Di Napoli, Valagussa – Prospettive GEOGRAFICHE
MADAGASCAR
Superficie (in migliaia di km2) 587 Popolazione (in milioni di abitanti) 18,9
Densità (abitanti/km2) 32
Forma di governo Repubblica presidenziale
Capitale Antananarivo
Lingua (ufficiale) Francese e Malgascio
Religione animista, cristiana e musulmana
Speranza di vita (maschi/femmine) 60/64
PIL/abitante (in $ USA) 458
Il Madagascar è un’isola dell'oceano Indiano (la quarta più grande del mondo) al largo della costa sud-orientale dell'Africa, di fronte al Mozambico.
È abitata dal 5% delle specie animali e vegetali del pianeta, l'85% delle quali è presente esclusivamente solo in questo Paese: tra le più famose, i lemuri, alcune tipologie di camaleonte e i caratteristici baobab.
La lingua nativa, le etnie e la cittadinanza sono indicate con l’aggettivo malgascio. Data la sua estensione, il Madagascar presenta una notevole varietà morfologica e paesaggistica. I tratti più rilevanti sono il vasto altopiano, che occupa due terzi del territorio ed è dominato da numerosi crateri vulcanici, e il clima tropicale.
Il nord-est è interessato dai Monsoni ed è molto piovoso; arido è invece il sud-ovest.
I fiumi sono impetuosi e ricchi di acqua, ma hanno un corso breve. La foresta ricopre il 20% dei terreni; il resto è una savana steppica che verso sud lascia il posto a un deserto di terra rossastra.
Abitato in origine da pigmei, il Madagascar fu poi popolato da asiatici, africani bantu, arabi e africani islamizzati.
Dal XVI secolo fu diviso in numerosi regni, poi riuniti tra il XVIII e il XIX secolo nel regno Merina. Nel 1895 una parte dell’isola fu colonizzata dai francesi. L’indipendenza arrivò nel 1960, quando il Paese divenne una
repubblica presidenziale guidata dal leader anticolonialista Philibert Tsiranana. Dal 1972 al 1975 una serie di colpi di Stato portarono al governo il regime marxista della Repubblica Democratica Malgascia, capeggiato da Didier Ratsiraka. Una crisi economica, negli anni Ottanta, generò malcontento tra la popolazione.
Nel 1990 sono infine subentrate una nuova costituzione, elezioni libere e una politica economica liberista.
Restano però forti tensioni e una situazione di generale instabilità governativa.
La popolazione è costituita da una ventina di gruppi etnici. Il PIL pro-capite è molto basso e lo Stato non può fornire assistenza sociale e sanitaria. L’agricoltura (che occupa quattro quinti dei lavoratori) non riesce a soddisfare il fabbisogno interno.
Le numerose risorse minerarie non vengono adeguatamente sfruttate per mancanza di capitali e l’industria è limitata al settore tessile e a quello alimentare. La malaria, le alluvioni, la siccità (a sud-ovest) e le invasioni di cavallette peggiorano una situazione già precaria.
Bibliografia
• Carbone Giovanni, Africa. Gli stati la politica, i conflitti, Il Mulino, Bologna, 2005 ,
• Durrell Gerald, Io e i lemuri. Una spedizione in Madagascar, Adelphi, Milano, 2003
• Forte Francesco, Amiamo l’Africa, Istituto Geografico De Agostini, Novara, 1987
• Gunther John, Africa, Garzanti, Milano, 1958
• Nervi Luciano, Madagascar, l’isola dei contrasti, Editrice Velar, Gorle (Bergamo), 1994
• Reader John, Africa. Biografia di un continente, A. Mondadori, Milano, 2001
Siti interessanti
• www.madagascar.it/
• it.wikipedia.org/wiki/Madagascar