• Non ci sono risultati.

Premi di produttività detassati e sconto sui contributi

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Premi di produttività detassati e sconto sui contributi"

Copied!
5
0
0

Testo completo

(1)

Premi di produttività detassati e sconto sui contributi

16 Maggio 2017 | Autore: Noemi Secci

Salari di produttività detassati sino a 3.000 euro, sconto del 20% sui contributi previdenziali.

(2)

I cosiddetti premi di produttività, cioè le retribuzioni riconosciute ai dipendenti in virtù di un miglioramento della qualità, dell’efficienza, della redditività o dell’innovazione aziendale, grazie alla manovrina beneficiano non solo della detassazione, ma anche di uno sconto sui contributi a carico del datore di lavoro.

La nuova normativa, difatti, prevede un abbattimento dei contributi a carico dell’azienda pari al 20%, rendendo i premi più appetibili anche per le imprese: per beneficiare dello sconto, è necessario che il datore di lavoro coinvolga pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione dell’impresa.

In questo modo, si vogliono premiare i lavoratori, per il miglioramento dei livelli di produttività, qualità e innovazione e le aziende per il coinvolgimento dei dipendenti.

Il beneficio della detassazione e della decontribuzione dei premi, peraltro, era già stato migliorato dalla Legge di bilancio 2017, che ha aumentato la soglia di esenzione fiscale e la platea dei beneficiari: lo scorso anno, difatti, la detassazione dei premi poteva essere applicata sino a una soglia massima di 2.500 euro annui, mentre quest’anno la soglia massima è pari a 3.000 euro. Non solo: possono beneficiare della detassazione anche coloro che hanno un reddito sino a 80.000 euro annui e non più sino a 50.000 euro.

L’unico peggioramento apportato dalla manovrina, rispetto alla Legge di bilancio, è il livellamento della soglia di detassazione a 3.000 euro anche per le imprese che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione: inizialmente, per questi ultimi, la soglia detassata arrivava a 4.000 euro.

Ma procediamo per ordine e vediamo di capire come funziona la detassazione dei premi di produttività e quali sono i requisiti e gli adempimenti da rispettare per fruirne.

Detassazione premi di produttività: come

(3)

funziona

La detassazione dei premi di produttività consiste in un regime di tassazione agevolata: in pratica, le retribuzioni collegate a un miglioramento della produttività, della qualità, dell’efficienza, dell’innovazione o della redditività, sono assoggettate a un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali, in misura pari al 10%, salvo espressa rinuncia dell’interessato.

Se il premio è erogato, anziché in denaro, con misure di welfare (contrattate a livello aziendale), il beneficio è totalmente esente da imposte.

Le misure di welfare possono consistere in beni e servizi, offerti anche sotto forma di voucher, sia elettronici che cartacei. Ad esempio, possono essere erogati i voucher per il pagamento di servizi assistenziali per i familiari del lavoratore.

Rientrano nell’insieme delle misure detassate anche le somme destinate alla previdenza complementare, le borse di studio offerte ai figli dei dipendenti, e, in generale, tutte le misure che migliorano la qualità della vita dei dipendenti e la conciliazione famiglia-lavoro.

Detassazione premi di produttività:

beneficiari

Per l’anno 2017 possono beneficiare della tassazione agevolata i lavoratori del settore privato, titolari di un reddito di lavoro dipendente non superiore a 80.000 euro, con riferimento a quanto percepito nell’anno precedente.

L’importo detassabile è pari a un massimo di 3.000 euro (il vecchio limite era pari a 2.000 euro); l’importo non è più, come inizialmente previsto nella Legge di bilancio, innalzato a 4.000 euro per i dipendenti di aziende che coinvolgano pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro (per lo scorso anno il limite ammontava a 2.500 euro).

Come ricompensa per il coinvolgimento dei dipendenti, invece, la manovrina ha optato per uno sconto sui contributi previdenziali.

(4)

Sconto sui contributi previdenziali: come funziona

Lo sconto sui contributi previdenziali consiste in un abbattimento del 20% della contribuzione a carico del datore di lavoro, su un massimo di 800 euro. In pratica, se i contributi a carico dell’azienda sul premio detassato sono pari a 900 euro, si può usufruire di uno sconto pari a 160 euro, cioè al 20% di 800 euro.

Detassazione premi di produttività:

requisiti

Sono detassabili i premi che presentano i seguenti requisiti:

non si deve trattare di erogazioni con importo fisso, ma devono risultare di ammontare variabile, determinato dal meccanismo di calcolo;

devono essere corrisposti in relazione a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, definiti dalla contrattazione collettiva aziendale o territoriale unitamente ai criteri di misurazione e verifica.

I premi detassabili devono dunque comportare miglioramenti misurabili e verificabili in modo obiettivo, attraverso il riscontro di indicatori numerici (o altri indicatori appositamente individuati), secondo criteri che possono consistere:

nell’aumento della produzione;

in risparmi dei fattori produttivi;

nel miglioramento della qualità dei prodotti e dei processi, anche attraverso la riorganizzazione dell’orario di lavoro o il ricorso al lavoro agile, come modalità flessibile di esecuzione della prestazione di lavoro subordinato.

In parole semplici, per applicare la detassazione è necessario che, nell’arco di un periodo congruo (definito nell’accordo collettivo), sia realizzato l’incremento di

(5)

almeno uno degli obiettivi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione richiamati dalla legge e che l’incremento possa essere verificato attraverso indicatori definiti dalla stessa contrattazione collettiva.

Gli accordi collettivi contenenti gli indicatori degli incrementi, per essere validi, devono essere depositati presso la Direzione territoriale del lavoro (ora Ispettorato del lavoro) e firmati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o dalle rappresentanze sindacali aziendali o unitarie; ai contratti deve essere allegata un’autodichiarazione di conformità, ed un eventuale piano di coinvolgimento dei dipendenti nell’organizzazione aziendale.

Il deposito dei contratti deve avvenire entro 30 giorni dalla sottoscrizione, unitamente alla dichiarazione di conformità dell’accordo medesimo alle disposizioni contenute nella normativa.

© Riproduzione riservata - La Legge per Tutti Srl

Riferimenti

Documenti correlati

208/2015, che prevedeva l’innalzamento a 4.000€ (nel testo originario in vigore dal 2016 era 2.500€) delle somme oggetto di detassazione in caso di

Innovazione e potenziamento della Produttività, Sostenibilità e Redditività della filiera dei Legumi tipici

Nel caso dei dipendenti del Commercio e Turismo che rappresentano il 28% degli occupati del settore dei servizi la retribuzione media è in linea con quella del Nord Est +0,3%,

Per il calcolo dei contributi dell'anno da regolare, per ciascuna delle PAT con stesso codice identificativo del contributo le retribuzioni dei dipendenti sono date dalla somma

1 della legge 247/07, è stato disciplinato dal Decreto interministeriale del 7 maggio 2008 che, in fase di prima applicazione, ha previsto, con effetto dal 1º gennaio 2008,

previdenza sociale. E' istituito, nello stato di previsione del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, un Fondo per il finanziamento di sgravi

• Le opportunità dei minori costi del lavoro corrispondenti ai servizi welfare possono essere utilizzate anche nei casi di crisi aziendali a salvaguardia della occupazione. •

Con decreto interministeriale, relativamente alla tassazione agevolata sui premi di produttività erogati dai datori di lavoro ai lavoratori dipendenti del