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FUNZIONE ATTUARIALE VERIFICHE EFFETTUATE DA MAGGIO A OTTOBRE 2021

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FUNZIONE ATTUARIALE

VERIFICHE EFFETTUATE

DA MAGGIO A OTTOBRE 2021

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SOMMARIO

FUNZIONE ATTUARIALE - VERIFICHE

1. PREMESSA ... 2 2. VERIFICA DELLA PRESENZA DELLA NORMATIVA REGOLANTE LE PRESTAZIONI DI

CIASCUNA SEZIONE ... 3 3. PREDISPOSIZIONE DELLE PROCEDURE DELLA FUNZIONE ATTUARIALE ... 3 4. RICOGNIZIONE DELLE METODOLOGIE E DEI MODELLI SOTTOSTANTI IL CALCOLO DELLE RISERVE TECNICHE E DELLE IPOTESI ADOTTATE PER E VALUTAZIONI AL 30/06/2021 ... 3 4.1. IPOTESI TECNICHE UTILIZZATE ... 4 4.2. VERIFICA SULLA SUFFICIENZA E QUALITA’ DEI DATI UTILIZZATI NEL CALCOLO DELLE RISERVE ... 6 4.3. VERIFICHE SULLE VALUTAZIONI PER LA SEMESTRALE: “DBO”, “CSC”, “INTEREST

EXPENSE”, “AGL” ... 6 5. VERIFICA SULLA DETERMINAZIONE DELLE OFFERTE DI CAPITALIZZAZIONE DELLE

PRESTAZIONI ... 8 6. ANALISI SULLE PENSIONI DI REVERSIBILITA’ CONFRONTO TRA DIFFERENZA DI ETA’

EFFETTIVA TRA DANTE CAUSA E SUPERSTITE E DIFFERENZA FAMIGLIA TIPO INPS ... 9

7. ANALISI DELLE INTEGRAZIONI 335 PER LA CASSA DI PREVIDENZA... 10

8. CONCLUSIONI ... 11

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1. PREMESSA

Il D.lgs. n. 147 del 13 dicembre 2018, che ha dato attuazione alla direttiva IORP II del Parlamento Europeo, relativa alle attività e vigilanza delle forme pensionistiche complementari e successivamente le nuove Direttive del 29 luglio 2020, hanno stabilito che alla Funzione Attuariale competono:

• il coordinamento e la supervisione del calcolo delle riserve tecniche;

• la valutazione in ordine all’adeguatezza delle metodologie e dei modelli utilizzati per il calcolo delle riserve tecniche e delle ipotesi fatte a tal fine;

• la valutazione della sufficienza, accuratezza e completezza dei dati utilizzati per il calcolo forniti dalle strutture operative.

In particolare, la Funzione Attuariale attesta l’affidabilità e l’adeguatezza del calcolo delle riserve tecniche e riporta all’organo preposto gli scostamenti significativi tra l’esperienza reale e le ipotesi sottese alle riserve, proponendo eventuali modifiche. La Funzione contribuisce, inoltre, per quanto di competenza, alla individuazione dei rischi del Fondo Pensione.

Come noto, il Fondo a Prestazione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo da molti anni si avvale per tutte le valutazioni attuariali dello Studio Olivieri Associati (incaricato dalla Banca/sponsor ai sensi di Statuto) mentre la Funzione Attuariale è interna al Fondo e opera in maniera autonoma per le attività sopra descritte.

Nel semestre di riferimento della presente relazione la Funzione Attuariale ha predisposto la procedura operativa relativa al processo di competenza e verificato la completezza, per ogni sezione del Fondo, della normativa necessaria alla determinazione degli impegni.

Lo studio attuariale incaricato, per lo stesso arco temporale, ha calcolato le riserve secondo il principio contabile internazionale IAS19 per il bilancio semestrale della Banca insieme alle altre voci sotto meglio descritte e per alcuni iscritti del Fondo ex BDN ed ex Cassa di Previdenza le nuove offerte di capitalizzazione.

La scrivente Funzione ha effettuato autonomamente le verifiche sulle varie voci determinate per la semestrale della Banca e sulle offerte di capitalizzazione e svolto delle analisi sulla platea dei pensionati di reversibilità con riferimento all’età stimata rispetto a quella effettiva e alla integrazione per l’abbattimento della percentuale di reversibilità da parte dell’INPS per effetto dell’art.1, comma 41, della legge 335 del 8/8/95 (di seguito per brevità “integrazione 335”), pagata alla platea della Cassa di Previdenza.

Ciò premesso, nei punti successivi si riporta una descrizione dettagliata delle attività di verifica e ricognizione svolte.

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2. VERIFICA DELLA PRESENZA DELLA NORMATIVA REGOLANTE LE PRESTAZINI DI CIASCUNA SEZIONE

La Funzione Attuariale ha verificato la presenza, in una apposita directory del Fondo a Prestazione Definita, per ogni sezione, dei Regolamenti alla base della determinazione delle varie pensioni integrative e degli Accordi di Confluenza a suo tempo stipulati. L’eventuale documentazione incompleta è stata integrata ed è stato infine predisposto un file di riepilogo con l’indicazione per ogni sezione delle date degli accordi e dei regolamenti.

La normativa in formato digitale è salvata in T:\05_AREA_OPERATIVA E COMPLIANCE\00_CONFLUENZE, per ciascuna banca che ha istituito il Fondo Pensione confluito; tale archivio sarà via via integrato dalle nuove confluenze.

Come indicato nella Policy della Funzione Attuariale a questa spetta la conservazione dei Regolamenti delle varie platee degli iscritti e gli Accordi sottoscritti dalle fonti istitutive.

3. PREDISPOSIZIONE DELLE PROCEDURE DELLA FUNZIONE ATTUARIALE

In ottemperanza a quanto stabilito nella Policy della Funzione Attuariale, la medesima ha redatto la procedura operativa relativa al processo di competenza.

La suddetta procedura descrive le varie attività di verifica sulle valutazioni attuariali necessarie al Fondo, effettuate dallo studio attuariale incaricato. Dette attività, come stabilito dalle nuove Direttive alle forme pensionistiche complementari del 29/7/2020, sono volte ad una valutazione in ordine all’adeguatezza delle metodologie e dei modelli utilizzati per il calcolo delle riserve tecniche e delle ipotesi fatte a tal fine, nonché alla valutazione della sufficienza, accuratezza e completezza dei dati utilizzati per il calcolo forniti dalle strutture operative.

Il documento denominato “Procedure di controllo dei processi attuariali”, dopo la condivisione con il Direttore, la Funzione Revisione Interna e la Funzione Rischi, è stato sottoposto alla Commissione Amministrativa e di Autovalutazione del 15 settembre 2021 per informativa e per eventuali integrazioni/osservazioni e infine sottoposto all’attenzione del successivo Consiglio di Amministrazione per la definitiva approvazione.

4. RICOGNIZIONE DELLE METODOLOGIE E DEI MODELLI SOTTOSTANTI IL CALCOLO DELLE RISERVE TECNICHE E DELLE IPOTESI ADOTTATE PER E VALUTAZIONI AL 30/06/2021

Nel periodo indicato la Funzione ha verificato le valutazioni secondo il principio contabile internazionale IAS19 fatte per la semestrale della Banca.

Le valutazioni secondo il principio contabile IAS19 della passività derivante dal piano pensionistico a prestazione definita (di seguito “DBO” – Defined Benefit Obligation) sono state

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4 effettuate sulla base delle disposizioni regolamentari del Fondo e dei principi regolati dallo IAS 19.

Al fine di determinare il “DBO”, è stato utilizzato il metodo delle generazioni su base individuale, per un gruppo chiuso, in quanto non sono previsti nuovi ingressi, utilizzando il sistema tecnico- finanziario della capitalizzazione completa per un arco temporale tale da analizzare la gestione del Fondo fino alla totale estinzione di ogni obbligazione nei confronti degli iscritti e dei loro superstiti.

Sono state determinate, distintamente le seguenti grandezze:

 valore attuale medio degli oneri futuri relativi ai pensionati esistenti alla data di riferimento (comprese le pensioni di reversibilità) e valore attuale medio degli impegni previdenziali del Fondo relativi ai differiti (“DBO pensionati e differiti”);

 valore attuale medio degli impegni del Fondo maturati dal personale in servizio iscritto al Fondo e valore attuale medio degli impegni previdenziali del Fondo maturati dagli esodati (“DBO attivi ed esodati”)

Con tale metodo vengono seguite anno per anno la popolazione dei pensionati fino alla loro completa estinzione (e dei relativi superstiti) e la popolazione degli attivi, esodati e differiti fino al collocamento a riposo e poi fino ad estinzione (loro e dei relativi superstiti).

Si precisa, inoltre, che la suddetta metodologia, applicata ai soli pensionati, coincide con quella utilizzata per il calcolo della riserva matematica secondo i principi civilistici, avendo i pensionati maturato interamente la prestazione. Diversamente, per quanto riguarda il valore attuale medio, secondo lo IAS 19, dei futuri flussi delle pensioni spettanti agli attivi e agli esodati al momento dell’accesso in quiescenza, è calcolato anch’esso sulla base dell’anzianità complessivamente raggiunta a detta epoca (come nel bilancio civilistico), ma riproporzionato sulla base della sola anzianità maturata alla data di valutazione.

I principi adottati per la determinazione del “DBO” sono conformi alla metodologia denominata Projected Unit Credit Method imposta dal principio IAS 19 e con quanto stabilito dalle Linee Guida dell’Ordine degli Attuari e dalla prassi in uso per le valutazioni dei fondi preesistenti a prestazione definita.

4.1. IPOTESI TECNICHE UTILIZZATE

Le BASI TECNICHE DEMOGRAFICHE utilizzate per le valutazioni della semestrale, sono le stesse utilizzate per il bilancio 2020 in quanto nel periodo in esame non sono intervenuti aggiornamenti definitivi nelle tavole demografiche ufficiali.

BASI TECNICHE DEMOGRAFICHE:

 per le probabilità annue di eliminazione per morte del personale in servizio sono state utilizzate le tavole SI 2019, opportunamente modificate sulla base dei relativi dati storici forniti dalla Capogruppo con un abbattimento del 55% per i maschi e del 40% per le femmine;

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 per le probabilità annue di eliminazione per invalidità permanente del personale in servizio sono state utilizzate le tavole adottate dall’I.N.P.S.;

 le probabilità annue di eliminazione per cause diverse dalla morte, dall’invalidità permanente e dal collocamento a riposo, esse sono state ricavate mediante opportune perequazioni, dai relativi dati storici forniti dalla capogruppo;

 per le probabilità annue di eliminazione per morte dei pensionati e di eliminazione per morte dei componenti del nucleo superstite sono state utilizzate le tavole SI 2019, applicate tenendo conto dell’aggancio al progressivo aumento della speranza di vita;

 per le probabilità di lasciare famiglia e per la composizione del nucleo familiare medio, distinte per sesso ed età del dante causa, sono state utilizzate le tavole adottate nel modello I.N.P.S (Fonte: “Il modello INPS e le prime previsioni al 2010);

 per i requisiti minimi per il collocamento a riposo si è opportunamente tenuto conto delle ultime disposizioni legislative.

BASI TECNICHE FINANZIARIE:

Per le valutazioni secondo lo IAS19 al 30/06/2021 è stato utilizzato un tasso di attualizzazione pari allo 0,57%: tale tasso è stato ricavato come media ponderata dei tassi della curva Eur Composite AA al 30/06/2021 pesando ciascun tasso con il rapporto tra il flusso di pagamento previsto a ciascuna scadenza e l’importo dei pagamenti totali fino a estinzione dell’intera popolazione appartenente al Fondo a prestazione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo.

La curva Eur Composite AA è stata individuata in accordo con la Banca Sponsor e riassume le condizioni di mercato dell’area geografica Euro in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial.

Di seguito la tabella dei tassi della curva Eur Composite AA al 30/06/2021.

Scadenze 1 2 3 4 5 7 8 9 10 15

Tassi -0,47% -0,38% -0,28% -0,17% -0,07% 0,14% 0,24% 0,34% 0,44% 081%

Per quanto riguarda il dettaglio della curva dei tassi e la procedura per la determinazione dei valori mancanti si rimanda alla relazione di fine anno.

Di seguito un breve riepilogo delle altre basi tecniche utilizzate.

INDICE DEL COSTO DELLA VITA PER FAMIGLIE DI IMPIEGATI E OPERAI: è stato adottato un tasso pari all’1,60%, ricavato come media ponderata dei tassi della curva europea Zero-Coupon /Inflation-Indexed Swap al 30/06/2021 (riportati nella Tabella sottostante), utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo pagato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare fino all’estinzione della popolazione considerata (con riferimento a tutti i Fondi del Gruppo).

Scadenze 1 2 3 4 5 6 7

Tassi 1,87% 1,53% 1,49% 1,48% 1,49% 1,51% 1,51%

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6

8 9 10 12 15 20 25 30

1,52% 1,53% 1,54% 1,56% 1,61% 1,66% 1,70% 1,71%

TASSO ANNUO DI RIVALUTAZIONE DELLE PENSIONI: esso è stato posto pari al 80% del tasso di inflazione prevista (1,28%); tale aliquota di perequazione è stata ricavata per le valutazioni dello scorso Bilancio sulla base delle disposizioni legislative in materia di rivalutazione delle pensioni e tenendo conto dei dati relativi alla platea oggetto di valutazione.

TASSO ANNUO MEDIO DI AUMENTO DELLE RETRIBUZIONI: per le variazioni tabellari delle retribuzioni (anche per passaggi di categoria, scatti di anzianità) sulla base delle indicazioni fornite dalla Capogruppo, sono state ipotizzate le percentuali di incremento previste per il bilancio 2020.

TASSO DI CAPITALIZZAZIONE DEI MONTANTI CONTRIBUTIVI versati dai lavoratori ai fini I.N.P.S., rivalutati annualmente in base alla variazione media quinquennale del PIL nominale (come previsto nell’A.G.O.): è stata effettuata un’analisi basata sulle più recenti previsioni pubblicate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dal Fondo Monetario Internazionale, relative all’evoluzione del PIL (Documento Economia e Finanza e Conferenza dei Servizi).

TASSO ANNUO DI INCREMENTO DEI MASSIMALI RETRIBUTIVI PENSIONABILI I.N.P.S., si è adottata l’ipotesi dell’1,60% annuo (pari al tasso annuo di inflazione monetaria, come previsto nell’A.G.O.);

Le basi tecniche finanziarie sono in linea con quelle delle precedenti valutazioni e aggiornate alla data di calcolo.

4.2. VERIFICA LA SUFFICIENZA E LA QUALITA’ DEI DATI UTILIZZATI NEL CALCOLO DELLE RISERVE Come concordato con Capogruppo, il calcolo del “DBO” per tutte le tipologie di iscritti viene effettuato al 30/6 sulla platea utilizzata al 31/12 dell’anno precedente; tale ipotesi risulta comunque prudente visto che il gruppo è chiuso e non può che diminuire per decesso degli iscritti.

Per le verifiche sulla platea si rimanda pertanto alla precedente relazione.

4.3. VERIFICHE SULLE VALUTAZIONI PER LA SEMESTRALE: “DBO”, “CSC”, “INTEREST EXPENSE”,

“AGL”

Come sopra specificato, per la semestrale della Banca, viene determinato il valore attuale medio delle prestazioni maturate “DBO - Defined benefit obligation” distintamente per la platea degli attivi ed esodati e per quella dei pensionati e dei differiti.”

Per la platea dei pensionati la prestazione è interamente maturata e pertanto il “DBO” viene calcolato con la stessa metodologia utilizzata per la determinazione delle riserve matematiche del bilancio tecnico. Per la platea degli attivi e degli esodati il “DBO” è calcolato invece come valore attuale medio dei futuri flussi delle pensioni spettanti al momento dell’accesso in

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7 quiescenza, calcolate sulla base dell’anzianità complessivamente raggiunta a detta epoca, ma riproporzionate sulla base della sola anzianità maturata alla data di valutazione (in sostanza la pensione spettante è moltiplicata per il rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di valutazione e l’anzianità complessivamente raggiunta al pensionamento).

Attualmente nel Fondo a Prestazione Definita solo i fondi di seguito riportati hanno attivi ed esodati con prestazioni non interamente maturate.

FONDO EX CARISBO

FONDO EX BCA ADRIATICO FONDO EX CREDIOP

EX CASSA DI PREVIDENZA SANPAOLO

L’iscritto ha la prestazione interamente maturata quando ha raggiunto la massima anzianità utile ai fini della determinazione della prestazione integrativa (ad esempio per gli iscritti della ex Cassa di Previdenza Sanpaolo 40 anni di anzianità).

Il tasso di attualizzazione utilizzato per il calcolo, pari allo 0,57% risulta più alto rispetto a quello di fine anno dello 0,16%.

Altre voci determinate per la semestrale della Banca:

• Il CSC “Current Service Cost”, ossia l’incremento del valore attuale delle riserve dovuto a mezzo anno di servizio in più prestato dagli attivi che ancora non hanno maturato la prestazione.

• L’“Interest Expense”, ossia l’onere finanziario per il periodo di riferimento, dato dall’incremento del valore attuale dell’obbligazione dovuto all’avvicinarsi della scadenza.

• L’ AGL “Actuarial (Gains)/Losses arising: il valore degli utili/perdite attuariali generati nel periodo di riferimento. Tale valore recepisce sia il fatto che le esperienze effettive nel periodo di riferimento possono essere state diverse dalle previsioni effettuate in occasione della precedente valutazione, sia il fatto che le ipotesi attuariali utilizzate nella presente valutazione sono, in parte, diverse da quelle utilizzate nella precedente valutazione.

• Il Balance of Fund movements: generato dalla somma degli importi liquidati di competenza del periodo di riferimento.

Per la verifica del “DBO” al 30/6 sono state fatte due stime: un calcolo per interpolazione tra le i DB0 puntualI al 30/12/2020 e al 31/12/2021 e uno con metodo “overall” partendo dalla riserva di fine anno.

Le altre voci sono state determinate con una stima forfettaria e verificate globalmente.

Di seguito i valori oggetto di verifica.

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8 (+) DBO al

31.12.2020

(+) Current Service Cost

(+) Interest Expense

(-/+) Actuarial (Gains)/Losses

arising

(-) (Balance of Fund movements)

(+) DBO al 30.06.2021

702.346 1.576 553 -10.589 -21.579 672.307

Le differenze riscontrate con i ricalcoli del “DBO” effettuati sono inferiori al 2% e attribuibili alle diverse metodologie utilizzate.

5. VERIFICA SULLA DETERMINAZIONE DELLE OFFERTE DI CAPITALIZZAZIONE DELLE PRESTAZIONI

La Funzione Attuariale ha fatto una verifica sull’intero processo di calcolo, pagamento e rimborso da parte della Banca delle offerte di capitalizzazione avvenute nel corso dell’anno 2020. Più nel dettaglio ha verificato:

• I calcoli delle nuove offerte effettuate nel corso del 2020 (attività completata l’anno scorso);

• Per le offerte accettate, la corrispondenza tra l’offerta calcolata e il pagamento effettuato;

• per le offerte di capitalizzazione della Ex Cassa di Previdenza la richiesta di rimborso alla Banca e il relativo pagamento avvenuto sulla base della percentuale di ripianamento dell’anno di calcolo.

Si ricorda che la percentuale di ripianamento per ogni anno corrisponde alla aliquota di disavanzo del DBO rispetto al patrimonio.

ANNO DBO PATRIMONIO DISAVANZO %RIPIANAMENTO

2020 264.576 138.982 - 125.594 47%

Le verifiche non hanno fatto emergere anomalie.

Anche nel 2021 sono proseguite le operazioni di trasformazione in capitale delle prestazioni in corso di erogazione ai sensi dell’art.47 bis dello Statuto per la cd. platea residuale ex BdN (composta da beneficiari iscritti alla data del 25/6/2012): nel primo semestre dell’anno sono state inoltrate 34 offerte corrispondenti alla riserva matematica al 31/12/2020.

Nel mese di giugno sono state inviate le offerte di capitalizzazione anche a 48 iscritti della ex Cassa di Previdenza di cui 43 sono nuovi pensionati del 2020 e 5 pensionati della platea residuale che non avevano la prestazione pensionistica definitiva.

La Funzione Attuariale ha verificato le offerte di trasformazione in capitale delle prestazioni pensionistiche riferite alla platea “residuale” dell’ex Banco di Napoli rideterminando la riserva al 31/12/2020 e applicando successivamente l’abbattimento del 6%.

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9 Analogamente la Funzione ha verificato in modo puntuale le offerte inviate agli iscritti della ex Cassa di Previdenza determinate per il 43 nuovi pensionati del 2020 come “DBO” alla data del 31/12/2020 e per i 5 pensionati della platea residuali dei provvisori con data di calcolo 31/12/2017; entrambi i valori sono stati determinati sulla base dei dati forniti con abbattimento del 6% per importi si pensione superiori ai 10.000 euro.

Per quanto riguarda le verifiche in merito all’adeguatezza delle metodologie e dei modelli utilizzati per il calcolo delle riserve tecniche e delle ipotesi fatte a tal fine si rimanda alla relazione fatta in merito al bilancio 2020.

I dati anagrafici utilizzati sono stati verificati con quelli del bilancio e a campione con i dati presenti nell’applicativo gestionale.

Le differenze riscontrate derivano dalla diversa metodologia utilizzata per il calcolo e nel complesso sono inferiori all’1%.

6

. ANALISI SULLE PENSIONI DI REVERSIBILITA’ CONFRONTO TRA DIFFERENZA DI ETA’

EFFETTIVA TRA DANTE CAUSA E SUPERSTITE E DIFFERENZA FAMIGLIA TIPO INPS

Come è noto, per la maggior parte delle sezioni del Fondo non sono disponibili, per ciascun iscritto, informazioni aggiornate in merito alla reale situazione familiare. Per tale ragione, per tutte le valutazioni in merito alla reversibilità in caso di decesso dell’iscritto si utilizzano le probabilità di lasciare famiglia e la composizione del nucleo familiare medio, distinte per sesso ed età del dante causa, adottate nel modello I.N.P.S (Fonte: “Il modello INPS e le prime previsioni al 2010).

Al fine di verificare l’adeguatezza di tali ipotesi, con riferimento in particolare alla età del coniuge superstite, come suggerito anche dalla Funzione di Revisione Interna, la Funzione Attuariale ha effettuato, con i dati a disposizione, una prima analisi sulle pensioni di reversibilità attualmente in pagamento in merito alla differenza di età tra il superstite e il dante causa.

La platea costituita dai figli superstiti risulta poco numerosa (65 teste di cui solo 13 con codice del dante causa disponibile) e pertanto non si è ritenuto opportuno fare una analisi sul fenomeno.

Le pensioni di reversibilità complessivamente alla base della analisi sono quelle oggetto delle valutazioni al 31/12/2020 ossia una platea di 1906 beneficiari.

Per una parte di questi iscritti non è riportato negli archivi a nostra disposizione il codice matricola del dante causa. Per i superstiti per cui è disponibile tale codice è stata fatta una ricerca sui decessi degli ultimi 30 anni al fine di trovare anno di nascita e di morte del dante causa.

Gli iscritti, “coniugi superstiti”, analizzati, sono alla fine quelli con i dati del dante causa completi e sono pari solo a 678. Su questa platea, distintamente per sesso ed età del dante causa al momento del decesso, è stata fatta un’analisi sull’età del coniuge superstite ed è stata poi confrontata con quella ipotizzata da INPS.

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10 Per gli iscritti analizzati maschi ecco i dati riscontrati.

ETA' MEDIA DANTE CAUSA AL DECESSO

NUMEROSITA'

ETA' MEDIA CONIUGE AL DECESSO

DIFFERENZA MEDIA DI ETA'

ETA' MEDIA CONIUGE INPS

DIFFERENZA MEDIA DI ETA' INPS

DELTA ETA’

MEDIA-ETA’

INPS

80,1 649 75,3 4,8 74,2 5,9 1,1

La differenza di età media della popolazione maschile osservata con il coniuge superstite è di 4,8 anni mentre quella media con le ipotesi Inps risulta di 5,9 anni con una differenza di circa un anno.

Gli iscritti analizzati di sesso femminile deceduti hanno una numerosità molto più bassa e fornito i seguenti risultati.

ETA' DANTE CAUSA AL DECESSO

NUMEROSITA'

ETA' MEDIA CONIUGE AL DECESSO

DIFFERENZA MEDIA DI ETA'

ETA' MEDIA CONIUGE INPS

DIFFERENZA MEDIA DI ETA' INPS

DELTA ETA’

MEDIA- ETA’

INPS

71,8 29 72,3 -0,6 73,8 -2 -1,4

I dati analizzati non riguardano la platea iniziale degli iscritti al Fondo a prestazione definita ma solo un sottoinsieme di coloro che non hanno optato per l’offerta di capitalizzazione della pensione integrativa e pertanto sono affetti da “anti selezione” (potrebbero aver optato per il pagamento della pensione integrativa gli iscritti con coniuge più giovane della media).

Per questa ragione e per la poca numerosità osservata, i dati riscontrati non sono tali da poter fornire una solida base statistica per la stima dei carichi familiari, tuttavia per la popolazione maschile si può dire che confermano la prudenzialità delle ipotesi utilizzate.

Per quanto riguarda la platea dei “coniugi superstiti “di sesso maschile la popolazione osservata è poco numerosa per poter essere presa in considerazione come base statistica.

7

. ANALISI DELLE INTEGRAZIONI 335 PER LA CASSA DI PREVIDENZA

Lo Statuto della Cassa di Previdenza, all’articolo 30, prevede che in caso di decesso dell’iscritto al superstite spettino le percentuali di pensione integrativa di reversibilità previste dall’INPS (60%

al coniuge maggiorata del 20% per ciascun figlio od equiparato minore di anni 18 ovvero di anni 21, se studente di scuola media superiore ovvero di anni 26 se studente universitario…) Per una interpretazione “estensiva” del suddetto articolo, la Cassa di Previdenza, qualora l’INPS effettui un abbattimento della percentuale di reversibilità per effetto dell’art.1 comma 41 della

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11 legge 335 del 1995, effettua una integrazione della pensione integrativa tale da garantire all’iscritto complessivamente le percentuali INPS al lordo dell’abbattimento.

La Funzione Attuariale ha effettuato una analisi sulle integrazioni 335 in pagamento nel corso del 2021 evidenziano i seguenti dati (da una estrazione sui pagamenti di maggio).

Le 335 vengono pagate a 99 superstiti su un totale di 463 pensionati di reversibilità. La percentuale degli iscritti che percepiscono l’integrazione 335 rispetto al totale dei pensionati di reversibilità è pertanto del 21%.

Analizzando invece il numero di nuove 335 sul totale di nuove pensioni di reversibilità sorte dal 2018 ad ora la percentuale dei nuovi pensionati superstiti con diritto alla 335 risulta essere pari al 27,6%.

Anche in termini di importo il fenomeno risulta rilevante: in particolare l’importo dell’integrazione 335 è pari al 55% della pensione integrativa complessivamente erogata agli aventi diritto.

Non essendo l’integrazione esplicitata nello Statuto, la riserva tecnica tiene conto dell’integrazione 335 solo nel momento in cui viene calcolata e pagata e non viene fatto, al momento, alcun accantonamento preventivo (anche in mancanza di dati statistici robusti sul fenomeno).

Sulla base di queste analisi preliminari è stato chiesto allo Studio Olivieri Associati una prima quantificazione dell’incremento di riserva nell’ambito del Bilancio Tecnico al 31.12.2020 necessario per tener conto di questo fenomeno (supponendo che le nuove pensioni di reversibilità abbiano nel 27,6% dei casi una integrazione 335 e che l’importo del rimborso dovuto alla riduzione dell’INPS per effetto della Legge 335/95 sia il 55% della pensione integrativa Cassa così come osservato negli ultimi 3 anni). La riserva, complessivamente pari a 193 milioni di euro, subirebbe un incremento di circa 7,9 milioni di euro.

Alla luce di queste considerazioni la Funzione Attuariale ritiene opportuno un monitoraggio continuo del fenomeno e un ampliamento del periodo di osservazione con riferimento alle sole nuove integrazioni attivate (anche antecedente al 2018).

Si suggerisce inoltre di effettuare una quantificazione periodica dell’impatto della integrazione 335 sulle future pensioni di reversibilità, fenomeno questo che dovrebbe diminuire via via che aumentano i decessi e vengono pagate le pensioni integrative ai superstiti (infatti al momento del pagamento della pensione di reversibilità l’integrazione 335 da aleatoria diventa certa).

8

. CONCLUSIONI

Come ampiamente descritto nei punti precedenti, la scrivente Funzione ha effettuato le attività di verifica con riferimento a quanto espressamente richiamato nella Policy di competenza e svolto analisi su alcune ipotesi alla base delle valutazioni.

Dalle verifiche effettuate non sono emerse criticità.

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