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S A Nuove Pietre d’Inciampo nel nostro municipio Vieni a provare: puoi vincerla anche tu! C

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Academic year: 2021

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Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Sede legale: viale Umbria 58, 20135 Milano Redazione: via Tito Livio 33 - tel. 02 45477609 – 3381414800 e-mail: [email protected] Sito internet: www.quattronet2.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento Galeati Via Selice, 187/189 - IMOLA (BO).

Direttore responsabile: Stefania Aleni. Redazione: Vanda Aleni, Fiorenza Auriemma, Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Sergio Biagini, Athos Careghi, Luca Cecchelli, Giovanni Chiara, Rita Cigolini, Lidia Cimino, Giulia Costa, Antonella Damiani, Elena Gadeschi, Valentina Geminiani, Giovanni Minici, Gianni Pola, William Porzio, Francesco Pustorino, Alberto Raimondi, Emiliano Rossi, Azzurra Sorbi, Riccardo Tammaro, Alberto Tufano. Hanno collaborato a questo numero: Alice Caravello, Fabrizio Ternelli, Martina Viola, Stefania Zazzi. Tiratura 16.700 copie. COPIA OMAGGIO

Giornale di informazione e cultura della zona 4

ATHOS

Come anticipato nello scorso numero di QUATTRO, l'11 di- cembre si è tenuto un incontro pubblico alla Palazzina Liberty di Largo Marinai d'Italia, pro- mosso dall'assessore all'Urba- nistica del Comune di Milano Pierfrancesco Maran, per pre- sentare alla cittadinanza gli ul- timi positivi aggiornamenti che porranno fine alla trava- gliata storia dell'area dell'ex Scalo di Porta Vittoria.

Presenti oltre all'assessore, l'ar- chitetto Fabio Nonis progetti- sta del nuovo parco e i rappre- sentanti della nuova proprietà Progetto Vittoria Real Estate S.p.A., riferibile a York Capi- tal Management Europe (UK)..

L'incontro è stato molto par- tecipato; la sala era strapiena

di residenti del quartiere cir- costante desiderosi di conosce- re finalmente tempi e modi del completamento delle opere pubbliche e complessivamente del Piano urbanistico.

L'assessore Maran nella sua presentazione ha innanzi tutto ripercorso la storia passata di cui anche noi riportiamo alcu- ni riferimenti temporali:

- maggio 2001 approvazione del PII - Programma Integrato di Intervento - finalizzato alla riqualificazione urbana del- l'area dello scalo ferroviario dismesso;

- maggio 2002 sottoscrizione della convenzione tra Comune di Milano e società Metropolis spa per l'attuazione del Piano;

- luglio 2011 atto integrativo alla convenzione con la società Porta Vittoria recante modifi-

che alla attuazione del pro- gramma;

- settembre 2016 il Tribunale di Milano dichiara il fallimen- to di Porta Vittoria spa;

- luglio 2017 proroga della scadenza del PII al 31 dicem- bre 2022 per permetterne il suo completamento;

- 23 gennaio 2018 arriva una proposta da parte di Porta Vit- toria Real estate spa che deve raggiungere il favore di tutti i creditori del progetto di Porta Vittoria, fra cui il Comune di Milano;

A fine maggio viene approvata la proposta di progetto da parte della maggioranza dei credi- tori, a giugno viene depositata la richiesta di omologazione e infine il 30 novembre è stato

Porta Vittoria che riparte

Sette nuove Pietre d’In- ciampo verranno posate nel nostro municipio nel mese di gennaio.

Ricordiamo che le Pietre d’In- ciampo sono dei blocchetti di pietra, ricoperti da una targa di ottone su cui sono riportati nome, anno di nascita, data ed eventuale luogo di deportazio- ne e data di morte, di uomini e donne detenuti nei campi di stermino nazisti.

A Milano la partecipazione a questo progetto, nato nel 1955 per iniziativa di un artista te- desco, Gunter Demnig, è ga- rantita da un Comitato di sco- po, denominato: “Comitato per le “Pietre d’Inciampo” - Milano”, che raccoglie tutte le associazioni legate in qualche modo alla memoria della Re- sistenza, di tutte le deportazio- ni, dell’antifascismo, che sce- glie i nominativi delle Pietre sulla base di criteri paritari tra i vari tipi di deportazione. Il Comitato è presieduto da Li- liana Segre.

Durante ogni sosta per la posa della Pietra davanti alla loro re- sidenza, verranno ricordate le

persone con brevi testimonianze della loro troppo breve vita.

24 gennaio

Via Bronzetti 33 ore 16.59 Forti Basevi Giulia - nata a Verona il 10/11/1884 - arresta- ta a Pino (VA) il 5/12/1943 - assassinata ad Auschwitz in data ignota.

31 gennaio

Via Mompiani 10 ore 9.00 Bertazzoni Egidio - nato a Milano il 3/9/1894 - arrestato il 1/3/1944 - assassinato al Ca- stello di Hartheim il 24/8/1944 Piazzale Cuoco 7 ore 9.28 Rovida Franco - nato a Mi- lano il 22/9/1903 - arrestato il 9/5/1944 - assassinato a Melk il 21/2/1945

Viale Corsica 43 ore 9.57 Setti Ezio - nato a Marco (TN) il 18/10/1897 - arrestato il 11/3/1944 - assassinato a Mauthausen il 11/9/1944 Via Giuriati 16 ore 10.21 Giolli Raffaello - nato ad Alessandria il 4/4/1889 - arre- stato a Milano il 14/9/1944 - assassinato a Gusen il 5/1/1945 Via Giuriati 17 ore 10.42 Moschettini Francesco - nato a Ginosa (TA) il 21/11/1914 - arrestato il 21/9/1944 - assas- sinato a Gusen il 24/1/1945 Viale Cirene 5 ore 11.10 Sonnino Piero - nato ad An- cona il 12/10/1900 - arrestato a Pino Lago Maggiore (VA) il 25/12/1943 - assassinato a Bu- chenwald il 20/1/1945.

Il 31 gennaio alle 16 si terrà in- fine una cerimonia commemo- rativa nella sala consigliare del Municipio 4 in via Oglio 18.

Siete tutti invitati a partecipare.

Elena Gadeschi

Nuove Pietre d’Inciampo

nel nostro municipio Anche quest’anno il Museo della Mac- china da Scrivere di Milano, in colla- borazione con il Comitato

soci coop PiazzaLodi-Rogore- do, il Centro Commerciale PiazzaLodi e QUATTRO, organizza una gara di datti- lografia, nella giornata di sabato 26 gennaio pros- simo. La partecipa- zione è aperta a tutti, di età com- presa tra 9 e 90 anni, utilizzando le macchine da scrivere disposte sui ta- voli davanti al- l’ingresso delle casse dell’Iper- coop, dalle 10 alle 17.30.

Il concorso sarà dedicato al grande scrittore e giornalista Indro Montanelli e i partecipanti do- vranno copiare esattamente un breve testo scrit- to dallo scrittore di Fucecchio.

Chi avrà realizzato meno errori (non è impor- tante il tempo impiegato), riceverà in premio la macchina portatile Olivetti, di cui alla foto, usata e funzionante, e un diploma di Primo Classificato. Al secondo e al terzo classificato sarà consegnata una “macchinina portafortuna”

del Museo. La partecipazione è gratuita.

La stessa sera alle ore 18, al primo piano del Centro, dopo una presentazio- ne del Presi- dente del Museo, sa- ranno con- segnati i premi ai vincitori, se- lezionati da una giuria com- posta da: Umberto Di Donato (Presidente del Museo), Stefania Ale- ni (Ass. Culturale QUAT- TRO) e Melania Gabrieli (Presidente Comitato soci).

Durante la giornata sempre al piano terra, sarà allestita una Mostra di macchine da scrivere d’epoca, risalenti alla fine dell’800 e ai primi anni del ‘900.

Venite a provare (o riprovare) l’emozione di scrivere con una macchina meccanica: vi aspet- tiamo numerosi!

Concorso libero di dattilografia Sabato 26 gennaio ore 10-17.30 Premiazione ore 18.00

Presso Centro commerciale PiazzaLodi

Al Centro PiazzaLodi sabato 26 gennaio

Vieni a provare:

puoi vincerla anche tu!

segue a pag. 3

Foto studiononis

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Nuove stazioni di BikeMi

Da metà dicembre sono operative sette nuove stazioni di BikeMi nella nostra zona e aree limitrofe. Ve le elenchiamo per permet- tervi di poterne usufruire se si trovano vicino alla vostra residenza o a luoghi che dovete raggiungere in bicicletta.

Angilberto – Comacchio, già inaugurata in occasione della ri- qualificazione della piazza omonima lo scorso 29 settembre;

Corvetto – Polesine, in piazzale Corvetto ang. via Polesine;

Cuoco – Monte Cimone, in via Monte Cimone ang. piazzale Cuoco;

Bologna, piazzale Bologna ingresso giardini;

Ortles – Ripamonti, viale Ortles ang. via Ripamonti;

Gabrio Rosa, piazzale Gabriele Rosa;

Ortles – Orobia, viale Ortles altezza via Orobia.

Nuova sede per centro vaccinale e ufficio scelta medico

A fine novembre è stato firmato un Protocollo di Intesa fra l'as- sessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, il presidente di Enpam (Ente Nazionale di Previdenza ed Assi- stenza Medici ed Odontoiatri) e il direttore generale dell'Azienda Socio-sanitaria Territoriale (ASST) Fatebenefratelli-Sacco, per trasferire il Centro vaccinale di via Brenta 41 e l'Ufficio Scelta e Revoca di viale Molise 64 all'interno di un immobile sito in

via Brenta 27-29, di proprietà di Enpam (si tratta della sede della ex Geloso, famosa soprattutto per i suoi registratori).

Il nuovo spazio di circa mille metri quadrati, dovrebbe essere pronto entro marzo e permettere un miglioramento del servizio per la sede più ampia e funzionale (il solo servizio vaccinale interessa annualmente più di 10.000 cittadini costretti talvolta a fare la coda sul marciapiede antistante l’attuale sede).

Il giardino di piazza Tricolore intitolato a Luigi Santucci

Lo scorso 11 dicembre alla presenza dell’assessore alla Cultura Filippo Del Corno e della figlia dello scrittore, Agnese, si è tenuta la cerimonia di intitolazione del giardino posto all’interno di piazza Tricolore a Luigi Santucci (1918.1999), scrittore, poeta e commediografo, tra i più importanti narratori milanesi della seconda metà del Novecento.

Nato a Milano nel 1918, laureato in Lettere moderne, insegnante nelle scuole superiori di Gorizia e Milano fino al 1944, quando espatria in Svizzera a causa della sua opposizione al regime fa- scista. Rientrato a Milano, Santucci partecipa alla fondazione del giornale clandestino “L’uomo” con Padre Turoldo e collabora con autorevoli personaggi della cultura italiana, da Carlo Bo a Vittorio Sereni a Elio Vittorini. Tra gli incontri che lo influen- zarono moltissimo Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo e Mario Luzi.

I suoi racconti e romanzi sono permeati da una forte vena satirica e umoristica, eco della letteratura settecentesca e volteriana di cui rappresenta un ideale continuatore. Il suo capolavoro è l’ope- ra “Il Velocifero”.

Un marchio di qualità per il Mercato Ittico

L’invito per la stampa, pur allettante, questa volta l’abbiamo declinato, e vi diamo quindi la notizia di “seconda mano”. Per- sonalmente ho subito risposto che in quell’orario “non sono operativa” e nemmeno fra i volenterosi redattori ho trovato di- sponibilità a recarsi al Mercato Ittico di via Lombroso fra le 4.00 e le 7.00 del 14 dicembre scorso (notte fonda!), nonostante l’offerta di “colazioni con bevande e brioche”.

Quel giorno Sogemi ha voluto lanciare il nuovo marchio di qua-

alimentare e per rafforzare e valorizzare l’identità del polo mi- lanese e fare squadra con la filiera, diventando un vantaggio competitivo per gli operatori della filiera.

Un marchio e una nuova immagine interna della struttura per trasmettere agli operatori una forte carica identitaria, valoriz- zando ancora di più il lavoro e le professionalità presenti.

Il mercato ittico pre- senta già caratteristi- che uniche: una vasta scelta di prodotti pro- venienti da metodi di pesca sostenibili che rispettano le norme della Politica Comune della Pesca (PCP); garanzia della qualità della materia prima grazie a controlli veterinari unici effettuati ogni mattina e trac- ciabilità dei prodotti; rispetto della catena del freddo e garanzia di elevati standard d’igiene; correttezza delle transazioni com- merciali; rispetto rigoroso delle normative, mentre la legalità nei mercati è garantita da apposito Protocollo.

Completiamo il quadro con alcuni dati:

11mila m2 di estensione (Mercato Ittico); 100.000 Q/anno di prodotti commercializzati nel 2018; 25 grossisti; 1.300 tesserati;

35% dei prodotti con provenienza nazionale; 65% dei prodotti con provenienza estera; 70% dei prodotti sono allevati; 30%

dei prodotti sono pescati.

S.A.

Completato il sentiero per mountain bike

Il sentiero per mountain bike del Parco Cassinis, realizzato da cittadini e volontari delle associazioni dei ciclisti, coor- dinati da Italia Nostra, è stato completato con l’apposizione della segnaletica lungo i 3,8 chilometri di percorso che sa- ranno così percorribili seguen- do frecce e cartelli informati- vi.

Anche questa attività si inse- risce nel progetto di riqualifi- cazione di tutta l’area di Porto di Mare per sottrarla alle atti- vità di spaccio e consumo di droga. Nelle ultime settimane, coordinati dalla Prefettura, so- no stati potenziati presidio e interventi delle Forze dell’Or- dine e della Polizia locale nel boschetto, e si è fatta final- mente strada la consapevolezza che insieme alle necessarie azioni di repressione contro lo spaccio, servono progetti di re- cupero dei ragazzi dalla tossicodipendenza.

E.R.

“Le cose più belle della vita si trovano nelle persone che ti circondano”

Decorazioni rosse e oro, regali sotto a un albero luminoso, ottime pietanze da gustare, musica natalizia e clima molto piacevole:

questi sono gli elementi che hanno caratterizzato la cena di Na- tale rivolta agli utenti del CPS (Centro Psico Sociale) di zona 4 (viale Puglie 33I) e a tutti

coloro che sostengono le ini- ziative proposte dal Servizio.

Questo momento conviviale si è svolto la sera di venerdì 21 dicembre presso la Parroc- chia di Sant’Eugenio di via del Turchino 9 ed è stata or- ganizzata dal dottor Carlo Scovino, dalla coordinatrice infermieristica Ines Marroc- coli e dalle due tirocinanti del- l’Università degli Studi di Mi- lano Alice Caravello e Marti- na Viola, con il sostegno di al- cune associazioni locali.

Come ogni anno questo even- to tanto atteso è stato in grado

di regalare a tutti coloro che vi hanno partecipato attimi di felicità fondati sulla bellezza della condivisione.

Sotto le luci di un colorato albero di Natale luccicavano le carte rosse e oro con le quali sono stati incartati i regali per i pazienti;

a ognuno un pensiero diverso, in grado di far risaltare le carat- teristiche della singola persona. Sui bigliettini decorati una frase

più belle della vita non si trovano sotto l’albero, ma nelle per- sone che ti circondano”. In questa citazione risiede l’importanza che il lavoro educativo ha all’interno del CPS di zona 4 del- l’ASST Fatebenefratelli-Sacco e alcuni degli obiettivi che si pone, come: la promozione delle relazioni, l’offerta di un’op- portunità di socializzazione e la diffusione dell’idea che ciascun paziente possa contare su questo luogo di cura quando ne sente il bisogno.

È stata un’occasione speciale per condividere l’emozione del Natale.

Alice Caravello - Martina Viola

Chiude un’altra icona di zona

Per tutti era Fusco la pizzeria, che un tempo in via Cadore, quan- do il capolinea della 66 era opposto a quello di oggi, era il rifugio per gli autisti in inverno o il luogo dove bere qualcosa di fresco l’estate. Poi dieci anni fa circa la saracinesca si era abbassata e Gaetano con la moglie Elisabetta e Salvatore si erano presi un periodo sabbatico. Tre anni fa ecco riapparire il “Fusco” sempre in via Cadore quasi all’angolo di via Bergamo, da dove la pizza alta e soffice e super condita assieme alla farinata erano tornate per la gola di chi non si era dimenticato del “trio”.

Poi, improvviso come un fulmine a ciel sereno, prima di Natale, passato per far loro gli auguri, mi sento dire: «Dal 31 dicembre chiudiamo. Abbiamo ceduto l'attività». Dispiacere, non solo mio ma anche di molti che il 30, uscendo con una buona por- zione di pizza, salutavano con un arrivederci chiedendo un pronto ritorno di un luogo che ha fatto la storia della zona.

Gaetano, Elisabetta e Salvatore: adesso la pizza alta e la farinata dove andiamo a cercarla?

S.B.

L’“angolo del lettore” in biblioteca

La “Calvairate” propone una nuova iniziativa per parlare di libri e vivere con gli altri le emozioni della lettura.

Dopo i successi dei Reader’s Corner in varie biblioteche comu- nali, anche la “Calvairate” ha avviato l’angolo del lettore, una particolare e innovativa esperienza di lettura e riflessione sui libri molto apprezzata dai partecipanti.

L’iniziativa trae spunto dal famoso Speaker’s Corner, in Inghil- terra. È noto che nel bellissimo parco reale di Hyde Park, a Lon- dra, c’è uno spazio franco in cui ognuno, salendo su uno sga- bello, può parlare al pubblico di qualsiasi argomento, senza cen- sure o limitazioni. Sull’esempio, opportunamente riadattato, di questa storica e sempre viva tradizione inglese, sono nati quindi i Reader’s Corner, spazi nei quali chi lo desideri può presentare liberamente le proprie letture.

«Abbiamo organizzato questa iniziativa, - precisa la responsabile della “Calvairate” - per chi ama leggere e vuol condividere que- sta passione. Durante gli incontri, alla presenza di un bibliote- cario moderatore, i partecipanti possono raccontare un libro che li ha colpiti, scambiarsi consigli e proposte di lettura o sempli- cemente ascoltare».

I lettori sono liberi di scegliere l’opera da proporre e hanno a disposizione un tempo non rigido, ma calibrato sul numero delle persone che vogliono intervenire, in modo da lasciare spazio a tutti. Uniche regole, il rispetto per le opinioni degli altri e l’as- senza di giudizio.

Finora si sono tenuti tre incontri, a cui il pubblico ha partecipato con interesse. Per fare qualche esempio, si è spaziato da classici come Siddharta, di Hermann Hesse, a casi editoriali e scrittori contemporanei come L'amica geniale, di Elena Ferrante, Kafka sulla spiaggia, di Murakami Haruki, La scuola cattolica, di Edoardo Albinati; ha fatto la sua comparsa anche un celebre scrittore per ragazzi, Roald Dahl, di cui sono stati presentati due racconti tratti dalle Storie impreviste. L’elenco completo dei libri di cui si è parlato si trova sulla pagina Internet della biblio- teca all’indirizzo milano.biblioteche.it/library/calvairate/”.

Il prossimo appuntamento si terrà il 23 gennaio alle 17.30. L’in- gresso è libero, ma è gradita la prenotazione.

Fabrizio Ternelli Da sinistra: Elisabetta, Gaetano, il pizzaiolo e Salvatore

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Nell’ultima seduta di dicembre del Con- siglio di Municipio 4, è stata approvata con la sola astensione dei due consi- glieri del Movimento 5 stelle, la delibera di

“Adozione dello Schema di Programma Trien- nale dei Lavori Pubblici 2019 – 2020 - 2021 e dell’Elenco annuale riferito all’esercizio 2019”.

Riteniamo interessante riportare in dettaglio gli interventi previsti nel piano triennale per il no- stro Municipio, così come estrapolati dal PTOP con un lavoro certosino dall’assessore munici- pale Laura Schiaffino. Attingiamo dunque alla delibera approvata, che si può trovare anche sul sito del Comune di Milano - Municipio 4.

Nell’elenco annuale 2019 si prevede l’avvio dell’esecuzione con appalto dedicato delle se- guenti opere:

a. bonifica, riqualificazione e adeguamento nor- mativo dell’edificio comunale di viale Un- gheria 29, confermando l’importo già pro- grammato di complessivi € 3.000.000, di cui

€ 500.000 da utilizzare nel 2019;

b. riqualificazione funzionale ed energetica del centro polifunzionale Polo Ferrara di via Mincio 23, modificando la natura dell’inter- vento già programmato per un importo di € 1.000.000, nel pieno recepimento di quanto chiesto dal Municipio con più delibere; l’im- porto è stato incrementato a € 2.500.000, di cui € 20.000 da utilizzare nel 2019;

c. riqualificazione funzionale ed energetica del centro civico “Sandro Pertini” di via Oglio 18, inserendo tale nuova opera, così come richiesto dal Municipio; l’importo è stato quantificato in € 3.500.000, di cui € 200.000 da utilizzare nel 2019.

È stata anche accolta la sollecitazione di co- niugare gli interventi di manutenzione straor- dinaria e/o di adeguamento normativo del pa- trimonio comunale con misure di riqualifica- zione energetica, quale strumento non solo per accrescere la sostenibilità ambientale e ridurre i consumi energetici, ma anche per apportare cofinanziamenti di terzi al miglioramento della qualità del patrimonio comunale.

Lo schema dell’elenco annuale 2019 adottato contiene anche la programmazione di interventi di manutenzione straordinaria per l’attuazione delle proposte del bilancio partecipativo 2017 – 2018 per un importo complessivo su tutta la città di € 3.000.000 e lavori per il miglioramen- to energetico e la riduzione di energia primaria negli edifici scolastici di proprietà comunale per un importo complessivo di € 6.500.000, in cui sono confluiti gli interventi di sostituzione dei serramenti nei plessi scolastici di via Mo- rosini e di via Colletta.

Infine lo schema dell’elenco annuale 2019 adot- tato contiene anche ulteriori opere:

a. interventi di piccola manutenzione ordinaria degli edifici dei Municipi;

b. corsia preferenziale della circolare filoviaria in sede protetta tra piazza Cappelli e via Ter- tulliano, per un importo di € 14.700.000, di cui 60.000 per la prima annualità;

c. passerella sul fiume Lambro tra Monluè e via dell’Aviazione, per un importo di € 2.350.000, di cui € 168.000 nella prima an- nualità;

d. consolidamento della tombinatura del cavo Bergognone tra piazza Grandi e via Carbo- nera per un importo di € 2.000.000 di cui € 500.000 nella prima annualità;

e. manutenzione straordinaria dei parcheggi di interscambio San Donato Emilia e San Do- nato Paullese - prima fase -, rampe e ascen- sori per un importo

Per le annualità 2020 e 2021 sono invece pre- viste le seguenti opere:

a. Barzoni casette, intervento di bonifica amianto e manutenzione straordinaria degli edifici con un importo di € 2.000.000, da avviare nel 2020;

b. ambito Forlanini, completamento del per- corso ciclopedonale di connessione tra le aree agricole comunali e il parco Forlanini e delle relative aree di sosta con un importo di 1.000.000 (annualità 2020);

c. contratto di quartiere II ambito Mazzini, ri- qualificazione e pedonalizzazione di piaz- zale Ferrara fase 2, per un importo di € 1.800.000 (annualità 2020);

d. riqualificazione asse centrale Tito Livio e alberi, con un importo di € 600.000 (annua- lità 2020);

e. itinerario ciclo pedonale Carbonera-Ardigò, con un importo di € 5.000.000, (annualità 2020);

f. consolidamento Cavo Redefossi in corso Lodi da piazzale Medaglie d'Oro a piazzale Lodi - Lotto 3 - per un importo di € 5.000.000 milioni (annualità 2020);

g. ricucitura viabilità località Santa Giulia (ex Paullese – Lotto A) con un importo di € 50.000.000 da avviare nel 2021;

h. ricucitura viabilità località Santa Giulia (ex Paullese – Lotto C) con un importo di € 5.000.000, (2021);

i. Parco Alessandrini - 2° lotto - ampliamento del parco, con un importo di € 5.874.000 (2021);

l. Plesso scolastico di via Monte Piana 11/15 e via Monte Piana 12/14, ampliamento per espansione attività con un importo di 5 mi- lioni (2021);

m. consolidamento Cavo Redefossi in corso Lodi da piazzale Lodi a via Massarani - Lot- to 4 - con un importo di 5 milioni (2021).

Aspettiamo fiduciosi!

formalizzato da parte del Tri- bunale di Milano il passaggio di proprietà.

Negli anni intermedi fra il 2002 e il 2011 vi era stato un cambio di proprietà, la realiz- zazione degli edifici privati e molti guai giudiziari per Da- nilo Coppola e la sua società che avevano portato al blocco dei lavori.

Dunque adesso si riprende da dove ci si era interrotti, con un cronoprogramma abbastanza stringente. Di seguito le opere previste nel corso del 2019.

Fase 1 prima metà 2019:

presidio delle aree, tutela igie- nico-sanitaria, decoro urbano e sicurezza;

- completamento della bonifi- ca e ottenimento della certifi- cazione di bonifica per il Lotto già bonificato;

- rinnovo dei titoli edilizi pub- blici e privati;

- presentazione della richiesta di permesso di costruire per il Parco temporaneo BEIC e il rilascio del titolo edilizio;

- completamento delle attività di risanamento dei suoli;

- collaudo e consegna al Co- mune di Milano delle opere di

urbanizzazione primaria ulti- mate su viale Umbria, via Monte Ortigara, via Cervigna- no e via Cena;

- avvio dei lavori opere di ur- banizzazione aggiuntive, im- pianto semaforico fra Cervi- gnano e Monte Ortigara, ade- guamento perimetrale del par- co Formentano e attraversa- mento di viale Umbria.

Fase 2 seconda metà 2019:

- avvio delle opere di sistema- zione a verde del parco tem- poraneo e delle altre aree a verde attrezzato;

- avvio delle procedure di as- servimento dei parcheggi di uso pubblico nella autorimessa interrata.

Per quanto riguarda le funzio- ni pubbliche previste nel Piano (BEIC e impianto sportivo), l’assessore ha informato che si va nei prossimi mesi a un loro aggiornamento, che verrà presentato e discusso in un al- tro incontro pubblico entro il primo semestre 2019. Infatti un grande impianto sportivo pubblico può essere realizzato con una cifra molto inferiore ai 22 milioni inizialmente pre- visti, permettendo così di uti- lizzare parte di quella cifra per altri interventi utili. «Io credo

– ha detto Maran - che l'idea della BEIC sia tecnicamente ancora esistente, ma un po' in- vecchiata, ma non abdico al- l'idea che alla testa del parco su viale Umbria ci sia una qualche funzione pubblica che sia attrattiva per tutta Milano.

E abbiamo bisogno di qualche mese per capire quale sarà questa proposta».

A questo proposito, durante il dibattito, ho fatto personal- mente presente come sia im- portante definire una funzione forte, al servizio non solo della città ma della Lombardia, es- sendo quest’area raggiungibile da tutta la Regione grazie alle sei linee del Passante Ferro- viario che transitano dalla sta- zione di Porta Vittoria. Non è superfluo ricordare che la scel- ta di realizzare qui la Biblio- teca Europea e, prima ancora, la proposta di costruire la se- conda Università degli Studi, poi andata a Bicocca, erano dovute proprio alla facilità di raggiungere il sito con il tra- sporto pubblico.

Nei prossimi mesi seguiremo gli interventi annunciati e intan- to tiriamo un sospiro di sollievo e di soddisfazione per questo nuovo inizio.

Stefania Aleni

Il programma triennale dei lavori pubblici

Render delle aree a verde. Studiononis e Studio Laura Gatti segue da pag. 1

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Nel 1257 papa Alessan- dro IV emanò la bolla Quod super nonnullis, che sollecitava gli inquisitori a combattere, oltre che le ere- sie, anche magia e stregoneria quali espressioni dell’azione malevola di Satana. Il contrac- colpo fu forte. La caccia al- l’eretico s’era fino allora di- retta contro manifestazioni in contrasto con gli insegnamenti della Chiesa, ed era perciò av- venuta in ambiti riguardanti gli aspetti teorici dell’intende- re la fede. La caccia alle stre- ghe, invece, ampliava il raggio d’azione, portandolo fuori del- le implicazioni teologiche e raggiungendo la zona grigia delle credenze popolari e delle superstizioni a fondo radicate nelle società che s’erano suc- cedute nei secoli.

Con i tribunali dell’Inquisi- zione che procedevano a pie- no ritmo la Chiesa s’era dota- ta di uno strumento repressivo formidabile, indipendente in fase istruttoria dal potere laico e capace di adattarsi alle cir- costanze. Era del resto più fa- cile, per un popolano, vedere in una donna presunta depo- sitaria di poteri occulti la re- sponsabile di una moria di polli, piuttosto che in un ere- tico che confutasse la vergi- nità di Maria. La strega era

sempre vicina, e le si poteva addebi- tare di tutto. In un mondo in cui la mortalità infantile raggiungeva per- centuali altissime e ogni parto pote- va rivelarsi fatale, poco basta- va perché gli esiti nefasti po- tessero venire attribuiti a com- portamenti che tradivano dia- boliche appartenenze di per- sone note e prossime. Il rico- noscimento della strega por- tava con sé un malanimo che faceva sì che antiche inimici- zie potessero venire regolate con una denuncia, e incolpare di stregoneria risultava più fa- cile che accusare di eresia.

Non solo. Mentre gli eretici potevano essere di ambo i ses- si, con una prevalenza di quel- lo maschile, la stregoneria ri- guardava soprattutto le donne.

Le menti esaltate e corrotte degli inquisitori, per lo più frati domenicani, erano leste nel coniugare il fatto che la donna fosse stata il primo al- leato del Demonio e avesse sottratto all’uomo la beatitu- dine dell’Eden con la morbo- sità di potere disporre di corpi femminili da denudare, ispe- zionare, torturare.

La componente sessuale ha avuto così peso nella perse- cuzione. La tortura diventava, oltre che strumento per giun- gere a quella che si era deciso dovesse essere la verità, anche fonte di appagamento di fan- tasie in certi ambiti largamen- te diffuse.

La caccia alle streghe affiancò

quella agli eretici. I sinistri domenicani che battevano i centri abitati cercando apostati presero a incrociare la via dei nuovi professionisti della ri- cerca di tracce demoniache o, meglio ancora, di delatori che

le denunciassero. Una volta individuata e condotta al co- spetto degli inquisitori, la pre- sunta strega doveva dapprima ascoltare i capi di accusa, che erano più o meno gli stessi un poco dappertutto, in un cre-

scendo dell’improbabilità a dir poco raggelante che com- prendeva sortilegi di varia na- tura, uccisione di animali, uc- cisione di bambini e di uomini e consumazione delle loro carni nel corso dei raduni de- moniaci, voli magici, rapporti sessuali con il Diavolo. Se- guivano le procedure dell’in- terrogatorio, che iniziavano con la spogliazione. Si tratta- va di una prassi tutt’altro che formale, visto che il venire denudati costituiva l’apice dell’umiliazione in quanto, al contrario del paganesimo gre- co-romano e forse proprio in contrapposizione a esso, il Cristianesimo aveva fatto del- la nudità un tabù inviolabile.

Mortificato lo spirito, si pas- sava al corpo, che veniva ispezionato centimetro dopo centimetro alla ricerca del

“marchio del Diavolo”, sorta di punzonatura con cui Satana contrassegnava chi fosse ca- duto in suo potere.

Poiché tale marchio poteva es- sere celato dai peli o nascosto nelle intime cavità, l’accusata veniva depilata e ispezionata negli orifizi tramite penetra- zione con le dita e spesso an- che mediante spilloni.

Se l’imputata ancora non ave- va chiaro cosa si volesse da lei e in che modo glielo avrebbero estorto, si passava alla tortura.

Le pratiche, ferma l’ipocrita condizione che non venisse versato sangue, ma se acca- deva pazienza, si differenzia- vano a seconda delle proce- dure locali già usate contro gli

eretici. Nei paesi di lingua te- desca era diffuso l’utilizzo della marterstuhl, la “sedia delle streghe”, un piano chio- dato su cui l’accusata veniva fatta sedere. Simile a questa era il nagelbett, un banco di stiramento fitto di punte acu- minate. Né venivano rispar- miate le tenaglie incandescen- ti, la compressione delle ossa tramite morse, il venire appesi con le gambe gravate da palle di ferro e i classici e disarti- colanti tratti di corda.

Il risultato era che l’accusata finiva per dichiararsi strega, trasformandosi dietro ulteriori pressioni fisiche in delatrice e rivelando le identità di co- loro che l’avevano affiancata nel corso delle demoniache possessioni. Qualunque fosse la loro morale e qualsivoglia colpa avessero davvero com- messo, le poverette ammette- vano di avere volato, di avere divorato neonati, di essersi congiunte carnalmente con Satana e altro ancora. La sorte finale era il rogo, che solo per stregoneria consumò nell’arco di quasi cinque secoli decine di migliaia di sventurati (se- condo i cronisti fra 50.000 e 100.000). Difficilmente si scampava. Coloro che ci riu- scivano, come già gli accusati di eresia, per il resto della vita avrebbero portato nella carne e nello spirito le impronte dei patimenti subiti, vero “mar- chio di Satana” là dove Satana aveva dimostrato di essere la Chiesa di Dio.

Giovanni Chiara

Importanti aggiornamenti sulla ricostruzione della scuola primaria di viale Pu- glie sono stati forniti durante una commissione ad hoc in Municipio 4 a inizio dicembre.

Ricordiamo che l'edificio era stato demolito completamente tranne le strutture portanti, con il vantaggio di ridurre i tempi di esecuzione e i costi com- plessivi; tale scelta ha però comportato una serie di vinco-

li, in particolare per quanto ri- guarda l'altezza e il layout di- stributivo degli spazi.

Importanti comunque le inno- vative caratteristiche del nuovo edificio che presenta alti stan- dard qualitativi per quanto ri- guarda il contenimento ener- getico, prevede l'abbattimento delle barriere architettoniche e l'adeguamento antisismico. Sa- rà poi possibile l'apertura della scuola alla zona attraverso spa-

zi utilizzabili separatamente perché indipendenti dal punto di vista degli impianti e del- l'accesso; si tratta della palestra e spogliatoi annessi, e di uno spazio multifunzionale.

Le classi in tutto saranno 16, oltre a spazi di aggregazione, aule di sostegno, laboratori, uf- fici e locali per la ristorazione.

L'ultimazione dei lavori è pre- vista a marzo 2019, cui seguirà il collaudo delle opere che an-

drà eseguito entro 180 giorni dalla ultimazione dei lavori. È prevista però una consegna an- ticipata per giugno 2019 per consentire al Settore Educazio- ne di provvedere alla pulizia degli spazi interni e all’arredo degli ambienti con fornitura di materiale didattico nuovo.

L’inizio dell’attività didattica potrà partire quindi da settem- bre 2019.

Valentina Geminiani

62. L’ATROCE CRIMINE DELLA CACCIA ALLE STREGHE

storie di storia

ATHOS

Aggiornamenti sulla scuola di viale Puglie

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Succede raramente di ave- re l’opportunità di cono- scere qualcuno che il de- stino ti aveva fatto incontrare casualmente trent’anni prima, soprattutto quando la persona in questione è un importante esponente dell’universo media- tico internazionale, il cui tempo a disposizione è centellinato tra svariati impegni. Tutto ciò pre- messo, ringrazio sentitamente il fotografo canadese Nick Di- dlick per aver accettato – in via del tutto eccezionale - di farsi intervistare, lui che solitamente alle risposte orali preferisce le immagini e i fatti, che ha im- mortalato lavorando per quasi quarant’anni in tutto il mondo e meritandosi per ben due volte la candidatura al Premio Pulit- zer (il più prestigioso premio giornalistico a livello interna- zionale – ndr) con i suoi repor- tage fotografici. La prima volta gli accadde per una serie di fo- to, tra cui ero ritratto anche io adolescente, scattate durante la tragedia dello stadio Heysel di Bruxelles, nel 1985. In quel- l’occasione morirono 39 tifosi, quasi tutti italiani e juventini, negli incidenti provocati dai ti- fosi del Liverpool all’assalto del Settore Z, occupato da fa- miglie e tifosi arrivati da tutta Europa. Didlick lavorava per l’agenzia giornalistica Reuter, all’epoca, e fu l’unico fotografo a cogliere pienamente la trage- dia nelle sue sfumature più drammatiche. Quella foto è di- ventata la copertina del libro “Il ragazzo con lo zaino arancio- ne”, pubblicato nel 1985 da Rcs-La Gazzetta dello Sport. La seconda nomination al Premio Pulitzer gli venne per un altro scoop fotografico, questa volta di carattere politico: Nick Di- dlick colse alcuni dei momenti privati più teneri tra l’allora pre- sidente russo Michael Gorba- ciov e sua moglie Raissa, appe- na sbarcati in Islanda per un vertice con l’allora presidente americano Ronald Reagan. Og- gi Didlick è uno dei fotografi freelance più richiesti a livello internazionale, nonché amba- sciatore delle tecnologie pro- fessionali Sony nel mondo.

Signor Didlick, qual è il suo ricordo personale della trage- dia dell’Heysel?

«Quello che è successo all’- Heysel in quel giorno è qual- cosa che non potrò mai dimen- ticare».

Quando cadde il muretto che travolse gli italiani lei era vi-

cino, come ha gestito la si- tuazione?

«Ho iniziato a darmi da fare e a scattare fotografie, ma era una situazione pericolosa per chiunque fosse in quell’angolo dello stadio perché i tifosi era- no sul terreno di gioco, c’era gente schiacciata e contro la re- cinzione. Ho capito immedia- tamente che la gente si era schiantata e che c’era gente che stava morendo».

Come si mantiene la freddez- za necessaria per fare il pro- prio lavoro in momenti così drammatici?

«Sembra incredibile ma la mac- china fotografica in qualche modo ti protegge, perché è co- me se vedessi una realtà filtrata, come succede quando si guarda la televisione. Inoltre non capire l’Italiano mi ha aiutato, perché probabilmente alcuni lamenti ed espressioni di dolore non sono arrivate».

Quanti anni aveva nel 1985, quando ha fatto lo scoop all’- Heysel?

«Avevo 26 anni e lavoravo per la Reuter già da tre anni. Ero il fotografo di sport più affidabile che avevano a Bruxelles al- l’epoca».

La tragedia dell’Heysel ha cambiato la mia vita di 16en- ne, perché non sono più riu- scito a vedere una partita di calcio con gli stessi occhi dopo quella finale: è stato lo stesso anche per lei?

«Certamente, anche se per ra- gioni diverse. Lei ha vissuto il trauma da tifoso, posso capirlo;

per me è stata un’esperienza

professionale che mi ha proiet- tato verso il Premio Pulitzer, an- che se non l’ho vinto. E quello che ho vissuto quella notte all’- Heysel mi è servito nel prosie- guo della mia carriera, quando mi è toccato di fare fotografie anche durante conflitti bellici».

Un’analogia forte. Cosa ricor- da ancora del muro crollato quella notte?

«Era un piccolo muro, non par- ticolarmente alto: forse tre o

quattro metri di altezza, se ri- cordo bene; ma quel muro col- lassò all’improvviso, schiac- ciando i tifosi uno sopra l’altro.

Una scena terribile».

Qual è la qualità più impor- tante per un fotografo profes- sionista?

«Lo storytelling. E saper coglie- re l’emozione del momento con una singola immagine, senza farsi coinvolgere».

E la tecnica?

«La tecnica si è evoluta molto negli anni. Quando ho fotogra- fato all’Heysel, si usava ancora la pellicola e i giornali predili- gevano immagini in bianco e nero. All’Heysel allestii una ca- mera oscura in uno dei bagni dello stadio, per avere la possi- bilità di sviluppare le foto prima degli altri miei colleghi. Oggi la tecnologia digitale ha cam- biato anche il modo di lavorare e con un click si mandano le fo- to direttamente dalla macchina fotografica. Ma se le nuove tec- nologie non sono usate per rac- contare emozioni, l’immagine viene presto dimenticata e la tecnica da sola serve a poco».

Alberto Tufano

L’incontro

Nick Didlick, fotografo due volte nominato per il Premio Pulitzer

“La notte dell’Heysel mi è servita per fotografare anche in guerra”

Per noi è stata una piacevole sorpresa sco- prire che gli studenti del liceo scientifico Einstein saranno coinvolti per tre matti- nate (mercoledì 16, sabato 26, giovedì 31 gen- naio) in un fitto programma di incontri e atti- vità, denominato “Didattica alternativa”, di grande interesse e valore educativo e culturale.

In realtà, l’esperienza non è nuova e viene pro- posta dal 2014, grazie a un grande lavoro di or- ganizzazione e di progettazione portato avanti da studenti, docenti e genitori.

Il nome “Didattica alternativa” non tragga in inganno, scorrendo il programma si trovano tutti i temi e gli interessi dei giovani di oggi che do- vrebbero appartenere anche alla sfera scolastica, perché il mondo del dentro e fuori la scuola non siano separati, ma convergenti su una forma-

zione ampia e di buon livello dei ragazzi.

Ogni mattinata è suddivisa in due blocchi tem- porali (8.45-10.50 e 11.10-13.15) e in ogni bloc- co sono proposti minimo 15 incontri, garanten- do quindi la massima partecipazione e scelta.

A titolo esemplificativo, elenchiamo alcuni te- mi: Relazioni e sessualità; Introduzione all’eco- nomia e alla finanza; L’Europa dei popoli; In- contro con Andrea Ravo Mattoni, street artist di successo; La sperimentazione animale tra scienza e disinformazione; Il mestiere dello scrittore; La fisica delle particelle elementari e delle interazioni fondamentali; Costruirsi un percorso universitario... anche in Europa; Di- sagio adolescenziale o disagio mentale; e così via, compresi alcuni incontri in lingua inglese.

Fra i relatori docenti universitari, ex studenti, esperti, docenti della scuola, la dirigente sco- lastica.

Segnaliamo poi alcuni incontri in cui sono state coinvolte realtà della zona.

Noi stessi siamo stati invitati a un dibattito su

“L’importanza di informare e di essere infor- mati. Il ‘piccolo’ giornalismo, di scuola e di quartiere, e il ‘grande’ giornalismo, a livello nazionale, svolgono in una libera democrazia un ruolo fondamentale, che può essere messo a rischio da attacchi alla libertà di stampa e da nuove modalità di comunicazione e informa- zione (o dis-informazione). Come far fronte a questa situazione? Ne discutono Sara Caneri (5 B), direttrice di “Scripta restant”, Giuseppe Reschigna (2 L), redattore di “Scripta restant”, Stefania Aleni, fondatrice e direttrice di QUATTRO, e… tutti quelli che vorranno partecipare attivamente al dibattito.”

La presidente dell’Associa- zione Luisa Berardi Onlus, Mariangela Simini, presen- terà l’associazione e le sue proposte per effettuare un’esperienza di volontaria- to sperimentando le proprie competenze e abilità in un incontro dal titolo “Supere- roi si nasce, volontari si di- venta.”

Infine Massimo Casiraghi, responsabile della Colletta Alimentare del Mu- nicipio 4 presenterà la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, spiegando come funziona il “Banco Alimentare”, e dove finiscono tutte le derrate alimentari raccolte, in un incontro dal titolo “Condividere i bisogni per condivi- dere il senso della vita”.

Per chi si fosse incuriosito, il programma com- pleto si trova sul sito della scuola www.liceo- einsteinmilano.gov.it. Noi sicuramente ritorne- remo sul tema per un resoconto fatto magari dagli stessi studenti che si occupano del gior- nalino della scuola “Scripta restant”.

Potremmo pensare a un gemellaggio?

S.A.

Al liceo Einstein la Didattica alternativa

Da sinistra: Alberto Tufano e Nick Didlick

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