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L'Italia dei porti

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Academic year: 2022

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Estratto Rassegna Stampa Assoporti

lunedì, 22 marzo 2021

(2)

Associazione Porti Italiani Ufficio Comunicazione

data

lunedì, 22 marzo 2021

22/03/2021 Affari & Finanza

22/03/2021 Corriere della Sera

22/03/2021 Il Fatto Quotidiano

22/03/2021 Il Foglio

22/03/2021 Il Giornale

22/03/2021 Il Giorno

22/03/2021 Il Mattino

22/03/2021 Il Messaggero

22/03/2021 Il Resto del Carlino

22/03/2021 Il Secolo XIX

22/03/2021 Il Sole 24 Ore

22/03/2021 Il Tempo

22/03/2021 Italia Oggi Sette

22/03/2021 La Nazione

22/03/2021 La Repubblica

22/03/2021 La Stampa

22/03/2021 L'Economia del Corriere della Sera

22/03/2021 Il Piccolo Pagina 11 PAOLA BOLIS

22/03/2021 Il Piccolo Pagina 11

22/03/2021 Il Piccolo Pagina 15 MICOL BRUSAFERRO

INDICE

Prime Pagine

Prima pagina del 22/03/2021 5

Prima pagina del 22/03/2021 6

Prima pagina del 22/03/2021 7

Prima pagina del 22/03/2021 8

Prima pagina del 22/03/2021 9

Prima pagina del 22/03/2021 10

Prima pagina del 22/03/2021 11

Prima pagina del 22/03/2021 12

Prima pagina del 22/03/2021 13

Prima pagina del 22/03/2021 14

Prima pagina del 22/03/2021 15

Prima pagina del 22/03/2021 16

Prima pagina del 22/03/2021 17

Prima pagina del 22/03/2021 18

Prima pagina del 22/03/2021 19

Prima pagina del 22/03/2021 20

Prima pagina del 22/03/2021 21

Trieste

«Piattaforma logistica, test riuscito Ora avanti con i nuovi traffici» 22

Impatto positivo 24

Stalli per scooter, tocca a viale D'Annunzio 25

(3)

22/03/2021 La Nuova di Venezia e Mestre Pagina 20 E.T.

22/03/2021 La Nuova di Venezia e Mestre Pagina 22

22/03/2021 La Repubblica (ed. Genova) Pagina 6

22/03/2021 La Repubblica (ed. Genova) Pagina 7

21/03/2021 Genova Post Katia Bonchi

22/03/2021 Informare

22/03/2021 Il Secolo XIX (ed. La Spezia) Pagina 22 SONDRA COGGIO

21/03/2021 Citta della Spezia

22/03/2021 La Nazione (ed. Grosseto-Livorno) Pagina 35

22/03/2021 Il Messaggero (ed. Civitavecchia) Pagina 35

22/03/2021 Il Mattino (ed. Napoli) Pagina 30

21/03/2021 ABR 24 News

Spazio visite in Ferriera I dubbi di Forza Italia

Venezia

Sulla possibile proroga della concessione a Vtp deciderà il ministro 27 Tre centraline per monitorare la rumorosità in area portuale 28

Genova, Voltri

Una chiatta galleggiante per i posteggi del Centro 29

Perquisizioni e sequestri tra portuali 30

Proteste contro le navi delle armi e blitz antifascisti: 5 portuali del Calp indagati per associazione per delinquere

31

Sollecitazione al governo a dare avvio all' operatività della nuova ZLS "Porto e Retroporto di Genova"

32

La Spezia

Il Comune: «Verifica ambientale sul progetto delle ex casermette» 33 Ente bilaterale nazionale porti, nuovi webinar all'orizzonte 34

Marina di Carrara

Bar del porto aperto dopo le 18 solo per i viaggiatori 35

Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta

Pasqua a Malta con Grandiosa: la sfida di Msc alla zona rossa 36

Napoli

Nel porto colonne di marmo a Baia affiorano nuovi tesori 37

Cagliari

Riqualificazione del porto di Cagliari, al lavoro un' azienda di Pescara 38

(4)

22/03/2021 Gazzetta del Sud Pagina 15

22/03/2021 Gazzetta del Sud Pagina 16

21/03/2021 Shipping Italy

In Aula il dibattito sul waterfront 39

Gamm e mostra di Vara e Giganti È partita la "missione Palacultura" 41

Focus

Allarme di Confindustria sui noli container: Situazione sta diventando esplosiva 42

(5)

lunedì 22 marzo 2021

Affari & Finanza

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 5

(6)

lunedì 22 marzo 2021

Corriere della Sera

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 6

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lunedì 22 marzo 2021

Il Fatto Quotidiano

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 7

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lunedì 22 marzo 2021

Il Foglio

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 8

(9)

lunedì 22 marzo 2021

Il Giornale

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 9

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lunedì 22 marzo 2021

Il Giorno

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 10

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lunedì 22 marzo 2021

Il Mattino

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 11

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lunedì 22 marzo 2021

Il Messaggero

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 12

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lunedì 22 marzo 2021

Il Resto del Carlino

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 13

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lunedì 22 marzo 2021

Il Secolo XIX

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 14

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lunedì 22 marzo 2021

Il Sole 24 Ore

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 15

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lunedì 22 marzo 2021

Il Tempo

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 16

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lunedì 22 marzo 2021

Italia Oggi Sette

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 17

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lunedì 22 marzo 2021

La Nazione

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 18

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lunedì 22 marzo 2021

La Repubblica

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 19

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lunedì 22 marzo 2021

La Stampa

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 20

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lunedì 22 marzo 2021

L'Economia del Corriere della Sera

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 21

(22)

lunedì 22 marzo 2021 Pagina 11

Soddisfatti Parisi e Samer dopo l' arrivo del primo traghetto. D' Agostino: cambio di livello. Fedriga:

volano per la regione

«Piattaforma logistica, test riuscito Ora avanti con i nuovi traffici»

PAOLA BOLIS

trieste La soddisfazione di una giornata simbolica, lo slancio verso l' ulteriore sviluppo, la consapevolezza di una partita sempre più internazionale da giocare per far crescere il porto, cioè la città stessa. In una dimensione che Zeno D' Agostino definisce come «cambio di livello»: «Stiamo giocando una partita di campionato superiore» in cui «i ragionamenti locali perdono significato», dice il presidente dell' Autorità di sistema portuale dell' Adriatico Orientale.

Sono queste alcune delle considerazioni che gli imprenditori del mare - ma anche gli esponenti politici - esprimono dopo il primo attracco che ha dato vita alla nuova Piattaforma logistica di Trieste, il terminal controllato dai tedeschi di Hamburger Hafen und Logistik nella cui controllata Hhla Plt Italy continuano a sedere, in consiglio di amministrazione, Francesco Parisi della omonima Casa di spedizioni e Vittorio Petrucco di Icop. L' attracco è stato quello di un ro-ro della turca Ulusoy, rappresentata in Italia dalla Samer&Co Shipping. E la concorrenza fra operatori? Non è questo il punto, ridimensiona

Parisi nei panni di socio terminalista «che opera sul mercato servendo altri operatori», qui «un armatore che ha un agente il quale è concorrente in alcune attività, ma è anche un collega». E dunque, «la collaborazione assieme alla concorrenza genera il successo di un sistema portuale», tanto più che «siamo cittadini di una piccola città». In attesa di operare nei prossimi mesi anche con i container - per i quali sono state acquistate due gru - Parisi sottolinea piuttosto la riuscita del test gestionale sulla nave, «una conferma per i nostri nuovi soci». Che si traduce anche in aumento dei traffici portuali, ricorda D' Agostino giudicando come l' approdo non abbia impattato sulla viabilità, una delle preoccupazioni della vigilia.

Enrico Samer sottolinea come i traffici dell' autostrada del mare con la Turchia possano «aumentare notevolmente» in presenza di aree disponibili e connessioni ferroviarie e stradali, laddove oggi quanto ad aree portuali e retroporti

«siamo quasi alla saturazione». La Piattaforma ha permesso allora l' arrivo di una ulteriore nave cui altre sono destinate ad aggiungersi, con l' avvio dei binari dedicati: «Fra un paio di mesi potremo partire subito con ulteriori treni». Un passaggio importante, perché «il maggiore concorrente dell' autostrada del mare con la Turchia» è il trasporto su gomma. E insomma «sembra incredibile», chiude Samer, che alla Piattaforma si aggiungeranno in tempi brevi ulteriori spazi di espansione, anche grazie all' Accordo di programma per la Ferriera.

Più spazi per più traffici, dunque, con l' obiettivo di attrarre ulteriori investitori esteri: «È molto importante per la città e per il Paese», sintetizza Michela Cattaruzza, ad di Ocean srl.

E sulla «importanza strategica» della Piattaforma logistica - o meglio, dell' accordo fra Plt e Hhla che ha visto entrare i tedeschi nello scalo triestino - si sofferma l' imprenditore ed ex presidente degli Industriali Federico Pacorini: «Nella storia recente e un po' meno recente abbiamo visto altri protagonisti importantissimi cacciati da Trieste». Per esempio Ect di Rotterdam, «primo operatore europeo». Una parte della città ha avuto «una reazione allergica» a un qualcosa che potesse alterare gli equilibri esistenti anche al parlare di nuova Via della seta: «Fortunatamente ora con

Il Piccolo

Trieste

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Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 22

Amburgo non è successo. Si riapre - così Pacorini - ciò che non è accaduto vent' anni fa, quando Rotterdam voleva l' unione con Trieste per chiudere l' Europa fra due poli. Il criterio è lo stesso, ma intanto con la crescita dell' economia cinese si è ulteriormente rafforzata la tensione Asia-Europa. Perciò in questa relazione commerciale è ancora più importante la posizione geografica di Trieste, e importantissimo è quanto fatto

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lunedì 22 marzo 2021

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 23

da D' Agostino col potenziamento della rete ferroviaria». Poi certo, al netto delle tensioni geopolitiche, «chi si occupa di logistica nel Mediterraneo e in Adriatico - dice Parisi - guarda naturalmente verso due fronti», la terra continentale europea da una parte e il Mediterraneo orientale dall' altra.

Sapendo che oltre Suez Asia non significa certo solo Cina.

L' avvio dell' operatività della Piattaforma viene salutato dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga come

«esempio di quanto la collaborazione istituzionale fra Regione, Autorità portuale e Comune», accanto a quella tra pubblico e privato, «si dimostri volano di sviluppo per porto, città e regione». Annotazione che si traduce in lavoro.

Non per niente l' assessore regionale Alessia Rosolen ricorda come da parte di Icop vi sia stata all' interno dell' accordo di programma sulla Ferriera «immediata disponibilità rispetto all' assorbimento» dei lavoratori in eccedenza, disponibilità data anche poi anche su percorsi di formazione da attuare tramite i centri per l' impiego in vista di nuove assunzioni per lo sviluppo della Piattaforma. Un dialogo destinato a riprendere con il nuovo assetto societario di Hhla, dice Rosolen. Che ripensando all' ingresso dei tedeschi dopo il superamento della concorrenza cinese - ma anche alla partita degli ungheresi all' Ex Aquila - parla di un porto che «sta riprendendo un ruolo non indifferente in ambito europeo». «Credo che a emergenza sanitaria superata ripartiremo un po' prima degli altri perché abbiamo lavorato molto tutti quanti, si sta correndo insieme», commenta il sindaco Roberto Dipiazza, confidando che «coi tedeschi faremo il salto di qualità» dopo avere già raggiunto i 10 mila treni movimentati all' anno. Del resto il primo cittadino ha l' idea di «un unico porto da Zara a Ravenna: l' importante è che gli operatori arrivino in Adriatico, poi vinca il migliore».

Intanto la deputata dem Debora Serracchiani ricorda di avere chiesto al governo «11 anni fa, da europarlamentare, i fondi Cipe per la piattaforma logistica». E cita le risorse stanziate nel Recovery Fund per lo sviluppo dello scalo cui va

«messo il turbo». Il deputato forzista Guido Germano Pettarin parla di «scalo del Nordest che grazie alla guida iluminata di D' Agostino» conferma di potere essere «protagonista in Europa». La senatrice Tatjana Rojc, evidenziata la «resilienza e lungimiranza degli imprenditori locali», annota come resti «un ultimo tassello per la definitiva svolta: la piena attuazione del regime di porto franco internazionale».

--© RIPRODUZIONE RISERVATA.

Il Piccolo

Trieste

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lunedì 22 marzo 2021 Pagina 11

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 24

L' AUTHORITY

Impatto positivo

L' ad di Hhla Plt Italy Antonio Barbara ha detto che «la piccola competizione locale è distruttiva»: se Trieste cresce i benefici saranno per tutti.

«Stiamo giocando una partita su campionato superiore, chiaro che i ragionamenti locali perdono di significato», commenta Zeno D' Agostino. Il presidente dell' Autorità di sistema portuale annota che l' impatto sulla città dell' avvio del terminal, anche in termini di viabilità, è stato molto buono.

Il Piccolo

Trieste

(26)

lunedì 22 marzo 2021 Pagina 15

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 25

Stalli per scooter, tocca a viale D'Annunzio

In quattro anni realizzati 2.500 posti dedicati ai motorini. Altri 200 sono stati creati dall'Authority vicino al Porto vecchio

MICOL BRUSAFERRO

Con i nuovi stalli per scooter e motorini previsti in viale D' Annunzio, una cinquantina da realizzare per l' estate, si chiude l' operazione parcheggi per i mezzi a due ruote avviata dall' attuale amministrazione comunale, per rispondere alle tante richieste di spazi da parte dei cittadini. Finora sono stati 2.500 quelli realizzati negli ultimi quattro anni, ai quali si aggiunge il park concluso nell' estate 2020 a ridosso del Porto vecchio, per ulteriori 200 posteggi, creato, in quest' ultimo caso, dall' Autorità portuale.

«Viale D' Annunzio non ha stalli del genere a disposizione e gli uffici comunali stanno esaminando dove e come disegnarli - spiega l' assessore comunale al Territorio Luisa Polli -. Servirà trovare il punto adatto, per non togliere posti alle automobili, in una zona densamente popolata, dove sappiamo che è importante non eliminare i parcheggi attuali».

Lungo tutta la strada, così come nelle laterali, sono pochi i punti dove poter lasciare i motorini in modo regolare, senza intralciare le stesse auto presenti.

E c' è chi finisce per occupare il marciapiede, come accade ogni tanto, ad

esempio, nella vicina via della Tesa. Per il momento su viale D' Annunzio la fase è quella, come anticipato, dello studio e dell' indagine sulla zona, ma l' assessore Polli anticipa qualche numero: «Saranno una cinquantina in tutto gli stalli, distribuiti in diversi tratti, e saranno pronti in estate. Poi - aggiunge - quando sarà creata la rotonda prevista su piazza Foraggi, vedremo se si potranno ulteriormente implementare, ma per questo punto in particolare - precisa - è troppo presto per confermare la possibilità di nuovi spazi. I tecnici stanno verificando la fattibilità delle diverse opzioni».

E intanto l' assessore ricorda quanto fatto finora, anche a seguito di segnalazioni e richieste di chi abitualmente si muove in città con il motorino. «Dall' inizio del nostro mandato - ricorda la Polli - abbiamo realizzato 2.500 nuovi stalli, rispondendo alle tante domande che ci sono pervenute. C' è una sensibilità verso chi si muove in moto e scooter perché sappiamo quanto siano numerosi i mezzi di questo tipo a Trieste e quanto sia sentita l' esigenza di trovare posti adeguati per il parcheggio. Tra gli ultimi interventi - ricorda - l' implementazione di quelli su via del Teatro Romano, i nuovi disegnati in largo Barriera, per essere più funzionali e anche per evitare soste non consentite alle auto, e ancora in via Carducci, corso Italia, in via Giulia o vicino alla Questura. Ma - aggiunge - anche nelle periferie, dove è stato espresso il bisogno di posti, come Servola, via Flavia o altre zone a Borgo San Sergio».

I triestini intanto stanno cominciando a utilizzare il park a ridosso dell' ingresso del Porto vecchio, lungo la bretella parallela a corso Cavour, dove i 200 stalli realizzati si aggiungono ai tanti già pronti ormai da tempo accanto alla sala Tripcovich, studiati anche per i pendolari, diretti alle vicine stazioni dei treni e delle corriere.

--© RIPRODUZIONE RISERVATA.

Il Piccolo

Trieste

(27)

lunedì 22 marzo 2021 Pagina 16

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 26

interrogazione di babuder sul progetto

Spazio visite in Ferriera I dubbi di Forza Italia

B.M.

Sul tavolo del sindaco Dipiazza e dell' assessore all' Ambiente Polli arriva un' interrogazione del consigliere forzista Babuder. Il tema è noto: l' ex sito della Ferriera, oggetto di un' operazione di smantellamento. In quest' area la Soprintendenza ha chiesto vengano conservati alcuni elementi dell' impianto, quale memoria storica, in futuro fruibili attraverso uno spazio visite. A tale proposito Babuder ha posto alcuni quesiti, da discutere in VI Commissione, riportando delle preoccupazioni emerse dall' opinione pubblica in merito «all' eventuale presenza di residui, eventualmente nocivi nelle strutture conservate»: in questo progetto è stato coinvolto il Comune? I due membri della giunta sono a conoscenza di ulteriori elementi valutativi? Sono state avviate delle interlocuzioni con Soprintendenza, Autorità portuale e altri enti coinvolti? -- B.M.

Il Piccolo

Trieste

(28)

lunedì 22 marzo 2021 Pagina 20

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 27

PER LO SCALO CROCIERE DELLA MARITTIMA

Sulla possibile proroga della concessione a Vtp deciderà il ministro

E.T.

Tutto ruota intorno alla possibile proroga della concessione - che scade nel 2024 .

- a Venezia terminal Passeggeri della gestione dello scalo croceristico della Marittima.

E l' ultima parola in merito spetterà al nuovo ministro delle Infrastrutture e Trasporti Enrico Giovannini.

Il presidente della Regione Luca Zaia - dopo l' ultimo Comitatone a dicembre- si era in realtà rivolto al suo predecessore per chiedere la proroga, ma il nuovo destinatario del messaggio resta appunto Giovannini.

Altrimenti per il 2024 dovrà essere bandita da parte dell' autorità Portuale di Venezia una gara europea - come non si è fatto a suo tempo per l' attuale concessione di Vtp - per la gestione dello scalo della Marittima.

Ma la Regione con la rinuncia alla maggioranza assoluta delle quote in Avps - la società che controlla anche Vtp - della sua finanziaria Veneto Sviluppo, scendendo dal 51 al 50 a favore di Venezia Investimenti (che passa dal 48 al

49 per cento), la società delle compagnie di crociera, ha già scelto di continuare con la gestione attuale per i prossimi anni, senza lasciare il passo ai privati.

Dietro la partita della concessione e del controllo della società, si gioca naturalmente anche quella della scelta del nuovo approdo per le navi da crociera, con il rischio che lo scalo della Marittima non sia più cosi centrale. Non è un mistero che le compagnie caldeggiavano la soluzione dello scavo del canale Vittorio Emanuele - ormai in ribasso - e non a caso la stessa Venezia Terminal passeggeri aveva presentato un ricorso al Tar - parzialmente accolto - contro l' Autorità Portuale e il Provveditorato alle Opere Pubbliche perché non aveva avuto risposta la richiesta di svolgere a proprie spese lo scavo per le caratterizzazioni dei fanghi del Vittorio Emanuele in vista della presentazione di un proprio progetto.

Ma il Porto, pur accettando l' invito del Tar a renderli possibili o a passare la mano a Vtp, ha deciso poi di farli autonomamente.

--E.T.

La Nuova di Venezia e Mestre

Venezia

(29)

lunedì 22 marzo 2021 Pagina 22

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 28

autorità di sistema

Tre centraline per monitorare la rumorosità in area portuale

L' Autorità di Sistema Portuale di Venezia ha disposto, con una apposita delibera, l' acquisizione, installazione e mantenimento di tre centraline per il monitoraggio acustico nei rispettivi siti dell' area portuale, individuati dalla mappa acustica messa a punto dopo uno studio dell' Università di Padova.

Il monitoraggio acustico è previsto dal progetto "Clean Bert", cofinanziato dal Programma "Interreg V-A Italia-Slovenia 2014-2020" che ha come capofila c' è l' Autorità di Sistema Portuale di Trieste e ha il sostegno di altri quattro partner istituzionali: oltre all' Autorità Portuale veneziana, figurano anche la Regione Friuli Venezia Giulia e in Slovenia, il Porto di Koper e l' Università del Litorale. Nell' ambito del progetto i porti di Venezia e Chioggia devono promuovere alcune attività concrete e molto significative a livello locale per

«migliorare e rendere più sostenibile la gestione degli aspetti ambientali, oggi più che mai al centro dell' attenzione a livello internazionale». In pratica sarà condotta una campagna di monitoraggio dell' inquinamento acustico, già avviato con la mappatura, anche attraverso l' acquisto e posizionamento

permanente di centraline di rilevamento acustico che saranno collocate nelle aree portuali. «Tale intervento consentirà una gestione strategica e di controllo del rumore ambientale portuale» spiega l' ordinanza dell' ente portuale lagunare

«Saranno inoltre attuati interventi per il risparmio energetico e la riduzione dei consumi negli spazi portuali comuni.

I risultati di questi interventi saranno misurati e valutati nel medio periodo con l' obiettivo di arrivare alla firma di tutti gli enti portuali coinvolti di un Protocollo d' intesa per l' applicazione di una strategia transfrontaliera rivolta a promuovere obiettivi comuni di sostenibilità ambientale in ambito portuale, applicando in modo armonico le politiche settoriali nel medio e lungo termine con un beneficio significativo anche per il territorio e per i cittadini che abitano in prossimità degli scali commerciali».

L' Università di Padova ha già condotto tra il 2007 e il 2008 23 giornate di monitoraggio continuo in Riva Sette Martiri, Fondamenta delle Zattere, CanalGrande (S. Marcuola) e Santa Marta (canale Scomenzera) molto trafficate da navi e imbarcazioni di tutti i tipi.

--

La Nuova di Venezia e Mestre

Venezia

(30)

lunedì 22 marzo 2021 Pagina 6

I l progetto

Una chiatta galleggiante per i posteggi del Centro

Il sindaco Bucci rilancia un' idea del 2005 mai realizzata e la affida alla Genova Parcheggi L' assessore Campora: "

Ci sono troppe auto nel cuore della città, questa è una opzione green"

di Stefano Origone Una chiatta- posteggio in porto, ormeggiata alle banchine alle spalle dell' ex Mercato del pesce. L' idea di rispolverare un vecchio progetto del Comune finito in un cassetto quasi quindici anni fa, al sindaco è venuta in mente in una delle riunioni su Caruggi, il piano integrato di interventi con il quale Tursi punta al recupero a 360 gradi del Centro storico, facendolo tornare ad essere un luogo vivibile, dotato dei migliori servizi, grazie a una riqualificazione e rigenerazione semi-totale. Due dei temi del progetto sono la mobilità e l' accessibilità in tutte le sue declinazioni e parlando della "

fame" di posteggi e della mancanza di aree per crearli, una vecchia frase di Bucci (" abbiamo il mare, uno spazio enorme, perché non utilizzarlo?") ha fatto accendere la lampadina. Ed ecco che una visione, un disegno dimenticato, diventa un foglio bianco da cui ripartire. «Ho incaricato Genova Parcheggi - spiega l' assessore alla Mobilità, Matteo Campora - di fare una mappatura degli stalli del centro storico e aree limitrofe per un' analisi costi- benefici e per capire di quanti posteggi c' è bisogno » . La partenza, è un progetto del 2005, ancora presente sul sito di Genova- Parcheggi, ma che parla di una nave garage.

« L' ipotesi- traghetto non è affatto esclusa. Se si potrà fare una chiatta galleggiante, meno costosa e più praticabile, la funzione sarà la stessa - prosegue Campora -, cioè di un' area di interscambio, anche nell' ottica dei quattro assi di trasporto. L' idea è poter raggiungere il centro storico a piedi o con una navetta e il Porto Antico con dei battelli».

Saranno posteggi che potranno utilizzare i residenti, i turisti, ma anche chi vuole andare a fare shopping nel centro storico. « Non vogliamo aumentare, sempre che se ne riescano a trovare, posteggi nel cuore della città perché le auto portano solo inquinamento: la sfida green è uno dei punti cardine dell' agenda del Comune - sottolinea Campora -. Già ora il numero enorme di accessi che vogliamo diminuire - un milione l' anno - sta creando problemi». A entrare nei particolari, è Santiago Vacca, amministratore unico di Genova Parcheggi, a cui è stato affidato il "mandato esplorativo". «I rendering che stiamo analizzando - spiega - andranno aggiornati. L' idea su cui stiamo lavorando è quella di una struttura galleggiante ancorata alla banchina in grado di ospitare 500/ 600 auto. Questo se ci limiteremo a un ponte solo. È possibile però allungare e aggiungerne uno o due, ritornando quindi al piano originale, per poter arrivare a oltre mille stalli » .

Un progetto faraonico. « Terminato il primo step di analisi, lo sottoporremo all' Autorità Portuale e alle aziende di cantieristica perché possono mettere a disposizione il loro know- how » , aggiunge l' assessore.

Coinvolgerete Fincantieri? « Stiamo parlando di un' eccellenza, direi che il suo contributo sarebbe importante. Poi ritengo che un progetto del genere, non servirà solo a creare posteggi, ma porterà lavoro». Nel gruppo che sta seguendo il progetto, c' è anche l' assessora al Commercio, Paola Bordilli. « Il centro storico è una città nella città - osserva -, un' area invasa dalle macchine, senza posteggi e ricavarne altri sarà difficile e soprattutto aumenterebbe l' inquinamento. A nord, in centro, i posteggi ci sono; a sud, mancano, quindi proiettarsi verso il mare è l' unica soluzione » . Sul posteggio galleggiante, è intervenuto anche il presidente del municipio Centro Est, Andrea Carratù.

La Repubblica (ed. Genova)

Genova, Voltri

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Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 29

«Questo progetto, che stiamo seguendo da vicino, risolverebbe la definitiva pedonalizzazione del centro storico».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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lunedì 22 marzo 2021 Pagina 7

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 30

I l caso

Perquisizioni e sequestri tra portuali

Destinatari delle indagini quattro componenti del Calp che contestò la " nave delle armi"

di Marco Lignana Cinque persone perquisite, sul posto di lavoro e a casa propria. Sequestrati computer, telefoni, schede sim, anche di familiari. In un' indagine della Direzione distrettuale antiterrorismo, coordinata dal pm Marco Zocco, che sta alzando la tensione nel porto di Genova. Perché fra i cinque che hanno subìto sequestri da parte degli agenti della Digos, quattro fanno parte del " Calp", il Collettivo autonomo lavoratori portuali, e uno di Genova Antifascista.

Due realtà schierate in prima linea anche - nella lotta alle cosiddette "navi delle armi" che transitano nel maggior porto ligure. Due realtà che ieri, con un lungo comunicato, hanno criticato duramente la decisione di aprire un' indagine nei confronti dei cinque, leggendola come un attacco politico: « La Procura di Genova sostiene che il Calp si è reso colpevole di avere strumentalizzato la protesta con dispositivi modificati in modo da renderli "

micidiali". I bengala e i fumogeni utilizzati dai portuali per attirare l' attenzione sulle navi sarebbero "micidia-li", non le armi e gli esplosivi caricati sulle navi.

In realtà il Calp ha usato un' arma "micidiale", ossia lo sciopero, che ha fatto tremare gli armatori e i terminalisti».

Il blitz è scattato lo scorso 24 febbraio. Nel decreto di perquisizione, ai portuali ( assistiti dagli avvocati Laura Tartarini e Alessandro Gorla) sono contestati appunto i reati di "getto pericoloso di cose" e "accensioni ed esplosioni pericolose", entrambi contravvenzioni. Secondo gli investigatori avrebbero " strumentalizzato" la lecita attività politica dei propri gruppi per compiere " una serie indeterminata di azioni delittuose".

Nelle carte si fa esplicito riferimento alle azioni di lotta contro la nave della compagnia saudita "Bahri", che ogni mese fa scalo a Genova. Secondo Amnesty International «una nave di proprietà saudita che ha già spedito armi per decine di milioni di dollari per alimentare il conflitto in Yemen. Numerosi Stati hanno fallito nel loro obbligo internazionale di interrompere i trasferimenti di armi utilizzate per commettere crimini di guerra e altre gravi violazioni dei diritti umani».

I lavoratori del Calp, nella loro presa di posizione, invitano quindi « a non essere sottomessi alle denunce di chi con ipocrisia e arroganza parla di pace ma vive del commercio delle armi » . E citano il loro più celebre sostenitore: « Come ci ha ricordato Papa Francesco, i lavoratori del porto hanno detto no. Sono stati bravi! E la nave è tornata a casa sua. Un caso, ma ci insegna come si deve andare avanti».

Nel mirino della Procura ci sono fatti avvenuti fra il 2017 e il 2019.

Fra questi, anche diverse manifestazioni di piazza e non strettamente legate al porto, come quella del 23 maggio 2019 in piazza Corvetto, per protestare contro il comizio elettorale di CasaPound. Come ha ricordato la stessa Genova Antifascista, un avvenimento in cui «micidiali potevano essere gli agenti che hanno picchiato a manganellate il giornalista Stefano Origone » , che stava seguendo la manifestazione per Repubblica.

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La Repubblica (ed. Genova)

Genova, Voltri

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domenica 21 marzo 2021

Proteste contro le navi delle armi e blitz antifascisti: 5 portuali del Calp indagati per associazione per delinquere

Sono stati perquisiti a casa e sui luoghi di lavoro. L' avvocato: "I reati sono in gran parte contravvenzioni"

Katia Bonchi

Genova . Cinque lavoratori del collettivo autonomo lavoratori portuali sono indagati dalla procura di Genova per associazione per delinquere finalizzata a reati che vanno dalla resistenza all' accensione di fumogeni al lancio di oggetti pericolosi e, perfino, all' attentato alla sicurezza pubblica dei trasporti. All' alba del 24 febbraio le loro abitazioni, così come il luogo di lavoro, sono stati perquisiti dalla Digos che ha sequestrato telefoni, tablet e pc per trovare conferma di 'azioni' che il Calp ha sempre reso pubbliche sulla sua pagina Facebook. Due le tipologie di condotte contestate, da un lato quella antimilitarista in particolare con le manifestazioni e i presidi contro le navi della flotta Bahri , accusata di trasportare armi per rifornire l' Arabia Saudita nella guerra in Yemen, traffico recentemente bandito anche dall' Italia con lo stop alla vendita di bombe, dall' altra quella antifascista con blitz davanti alle sedi di Casapound, Forza Nuova e Lealtà azione, che di fatto sono consistiti in scritte e portoni sigillati con la colla. 'Per molti di questi reati, che nella maggior parte dei casi si riducono a semplici contravvenzioni gli attivisti del Calp sono stati assolti - spiega l' avvocato Laura Tartarini - oppure si tratta di

processi, come la protesta di Corvetto contro il comizio di Casapound, che devono ancora cominciare'. Tra i fatti contestati la trasferta ad Arezzo, in particolare a Castiglion Fibiocchi dove i militanti del Calp erano andati ad appendere uno striscione e a fare scritte contro l' assoluzione dei due aretini condannati in primo grado e assolti in appello per la morte di Martina Rossi, figlia di Bruno, membro storico del collettivo. 'La Procura di Genova sostiene che il Calp si è reso colpevole di avere strumentalizzato la protesta con 'dispositivi modificati in modo da renderli micidiali' - spiegano gli attivisti in un video facendo riferimento a uno degli episodi contestati - I bengala e i fumogeni utilizzati dai portuali per attirare l' attenzione sulle navi dalle stive e i ponti piene di armi e esplosivi diretti a fare stragi sarebbero 'micidiali', non le armi e gli esplosivi caricati sulle navi. In realtà il Calp ha usato un' arma 'micidiale', ossia lo sciopero . Questo ha fatto tremare gli armatori e i terminalisti: non i razzi luminosi e i fumi colorati, ma che il traffico criminale di armi non sia solo criticato idealmente ma sia bloccato materialmente dai lavoratori ' proseguono ricordando la protesta che aveva visto protagonisti sindacati e associazioni cittadine per evitare l' imbarco nel porto di Genova di generatori destinati a un uso militare. 'Rivolgiamo un invito alla Digos e alla Procura - dicono ancora i portuali che, dopo essere stati per anni delegati della Cgil di recente hanno aderito al sindacato Usb formando un gruppo autonomo nel porto di Genova - ad acquisire dall' Agenzia Delta e dal Terminal GMT i documenti di carico e di destinazione delle merci trasportate dalle navi Bahri verso gli Stati del Medio Oriente, compresa la Turchia che, denunciata dalla stessa procura per la nave Bana in relazione all' embargo libico, impiega in Siria contro i civili le armi sbarcate dalle Bahri a Iskenderun. Che in particolare a segnalino alla Procura di Roma l' Agenzia Delta quale rappresentante delle navi Bahri che hanno trasportato dall' Italia le bombe della RWM incriminate per la strage civile procurata in Yemen'. 'Li invitiamo infine - concludono - a non essere sottomessi alle denunce di chi con ipocrisia e arroganza parla di pace ma vive del commercio delle armi, come ci ha ricordato Papa Francesco : I lavoratori del porto hanno detto no. Sono stati bravi! E la nave è tornata a casa sua. Un caso, ma ci insegna come si deve andare

Genova Post

Genova, Voltri

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avanti '.

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lunedì 22 marzo 2021

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Sollecitazione al governo a dare avvio all' operatività della nuova ZLS "Porto e Retroporto di Genova"

Nota a firma di Signorini, Bucci e Toti Il presidente dell' Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, il sindaco di Genova e commissario straordinario per la ricostruzione del viadotto Polcevera, Marco Bucci, e il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, hanno firmato una nota per sollecitare l' istituzione del Comitato di Indirizzo e dare avvio quindi all' operatività della Zona Logistica Semplificata (ZLS) istituita con la legge 130/2018. Signorini, Bucci e Toti hanno ricordato che, a seguito di un proficuo confronto che ha coinvolto l' AdSP della Liguria Occidentale, Regione Liguria e Comune di Genova, nonché Regione Piemonte, Regione Lombardia e Regione Emilia Romagna, insieme a stakeholder pubblici e privati, è stato predisposto il Piano di Sviluppo Strategico. Il documento, che potrebbe essere posto fin da subito all' attenzione del Comitato di Indirizzo per l' approvazione e quindi l' avvio operativo della ZLS, rappresenta la sintesi del dialogo tra gli attori locali e territoriali. Inoltre i contenuti del Piano sono già stati armonizzati nell' ambito della Pianificazione di Sistema che sta per essere finalizzata con l'

approvazione del Documento di Pianificazione Strategica. Signorini, Bucci e Toti hanno ricordato inoltre che, pur nelle molteplici evoluzioni che dal 2018 ad oggi hanno caratterizzato il dettato normativo, le Regioni hanno espresso fin da subito la richiesta di partecipazione all' organo di gestione della ZLS "Porto e Retroporto di Genova" e ora si attende la nomina del commissario di governo e dei rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili e del Ministero per il Sud e la Coesione territoriale. I tre rappresentanti di AdSP, Comune e Regione hanno ricordato infine che il Piano di Sviluppo Strategico si articola in tre capitoli: nel primo viene descritto lo scenario economico e logistico in cui si inserisce la Zona Logistica Semplificata; l' attenzione si focalizza sulle specializzazioni dell' ambito territoriale e sulle filiere economiche il cui sviluppo sarà promosso dalla ZLS. Il secondo capo si concentra principalmente sulla perimetrazione delle aree e sulle semplificazioni amministrative, mentre la terza sezione propone un modello di governance volto alla promozione commerciale e al supporto di potenziali investitori. Come evidenziato nel Piano di Sviluppo Strategico - hanno sottolineato Signorini, Bucci e Toti - la ZLS produrrebbe benefici in termini di semplificazioni e agevolazioni, con particolare rifermento allo snellimento delle procedure e all' autorizzazione unica.

Inoltre, la Zona Logistica Semplificata è un' occasione per attivare iniziative di marketing che abbiano come obiettivo anche la riqualificazione delle aree portuali e urbane attraverso servizi ad alto valore aggiunto, la transizione al digitale e nuove tecnologie, e la sostenibilità sociale e ambientale delle attività logistiche e produttive. La ZLS - hanno concluso Signorini, Bucci e Toti - è una misura scaturita dall' attuazione dell' art. 7 comma 1 della legge 130/2018 e rappresenta un intervento nato dall' emergenza ma con la finalità di rafforzare un sistema portuale e logistico che, da un lato rappresenta una risorsa indispensabile per il tessuto economico-sociale della Regione e, dall' altro, espande i propri effetti sull' hinterland del sistema.

Informare

Genova, Voltri

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lunedì 22 marzo 2021 Pagina 22

dopo le proteste dei cittadini

Il Comune: «Verifica ambientale sul progetto delle ex casermette»

Consorzio sinergie nautiche e autorità portuale dovranno stilare un nuovo piano Il rapporto dovrà dimostrare che si sono superati «gli elementi di criticità» emersi

SONDRA COGGIO

La Spezia Proprio a metà marzo, un anno fa, Legambiente, Verdi Vas, Wwf e Lipu avevano invocato la valutazione ambientale strategica per il progetto delle Casermette. Contestavano l' intervento, lamentavano la mancata partecipazione su un' opera che, dicevano, «non recupera il vecchio impianto di fusione del tritolo, ma stravolge il bosco e cancella una pagina di storia». In quei giorni, l' operazione pareva pronta a partire.

Ora, esattamente un anno dopo, il Comune della Spezia annuncia l' avvio della Vas. Significa che il consorzio delle sinergie nautiche del Levante e l' autorità portuale dovranno elaborare un rapporto ambientale nuovo, che dia conto anche del processo partecipativo. Si riparte dal via, dunque, a 12 anni dal protocollo di intesa sottoscritto da Comune, Difesa e Demanio, per l' acquisizione del compendio.

Nel 2012 l' area era stata messa a gara, in due lotti. Il Comune aveva trattenuto per sé la parte del porto a secco, e nel 2016 aveva stabilito di investire 3 milioni per una mega strada. Nel 2018 la nuova giunta ha ripreso le

fila, approvando la concessione e mettendo in pista i lavori della strada. Solo che il quartiere di Pagliari, viste le ruspe sotto casa, ha fatto le barricate, lamentando di non essere stato più informato né coinvolto da anni. La Soprintendenza ha accolto le vivaci contestazioni dei comitati.

Ed ecco le modifiche del progetto, con una diminuzione dei volumi e un minore abbattimento di piante. Essendo «una nuova proposta», il progetto dovrà affrontare la Vas.

L' attuale intervento prevede di ristrutturare il manufatto sotto il viadotto per Lerici, per 2.249 metri quadrati, e di edificare nuovi capannoni per altri 7.227. C' è sempre il porto a secco del Comune, con destinazione produttiva di 3.370 metri quadrati, più aree esterne, e c' è la discussa mega strada, già appaltata e avviata, con ponte in cemento armato per l' attraversamento del fosso di Pagliari. E poi piazzali, luce, parcheggi ed impianti di trattamento delle acque di lavaggio delle barche.

La Vas dovrà dimostrare che il progetto supera «gli elementi di criticità» emersi fin qui, soprattutto il rischio idrogeologico legato alla «complessa circolazione sotterranea di acque», gli effetti delle «importanti opere di sbancamento» e il «rischio idraulico legato al fosso Pagliari». Andrà chiarito definitivamente «l' effettivo stato di inondabilità dell' area». E si dovrà stabilire se l' intervento« prefiguri o meno ampliamenti della darsena di Pagliari», anche per capire dove andranno le acque di scarico, che «devono confluire nella fognatura e non nel Rio Pagliari e tantomeno nella darsena, il cui scarso ricambio la configura come acqua pressoché stagnante».

Restano poi vive le prescrizioni di «particolare attenzione» alle emissioni in aria, all' acustica, all' impatto paesaggistico e al trattamento dell' hot spot inquinato, già segnalato da Arpal, e dei terreni rimossi, da conferire in discarica e non riutilizzare in loco, a fronte dei noti rischi di contaminazione del sito di Pitelli.

--© RIPRODUZIONE RISERVATA.

Il Secolo XIX (ed. La Spezia)

La Spezia

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domenica 21 marzo 2021

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Ente bilaterale nazionale porti, nuovi webinar all'orizzonte

Dopo il successo di quello dedicato ai sistemi di gestione della sicurezza e della salute sul lavoro.

La Spezia - L' Ente Bilaterale Nazionale (EBN) Porti ha promosso e realizzato il 18 marzo scorso, con il supporto organizzativo e scientifico di Scuola Nazionale Trasporti e Logistica, il webinar: "Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro e Sistemi Aziendali di Qualità: il valore aggiunto per le Imprese", rivolto alle Autorità di Sistema ed alle Imprese del settore portuale, nonché a tutte le Parti Sociali interessate di livello nazionale. Il webinar ha ottenuto un grande riscontro di partecipazione, coinvolgendo circa 90 partecipanti. Sono stati approfonditi, sia da un punto di vista tecnico che

"culturale" aspetti relativi all' implementazione dei Sistemi di Gestione Sicurezza e Qualità all' interno delle Imprese, anche in ottica di gestione integrata. I lavori sono stati introdotti da Luigi Robba e Maurizio Colombai, rispettivamente Presidente e Vice Presidente di EBN Porti. In seguito, il programma ha previsto una prima parte di interventi tecnici, curati da: Alberto Di Martino, CEO ICB Quality; Renato Goretta, Vice Presidente Scuola Nazionale Trasporti e Logistica e Presidente CdA Gesta Srl; Diego De Merich e Mauro Pellicci, Rappresentanti INAIL DiMEILA. Una seconda parte del

programma ha riguardato invece testimonianze aziendali, con interventi a cura di Francesco Parodi, H.S.S.E.

Manager Terminal Contenitori Porto di Genova Spa Nicola Rambelli, Direzione Qualità, Sicurezza e Risorse Umane Sapir Spa. Ha moderato i lavori del webinar Genziana Giacomelli, Direttore Scuola Nazionale Trasporti e Logistica.

Nell' ottica di rafforzare e dare continuità ai risultati, EBN ha previsto un follow up di progetto, in particolare attraverso la creazione di uno spazio virtuale stabile e dedicato, dove i partecipanti possono reperire materiali di studio ed intervenire dinamicamente nel confronto con gli enti promotori. A partire dai positivi risultati raggiunti, è prevista la realizzazione di nuovi webinar tematici, che possano andare incontro alle esigenze di Imprese, Autorità di Sistema e Parti Sociali, dando loro strumenti per affrontare e gestire le problematiche connesse allo svolgimento delle operazioni portuali. Domenica 21 marzo 2021 alle 16:37:24 Redazione.

Citta della Spezia

La Spezia

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lunedì 22 marzo 2021 Pagina 35

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Bar del porto aperto dopo le 18 solo per i viaggiatori

Ordinanza del sindaco Servirà il biglietto della nave per poter consumare

PORTOFERRAIO La fruizione di bar e ristoranti situate nell' area demaniale del porto con le deroghe di orario previste dall' ordinanza del Ministero della Salute, è riservata esclusivamente ai viaggiatori con biglietto in prossimità di arrivi e partenze delle navi ed agli operatori dei servizi portuali. E' quanto prevede un' ordinanza emanata ieri dal sindaco Angelo Zini per contrastare il diffondersi del Covid -19. «L' area di competenza dell' Autorità Portuale - si legge nell' ordinanza - è situata nel centro cittadino e gli esercizi di somministrazione che vi sono dislocati sono di fatto frequentati anche da avventori che non usufruiscono dei servizi portuali. Ultimamente si sono verificati assembramenti sia durante il giorno, sia soprattutto nelle ore serali, quando gli altri esercizi cittadini, egualmente situati nel centro cittadino, ma anche nelle altre parti del territorio comunale, devono osservare per norma la chiusura. Tale situazione - prosegue l' ordinanza - è sia fonte di possibili contagi, sia causa di una sostanziale disparità di trattamento tra gli operatori cittadini».

La Nazione (ed. Grosseto-Livorno)

Marina di Carrara

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lunedì 22 marzo 2021 Pagina 35

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Pasqua a Malta con Grandiosa: la sfida di Msc alla zona rossa

TURISMO Una Pasqua alternativa, senza le limitazioni della zona rossa. Questi i propositi del gruppo Msc per la crociera di una settimana a bordo della Grandiosa (nella foto), dove grazie a un rigido protocollo di salute e sicurezza si può ritrovare, pur con distanziamento, mascherine e molte altre misure, un' atmosfera di normalità. L' imbarco dal porto di Civitavecchia è previsto per mercoledì 31 marzo, con la nave che toccherà poi gli scali di Napoli, Cagliari, Malta e Genova, per rientrare a Civitavecchia il mercoledì successivo. L' itinerario è stato messo a punto evitando tappe in porti italiani nei giorni 3, 4 e 5 aprile, ovvero quando sul territorio nazionale si applicheranno le restrizioni previste per le zone rosse.

«Nel corso di questi ultimi 7 mesi la Compagnia ha portato in vacanza quasi 50.000 crocieristi in piena sicurezza, - ha affermato Leonardo Massa, managing director di Msc Crociere - grazie a un protocollo che prevede tra l' altro l' accesso a bordo con un certificato con esito negativo relativo a un test antigenico o molecolare effettuato entro le 96 ore dall' imbarco, un tampone

antigenico all' imbarco e un terzo tampone a metà crociera, la misurazione continua della temperatura, un sistema di tracciamento dei contatti stretti grazie a braccialetti smart ed escursioni protette».

Intanto una nuova azione di solidarietà è stata messa in campo della Fondazione Cariciv e della Fondazione Costa Crociere, che hanno realizzato un progetto che vede coinvolte le principali associazioni del comprensorio in una distribuzione di alimentari.

In particolare la Costa Crociere Foundation ha versato al tavolo della solidarietà ventimila euro per generi alimentari.

Un' azione che già si era ripetuta a gennaio nella sola Civitavecchia. «Dai diversi servizi sociali parlano di una situazione devastante ha spiegato la presidente Sarracco e non posso che ringraziare la Costa Crociere per l' attenzione verso il territorio».

Cristina Gazzellini © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Il Messaggero (ed. Civitavecchia)

Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta

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lunedì 22 marzo 2021 Pagina 30

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Nel porto colonne di marmo a Baia affiorano nuovi tesori

LE SCOPERTE Patrizia Capuano I fondali del Portus Julius, nel Parco archeologico sommerso di Baia, restituiscono altri tesori di epoca romana: l' area marina protetta continua a svelare reperti inabissati, confermandosi uno scrigno straordinario. Durante l' ultima immersione, condotta con la collaborazione del Naumacos Underwater Archaeology and Technology, è stato scoperto in un fazzoletto di sabbia un frammento di colonna scanalata in marmo cipollino. Ma non solo. A una più attenta osservazione dei fondali, in quella stessa zona sono riemersi due grandi fusti dello stesso materiale. La notizia è stata diffusa ieri sulla pagina Fb del Parco archeologico dei Campi Flegrei, presieduto dal direttore Fabio Pagano. «Le ridotte dimensioni del frammento hanno subito spinto al recupero, avvenuto con la collaborazione del Nucleo Carabinieri subacquei di Napoli riporta la nota - Ma proprio durante le fasi di recupero, la ricognizione nell' area ha portato al rinvenimento di altri due grandi fusti nello stesso marmo». I tre reperti sono stati rinvenuti nei pressi dell' abside posto a chiusura dell' approdo. «Ci troviamo alle spalle della grande sala absidata che chiudeva questo settore del porto, che diventerà uno dei punti

principali del nuovo percorso di visita in programma per la prossima stagione», aggiungono gli esperti. Il frammento, legato e recuperato con l' ausilio di un gommone dei carabinieri, è stato portato sul molo di Baia. Da qui il trasferimento nei depositi del Parco archeologico dei Campi Flegrei, dove resterà nell' attesa che si proceda alle indagini e ad interventi di restauro.

LA PLANIMETRIA L' area oggetto di ricerca, intanto, è stata definita in una planimetria, realizzata da Naumacos Underwater Archaeology and Technology: la riproduzione mostra molto bene l' abside e, all' esterno, la presenza dei i due fusti scanalati in marmo cipollino. «Siamo - spiega il direttore del Parco - nella zona del Portus Julius, più vicina a Pozzuoli. In quest' area stiamo allestendo un nuovo percorso da inaugurare per la stagione estiva. Per tutela dei reperti, abbiamo preferito recuperarli e metterli in sicurezza.

Questi rinvenimenti si inseriscono nella nostra canonica attività di ricerca, finalizzata alla fruizione pubblica». E questo tratto rientra nel nuovo itinerario di visita, in corso di allestimento, che si spera di attivare all' inizio dell' estate, se la situazione Covid lo pernetterà. «Il frammento e i due fusti in marmo possono essere collocati nella prima età imperiale, realizzati quali elementi architettonici di effigie a decorazione di quell' area commerciale. Ulteriori studi ci consentiranno una più precisa caratterizzazione», conclude il direttore Pagano. Plauso dal primo cittadino di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione. «La nostra Pompei riaffiora dai fondali marini, un museo unico al mondo.

Ringrazio il Parco archeologico dei Campi Flegrei e il Nucleo Carabinieri subacquei di Napoli per il prezioso lavoro di ricerca e difesa del nostro patrimonio storico». Di recente i fondali dell' antica Baiae hanno restituito un frammento di lucerna decorato con simboli cristiani. Il reperto, parte di un fregio parietale in marmo di una lussuosa residenza, è riemerso fra due ambienti nell' area della Villa con ingresso a «protiro», sul lato verso il lacus baianus.

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Il Mattino (ed. Napoli)

Napoli

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domenica 21 marzo 2021

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Riqualificazione del porto di Cagliari, al lavoro un' azienda di Pescara

PESCARA, 21 marzo - Abruzzo protagonista nel progetto di riqualificazione del porto di Cagliari. Ha preso il via la demolizione dei ventuno silos e della torre tecnica presenti nello scalo e ad occuparsene è un' azienda di Pescara, designata dal Consorzio stabile Pangea Scarl - gruppo imprenditoriale formato da imprese operative nel settore della realizzazione e gestione di opere edili e infrastrutturali nei settori pubblico e privato - che si è aggiudicato i lavori. Edilia & Co. Srl, questa l' impresa designata dal consorzio, ha sviluppato una proposta progettuale per la demolizione di ventuno silos e una torre tecnica, che si trovano nel porto di Cagliari, sulla banchina del molo della Rinascita, come avvio di un più ampio progetto per la riqualificazione e razionalizzazione degli spazi dello scalo portuale, programmato dall' Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna. L' importo per l' abbattimento dei silos ammonta a 1,4 milioni di euro. I silos, ormai parte dello skyline del capoluogo isolano, verranno demoliti con cariche esplosive controllate, intervallate tra di loro. La demolizione dei vecchi depositi di cereali è iniziata il 18 marzo e proseguirà con altre tre spettacolari esplosioni dal 25 marzo. I

lavori si concluderanno entro aprile 2021. "Un momento storico - hanno dichiarato il presidente di Pangea, Giuseppe Luciani, il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, presente alla prima detonazione insieme al presidente dell' Authority portuale Massimo Deiana - ora abbiamo uno spazio importante con progetti in corso per un' area fondamentale per la città". La prima fase di demolizione (le altre tre proseguiranno nelle prossime settimane) ha interessato la torre servizi, alta 54,40 metri ed un tempo adibita agli elevatori per il sollevamento dei cereali. A generare il rapido collasso della struttura, la detonazione di 40 chilogrammi di esplosivo dislocati in più punti del manufatto: la caduta è stata attutita da tre materassi appositamente disposti, contornati da vasconi di 200 metri di lunghezza, riempiti di acqua e micce detonanti, disposti lungo il perimetro dei silos per la generazione di barriere per la mitigazione delle polveri. 'Questo intervento - sottolinea Luciani - dimostra che anche nei momenti di crisi possono esserci opportunità di ripresa economica e di rilancio imprenditoriale. Nonostante il difficile momento dovuto all' emergenza sanitaria - conclude il presidente di Pangea - in Abruzzo c' è una realtà solida che vince la sfida ed emigra in terra sarda'.

ABR 24 News

Cagliari

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lunedì 22 marzo 2021 Pagina 15

In Aula il dibattito sul waterfront

Due le richieste a Musumeci: modificare la perimetrazione delle aree di competenza dell' Autorità portuale e trasferire alla Regione le risorse

Sebastiano Caspanello L' antipasto è stato consumato mercoledì scorso, quando in commissione Urbanistica il presidente dell' Autorità d i sistema portuale, Mario Mega, ha spiegato quali sono i piani - quelli già previsti e quelli possibili - sulla cittadella fieristica e l' intero affaccio a mare. Oggi c' è il piatto

"principale", perché in consiglio comunale si discuterà una mozione che, se approvata, arriverà direttamente sulle scrivanie del presidente della Regione

Gazzetta del Sud

Messina, Milazzo, Tremestieri, Villa San Giovanni

approvata, arriverà direttamente sulle scrivanie del presidente della Regione Nello Musumeci, a Palermo, e del sindaco Cateno De Luca, a Messina. È la mozione presentata dal gruppo Sicilia Futura, dal titolo eloquente: "Un nuovo patto per l' affaccio a mare di Messina".

Verrà discussa oggi alle 18 e prevede una serie di richieste. La prima è rivolta al presidente della Regione: «Modificare la perimetrazione delle aree di competenza dell' Autorità di Sistema portuale dello Stretto ed affidare al Comune le aree ricadenti nel demanio marittimo regionale comprese tra il torrente Boccetta ed Annunziata e quelle comprese tra il torrente Portalegni e quelle del Porto di Tremestieri». Secondo punto: «Contrattare con il Governo

nazionale il trasferimento alla Regione delle risorse e delle competenze già destinate all' Authority o ad altri Enti per interventi da attuare» in quelle aree. Terzo: «Individuare una nuova area nella quale realizzare il progetto del nuovo teatro, oggi previsto nell' area di sedime del vecchio "teatro in fiera", con la conseguente liberazione della medesima area».

Quindi «chiedere al sindaco di sostenere con forza tale mozione su tutti i tavoli competenti» e «invitare il presidente dell' Autorità portuale a valutare le richieste che vengono da questo massimo organo di rappresentanza della città».

Sono tutti spunti che ha offerto uno dei personaggi politici più attivi nel dibattito di questi giorni, aperto, di fatto, dalla demolizione dell' ex teatro in Fiera: l' ex deputato e leader di Sicilia Futura Beppe Picciolo. «Non so come finirà e forse francamente neanche mi appassiona più tanto - è stato uno dei suoi ultimi interventi -. Penso che la gente abbia ben compreso il messaggio che abbiamo voluto lanciare: riappropriarsi dei propri spazi vitali e culturali.

Decementificare al centro e delocalizzare riqualificando. Sono certo che tanti lo hanno ben chiaro e chi fa u meravvigghiatu da rutta oggi, lo fa non certo per nobili motivi istituzionali.

Per ottenere 10 bisogna chiedere almeno 100! Questa è la realtà storica. Abbiamo rivisto il mare e si è rivisto un dibattito in città, serio e senza insulti o insinuazioni. E questo è un altro punto a nostro favore». Dibattito a cui si iscrive, ma con una chiave di lettura diversa, anche il gruppo di iniziativa civica "Rispetto Messina", che parla di

"sindrome della tela di Penelope". «Quella dello sviluppo del waterfront è una occasione strategica per lo sviluppo futuro di Messina - si legge in un documento -, che andrebbe affrontata con una visione di insieme, e non frammentata, e con un ragionamento propositivo complessivo, e non condizionato da impulsi emotivi; perché vanno tenuti presenti gli strumenti di pianificazione del territorio comunale posti in essere ed operativi, e gli interventi effettuati ed avviati. Invece, nel contesto del confronto sull' area della cittadella fieristica, sono emersi, oltre a certi aspetti surreali, accenti finalizzati a rimettere in discussione tutto quello che, in alcuni settori, è stato fatto o ideato nel corso degli anni, codificando la "demolizione" come metodo di rinascita di parti della realtà territoriale. E ci viene da pensare a come la nostra città, non solo per questo momento contingente, ma in generale sia caratterizzata o

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"contagiata" da quella che può essere definita "sindrome di Penelope".

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lunedì 22 marzo 2021

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Una sindrome che ha portato, nel corso dei decenni, a rimettere in discussione qualsiasi scelta fosse stata compiuta, anche quando tale scelta avesse consumato tutti i passaggi previsti per divenire "fatto" concreto». Ignorata la continuità amministrative, «si sono fatte, spesso, prevalere le logiche parziali dei vari amministratori. La concezione del "possesso" delle istituzioni locali, rimodellate sulla propria "equazione personale", gestite come se si trattasse di una società privata. Tutto ciò - conclude Rispetto Messina - ha portato, insieme ad altri fattori, ad una inevitabile perdita di credibilità del sistema Messina e di chi lo ha rappresentato e lo rappresenta».

Gazzetta del Sud

Messina, Milazzo, Tremestieri, Villa San Giovanni

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lunedì 22 marzo 2021 Pagina 16

Gamm e mostra di Vara e Giganti È partita la "missione Palacultura"

La Galleria d' arte moderna sarà polo d' attrazione per eventi

Sebastiano Caspanello Due delibere approvate in Giunta per confermare un obiettivo: fare del Palacultura il polo d' attrazione turistica per eccellenza della città. Un obiettivo fissato da mesi dal tandem Cateno De Luca-Enzo Caruso e che si concretizza in due atti approvati nei giorni scorsi. Il primo ruota attorno alla valorizzazione della Gamm, la Galleria d' arte moderna. L' iniziativa rientra nella «strategia di accoglienza» messa a punto dall' assessorato alla Cultura, retto da Caruso, appunto, «in sinergia con le compagnie di navigazione e i tour operator», e che comprende l' installazione di una segnaletica con percorsi pedonali e la stampa di nuove cartine turistiche da distribuire all' Info Point, come anticipato nelle scorse settimane. Strategia che è figlia di un obiettivo chiave, per la fase post-pandemia, dell' Autorità di sistema portuale:

prolungare la permanenza dei turisti in città, aumentando la durata di sosta delle navi e prevedendo anche una sosta notturna. Il che significherebbe turisti in giro non solo la mattina o ai piedi del Campanile per lo "spettacolo" di mezzogiorno, ma anche la sera, linfa vitale per i locali del centro, messi in ginocchio dalla crisi legata al Covid.

Per questo sono stati già attivati alcuni tavoli tecnici, voluti dal sindaco, tra assessorati e società partecipate, per lavorare sull' accoglienza dei turisti: dall' arredo urbano ai servizi di trasporto, dall' approvvigionamento idrico delle fontanelle alla pulizia e il decoro lungo i percorsi più frequentati del centro storico.

In questo contesto, l' input è quello di creare poli di attrazione, viene spiegato nella delibera, «che mettano in evidenza le peculiarità del territorio, sia dal punto di vista storico-artistico che ambientale, offrendo ai turisti in sosta o in transito la possibilità di godere delle bellezze dello Stretto di Messina, i paesaggi, i beni culturali, la gastronomia e la natura».

Un ruolo strategico non può non averlo, dunque, il Palacultura e, al suo interno, la Galleria di arte moderna, che vanta opere di artisti come Mirò, Tadini, Schifano, Canonico, Corsini, O' Tama. Tutte opere esposte in modo permanente al primo piano, ma che adesso vanno ulteriormente valorizzate.

Il primo passo, dunque, sarà la messa in sicurezza dei beni storico-artistici di proprietà del Comune, la delimitazione e la chiusura dell' ingresso della Galleria al primo piano, con il ripristino dell' impianto di videosorveglianza e di climatizzazione. Il secondo passo, invece, porta all' istituzione di un Comitato scientifico, «i cui componenti saranno selezionati mediante avviso pubblico, con il compito di supportare l' ufficio nella predisposizione di un regolamento, attivare strategie di comunicazione e progettare eventi finalizzati ad accrescere le presenze di turisti, cultori e appassionati d' arte». Un polo attrattore di eventi, perché no di mostre internazionali, e non più solo una "galleria"

aperta, quasi decontestualizzata.

E proprio il Palacultura - questa è la seconda delibera - ospiterà, al pianterreno, la mostra permanente della Vara e dei Giganti. La Giunta ha dato mandato agli uffici di «delimitare gli spazi individuati con opportuna pannellatura»,

«provvedere all' allestimento della mostra, con apposita progettazione e realizzazione di pannelli esplicativi ed espositori, con impegno di spesa sul capitolo della tassa di soggiorno» e soprattutto «pubblicare con avviso pubblico una manifestazione d' interesse tra i collezionisti e gli studiosi di Storia patria per il reperimento di materiale documentale e reperti».

Gazzetta del Sud

Messina, Milazzo, Tremestieri, Villa San Giovanni

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domenica 21 marzo 2021

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Allarme di Confindustria sui noli container: Situazione sta diventando esplosiva

Nel sistema associativo la questione dei noli marittimi sta ora diventando esplosiva e si sta sovrapponendo al deciso incremento dei prezzi delle materie prime. Lo ha detto Giuseppe Mele, direttore Coesione territoriale, infrastrutture e trasporti di Confindustria, in occasione del convegno organizzato da Animp per affrontare il delicato tema dell'andamento anomalo dei noli marittimi e del relativo impatto sulla filiera dell'impiantistica. Mele durante il suo intervento ha sottolineato come questo andamento dei noli marittimi rischia di coinvolgere la stessa geografia economica globale. Il nostro export rischia di essere non solo meno competitivo ma anche di essere sostituito da forniture di prossimità'. La riduzione della nostra competitività commerciale coinvolge inevitabilmente trasporto marittimo e spedizioni nazionali. Servirebbe secondo il rappresentante di Confindustria un approccio di sistema-Paese, basato su una maggiore collaborazione tra domanda manifatturiera, trasporto marittimo e spedizioni. Come? ha domandato.

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