni che condizionano profondamente l’intera esperienza vissuta
4. ESPERIENZA VISTA COME RICORDO: si rivive il passato e si racconta l’esperienza traendone un bilancio positivo o negativo
DAL MARKETING AL MARKETING ESPERENZIALE
MARKETING ESPERIENZIALE
• Qualità dell’esperienza
• Homo ludens MARKETING TRADIZIONALE
• Qualità del
prodotto\servizio
• Homo oeconomicus
• Desiderio
• Agire emozionale
• Stili di vita
• Processi e relazioni
• Homo oeconomicus
• Bisogno
• Agire di consumo razionale
• Benefici e attributi
• Scopi
4P vs 3F ( FEELING , FANTASIES , FUN )
GLI AMBITI DELL’ESPERIENZA
Partecipazione
Assorbimento
Partecipazione attiva
Partecipazione
passiva attiva
Immersione
GLI AMBITI DELL’ESPERIENZA
1. I
NTRATTENIMENTO: le persone assorbono passivamente l’esperienza attraverso i sensi
2. E
DUCAZIONE: il cliente assorbe gli eventi ma partecipa attivamente (a livello mentale)
3. E
STETICA: l’individuo si immerge “fisicamente” in 3. E
STETICA: l’individuo si immerge “fisicamente” in un ambiente o evento senza avere influenza su di esso (prendo un caffé a Piazza San Marco)
3. E
VASIONE: l’individuo fa un’esperienza di
immersione profonda con un comportamento attivo
e agisce sulla performance effettiva (sport estremi)
GLI AMBITI DELL’ESPERIENZA
1. La
DIMENSIONE D’
INTRATTENIMENTO(
INTRATTENERSI): si osserva una performance, si ascolta della musica, o si legge per piacere
2. La
DIMENSIONE DELL’
EDUCAZIONE(
APPRENDERE):
anche nelle esperienze educative il cliente (ad
anche nelle esperienze educative il cliente (ad
esempio uno studente) assorbe gli eventi che si
svolgono davanti a lui, ma a differenza
dell’intrattenimento, l’educazione implica la
partecipazione attiva dell’individuo. Gli eventi
educativi devono impegnare in modo attivo la mente
(per l’educazione intellettuale) e/o il corpo (per
l’allenamento fisico)
GLI AMBITI DELL’ESPERIENZA
3. La
DIMENSIONE ESTETICA(
ESSERCI): quando le persone si immergono in un ambiente o evento con un’influenza minima (parco naturale e parco tematico)
naturale e parco tematico)
4. La
DIMENSIONE DELL’
EVASIONE(
PROVARE):
quando le persone si immergono
profondamente ed hanno un comportamento
attivo (attività fisiche svolte durante una
vacanza)
IN CHE MODO SI POSSONO GUIDARE LE ESPERIENZE? SEM
• L’obiettivo primario di una strategia di
marketing è individuare che tipo di esperienza valorizzerà al meglio il prodotto
Esperienza olistica
Sensi
prodotto
• Successivamente si dovrebbero integrare questi cinque tipi di esperienza, andando così a dar vita ad
un’unica esperienza di tipo olistico
Obiettivo:
integrare
Sensi
Sensazioni Pensieri Azioni Relazioni
Le esperienze possono essere
classificate in diversi tipi, ognuna delle
MODULI STRATEGICI ESPERENZIALI (SEM)
Costituiscono il sostegno strategico del marketing esperenziale
classificate in diversi tipi, ognuna delle quali possiede proprie strutture e propri
processi intrinseci
S ENSE , F EEL , T HINK , A CT ,
R ELATE
S ENSE
Il marketing del sense fa appello ai sensi e ha l’obiettivo di creare
esperienze sensoriali attraverso la esperienze sensoriali attraverso la
vista, l’udito, il tatto, il gusto e
l’olfatto
C
ASO“M
AGNUM”
UDITO: rumore del cioccolato che si spezza al primo morso,
dei chicchi di caffè e una calda voce femminile
TATTO: la mano che si confonde nel caffè, nella
cioccolata sciolta e due corpi seminudi che si sfiorano
La campagna pubblicitaria mira a coinvolgere il consumatore stimolandone i 5 sensi
attraverso suoni ed immagini altamente sensuali.
seminudi che si sfiorano
OLFATTO e GUSTO: profumo e sapore sono evocati dalla
nostra mente grazie alle immagini
VISTA: l'intero spot è un trionfo per gli occhi
http://www.youtube.com/watch?v=71rYmylIY20
F EEL
“Se devi costruire una nave, non radunare uomini per raccogliere legna e distribuire compiti. Ma insegna la nostalgia del mare infinito”
- Antoine de Saint-Exupery -
Vengono invocate le esperienze affettive, umorali, “interne” del cliente affinché esso
provi dei sentimenti positivi come gioia,
euforia o orgoglio
A
CQUARIO DIG
ENOVA“Ti emoziona per natura”.
L’importanza risiede nella capacità di coinvolgere emotivamente il pubblico, offrendo non tanto la possibilità di “visitare” gli spazi, quanto quella
d’immergersi, agirvi e viverli pienamente
T HINK
Appello all’intelletto con l’obiettivo di creare esperienze cognitive e di problem-
solving che impegnino i clienti dal
punto di vista creativo. Esso fa appello al punto di vista creativo. Esso fa appello al
pensiero convergente e divergente dei clienti attraverso la sorpresa, l’intrigo e la
provocazione
C
ASO: I
KEASpesso si richiede al consumatore un’operazione mentale tale da decodificare pubblicità con mentale tale da decodificare pubblicità con
pochissimo testo.
Ikea ha fatto suo questo approccio tramite molteplici pubblicità visive che richiedono allo spettatore
qualche secondo per essere comprese
http://www.youtube.com/watch?v=RdnvhsPsjA4
A CT
Si tenta di persuadere i consumatori a vivere
esperienze corporee presentando loro alternative di comportamento e di stili di vita. Questo intento è
spesso specificato nei pay off delle campagne pubblicitarie e rafforzato dalla presenza di modelli
incarnati da personaggi famosi
incarnati da personaggi famosi
S
POTG
ATORADE“I
L LEONE E LA GAZZELLA”
http://www.youtube.com/watch?v=sX-tDiuz7Sw
Un invito rivolto a tutti ad allenare se stessi a prescindere dalle proprie
prestazioni e dal ruolo più o meno
importante che si ha
RELATE
Contiene aspetti del marketing del Sense, del Feel, del Think e dell’Act. Esso va oltre i sentimenti privati e
personali dell’individuo, così arricchendo le esperienze individuali e mettendo in relazione l’individuo con il suo sé ideale, con altri individui o
con altre culture.
con altre culture.
C
ASO:
“ S
MEMORANDA”
È un valido esempio di marketing Relate in quanto È un valido esempio di marketing Relate in quanto rappresenta uno strumento per delineare la propria identità personale e sociale. Offre la possibilità di lasciare dediche tramite fogliettini staccabili alla fine dell'agenda e
quindi di interagire con gli altri e scambiare idee
I cinque tipi di SEM producono nel loro insieme il CEM Gestione delle esperienze che un cliente può richiedere
per un prodotto/servizio:
analisi del livello esperienziale del cliente
CEM - C
USTOMERE
XPERIENCEM
ANAGEMENTcostruzione di una piattaforma esperienziale
progettazione dell’esperienza di marca strutturazione dell’esperienza con il cliente
(Ferraresi, Schmitt, 2006)
A
NALIZZARE IL MONDO ESPERIENZIALE DEL CLIENTEMercati BtoC analizzare il contesto socio-culturale nel quale i consumatori agiscono considerando i loro bisogni e
desideri esperienziali, e lo stile di vita.
Mercati BtoB analizzare il contesto industriale considerando le esigenze e le soluzioni che potrebbero incidere
sull’esperienza dei clienti.
C
OSTRUIRE LA PIATTAFORMA ESPERIENZIALEStrategia Implementazione
Posizionamento esperienziale
sull’esperienza dei clienti.
P
ROGETTARE L’
ESPERIENZA DI MARCAAttributi esperienziali Estetica del prodotto
Logo, codici di marca, packaging, punto vendita Immagini e messaggi esperienziali
ESPERIENZA DI MARCA
S
TRUTTURARE LA RELAZIONE CON IL CLIENTES
TRUTTURARE LA RELAZIONE CON IL CLIENTEMarca
Cliente Voce
Atteggiamento Comportamento
periodicità coerenza
I FORNITORI DI ESPERIENZA (E
XP
RO)
L’attivazione dei moduli strategici SENSE, FEEL, THINK, ACT e
PERSONE IDENTITÀ VISIVA/
VERBALE COMUNICAZIONE
RELATE avviene
attraverso i “Fornitori di Esperienza”
SITI WEB E MEDIA ELETTRONICI
SPAZI ESPOSITIVI CO-BRANDING
PRESENZA DEL PRODOTTO FORNITORI DI
ESPERIENZA
1.
E
XP
RO-
LA COMUNICAZIONE1.1 LA PUBBLICITÀ SENSE
SENSE.. “Clairol Herbal Essences”: primo shampoo biologico a base di estratti naturali.
Dopo lampante apparizione negli anni Settanta (qm 8%), deciso calo negli anni Novanta (qm 2% nel 1994). Tuttavia l’80% delle donne statunitensi conservava ricordi affettuosi del prodotto.
Strategia di lancio: commercializzare l’esperienza dell’usare lo shampoo attraverso la tag-line “un’esperienza totalmente naturale”.
Es. spot che imitava una scena del film “Harry ti presento Sally”.
La pubblicità stampa riprendeva il messaggio esperienziale, con flaconi da cui uscivano fiori ed erbe e l’headline che recitava:
“Quando è stata l’ultima volta che hai avuto un’esperienza
totalmente naturale?”
http://www.youtube.com/watch?v=vkD6EmeDYOY
FEEL
FEEL.. Pubblicità stampa “Patek Philippe”, produttore di orologi di lusso.
Headline: “In realtà non possiedi mai un Patek Philippe. Te ne occupi soltanto per la generazione successiva. Inizia la tua propria tradizione”.
1.1 LA PUBBLICITÀ
Messaggio duplice: senso di felicità del presente combinato con la nozione che il Patek Philippe è un oggetto da tramandare di padre in figlio
https://www.patek.com/contents/default/it/advertising2013.html
THINK.
THINK. Campagna pubblicitaria lanciata dalla “Newspaper Association of America”.
Scopo: promuovere l’istruzione e incoraggiare la lettura
Tema: ruolo importante che i giornali possono giocare nella 1.1 LA PUBBLICITÀ
Tema: ruolo importante che i giornali possono giocare nella formazione dei giovani
Slogan: “Sprona i tuoi figli a leggere ogni giorno”, “Inizia tutto dai quotidiani”
ACT
ACT.. Campagna pubblicitaria della “Rogaine”, farmaco che stimola la crescita dei capelli.
Tag-line: “Signori, mettete in moto i vostri follicoli”
Scopo: la campagna si è rivolta ai consumatori uomini che possono sentirsi a disagio per la perdita dei capelli e ha voluto dare loro la possibilità di agire, evocando le gare 1.1 LA PUBBLICITÀ
voluto dare loro la possibilità di agire, evocando le gare automobilistiche.
La comunicazione di Nike non è incentrata direttamente sul prodotto, ma vuole raccontare una “storia”.
“Human Chain” spot Nike del brand “Just do it” e celebra l’intensità, il dinamismo e la determinazione che uniscono gli atleti di tutte le discipline.
http://www.youtube.com/watch?v=ffbILeBRwpA
RELATE
RELATE.. La “Tropicana Pure Premium Orange Juice” ha realizzato una pubblicità che mette in relazione la marca ai ruoli sociali.
Un uomo dall’aspetto atletico seduto sul balcone di un appartamento, circondato dall’attrezzatura sportiva durante un allenamento mattutino, fa una pausa per bere 1.1 LA PUBBLICITÀ
durante un allenamento mattutino, fa una pausa per bere del succo di frutta.
Slogan: “Una mattina senza Tropicana Pure Premium?
Un’opzione che non esiste”
Incrocio tra una rivista (magazine) e un catalogo (catalog)
Contenuto eterogeneo: dagli articoli sui prodotti e i loro prezzi a fotografie artistiche evocative; da speciali dedicati a fenomeni di costume a questioni d’immagine
• ABERCROMBIE & FITCH: servizi su come scegliere il cane giusto, sulle auto più di moda, sulle birre e i vini migliori, e un diario di viaggio
1.2 COMUNICAZIONE AZIENDALE INTERNA ED ESTERNA - MAGALOG
intitolato “Sole, surf, sesso e Sydney”.
• LE MONDE D’HERMES: il numero primavera/estate del 1998 celebrava gli alberi e conteneva un messaggio esperienziale del presidente Jean Louis Dumas-Hermes: “Dove saremmo senza alberi?”. Stampato su carta patinata, i prodotti Hermes sono presentati attraverso servizi fotografici che riprendono il tema dell’albero.
• MAX MARA: primo magalog italiano. Stampa 500.000 copie, vanta
un’edizione francese, una inglese e una tedesca. Contiene rubriche non solo di moda, ma anche di viaggi, cucina e attualità.
1.2 COMUNICAZIONE AZIENDALE INTERNA ED ESTERNA - MAGALOG
WALT DISNEY COMPANY: l’annual report del 2005 racchiude in 100 pagine tutto il mondo Disney. Stile di scrittura semplice e diretto e
numerose immagini per trasmettere messaggi, emozioni e valori positivi.
1.3 COMUNICAZIONE AZIENDALE INTERNA ED ESTERNA – ANNUAL REPORT
Alimenta quel rapporto di complicità e magia tra
Disney e le persone di tutto il mondo
NOMI LOGHI E CODICI DI
2. EXPRO - IDENTITA’ VISIVA E VERBALE
NOMI LOGHI E CODICI DI
((SenseSense ofof vision)vision)
MARCA FRIOL
PERLANA
SOFFICINI
DESIGN PRODUCT DISPLAY 3. E
XP
RO– PRESENZA DEL PRODOTTO
DESIGN PRODUCT DISPLAY
PACKAGING
PERSONAGGI DI
MARCA
3. E
XP
RO– PRESENZA DEL PRODOTTO
3. E
XP
RO– PERSONAGGI DI MARCA
4. CO-BRANDING
G LI E X P RO DEL C O -B RANDING
INCLUDONO :
- E VENTI E S PONSORIZZAZIONI
- E VENTI E S PONSORIZZAZIONI
-A LLEANZE E P ARTNERSHIP -L ICENSING
-P RODUCT P LACEMENT
4.1 G
LI EVENTI E LES
PONSORIZZAZIONIExPro per eccellenza!!!
La finalità è soprattutto quella di creare valore emozionale a favore della marca o dell'azienda.
In generale gli eventi tendono ad essere più efficaci e meno costosi della pubblicità. Questa, infatti, genera notorietà ma difficilmente determina un'intenzione d'acquisto. Integrare la pubblicità con un evento ha l'obiettivo di creare impatto emotivo.
I L CASO H EINEKEN
MILANO, 21 ottobre 2009, alla vigilia del big match Real Madrid – Milan, la Heineken tende una trappola a 500 tifosissimi rossoneri, che vengono praticamente costretti (chi dal capo, chi dalla fidanzata) ad assistere ad una serata di musica da camera all’Auditorium Mahler di Milano piuttosto che poter assistere alla super sfida del Santiago Bernabeu. La musica procede tediosa mentre ad un tratto i musicisti iniziano a suonare le procede tediosa mentre ad un tratto i musicisti iniziano a suonare le note della Champions League. “Are you still with us?” si legge,
“Real-Milan sono in campo, godiamoci insieme la partita“…
meno male che era uno scherzo… esplode il Santiago Bernabeu e sul maxi-schermo parte la partita in diretta.
FEEL/RELATE
http://www.youtube.com/watch?v=Vo-9xizPXv4
4.2 P
RODUCTP
LACEMENTÈ l’inserimento di marche o beni di consumo in produzioni cinematografiche o televisive
Tipologie:
1) Visual Placement (007-Tomorrow never dies/ BMW) http://www.youtube.com/watch?v=qKAME9fAA-4
2) Script Placement (Sex and the City/Manolo Blanich) 2) Script Placement (Sex and the City/Manolo Blanich) http://www.youtube.com/watch?v=oKEUaHHlYYs
3) Plot Placement (Il diavolo veste Prada, Colazione da Tiffany)
In Italia è stato introdotto solo nel 2004 dal decreto Urbani.
Prima era considerato pubblicità occulta
5. GLI SPAZI ESPOSITIVI
Gli spazi espositivi sono spesso l'espressione più esauriente della “brand culture”: i valori e i comportamenti dei manager dietro una marca
Edifici Uffici
Spazi pubblici Stand commerciali
Negozi
Mezzi di trasporto
Crescente attenzione al marketing sensoriale ed emozionale del punto vendita (concept store).
5. GLI SPAZI ESPOSITIVI
I suoi Showroom si posizionano come punto di riferimento non solo per le politiche di distribuzione ma anche per quelle di comunicazione.
Duplice finalità:
-Punto vendita
-Luogo di incontro esperienziale. Showroom di via Solferino a Milano.
BOFFI
-Luogo di incontro esperienziale. Showroom di via Solferino a Milano.
Spazio espositivo di 1200 mq, su tre livelli, ognuno caratterizzato da un ambiente diverso per illuminazione, musica e profumazione e tutti accomunati da un design all’avanguardia e altamente suggestivo.
SENSE/FEEL
http://www.living24.it/spazio-l-appartamento-di-boffi/0,1254,58_ART_1959,00.html
Prada da alcuni anni ha avviato il modello degli epicentri. Il primo è stato aperto nel 2001 a SoHo, nel distretto della moda a New York, è costato Euro 35 milioni ed occupa una superficie di 4.000 mt quadri. Il progetto vuole creare un “laboratorio in cui l’azienda possa sperimentare nuove forme d’interazione con la clientela”.
PRADA
Punti chiave:
• varietà: i pdv non devono essere identici e lo stesso pdv può contenere diversi spazi
• esclusività
• mutabilità: “percezione del nuovo”, essenziale per mantenere la vitalità del marchio
• no profit: l’epicentro promuove attività culturali e no profit
6. I SITI WEB E I MEDIA ELETTRONICI
“I commercianti che trattano l'e-commerce come qualcosa di più di un registratore di cassa digitale avranno la meglio. Le vendite sono sempre l'obiettivo finale, ma la vendita da sola è solo una parte dell’esperienza virtuale del cliente”
(Bill Gates) (Bill Gates)
Le possibilità di interazione offerte da internet forniscono un luogo ideale per creare un’esperienza.
Musica, animazione, clip audio e video, collegamenti, chat sono tutti strumenti utili a rendere memorabile quella che viene chiamata “user experience”
7. LE PERSONE
• Le persone possono essere efficaci per tutti i 5 SEM
• Personale di vendita, rappresentanti aziendali, erogatori di servizio ecc.
erogatori di servizio ecc.
• L’obiettivo finale è sempre quello di far vivere al
consumatore un’esperienza positiva, non solo nel
momento della transazione, ma anche in quelli
precedenti e successivi
COMUNI
CAZIONE IDENTITÀ PRODOTTI CO-
BRANDING SPAZI SITI
WEB PERSONE
C
ON ISEM
E GLIE
XP
RO SI PUÒ COSTRUIRE LAGRIGLIA ESPERIENZIALE,
STRUMENTOC
HIAVE DELLAPIANIFICAZIONE STRATEGICA
SENSE
FEEL
THINK
ACT RELATE
PIANIFICAZIONE STRATEGICA DEL
MARKETING ESPERIENZIALE