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Dahl Almond Murail…

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Academic year: 2021

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(1)

Letteratura e poesia per l’infanzia e l’adolescenza:

analisi critico-pedagogica di autori e opere

Dahl Almond Murail…

Donatella Lombello

Catania 12-11-2018

(2)

Per l’autobiografia

(3)

Autore per adulti, sceneggiatore e scrittore per ragazzi

• dal romanzo per bambini I Gremlins (1943) ricava una sceneggiatura per la Disney

( film poi prodotto da Steven Spielberg nel 1984)

• autore per ragazzi assai produttivo fin dagli anni ’60

• ancor più dopo il secondo matrimonio (1983 )

1967

(4)

Roald Dahl

(13 sett.1916-23 nov.1990)

• Roald Dahl era altissimo: un gigante di 1,98 cm

il suo nonno paterno era alto più di 2 m (Boy, p.13)

• i suoi genitori, norvegesi, si erano stabiliti nel Galles

• nel 1920 perde, a distanza di pochi mesi, la sorellina Astri (7 anni) e il papà

• frequenta le scuole inglesi

• era un bambino ingenuo

(5)

1.Le tematiche: oppressione / rivalsa

• Vessazioni e prevaricazioni inflitte da parenti-potenti- adulti-

insegnanti ai bambini, ai più deboli, ai più poveri… e la relativa

rivincita

(6)

2.Le tematiche: creatività e forza dell’immaginazione

per trovare soluzioni, vie d’uscita…

(7)

Leggere Dahl per…

• le trame complesse, accattivanti, talora piene di mistero (e di paura)

• l’umorismo

• il riscatto di chi (inizialmente) è «di meno», è svantaggiato

• l’alleanza con l’infanzia

• contrasto all’oppressione ( e all’ottusità) degli adulti

(8)

E dopo Dahl….?

… David Walliams

(9)

David Almond

per l’autobiografia

• memorie infantili, racconti di altri racconti, «invenzione», sogni (p.135) , credenze, rituali di sapore autobiografico,

misteri, peccati, superstizioni, lutti ( tema della morte)

• la religione vissuta nella sua dimensione di limitazione

«annichilimento» (p .17 «Quel vecchio prete irlandese…»)

• l’autoritarismo del passato (Tom Law lasciato alla neve finché

non ha imparato il catechismo)

(10)

Aspetti ricorrenti nella narrativa di Almond

• Ambientazione in luoghi selvaggi, abbandonati, caratterizzati da rovine, luoghi fatiscenti, resti di distruzioni, capanni, rimesse cadenti: su di essi incombe il mistero, l’occulto-inconoscibile, sono luogo di confine tra reale e immaginario, sogno-realtà

• Sinestesia: sollecitazioni visive, tattili, olfattive: odori delle persone, puzza dei porcili (Il selvaggio), delle miniere, di vecchi complessi industriali/artigianali (Occhi di Cielo) ; contatto con materiali naturali ma inusuali, che creano straniamento: piume di uccelli, boli di rigurgito di allocchi-gufi, argilla, fango

• Animali diurni e notturni: gatti, topi, civette, gufi, uccelli (La vera storia del mostro Billy Dean; Skellig)

• Tematiche: morte, orfanezza, bullismo, soprusi (inflitti e subiti) ; Vita-morte- aspirazione al suicidio; religione;

occulto/esoterismo/aldilà

• Qualità ricorrente dei protagonisti : ferinità, stato selvaggio come luogo dell’elaborazione, del cambiamento;

sdoppiamento/doppio (Occhi di Cielo; Il grande gioco), magia nera ( Argilla) ; aspetti teratologici( Occhi di Cielo; Skellig)

• Linguaggio: inceppato, difficile da esprimere e da intendere, specie se è scritto (Il selvaggio, Billy Dean, Skellig) , mutismo:

“- Barbara! – esclamai. – Barbara. - Mi allungai e l’afferrai, e sulle sue spalle sentii il battito veloce delle piccole ali. Lei mi mise le braccia intorno al collo e mi chiamò per nome. Avrei voluto dire tante cose. Avrei voluto gridare tante cose. Ma ero rimasto senza parole”(Contare le stelle, p. 158) «Ora andate a casa-gracchiò» (Skellig, p.101)

• Caratteristiche della narrazione : il nonsenso; l’assurdo; lo scomposto; l’illogico: ermeneutica sempre inconclusa

(11)

Il bambino che si arrampicò fino alla luna

( The boy vho climbed into the moon ),

tr. it. di Guia Risari, ill. di Federico Appel, Milano, Salani, 2012.

• È tutto sviluppato su situazioni assurde, equivoci, scambi

d’identità e «doppi», sul «senso altro» del «nonsenso», sul valore polisemico delle espressioni e il non «dare per scontato» : sullo scambio di ragionamenti «illogici» alla ricerca della loro profonda (occulta) logica. È un viaggio verso la luna, ma è un viaggio di

formazione, di conquista di autostima, di fiducia, di solidarietà.

• S’intravede il tema dell’emarginazione: il protagonista Paul è un ragazzo «piuttosto solitario» (p.7) che vive con i suoi genitori in un appartamento nel seminterrato di un grande condominio

«sopra la sua testa c’erano piani su piani e famiglie su famiglie»

(ibidem)

(12)

Il bambino che si arrampicò fino alla luna

“Ero solo un tipo che aveva passato la vita con un sacchetto sulla testa. Vennero da me e dissero: ‘Se togli quel sacchetto, ti radi la barba, ti tagli i capelli e t’irrobustisci, avrai una vita eccitante, ragazzo mio’. Sembrava divertente. Sembrava proprio il tipo di cosa che non avevo mai provato. Perché gli ho creduto? Perché, ragazzo mio, non conoscevo niente di meglio! Conosci qualcosa di meglio, ragazzo?”. “Meglio di cosa?” chiese Paul. “Per l’amor del cielo! Meglio di andare in guerra,

naturalmente!” disse Benjamin.

Paul rifletté. Non ci aveva mai pensato sul serio, ma di certo tutto era meglio che andare in guerra. […] “Salsicce” disse Paul. Guardò Benjamin negli occhi. Stava migliorando nel parlare, migliorando e diventando più coraggioso. “Mangiare salsicce” dichiarò, “ è molto meglio che andare in guerra” (si veda la p.8, in cui Paul, salendo le scale, sente il mattutino chiacchiericcio delle famiglie e il profumo delle salsicce cucinate).

“Geniale!” commentò Benjamin (pp.47-48).

(13)

Il selvaggio

( The savage, 2008 )

tr. it. di Ivano Bariani, ill.di Dave McKean, Milano, Edizioni BD, 2009.

Tra le rovine del bosco di Burgess, vicino a Saltwell (p.12) [dunque nei luoghi

dell’infanzia di Almond] in una grotta presso una chiesetta abbandonata (p.53) «fra i massi[…]nella caverna nascosta»(p.73)abitava un ragazzino…selvatico…

Commiste sono la scrittura convenzionale dell’io narrante, e protagonista della storia, e la scrittura approssimativa e sgrammaticata che accompagna immagini inquietanti

(graphic novel) in verde e nero.

Difficoltà nel parlare, del selvaggio; difficoltà nello scrivere, del protagonista: la lingua interrotta, la comunicazione disarticolata. Gli stessi bitorzoli della lingua –scritta e impronunciata- sono espressi nei bitorzoli e nel corpo contorto-animalesco del selvaggio.

Se la mancanza della vista -la cecità- assume nell'antichità connotazione sacrale ed è simbolo di saggezza, di capacità di preveggenza

La mancanza della parola – pur cercata ma non espressa- che valore assume? (p. 63: il selvaggio prova a recitare delle poesie: ma fa solo dei grugniti: agh-ugh-agh)

(14)

Il selvaggio

Il selvaggio: la parte primitiva-animale- di Blue, il suo doppio.

Puer diabolicus o puer angelicus ovvero forza

«ferina» primigenia ancestrale Forza liberatrice- protettrice

Il selvaggio è personaggio liminale, proiezione del

desiderio di mettere in azione forze altre-occulte-

istintuali-

(15)

Il selvaggio

«in un certo senso la tristezza ci ha aiutati a ritornare felici» (p.78)

Aspetti significativi:

• L’amore in famiglia e del padre per Blue

• Il bullismo di Hopper contro Blue (15-16-17)

• La morte del papà di Blue e l’intervento della psicologa della scuola

• La scrittura da parte di Blue de Il selvaggio

• Il doppio

• La «lezione» a Hopper: lo scontro verbale di Blue con Hopper p.65 (la permeabilità del mondo reale col mondo del sogno-del desiderio: cfr Hoffmann: Il signor Gluck; Guy De Maupassant: Apparizione ne I racconti della beccaccia).

• «L’ho mandato io, Hopper.[…] Sono stato io a fargli fare quello che ha fatto. Mi credi?» (p.66)

• «Scoprii i denti e le ringhiai contro come avrebbe fatto il selvaggio» (p.68)

• L’«agnizione»: «lui era esattamente come me, solo più strano e selvatico e più simile di me a certe magie e certe tenebre e certi sogni» p.73

• Speculare a Il selvaggio sulle pareti della caverna c’è istoriata la sequenza dei fatti più importanti della vita di Blue (p.74)

• …ma questa vita disegnata dal selvaggio incomincia molto prima dei disegni di Blue (p.75): c’è una famiglia felice

• Sinestesia: Il buio della caverna, la fiaccola che illumina i disegni, l’abbraccio del selvaggio , le parole del papà: «- Blue-disse-Blue. Sii felice, ragazzo. Io sono sempre con te-» (p. 76) l’odore del selvaggio, l’uscita fuori dalla caverna con le piume in testa (« e non avrei saputo come trovare l’entrata» (p. 76).

(16)

La vera storia del mostro Billy Dean

(The true tale of the monster Billy Dean telt by hisself,2011) tr. it. di Guido Calza, Milano, Salani, 2014.

Come nel caso de Il Selvaggio , anche qui la parola scritta è una traccia «urgente», assimilata a traccia

«fisica»-impronta di animale.

Ecco l’incipit :

«Chi racconta cuesta storia è 1 cheè morto sul nascere, 1 cheè venuto al mondo nei giorni duna guerra infinita e nel momento del disastro.

Cheè cresciuto apparte mentre nel cèlo volavano le

macchine della distruzione e sulle città salzava il fumo e

perilmondo crescevano le lande incolte e desolate».

(17)

Skellig

(Skellig,1998), tr. it. di Paolo Antonio Livorati, Milano, Salani, 2009

• Skellig: creatura non «catalogabile», che rompe tutti gli schemi (relativamente a scapole-ali: si veda l’anteprima in Contare le stelle a p. 159)

• «Era l’alito di un animale che mangiava la carne di altri esseri viventi: un cane, una volpe, un merlo, un gufo» (p 100) «per un attimo vidi ali fantasma sulla schiena di Mina, sentii piume e ossa fragili alzarsi dalle mie stesse spalle e con lei e Skellig mi sollevai da terra» (p.101)

• «Ci toccò la testa.- Ora andate a casa-gracchiò […]Si mise un dito sulle labbra per zittirmi, poi sussurrò:- I gufi e gli angeli. Ricorda questa notte» (p.101)

• «Era freddo [il Dottor Morte], secco , pallido come la morte. Dalla sua schiena non sarebbero mai uscite le ali» (p.104) «-Dice che devi continuare ad andare a trovarlo» (p.111).

• «scrissi […] di un barbone [si veda il Discorso…] puzzolente […]aveva le ali»

(p.108)

(18)

LE OPERE DI DAVID ALMOND

Per data di pubblicazione in traduzione italiana

• Il grande gioco (Kit’s Wilderness,1999), tr. it. di Antonella Borghi, Milano, Mondadori, 2001.

• Contare le stelle (Counting Stars, 2000), tr. it. di Carola Proto, Milano, Mondadori, 2002.

• Occhi di Cielo (Heaven Eyes, 2000), tr. it. di Nicoletta Zapponi, ill. di Vanna Vinci, Milano, Mondadori, 2004.

• Skellig (Skellig,1998), tr. it. di Paolo Antonio Livorati, Milano, Salani, 2009.

• Il selvaggio ( The savage, 2008 ), tr. it. di Ivano Bariani, ill.di Dave McKean, Milano, Edizioni BD, 2009.

• Argilla (Clay,2005), tr. it. di Maurizio Bartocci, Milano, Salani, 2010.

• La storia di Mina ( My name is Mina, 2010 ), tr. It. degli studenti della Scuola di specializzazione in Traduzione Editoriale TuttoEuropa, Torino-corso 2009-10 lingua inglese, Milano, Salani, 2011.

• Il bambino che si arrampicò fino alla luna (The boy vho climbed into the moon, 2010), tr. it. di Guia Risari, ill. di Federico Appel, Milano, Salani, 2012.

• La vera storia del mostro Billy Dean (The true tale of the monster Billy Dean telt by hisself,2011), tr. it.

di Guido Calza, Milano, Salani, 2014.

• Topo Uccello Serpente Lupo ( Mouse Bird Snake Wolf, 2013), tr. it. di Elisa Finocchiaro, ill. di Dave McKean, Milano, Edizioni BD, 2014.

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LE OPERE DI DAVID ALMOND

In ordine di apparizione in inglese :

• 1.Skellig (Skellig,1998).

• 2.Il grande gioco (Kit’s Wilderness,1999).

• 3.Contare le stelle (Counting Stars, 2000).

• 4.Occhi di Cielo (Heaven Eyes, 2000).

• 5.Argilla (Clay,2005).

• 6.Il selvaggio ( The savage, 2008 ).

• 7.La storia di Mina ( My name is Mina, 2010).

• 8.Il bambino che si arrampicò fino alla luna (The boy vho climbed into the moon, 2010).

• 9.La vera storia del mostro Billy Dean (The true tale of the monster Billy Dean telt by

• hisself, 2011).

• 10.Topo Uccello Serpente Lupo ( Mouse Bird Snake Wolf, 2013).

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Marie Aude Murail

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