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Prime segnalazioni in Italia del virus della paralisi acuta israeliana

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Academic year: 2021

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INTRODUZIONE

L’Israeli Acute Paralysis Virus (IAPV) è un virus delle api che è stato rinvenuto per la prima volta in Israele nel 2004 (Maori et al., 2007a; Maori et al., 2007b). Le api colpite dal virus IAPV possono mostrare evidenti segni clinici quali: anomali tremori delle ali e para- lisi progressiva fino a pervenire a morte al di fuori dell’alveare. La pre- senza del virus è stata correlata alla sin- drome da spopolamento degli alveari, anche nota con il nome di Colony Collapse Disorder o CCD (VanEngel- sdrop et al., 2007), aprendo in merito un grande dibattito (Stokstad, 2007;

Chen and Evans, 2007; Anderson and East, 2008; Cox-Foster et al., 2008).

La presenza di questo virus è stata ac- certata da 3 anni a questa parte in di- verse nazioni: Australia, Cina, USA, Spagna e Francia (Chen and Evans, 2007; Cox-Foster et al., 2007; Maori et al., 2007 a, b; Blanchard et al., 2008; Cox-Foster et al., 2008). In Ita-

lia è stato isolato per la prima volta nel Lazio nel 2009 (Formato et al., 2011), in seguito ad una indagine condotta dall’Istituto Zooprofilattico Sperimen- tale delle Regioni Lazio e Toscana (IZSLT) in collaborazione con i Ser- vizi Veterinari della ASL di Viterbo.

Nel presente articolo viene fornito un quadro della diffusione ad oggi nota del virus in Italia grazie alla attività diagnostica dell’IZSLT.

MATERIALI E METODI

Il primo isolamento del virus in Italia è avvenuto in due apiari ubicati nella provincia di Viterbo in cui il responsa- bile delle aziende, che gestiva entrambi gli allevamenti, registrava tra i mesi di marzo ed agosto 2009 una scarsa pro- duttività ed una incapacità delle fami- glie di salire a melario. In seguito alla segnalazione ed al campionamento realizzato in collaborazione con i Ser- vizi Veterinari della ASL di Viterbo, è stato possibile effettuare diagnosi di IAPV (Figura 1).

Successivamente al primo rinveni- mento, è aumentata l’attenzione nei confronti di questo virus da parte dell’IZSLT ed è stato quindi possibile evidenziare nuove positività, anche in altre provincie italiane.

Tutti i campioni di api pervenuti presso l'IZSLT sono stati amplificati con metodica Nested PCR ed i pro- dotti sono stati sequenziati su piatta- forma Applied Biosystems utilizzando il BigDye Terminator kit (Applied Biosystems). Le sequenze ottenute sono state confrontate con quelle de- Pubblichiamo una interessante ricerca sul virus della paralisi acuta israeliana di cui ringraziamo i ricercatori che firmano il documento.

Un lavoro che ci fornisce dei dati da comprendere, assolutamente

di Autori Vari

Ultim’ora

Prime segnalazioni in Italia del

virus della paralisi acuta israeliana

Apitalia 7-8/2011 48

Figura 1.Nel centro dell’immagine al microscopio elettronico a trasmissione (TEM) è possibile vedere una particella vi- rale Picorna-like.

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positate in GenBank mediante BLAST (Basic Local Alignment Se- arch Tool) per confermare la presenza del virus.

RISULTATI

Sono state riscontrati positivi al virus IAPV, nel corso degli ultimi 2 anni di indagini, ben 13 campioni di api

adulte, appartenenti a 9 diversi apiari delle provincie di Viterbo, Lucca, Arezzo, Massa, Firenze e Siena (tabella 1, figura 2), ed 1 campione costituito da api regine importate dall’Argentina.

Le analisi realizzate dall’IZSLT hanno anche permesso di evidenziare in uno dei campioni, la presenza di una mu- tazione tipica per i virus italiani, non

ancora riscontrata in letteratura. Que- sto a dimostrazione di nuovi stipiti di questo virus che si stanno selezio- nando sul nostro territorio.

CONCLUSIONI

Il virus IAPV, recentemente isolato in Italia, sembra essere abbastanza pre- sente, soprattutto nella parte più set- tentrionale della Toscana. Non a caso è proprio lì dove sono state introdotte negli anni passati api regine importate dall’Argentina, che sono poi risultate essere positive a tale virus.

Sarebbe interessante verificare poi come tale virus andrà ad interagire con altri patogeni emergenti delle api, in primis il Nosema ceranae. Non dob- biamo infatti dimenticare come re- centi ricerche (VanEngelsdorp et al., 2009) dimostrano che l’elevata carica virale presente nelle arnie e la presenza contemporanea del Nosema ceranae, possano risultare effettivamente degli ottimi elementi predittivi di stati cri- tici delle famiglie colpite.

Ulteriori sviluppi risultano quindi ne- cessari per aumentare le conoscenze sulla presenza del virus IAPV in Italia e nei paesi Europei e per approfondire il suo ruolo nei fenomeni di spopola- mento degli alveari.

Marco Pietropaoli1, Alessandra Giacomelli1, Antonella Cersini1, Giusy Cardeti1, Silvia Puccica1, Massimo Palazzetti2, Giuseppe Micarelli2, Giovanni Formato1

1Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana

2ASL Viterbo, Servizi Veterinari

Apitalia 49 7-8/2011

Figura 2.Dislocazione degli apiari risultati positivi al virus IAPV (anni 2009 e 2010).

Tabella 1. Positività al virus IAPV nel biennio 2009-2010.

DATA DEL PRELIEVO PROVINCIA DELL’APIARIO NUMERO CAMPIONI POSITIVI AL VIRUS

01/08/2009 Viterbo 3

22/06/2010 Lucca 1

23/06/2010 Lucca 1

29/06/2010 Arezzo 1

01/07/2010 Firenze 1

12/07/2010 Massa 2

14/07/2010 Lucca 2

13/09/2010 Massa 1

02/11/2010 Siena 1

18/03/2011 Api regine

provenienti dall’Argentina 1

La Bibliografia è disponibile presso gli autori

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