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COP26, Kyoto Club: “Decarbonizzazione, fonti fossili e taglio emissioni climalteranti. Risultati mancati, ma la COP segna un avanzamento chiaro ed evidente”

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www.kyotoclub.org

Giacomo Pellini, Clementina Taliento (Ufficio stampa Kyoto Club) • tel. 06 485539 – 06 4882137 • fax 06 48987009 • e-mail:

ufficiostampa@kyotoclub.org, g.pellini@kyotoclub.org, c.taliento@kyotoclub.org

Comunicato stampa Roma, 15 novembre 2021

COP26, Kyoto Club: “Decarbonizzazione, fonti fossili e taglio emissioni climalteranti. Risultati mancati, ma la COP segna un avanzamento chiaro ed evidente”

Si era detto che il successo della COP26 sarebbe stato determinante per frenare il cambiamento climatico e la degradazione del capitale naturale perché di tempo per agire non ne abbiamo più.

Ieri si è chiusa la Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite, che si è svolta a Glasgow in Scozia, ma il finale ha deluso molti. Sicuramente si poteva fare di più, si doveva fare di più. Da Kyoto a Parigi e a Glasgow c’è stato un avanzamento chiaro ed evidente con impegni sempre maggiori.

Per Gianni Silvestrini “si è assistito a un avanzamento da Kyoto che vedeva impegnati solo i Paesi industrializzati, all’Accordo di Parigi e a Glasgow.

Ottimo segnale è rappresentato dal fatto che i risultati di questa COP26 contengono l’obiettivo di 1,5 °C.

Il passaggio dal “phasing out” al “phasing down” imposto dall’India nella risoluzione finale ha provocato molti malumori tra i delegati. Ma anche su questo bisogna essere chiari. È la prima volta nelle conferenze sul clima delle Nazioni Unite che si cita espressamente il combustibile più dannoso. Inoltre, evidentemente, paesi che dipendono dal carbone per il 60-80% della generazione elettrica, hanno bisogno di tempo per ridurne l’uso”.

Silvestrini ha ribadito che “Alla COP26 si poteva, e si doveva fare di più, anche se questo avanzamento da Kyoto a Parigi e a Glasgow è chiaro ed evidente con impegni sempre maggiori. Diversi elementi sottendono una progressiva accelerazione motivata da tre aspetti: spinta dal basso grazie ai giovani per il clima, intensificarsi dei fenomeni estremi e abbattimento dei costi delle tecnologie negli ultimi anni che permettono di rendere fattibili obiettivi che prima ci sembravano quasi insostenibili e quindi rendere possibile, anche senza incentivi, una transizione energetica ormai necessaria”.

Leggi anche l’editoriale “Cop26, risultati e limiti della conferenza sul clima” di Gianni Silvestrini su QualEner-

gia.it.

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