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Esercitazioni di di Geometria Geometria per per Informatica Informatica

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(1)

Esercitazioni

Esercitazioni di di Geometria Geometria per per Informatica Informatica

Rosalba

Rosalba BaratteroBarattero

Lucidi delle esercitazioni Lucidi delle esercitazioni

a.a. 2006 a.a . 2006- -2007 2007

Dipartimento di Matematica

(2)

MaMatrtriiccii ee lloorroo ooppeerarazziioonnii DeDetteermrmiinnaannttee

CaCararatttteerriissttiiccaa TTeeoorreemmaa ddii KKrroonneecckkeerr

SiSisstteemimi lliinneeaarrii T

Teeororeemama ddii RRoouucchhéé CCaappeellllii

Rosalba Barattero

ESERCITAZIONE N.1

14 marzo 2007

(3)

ESERCIZIO1.

Matrici e loro operazioni

Verificare se in M2 ( R) la matrice identità I2 é combinazio- ne lineare delle matrici A, A2, A3 con A= ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

−1 1 0

1 .

Dire che un elemento é combinazione lineare di altri ele- menti vuol dire che si può scrivere nel seguente modo:

I2 é C. L. di A, A2, A3 ⇔ ∃ x, y, z ∈ R tali che I2 = xA + y A2 + z A3 .

Calcoliamo prima A2 e A3 :

X prodotto righe per colonne di matrici A2 = A A = ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

−1 1 0

1 ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

−1 1 0

1 = ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

−2 1 0

1 ;

A3 = A2 A = ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

−2 1 0

1 ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

−1 1 0

1 = ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

−3 1 0

1 .

Allora la nostra relazione è x ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

−1 1 0

1 +y ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

−2 1 0

1 +z ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

−3 1 0

1 = ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

⎛ 1 0

0

1

sviluppiamo effettuando le operazioni tra matrici :

o PRODOTTO DI UN NUMERO PER UNA MATRICE

⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

−x x 0

x + ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

−2y y 0

y + ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

−3z z 0

z = ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

⎛ 1 0

0 1

p SOMMA DI MATRICI

⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

+ +

+ +

z y x 3z - 2y - x

0 z

y

x = ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

⎛ 1 0

0 1

UGUAGLIANZA DI MATRICI

⎪⎪

⎪⎪

= + +

=

=

= + +

1 z y x

0 3z 2y x

0 0

1 z y x

EQUIVALENTE AL SISTEMA

⎩⎨

= + +

=

1 z y x

0 3z 2y x

Dobbiamo ora stabilire se questo sistema ha o non ha soluzioni. In questo caso senza fare uso della teoria è faci- le vedere che ponendo ad esempio z=0, e poi sommando membro a membro si trova y=-1 e quindi x= 2. Dunque una soluzione c’è ed è (2,-1,0).

In realtà la scelta z=0 è arbitraria e si può vedere ad. es.

sommando m. a m. (2 volte) che tutte le soluzioni sono ( 2+z,-1-2z,z) al variare di z in R, dunque infinite:infiniti modi di scrivere I2 come C. L. di A, A2, A3

(4)

MATRICI QUADRATE

A matrice quadrata nxn, R1, R2, …, Rn le sue righe d(A)= determinante di A, ρ(A) = caratteristica di A ( definita come max n° di righe L.I. )

R1, R2, …, Rn L.I. ⇔ C1, C2, …, Cn L.I.

ρ(A) coincide anche con il n° di righe non nulle della matrice ridotta a scalini

R1, R2, …, Rn L.I.

ρ(A) massima = n d(A) ≠0

A invertibile DEF.

MATRICI MXN

ρ(A) coincide anche con il n° di righe non nulle della matrice ridotta a scalini

Max n°righe (colonne) L.I.

max ordine minori non nulli di A

max ordine sottomatrici quadrate

invertibili di A DEF.

ρ(A)

DEF.

(5)

ESERCIZIO2.

Caratteristica di una matrice – Regola di Kronecker

Calcolare la caratteristica delle seguenti matrici :

⎟⎟

⎟ ⎟

⎜⎜

⎜ ⎜

1 2 0

1

0 1 1

1

1 1

1 0

1 0

2 1

⎟⎟

⎟ ⎟

⎜⎜

⎜ ⎜

1 0 1 1

2 1 0 3

0 0 1 2

1 1 0 3

1 0 1 2

. A B

I° MODO (con la definizione)

Per definizione ρ (A) è il massimo numero di righe ( equi- valentemente colonne ) linearmente indipendenti di A.

Vediamo se troviamo delle combinazioni lineari sulle righe o sulle colonne. Ad esempio R3 = R1 – R2 e R4 = R1-2R2 quindi R3 ed R4 non danno alcun contributo ai fini del calcolo di

ρ (A) ossia ρ (A)= ⎟⎟

⎜⎜ ⎞

− 1 1

1 0 1 0

2

ρ 1 . Ora poiché per due righe

essere linearmente indipendenti significa non essere propor- zionali (non multiple), ricaviamo ρ (A)=2.

II° MODO (con i minori e la regola di Kronecker) ρ (B)= massimo ordine dei minori non nulli di B.

B = ⎟⎟

⎟⎟

⎜⎜

⎜⎜

1 2 1 0 3

0 0 0 1 2

1 1 1 0 3

1 1 0 1 2

Per definizione il max n. di righe (colonne) L.I. è 4, quindi ρ (B) ≤ 4.

⇒ 2 ≤ ρ (B) ≤ 4

Ora procediamo con la REGOLA DI KRONECKER e con- sideriamo i minori di ordine 3 orlanti il minore di ordine 2 non nullo :

a

⎟⎟

⎟⎟

⎜⎜

⎜⎜

1 2 1 0 3

0 0 0 1 2

1 1 1 0 3

1 1 0 1 2

Calcoliamo quello in verde

0 0 1

1 1 0

1 0 1 Il minore individuato 0 1

0

1 = 1 ≠ 0 È un minore di ordine 2 non nullo.

Allora ρ (B) ≥2

Sono 6 minori. Se sono tutti nulli Krone- cker ci garantisce che ρ (B)=2, altri- menti appena ne troviamo uno non nullo ripetiamo l’algoritmo orlandolo …

(6)

0 0 1

1 1 0

1 0 1

= 1 10 11 = 1 (-1) =-1 ≠ 0

Abbiamo trovato un minore di ordine 3 non nullo,quindi ρ (B)≥3.

Ora ripetiamo il processo, orlando la sottomatrice il cui det. è ≠ 0

⎟⎟

⎟⎟

⎜⎜

⎜⎜

1 2 1 0 3

0 0 0 1 2

1 1 1 0 3

1 1 0 1 2

.

Abbiamo le due sottomatrici

⎟⎟

⎜⎜

2 1 0 3

0 0 1 2

1 1 0 3

1 0 1 2

,

⎟⎟

⎜⎜

1 2 1 0

0 0 0 1

1 1 1 0

1 1 0 1

.

Calcoliamo il determinante della seconda

1 2 1 0

0 0 0 1

1 1 1 0

1 1 0 1

= 1

1 2 1

1 1 1

1 1 0

= -1(0) +1(2-1) = 1 ≠0

Abbiamo trovato un minore di ordine 4 non nullo quindi ρ(B)=4.

Sviluppo lungo R3

Elemento di posto 3+1 = pari

sviluppo lungo R3

Riepilogando :

REGOLA DI KRONECKER

ρ (A)=p ⇔

Con Kronecker risparmi …

Se abbiamo ad esempio una matrice 4x5 Il numero dei minori di ordine 3 è :

40 4

! 10 3

2 3 4

! 3

3 4 5 3 4 3

5 ⎟⎟⎠ = ⋅ ⋅ ⋅ ⋅ = ⋅ =

⎜⎜ ⎞

⎟⎟⎛

⎜⎜ ⎞

Il numero dei minori di ordine 3 che orlano un minore di ordine 2 (che supponiamo non nullo) è : 3⋅2=6

La regola di Kronecker consente di risparmiare il calcolo di 34 minori di ordine 3.

1. A possiede un minore M non nullo di ordine p

2. Tutti i minori di ordine p+1 che orlano M sono nulli.

(7)

ESERCIZIO3.

Operazioni tra Matrici – Sistemi lineari

Sia data la matrice A= ⎟⎟

⎜⎜

1 1 0

0 1

1 ∈ M2,3 (R).

a) Stabilire se esiste B∈ M3,2 (R) tale che AB= I2 e se esiste C∈ M3,2 (R) tale che CA= I3 .

b) Nel caso in cui si sia risposto ad a) affermativamen- te, fornire un esempio, specificando se di matrici ri- chieste ne esistono un numero finito o infinito.

a)

⎟⎟

⎜⎜

1 1 0

0 1 1

⎟⎟

⎜⎜

⎛ f e

d c

b a

= ⎟⎟

⎜⎜ ⎞

+ +

f d e c

d b c a

⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

+ +

f d e c

d b c

a = ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

⎛ 1 0

0

1 ⇔

⎪⎪

⎪⎪

= +

= +

=

=

1 f d

0 e c

0 d b

1 c a

Una soluzione è ad esempio a=1, c=0, e=0, b=0, d=0,f=1 ,

dunque ∃ B= ⎟⎟⎟

⎜⎜

⎛ 1 0

0 0

0 1

richiesta.

2x3 3x2 2x2

Poi si vede facilmente che per il sistema

⎪⎪

⎪⎪

= +

= +

=

=

1 f d

0 e c

0 d b

1 c a

(a, b, a-1,b, 1-a, 1-b) è soluzione al variare di a, b in R, dunque ci sono infinite B richieste.

b) ⎟⎟⎟

⎜⎜

f e

d c

b a

⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

⎛ −

1 1 0

0 1

1 =

⎜⎜

1 0 0

0 1 0

0 0 1

Stesso procedimento:

⎪⎪

⎪⎪

=

= +

=

...

...

0 b

0 b a

1 a

⇒ a= 1 , a= 0

⇒ sistema incompatibile

(8)

SISTEMI LINEARI

Esempio 1

⎩⎨

=

=

− 1 y x

0 y x

Esempio 2

⎩⎨

= +

= 2 y x

0 y - x

Esempio 3

⎩⎨

=

= 2 2y 2x

1 y - x

y y y

x x x

-1 1 O 2

P(1,1) 1

O

2 1 O

1

Nessuna soluzione

Disegni nel piano reale affine

Una (ed una sola) soluzione

infinite soluzioni (x, x-1) al variare di x in R

ESERCIZIO4.

Sistema lineare con parametro

Dato il seguente sistema lineare

⎪⎩

⎪⎨

= +

=

= +

-λ λz y

λ z - x

2 y λx

con λ∈R

stabilire per quali λ ∈ R ha soluzioni e quante sono.

Il sistema si può scrivere in forma matriciale :

⎟⎟

⎜⎜

⎟=

⎟⎟

⎜⎜

⎟⎟

⎜⎜

λ λ 2 z

y x λ 1 0

1 - 0 1

0 1 λ

Il sistema è esprimibile così : A X = b e A|b indica la matrice completa

A

matrice dei coefficienti

X

matrice delle indeterminate b

matrice dei termini noti

(9)

Per i sistemi lineari risponde al problema dell’esistenza di soluzioni e al loro ‘numero’ il

Teorema di Rouchè Capelli:

™ Il sistema ha soluzioni ⇔ ρ(A) = ρ(A|b)

™ Nel caso in cui ci siano soluzioni, sono

n-p con n numero incognite e p= ρ(A)

Iniziamo studiando ρ(A) =

λ 1 0

1 - 0 1

0 1 λ

⎟⎟

⎜⎜

La caratteristica di A é minore o uguale a 3, essendo A una matrice quadrata di ordine 3. E’ importante rilevare la presenza di minore indipendenti dal parametro λ.

Esiste un minore, 01 01 che é diverso da zero, quindi ρ(A) ≥2 ∀ λ∈R .

Calcoliamo

λ 1 0

1 0 1

0 1 λ

− = λ(1) - λ = 0 ∀ λ∈R

⇒ ρ(A) =2 ∀ λ∈R .

Ora studiamo ρ(A|b) :

⎟⎟⎟

⎜ −

⎜⎜

λ λ λ

λ 2

1 0

1 0 1

0 1

che vale 2 o 3 a seconda che la colonna

dei termini noti alteri o meno ρ(A).

Usiamo la regola di Kronecker : consideriamo il minore (eviden- ziato) di ordine 2 diverso da zero e calcoliamo i due minori di ordine 3 che lo orlano:

λ 1 0

1 0 1

0 1 λ

− =0 (già visto)

λ λ 1

λ 1 0

2 0 1

= λ-λ2+2

CASO 1. Entrambi i minori orlanti sono nulli , per Kronecker ρ(A|b) =2 ed è uguale a ρ(A), di conseguenza per il teorema di Roché Capelli ci sono soluzioni e sono ∞n-ρ = ∞3-2 = ∞1

CASO 2. C’è in A|b un minore non nullo di ordine 3 ⇒ ρ(A|b)=3≠2=ρ(A) ⇒ nessuna soluzione (R.C.) Conclusione: λ ≠ 2,-1 : nessuna soluzione

λ =2,-1 : ∞1 soluzioni

= 0 se λ =2,-1 1.

≠ 0 se λ ≠ 2,-1 2.

(10)

T

Teeoorreemma a ddii CCrraammerer S

Siisstteemmii lliinneeaariri ccoonn ppaarraamemetrtroo S

Siisstteemimi lliinneeaarrii oommooggeenneeii

Rosalba Barattero

ESERCITAZIONE N.2

21 marzo 2007

(11)

ESERCIZIO1.

Sistema di Cramer

Dato il sistema lineare

= + +

=

+

=

+

= + + +

0 t 4y x

0 t 3y x

1 t z y x

1 2t z 2y x

a) Provare che ha un’unica soluzione

b) Determinare la soluzione facendo uso della regola di Cramer.

a) La regola di Cramer si applica ai sistemi lineari del tipo : Æ n equazioni, n incognite

Æ d(A) ≠ 0 , A matrice dei coefficienti delle incognite Questi sistemi sono detti

SISTEMI DI CRAMER e hanno 1! (un’unica) soluzione

(x1 , x2, …, xn) con xi = d(A) Δi

ove Δi = det della matrice ottenuta sostituendo la i-esima colonna con la colonna dei termini noti.

A|b =

0 0 1 1

1 0 4 1

1 0 3 1

1 1 1 1

2 1 2 1

4 equazioni - 4 incognite Verifichiamo: d(A) 0

A =

⎟⎟

⎜⎜

1 0 4 1

1 0 3 1

1 1 1 1

2 1 2 1

A′ =

⎟⎟

⎜⎜

1 0 4 1

1 0 3 1

3 0 3 0

2 1 2 1

d(A) = d(A′)=

1 4 1

1 3 1

3 3 0

= -1(-3+12) +1(3+9)=3 ≠ 0

⇒ il sistema è di Cramer ed ha quindi un’unica soluzione.

b) Sappiamo che dato il sistema AX= b ,

con A matrice invertibile nxn, X= t(x1,x2,…,xn) (matrice colonna), se α = t12,…,αn ) è la soluzione allora Aα= b e quindi moltiplicando a sinistra per A-1 si ottiene A-1 Aα= A-1 b , da cui l’unica soluzione α= A-1 b .

La regola di Cramer ′evidenzia′ l’unicità della soluzione evitando il passaggio esplicito alla matrice inversa :

αi = d(A) Δi

ove Δi = det della matrice ottenuta sostituendo la i-esima colonna con la colonna dei termini noti.

Le operazioni elemen- tari non alterano d(A)

R2 → R2 – R1

(12)

x= 0 4d(A)0 1 1 0 3 0

1 1 1 1

2 1 2 1

= 0 perché C1= C3

analogamente si ottiene y=0, t=0, mentre

z= 1 4d(A)0 1 1 0 3 1

1 1 1 1

2 1 2 1

= d(A)d(A)=1

(… il calcolo è qui particolarmente semplice, a differenza di quanto succede usualmente ! )

Conclusione: l’unica soluzione è (0,0,1,0)

Colonna dei termini noti

Colonna dei termini noti

ESERCIZIO2.

Sistema lineare con parametro

Dato il seguente sistema lineare

⎪⎩

⎪⎨

= +

=

= +

-λ λz y

λ z - x

2 y λx

con λ∈R

a) Stabilire per quali λ ∈ R ha soluzioni e quante sono.

b) Determinare, quando possibile, tutte le soluzioni.

a) E’ l’esercizio 4. dell’esercitazione precedente. Ne riporto qua per comodità i punti essenziali poiché servono per risolvere la parte b).

Iniziamo studiando ρ(A) =

λ 1 0

1 - 0 1

0 1 λ

⎟⎟

⎜⎜

La caratteristica di A é minore o uguale a 3, essendo A una matrice quadrata di ordine 3. E’ importante rilevare la pre- senza di minore indipendenti dal parametro λ.

(13)

Esiste un minore, 01 01 che é diverso da zero, quindi ρ(A) ≥2 ∀ λ∈R .

Calcoliamo

λ 1 0

1 0 1

0 1 λ

− = λ(1) - λ = 0 ∀ λ∈R

⇒ ρ(A) =2 ∀ λ∈R . Ora studiamo ρ(A|b) :

⎟⎟⎟

⎜ −

⎜⎜

λ λ λ

λ 2

1 0

1 0 1

0 1

che vale 2 o 3 a seconda che la colonna

dei termini noti alteri o meno ρ(A).

Usiamo la regola di Kronecker : consideriamo il minore (eviden- ziato) di ordine 2 diverso da zero e calcoliamo i due minori di ordine 3 che lo orlano:

λ 1 0

1 0 1

0 1 λ

− =0 (già visto)

λ λ 1

λ 1 0

2 0 1

= λ-λ2+2

= 0 se λ =2,-1 1.

≠ 0 se λ ≠ 2,-1 2.

CASO 1. Entrambi i minori orlanti sono nulli , per Kronecker ρ(A|b) =2 ed è uguale a ρ(A), di conseguenza per il teorema di Roché Capelli ci sono soluzioni e sono ∞n-ρ = ∞3-2 = ∞1

CASO 2. C’è in A|b un minore non nullo di ordine 3 ⇒ ρ(A|b)=3≠2=ρ(A) ⇒ nessuna soluzione (R.C.) Conclusione: λ ≠ 2,-1 : nessuna soluzione

λ =2,-1 : ∞1 soluzioni

b) Modi di determinare le soluzioni : metodo di sostituzione, ridu- zione, regola di CRAMER

™ Determiniamo le soluzioni nel caso λ = 2 (∞1 soluzioni)

A|b = ⎟⎟⎟

⎜ −

⎜⎜

λ λ 2

λ 1 0

1 0 1

0 1 λ

⎟⎟⎟

⎜ −

⎜⎜

2 2 2

2 1 0

1 0 1

0 1 2

Abbiamo già visto che il minore evidenziato è quello che individua ρ(A)= ρ(A|b) =2.

Allora il sistema di partenza è equivalente al sistema che ′contiene′ le righe di questo minore (R1, R2) :

λ=2

(14)

⎩⎨⎧

=

= +

2

z - x

2 y 2x

⎩⎨⎧

=

=

x -

2 z -

2x - 2 y

Infatti ogni volta che si fissa x il sistema diventa a 2 equa- zioni, 2 incognite , con d(A) ≠0 ed ha quindi un’unica solu- zione (y,z). Ma poiché la x varia, le soluzioni del sistema sono infinite (∞1) al variare di x in R : (x, 2-2x, x-2)

™ Determiniamo ora le soluzioni nel caso λ =-1 (∞1 soluzioni)

A|b = ⎟⎟⎟

⎜ −

⎜⎜

λ λ 2

λ 1 0

1 0 1

0 1 λ

⎟⎟⎟

⎜ −

⎜⎜

1 1 2

1 1 0

1 0 1

0 1 1

… analogamente a prima si ottiene

⎩⎨⎧

= +

=

x -

1 - z -

x 2 y

isoliamo a I°membro le incogni- te relative al minore non nullo :

il sistema diventa di CRAMER nelle incognite y, z, conside- rando la x ′variabile libera′

λ= -1

1 soluzioni :

(x, 2+x,1+x) al variare di x in R.

ESERCIZIO 3.

Sistema lineare omogeneo con parametro

Date le matrici S= ⎟⎟

⎜⎜

1 1 0

0 1

1 e T= ⎟⎟⎟

⎜⎜

⎛ λ 1

4 2

2 1

a) stabilire per quali λ∈R il sistema omogeneo (ST)X= 0 ha soluzioni

b) Nel caso in cui il sistema abbia soluzioni determinarle, precisando ′quante′ sono.

a) ST = ⎟⎟

⎜⎜

1 1 0

0 1 1

⎟⎟

⎜⎜

⎛ λ 1

4 2

2 1

= ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

+

λ 4 3

2

1 X=

⎟⎟ ⎠

⎜⎜ ⎞

⎛ y x

(ST) X = 0 ⇔ ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

+

λ 4 3

2

1 ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

⎛ y

x = ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

⎛ 0 0

⇔ ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

+ +(4 λ)y 3x

2y - x

- = ⎟⎟

⎜⎜ ⎞

⎛ 0 0

3xx+(42y+=λ)y0 =0

Un sistema omogeneo ha sempre almeno la soluzione banale ( assegnando zero a tutte le incognite, qua (0,0)).

Quindi il sistema omogeneo ha soluzioni ∀ λ∈R !!

2x3 3x2 2x2

(15)

b) Quando ha anche soluzioni non nulle ( e quindi infinite ) ? Uno dei modi per stabilirlo è con il Teorema di Rouchè Capelli, che afferma che le soluzioni , quando esistono, sono ∞n-p dove n= n°

incognite e p = ρ(A). Dunque, nel caso dei sistemi omogenei:

ci sono infinite soluzioni ⇔ p<n, cioè ρ(A) < n° incognite equivalentemente

c’è solo la soluzione ‘nulla’⇔ p=n, cioè ρ(A)= n° incognite

N.B. In generale per qualunque sistema si ha:

ρ(A) ≤ n° incognite

(poiché il n° di incognite è uguale al n° di colonne di A, matrice dei coefficienti delle incognite)

⎟⎟

⎜⎜

+

λ 4 3

2

1 ⎟⎟

⎜⎜ ⎞

⎛ y

x = ⎟⎟

⎜⎜ ⎞

⎛ 0 0

ha soluzioni non nulle ⇔ ρ ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

+

λ 4 3

2 1 <2

31 42+λ=0

λ 4 3

2 1

+

= -4-λ+6 = -λ+2 = 0 ⇔ λ = 2

Quindi : • soluzione nulla (0,0) ⇔ λ ≠2 • soluzioni non nulle ⇔ λ=2

e in tal caso sono ∞n-p = ∞2-1 = ∞1 soluzioni.

⎩⎨

= + +

=

0 λ)y (4 3x

0 2y

x

⎩⎨

= +

=

0 y 6 3x

0 2y

x x+2y=0 ⇒ SOL. (-2y,y) al variare di y in R

ESERCIZIO4.

Sistema lineare omogeneo con parametro

Dato il seguente sistema lineare omogeneo

⎪⎩

⎪⎨

= + +

=

− + +

=

− +

0 λt 2y x

0 t z 4y 2x

0 t 2y x

Determinare per quali λ ∈ R ha soluzioni e quante sono e ove possibile determinarle.

A =

λ 0 2 1

1 1 4 2

1 0 2 1

ρ(A)≤3 ∀λ∈R per def.

C2 =2 C1 ⇒ ρ(A) = ρ

λ 0 1

1 1 2

1 0 1

λ 0 1

1 1 2

1 0 1

= 1 11 λ1 = λ+1 = 0 ⇔ λ=-1

λ=-1 … si trova : ∞2 Sol.ni (x,y,-x-2y,x+2y) al variare di x, y in R

λ≠-1 … si trova : ∞1 Sol.ni (-2y,y,0,0) al variare di y in R.

Minore di ordine 2 non nullo

ρ(A) ≥ 2 ∀λ∈R

Sviluppo lungo C2 ρ(A) =3 se λ≠-1 : ∞4-3 = ∞1 soluzioni ρ(A) =2 se λ=-1 : ∞4-2 = ∞2 soluzioni

(16)

ESERCIZIO 5.

Sistemi lineari con parametro

a) Per quali λ∈ R il sistema lineare S1:

⎩⎨

= +

=

− 0 λy x

λ z y

λx

ha ∞1 soluzioni ?

b) Per quali λ∈ R il sistema lineare S2:

⎩⎨

= + +

= + +

0 λz 2)x (λ

0 2)y (λ λx

ha ∞1 soluzioni ?

c) Si consideri il sistema lineare S costituito da S1 ed S2.

Per quali λ∈R il sistema S non ha soluzioni ?

d) Determinare le soluzioni di S al variare di λ∈R.

a) S1 :xλx+λyy=z0=λ A|b = ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

⎛ − −

0 λ 0 λ 1

1 1 λ

S1ha soluzioni per R.C. ⇔ ρ(A)= ρ(A|b) E in tal caso ha

3-ρ(A) soluzioni .

Quindi S1ha

1 soluzioni ⇔ ρ(A)= ρ(A|b)=2

Meglio se c’è un minore indipendente da λ in A, sì quello formato da C1 e C3 : 1λ 01= 1≠0 ⇒ ρ(A)=2 ∀λ∈R

⇒ ρ(A)= ρ(A|b)= 2 ∀λ∈R ⇒ S1 ha

1 soluzioni ∀λ∈R

b) S2 :

⎩⎨

= + +

= + +

0 λz 2)x (λ

0 2)y (λ

λx A|b = ⎟⎟

⎜⎜ ⎞

⎛ +

+

0 0 λ 0 2 λ

0 2 λ λ

S2 è omogeneo, ha sempre soluzioni, ne ha ∞1 se ρ(A)=2

In A non ci sono minori di ordine 2 indipendenti da λ, sce- gliamone uno, ad esempio quello formato da C1 C3 :

λ 2 λ

0 λ

+ = λ2 =0 ⇔ λ=0

Dunque se λ≠0 esiste in A un minore di ordine 2 non nullo e perciò ρ(A)=2.

Se invece λ=0 il minore prescelto si annulla, ma dobbiamo verificare se ce n’è almeno un altro non nullo.

λ=0 ⇒ A=⎜⎜

⎛ ⎟⎟

⎞ 0 0 2

0 2

0 e il minore formato da C1C2

valendo -4 è non nullo ⇒ρ(A)=2

Conclusione : ρ(A)=2 ∀λ∈R ⇒ S2 ha ∞1 SOL.ni ∀λ∈R.

(17)

c) S1:

⎩⎨

= +

=

− 0 λy x

λ z y

λx S2:

⎩⎨

= + +

= + +

0 λz 2)x (λ

0 2)y (λ λx

S :

= + +

= + +

= +

=

0 λz 2)x

0 2)y λx

0 λy x

λ z y λx

A|b =

+ +

0 0 0 λ

λ 0 2 λ

0 2 λ λ

0 λ 1

1 1 λ

Iniziamo con l’osservare che la matrice A|b è quadrata di ordine 4 e se d(A|b)≠0 allora ρ(A|b) = 4 < ρ(A) (ρ(A) al massimo è 3) e quindi per R.C. non ci sono sol.ni.

Studiamo quindi d(A|b) =

0 λ 0 2 λ

0 0 2 λ λ

0 0 λ 1

λ 1 1 λ

+ +

=

= - λ

λ 0 2 λ

0 2 λ λ

0 λ 1

+

+ = - λ λ 1λ λλ+2 = -λ2 (λ+2-λ2)

2 (-λ2+λ+2) = 0 ⇔ λ = 0, -1,2

Ia RISPOSTA : ρ(A|b) = 4 ⇔ λ≠ 0,-1,2 .

Quindi se λ≠ 0,-1,2 NON ci sono SOL.ni

La domanda è:quando S non ha soluzioni ?

Sviluppo lungo C4

Sviluppo lungo C3

c) d) Rimangono da esaminare i casi λ = 0, -1, 2 che facendo ab- bassare ρ(A|b) possono far risultare ρ(A|b)= ρ(A).

CASO λ = 0

Nella matrice A|b =

+ +

0 0 0 λ

λ 0 2 λ

0 2 λ λ

0 λ 1

1 1 λ

La colonna dei termini noti è nulla , quindi il sistema è omogeneo, e come tale ha sempre soluzioni.

Calcoliamo per λ=0: ρ(A) = ρ

⎟⎟

⎜⎜

0 0 2

0 2 0

0 0 1

1 1 0

R4 ai fini della caratteristica e quindi delle soluzioni è irrilevante, il sistema è equivalente al sistema formato da R1 ,R2 ,R3 ed è un sistema di Cramer:

3 equaz. , 3 incognite, d(A) ≠ 0 ⇒ ha un’unica sol.ne , la soluzione nulla (0,0,0).

Minore di ordine 3 non nullo

(18)

CASO λ = -1

A|b =

0 0 0 1 -

1 - 0 1

0 1 1 -

0 1 - 1

1 1 1 -

Ai fini della caratteristica possiamo omettere R3 (o R2),calcoliamo ρ(A)

1 0 1

0 1 1

1 1 1

= 1 11 01 -1 11 11 = 1 -1(-2) ≠ 0

ρ(A) = 3 = ρ(A|b) ⇒ c’ è un’unica Sol.ne per R.C.

=

=

=

0 z x

0 y x

1 z y x

⇒ unica sol.ne

3 1 3 1 3 1

CASO λ = 2

E’ analogo al caso λ = -1, si trova ρ(A) = 3 = ρ(A|b) e l’unica solu-

zione

9 8 9 2 9

4 .

RISPOSTA FINALE: λ≠ 0,-1,2 : NON ci sono SOL.ni λ = 0 : unica sol.ne (0 0 0 ) λ = -1 : unica sol.ne

3 1 3 1 3 1

λ = 2 : unica sol.ne

9 8 9 2 9

4

proporzionali

ESERCIZIO 6.

Combinazioni lineari di colonne

Provare che C4 = t(-1 0 0 0) è combinazione lineare di C1 = t(-1 1 -1 1), C2 = t(-1 -1 1 0), C3 = t(-1 0 0 -1) e de- terminare i coefficienti della combinazione.

⎟⎟

⎜⎜

+

⎟⎟

⎜⎜

+

⎟⎟

⎜⎜

=

⎟⎟

⎜⎜

⎛−

1 -

0 0 1 - z 0 1 1 -

1 - y 1 1 -

1 1 - x 0 0 0 1

si esprime in modo equivalente

⎪⎪

⎪⎪

=

= +

=

=

0 z x

0 y x

0 y x

1 z y x

Alternativamente si possono trovare subito i coefficienti x, y, z della C.L. ( facile ! ) :

Da x=y=z segue -3x=-1 cioè x=y=z=13 . E dire che la colonna dei termini noti è C.L. delle 3 colonne dei co- efficienti delle incognite equivale a dire che il sistema ha soluzioni, ossia che ρ(A)= ρ(A|b)

(19)

VVETETTTOORRII GGEEOOMMEETTRRIICCII

LoLo ssppaazziioo vveettttoorriiaalele ddeei i vveettttoorrii lliibbeerrii ddeell ppiiaannoo ((rriisspp..ssppaazziioo))

PrProoddoottttoo ssccaallaarree –– vveettttoorriialalee -- mmiissttoo VVeettttoorree pprrooiieezizioonnii oorrttooggoonnaallee

R

RETETTETE NNEELL PPIIAANNOO

R

Raapppprreesseennttaazziioonnee ppaarraammeetrtriicaca ee ccaarrtteessiiaannaa F

Faascscii ddii rreettttee

Rosalba Barattero

ESERCITAZIONE N.3

28 marzo 2007

(20)

OPERAZIONI TRA VETTORI (LIBERI)

v vettore libero vettore applicato P-0 punto P (a,b,c)∈R3

0 v P

O

u O

u+v v

u u 1.SOMMA DI VETTORI

2u

2u

−1

2. MOLTIPLICAZIONE DI UN VETTORE PER UNO SCALARE (NUMERO REALE)

P-O è un rappresentante della classe di equivalenza di v modulo l’equipollenza

u⋅v = a1b1+a2b2 u⋅v=|u| |v|cos uv

u⋅v = a1b1+a2b2+ a3 b3 (u,v ≠0)

ORTOGONALITA :

v

u

3.PRODOTTO SCALARE DI VETTORI

θ= u v

numero u=( a1, a2) , v= (b1, b2)

nel piano

u=( a1, a2, a3) , v= (b1, b2, b3 ) nello spazio

u⋅v =0 ⇔ u ⊥ v

∀ u≠ 0, ∀ v ≠ 0

(21)

uxv = (a2b3-a3b2, a3b1-a1b3, a1b2-a2b1)

• direzione ⊥ u, v

uxv • verso t.c. u, v, uxv formino terna dx

• modulo = |u| |v| sen uv (= area parallelogramma di lati u, v)

v u

v

4.PRODOTTO VETTORIALE DI VETTORI

u=( a1, a2, a3)

v=( b1, b2, b3 ) nello spazio

Minori a segno alterno della matrice

⎟⎟

⎜⎜

3 2 1

3 2 1

b b b

a a a vettore

u uxv

vxu

PARALLELISMO :

u⋅vxw =

3 2 1

3 2 1

3 2 1

c c c

b b b

a a a

COMPLANARITA :

uxv =0 ( vettore nullo) ⇔ u // v

∀ u≠ 0, ∀ v ≠ 0

5.PRODOTTO MISTO DI VETTORI

prima operazione da eseguire

numero

u=( a1, a2, a3) v=( b1, b2, b3 ) w=( c1, c2, c3 ) nello spazio

u⋅vxw =0 ⇔ u, v, w complanari

∀ u≠ 0, v ≠ 0, w≠ 0

(22)

ESERCIZIO1.

Vettori

Siano dati in R 3 u= (1,1,1) e v=(2,1,1).

a) Trovare un vettore non nullo ortogonale ad u-2v

b) Trovare tutti i vettori di modulo 2 ortogonali ad u e a v c) Ci sono valori reali di λ per i quali w=( 0,λ,-1) sia complanare con u e v ?

a) u= (1,1,1) e v=(2,1,1) ⇒ u-2v= (1,1,1)+(-4,-2,-2) ⇒ u-2v= ( -3,-1,-1).

Sia r=(a,b,c) ⊥ u-2v allora (a,b,c)⋅( -3,-1,-1) =0 e quindi -3a-b-c=0. Un vettore r che soddisfa è ad esempio r=(0,1,-1).

b) un vettore ortogonale ad u e v è il prodotto vettoriale uxv, tutti gli altri sono vettori paralleli a uxv.

Determiniamo i minori a segno alterno della matrice ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

1 1 2

1 1

1 e otteniamo uxv = ( 0,1,-1).

Quanto vale il modulo di uxv? |uxv|= 02+12 +(1)2 = 2. uxv non è il vettore cercato !

Quali sono le componenti dei vettori paralleli a uxv ?

I vettori paralleli ad uxv sono i vettori r del tipo λ(uxv) ⇒ r= λ ( 0,1,-1) = (0, λ, -λ) al variare di λ∈R .

Tra questi cerchiamo quelli di modulo 2 : | (0, λ, -λ)|= 02+λ2+(λ)2 = 2λ2 = |λ| 2.

Imponiamo la condizione |λ| 2= 2 e ricaviamo λ= ± 2, da cui i due vettori cercati : (0, 2,- 2) e (0,- 2, 2).

c) u,v,w sono complanari ⇔ d(u,v,w)=0

1 0

1 1 2

1 1 1

λ − =0 ⇔ -λ (-1) -1(-1) =0

⇔ λ=-1 unico valore cercato !

Osservazione

b) si può risolvere anche facendo uso del prodotto scalare con le due equazioni …

(23)

ESERCIZIO2.

Proprietà del prodotto scalare

Provare che un quadrilatero è un rombo se e solo se ha le

diagonali perpendicolari.

Calcoliamo (v+u)

(v-u) usando le proprietà del prodotto scalare : (v+u)

(v-u) = v

v + u

v + v

(-u) +u

(-u) ( propr. distr.) = |v|2 + u

v - v

u - |u|2 ( linearità) = |v|2 - |u|2 ( simm.)

Da (v+u)

(v-u)= |v|2 - |u|2 deduciamo che:

¾ |v|=|u| ⇒ (v+u)

(v-u) =0

¾ (v+u)

(v-u) =0 ⇒ |v|2 - |u|2 ⇒ |v|= ±|u| ⇒ |v|=|u|

-u

v u

v-u v+u

La tesi diventa quindi la seguente:

|u| = |v| ⇔ (v+u)

(v-u) = 0

Il modulo di un vettore è positivo !!

ESERCIZIO3.

Il vettore proiezione ortogonale di un vettore su un altro

a) Nel piano R2 siano u=(2,2) e v=(3,-1).

Determinare il vettore prv(u) (proiezione ortogonale di u su v).

Nello spazio R3 siano u=(0,1,3) , v= (-1,0,1).

b) Determinare il vettore prv(u) (proiezione ortogonale di u su v) c) Determinare un vettore parallelo ad u la cui proiezione su v sia

un vettore di modulo uno. Ce n’è uno solo ?

u=(2,2), v=(3,-1) ⇒ prv(u) = vers(v)

| v

| v u

= vers(v) 10 4

=

10 v 10 4

= v 10

4 (⇒ prv(u) = v

| v

| v u

2

)

= 5

2 (3,-1) = ( 6/5 , -2/5 )

x O

v u

θ= u v

a) prv(u) = vers(v) y

| v

| v u

= vers(v)

| v

|

cos(uv)

| v

|

| u

|

= |u| cos (uv) vers(v)

[ vers(v) =

| v

| v ]

(24)

b)

c) vettore w

//

u t.c. | prv(w) | = 1 w = t u = t (0,1,3) , t ∈R

prv(w) = v

| v

| v w

2

= ( 1,0,1)

2 1,0,1) ( t,3t)

(0,

= ( 1,0,1) 2

3t [ |λ v| = |λ| |v| ]

⇒ |prv(w)| = 2 2

| t

|

3

3|2t| 2=1 ⇒ t =± 32

⇒ w = t (0,1,3) = 3

± 2 (0,1,3) : due vettori di modulo 1 !!

v

u z

O

x y

U=(0,1,3), V=(-1,0,1) prv(u) = |uv|v2v

= v 2 3

= ( -3/2,0,3/2)

modulo del vettore λv Modulo = val.ass.

del numero λ

ESERCIZIO4.

RETTE NEL PIANO: RAPPRESENTAZIONE PARAMETRICA

a) Stabilire se i tre punti A(1,2), B(0,4), C(4,-4) sono allineati.

b) Determinare una rappresentazione parametrica della retta r passante per A e B.

c) Dire se il punto Q(5,7) appartiene a r.

a) Sappiamo che dati tre punti A,B,C nel piano o nello spazio le seguenti condizioni sono equivalenti:

1. i tre punti A, B, C sono allineati 2. (B-A)x(C-A) =0

3. (B-A) = t(C-A) per qualche t∈R

Nel nostro caso B-A = (-1,2), C-A= (3,-6) quindi t=-1/3 rende vera la 3. I due vettori sono proporzionali e quindi paralleli e i tre pti A,B,C sono allineati.

In modo più scomodo, ma corretto, si può verificare la 2. ossia (B-A)x(C-A) =0(*), ma occorre fare attenzione che il prodotto

vettoriale è definito nello spazio e quindi la terza coordinata dei nostri vettori (per ipotesi vettori del piano) va posta uguale a

zero: ⎟⎟⎠

⎜⎜ ⎞

0 6 3

0 2

1 . I minori a segno alterno sono: 0,0,0 e quindi

(B-A)x(C-A)=(0,0,0).

(*)

C

A

B

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