• Non ci sono risultati.

C A M I L LO G U I DI

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "C A M I L LO G U I DI"

Copied!
3
0
0

Testo completo

(1)

C A M I L L O G U I D I

Commemorazione della vita e dell'opera scientifica di Camillo Guidi (1853-1941), uno dei Maestri della Scienza delle Costruzioni, letta alla R. Accademia delle Scienze di Torino dal Socio Nazionale Modesto Panetti nell'adunanza a Classi Unite del 27 maggio 1942. Ristampa del testo contenuto nel volume 77

degli Atti della predetta Accademia.

La Reale Accademia delle Scienze di T o r i n o c o m m e m o r a oggi il suo illustre Socio nazionale Ca- millo Guidi, col giustificato orgoglio di potersi con- siderare depositarla privilegiata della grande opera scientifica del Maestro. Egli, di fatto, con prefe- renza m a i smentita e con m i r a b i l e c o n t i n u i t à , con- segnò alle nostre Memorie ed ai nostri Atti, la p a r t e p i ù originale della sua grande p r o d u z i o n e , che se- gnò parecchie t a p p e nel progresso della scienza di cui fu cultore.

A l l ' a t t o commemorativo si è associata la Classe degli I n g e g n e r i , q u i r a p p r e s e n t a t a dal Sindacato di T o r i n o ; e il suo intervento ha un particolare signi- ficato, poichè l'attività del Guidi e la sua persona- lità scientifica furono spiccatamente orientate ai fini d e l l ' I n g e g n e r e , ai q u a l i , senza derogare al ri- gore ed alla elevazione del m e t o d o , rivolse t u t t o l ' a c u m e del suo ingegno disciplinatore.

D ' a l t r a p a r t e la p r o d u z i o n e scientifica del G u i d i è di quelle che non si possono studiare separata- m e n t e dal q u a d r o del progresso, nel r a m o speciale a cui a p p a r t e n n e r o . In questo q u a d r o la nostra Ac- cademia aveva registrato in passato conquiste di grande rilievo p e r o p e r a di insigni, antichi Soci;

come p r e s e n t e m e n t e , dopo la m o r t e del G u i d i , con- tinua a tenere u n a posizione di avanguardia p e r la brillante attività dei suoi valorosi allievi e colla- ratori, ora illustri docenti del nostro e di altri P o - litecnici del Regno.

La presenza a queste onoranze dei r a p p r e s e n - t a n t i della scienza e della tecnica, p e r c o m m e m o r a r e il Maestro, è d u n q u e p i e n a m e n t e giustificata.

Una cosa sola è inadeguata al c o m p i t o ; la scelta della mia persona fatta dalla nostra Presidenza. At- tribuitela al desiderio di accordare l'onore del m a n - dato al più anziano dei discepoli e collaboratori del G u i d i , non secondo ad altri nel vivo sentimento di gratitudine e nell'affetto devoto e profondo p e r L u i ; ed a n c h e , se me lo p e r m e t t e t e , come riconoscimento dell'attività che mi studiai di svolgere in altri c a m p i della Ingegneria, d o p o avere i m p a r a t o da Lui quello della Scienza delle Costruzioni.

In questi altri c a m p i , che Egli stesso volle sug- gerirmi, mi sono lusingato di applicare i caratteri inconfondibili del suo m e t o d o : e questo è anche ti- tolo di merito del Maestro, poichè la varia attività dei discepoli è dimostrazione del suo p o t e n t e spi- rito formativo e della fecondità del suo ingegno.

Camillo Guidi n a c q u e in R o m a il 24 luglio 1853, quattordicesimo figlio (di cui 12 viventi) del c o m m . Michele G u i d i , che copriva u n a delle più alte ca- riche del Governo Pontificio.

Nacque nel palazzo p a t e r n o , in Piazza P a g a n i c a ; una delle zone p i ù t i p i c a m e n t e r o m a n e , ai piedi del Campidoglio, da u n a famiglia insigne p e r virtù ed intelligenza, che diede all'Italia u o m i n i di fama m o n d i a l e , come il fratello Ignazio, illustre Orien- talista.

In q u e l l ' a m b i e n t e di austerità e di cultura creb- be il giovane Camillo, manifestando fin dalle scuole inferiori e medie u n a spiccata disposizione agli studi. D u r a n t e le classi liceali il Preside dell'Isti- tuto scrisse al p a d r e c h e , p e r d a r e un segno tangi- bile della sua soddisfazione a l l ' a l u n n o « salito al più alto grado della scala di m e r i t o » lo esonerava dal p a g a m e n t o delle tasse scolastiche con un provve- d i m e n t o che, a quei t e m p i , e date le condizioni agia- te della famiglia, aveva carattere di vera eccezione.

E n t r a t o poi nella Scuola di applicazione degli Ingegneri in R o m a , che il g r a n d e Luigi Cremona da pochissimo t e m p o , nel 1873, aveva costituito per la nuova Italia, vi conseguì a 24 anni con brillantis- sima votazione, la laurea di Ingegnere civile, e su- bito vi iniziò, come assistente di Cesare C e r a d i n i , la sua attività didattica, che doveva d u r a r e esatta- m e n t e c i n q u a n t a a n n i .

E r a allora nella sua p r i m a rigogliosa fioritura il metodo grafico, come mezzo di studio della statica delle costruzioni, che il M o h r , poco d o p o il 1870, aveva adottato nelle sue classiche trattazioni della deformata dell'asse geometrico delle travi inflesse, e che in R o m a l'opera magistrale del C r e m o n a , con lo s t r u m e n t o della geometria di posizione, e quella del Saviotti, con l'applicazione allo studio delle m a c c h i n e , avevano valorizzato fra noi.

Il G u i d i , da così insigni Maestri iniziato, ne in- tuì p r o n t a m e n t e l ' i m p o r t a n z a p e r la visualizza- zione dei problemi della statica, che il calcolo gra- fico offre a l l ' I n g e g n e r e , rivelandogli, con il trac- ciato delle forze o p e r a n t i n e l l ' i n t e r n o di u n a strut- t u r a , il meccanismo occulto del suo e q u i l i b r o , e per- mettendogli u n a diretta e p r o n t a intuizione del m o d o di resistere delle singole p a r t i : c o m p i t o squi- sitamente tecnico e a t t i t u d i n e p a r t i c o l a r m e n t e pre- ziosa p e r il progettista.

D ' a l t r a p a r t e il giovane studioso si sentì chia- m a t o ad estendere gli schemi geometrici della Sta- tica grafica classica agli a r d u i p r o b l e m i iperstatici, che soltanto il p r i n c i p i o della deformabilità ela- stica poteva risolvere.

In questo indirizzo i t e m p i e r a n o m a t u r i , e l'Ac- cademia di T o r i n o aveva registrato nelle sue Me- morie due lavori, che si possono dire due pietre miliari del c a m m i n o scientifico : l'enunciazione del teorema del m i n i m o lavoro, fatta nel 1857 dal Ge- nerale Luigi Federico M e n a b r e a , e la dissertazione sulla nuova teoria d e l l ' e q u i l i b r i o dei sistemi ela- stici, presentata da Alberto Castigliano nel 1875.

Q u a t t r o anni dopo il Castigliano ne dava gli svilup- pi esaurienti con la sua opera Théorie de l'équilibre des systèmes élastiques et ses applications, con la q u a l e , dal t e o r e m a delle derivate del lavoro, che egli aveva p e r p r i m o e n u n c i a t o , desumeva i pro- cedimenti analitici p e r il calcolo delle s t r u t t u r e iperstatiche. C o n t e m p o r a n e a m e n t e , o quasi, lavo- ravano all'estero coi medesimi intenti, ma seguendo

302

ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - A. 7 - N. 9 - SETTEMÉRE 1953

vie diverse, oltre al M o h r già r i c o r d a t o , il F r ä n k e l , il W i n k l e r , il K r o h n , il L a n d ed il Grashof.

P e r t a n t o , q u a n d o il Guidi nel 1882, ad anno scolastico iniziato, venne a T o r i n o p e r insegnare presso la nostra Scuola di applicazione degli Inge- gneri la Statica grafica, le sue ricerche, già orien- tate verso la teoria dell'arco elastico, con un p r i m o studio p u b b l i c a t o nel 1879 sugli Atti dei Lincei, risentirono, in questo indirizzo, un forte i m p u l s o . E in vero, nessun p r o b l e m a p i ù di questo si offre alla valorizzazione del m e t o d o grafico, in q u a n t o la curva delle pressioni, che riassume i ri- sultati più interessanti del calcolo d e l l ' a r c o , rivela, col suo a n d a m e n t o , nel m o d o p i ù espressivo, la fun- zione statica della s t r u t t u r a . Si trattava di trovare la via p e r tracciarla p r o n t a m e n t e p e r u n a qualsiasi condizione di carico. Una geniale concezione del prof. E d d y di Cincinnati, p u b b l i c a t a in quel t e m p o negli Atti della Associazione degli Ingegneri Ame- ricani, considerava l'arco come un meccanismo ca- pace di parzializzare il d i a g r a m m a dei m o m e n t i flettenti di una trave di u g u a l luce, soggetta agli stessi carichi, sottraendo da esso la figura chiusa fra la linea d'asse e la corda. Tale deduzione è l'ef- fetto della capacità p o r t a n t e , creata dal contrasto dei suoi elementi compressi e dalla resistenza degli appoggi alla spinta. I d e a l m e n t e t u t t o il lavoro di flessione p o t r e b b e essere sostituito da questa fun- zione, se la deformabilità stessa della struttura non escludesse la soluzione totalitaria del p r o b l e m a .

Ma la dimostrazione d e l l ' E d d y non era rigorosa, e la applicabilità del p r o c e d i m e n t o limitata.

Il G u i d i riprese lo studio dai suoi fondamenti, giungendo alla definizione precisa del p r o c e d i m e n t o grafico, ed illustrandola con belle a p p l i c a z i o n i ; e la sua magistrale trattazione venne accolta l ' a n n o 1884 nelle Memorie della nostra Accademia. Il p r i n - cipio di elasticità, che aveva già permesso al Casti- gliano la risoluzione analitica del p r o b l e m a del- l'arco, dava così vita ad un altro p r o c e d i m e n t o al- t r e t t a n t o esatto, ma con elementi operativi del tutto diversi, e s o m m a m e n t e espressivi, perchè rivelatori del meccanismo interno della resistenza.

P e r merito del giovane scienziato la nostra Ac- cademia segnava d u n q u e u n a nuova t a p p a fonda- mentale nel progresso delle applicazioni tecniche del principio di elasticità, e due anni d o p o , nel 1886, u n a seconda m e m o r i a del G u i d i , sullo stesso a r g o m e n t o , perfezionava il m e t o d o di risoluzione sintetica del meccanismo, riuscendo a t e n e r conto, in una sola ricerca, insieme con l'influenza p r e d o - m i n a n t e delle deformazioni a flessione, anche di quelle dovute allo sforzo n o r m a l e ed a cause indi- p e n d e n t i dai carichi, quali le variazioni di tempe- ratura ed i difetti di posa d e l l ' a r c o . Così i procedi- m e n t i e m p i r i c i , fino allora a d o t t a t i dagli Ingegneri, venivano in m o d o definitivo sorpassati, e sostituiti da un metodo di facile applicazione al caso p i ù generale dell'arco p o r t a n t e .

Subito d o p o , alla Scuola di T o r i n o , la p e r d i t a i m m a t u r a dolorosissima del suo Direttore Prof. Gio- vanni Curioni, avvenuta il 1" febbraio 1887, ren- deva vacante la cattedra di Scienza delle Costru- zioni, alla quale, in seguito a concorso, veniva chia- mato a succedergli il G u i d i .

Facile i m m a g i n a r e con quale ardore Egli si ac- cinse al suo compito di docente della disciplina fon- d a m e n t a l e della Ingegneria civile e meccanica, con i n t e n d i m e n t i innovatori dei suoi fondamenti e dei suoi sviluppi.

Nella p r i m a redazione delle sue lezioni fu pre- messa alla trattazione dei p r o b l e m i speciali la teo- ria dei sistemi, continui, realizzanti la proporziona- lità fra tensioni e deformazioni, quale il Clebsch ed il Grashof avevano fissato nei loro classici sviluppi.

Ma il carattere squisitamente tecnico dell'in- gegno del G u i d i riconobbe ben presto che l'educa- zione del giovane ingegnere n o n si poteva iniziare con u n a astrusa premessa teorica, dalla q u a l e i casi interessanti le applicazioni scaturivano come esempi particolari, ma doveva compiersi con una graduale elevazione della capacità intellettiva dell'allievo, passando dal semplice al complesso; p e r a b i t u a r l o fin dal p r i n c i p i o ad o p e r a r e sulle grandezze fon- damentali della disciplina, e valutarle numerica- m e n t e , ad i n t e n d e r n e il significato fisico.

Fu questo il carattere dell'insegnamento del Guidi e del t r a t t a t o che egli cominciò fin d'allora a p u b b l i c a r e ; e, in seguito, a m p l i ò e perfezionò incessantemente, c o o r d i n a n d o i metodi delle di- verse Scuole, ai quali, con u n o studio lungo e disci- p l i n a t o , seppe i m p r i m e r e la sua i m p r o n t a perso- n a l e ; e furono preziose illustrazioni dei suoi svi- l u p p i gli esempi, frutto di calcoli e di tracciati di sua fattura, rivelanti la fine chiarezza della sua m a n o , non m e n o singolare della lucida obbiettività del suo ingegno.

C o n t e m p o r a n e a m e n t e , nel L a b o r a t o r i o già co- stituito dal prof. Curioni, il Guidi aveva iniziato la sua attività di s p e r i m e n t a t o r e , svolta anch'essa con opera diligente e personale di esecutore diretto. Su di essa riferiva fin dal 1895 con u n o scritto informa- tivo p u b b l i c a t o sugli « Annali della Società degli Ingegneri » e, successivamente, con u n a serie di note, che segnalavano nuove a p p a r e c c h i a t u r e di sua i d e a z i o n e ; indirizzo, a quei t e m p i , n o n consueto nei nostri L a b o r a t o r i di prove meccaniche, ma fe- condo di ottimi risultati, poichè lo studio origi- nale degli strumenti di misura occorrenti alla ri- cerca, e la modificazione e il perfezionamento di quelli esistenti, costituiscono la migliore scuola del ricercatore, e integrano ed esaltano la funzione dei L a b o r a t o r i sperimentali.

Il 31 maggio 1896 il G u i d i , già n o t o ed a p p r e z - zatissimo p e r le sue ricerche originali, entrava come Socio nazionale nella nostra Accademia.

In quel periodo di intensa e multiforme attività io ebbi la ventura di essere da Lui c h i a m a t o come assistente, e di p a r t e c i p a r e , dal 1897 al 1902, alla vita attivissima del suo centro di studio al Castello del V a l e n t i n o ; m e n t r e il Maestro vi iniziava le sue ricerche sperimentali sui conglomerati in ce- m e n t o semplici ed a r m a t i , p r e l u d i o alla costituzione di un nuovo suggestivo Capitolo della Scienza delle Costruzioni.

La grande innovazione delle s t r u t t u r e cemen- tizie a r m a t e , affermatasi all'Esposizione di P a r i g i del 1900, e b b e subito un attento e sagace analizza- tore nel G u i d i ; il q u a l e , nel maggio di questo stesso a n n o , t e n n e su di essa in T o r i n o tre p u b b l i c h e con-

ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - A. 7 - N 9 - SETTEMBRE 1953

303

(2)

ferenze, che suscitarono il p i ù vivo interesse nella classe degli Ingegneri.

L ' a r t e del costruttore era giunta ad u n a svolta del suo secolare c a m m i n o . La funzione resistente passava dalle masse m u r a r i e agli elementi di u n a ossatura, capace di s o p p o r t a r e grandi sollecitazioni, se razionalmente tracciata e perfettamente eseguita, r i d u c e n d o le altre p a r t i della costruzione al com- pito di riempitivi, m e n t r e esaltava la funzione sta- tica del solaio solidale coi p i e d r i t t i .

Al p r o b l e m a fondamentale del m o d o di resistere di queste s t r u t t u r e si collegava un gran n u m e r o di p r o b l e m i secondari, quali l'aderenza del ferro al conglomerato cementizio, la continuità della fun- zione delle a r m a t u r e nei p u n t i di interruzione, l'uf- ficio statico delle staffe e delle cinture, il comporta- m e n t o degli incastri, l'effetto delle variazioni della t e m p e r a t u r a . T u t t i argomenti che il Maestro suc- cessivamente t r a t t ò , confortando con dati sperimen- tali i fondamenti del m e t o d o di calcolo, a cui diede vita.

La sua attività si estendeva così verso i p r o b l e m i pratici delle costruzioni, che la vigorosa m a t u r i t à del suo ingegno gli permetteva di affrontare con di- scernimento sicuro; m e n t r e le p u b b l i c h e e le private Amministrazioni sollecitavano la sua consulenza.

Ma n o n p e r questo Egli tralasciò le investiga- zioni laboriose dei p r o b l e m i scientifici. Anzi, col- legandosi coi metodi di ricerca del Müller Breslam e con quelli della Scuola del C u l m a n n , allora bril- l a n t e m e n t e continuata da W. Ritter, introdusse nelle sue trattazioni il metodo dei pesi elastici, di- stribuiti lungo le s t r u t t u r e , a r a p p r e s e n t a r e la de- formabilità dei singoli elementi. Ne risultò u n a nuova m e m o r i a sull'arco elastico senza cerniere, da Lui scritta p e r l'Accademia di T o r i n o nel 1903 con una così felice i n q u a d r a t u r a del t e m a , che l ' I n g . Pa- ris, nella stessa Svizzera, ove i nuovi p r o c e d i m e n t i e r a n o largamente diffusi, volle p u b b l i c a r n e la ver- sione sul « Bulletin t e c h n i q u e de la Suisse Ro- m a n d e ».

Fu quello il p e r i o d o dei suoi p i ù stretti r a p p o r t i con l ' E s t e r o : con W. R i t t e r , che nel Politecnico di Zurigo continuava, come si è detto, l'insegna- m e n t o del C u l m a n n con geniali e felici sviluppi, t r o p p o presto interrotti nel 1906 dalla sua imma- tura fine; con Paolo Sejourné, il professore della École des P o n t s et Chaussées, di P a r i g i , proget- tista dei magnifici ponti in m u r a t u r a della F r a n c i a , di cui il Guidi recensì la pubblicazione magistrale sui grandi A r c h i , d e d u c e n d o n e , p e r il suo trat- t a t o , esempi suggestivi ad illustrazione dei suoi me- todi di calcolo.

L'ellisse t e r m i n a l e di elasticità, efficacissimo s t r u m e n t o di definizione dei r a p p o r t i fra forze e spostamenti, in virtù delle sue p r o p r i e t à di conica fondamentale dei pesi elastici, aveva reso, si p u ò dire, intuitivo il c o m p o r t a m e n t o dei sistemi risul- tanti dal collegamento di p a r t i diverse.

Lo studio delle s t r u t t u r e p o r t a n t i a travata e ad arco, isolate o solidali coi p i e d r i t t i , era così entrato nella sua fase definitiva rispetto al p r e s u p - posto della elasticità perfetta.

Le linee d'influenza delle grandezze iperstati- che, come quelle delle sollecitazioni e degli sposta-

m e n t i , deducibili col teorema dei lavori virtuali, o del m i n i m o lavoro, o delle derivate del lavoro o col fecondo p r i n c i p i o di reciprocità del Maxwell e del Betti, p a t r i m o n i o o r m a i sicuro della Scienza delle Costruzioni, composta ad u n i t à n e l l ' o p e r a del G u i d i , mettevano a disposizione dell'Ingegnere un documento prezioso p e r le verifiche delle s t r u t t u r e , non solo in relazione ai carichi di p r o g e t t o , ma ri- spetto a qualsiasi eventuale, i m p r e v e d u t a sollecita- zione, imposta da nuove esigenze dell'esercizio.

La m i r a b i l e disciplina, che, con la perfetta ri- spondenza fra le premesse teoriche e le deduzioni tecniche, esercitava un fascino sulle più forti intel- ligenze, sembrava c o m p i u t a . Le edizioni del trat- tato del Guidi, suddiviso in parecchi volumi, sem- p r e aggiornate ed a m p l i a t e , si moltiplicavano in m o d o s o r p r e n d e n t e , fino a raggiungere p e r alcune p a r t i la 15a r i s t a m p a . E p p u r e nuovi p r o b l e m i sta- vano p e r sorgere dall'evoluzione di sistemi già noti e del loro impiego. Al Guidi era riserbata ancora la soddisfazione di affermarsi in due importantis- simi c a m p i .

Il regime degli sforzi, che nelle s t r u t t u r e reali, tutte si p u ò dire i p e r s t a t i c h e , si stabilisce, e che la teoria delle elasticità, p a r t e n d o da ipotesi di omo- geneità perfetta e di inalterabilità dei vincoli, ri- tiene di p o t e r d e t e r m i n a r e , è, di fatto, soggetto a continue variazioni. Una incessante vicenda regna nella massa a p p a r e n t e m e n t e inerte e passiva: è quella dovuta alle alternazioni della t e m p e r a t u r a , che la dilatano e la contraggono nel p e r i o d o stagio- nale e in quello stesso d i u r n o .

Ma vi concorrono anche i piccoli cedimenti de- gli appoggi, e il processo di solidificazione dei ma- teriali c e m e n t a n t i , con effetti quasi equivalenti. La distribuzione e il valore delle tensioni interne viene così a variare col t e m p o , e le variazioni sono t a n t o più grandi, q u a n t o p i ù il grado di i n d e t e r m i n a z i o n e statica è elevato.

Le costruzioni vivono in questo faticoso, intimo travaglio, che le disgrega, e ne p r e p a r a il crollo, più efficacemente che la grandezza dei massimi cimenti.

Il G u i d i , che aveva segnalato l ' i m p o r t a n z a di questi fattori sulle arcate dei p o n t i e nelle costru- zioni in cemento a r m a t o , insegnando a calcolarne gli effetti, come risulta dalle brevi, ma geniali sue note presentate negli anni 1905 e 1906 a questa stessa Accademia, ebbe la sensazione che fenomeni di questa n a t u r a potessero svolgere u n a pericolosa influenza sulla sicurezza delle dighe di s b a r r a m e n t o dei laghi artificiali.

La sua voce, che aveva acquistato t a n t o credito anche fra le alte gerarchle di Governo, p e r disci- plinare le costruzioni in cemento a r m a t o con rego- lamenti tutori della incolumità p u b b l i c a , si levò p e r segnalare questo nuovo pericolo, e invocare ade- guati p r o v v e d i m e n t i . Il suo grido d ' a l l a r m e p a r t ì p r o p r i o da questa sede in una comunicazione inse- rita negli Atti del 1917.

L ' a n n o successivo, in tre note sulle dighe a volta, p u b b l i c a t e sul « Giornale del Genio Civile », af- frontava il calcolo di queste s t r u t t u r e , che si pote- vano studiare coi procedimenti a lui famigliari del- l'arco senza cerniere, a condizione di tenere conto della variazione del carico idrostatico, lungo lo svi-

304

ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - A. 7 - N. 9 - SETTEMBRE 1953

l u p p o delle volte stesse, e del vincolamento di esse al p i e d e , p e r prospettarsi la possibilità di tensioni sul p a r a m e n t o a m o n t e .

A queste di fatto, come era ben n o t o , poteva corrispondere la formazione di vie d ' a c q u a , ope- ranti come cunei l i q u i d i , p e r aprirsi il varco nella compagine m u r a r i a , alleggerita dalla sottopressio- n e ; e t u t t o ciò poteva essere p r e p a r a t o e provocato dai forti abbassamenti di t e m p e r a t u r a a serbatoio p a r z i a l m e n t e o t o t a l m e n t e vuoto, d u r a n t e la sta- gione invernale nelle alte regioni a l p i n e ; sicchè il Guidi raccomandava l'assidua vigilanza d e l l ' o p e r a d ' a r t e , anche dopo u l t i m a t a la sua costruzione, p e r evitare le conseguenze della accumulazione di que- sti occulti fattori del disgregamento.

A p p e n a t e r m i n a t a la guerra, nel maggio 1919, il Ministro dei Lavori p u b b l i c i accoglieva le proposte del nostro illustre Socio, n o m i n a n d o u n a Commis- sione con l'incarico di formularle secondo le sue direttive in un Regolamento sulle Dighe di r i t e n u t a , che divenne legge il 2 a p r i l e 1921.

« P u r t r o p p o », disse l'Eccellenza Crocco nella sua alata c o m m e m o r a z i o n e del G u i d i , tenuta all'Ac- cademia d ' I t a l i a il 21 m a r z o scorso, « p u r t r o p p o con 5 giorni di r i t a r d o ; giacchè il 28 marzo 1921 era stato a p p r o v a t o , senza l ' i n t e r v e n t o dei nuovi criteri, il progetto esecutivo di u n a dolorosa diga i t a l i a n a : la diga del Gleno ».

Un nuovo fervore di p r o d u z i o n e scaturì da que- sti studi p e r il Maestro. Sul Giornale degli Inge- gneri Italiani, sulla Industria, sugli Annali del Con- siglio Superiore delle Acque, sugli Atti della So- cietà per il progresso delle Scienze, sulla Rivista della Edilizia e dei Lavori Pubblici si succedettero articoli del G u i d i , che svisceravano sotto aspetti di- versi, e con visione sempre p i ù chiara e profonda, l ' a r d u o p r o b l e m a .

A c o r o n a m e n t o di questo p e r i o d o di rinnovata, giovanile attività n e l l ' U o m o , vicino ormai a la- sciare p e r limiti di età la c a t t e d r a , che aveva così altamente o n o r a t a , stanno le due bellissime p u b b l i - cazioni: il t r a t t a t o sulla statica delle dighe p e r laghi artificiali, in due successive edizioni, la p r i m a del 1921, e la seconda, assai a m p l i a t a , nel 1926, e gli studi sperimentali sulle costruzioni in cemento ar- mato dello stesso a n n o 1926. La complicazione dei problemi in essi affrontati e risolti scompare da- vanti alla potenza chiarificatrice dei m e t o d i di in- dagine, che l ' A u t o r e sceglie con colpo d'occhio si- curo nel ricchissimo corredo della Scienza v e r a m e n t e sua. Le approssimazioni grossolane e le macchinose p r o c e d u r e di calcolo, con le quali gli stessi argo- menti e r a n o stati affrontati p r i m a di Lui, sono age- volmente superate dalla sua magistrale ricerca;

mentre i risultati s p e r i m e n t a l i , dedotti con felice ideazione di acconci mezzi di m i s u r a , sui cui rife- risce la seconda pubblicazione citata, vengono a confermare l ' a t t e n d i b i l i t à delle teorie sviluppate nella p r i m a .

E insieme con l'alto senso di a m m i r a z i o n e , che i due lavori i s p i r a n o , un a l t r o sentimento si fa strada n e l l ' a n i m o del lettore, constatando la vastis- sima influenza che tanta r e t t i t u d i n e di intenti, tanta tenacia di lavoro e t a n t a genialità di pensiero ave-

vano guadagnato al Guidi in ogni classe- di per- sone : riconoscimento al quale si deve associare il plauso p e r l'uso nobilissimo, che di tale influenza Egli seppe fare, a vantaggio del progresso tecnico e scientifico, a elevazione della Scuola Italiana p e r o p e r a sua, davvero, efficacissima collaboratrice del- la p r o d u z i o n e nazionale.

Gli esperimenti sui quali la pubblicazione citata riferisce, furono eseguiti nel recinto della Mostra I n t e r n a z i o n a l e di Edilizia, t e n u t a a T o r i n o nel mag- gio e nel giugno del 1926.

Bastò u n a proposta del Maestro, p e r c h é il Mini- stero dei lavori p u b b l i c i , la Città di T o r i n o , e un cospicuo g r u p p o di Società e di I m p r e s e offrissero, a gara, i mezzi di esecuzione delle strutture da pro- vare e gli s t r u m e n t i di controllo, e un cospicuo nu- m e r o di valorosi giovani ingegneri vi dedicasse la sua attività. Il geniale simulacro della diga a volta con generatrici verticali e con i n t e r c a p e d i n e sta- gna, idonea a resistere alle alte pressioni p e r pro- d u r r e sulle p a r e t i lo stesso effetto degli elevati bat- tenti idraulici, o p e r a n t i sulle dighe, p e r m i s e , con la m i s u r a delle sue deformazioni, la conferma della teoria che il Guidi aveva p u b b l i c a t o , p r i m a di con- trollarla s p e r i m e n t a l m e n t e , sicuro nella fondatezza dei p r i n c i p i e nel rigore del m e t o d o .

Fu quello i n d u b b i a m e n t e , un grande successo della sua vita.

Del resto i riconoscimenti della g r a n d e opera del Maestro si facevano di a n n o in a n n o più cospicui.

L'Associazione Nazionale degli Ingegneri Italiani aveva deliberato nel 1922 l'assegnazione a n n u a l e di una grande medaglia d ' o r o allo scienziato, che con studi ed esperienze avesse meglio contribuito al progresso della ingegneria, e la p r i m a di tali me- daglie fu conferita al G u i d i , e consegnata a Lui personalmente d a l l ' E c c . Carnazza, allora Ministro dei Lavori P u b b l i c i .

Due a n n i d o p o , raggiunto il 75° a n n o di età, il 4 giugno 1928 Cantillo Guidi teneva l ' u l t i m a sua lezione al Castello del Valentino e il 10 n o v e m b r e successivo, in quella stessa sede, gli venivano tribu- tate solenni onoranze, d e g n a m e n t e consone alla no- bilissima attività d e l l ' U o m o di eccezione che la- sciava l'insegnamento, t e n u t o sempre come u n a sacra missione. In vero i contributi finanziari of- ferti dalle p u b l i c h e e private Amministrazioni in quella circostanza e r a n o destinati al p o t e n z i a m e n t o dei mezzi di ricerca del suo L a b o r a t o r i o e della sua Scienza, m e n t r e le sorti d e l l ' u n a e dell'altra veni- vano affidate dal Politecnico di T o r i n o a due suoi valorosissimi a n t i c h i allievi, già Professori univer- sitari della sua disciplina e nostri illustri Soci, Giu- seppe Albenga e Gustavo Colonnetti. Oggi la sala, che fu suo studio, nello storico L a b o r a t o r i o , dotata, sotto la direzione del Colonnetti, di u n a magnifica a p p a r e c c h i a t u r a con luce polarizzata p e r l'analisi ottica delle tensioni entro modelli t r a s p a r e n t i , ri- corda il Maestro e l'omaggio a Lui reso in quella circostanza.

Un altro c a m p o alle attività del G u i d i , pel quale i suoi precedenti studi lo segnalavano come com- petentissimo, fu quello dei t r a s p o r t i funicolari, nuova applicazione delle funi di acciaio, che supe-

ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - A. 7 - N. 9 - SETTEMBRE 1953

305

(3)

rate senza possibilità di r i t o r n i , nel compito della trasmissione dell'energia, dalle stupende realizza- zioni della elettrotecnica, acquistavano un p r i m a t o inatteso, come mezzi di t r a s p o r t o nelle regioni im- pervie e come s t r u m e n t i di servizio dei grandi can- t i e r i .

Il Guidi aveva studiato e s p e r i m e n t a t o dal 1897 al 1900 questi mirabili manufatti che realizzano, col p i ù rigido dei m e t a l l i , la più flessibile delle s t r u t t u r e ; li aveva s p e r i m e n t a t i e studiati nelle loro p r o p r i e t à elastiche p e r l ' a t t r e z z a m e n t o delle navi, divisandone anche i più a p p r o p r i a t i mezzi di at- tacco alle morse delle m a c c h i n e di prova.

T u t t o ciò si traduceva in cognizioni di fonda- m e n t a l e importanza p e r le funi p o r t a n t i e p e r le t r a e n t i delle teleferiche. Nel p e r i o d o della loro dif- fusione egli fu q u i n d i c h i a m a t o dal Ministro dei Lavori P u b b l i c i a presiedere da p r i m a , nel 1923, il Comitato tecnico provvisorio p e r la regolamenta- zione delle funivie, limitate allora in Italia alle due di Lana-S. Vigilio e di B o l z a n o ; e poi, dal gen- naio 1926, costituita la Commissione Reale p e r le funicolari aeree e t e r r e s t r i , ne diresse tutta l'atti- vità, b r i l l a n t e m e n t e d o c u m e n t a t a da u n a continuata serie di disposizioni ufficiali, dettate p e r controllare la concessione, la costruzione e l'esercizio di questi i m p i a n t i .

Dal regolamento tecnico del 3 settembre 1926 p e r l'esercizio delle funivie, destinate al t r a s p o r t o delle persone, a quello del 21 agosto 1937, che di- sciplina gli accorgimenti, suggeriti nel decennio dai nuovi studi e dalla lunga esperienza, è tutta u n a successione di atti legislativi, che sanzionano le n o r m e stabilite a tutela della sicurezza dell'eser- cizio. Il Guidi presiedette, si p u ò d i r e , tutte le riu- nioni, e p a r t e c i p ò alle visite di studio, sorretto dalla eccezionale sua t e m p e r a , che gli p e r m i s e , settan- t o t t e n n e , di salire nel settembre 1931 alla funivia bavarese della Zugspitze a 2950 m. di quota in u n a giornata di t o r m e n t a a l p i n a .

C o n t e m p o r a n e a m e n t e , anche l'Associazione p e r gli studi sui m a t e r i a l i da costruzione, fondata nel 1903 dal prof. Benetti, e passata sotto la Presidenza del Guidi fin dal 1919, era oggetto delle sue p i ù assidue cure, dirette a p r o m u o v e r n e le ricerche e ad innalzarne il prestigio, non solo nel c a m p o scien- tifico, ma anche in quello ufficiale e legislativo delle sue a t t r i b u z i o n i .

Così il Maestro, restituitosi a R o m a coi suoi fa- migliari dopo il t e r m i n e del suo insegnamento, di- ventava n e l l ' e t à più inoltrata disciplinatore ed ani- m a t o r e delle giovani energie, che la sua Scuola ave- va e d u c a t o , attraverso a ben tre generazioni di I n - gegneri, e impiegava n o b i l m e n t e la sua competenza e la sua a u t o r i t à nella direzione di i m p o r t a n t i Com- missioni tecniche, quale quella sui recipienti p e r

gas compressi e liquefatti, c o n t i n u a n d o , in altri c a m p i , il suo fecondo magistero.

A suggello della sua opera scientifica il 24 lu- glio 1933, compiendosi l'80° a n n o della sua vita, u n a schiera eletta dei suoi antichi allievi ed am- m i r a t o r i gli offriva, raccolti in un v o l u m e , i suoi scritti; quelli che, p e r il particolare loro carattere, non avevano trovato posto nelle sue Lezioni; e lo corredava dell'elenco delle sue pubblicazioni, con l'auspicio di d o c u m e n t a r e anche p e r un futuro re- m o t o , accanto alla sua opera maggiore, la p a r t e più vitale del suo lungo lavoro.

P a r e superflua p e r un t a n t o Uomo la enume- razione delle cariche che gli furono affidate, delle Commissioni che presiedette, e degli Istituti scien- tifici, ai quali a p p a r t e n n e dalla Società dei XL al- l'Accademia dei Lincei. Il 27 settembre 1929 fu no- m i n a t o Accademico d ' I t a l i a . Il 28 ottobre 1936 Ac- cademico Pontificio.

Ma una rievocazione di Lui sarebbe incompleta senza un cenno di commossi ricordi della sua com- posta e signorile figura, senza un pensiero di omag- gio alla nobiltà della sua vita, della q u a l e nessun velo offuscò m a i la limpidezza perfetta, senza un ricordo della squisita signorilità del suo t r a t t o e d e l l ' a m b i e n t e eletto e gentile della sua casa ospitale.

La degnissima e colta compagna della sua vita E m i n a Bonelli, discendente da illustre famiglia di magistrati, il suo geniale figliuolo ingegnere G u i d o , tecnico valoroso, e pioniere segnalatissimo dell'avia- zione, a cui diede efficace impulso con audaci e sa- pienti c a m p i o n a t i , la numerosa discendenza di gio- vani, oggi o r n a m e n t o e promessa della famiglia, in b u o n a p a r t e combattenti della nostra guerra, di- stinti in ogni r a m o di attività, conservano nel Nome suo il più prezioso retaggio.

A loro il Capo amatissimo e venerato, d u r a n t e la breve m a l a t t i a , che nelle p r i m e ore del 30 otto- bre trascorso doveva t r o n c a r e la sua nobile esi- stenza, p i e n a m e n t e conscio della fine inevitabile, rivolse l ' a d d i o sereno e fiducioso, di chi ha retta- m e n t e vissuto.

A noi suoi allievi e collaboratori, pei q u a l i , come p e r una seconda famiglia, profuse il tesoro della sua g r a n d e , austera b o n t à , Egli ha legato come debito di gratitudine il compito di continuare l'o- pera sua di docente. Essa fu non solo sapientemente innovatrice, ciò che non è dato a t u t t i di imitare, ma anche sollecita, e q u a n i m e e coscienziosa, e per- ciò provvida e feconda.

Meglio assai che d e t t a n d o le n o r m e per assicu- r a r e alla Scuola la sua nobile funzione, Camillo G u i d i ci ha insegnato la via da seguire con l'esem- pio luminoso di t u t t a la sua vita, della quale Egli ha saputo c o m p o r r e un inconfondibile modello.

Modesto Panetti

Sulla segregazione delle miscele incoerenti e dei calcestruzzi

L'A. propone una definizione generale dello stato di segregazione di una miscela incoerente. Passa quindi allo studio dei fenomeni di segregazione dei calcestruzzi pervenendo alla proposta di definizioni parti-

colari e di procedimenti di misura ad essi applicabili

1) PREMESSE

L ' u l t i m o t r e n t e n n i o del secolo scorso vide affer- marsi ed assumere r a p i d a m e n t e i m p o r t a n z a pratica notevole un m a t e r i a l e da costruzione nuovo sotto molti a s p e t t i : il conglomerato cementizio.

Da allora si cominciò a fare luce da p a r t e di numerosi ricercatori sulle complesse prroprietà fi- siche e meccaniche di questo materiale allo stato fresco e i n d u r i t o ed a studiare l'influenza su tali p r o p r i e t à dei t r e componenti fondamentali : il ce- m e n t o , gli inerti, l ' a c q u a . Presto si mise in evidenza l ' i m p o r t a n z a della composizione granulometrica dei calcestruzzi come è testimoniato dai p r i m i studi del De P r é a u d e a u (1881) (1) del D u r a n d - C l a y e (1888), d e l l ' A l e x a n d r e (1890). Ad essi seguirono a p a r t i r e dal 1892 quelli fondamentali di R. F e r e t , e da allora questo capitolo della letteratura tecnica andò arricchendosi di qualche centinaia di p u b b l i - cazioni a carattere teorico e s p e r i m e n t a l e ; a questi studi c o n t r i b u i r o n o ricercatori ben noti q u a l i : F u l l e r e T h o m p s o n , A b r a m s , Bolomey, D u t r o n , Graf, I m b r e c h t s , W a l s h , P r o b s t , Leclerc du Sablon, Caquot, F a u r y , A r i a n o , Villey, Valette. Tale com- plesso di lavori, di cui alcuni di questi ultimi a n n i , la stessa vivacità della « querelle » oggi in corso tra sostenitori delle granulometrie continue e discon- t i n u e stanno a dimostrare l ' i m p o r t a n z a della com- posizione granulometrica dei calcestruzzi, impor- tanza che non si p u ò disconoscere: evidente da un p u n t o di vista teorico, validamente confermata dalle esperienze di l a b o r a t o r i o .

Ma, a p o r r e dei limiti agli effettivi benefici ri- traibili in pratica dalla adozione di composizioni accuratamente studiate secondo procedimenti o r m a i classici, intervengono fenomeni di varia n a t u r a che di frequente si verificano nei cantieri e si possono per lo più r i c o n d u r r e alla tendenza che il calce- struzzo manifesta a p e r d e r e la sua primitiva omo- geneità nel susseguirsi delle operazioni di messa in opera, dalla betoniera al luogo di utilizzazione de- finitivo.

A m m e t t i a m o p u r e , e non è piccola ammissione, che la betoniera assicuri u n a miscela perfettamente omogenea, cioè tale che, suddiviso il volume com- plessivo di calcestruzzo ottenibile con u n a sola ope- razione di rimescolamento in tanti volumi parziali, ciascuno dei quali p a r i p e r esempio a qualche cen- tinaio di volte il volume degli inerti di massima di-

(1) DE PRÉAUDEAU, Note sur quelques expériences rela- tives au dosage des mortiers et bétons - Annales des Ponts et Chaussées - II° semestre, pag. 393-424.

mensione, tutti i predetti volumi parziali presen- tino u n ' i d e n t i c a composizione (2).

L ' a t t o stesso dello sversamento del calcestruzzo dalla betoniera nel recipiente destinato al t r a s p o r t o sul luogo di utilizzazione, p u ò d e t e r m i n a r e l'inter- vento di u n a certa eterogeneità iniziale. D u r a n t e l'operazione di t r a s p o r t o , nello sversamento del calcestruzzo nelle casseforme, e successivamente nella stessa operazione di costipamento del calce- struzzo possono intervenire ulteriori cause di etero- geneità, di m o d o che nel suo stato finale e defini- tivo la composizione del calcestruzzo p o t r à risul- t a r e , in molte zone della s t r u t t u r a realizzata, note- volmente diversa da quella iniziale, relativa al cal- cestruzzo omogeneo, e di conseguenza errata p e r il fatto stesso che la composizione iniziale era cor- r e t t a . Così ad esempio calcestruzzi a percentuale m i n i m a di elementi fini (coi q u a l i , come è n o t o , è possibile realizzare le massime resistenze u n i t a r i e alla compressione), p e r d u t a la loro omogeneità ini- ziale, p o t r a n n o p r e s e n t a r e facilmente delle zone a grande porosità e limitata resistenza (nidi di ghiaia) p e r deficienza dei m a t e r i a l i g r a n u l o m e t r i c a m e n t e p i ù m i n u t i .

La gravità di questi fenomeni è p a r t i c o l a r m e n t e sentita in quelle s t r u t t u r e dotate di modeste dimen- sioni trasversali (travi, pilastri e c c ) , nelle quali una sezione resistente p u ò essere interessata da u n a frazione soltanto del getto realizzato con u n ' u n i c a operazione di sversamento nel cassero. In tal caso p u ò essere la resistenza m i n i m a della massa etero- genea di calcestruzzo a definire le possibilità sta- tiche di u n a s t r u t t u r a che v e r r e b b e ad essere com- promessa dalla esistenza anche di u n a , sola sezione a resistenza deficiente.

Come la definizione, sia p u r e empirica, di un indice di lavorabilità di un calcestruzzo e la sua misura, realizzabile con particolari attrezzature spe- r i m e n t a l i , h a n n o a suo t e m p o permesso la deter- minazione di composizioni p a r t i c o l a r m e n t e vantag- giose, dal p u n t o di vista delle p r o p r i e t à meccaniche richieste a un calcestruzzo fresco, così r i t e n i a m o che la formulazione di u n a definizione, dotata di preciso significato fisico, e la misura della tendenza a segregarsi di un calcestruzzo, realizzando un ul- teriore passo innanzi nella conoscenza delle p r o -

(2) Questa precisazione volumetrica è giustificata dal fatto che quando si parla di omogeneità di una miscela ci si deve evidentemente riferire al confronto tra volumi parziali suf- ficientemente piccoli rispetto al volume complessivo della miscela, ma abbastanza grandi rispetto al volume dei costi- tuenti elementari di massime dimensioni.

ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - A. 7 - N. 9 - SETTEMBRE 1953

307

Diciamo grazie al Prof. Giuseppe Albenga che ci ha segnalata l'opportunità di rimarcare la importante ricorrenza del Centenario della nascita di Camillo Guidi e che ha scritto le parole introduttive del fascicolo. Diciamo grazie al Prof. Mo- desto Panetti e al Presidente dell'Accademia delle Scienze di Torino Sen. Jannacone per l'autorizzazione all'attuale ristampa della esauriente commemorazione del Maestro fatta nel 1942 e comparsa nel volume 77 degli « Atti » di quella Accademia.

E ci professiamo lieti di poter rivolgere ad un Autore, in sommario, rallegramenti ed auguri di buon lavoro per una altis- sima carica statale raggiunta proprio nel mese in corso: è noto infatti che S. E. Modesto Panetti, da tempo illustre ed affe- zionato collaboratore di « Atti e Rassegna Tecnica », è oggi il Ministro per le Poste e per le Telecomunicazioni.

306

ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO -NUOVA SERIE - A. 7 - N. 9 - SETTEMBRE 1953

Riferimenti

Documenti correlati

(ove il rigonfiamento unico segna il sito di congiunzione di una fibrilla che parte dal sottostante protoplasma perinucleare) va sempre più ingrossando per acquistare il carattere

Tutte le domande pervenute nel termine previsto saranno preventivamente esaminate ai fini dell’ammissibilità alla procedura di mobilità di cui al presente avviso. I

La sottoscrizione del presente Regolamento, l’istanza di iscrizione all’Albo fornitori, le dichiarazioni, i documenti e gli altri elementi integrativi resi dagli

Olio essenziale 100% naturale senza additivi per migliorare le condizioni generali del corpo e della mente.. La cassia è un parente stretto della cannella e ha un aroma

5) di dare atto che gli oneri per le riduzioni che si applicheranno di cui alle tabelle 1a, 1b e 2 sopra descritte, per le utenze non domestiche le cui attività sono

- che, per quanto concerne gli investimenti, le previsioni di bilancio sono state predisposte prendendo come base il Piano triennale delle Opere Pubbliche, predisposto dal

Il Presidente rammenta che questa questione fu già risolta col voto emesso nell'adunanza antecedente, propone perciò la chiusura della discussione, la quale essendo approvata, invita

Il generale Cavalli risponde quanto alla prima rincrescer- gli di non aver più potuto raccogliere alcun dato sulle piene succedute alla costruzione del ponte ed aver appunto spe-