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COLPA DI ORGANIZZAZIONE

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Academic year: 2022

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(1)

MODELLO 231/2001

Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n.

231 ha introdotto, per la prima volta nel

nostro ordinamento, la responsabilità in

sede penale delle società.

(2)

Il D.lgs 231/2001 prevede la cd. “colpa di organizzazione"

della società, ossia il non avere predisposto un insieme di misure preventive idonee ad evitare la commissione di reati del tipo di quello realizzato.

COLPA DI ORGANIZZAZIONE

D.lgs 231/2001

(3)

Alcuni dei reati presupposto:

• “Omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con

violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro”

• “Delitti informatici, privacy e trattamento illecito di dati”,

• “Reati societari”,

• “Reati ambientali”

MATERIE DI MAGGIOR IMPATTO AZIENDALE

SICUREZZA SUL LAVORO

REATI INFORMATICI REATI AMBIENTALI

REATI SOCIETARI

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Pubblicazione della sentenza con importanti conseguenze a livello

d’immagine

La quantificazione della sanzione dipende, oltre che dal tipo di violazione, dalla grandezza dell’azienda.

Si parte da un minimo di € 25.800 fino ad arrivare, come per il contagio da covid/

omicidio colposo nei luoghi aziendali, ad un massimo di € 1.549.000 - Divieto di esercizio della propria attività;

- Chiusura dell’intera azienda o di un suo ramo;

- Sospensione o revoca di

autorizzazioni, licenze, concessioni;

- Divieto a contrarre con la P.A;

- Esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi.

- Divieto di pubblicità - Confisca

PUBBLICAZIONE SENTENZA

INTERDITTIVE PECUNIARIE

QUALI SANZIONI?

(5)

Articolo Esempio Sanzione pecuniaria

Sanzione interdittiva

25 septies (Reati d’omicidio colposo e lesioni gravi o gravissime, commessi in violazione delle norme antinfortunistiche e sulla

tutela dell’igiene e della salute nei luoghi di lavoro)

Contagio da Covid-19 nei luoghi di lavoro Da 64.500 a 1.549.000 € Da 3 a 12 mesi

24 bis (Delitti informatici e trattamento illecito di dati) Furto, perdita, distruzione, modifica o divulgazione di

dati e informazioni aziendali Da 25.800 a 774.500 € Da 3 a 24 mesi

25 undecies (Reati contro l’ambiente) Inquinamento conseguente ad improprio smaltimento

di rifiuti; Da 51.600 a 774.500 € No

25 quinquiesdecies (Reati tributari) False fatture Da 25.800 a 774.500 € Da 3 a 24 mesi

24 (Reati commessi nei rapporti con la P.A.) Esibizione di dichiarazione o documenti falsi al fine di

conseguire agevolazioni da parte dello Stato Da 25.800 a 929.400 € Da 3 a 24 mesi

25 bis-1 (Delitti contro l’industria ed il commercio) Speculazione sui prezzi. Vendita di prodotti mendaci Da 25.800 a 774.500 € No

25 ter (Reati societari) Falso in bilancio Da 51.600 a 774.500 € No

25 decies (Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere

dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria) False autocertificazioni Da 25.800 a 774.500 € No

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COME EVITARE LE SANZIONI?

Predisposizione, adozione e attuazione di un Modello 231 sottoposto a continui aggiornamenti.

Nomina dell’Organismo di Vigilanza: organo indipendente che ha il compito di vigilare e controllare l’osservanza e l’efficace attuazione del modello.

L’impresa può essere esentata dalla responsabilità, se fornisce la

prova di aver efficacemente adottato prima del verificarsi del fatto,

modelli di organizzazione e gestione idonei a prevenire reati della

specie di quello verificatosi.

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ha stabilito che un amministratore delegato può

essere sanzionato per mala gestio qualora non abbia adottato i Modelli previsti dal D.Lgs. 231/2001

TRIBUNALE DI MILANO, sent. n. 1774/2008

RESPONSABILITA’

CIVILE e PENALE anche DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO

Gli amministratori potranno evitare la responsabilità civile per danni causati alla società e quella penale per omesso impedimento dei reati, solo adottando ed attuando efficacemente i modelli di

organizzazione e gestione previsti dal D. Lgs. n.

231/01.

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Efficienza

Maggiore efficienza attraverso una gestione aziendale ancora più

trasparente e facilmente accessibile.

Opportunità

Accesso ai bandi di gara della PA;

Accesso a contributi, agevolazioni, finanziamenti e sussidi

Affidabilità

Maggiore affidabilità e credibilità nei confronti degli istituti di credito e partner grazie ad un eccellente rating di legalità

Controllo

Potenziamento dei controlli interni

Modello 231

ALTRI VANTAGGI NELL’ADOZIONE DEL MODELLO 231

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FOCUS: IL MODELLO 231/01 E IL D.LGS 81/08

L’art. 25 -septies ha inserito nel catalogo di reati le fattispecie di cui agli arti. 589 e 590 c.p. (lesioni e omicidio colposo), commessi in violazione delle norme disposte per la sicurezza e tutela nei luoghi di lavoro.

TUTELA E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

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OBIETTIVO

1. INDIVIDUAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO ATTRAVERSO MISURE E STRUMENTI DI PREVENZIONE

2. CONTROLLO E VERIFICA DELL’IDONEITA’

E DELL’EFFICACIA DEL MODELLO DA PARTE DELL’ORGANO DI VIGILANZA

3. PREDISPOSIZIONE DI UN ADEGUATO SISTEMA DISCIPLINARE CHE SANZIONI LA VIOLAZIONE DELLE REGOLE DEL MODELLO

Tramite la previsione di un sistema di protocolli o procedure in grado di creare un sistema efficiente e idoneo a preservare l’ente dalla commissione dei reati in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro

COME?

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ALTRE AREE DI ATTIVITÀ

RELAZIONI INDUSTRIALI

• Redazione di contratti e accordi sindacali;

• Negoziazione in sede sindacale - disdetta o formazione di accordi sindacali di prossimità e/o di secondo livello in deroga alla Legge n. 138/2011.

CONSULENZA ORGANIZZATIVA

• Contrattualistica: redazione di contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato, part-time, di apprendistato, contratti con inquadramento dirigenziale;

• assistenza nei procedimenti disciplinari, licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo e per giusta causa;

• Gestione delle procedure di trasferimento, distacco, modificazione di mansioni e livelli, smart working;

• Analisi di rendimento e organizzazione del lavoro, gestione

assenteismo, scarso rendimento e produttività aziendale, gestione permessi, L. 104/1992 etc;

• Redazione di patti di non concorrenza, patti di stabilità, accordi individuali.

C O N T E N Z I O S O

• Gestione del contenzioso lavoristico sia individuale (licenziamenti, mobbing, cambio mansioni, trasferimenti, azioni di responsabilità, risarcimento danni etc.) che collettivo;

• Gestione del contenzioso ispettivo e previdenziale INAIL, INPS;

• Impugnazione di sanzioni amministrative e di provvedimenti di riscossione tributaria e

assistenza nel contenzioso sia in sede di verifica ispettiva previdenziale sia in via amministrativa e giudiziale.

PRIVACY E CONTROLLI SUL LAVORATORE:

• Privacy in azienda, tutela dei dati personali, predisposizione e revisione delle informative a dipendenti e clienti;

• Autorizzazioni video sorveglianza e apparecchiature di controllo ex art. 4 L.300/70, dati biometrici, gps […];

• Verifica della compliance con l’art. 4, L. 300/1970, degli strumenti aziendali da cui può derivare un potenziale controllo dei

lavoratori;

• Revisione e predisposizione accordi ex art. 4 L.300/70 o richiesta autorizzazione ispettive in tema di controllo a distanza.

RISTRUTTURAZIONE INDUSTRIALE

• Licenziamenti collettivi, ristrutturazioni, ammortizzatori sociali (CIGO, CIGS, contratti di solidarietà, etc…);

• Trasferimenti di azienda e di rami d’azienda, contratti di armonizzazione, fusioni, scissioni e acquisizioni;

• Gestione delle crisi aziendali e procedure concorsuali.

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FAQ

La mia azienda è obbligata ad ado0are il modello 231?

Nessuna disposizione norma/va mi impone di ado1are un modello organizza/vo 231.

Tu1avia, l’impresa per essere esente dalla responsabilità penale, deve fornire la prova di aver efficacemente ado1ato, prima del verificarsi del fa1o, modelli di organizzazione e ges/one idonei a prevenire rea/ della specie di quello verificatosi.

Inoltre, stanno crescendo i casi in cui l’adozione del modello diventa condizione necessaria per accesso a bandi di gara o accreditamen/ pubblici.

Allo stesso modo, non di rado accade che aziende, già aderen/ ad un modello organizza/vo conforme ai sensi del D.lgs.

231/2001, preferiscano intra1enere rappor/

con soggeI terzi che ado1ano il modello in ques/one.

Quali sono i legami con gli altri sistemi di ges:one (ISO 9000, ISO 14001, OHSAS 18001)? Sono la stessa cosa rispe0o al modello 231?

No, i sistemi in ques/one non sono

equiparabili al modello 231 perché dispos/

per finalità differen/ e di conseguenza non possono rispecchiare i requisi/ richies/ dal D.lgs. 231/2001. Così de1o, il modello 231 dovrà essere sviluppato in modo da integrarsi con gli altri sistemi di ges/one già in uso in azienda. Il risultato sarà la realizzazione e applicazione di un unico sistema di risk managment.

Non tuI i modelli 231 sono uguali. Per poter evitare le sanzioni e prevenire il rischio di commissione dei rea/, è necessario che ogni azienda applichi un modello 231 studiato ad hoc e ritagliato per la propria azienda.

L’applicazione di un modello “standard” non fa altro che peggiorare la situazione perché, non essendo stato studiato appositamente per la propria azienda, la sua adozione risulta inu/le e controproducente. InfaI, oltre a non sollevare la società da responsabilità ne aggrava la posizione in sede giudiziale.

TuI i modelli 231 sono uguali? Esiste un

modello standard?

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