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Diamo inizio ai lavori e lascerei subito con il punto all’ordine del giorno iscritto per questa seduta, che è: Punto n

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 24 marzo 2010 Apertura di seduta

Presidente

Questo Consiglio Comunale è sul Bilancio, mi scuso per il ritardo, il Sindaco aveva una riunione importante con i dirigenti della Bianchi e le rappresentanze sindacali…

(interventi in sottofondo)

… non rinviabili, perché arrivano dalla Svezia. Faccio l’appello. Appello nominale. Risultano assenti i Consiglieri D’Auria, Gatti, Gusmini, Merisi, Siliprandi e Zordan.

Diamo inizio ai lavori e lascerei subito con il punto all’ordine del giorno iscritto per questa seduta, che è:

Punto n. 1)

APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE DEL 2010 E TRIENNALE 2010-2012 RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA E RELATIVI ALLEGATI -

Presidente

Do la parola subito al dott. Gabriele Colombo, Presidente del Collegio sindacale, per la relazione che abitualmente chiediamo ai Revisori dei conti. Grazie per la sua presenza e per la sua disponibilità.

Dott. Colombo – Presidente Collegio Sindacale

Grazie sig. Presidente, buona sera a tutti. Io faccio come al solito una sintesi della relazione che avete a disposizione nel materiale. Il Collegio da me presieduto si è riunito nelle giornate dell’1 e 4 marzo, abbiamo verificato tutta la documentazione e abbiamo poi prodotto la relazione, che ovviamente lascio alla vostra lettura e alle vostre considerazioni.

Vado alle conclusioni, in relazione alle motivazioni specificate nel presente parere, richiamato l’art. 239 del Testo Unico degli Enti locali e tenendo conto del parere espresso dal responsabile del servizio finanziario, delle variazioni rispetto all’anno precedente, l’Organo di revisione ha verificato che il Bilancio è stato redatto nell’osservanza delle norme di legge, dello Statuto dell’Ente, del Regolamento di contabilità, dei principi previsti dall’art. 162 del Testo Unico Enti locali,

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dei postulati e dei principi contabili degli Enti locali e del principio contabile n. 1 degli Enti locali. Ha rilevato la coerenza interna, la congruità e l’attendibilità contabile delle previsioni di Bilancio e dei programmi e progetti, ha rilevato la coerenza esterna, ed in particolare la possibilità con le previsioni proposte, di rispettare i limiti disposti per il patto di stabilità e delle norme relative al concorso degli Enti locali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica.

Pertanto esprime parere favorevole sulla proposta di Bilancio di previsione 2010 e sui documenti allegati. Ringrazio il Consiglio Comunale e buon proseguimento dei lavori. Io sono anche a disposizione, ovviamente.

Presidente

Assessore Stucchi, a lei la parola.

Assessore Stucchi

Buona sera. Volevo ringraziare il Collegio dei Revisori dei conti, che ha lavorato molto bene quest’anno, controllando sempre il lavoro sia degli uffici finanziari che di altri uffici dell’Ente. Secondo me hanno fatto sempre un buon lavoro, hanno sempre stimolato il miglioramento di metodiche e di attività, per cui li ringrazio molto e gli auguro un altro anno di buon lavoro. Grazie.

Presidente

Non c’è nessuno prenotato. La parola al Sindaco.

Sindaco

Buona sera a tutti. Ringrazio il dott. Colombo per la sua costante e competente collaborazione. Proprio due parole, perché la presentazione del Bilancio è già stata fatta lunedì sera. Così, in generale, io esprimo la mia soddisfazione, non tanto e non solo, meglio dire, per gli interventi che questo Bilancio propone, interventi consistenti, tutti gli Assessori li hanno illustrati nella precedente seduta, che hanno fatto dire a qualcuno di voi che è il libro dei sogni, non è un libro dei sogni, è mettere a disposizione della comunità delle risorse per dei servizi e dei patrimoni sicuramente di grande valore, risorse che fino al termine del nostro mandato metteremo a disposizione appunto per questi interventi e che lasceremo a disposizione comunque della comunità per quegli interventi che dovranno essere realizzati dopo di noi.

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Sono molto soddisfatta del fatto che nonostante la crisi siamo riusciti a mantenere le risorse derivanti da oneri per finanziare la spesa corrente ad un livello molto basso, perché abbiamo aumentato solo di 50.000 Euro, siamo partiti con 1.700.000 Euro circa e oggi siamo a 650.000, avremmo voluto continuare a diminuirli, ma purtroppo questa crisi non ce l’ha consentito, abbiamo dovuto fare, abbiamo fatto 200.000 Euro di investimenti proprio per far fronte ai problemi di chi perde l’occupazione e di chi ha bisogni primari da soddisfare.

Abbiamo attuato l’annunciata politica delle entrate e l'Assessore Stucchi l’ha precisato molto bene nel precedente Consiglio, quali sono stati gli accertamenti per l’Ici, per la Tarsu, per gli scarichi industriali, quest’anno abbiamo, come vi ha già detto l'Assessore Stucchi, un Ufficio Patrimonio che sta lavorando, anche se le risorse a sua disposizione sono una persona più un sostegno da parte dell’Ufficio Tecnico, quest’anno, stavo dicendo, gli accertamenti, cioè le entrate andranno ad essere recuperate con un lavoro preciso e puntuale sulle, si chiamano proprietà? Beni?

(intervento fuori microfono)

... sui diritti di superficie, scusatemi, passaggio da diritti di superficie a diritto di proprietà.

Abbiamo tenuto fede alla nostra scelta di non indebitare ulteriormente il Comune, avete visto che il debito pro capite è nuovamente diminuito e si prevede di diminuirlo nel 2011, abbiamo come sempre tenuto fede al preciso impegno di presentare un Bilancio delle società partecipate.

Per quanto riguarda l’organizzazione amministrativa, abbiamo completato il quadro organico delle figure apicali, abbiamo nominato l’anno scorso sia il sostituto del dirigente Pelizzari, dirigente finanziario, sia la dirigente dott.ssa Bugatti degli Affari generali. Come spesse volte ho detto in questa sede, le figure apicali, la nomina delle figure apicali consentono sicuramente di distribuire meglio compiti, impegni, di monitorare meglio gli impegni assunti dai diversi funzionari e dai diversi operatori comunali e quindi consentono di raggiungere gli obiettivi con maggiore sicurezza.

Quindi, da un nostro punto di vista sicuramente c’è stata una ottimizzazione di quelli che sono i livelli di funzionamento organizzativo, rispetto al quale il Piano degli obiettivi è diventato ormai una prassi consolidata, la valutazione per obiettivi e quindi la cultura per risultati è diventata ormai una prassi consolidata. Credo che anche la capacità di lavorare sulla base dei principi di interdisciplinarità e interfunzionalità cominci a vedersi chiaramente il coordinamento tra i diversi Assessorati e soprattutto tra struttura tecnica e politica, iter non semplici, si sta avviando da un mio punto di vista positivamente.

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Sul piano delle strutture informatiche credo che si siano fatti grandi passi in avanti, adesso c’è un ampliamento, noi abbiamo fatto un sito comunale molto accessibile o facilmente accessibile e lo teniamo aggiornato quotidianamente. Oggi con questo Bilancio ampliamo il sito, con questo Bilancio introduciamo il Voip, che consente anche di risparmiare sul piano delle spese telefoniche; certo, ci sono altre spese importanti da fare, tipo la sostituzione delle diverse attrezzature informatiche negli uffici, spesa molto elevata, rispetto alla quale bisogna porsi in modo sicuramente graduale. Devo dire che se alcuni punti deboli, o almeno, ritenuti tali da questa Giunta e da questa Amministrazione, stanno per essere superati, come per esempio il servizio Biblioteca, che in questi anni non siamo riusciti ad implementare, soprattutto con un’apertura quindi di servizio ai cittadini la sera e almeno il sabato, devo dire che le ultime scelte di assunzione sono proprio andate in questa direzione e probabilmente presto riusciremo ad attuare questo obiettivo.

Mentre l’altro punto debole, dal mio punto di vista, rispetto al quale ci porremo sempre col massimo del nostro sforzo e della nostra energia, è la costituzione di un ufficio Urp, ma non inteso come informazione al cittadino, inteso come sportello, un ufficio Urp che davvero mette in relazione tra loro tutti gli uffici della macchina amministrativa e che questo tipo di relazione virtuosa tra i vari uffici consenta a chi è allo sportello di dare ai cittadini informazioni su qualsiasi atto, su qualsiasi esigenza possano avere. Speriamo di poterlo fare, di poterlo avviare, però riteniamo che con i nuovi vincoli alla spesa per le assunzioni di personale avremo alcune difficoltà.

Non ripeto quello che ho già detto nella precedente comunicazione di lunedì scorso rispetto alle deleghe, che oltre allo sport sono in capo a me, che sono appunto l’università e la Polizia locale, rispetto a questi settori ho già espresso grande soddisfazione, soprattutto rispetto ai grandi risultati della Polizia locale e tengo a precisare che l’Osservatorio per la sicurezza, che il Prefetto di Bergamo, quindi il rappresentante del ministro dell’Interno Maroni, ha voluto istituire a Treviglio come decentramento del Comitato di controllo interforze, ci dà dei dati che dicono che Treviglio, pur ovviamente essendo coinvolta in reati, sicuramente è un territorio presidiato ed è un territorio dove queste problematiche sono statisticamente molto al di sotto di altre realtà a noi simili. Detto questo, io credo di non dover aggiungere altro, auguro a tutti buon lavoro e concludo. Buona serata.

Presidente

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Grazie al Sindaco. È aperto il dibattito. Invito anche i Consiglieri, se lo volessero, a porre domande al dott. Gabriele Colombo, Presidente dei Revisori dei conti. Consigliere Merisi, a lei la parola.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. È un brevissimo ma davvero sentito ringraziamento al dott. Colombo per quanto fa, per quanto ha fatto, per quanto ho letto, chiedo scusa, ma improvvisi impegni personali mi hanno trattenuto fuori dal Consiglio, arrivo adesso, lo ringrazio davvero di cuore per tutto quello che ha fatto e che continuerà sicuramente a fare. Grazie ancora, dott. Colombo.

Presidente

Consigliere Mangano.

Consigliere Mangano

Grazie Presidente. Non so se il Sindaco nella sua apertura, quando dice, qualcuno ha parlato di libro dei sogni, si riferiva alla mia persona, avrò modo di argomentare anche questo. Innanzitutto desidero sottolineare che ormai il Comune di Treviglio ha preso l’abitudine di ricorrere all’esercizio provvisorio come metodo di lavoro, pur rispettando il termine del 30 aprile, che è quello della scadenza dell’approvazione del Bilancio, per cui noi ci troviamo di fronte un nove mesi per poter realizzare quanto proposto e quanto sarà deliberato questa sera in Consiglio Comunale. Siccome non sono un Consigliere che fa Opposizione preconcetta e quindi voglio sgombrare il campo anche da questo, riconosco all’Amministrazione una serie di iniziative positive che sono state fatte, partendo dall’Ufficio di patrimonio e voglio dire, sottolineare, che la vendita del diritto di superficie delle costruzioni ha anche un inizio che è precedente a questa Amministrazione, anche se questa Amministrazione ha razionalizzato e ha fatto partire l’Ufficio di patrimonio.

Nello stesso tempo do atto a questa Amministrazione che ha dato continuità a quella delibera che era stata assunta su un’osservazione presentata dal sottoscritto, sulla riqualificazione dell’asta della Statale 11 e le famose rotatorie, sono andato questa mattina alla Ripartizione per vedere a che punto era il lavoro e la programmazione, quindi do atto di questo, come do atto dell’impegno dell’Assessore ai servizi sociali su un settore molto delicato, al quale lui si sta dedicando, come del resto è una caratteristica di questa Amministrazione, fa onore

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all’Amministrazione Comunale di Treviglio, al di là dei colori, che sotto l’aspetto sociale c’è stata sempre una grande sensibilità.

Detto questo, passo a fare alcune critiche costruttive, perché compete all’Opposizione fare questo. Prima di approfondire alcuni dati, così, a braccio, leggendo la relazione, alcune riflessioni a voce alta riguardano la nuova piscina, è un’opera che ha avuto dei ritardi, il Sindaco lo ha commentato lunedì, e sarebbe opportuno conoscere qual è l’entità del nuovo progetto, quali sono le eventuali modifiche che sono state fatte e se quanto da noi deliberato quale fideiussione è ancora valida o se qualcosa è successo in quella che era la compagine societaria, o quanto meno i soggetti che hanno portato avanti questo project financing, perché si parlava anche di una revisione dei costi, visto il momento economico non positivo.

Altro passaggio e lo dedico a quello che è il nuovo polo sportivo, noi abbiamo degli impianti molto degradati, sia quelli di via Bergamo, ma anche lo stadio Zanconti, leggo nella relazione di una cordata di privati che hanno avuto modo di confrontarsi con l’Amministrazione, dopo di che i rapporti si sono interrotti e tutto viene rimandato al P.G.T.

Sarebbe stato opportuno anche sapere quali erano le condizioni e le motivazioni, visto che anche il Sindaco riconosce che le strutture meritano un intervento radicale e nel Bilancio ci sono circa 500.000 Euro per quanto riguarda questo intervento. Sarebbe stato interessante conoscere, visto che si rimanda al P.G.T. e questo P.G.T. ancora è un oggetto tra virgolette misterioso, perché in parte lo abbiamo già affrontato, sono trascorsi quasi quattro anni da quando è insediata questa Amministrazione, di interventi pubblici, di confronti ne abbiamo fatti, qualcuno l’ho proposto anch’io, però ancora nel merito del problema, che è importante per Treviglio, e quando si parla di nuovo polo sportivo, di nuovo polo fieristico, Assessore, nella sua relazione non ho visto traccia, l’ho letto così velocemente e di nuovo polo scolastico, abbiamo detto niente? Sono tre poli importanti per quanto riguarda il futuro della nostra città.

Ma non solo questo, accanto ai tre poli c’è anche un problema più ampio, che è quello della mobilità, Treviglio adesso è diventato, con l’alta, col quadruplicamento e con i collegamenti con Novara e Varese, qualcosa d’importante sul nostro territorio sta succedendo, io più di una volta ho parlato anche di quale dovrà essere la funzione della stazione di Treviglio, se deve avere nel concetto del nuovo P.G.T. una funzione importante oppure è una stazione di passaggio o se quella stazione dovrà diventare qualcosa di veramente importante, non soltanto dal punto di vista della mobilità, ma anche dal punto di vista sociale, dal punto di vista economico e dal punto di vista delle relazioni che questa

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città, a mio avviso, deve cominciare a curare e quindi a riqualificare un’area molto importante, che è l’area della ferrovia. Quindi una sollecitazione sul P.G.T. per evitare di arrivare, qua leggo nella relazione che si vorrebbe approvare entro la fine dell’anno, penso che un minimo di tempo debba essere concesso anche all’Opposizione, dal momento che la Maggioranza ha avuto quattro anni di tempo per poterlo approfondire.

Detto questo, l’aspetto importante di questo Bilancio, è inutile nasconderlo, riguarda quello che è il Piano delle opere pubbliche, cioè non è cosa di poco conto. E allora, l’Assessore dice, la capacità annua di realizzazione di opere pubbliche del Comune di Treviglio e di dieci milioni di Euro, mi permetto di rettificare questa affermazione, perché non mi pare che sia questa la media delle realizzazioni, almeno in termini d’importo. Ho visto quali erano gli impegni che sono stati fatti negli anni 2006, 2007, 2008 e 2009, nel 2006 erano sei milioni di Euro, nel 2007 8,8 milioni, nel 2008 7,4 milioni, nel 2009 7.960.000, con una media di 7,5 milioni, quindi due milioni e mezzo già è un quarto di quello che viene affermato. Dopo di che, su 22.389.000, questo è l’importo che si prevede nel Bilancio per il 2010, è pari a tre esercizi di questo Comune, cioè del 2006, 2007 e 2008, abbiamo impegnato 22.435.000, in nove mesi prevediamo di, quanto meno, chiaramente siamo in Bilancio di previsione, non avremo, saranno gli altri che vedranno nel consuntivo cosa succederà di questo libro dei sogni, che ha detto il Sindaco, come battuta, però penso che la capacità, forse si vuole recuperare il tempo perduto nell’arco di questi anni, ma 22.435.000 è la somma di tre anni e noi in nove mesi pensiamo di poter dare, di poter non dico realizzare, ma far partire tutta questa serie di impegni.

Però una, penso che bisogna fare una riflessione, questi impegni di 22 milioni, quali sono le risorse, da dove arrivano le risorse? Perché dobbiamo dire, effettivamente, è fattibile o non è fattibile? Allora, le risorse arrivano dall’alienazione del Bollone, 2.970.000 Euro, le azioni della Blu Meta, va be’, è un anno che le stiamo aspettando, quindi penso che arriveranno, erano date quasi per certe quando abbiamo fatto qua in fretta e furia, però arriveranno, con un anno di ritardo ma arriveranno, alienazione partecipazione ad Igea nove milioni di Euro, e qua avremo poi da fare una piccola riflessione, monetizzazione aree a standard 2.045.000 Euro, più 1.744.000 rispetto al 2009, contributo per rilascio di concessioni di edificazioni 3,5 milioni, più 1.495.000 Euro, contributi urbanizzazioni secondarie 1.330.000 Euro, e poi è stato inserita l’alienazione dell’area della polisportiva per 500.000 Euro.

Allora…

Presidente

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Consigliere, scusi, non vorrei interromperla, mi spiace, mi scuso, il suo tempo è trascorso…

Consigliere Mangano

… è 20 minuti il mio tempo, è il doppio, quando c’è il Bilancio è il doppio, mi pare che…

Presidente

… il Capogruppo sì, ma il Capogruppo…

Consigliere Mangano

… il Capogruppo interviene quanto il Consigliere, ha 20 minuti di tempo, perché vengono raddoppiati…

Presidente

… se non è Capogruppo è dieci minuti, voi avete, credo di ricordare, che abbiate costituito il gruppo di Forza Italia e pertanto…

(interventi in sottofondo)

… il gruppo del Pdl e pertanto volevo capire, il Capogruppo dovrebbe essere Pignatelli, almeno, a quanto ne so, o mi sbaglio? Pertanto il Consigliere che non è Capogruppo ha tempo dieci minuti, a meno che una parte del tempo del Consigliere Pignatelli venga ceduto a lei e quindi non ci sono problemi…

Consigliere Mangano

… io quanti interventi posso fare?

Presidente

… due di dieci minuti…

Consigliere Mangano

… e io ne faccio uno di venti e non intervengo, poi mi taccio e poi mi taccio…

Presidente

… va bene, grazie. Sì, sì, va bene, grazie.

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Consigliere Mangano

… benissimo. Allora, visto che una valutazione deve essere fatta, quindi le risorse che noi prevediamo di introitare nel 2010 mi sa che siano da boom economico, di grande, è giusto che debba esserci ottimismo, però una certa prudenza va inserita, perché non penso che il 2010 sia migliore dal punto di vista economico del 2009, pertanto su questi introiti e su queste, prendo atto e quindi argomento che ho qualche seria perplessità e riserva che questi introiti possano essere realizzati, non dico, ma neanche per la metà di quello che abbiamo inserito dentro.

Per quanto riguarda la farmacia, mi sembra che ci sia una contraddizione, troviamo nove milioni di vendite e nello stesso tempo 200.000 Euro di dividendi, per il 2010, quindi i dividendi li daremo alla fine esercizio e penso che sia, prevediamo che ciò avvenga e questa previsione è per l’anno…

(intervento fuori microfono)

… del 2009, quindi quelli del 2010 lo vedremo durante l’anno cosa succede. Allora, per quanto riguarda l’Upim, per quanto riguarda, cioè, le farmacie, con l’introito delle farmacie abbiamo una, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto opere da finanziare, tra cui l’Upim, che è cinque milioni di Euro. Io su queste farmacie ribadisco, perché l’ho sempre detto, sono contrario alla vendita delle farmacie; non ripeto, come ha detto il Sindaco, quello che ho detto lunedì, però al dirigente una domanda gliela formulo, la vendita di queste farmacie a seguito della normativa vigente mi risulta che non possono essere vendute, allora…

devo scartabellare dove l’ho visto, a società, quindi anche lo stesso Comune deve rivedere la sua posizione in quanto può esserci una, o ragione societaria di capitale, però con i dipendenti, quindi il Comune può avere delle azioni con i dipendenti, farmacisti.

Dopo di che, tutto il resto che ci siamo detti qua è tutto da vedere, è tutto da, perché mi pare che l’indirizzo che era stato dato nella Commissione mi sembra che è un tantino diverso rispetto alla realtà in cui noi dobbiamo operare. C’è un frase, così lo dico, così non ci sbagliamo, allora necessariamente ai dipendenti, cioè non è possibile l’affidamento ad una società di capitale interamente controllata dal Comune e tantomeno una società cui partecipino privati diversi da farmacisti, per cui sull’argomento ci ritorneremo, quindi non è all’oggetto, però sono nove milioni di Euro che dobbiamo entro il 2010, quindi con nove milioni dovremmo poi finanziare tutte queste opere, con in ballo una procedura tutta da vedere e tutta da approfondire. Quindi,

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perché non si dica che uno prende delle posizioni in maniera strumentale, c’è questo tipo di riflessione da fare.

C’è un’altra riflessione, il Piano delle opere pubbliche, allegato alla delibera, questo è un altro argomento, il Piano delle opere pubbliche allegato alla delibera di Giunta Municipale, quella del 30-11-2010, appostava in Bilancio 20 milioni di Euro…

(interventi in sottofondo)

… 2010, 20 milioni, quella che ci è stata data, che poi è stata affissa…

(intervento fuori microfono)

… come 2010?

(intervento fuori microfono)

… 2009, sì, per, quella che era di 60 giorni, che è stata affissa, mentre quella che è allegata al nostro Bilancio che approviamo questa sera è di 22.389.500, con una differenza di 2.323.000; queste modifiche, questi due milioni, sono state considerate di carattere non sostanziale, dice, possiamo metterle ugualmente indipendentemente dal ripubblicare le opere pubbliche, perché il Piano delle opere pubbliche viene pubblicato, si fanno le osservazioni, la Giunta fa le controindicazioni e in questa sede vengono votate, accettate o respinte. Quando si fanno delle modifiche, la Giunta 2,5 milioni li ha considerati non sostanziali, le hanno modificate, però bisogna vedere quali sono. Al riguardo c’è qualche decisione, c’è ad esempio una determinazione dell’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici che dice, non sembra corretto l’inserimento ex novo di altre opere, nonché di modesto valore complessivo, senza riattivare la prescritta procedura e le relative misure di pubblicità.

Questa Amministrazione che si è fatta vanto di coinvolgimento, di trasparenza, di pubblicità e quant’altro, su due…

(intervento fuori microfono)

… prego? No, pensavo che, su 2,5 milioni su questo tipo, che non è di entità modesta, e allora le differenze riguardano per 900.000 Euro, quindi quasi un miliardo e 800.000 lire, delle vecchie lire, la ricostruzione della caserma austro-ungarica, dove si è passati, e non è di poco conto, dalla costruzione prevista di una caserma di Polizia locale al Tribunale, quindi siamo, al di là del recupero dell’immobile, che poi vedremo quanti tempi ci saranno con la Sovrintendenza delle Belle arti, però prima dovevamo portare la Polizia locale, adesso mettiamo il Tribunale, penso che siano progetti di natura diversa, l’uno rispetto all’altro.

Poi abbiamo, acquisizione di aree per 450.000 Euro, opere straordinarie per 340.000 Euro, opere di manutenzione per impianti per 520.000 Euro e questi sono gli importi più importanti, per dire che sono state inserite

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quattro voci nuove rispetto a prima, quindi una ripubblicazione delle opere del piano andava fatta. Fra l’altro, fra l’altro, però questa è una nota, l’osservazione dell’Associazione forense è giunta mi pare fuori termine di qualche giorno, però è soltanto un’annotazione, non è importante.

Veniamo all’ultima mia osservazione, riflessione, e riguarda, ecco l’ultima riguarda l’UPIM; io stamattina sono andato ai Lavori Pubblici e ho chiesto di vedere alcuni progetti preliminari che devono essere inseriti, all’approvazione del Bilancio, perché è richiamato in delibera e gentilmente ho parlato con i dirigenti e ho chiesto per l’Upim, ho chiesto dov’era il progetto preliminare dell’Upim. Al momento, Assessore, lei era presente, il progetto preliminare non c’era, e non poteva esserci, non poteva esserci per un motivo semplicissimo, perché nella relazione dell’Assessore c’è scritto testualmente che il progetto preliminare verrà redatto entro il 31 di maggio 2010, quindi il progetto preliminare non c’era. Anche qua, la legge prevede, testuale, l’inclusione di un lavoro nell’elenco annuale è subordinato per i lavori d’importo pari o superiore ad Euro un milione, alla previa approvazione della progettazione preliminare e questo non c’è ed è un elemento fondante.

Adesso così, sbirciando di là, visto che hanno portato tutto il carteggio, ho notato che c’era un progetto di Grassi, ma penso che non c’entra niente con questo qua, perché se dovesse essere il progetto di Grassi siamo su “Scherzi a parte”, perché abbiamo discusso tanto sulla questione dell’Upim, il sottoscritto più di una volta in questa sede ha rivendicato, per quello che era stato fatto, la bontà del progetto Grassi, avevamo chiesto in subordine di prendere in considerazione il progetto Venezia, legittimamente la Maggioranza ha fatto un concorso di idee che è tutt’altra cosa rispetto al progetto Grassi, quindi se mi dovessero rispondere che è il progetto Grassi, mi esimo da fare qualsiasi commento, perché…

Ultima cosa e chiudo, quanti minuti sono?

(interventi in sottofondo)

… sono arrivato? Ho finito? Ho finito?

Presidente

Sì, comunque concluda.

Consigliere Mangano

No, no, basta, concludo… l’altro è il parcheggio di piazza Setti, anche qua, ho chiesto di vedere il progetto preliminare, mi è stato risposto che è quello del project financing, il project financing che, non vorrei dire

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una corbelleria, è un privato che lo fa attraverso poi una convenzione con il Comune, però poi si vede, non è stato accettato quello se non sbaglio perché dal punto di vista economico non tornava, quindi, visto che lo fa il Comune, pensavo che per 4,5 milioni, per un’opera così importante, fosse il Comune a presentare il progetto preliminare e non si prenda la scorciatoia di prendere, almeno così mi è stato detto, poi magari ho capito male, che sia quello del project financing. Mi scuso per il ritardo, ho finito.

Presidente

Grazie Consigliere Mangano. Darei la parola al Segretario comunale.

Segretario Generale

L’intervento del Consigliere Mangano richiede, giustamente ovviamente, un paio di chiarimenti tecnico-giuridici, che io vorrei introdurre e poi credo che il dirigente preposto alla programmazione dei lavori pubblici magari potrà meglio sviluppare. Descrive bene la valenza e il peso della programmazione dei lavori pubblici Massimo Severo Giannini, il quale in maniera molto chiara dice che la programmazione dei lavori pubblici è un atto programmatorio, ma non un atto programmatico; l’atto programmatorio è anche atto programmatico solo se ed in quanto contenga proposizioni giuridiche che vincolano la condotta e la volontà dell’autore dell’atto, ipotesi che non si verifica nella programmazione dei lavori pubblici. Ciò significa che l’Amministrazione può prevedere un intervento nei propri documenti programmatori senza aver alcun obbligo di realizzazione. Ciò sta a significare che sotto il profilo della concatenazione di regole rigorose, la programmazione dei lavori pubblici trova il suo fondamento più in dinamiche partecipative e di dibattito politico che di procedimento in senso stretto.

Va anche evidenziato come, nel corso dell’ultimo decennio, la procedura di programmazione dei lavori pubblici abbia ricevuto dal legislatore un forte impulso in chiave di semplificazione, difatti da una dinamica più barocca si è passati ad una dinamica più snella. La simbolizzazione di questa dinamica più snella è data dalla possibilità di introdurre anche modifiche abnormi, stravolgimenti radicali, alla programmazione dei lavori pubblici, in corso di esercizio finanziario, senza alcuna procedura di preventiva pubblicazione. Ci si trova quindi, in mancanza di precisi riferimenti giurisprudenziali, a dover applicare delle regole cercando di trovare ovviamente e privilegiando la logica del rispetto delle regole, con quella anche inevitabile di evitare la paralisi della funzionalità dell’Ente.

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Rispetto all’inserimento di modifiche sostanziali o non sostanziali alle decisioni iniziali dell’Amministrazione, come assunte nel novembre e poi ridefinite un paio di settimane fa, a seguito però di un percorso che non credo sia stato così unilaterale da parte della Giunta, ma sia stato il frutto di un confronto ampio con le istanze sociali presenti sul territorio, vedi la modifica del POP in ossequio all’osservazione presentata dall’Associazione forense della Gera d’Adda e quindi rispettando appieno la ratio della prepubblicazione del POP, che serve proprio a recepire le istanze che vengono dalla collettività di base, mi sento di dire, però ovviamente lo dico io che non sono né l’Autorità dei lavori pubblici, né la Cassazione a sezioni unite, però ribadisco, non rinvengo Cassazione o Consiglio di Stato preclusivi, che il recepire un’osservazione dà pieno riscontro al percorso di contraddittorio sul territorio cui è rivolta la preventiva pubblicazione del Piano delle opere pubbliche, che il non chiudere questa fase potrebbe teoricamente portare ad una protrazione della stessa all’infinito, perché un’osservazione ne può chiamare un’altra, di pari importanza e quindi bisognerebbe ripubblicare di 60 giorni in 60 giorni.

Quando il legislatore ha voluto introdurre dei limiti precisi rispetto alla fase della prepubblicazione, lo ha detto espressamente. In materia di ordinamento dei lavori pubblici non lo ha detto espressamente, a configurazione in chiave partecipativa dell’istituto. Di conseguenza accogliere un’osservazione e portare in approvazione il Piano delle opere sta a recepire appieno lo spirito della normativa preparatoria del Programma delle opere pubbliche. È anche evidente che assestamenti finanziari, sulla base del brocardo i soldi non hanno nome, delle fonti di finanziamento delle opere, posto che gli operatori accedono all’opera e ottengono un compenso, sono poco interessati dalla derivazione di cassa di questo compenso, ha fatto ritenere di poter considerare non sostanziali le osservazioni, che in realtà hanno attenuto ad una dinamica di registrazione con gli equilibri di Bilancio, delle modalità di finanziamento delle opere pubbliche.

Altro corollario, è pacifico che i termini di presentazione delle osservazioni sono dei termini ordinatori e non perentori…

(intervento fuori microfono)

… ma io sto solo facendo una precisazione, non ho detto che lei ha detto una cosa sbagliata, eh, me ne guarderei ben donde, e quindi prima che il percorso sia incardinato, con delle tappe già definite, è obbligo dell’Ente pubblico rispondere a delle istanze che arrivano dalla collettività di base.

Mi viene in mente una sentenza TAR dell’86 in materia di varianti urbanistiche. Perché cito il procedimento di variante? TAR Veneto,

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perché cito il procedimento di variante urbanistica? Perché è quello che funge da modello di riferimento nella dinamica osservazioni, pur evidenziando come quello della programmazione dei lavori pubblici rappresenti un momento ed una dinamica molto più blanda rispetto a quella di variante urbanistica, dove c’è un obbligo di votazione dell’osservazione, cosa che non sussiste in caso di programmazione dei lavori pubblici. Questo TAR Veneto dell’86 cristallizza in maniera molto chiara e precisa il principio secondo cui le osservazioni fuori termine, proprio perché hanno una dimensione fondamentalmente collaborativa, di ausilio ad una scelta politico-amministrativa e non strettamente procedimentale, dice che vanno prese in considerazione, a meno che non sia già stato rigorosamente incardinato il procedimento di approvazione di una variante urbanistica, perché l’istanza di base partecipativa ha un valore in una fase di costruzione della scelta importante che deve essere in ogni caso agevolato. Il limite che individua questo TAR Veneto dell’86, rispetto alla configurazione della possibilità di valutare un’osservazione, tra virgolette tardiva, viene individuato nella approvazione delle controdeduzioni tecniche al sistema delle osservazioni già depositate.

(intervento fuori microfono) Posso continuare?

(intervento fuori microfono)

Ma io sono un po' educato, quando parlo, non dico ad un Consigliere:

non me ne frega niente…

(interventi fuori microfono) Presidente

Consigliere, per cortesia…

(intervento fuori microfono) Segretario Generale

… sto dando dei chiarimenti, sono un organo che la legge impone al Consiglio, partecipo con funzioni di referente e assistenza…

(intervento fuori microfono)

… ho tutto il diritto di parlare, ho tutto il diritto di parlare…

(intervento fuori microfono)

… no, no, guardi, non se richiesto, sul 97 del Testo Unico non c’è scritto così…

(intervento fuori microfono)

… devo finire di chiarire delle cose giuridiche e sono pagato per fare questo, se lei…

(intervento fuori microfono)

… lei non può interrompermi…

(15)

(cambio cassetta) (interventi fuori microfono)

… cosa che ha detto, è una cosa non consona alla correttezza istituzionale che ci deve essere in un’assemblea che rappresenta i cittadini…

(interventi fuori microfono)

… uno può criticare esasperatamente le posizioni assunte…

Presidente

… Consiglieri, per favore…

Segretario Generale

… però c’è modo e modo, a me hanno insegnato così. Poi, altra cosa che volevo dire, in uno scenario del genere va evidenziato come ciò che è stato azzerato in materia di parcheggio di piazza Setti, non è stato il progetto preliminare tecnico di realizzazione dell’opera, bensì l’accordo economico-finanziario di gestione della infrastruttura pubblica, che è una cosa distinguibile, anzi, nelle interlocuzioni avvenute con i promotori, si era raggiunto un sostanziale accordo sul progetto tecnico, che è sancito da una deliberazione giuntale e che produce ancora effetti giuridici.

Ugualmente, cercando di raccordare esigenze di base di partecipazione con dinamiche di funzionalità dell’Ente, si è ritenuto che a livello tecnico-giuridico ovviamente, non mi permetto assolutamente di intervenire sul dibattito e sulle considerazioni politiche del merito dell’investimento, il progetto preliminare vigente, mai abrogato, dell’Upim, desse un limite autorizzativo per l’approvazione della programmazione dei lavori pubblici, in uno scenario nel quale il non prendere in considerazione questa procedura avrebbe potuto comportare una modifica in corso d’opera del Piano delle opere pubbliche senza alcuna procedura di prepubblicazione, perché per le modifiche in corso d’opera del Piano delle opere pubbliche non sono previste procedure di prepubblicazione, è, alle spicce, una ordinaria variazione di Bilancio e quindi si sarebbe azzerato l’istituto partecipativo di base, lo si sarebbe annientato, mortificato e allo stesso tempo si sarebbero sottratti argomenti strutturali alla dinamica di approvazione della manovra di Bilancio. Passo la parola all’arch. Assolari.

Presidente

Architetto, a lei la parola.

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Arch. Assolari

Grazie. Allora, io volevo aggiungere poco a riguardo la questione della pubblicazione, rispetto a quello che ha detto il Segretario. Volevo leggervi il comma 2, di una circolare del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, del 16 dicembre 2004, e dice, in merito alla pubblicità di eventuali necessari e motivati adeguamenti allo schema di Programma triennale e aggiornamento, successivamente alla sua adozione, che come ricordava il Consigliere è avvenuta nel mese di novembre del 2009 e durante il periodo di 60 giorni di cui all’art. 5, del comma 1, del D.M. 22 giugno 2004, si ritiene che la stessa sia assolta attraverso la pubblicazione dell’atto che li approva e l’atto che l’ha approvato è la delibera di Giunta recentemente, di due settimane fa. Questo paragrafo tra l’altro è stato recepito nel D.M. del 9 giugno 2005, che approva le procedure per la redazione e la pubblicazione del Programma triennale dei lavori pubblici e all’art. 5, al comma 3, dice: la pubblicità, la stessa cosa, degli adeguamenti dei Programmi triennali nel corso del primo anno di validità degli stessi è assolta attraverso la pubblicazione dell’atto che li approva. Ecco, questo è per confermare che la procedura di non pubblicazione o di ripubblicazione non è dovuta in questo caso.

Ritornando alle questioni dei progetti preliminari approvati, riguardante il progetto di piazza Setti, nel 2006 si era conclusa la procedura di approvazione del progetto e quindi dell’accordo per l’intervento in project financing per la realizzazione di questo parcheggio. Il progetto preliminare è stato approvato e eravamo nella fase di stipula della convenzione. Successivamente sono state verificate le condizioni economiche e quindi, come ha detto prima il Segretario, non si è giunti a una conclusione positiva tra la società che aveva fatto la proposta di promozione di questo progetto di finanza e il Comune di Treviglio, ma relativamente alla questione economica della gestione dei parcheggi a raso, che dovevano essere affidati insieme alla costruzione e gestione del parcheggio interrato. Quindi la questione che non ha, che tra l’altro alla società stessa ha poi comunicato che, per intervenute difficoltà, anche economica, la stretta del credito e quant’altro, tutte diciamo dichiarazioni riportate in forma scritta dal promotore e riportate poi nella determina di annullamento della procedura di affidamento, però il progetto preliminare è stato approvato dalla Giunta e espleta i suoi effetti tuttora.

(interventi fuori microfono)

Allora, il progetto si svilupperà su tre piani interrati, con le stesse tipologie, ci saranno delle modifiche e questo anche dimostra la riduzione rispetto all’importo del progetto preliminare originario…

(17)

(intervento fuori microfono)

… no, è diverso ma è diverso perché…

(intervento fuori microfono)

… no, le spiego, il progetto è lo stesso, siccome la proposta del promotore finanziario prevedeva anche di realizzare un attraversamento della via del Partigiano che non verrà realizzato, ma è solo questa la motivazione, perché il progetto di parcheggio è lo stesso, si svilupperà nello stesso modo del progetto preliminare approvato. Se ci saranno delle modifiche il definitivo farà la sua parte.

Per quanto riguarda l’Upim, la situazione è simile, nel senso che nel 2004 è stato approvato il progetto preliminare, a seguito del concorso precedente, conosciuto come progetto Grassi. Anche questo progetto preliminare espleta i suoi effetti, nel senso che questo progetto esiste ed ha un importo massimo d’intervento, che era l’importo del progetto preliminare Grassi. Allora, a seguito della procedura concorsuale e del dibattito che conoscete meglio di me, si è giunti a un nuovo progetto, che comunque rispetto a quello Grassi ha un costo economico inferiore;

pertanto, anche qui, nelle fasi successive della riprogettazione del progetto preliminare, ci sarà la coincidenza del progetto attuale con il costo economico.

Questo volevo… poi volevo anche aggiungere che la procedura concorsuale che è terminata nel mese di dicembre e poi con l’adozione degli atti nel mese di gennaio di quest’anno, non consente certo di poter redigere un progetto preliminare sostitutivo di quello che è agli atti. Io non credo di avere altre…

(intervento fuori microfono)

… ah, per quanto riguarda la caserma austro-ungarica, anche qui, noi si pensava, cioè rispetto alla programmazione del mese di settembre, quando abbiamo introdotto nell’adozione da parte della Giunta la proposta di trasformazione di quell’edificio in caserma per la Polizia locale, era allineato con le previsioni. Naturalmente in seguito alla pubblicazione e alle osservazioni propositive che sono arrivate dall’Associazione degli avvocati della bassa bergamasca, è stata valutata la possibilità di trasformare quell’edificio anziché in caserma della Polizia locale in nuovo Tribunale e quindi da lì la modifica dell’importo e la progettazione preliminare, perché di qua non esisteva nessun progetto e di questo adesso c’è la progettazione preliminare per il Tribunale. Io avrei finito.

Presidente

Grazie architetto. La parola al dott. Cervadoro.

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Dott. Cervadoro

Buona sera. Rispondo al quesito del Consigliere Mangano, relativamente al quadro normativo che si è delineato a seguito delle intervenute modificazioni introdotte dall’art. 15 della legge 166 del 2009, relativamente alla nuova disciplina dell’affidamento di servizi pubblici locali. Come sapete, antecedentemente a questo Decreto, al Decreto 135, le farmacie comunali, ritenute servizio pubblico locale a rilevanza economica, rientravano nella normativa che andava ridefinendo e disciplinando quelle che erano le modalità di affidamento dei servizi pubblici locali. A seguito della intervenuta modifica all’art. 15 del Decreto 135, con un passaggio diciamo tecnico-normativo, richiamata la normativa del ’68, per dire che sostanzialmente l’ambito delle farmacie comunali veniva tirato via, eliminato da quel contesto là, disciplinato dall’art. 23 bis.

Questo secondo me impatta nel discorso delle modalità di gestione della farmacia comunale, inteso quale servizio pubblico locale e in particolare nel richiamare la legge del ’68 si fa riferimento alle quattro modalità previste dalla normativa specifica di settore per quanto riguarda le farmacie comunali di gestione, che vi rammento brevemente, sono quelle della gestione diretta dell’Azienda speciale, del Consorzio tra più Comuni e della S.p.A. gestita in compartecipazione tra il Comune e i dipendenti farmacisti. Secondo le interpretazioni, la normativa è andata in vigore il 26 settembre 2009, ed è di recentissima introduzione, su questo non c’è una giurisprudenza, ci sono solo interpretazioni peraltro affatto discordanti, ma vorrei ricordare che qui stiamo parlando delle modalità di gestione di un servizio pubblico locale e quindi questo va sicuramente tenuto in considerazione e va a impattare su quelle che saranno le scelte, ma cosa diversa invece è il discorso della possibilità per l’Ente di cedere, di alienare le proprie farmacie e in questo caso, diventando di proprietà di soggetti privati o di altri soggetti non rientrano più in questa accezione e non limita questa nuova normativa la possibilità di cedere comunque le farmacie.

Chiaramente la cosa va tenuta ed è tenuta in considerazione nel momento in cui il Bilancio venisse approvato e successivamente si dovrà proporre al Consiglio Comunale le modalità e il Piano operativo di alienazione delle farmacie; il progetto che sarà proposto terrà in considerazione quello che prevede attualmente la normativa e sarà rispettoso e della normativa attuale dal punto di vista civilistico e della normativa specifica di settore e delle normative ovviamente fiscali, così come richiamato l’altra volta dal Consigliere Manenti. Grazie.

Presidente

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Grazie dott. Cervadoro. La parola al Consigliere Pirola.

Consigliere Pirola

Grazie Presidente. Io cambio un po' registro, non perché non ritenga tutte queste discussioni sulle procedure, eccetera, non importanti, ma personalmente ci capisco poco, mi entusiasmano anche poco, sono tra quelli che pensa che qualche centinaia di migliaia di leggi in meno in Italia farebbe uno Stato un po' più snello, probabilmente chiederebbe anche la riallocazione di decine di migliaia di persone in termini di sviluppo professionale, però insomma, come diceva un giudice della suprema Corte di cassazione stanotte, per chi l’ha visto, non è detto che un paese pieno di avvocati e povero di ingegneri abbia di fronte a sé un fulgido avvenire.

E allora tocco, la prima cosa era, volevo, magari è semplicemente merito del software, però io ho trovato dopo anni passati a leggere il PEG con dei font un po' strani, con le righine tratteggiate, io ho trovato molto facile e molto immediato nella percezione e nella lettura il nuovo PEG, per cui se c’è da fare i complimenti a qualcuno, bene, se è solo perché è stato aggiornato il software bene comunque. Poiché non è da me far solo i complimenti, come numerologo dico che a me piace sempre vedere anche qualche colonna con le percentuali, soprattutto sulle variazioni, sugli scostamenti sugli anni, quindi è vero che è un PEG e non è un Bilancio, ma magari sui totali qualche percentuale aiuta a toccare più direttamente.

Allora, poiché tanto di previsionale parleranno tutti, per riprendere, come dire, l’espressione usata prima, al di là di chi l’ha messa in campo due sere fa, che non mi ricordo neanche chi sia stato, del libro dei sogni, io mi sposto temporalmente e faccio un intervento a consuntivo, nel senso che sulle cose che sono un po' più abituato a guardare, cioè i numeri, riprendendo anche un passaggio dell’avv. Manenti dell’altra sera, che diceva, be’, a questo punto la campagna elettorale l’anno prossimo sarà sulla vendita delle farmacie, magari ciò e ben venga, almeno facciamo una campagna elettorale sulle cose fatte, poi mi sembra di aver capito che finiremo a fare una campagna elettorale sul TAR e contro TAR, però prendiamola per buona. Allora, ragioniamo di cose fatte, ragioniamo di cose fatte rispetto al concetto: è un libro dei sogni sì, è un libro dei sogni no; allora facciamo un esercizio, togliamo dalla relazione tecnica al Bilancio di previsione la previsione, cioè il 2010, ragioniamo di consuntivo.

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Allora, prendo tre indicatori, chi mi conosce sa che mi diverto a guardare gli indicatori, allora uno è già stato citato ieri, ma lo ricito in termini di consuntivo, indebitamento pro capite, è passato da 1.726, divento vecchio, ho bisogno degli occhiali anche in Consiglio Comunale, a, l’anno scorso, a 1.528, quindi meno 12%, io lo conto a scendere, quindi un saving del 12% secco di indebitamento pro capite; questo non è libro dei sogni, ed è già stato fatto. Andiamo a guardarne un altro, risorse gestite per dipendente, visto che in questa sala ogni tanto salta fuori il tormentone, ma, però, attenzione, i dipendenti comunali non sono contenti, state distruggendo la macchina, pipum, pipera… allora, nel 2006 le risorse gestite per dipendente erano 67.341, nel 2009 sono diventate 86.366, più 31% pro capite. Si può anche pensare che l’attuale Maggioranza abbia degli Assessori schiavisti, però forse c’è un po' di efficientamento dietro questo numero. Numero che, sempre per restare sul consuntivo e non sul preventivo, fa pendant con un punto toccato ieri dall'Assessore Stucchi, che sono andato a riprendere, gli accertamenti, giova rimetterlo a verbale, accertamenti 2002-2005, 1.403.000 e rotti, accertamenti 2007-2010, 3.615.000; bisognerà decidere, o noi stiamo spremendo il sangue dalle rape, oppure qualcuno non andava a prendersi i soldi che doveva andarsi a prendere prima, con buona pace dei cittadini.

Terzo indicatore e poi finisco, se trovo l’orecchietta, se non la trovo ci torno dopo, quando la trovo, scusatemi, mi sono perso… eccoci qua, investimenti pro capite, dice, ma ‘sta gente qua cosa fa per i cittadini, oltre che fare un sacco di accertamenti e a prendere i soldi a chi non paga? Investimenti pro capite 2006, 224 è l’indicatore, sapete come si misura, è dettagliato a pag. 35, 224, 2009, quindi al netto del libro dei sogni, del Piano delle opere pubbliche, eccetera, 454; poi si può discutere quanto si vuole sulla capacità di spesa, cosa è stato messo nel POP e cosa no, però delle due l’una, o questi numeri sono falsi o questi numeri sono cronaca. Basta, vanno agli atti, 454 su 224, è più del 200%, oppure è una volta… insomma, misuratelo come volete.

Allora, questi sono i consuntivi positivi.

Però volevo anche toccare un consuntivo negativo, m’è venuto in mente mettendo assieme due cose adesso, penso fosse ieri sera, sì, non so se l’avete sentita la notizia di quel Comune nel Veneto, vicino a Treviso, dove hanno deciso di mettere i bambini a pane e acqua perché non pagavano. Allora, m’è venuto in mente che nella relazione dell’Assessore Ciocca, adesso, se la trovo, eccola qua, si diceva una cosa del genere, pag. 4 della relazione dell'Assessore Ciocca, l’aumento dei costi a carico del Bilancio in relazione sia all’aumento del costo unitario del pasto e di conseguenza dell’integrazione quota a

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carico del Comune, sia degli insoluti, mediamente 70.000 Euro annui, in costante crescita, che diventano oggetto di riscossione coattiva.

Allora, c’è una domanda, cioè se ci può dare qualche numero in più, non adesso, anche, voglio dire, dopo, nella prossima, perché nonostante il PEG sia bello nitido, non sono riuscito un po' a trovarli quei numeri lì, le entrate e le uscite, il delta, eccetera, quindi potrebbe essere anche interessante sapere, non tanto in termine economico, ma in termini pro capite, 70.000, quanti pasti sono, l’incidenza percentuale, eccetera. Però, poiché l’altra sera, giustamente secondo me, veniva anche fatto rimarcare che insomma sul project financing abbiamo tutti da imparare, allora sono andato anche a vedere altri esempi di convenzione stipulata da questo …?... in questa città, proprio a confermare il concetto che abbiamo tutti da imparare sulle convenzioni sul project financing, sono andato a prendermi la convenzione tra il Comune e la Gemeaz…

(intervento fuori microfono)

… ho finito, un minuto, poi me lo presta Pino, perché non sa cosa dire nella dichiarazione di voto e me lo lascia.

Allora, pag. 9, c’è un’affermazione bella, roboante, all’interno del project financing, il concessionario si impegna ad assumere direttamente il rischio d’impresa, usando un’espressione dialettale mi verrebbe, pota, mei de isé! Il concessionario, dopo però uno dice, andiamo a vedere nel concreto cosa vuol dire, pag. 14, ultimo paragrafo dell’art. 6, il Comune si impegna altresì a preservare l’equilibrio economico-finanziario sia in sede di adozione e approvazione del progetto definitivo, e quello è cronaca, ed esecutivo dell’opera e sia nella successiva gestione dell’opera, adottando tutte le misure che si renderanno a tal fine necessarie ed opportune, usando sempre un’espressione dialettale, pota, il rischio d’impresa me lo assumo anch’io così, ecco. Allora, dopo di che, per esempio, mi sono procurato un carteggio tra l’allora dirigente Pelizzari e la Gemeaz, in cui questi ti dicevano, va be’, guarda che ho fatto l’informatizzazione, perché non era molto di moda nel 2005 l’informatizzazione, era appena arrivata, quindi insomma non è che si potesse prevedere subito dall’inizio, ho pensato di mettere degli armadietti, eccetera, be’, queste sono migliorie, le paghi te Comune e abbiamo pagato.

Allora, abbiamo tutti da imparare, però lì segnalo, come si dice, c’è un warning, attenzione, perché quel dettato lì è pericolosissimo, garantire l’equilibrio economico-finanziario, oggi sono i pasti da ripianare, domani non si sa e a prescindere da questo, a prescindere da questo, il sapere che comunque gli insoluti andranno in carico all’Amministrazione Comunale, che dalle altre parti magari tira le cinghia di qua e di là non è

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che mi piaccia molto, all’interno di un concetto di project financing come lo concepisco io. Quindi l’invito è, valutiamo, valuti Assessore, valutate come si può recuperare quella falla, perché quello lì oggi è un buco, domani diventa una crepa, dopodomani tira giù il castello. Ho finito.

Presidente

Grazie Consigliere. La parola al Consigliere Manenti.

Consigliere Manenti

Grazie Presidente. Mi scuso prima di tutto per avere interrotto il Segretario, ma il mio sfogo non era tanto sul contenuto, ma era sulla difficoltà a comprendere un discorso prettamente giuridico, in un consesso che è più politico e non giudiziario; comunque mi scuso, io che faccio l’avvocato avevo difficoltà a seguirlo, a un certo punto l’ho anche perso, penso che i colleghi, al di fuori forse dell’avv. Pignatelli, che è abituato a sentire certe forme di discorsi, gli altri colleghi abbiano capito ben poco. Perciò io riparto, voglio ripartire invece da quanto ha affermato il Consigliere Mangano, perché a mio parere è di estrema gravità dal punto di vista politico, poi dal punto di vista prettamente amministrativo se qualcuno vorrà ricorrerà al TAR, ricorrerà alle autorità competenti e vedremo se il comportamento attuato in sede di approvazione del Bilancio dal Comune di Treviglio è corretto, oppure se questa parte di approvazione del Bilancio sarà oggetto di annullamento da parte dell’eventuale Tribunale Amministrativo Regionale.

A mio parere il Bilancio così come approvato, con dei progetti diversi da quelli che poi si dice nello stesso programma, il Bilancio va letto nel suo insieme, perciò si mette il due di picche e invece è il due di fiori, secondo me il Bilancio è, almeno quella parte di Bilancio, è annullabile.

Ma è ancora più annullabile, ancor più deprecabile, dal punto di vista politico. Allora, il Bilancio viene pubblicato, non viene pubblicato solo ad uso e utilizzo dei Consiglieri Comunali, tanto è vero che da sempre, io ho passato quasi quattro anni in Giunta con il Sindaco Zordan e mi ricordo la precisione dell’arch. Maraniello nel portare prima dell’approvazione del Piano delle opere pubbliche tutti i progetti preliminari che a dire il vero apparivano quasi dei progetti definitivi, tanto erano ben fatti, sia dal punto di vista grafico, sia dal punto di vista dei costi, perciò mi pare che da sempre il Comune di Treviglio abbia rispettato questa regola, approvo nel Piano delle opere pubbliche un qualcosa dove ho già un progetto preliminare.

Del resto il Consigliere Mangano non citava giurisprudenza, ma citava la legge, la legge va ben oltre la giurisprudenza, la legge è chiarissima

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e perciò nel determinare sia per quanto riguarda il palazzo dell’Upim, sia per quanto forse riguarda piazza Setti, ma qua sarei ancora più duro, perché dovremmo andare a pagargli la parcella allora a quel professionista che aveva realizzato quel progetto e lo avviseremo di mandare la parcella al Comune di Treviglio, avendone ben diritto e ancora di più per quanto riguarda la trasformazione della caserma austro-ungarica in Tribunale, quando sappiamo tutti che un progetto di costruzione del Tribunale può essere solo preliminarmente accolto dal ministero di Grazia e Giustizia, qualsiasi altra opera e costruzione non è ammissibile di palazzi di giustizia se non c’è una progettazione preliminare da parte del ministero, questo per una serie di considerazioni, non ultima la localizzazione, tipo che non possono essere i parcheggi vicini, non possono essere sotto, devono avere dei parametri ben precisi i luoghi dove deve amministrarsi la giustizia.

Perciò Treviglio fa legge, va sopra lo Stato e fa un progetto preliminare per costruirsi la caserma dei vigili e dalla sera alla mattina lo stesso progetto preliminare vuole far credere ai trevigliesi che sia il progetto del Tribunale, però qui ne abbiamo viste tante, ne vedremo forse per un anno altre.

Ma io mi metto, io sono un cittadino, un libero cittadino che mi presento in Comune di Treviglio, vado negli uffici, mi presento dal dott. Assolari e chiedo, sono curioso, c’è il Consiglio Comunale, di vedere il progetto preliminare dell’Upim, vent’anni che ne discutiamo, perciò sono curioso, questa Amministrazione ha pubblicizzato il cosiddetto armadillo e sono curioso di andare a vederlo. Vado e mi trovo il palazzo Grassi. Allora il risultato non è, non sono le elucubrazioni mentali o giuridiche che possiamo fare, i giornali devono scrivere che questa sera con il Bilancio viene approvato il progetto Grassi…

(interventi fuori microfono)

… in sette milioni ci stiamo, ci stiamo, allora viene approvato il progetto Grassi, non c’è storia diversa, non possiamo andare a dire, c’è il progetto Grassi, ma il progetto Grassi va inteso come progetto …?...

perché sono simili; posso seguire le sue considerazioni, dott. Assolari, per quanto forse riguarda il palazzo, la costruzione dell’interrato in piazza Setti, tanto è vero che lei si è giustificato, il progetto è identico, il progetto è identico, abbiamo eliminato solo il sottopassaggio sulla via Partigiano e al di fuori dei diritti che potrebbe avere il professionista che l’ha redatto, perché utilizziamo, forse senza neppure dirglielo, un progetto e perciò ne abbiamo i diritti, lui ha il diritto di avere il beneficio dell’utilizzo e forse noi non abbiamo il diritto di utilizzarlo, questo fra parentesi, però non sono problemi che mi riguardano; ma la stessa argomentazione, la stessa giustificazione che lei ha dato stasera per quanto riguarda il parcheggio di piazza Setti non possiamo sicuramente utilizzarla per il progetto Upim, perché il progetto Upim sono il bianco e

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il nero, il progetto Grassi, che stasera voi portate in approvazione una cosa, il progetto Pastorino è totalmente un’altra cosa, uno prevede la demolizione dell’immobile, l’altro prevede invece il mantenimento identico dell’immobile, con la copertura in legno. Perciò io come cittadino trevigliese, non come Consigliere, se venivo da lei, poi sarei andato dal Sindaco e dicevo, ma avete cambiato idea? Perché noi dobbiamo rispettare i trevigliesi, non giochiamo alle tre tavolette, non sono le tre carte. Allora, la legge prevedeva il deposito di un progetto, forse sarebbe bastato mettere le fotografie, quelle cose che ci avete mostrato, era un progetto preliminare secondo me, era un progetto preliminare. Il mettere oggi a sostegno il progetto Grassi è, secondo me, una cosa che non è rispettosa dei cittadini trevigliesi.

Fatta questa premessa, e mi dispiace, ma cederei volentieri il mio tempo al Consigliere Mangano, perché con grande responsabilità civica, con grande responsabilità civica che forse io non avrei avuto, perché sono un po' più infingardo di lui, è venuto a dirvelo stamattina, è venuto a dirvelo, avete studiato tutto il giorno e siete venuti, stasera è venuto lei, giustamente, per rispondere, il Segretario giustamente si è preparato e giustamente il Consigliere Mangano, che ha grande responsabilità, io auspico che un giorno si sieda lì il Consigliere Mangano per le capacità che ha, si sieda lì al posto del Sindaco, e lo dico senza avere nessun problema, il Consigliere Mangano ve l’ha detto e allora abbiamo trasformato, abbiamo trasformato il Consiglio Comunale questa sera in una succursale del Tribunale di Bergamo, che vogliamo costruire nel palazzo austro-ungarico.

Fatta questa premessa, quanti minuti ho speso?

Presidente Otto.

Consigliere Manenti

Otto, vedo di sintetizzare invece il mio intervento, che aveva una natura ben diversa da quella del Consigliere Mangano, perché non volevo replicare a lui, ma col mio intervento partivo con una premessa identica, voglio partire con una premessa identica, che è quella, siamo nel mese di marzo, il Consigliere Mangano diceva, viviamo l’anno finanziario totale, perciò approviamo il Bilancio, il prossimo Bilancio entro il 31 dicembre. Io faccio un’osservazione in più su questo argomento, questa volta approviamolo a dicembre, perché se l’andamento è quello di andare alle elezioni a marzo il termine ultimo per noi sarebbe gennaio, perché sennò il Bilancio di Treviglio la prossima Maggioranza lo potrebbe approvare a giugno, non possiamo mantenere una città sei

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mesi senza Bilancio, perciò è un auspicio che faccio come Consigliere Comunale di, il prossimo Bilancio, questo che sarà l’ultimo, di approvarlo entro dicembre, massimo gennaio, sull’aria che tira, che le elezioni le fanno al mese di marzo.

Entrando nel concetto del discorso, riassumendo quello che mi ero preparato, io volevo partire, volevo collegare l’interessante serata dell’altra sera, dove abbiamo discusso sulla crisi economica, sugli effetti del Bilancio che il Comune, che questa Maggioranza ci propone di approvare. Allora, estrapolando il concetto, almeno quello che mi pare di aver capito l’altra sera, su cosa possa fare l'Amministrazione Comunale per venire incontro alla crisi, per cercare di aiutare la crisi, mi sono preso alcuni concetti un po' da tutti i discorsi, che bene o male anche con, diciamo, postazioni diverse, però alla fine si evidenziava sempre questa grandissima crisi e gravità della crisi, che ora sta colpendo anche i piccoli, mentre prima ha iniziato, diceva, colpiva le multinazionali, poi le grandi imprese, adesso i piccoli e gli artigiani.

Allora, si diceva prima di tutto di ridurre i costi all’osso, perciò con risparmi generalizzati su tutto, incrementare il tessuto produttivo locale puntando sulla competitività, sostenere il lavoro, operare per la semplificazione burocratica, incrementare gli ammortizzatori sociali nei nostri limiti di competenza, rafforzare gli accordi e l’uniformità tra gli Enti locali, censire i fabbisogni e aiutare la nuova imprenditorialità, anche per evitare la mortalità prenatale o immediatamente dopo la nascita.

Allora, mi pare che su tutti questi argomenti, l’argomento che sia stato meglio affrontato sino ad oggi dal Comune di Treviglio e su questo ha avuto parole di elogio anche il Consigliere Mangano, sia quello del censimento dei fabbisogni, non ho nulla da dire, penso che il Comune di Treviglio abbia ben operato, abbia ben lavorato e abbia dato una fotografia diciamo credibile su quella che è la situazione attuale trevigliese; in particolare un particolare plauso al Consigliere Lingiardi, che è sempre vicino a questo problemi e molto chiaro nello spiegarli.

Ecco, entrando nell’analizzare il nostro Bilancio, con quello che è questa forte crisi che sta colpendo la comunità trevigliese o la comunità nazionale o forse il mondo intero, magari con particolare rilievo proprio sul mondo più povero, sull’Africa, l’Africa muore effettivamente, noi qua almeno viviamo, là muoiono, anche perché manca l’acqua in questo momento, riduzione dei costi all’osso allora, e risparmio. Non temo nel dire che questa Amministrazione ha ben operato per tutto ciò che riguarda il risparmio energetico e quell’impegno verso le energie rinnovabili poste in atto, è una politica che mi sento di sottoscrivere, ed

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è una politica che penso che anche nel futuro, chiunque governerà la città, debba impegnarsi a portare avanti.

Ecco, non meno condivisibile, a mio parere però forse il Consigliere Pirola, che è più avvezzo ai numeri, io forse sono più avvezzo ad altre parti della politica, mi pare che invece non sia così condivisibile sui costi della macchina comunale, cioè sui nostri costi, non dei politici, perché costano praticamente nulla, differentemente da quelli che stanno a Roma o in Regione, noi non costiamo niente, però mi pare che la macchina comunale abbia, sia previsto un incremento di costi di 600.000 Euro; allora mi sono chiesto, non era possibile fare delle riduzioni dei costi anche in questo senso? Quando abbiamo governato noi abbiamo, forse ingiustamente, forse ne abbiamo avute le conseguenze che adesso diceva sempre Pirola, abbiamo deciso di non aumentare i dirigenti, proprio per un contenimento dei costi e invece cercare di più delle figure professionali. I dirigenti costano e incidono, secondo me notevolmente, su quello del Bilancio. Io francamente ho un ripensamento su questo aumento dei costi, che siccome mi pare il 10%, forse mi sbaglio, ma siamo forse sul 10%, ma vado a memoria, forse mi sbaglio, mi sembra un po' eccessivo.

Sulle politiche del lavoro, allora, cosa può fare sulle politiche del lavoro? A mio modo di vedere prima di tutto dare una delega assessorile, cioè una delega assessorile in questo momento, come ha fatto la Provincia, a un Assessore perché si occupi delle politiche del lavoro, secondo me sarebbe una…

(intervento fuori microfono)

… no, io non ho visto una delega assessorile, allora non ho visto nessuna relazione sulle politiche del lavoro, ho visto sulle politiche del commercio, che è una cosa diversa dalla politica del lavoro. Allora, poi, perciò se c’è già vedremo…

(intervento fuori microfono)

… ecco, ma proprio un Assessorato sul lavoro, ma anche come nome, un Assessorato del lavoro. Poi il sostenere le nuove imprenditorialità locali con la creazione, se possibile, di uno Sportello unico che contrasti la burocrazia esistente. Io non so quanti… a Treviglio funziona abbastanza bene, però se ci fosse uno Sportello unico dove per aprire un’azienda, per…

(intervento fuori microfono)

… ma non c’è ancora, sono cose urgenti…

(intervento fuori microfono)

… io, guarda, ci vado quasi settimanalmente a fare quelle robe lì, è difficile, cioè è difficile per me, ma se ci mettiamo un extracomunitario a seguire per aprire un’azienda, io dico che si mette le mani nei capelli e dopo rinuncia e va ad aprirla da qualche altra parte.

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