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Le Regioni alla sfida del PNRR

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Academic year: 2021

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Le Regioni alla sfida del PNRR

Una fotografia delle proposte

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Le Regioni alla sfida del PNRR

Fra richieste e complicazioni

In seno alla Conferenza delle Regioni (CdR) è stata costituita una Cabina di regia, presieduta dalla Presidente

dell’Umbria Donatella Tesei.

Il crescente protagonismo delle Regioni sulla scena politica nazionale si è concretizzato anche nell’ambito della

discussione sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con il sostegno, oltretutto, della Commissione europea

stessa.

L’analisi dei Piani e delle proposte già presentati dalle Regioni

Tuttavia, di fronte al PNRR le Regioni si sono mosse in ordine perlopiù sparso: alcune hanno inviato i propri progetti

direttamente al Governo centrale, altre li hanno sottoposti all’attenzione della CdR, altre ancora non si sono mosse.

Il contesto attuale

I nodi da sciogliere e i prossimi passi politico-istituzionali

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Il contesto attuale

Dalle incertezze centrali alle diatribe inter-regionali

La caduta del Governo Conte-bis ha bloccato il confronto in programma il 26 gennaio fra Regioni e Roma proprio sul Recovery Plan;

Verosimilmente, il prossimo Governo

modificherà il PNRR ma, a oggi, vige l’incertezza sulle modalità e i contenuti;

L’ultima proposta di governance del PNRR – una struttura tecnico-politica sotto la guida di Conte, Gualtieri (MEF) e Patuanelli (MISE) – ha costituito uno dei tasselli che hanno condotto all’attuale crisi, e da allora la questione è rimasta inevasa.

Ritenendo troppo poco sostanziose le risorse destinate, in generale, al Mezzogiorno nel PNRR, le Regioni del Sud hanno deciso di coordinarsi per presentare proposte congiunte;

Tali proposte dovranno essere negoziate, prima ancora che con il Governo centrale, all’interno della Conferenza delle Regioni, dove già è in corso un confronto fra Centro-Nord e Sud rispetto alla redistribuzione del PSR;

ANCI dovrà essere interessata da questo dialogo, dato che circa €43 miliardi del PNRR investono materie di competenza diretta dei Comuni.

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I nodi da sciogliere

I problemi in vista

Tempi e metodo.

Tutti gli Stati Membri dell’Unione europea dovrebbero inviare a Bruxelles i propri piani entro il

30 aprile 2021. Tuttavia, la Commissione ha concesso

un’estensione del termine per la presentazione del Piano nazionale all’Olanda, a causa delle elezioni. Probabilmente, tale proroga potrebbe essere concessa anche all’Italia.

Rimane da capire come il prossimo Governo modificherà l’attuale PNRR, già criticato da Parlamento e ambienti

italiani ed europei.

Ascolto.

Con il nuovo Governo, Regioni e amministrazioni

locali torneranno a presentare le proprie richieste a

Roma. Verosimilmente, avranno maggiori opportunità di essere ascoltate presentando schede unitarie e già finalizzate, in modo che il Governo abbia dei progetti pronti da inviare a Bruxelles. Su questo punto, bisognerà verificare se Regioni del Nord e del Centro, Regioni del Sud e ANCI riusciranno a trovare una sintesi internamente.

Governance.

Mentre tutta l’attenzione nazionale è rivolta alla crisi politica, ancora non si è discusso in profondità «l’elefante nella stanza»: chi gestirà il più grande piano di sostegno economico dal Dopoguerra a oggi? Il Presidente toscano Eugenio Giani ha riferito che il Ministro Amendola gli avrebbe chiarito che circa l’80% delle risorse verrà

assegnato tramite bandi ma, anche in questo caso, non si sa

chi sarà il referente ultimo della questione.

In ultima analisi, difficilmente i piani presentati dalle Regioni e descritti nelle slide di seguito vedranno la luce nella forma attuale.

Tuttavia, la loro rilevanza risiede nel costituire la

bussola che evidenzia i punti fermi su cui le Regioni stesse intendono agire nel prossimo futuro, aprendo

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Chi più chi meno

Emilia-RomagnaLiguriaMarcheToscanaUmbriaAbruzzoLazio

Dieci Regioni hanno pubblicato e presentato un proprio Piano Regionale di Ripresa e Resilienza (PRRR) al Governo, alla Conferenza delle Regioni o a entrambi; quest’ultima opzione è stata percorsa solamente da Piemonte e Veneto.

Tre Regioni – Puglia, Friuli-Venezia Giulia e le Province Autonome del Trentino-Alto Adige – hanno annunciato di avere presentato dei Piani, senza tuttavia pubblicarli. L’Emilia-Romagna ha invece raccolto progetti dai territori, ma non ha mai finalizzato un Piano strutturato e non ha presentato alcunché al Governo o in Conferenza delle Regioni. Marche e Calabria non presentano profili di attività.

PRRR presentati Attività parziale Nessuna attività

Regione Nessuna attività Attività parziale PRRR

Valle d’AostaPiemonteLombardiaFriuli Venezia-GiuliaTrentoBolzanoVenetoCampaniaMolisePugliaCalabriaBasilicataSardegnaSicilia N O R D C E N T R O S U D Le priorità per le Regioni:

❑ Le infrastrutture e la mobilità, focus sia per Regioni come Liguria e Abruzzo sia per il Mezzogiorno; ❑ La sanità, specie rispetto alla

telemedicina e al potenziamento di strutture ospedaliere, personale e capacità territoriali;

❑ Sostegno al comparto produttivo, in particolare rispetto a

digitalizzazione e innovazione e,

soprattutto, in relazione alle

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Valle d’Aosta - Giunta

❑ €1 milione per l’implementazione – nell’ambito del Fascicolo Sanitario Elettronico – di funzionalità e strumenti per erogare prestazioni di telemedicina.

❑ €600.000 per la riorganizzazione delle banche dati regionali – incluse quelle sanitarie – per una miglior divulgazione della conoscenza.

€1 miliardo

Lead: Assessore all’Istruzione Luciano Caveri

❑ €8 milioni saranno destinati al rientro e alla valorizzazione della «diaspora» scientifica dei ricercatori/professionisti valdostani che svolgono il proprio lavoro in altre Regioni o all’estero.

A novembre 2020, la Regione ha pubblicato la prima approvazione delle proposte progettuali per il Recovery

Plan, da sottoporre alla Cabina di Regia della Conferenza delle Regioni, per un totale di €1 miliardo.

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Lombardia - Giunta

Missione PNRR: Salute.

Ambito tematico dei cluster PNRR: Servizi digitali.

Progetto “Potenziamento del percorso di digitalizzazione del Sistema Sanitario Regionale (SSR)”: Il progetto mira a creare

le condizioni per potenziare il SSR in termini di prossimità al cittadino. Ciò significa, in particolare, raggiungere i seguenti obiettivi:

❑ Migliorare la capacità del sistema di “intercettare” i bisogni del cittadino, conoscendone i bisogni a 360 gradi.

❑ Migliorare la capacità di rispondere in modo personalizzato e appropriato ai bisogni del cittadino.

❑ Promuovere l’accessibilità dei servizi sanitari, anche a distanza.

❑ Valorizzare il ruolo degli operatori sanitari, promuovendone la collaborazione, mettendo a disposizione strumenti per l’engagement del paziente e potenziandone le competenze.

Finanziamento e durata: €12 milioni; 2 anni.

€35 miliardi

Nel mese di novembre Regione Lombardia ha predisposto un documento in cui sono riportate le priorità regionali per il PNRR che la Giunta regionale ha comunicato al Governo (Le sfide di Regione Lombardia) (schede progettuali).

Le “sfide” su cui si innestano le proposte della Regione sul PNRR sono:

1. Il digitale per la ripresa e la resilienza; 2. Transizione verde;

3. Rigenerazione urbana e territori dell’abitare;

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Lombardia - Consiglio

Il 24 novembre, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una risoluzione che impegna la Giunta ad attivarsi nelle sedi istituzionali e nella Cabina di regia regionale, istituita in seno alla Conferenza Stato-Regioni, per la costituzione degli indicatori per la definizione della quota parte spettante a Regione Lombardia, e a intervenire in tutte le sedi istituzionali statali ed europee perché siano portati a conoscenza, e sostenuti, i progetti della risoluzione articolati nelle sei missioni.

❑ Potenziamento tecnologico e digitale degli ospedali.

-Nello specifico, nella missione 6 “Salute” si prevede un rafforzamento dell’intero sistema sanitario universalistico, e l’integrazione tra politiche sanitarie, sociali e ambientali. In considerazione di ciò si sostengono i seguenti interventi:

❑ Previsione di una “Casa digitale”/“Casa della comunità” come prima casa di cura, connessa digitalmente a MMG e farmacie.

❑ Potenziamento del sistema informativo sanitario nazionale (Piattaforma Sanità Elettronica) mediante un’infrastruttura tecnologica dedicata a raccogliere ed elaborare i dati.

❑ Sviluppo e innovazione del sistema di emergenza urgenza mediante la riorganizzazione e la definizione di nuovi sistemi informativi e flussi di monitoraggio.

❑ Potenziamento del FSE e del fascicolo sanitario farmaceutico che sarà a disposizione delle farmacie per favorire il corretto utilizzo quali/quantitativo dei farmaci e la conseguente aderenza terapeutica, favorendo la digitalizzazione documentale.

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Veneto - Giunta

Lo scorso 17 novembre, la Regione Veneto ha approvato un documento contenente i 155 progetti che compongono il PRRR e che la Giunta ha comunicato al Governo e alla Conferenza delle Regioni.

Il Piano si divide in 13 macro-aree nelle quali si articolano le varie progettualità. Tra le più rilevanti si segnalano:

1. Resilienza sanitaria. 2. Innovazione.

3. Recupero e risanamento ambientale.

Progetto “Edilizia ospedaliera”: questa linea di intervento si

articola in tre progettualità che prevedono l’adeguamento sismico, l’ammodernamento, la ristrutturazione e l’ammodernamento dei seguenti presidi:

❑ strutture ospedaliere «hub» e «spoke»;

❑ strutture ospedaliere «spoke» e «nodo di rete»;

❑ strutture ospedaliere «nodo di rete» e «strutture riabilitative integrative della rete».

Finanziamento e durata: €2,9 miliardi; 1 anno per avviare le

progettualità.

Progetto “Rinnovo e potenziamento della dotazione tecnologica sanitaria”: verrà potenziata la dotazione tecnologica esistente per garantire l’affidabilità e la precisione delle indagini cliniche e migliorare la prevenzione e l’assistenza.

Finanziamento e durata: €200 milioni; 4 anni.

€24,9 miliardi

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Piemonte - Giunta

Missione PNRR: Salute

Progetto “Salute digitale”: l’intervento prevede investimenti

massicci per la digitalizzazione dell’assistenza medica, come la telemedicina, e dei servizi di prevenzione.

Finanziamento: €101 milioni.

€13,5 miliardi

Lo scorso 5 novembre, la Regione Piemonte, su iniziativa della Giunta, ha inviato al Governo e alla Conferenza delle Regioni le proprie proposte per il PRRR. Il Piano si compone di 115 progettualità suddivise per le sei missioni indicate nelle linee guida del PNRR.

Ogni missione, inoltre, viene ulteriormente suddivisa in «cluster». Di seguito i più rilevanti:

1. Investimenti per l’implementazione del Green Deal.

2. Digitalizzazione dell’assistenza medica e dei servizi di prevenzione.

3. Rafforzamento della resilienza e tempestività della risposta del sistema ospedaliero.

4. Innovazione tecnologica, digitalizzazione e sostegno alla competitività delle filiere strategiche.

Missione PNRR: Salute

Progetto “Parco tecnologico del SSR”: il progetto è volto a

rinnovare le attrezzature ospedaliere per garantire una migliore presa in carico dei pazienti.

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Liguria – Giunta e Consiglio

A novembre 2020, tramite delibera, la Giunta ha presentato progetti per oltre €25 miliardi, di cui oltre €19,5 dedicati a infrastrutture per la mobilità. La Cabina di regia locale che ha lavorato al documento è coordinata dal Direttore Generale di ANCI Liguria, Pierluigi Vinai, e le proposte sono state trasmesse alla Conferenza delle Regioni.

L’elenco dettagliato dei progetti non è disponibile. Il 25 gennaio, il Presidente Toti ha proposto al Consiglio regionale di insediare una Commissione specifica per la nascita di una cabina ristretta di dialogo e monitoraggio sul Recovery Plan. Inoltre, ha riferito che non vi è ancora un’idea su come verranno i gestiti. Il Consiglio ha accettato la proposta, decidendo di costituire «nei tempi più rapidi possibili» una Commissione speciale sul NGEU.

La Sanità dovrebbe ricevere circa €1,6 miliardi, specie rispetto all’edilizia sanitaria, di cui €200 milioni per sanità di prossimità e telemedicina.

€25 miliardi

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Toscana - Giunta

❑ Connected care e telemedicina. ❑ Case della salute.

❑ Cure intermedie.

❑ Messa in sicurezza sismica strutture ospedaliere. ❑ Efficientemente energetico degli immobili del SSR. ❑ Completamento del rinnovo dei presidi ospedalieri.

€12,5 miliardi

Nella bozza di documento che la Regione Toscana ha predisposto, sulla falsariga di quanto previsto nelle linee guida nazionali, si ritrovano sei macro-missioni, a loro volta suddivise in cluster o insiemi di progetti omogenei atti a realizzare le macro-missioni: 1. Digitalizzazione, innovazione e

competitività del sistema produttivo, circa €1,5 miliardi.

2. Rivoluzione verde e transizione ecologica, circa €4,9 miliardi.

3. Infrastrutture per la mobilità di livello attuativo locale, circa €1,3-1,4 miliardi. 4. Istruzione, circa €2,1 miliardi.

5. Equità sociale, di genere e territoriale, circa €936 milioni.

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Toscana - Consiglio

Considerare prioritari gli investimenti nelle tecnologie che consentono di implementare la digitalizzazione del SSR e la piena interoperabilità dei dati tra tutti i soggetti.

Il Consiglio regionale ha approvato una risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi con il Governo e la Conferenza delle Regioni per garantire adeguati stanziamenti per i progetti regionali e perché siano semplificate le procedure di utilizzo delle risorse. Inoltre, in aggiunta alle proposte della Giunta, il Consiglio interviene su tutte e sei le missione del PNRR.

Si chiede, inoltre, una cabina di regia Giunta-Consiglio regionale con una funzione centrale da assegnare alla nuova Commissione per le politiche europee, e si auspica altresì un dialogo costante con i rappresentanti delle istituzioni locali (UPI e ANCI Toscana) e i rappresentanti del mondo produttivo.

Rafforzare progetti e misure volte a rimarcare il concetto di integrazione socio-sanitaria.

Valorizzare e potenziare il personale sanitario prestando attenzione alla programmazione della formazione.

Proseguire nel considerare prioritarie tutte quelle misure volte a contribuire alla telemedicina e alla sanità digitale, al fine di garantire la domiciliarità e la prevenzione digitale delle malattie.

Potenziare la sanità territoriale con l’implementazione delle case della salute digitalizzate e l’integrazione dei professionisti.

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Sardegna - Giunta

A settembre 2020, la Regione aveva presentato un primo piano di 55 interventi, da finanziare per una cifra complessiva di €378 milioni, contro il dissesto idrogeologico; il Piano era il frutto di interlocuzioni con il MATTM e qui è disponibile in versione integrale.

A dicembre 2020, invece, ha trasmesso al Governo un piano – non pubblico – da €7,5 miliardi.

Tra i principali obiettivi: transizione energetica, sostenibilità ambientale, rischio idrogeologico, rifiuti e risorse idriche, trasporti sostenibili e portualità turistico-commerciale.

€244,5 milioni per la Missione «Sanità».

€472 milioni per la Missione «Equità sociale, di genere e territoriale».

€7,5 miliardi

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Abruzzo - Giunta

Il documento «L’Abruzzo e il PNRR. Il contributo della Regione al rilancio del Paese» è stato inviato il 15 ottobre scorso al Presidente Conte e ai Ministri Boccia Amendola. Focus su transizione green e digitalizzazione, infrastrutture (90% delle risorse), mobilità sostenibile, produzione energetica green, digitalizzazione, con una durata media dei progetti di 47 mesi.

Un secondo documento, inviato ai Ministri Provenzano e Amendola, contiene invece 48 progetti per il REACT-EU, di cui il 65% è relativo a PMI, sociale e sanità.

Il PRRR abruzzese segnala che, oltre ai fondi previsti, vi saranno €1,3 miliardi per «ulteriori interventi» in sanità.

Bandi REACT-EU per innovazioni tecnologiche, cybersecurity e telemedicina.

Finanziamento: €40 milioni.

Bandi REACT-EU per supportare i Piani di riorganizzazione e potenziamento della rete ospedaliera e della rete assistenziale territoriale (anche per il sostegno dei pazienti cronici e fragili), oltreché il Piano di assunzione e la fornitura di dispositivi medici e diagnostici per pazienti e professionisti sanitari per l’emergenza COVID-19.

Finanziamento: €31 milioni.

€9,6 miliardi

Lead: Dipartimento della Presidenza

Bandi REACT-EU per interventi a sostegno degli anziani, fra cui co-housing e Caffè Alzheimer-centri diurni.

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Molise – Giunta e Consiglio

Missione PNRR: Salute.

Progetto «Riammodernamento rete ospedaliera»:

realizzazione della nuova struttura dell’ospedale di Isernia.

Finanziamento e durata: €100 milioni; 5 anni.

€3,3 miliardi

La Regione ha avanzato al Governo 67 proposte progettuali suddivise per le missioni indicate nelle linee guida del PNRR. I progetti non sono stati resi pubblici. Tuttavia, nella seduta del Consiglio del 3 novembre 2020, il Presidente Toma ha annunciato sinteticamente i contenuti dei progetti*. Di particolare rilevanza il fatto che, lo scorso dicembre, i Consiglieri di opposizione abbiano fatto richiesta di accesso agli atti per verificare i contenuti del Piano regionale. Di seguito un recap delle macro-aree in cui sono suddivisi i progetti, con la relativa allocazione di risorse: 1. Salute (4%) 2. Progetti multi-missione (30%) 3. Digitalizzazione (13%) 4. Rivoluzione verde (14%) 5. Infrastrutture (33%) 6. Istruzione e ricerca (3%) 7. Equità sociale (3%) Missione PNRR: Salute.

Progetto «Sanità d’iniziativa»: la proposta mira a migliorare la

resilienza e la tempestività degli interventi del SSR, con un focus su minori e pazienti affetti da patologie croniche.

Finanziamento: €6,7 milioni.

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Sicilia - Giunta

La Giunta di Regione Siciliana ha deliberato un proprio PRRR (fonte). Il programma si compone di 13 macro-interventi che afferiscono alle sei missioni del PNRR:

1. Piano per la transizione digitale 2. Piano per la competitività

3. Strategia regionale contro la desertificazione 4. Piano Sicilia pulita

5. Siciliaenergia 6. Ponte sullo Stretto

7. Aeroporto hub del Mediterraneo 8. Porto hub del Mediterraneo

9. Velocizzazione ferrovia PA – ME – CT 10. Rete dei collegamenti

11. Sviluppo integrato istruzione e formazione 12. Piano Sicilia solidale

13. SSR 2.0

€26,4 miliardi

€980 milioni in Sanità

Progetto “SSR 2.0”: si prevedono azioni volte a qualificare

i servizi offerti nelle differenti strutture sanitarie attraverso il potenziamento degli asset infrastrutturali e della dotazione tecnologica disponibile sia per la rete ospedaliera che territoriale, da utilizzare anche in emergenza nel caso di eventi epidemici/pandemici.

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Emilia-Romagna – Giunta e Consiglio

La Giunta non ha ancora presentato né inviato al Governo centrale alcuna scheda progettuale: vi era stata una raccolta di progetti presentati dai territori; tuttavia, gli stessi non sono mai stati selezionati né predisposti in un Piano strutturato.

Il Presidente Bonaccini avrebbe assicurato al Consiglio regionale che a metà febbraio se ne parlerà in maniera strutturata, verosimilmente nel contesto della Sessione europea, il consesso di Consiglio e Giunta per mettere a terra le priorità e le progettualità rispetto alle proprie competenze in materia di affari europei.

L’opposizione aveva presentato un’interrogazione in Consiglio richiedendo alla Giunta quali fossero nel dettaglio e allo stato attuale i progetti elaborati sul Recovery Plan; tuttavia, sebbene l’interrogazione non sia rimasta inevasa, la risposta e la relativa replica dell’opposizione si sono concentrate sulle critiche alla reciproca responsabilità fra Giunta e Consiglio.

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Umbria – Giunta e Consiglio

La Presidente Donatella Tesei ha ottenuto dalla Conferenza delle Regioni e Provincie autonome il coordinamento politico in merito alla programmazione del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR).

La Regione – stando al Documento di Economia e Finanza Regionale 2021/2023 – avrebbe predisposto un pacchetto di interventi presentati al Governo.

Secondo fonti stampa, risultano essere state depositate 458 proposte, di cui 21 sulla salute, per un ammontare di risorse pari a circa €80 milioni, e oltre 321 proposte sulla rivoluzione verde, per circa €1 miliardo.

Le opposizioni – su tutte il M5S - hanno fortemente criticato la mancata pubblicazione di queste schede progetto.

€6,4 miliardi

La Regione – nel DEFR – ha richiamato l’attenzione sulla necessità di prevedere una importante strategia programmatoria rispetto a tutte le risorse europee che arriveranno con orizzonte 2027.

In particolare, sul fronte sanitario gli obiettivi strategici sono i seguenti:

• Potenziare la prevenzione, con uno sguardo attento al coordinamento di programmi di prevenzione e screening (su tutti oncologia e cardiovascolare); • Supportare la telemedicina e la centrale

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Lazio – Giunta e Consiglio

2 indirizzi programmatici («prendersi cura: sanità», «prendersi cura: welfare») con «Interventi per contrastare gli effetti dell'emergenza COVID-19 in materia sanitaria», trasversale – in termini attuativi – all’ intero indirizzo «prendersi cura: sanità».

Secondo Indirizzi 2027, le politiche sanitarie e sociali dovranno essere sempre più integrate, radicate nel territorio e, soprattutto, efficaci nel risolvere (o mitigare) le difficoltà incontrate.

Salute donna, cronicità, servizi digitali, edilizia e tecnologia sanitaria, riduzione liste di attesa, reti di cura rientrano tra le priorità indicate.

€6,5 miliardi

Per prendersi cura

La Giunta ha presentato le linee d’indirizzo per lo sviluppo sostenibile e la riduzione delle disuguaglianze 2021-2027, approvate dal Consiglio Regionale il 22 dicembre 2020.

Si tratta di 8 macro-aree su 25 progetti per la «ripresa e la resilienza», con più di 100 azioni specifiche.

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Campania – Giunta e Consiglio

Con Delibera della Giunta Regionale n. 489 del 12 novembre 2020 è stato adottato il "Documento Regionale di Indirizzo Strategico" per la Programmazione 2021-2027. Le linee guida della Regione puntano a unificare la programmazione relativamente a tutte le linee di finanziamento europee.

A dicembre, il Presidente De Luca ha lanciato la richiesta di una posizione unitaria tra le Regioni del Sud «per avere un riequilibrio di ciò che arriva al sud rispetto al centro nord».

Il Consiglio, nella risoluzione al Documento di Economia e Finanza della Regione Campania, ha chiesto alla Giunta essere tenuta costantemente informato attraverso specifiche riunioni in Commissione Bilancio.

Sostenere la ricerca scientifica in campo medico e sanitario, in particolare nel settore oncologico, malattie rare e delle neuroscienze.

Rendere disponibile e conveniente, per pazienti e sistemi sanitari, l’innovazione in termini di medicinali e dispositivi medici.

Incentivare l’ampia diffusione e il miglior utilizzo delle innovazioni digitali e di ricerca d’eccellenza (biotecnologie, imaging, genomica, robotica, etc.).

Sostenere la realizzazione di Hub innovativi per le Scienze della vita nei settori della farmaceutica, del biomedicale e delle biotecnologie.

Combattere le malattie non trasmissibili (quali cancro, malattie neurodegenerative, etc.) e, più in generale, le malattie legate allo stile di vita (per es. cardiovascolari, diabete, respiratorie, etc.), migliorando la diagnosi, la prevenzione e l’assistenza. Investire in prevenzione (compresi screening e diagnosi precoce) e in programmi di promozione della salute.

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Basilicata – Giunta e Consiglio

€13 miliardi

La Regione ha presentato le sue 231 progettualità alla Conferenza delle Regioni. Il dettaglio delle schede non è ancora stato reso disponibile per tutte le progettualità. Nonostante la numerosità dei progetti, il Presidente Vito Bardi ha dichiarato in Consiglio di puntare a ricevere fondi per circa €3 miliardi. Rispetto alla gestione del Piano, il Consiglio ha approvato lo scorso 17 dicembre l’istituzione di una Commissione speciale per il Recovery Fund, la cui composizione non è stata ancora definita.

Basandosi sui titoli dei progetti è comunque possibile identificare alcune aree strategiche su cui la Regione intende investire.

Salute

Le progettualità di questa area si concentrano su:

❑ Ricerca medica.

❑ Potenziamento patrimonio immobiliare e tecnologico del SSR.

❑ Innovazione dei sottosistemi del SSR.

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Puglia – Giunta e Consiglio

La Puglia, come comunicato dal Presidente Emiliano lo scorso 15 dicembre, avrebbe presentato progetti pari a €18 miliardi. Tuttavia, la Regione non ha pubblicato alcuna delibera né documento a riguardo.

Il Presidente è stato fin da subito un forte sostenitore dell’opzione di convogliare le

richieste delle Regioni del Sud in un unico piano integrato, giacché il Meridione deve

essere entità omogenea.

Caso unico nel panorama nazionale, Nicola Gatta, Presidente della Provincia di Foggia – c.d. Capitanata – ha istituito una Cabina di regia per il Recovery Plan, con 24 partecipanti tra politici, Presidenti di enti, sindacalisti, direttori di associazioni agricole e di categoria; al centro delle proposte, le infrastrutture e una food valley foggiana.

❑ L’unico rimando alle risorse europee si trova nel Programma di Governo regionale, dove si illustra in generale che le «risorse europee» verranno impiegate per rafforzare i presidi territoriali assistenziali, potenziare le attività specialistiche ambulatoriali e dei centri polifunzionali territoriali, ottimizzare i presidi post-acuzie, la valorizzazione dell’approccio di genere nella cura, oltreché per adeguare i documenti programmatici regionali al fine di costruire un unico Piano integrato sociosanitario.

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Sono cinque le linee strategiche che il Friuli Venezia-Giulia chiede di inserire nel Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR); per quanto riguarda la salute, €733 milioni saranno destinati al recupero e all’ammodernamento di edifici e attrezzature sia per la digitalizzazione dei servizi diagnostici e di cura sia per l’integrazione ospedale-territorio.

Tuttavia, non esistono progettualità strutturate, ma solo un annuncio dell’Assessore al Bilancio Zilli (fonte).

Il Recovery Plan di Trento prevede 32 progetti e investimenti per €2 miliardi, tra i quali le circonvallazioni ferroviarie di Trento e Rovereto, tratte d’accesso al tunnel del Brennero. Il Recovery Plan di Bolzano consta invece di 47 progetti, per un volume di investimenti di circa €2,4 miliardi. Si tratta di infrastrutture per la mobilità, investimenti per l’istruzione e la formazione, per la sanità e il sociale nonché per la transizione verde e digitale.

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La Giunta non ha presentato alcun tipo di scheda o progetto organico al Governo o alla Conferenza delle Regioni.

Anche da parte del Consiglio l’attività sul tema è stata pressoché assente.

Si segnala comunque un malcontento diffuso, da parte della classe politica calabrese nazionale e regionale, circa le destinazioni di spesa del PNRR che vedono la Regione, e in generale il Sud, destinataria di una porzione ritenuta non equa delle risorse. Tuttavia, la Regione fa parte del neo-costituito coordinamento delle Regioni del Sud, al fine di presentare misure unitarie.

La Regione ha chiesto al

Governo più risorse sull’edilizia scolastica (fonte). Al momento sembra che la Regione non abbia presentato delle progettualità, tanto da spingere le opposizioni a chiedere un accesso agli atti (fonte).

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Riferimenti

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