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PROGETTO DI MODIFICA DI UN IMPIANTO ESISTENTE DI RECUPERO E SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI

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PROGETTO DI MODIFICA DI UN IMPIANTO ESISTENTE DI RECUPERO E SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI

E NON PERICOLOSI

per le operazioni di

R13, R12 e D15

sito in

Comune di Grisignano di Zocco (VI), Via dell’Industria n. 14

Domanda ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. n°152/06 e s.m.i.

ELABORATO TITOLO ELABORATO DATA

PR.06 RELAZIONE TECNICA A SUPPORTO DELLA DICHIARAZIONE DI NON AVVIO ALLA PROCEDURA DI

VINCA AI SENSI DELLA DGRV 1400 DEL 29/08/17

Aprile 2021

REV. 00

PROPONENTE:

ARCA SRL

sede legale: via Germania 7int9, 35010 Vigonza (PD) sede operativa: via dell’Industria 14, 36040 Grisignano di Zocco (VI)

P.IVA: 05300610283 arcasrl@pec.cng.it

Sig.ra IRENE Lando

Legale Rappresentante

____________________________

con firma digitale STRUTTURA DI COORDINAMENTO DELLA COMMESSA:

Dott. CALORE Alessandro

Amministratore Unico

____________________________

con firma digitale PROGETTISTA ESTENSORE RESPONSABILE DELL’ELABORATO:

Dott. FRANCESCHETTI Paolo ____________________________

con firma digitale

GRUPPO DI LAVORO:

Dott.Alessandro Calore, Ing. Elisa Cassandro, Dott. Luca Rossini, Dott. Alessandro Romanato

EMISSIONE DATA REDATTO VERIFICATO APPROVATO NOTE

0.0 04/2021 PF PF-AC PF prima emissione

Questo documento costituisce proprietà intellettuale di Studio Calore S.r.l. e come tale non potrà essere copiato, riprodotto o pubblicato, tutto od in parte, senza il consenso scritto dell’autore (legge 22/04/1941 n. 633, art. 2575 e segg. C.C.)

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Sommario

1. PREMESSA ... 4

1.1 DATIIDENTIFICATIVIDELLADITTA ... 5

1.2 SINTESIDELLEMODIFICHE/PROGETTO ... 6

2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE ... 8

2.1 SINTESIDEIDATITERRITORIALI ... 8

2.2 LOCALIZZAZIONEDELL’IMPIANTO ... 9

2.1 INQUADRAMENTOURBANISTICO ... 10

2.2 VARIAZIONESTRUMENTOURBANISTICO ... 13

2.3 RETENATURA2000 ... 14

3. INDICAZIONI E VINCOLI DERIVANTI DALLE NORMATIVE VIGENTI E DAGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE ...16

4. DESCRIZIONE DEI POTENZIALI IMPATTI AMBIENTALI E MISURE DI MITIGAZIONE...17

4.1 ATMOSFERA ... 17

4.2 SUOLOESOTTOSUOLO ... 18

4.3 AMBIENTEIDRICO ... 19

4.4 VIABILITÀETRAFFICOVEICOLARE ... 19

4.5 RUMORE ... 20

4.6 VEGETAZIONEFLORAFAUNA ... 23

4.7 PAESAGGIO... 24

4.8 SALUTEPUBBLICA ... 25

4.9 UTILIZZAZIONEDELLERISORSENATURALI ... 25

5. CONCLUSIONI ...26

6. BIBLIOGRAFIA ...28

6.1 SITIINTERNETCONSULTATI ... 28

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1. PREMESSA

La ditta ARCA S.r.l. con sede legale in via Germania 7 int. 9 -35010- Vigonza (PD) e sede operativa in via Dell’Industria n. 14 -36040- Grisignano di Zocco (VI), C.F. e P.IVA 05300610283 (d’ora in avanti per brevità ARCA), gestisce un impianto di recupero (messa in riserva, selezione e cernita e deposito preliminare) di rifiuti speciali non pericolosi e stoccaggio di rifiuti pericolosi e non pericolosi (rifiuti di carta e cartone, rifiuti di legno e sughero, rifiuti di plastica, imballaggi, R.A.E.E., rifiuti ceramici ed inerti, cavi elettrici, materiale isolante, rifiuti urbani) mediante operazioni R12, R13 e D15 di cui agli allegati B e C alla Parte IV del D.Lgs. n. 152/06 s.m.i..

L’esercizio dell’impianto è attualmente legittimato Determinazione n. 1639 del 31/12/2020, con validità fino al 27/02/2024, e prevede una capacità complessiva di trattamento (R13 e D15) pari a 25.000 t/anno di cui 100 t/a di rifiuti pericolosi e una capacità di stoccaggio istantaneo paria a 100t di cui 9t di rifiuti pericolosi. I rifiuti prodotti dall’attività in stoccaggio sono pari a 126,5t.

Il presente documento viene redatto a supporto della dichiarazione di non avvio alla procedura di VINCA. Nel presente studio si sono considerati tutti i riferimenti normativi relativi la Valutazione di Incidenza Ambientale verso i siti della reta Natura 2000, derivanti dall’attuazione della direttiva comunitaria 92/43/Cee e D.P.R. 357/1997 e ss.mm.ii. e recepiti dalla D.G.R. n. 1400 del 29 agosto 2017.

Per la stesura della presente relazione tecnica a supporto delle dichiarazioni conformi all’allegato E della DGR. n. 1400 del 29 agosto 2017, sono stati utilizzati i riferimenti bibliografici esistenti, nonché altri elementi di valutazione acquisiti sulla base di precedenti conoscenze. Infine, si sono tenute in considerazione anche le nuove Direttive Europee in merito alla preservazione e valorizzazione della Biodiversità, nonché della protezione degli habitat e gli aspetti faunistici prioritari.

Trattandosi il progetto di una implementazione produttiva con la creazione di una nuova linea di gestione dei rifiuti (R12MIX) e l’adeguamento dei quantitativi gestibili annualmente, date le attenzioni alle mitigazioni ambientali previste si ritiene di ottemperare all’analisi dell’Incidenza Ambientale mediante la procedura di Screening d’Incidenza, elaborata ai sensi della D.G.R. n. 1400 del 29 agosto 2017, dove emergerà che l’intervento in oggetto non comporterà effetti in termini di sottrazione di habitat prioritari o di connettività ambientale per le specie animali in generale, ed ornitiche in particolare, e vegetali tipiche di detti siti appartenenti alla rete NATURA 2000 e dei corridoi ambientali di connessione.

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1.1 DATI IDENTIFICATIVI DELLA DITTA I dati identificativi sono riportati nella tabella sottostante:

Tabella 1 – Dati identificativi della Ditta ARCA S.R.L. e dell’attività.

Ditta: ARCA S.R.L.

Sede Legale: Via Germania n.7 I. 9 – 35010 VIGONZA (PD)

Sede Operativa – Sede Impianto in Progetto: Via Dell’Industria n.14 – 36020 GRISIGNANO DI ZOCCO (VI)

C.F. e Partita IVA: 05300610283

N. iscrizione Registro Imprese: 05300610283

REA: PD – 458482

Telefono: 049 8953252

Indirizzo Legalmail: arcasrl@pec.cgn.it

Numero di addetti: Fissi: n. 0 – Giornalieri: n. 0 – Turnisti: n. 0 – cooperativa: n. 9

Legale Rappresentante: LANDO Irene

Luogo e data di nascita: Piove di Sacco (PD), 16/05/1985

Residenza: via Piave 21, 30010 Campolongo Maggiore (VE)

Codice fiscale: LNDRI85E56G693D

Responsabile Tecnico Impianto: LANDO Irene

Luogo e data di nascita: Piove di Sacco (PD), 16/05/1985

Residenza: via Piave 21, 30010 Campolongo Maggiore (VE)

Codice fiscale: LNDRI85E56G693D

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1.2 SINTESI DELLE MODIFICHE/PROGETTO

La presente richiesta di modifica dell’autorizzazione ai sensi dell’Art. 208 del D.Lgs 152/06, rispetto a quanto attualmente autorizzato, prevede l’inserimento di una nuova linea di trattamento rifiuti con la relativa gestione di nuovo codice dell’EER, l’inserimento dell’operazione R12MIX (miscelazione per merceologia), e l’aumento della potenzialità di trattamento (riferita alla nuova linea). Nel dettaglio:

OPERAZIONI GESTIONALI

 la riorganizzazione e dislocazione delle aree di stoccaggio e trattamento;

 l’inserimento dell’operazione R12MIX finalizzata alla miscelazione dei rifiuti non in deroga all’art.187 per filiera merceologica;

 l’inserimento, di una nuova linea per il trattamento dei rifiuti da cartiere, ed in particolare la “treccia di cartiera (pulper)”, identificata dal CER 03 03 07 “scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone”, tramite l’installazione di nuova linea costituita dai seguenti macchinari:

- n. 1 mulino a martelli;

- n. 1 tamburo magnetico;

- n. 1 separatore densimetrico ad aria con sistema a zig-zag;

- n. 6 nastri trasportatori;

 l’installazione di un nuovo trituratore a servizio della nuova linea di selezione e cernita di cui sopra;

 l’aumento della potenzialità dell’impianto, come di seguito riassunto:

STATO DI FATTO STATO DI PROGETTO

ANNUALE

(t/a) GIORNALIERA

(t/g) ANNUALE

(t/a) GIORNALIERA (t/g) POTENZIALITÀ

TOTALE OPERAZIONI (R13, R12, D15) 25.000 100 50.000 200

SOTTOLIMITI pericolosi 100 9 100 9 (picco massimo)

operazione D15 30 (picco massimo)

NON PERICOLOSO

(t) PERICOLOSO

(t) NON PERICOLOSO

(t) PERICOLOSO

(t) QUANTITATIVO

MASSIMO DI RIFIUTI IN STOCCAGGIO

(t)

GESTIONE ATTIVITÀ

R13/D15 100 di cui 9 200 di cui 9

PRODOTTI DA

ATTIVITÀ 126,5 210

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REVAMPING DEI PRESIDI

Con la modifica proposta la ditta ha deciso di investire nell’upgrade dei presidi dell’impianto a servizio dell’operatività, ed in particolare:

 interventi di pulizia, verifica e manutenzioni della rete di captazione e collettamento delle acque meteoriche insistenti sul piazzale e accertamento dell’idoneità di trattamento delle acque prima del loro scarico in pubblica fognatura;

 l’installazione di due nuovi sistemi di filtraggio per il trattamento delle emissioni in atmosfera:

- n. 1 filtro scrubber, a servizio della nuova linea di trattamento rifiuti precedentemente menzionato - n. 1 filtro a maniche a presidio del trituratore esistente;

 interventi di settaggio dell’impianto antincendio.

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2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE

2.1 SINTESI DEI DATI TERRITORIALI

Nella tabella seguenti si riporta la sintesi dei dati territoriali:

Tabella 2 – Identificazione dati territoriali

Comune di localizzazione: Grisignano di Zocco

Ubicazione del Progetto: via dell’Industria 14, 36040 Grisignano di Zocco

Estremi Catastali: Foglio 16, mappale 289

Destinazione Urbanistica: ZONA D1 – INDUSTRIALE-ARTIGIANALE DI COMPLETAMENTO

Destinazione Urbanistica delle aree confinanti:

Nord: ZONA D1 – INDUSTRIALE-ARTIGIANALE DI

COMPLETAMENTO

Sud: ZONA E2 – AGRICOLA PRIMARIA

Ovest: ZONA D1 – INDUSTRIALE-ARTIGIANALE DI

COMPLETAMENTO

Est: AREE PER PARCHEGGI PUBBLICI

Distanze dell’area di progetto/impianto:

da civili abitazioni isolate:

c.a. 83 m ad est (dal confine di proprietà)

c.a.101 m ad est (dal capannone all’interno del quale vengono effettuate le attività di lavorazione)

da zone residenziali: c.a. 305 m (dal confine di proprietà) da impianti produttivi o

commerciali “sensibili” c.a. 493 m (azienda agricola - dal confine di proprietà)

Vincoli:

Ambientali -

Paesaggistici (D.Lgs. n. 42/04) - Urbanistici “significativi” -

Altri Vincoli -

Aree protette interessate: Nessuna

DIMENSIONI IMPIANTO (STATO DI PROGETTO) Superficie reale dell’impianto: 4.809 mq (28 mq occupati dal muro di recinzione) Superficie aree scoperte: 2.518 mq

Superficie aree coperte: 2.263 mq

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2.2 LOCALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO

Il sito si colloca alle propaggini settentrionali del territorio comunale di Grisignano di Zocco, all’interno di una fascia di territorio ricompresa, tra la linea ferroviaria Milano-Venezia e l’Autostrada A4 Milano-Venezia.

Il contesto territoriale è quello tipico delle aree industriali-artigianali che sorgono nei pressi dei raccordi viabilistici, caratterizzato dalla presenza di diverse tipologie insediative prevalentemente produttive, commerciali, artigianali con una minima presenza di tessuto residenziale. l’area è racchiusa tra terreni a destinazione agricola a sud-est e nord-est. Il sito si colloca ad una quota media di circa 22 m s.l.m. e la morfologia nell’intorno è sostanzialmente pianeggiante.

Figura 1 – Foto Satellitare con identificazione dell’area oggetto di intervento – fonte Google Earth

Per l’ubicazione dell’area si fa riferimento alla Carta Tecnica Regionale della Regione Veneto – scala 1:5.000, Sezioni 126094 “Grisignano di Zocco, 126091 “Poiana di Granfion”.

L’area è catastalmente censita in Comune di Grisignano di Zocco al foglio 16, mapp. 289.

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Figura 2 – Particolare Estratto di Mappa Catastale con identificazione dell’area oggetto di intervento.

Il sito, avente pianta a forma di trapezio rettangolo, confina:

• a nord e ad ovest con aree a destinazione industriale-artigianale;

• ad est con un terreno attualmente incolto, che dalle previsioni della pianificazione locale verrà destinato a parcheggi pubblici da realizzare a livello stradale;

• a sud, con il tracciato della SP23 e oltre con terreni a destinazione agricola.

La viabilità di avvicinamento principale è costituita da via dell’Industria e da via del lavoro che convergono verso l’area d’impianto e servono tutta l’area interna della zona industriale.

Questa si raggiunge per mezzo della Strada Provinciale 23, che scorre sull’asse est-ovest, da Grisignano di Zocco a Campodoro, a sud dell’area in esame.

2.1 INQUADRAMENTO URBANISTICO

Relativamente alla pianificazione urbanistica di livello locale, il P.A.T. del Comune di Grisignano di Zocco, approvato in Conferenza di Servizi del 14/06/2016 inquadra il sito all’interno dei tematismi, vincoli ed invarianti di seguito indicati:

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• CARTA DEI VINCOLI: a nord del sito è presente il tracciato, tombato, di un corso d’acqua la cui fascia di rispetto (10 m) cade all’esterno del sito;

Figura 3 – Particolare Carta dei Vincoli con identificazione dell’area oggetto di verifica.

• CARTA DELLE INVARIANTI: nell’intorno del sito sono individuate invarianti di natura paesaggistica definite come “siepi e filari alberati” e “linee ferroviarie storiche”, nessuna delle quali comprese o confinanti con l’area in esame;

Figura 4 – Particolare Carta delle Invarianti con identificazione dell’area oggetto di verifica.

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• CARTA DELLE FRAGILITÀ: Il sito è incluso all’interno delle aree “Idonee”;

Figura 5 – Particolare Carta delle Fragilità con identificazione dell’area oggetto di verifica.

• CARTA DELLA TRASFORMABILITÀ:

 il sito è incluso fra le “Aree di urbanizzazione consolidata – Attività economiche non integrabili con la residenza”;

 il sito confina con un lotto identificato dalla dicitura “Servizi di interesse comune di maggior rilevanza di progetto” per la quale il Piano degli Interventi prevederà indicazioni più specifiche;

Figura 6– Particolare Carta della Trasformabilità con identificazione dell’area oggetto di verifica.

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Per quanto concerne il Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Grisignano di Zocco, la cui quinta variante è in vigore dal 30/03/2020, il sito oggetto del presente studio viene inserito fra le aree a destinazione “ZONA D1 – industriale- artigianale di completamento”.

Nell’immediato intorno si collocano:

• sul lato nord aree rientranti nella ZONA D1 – industriale-artigianale di completamento;

• sul lato sud aree rientranti nella ZONA E2 – agricola primaria;

• sul lato ovest aree rientranti nella ZONA D1 – industriale-artigianale di completamento;

• sul lato est aree per parcheggi pubblici;

Per il puntuale inquadramento dei vincoli e delle invarianti contenute negli strumenti di pianificazione locale si rinvia agli Elaborati PT.02.rev00_Inquadramento urbanistico e PT.03.rev00_Inquadramento territoriale.

Figura 7 – Particolare Tav. 2.3 del P.I. del Comune di Grisignano di Zocco con identificazione dell’area oggetto di verifica.

2.2 VARIAZIONE STRUMENTO URBANISTICO

Le modifiche sostanziali descritte nella presente Relazione comprendono l’installazione di una impiantistica aggiornata, atta a selezionare e separare le frazioni recuperabili da rifiuti precedentemente non trattati o difficilmente recuperabili. Si tratta pertanto di un ulteriore affinamento del ciclo di trattamento porterà ad un’ottimizzazione dell’attività di recupero attualmente autorizzata.

Non è previsto, altresì, alcun ampliamento degli edifici o la costruzione di altri fabbricati.

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Il progetto di modifica sostanziale dell’attività della ARCA Srl, come descritto nella presente Relazione, non andrà in alcun modo a confliggere con gli strumenti urbanistici vigenti.

2.3 RETE NATURA 2000

Per quanto concerne l’ambito naturalistico, il sito della ditta ARCA Srl si colloca a circa 8,3 km in linea d’aria dalla SIC IT3220037 “Colli Berici” in direzione ovest, a 8,9 km dalla SIC IT3260018 “Grave e zone umide del Brenta" in direzione nord-est, a circa 10,4 km dalla SIC/ZPS IT3220005 “Ex cave di Casale - Vicenza" in direzione nord-ovest, e a circa 10,4 km dalla SIC/ZPS IT3260017 “Colli Euganei – Monte Lozzo - Monte Ricco” in direzione sud. In considerazione della distanza e della tipologia dell’impianto è da ritenersi esclusa, per ogni componente ambientale, qualsiasi forma di impatto generato dal progetto sugli habitat e sulle specie presenti nei siti SIC/ZPS.

Tabella 3 – Siti della Rete Natura 2000 individuati in un intorno di circa 15 km dal sito

SITO RETE NATURA 2000 ESTENSIONE SITO COMUNE DISTANZA DA

STABILIMENTO SIC

IT3220037: Colli Berici 12.905,63 ha Vari (comune più vicino al territorio di Grisignano di Zocco: Comune di Longare)

Circa 8,3 km a sud-ovest SIC

IT3260018: Grave e zone umide del Brenta

3.847,95 ha

Vari (comune più vicino al territorio di Grisignano di Zocco: Comune di Piazzola

sul Brenta)

circa 9,3 km a sud SIC

IT3220040: Bosco di Dueville e risorgive limitrofe

714,70 ha Vari (comune più vicino al territorio di

Grisignano di Zocco: Longare) 8,6 km SIC/ZPS

IT3220005: Ex cave di Casale - Vicenza 36,21 ha Vicenza circa 10,4 km

a nord-ovest

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Figura 8 – Distanza dell’area dalle aree inserite nella Rete Natura 2000 (rielaborazione grafica). (Fonte: shape files tratti da Geo Portale Nazionale su base Google Earth)

ARCA SrL

9,3 Km 10,4 Km

8,6 Km

8,3 Km

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3. INDICAZIONI E VINCOLI DERIVANTI DALLE NORMATIVE VIGENTI E DAGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE

Per l’elaborazione del presente screening di Valutazione di Incidenza Ambientale sono state considerate le seguenti normative in materia:

- Direttiva “Uccelli” 79/409/CEE concernente la conservazione degli uccelli selvatici;

- Direttiva “Habitat” 92/43/CEE relativa alla conservazione degli Habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche;

- D.P.R. 357/1997 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche”;

- Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 2803/2002 “Attuazione Direttiva comunitaria 92/43/CEE e DPR 357/1997: guida metodologica per la valutazione di incidenza e procedure e modalità operative”;

- Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 3173 del 10/10/2006 “Guida metodologica per la valutazione di incidenza ai sensi della Direttiva 92/43/CEE”.

- D.G.R. n. 2200 del 27 novembre 2014 - Approvazione del database della cartografia distributiva delle specie della Regione del Veneto a supporto della valutazione di incidenza (D.P.R. n. 357/97 e successive modificazioni, articoli 5 e 6).

- D.G.R. n. 2299 del 09 dicembre 2014 - Nuove disposizioni relative all'attuazione della direttiva comunitaria 92/43/Cee e D.P.R. 357/1997 e ss.mm.ii. Guida metodologica per la valutazione di incidenza. Procedure e modalità operative.

- D.G.R.V. n.1400 del 29 agosto 2017 - Nuove disposizioni relative all'attuazione della direttiva comunitaria 92/43/Cee e D.P.R. 357/1997 e ss.mm.ii. Approvazione della nuova "Guida metodologica per la valutazione di incidenza. Procedure e modalità operative.", nonché di altri sussidi operativi e revoca della D.G.R. n. 2299 del 9.12.2014.

Inoltre, si sono presi in considerazione i piani di livello locale, sovracomunali, provinciali e regionali, nonché gli eventuali piani di gestione delle zone SIC/ZPS precedentemente evidenziate, al fine di valutare la coerenza fra il progetto analizzato e le indicazioni derivanti dalle misure di conservazione.

Da un’analisi comparativa fra la normativa e i piani, nel rispetto delle finalità di conservazione della biodiversità e delle aree protette, e le modifiche previste della ditta Arca Srl presso il comune di Grisignano di Zocco (VI), si può affermare con ragionevole certezza scientifica che non vi siano interferenze all’integrità e coerenza della rete Natura 2000, agli habitat e alle specie interessati dall’analisi, né all’interno delle aree tutelate né lungo le vie di collegamento ecologico (corridoi verdi, hotspot, ecc.).

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4. DESCRIZIONE DEI POTENZIALI IMPATTI AMBIENTALI E MISURE DI MITIGAZIONE

Il presente paragrafo descrive i potenziali impatti ambientali che potrebbero generarsi dal progetto.

4.1 ATMOSFERA

Per quanto riguarda l’esercizio dell’attività dell’impianto:

 sono da escludere emissioni di odori e/o di gas, in quanto non è previsto l’ingresso e nemmeno il trattamento di rifiuti con componenti organiche putrescibili o volatilizzabili; viene peraltro esclusa anche la produzione di gas per reazione chimica a seguito di contatto, anche accidentale, fra i rifiuti piuttosto che fra rifiuti e materiali prodotti e/o per contatto con l’acqua, considerato che tutti i materiali ed i rifiuti gestiti in impianto sono solidi, stabili, non reattivi e non pericolosi;

 sono da escludere emissioni di polveri dalle aree di stoccaggio in quanto non è prevista la gestione di materiali a granulometria fine e le caratteristiche (pezzatura e peso specifico) dei rifiuti messi in riserva e le modalità di accumulo sono tali da rendere impossibile una loro dispersione in atmosfera così come il loro trasporto eolico all’esterno del perimetro dell’impianto;

 sono da escludere anche emissioni di polveri dalle zone di lavorazione dei rifiuti, considerato che i trattamenti eseguiti di tipo fisico/meccanico vengono svolti al chiuso, su rifiuti solidi compatti, a matrice non pulverulenta, sostanzialmente privi di componenti aerodisperdibili ed aventi peso specifico tale da rendere impossibile la loro dispersione in atmosfera;

 sono da escludere anche le emissioni diffuse dalla nuova linea di trattamento della “treccia di cartiera” in quanto la linea è servita da un sistema di aspirazione che confluisce ad un abbattimento a scrubber prima dell’emissione in atmosfera;

 sono da escludere le emissioni diffuse del trituratore in quanto è stato previsto un sistema di aspirazione che confluisce ad un abbattimento a filtro a maniche prima dell’emissione in atmosfera;

Si ritiene, in definitiva, di poter affermare che l’esercizio dell’impianto in discussione non possa produrre alcuna significativo impatto sulla componente atmosfera, in quanto la natura dei rifiuti accettabili e le operazioni di trattamento previste sono tali da escludere la produzione di emissioni aeriformi e perché tutte le operazioni (compreso lo stoccaggio) vengono effettuate con modalità gestionali tali da escludere qualsivoglia produzione di emissioni, anche diffuse, che possano fuoriuscire dal perimetro del sito.

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4.2 SUOLO E SOTTOSUOLO

Per quanto riguarda l’esercizio dell’impianto nella sua attuale configurazione, considerato che:

 non vi è alcun pozzo di emungimento di acque di falda a servizio dell’attività e in impianto non vengono eseguite operazioni particolarmente idroesigenti;

 l’attività svolta in impianto non genera acque reflue industriali in senso stretto (intese come acque reflue di processo, lavaggio e/o raffreddamento), in quanto non è prevista l’effettuazione di operazioni e/o trattamenti che producano scarichi idrici da lavorazione;

 tutte le aree adibite a stoccaggio e lavorazione sono realizzate su superfici impermeabilizzate, presidiate da sistemi di captazione e convogliamento delle acque meteoriche insistenti che vengono raccolte e avviate a trattamento in apposito impianto dedicato (mediante processi di decantazione e disoleazione) prima di essere scaricate, a norma di autorizzazione (e nel rispetto dei limiti prescritti), nella fognatura acque nere della zona industriale;

 le coperture delle strutture edilizie sono realizzate con materiali tali da non comportare il dilavamento di sostanze pericolose e/o pregiudizievoli per l’ambiente dilavabili a seguito di un evento meteorico;

 si ritiene ininfluente e non significativo un eventuale deposito di sostanze (dilavabili a seguito di un evento meteorico) in uscita dai camini in quanto le emissioni esitano da un sistema di abbattimento (rispettivamente scrubber e filtro a maniche) tale da garantire il rispetto dei parametri di legge;

 è già stata esclusa (nella precedente analisi degli effetti sulla componente atmosfera) la potenziale deposizione di sostanze trasportate, per effetto eolico, all’esterno del perimetro dell’impianto.

è possibile affermare che l’esercizio dell’impianto non prefigura alcun effetto significativo sulle componenti suolo – sottosuolo - acque sotterranee.

Si ritiene pertanto che l’esercizio delle attività, per quanto riguarda lo stato attuale e di progetto, non determini impatti sull’ambiente idrico dell’area vasta, né a medio né a lungo raggio. Gli scarichi derivanti dall’insediamento non andranno a modificare lo stato di qualità dei corsi d’acqua superficiali o le acque freatiche, in quanto vengono preventivamente colettate e opportunamente depurate con sistemi di decantazione e disoleazione, nel rispettoso dei limiti di cui alla Tabella A del D.M. 30.07.99.

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4.3 AMBIENTE IDRICO

Non essendovi (né in essere e nemmeno in progetto) derivazioni o attingimenti di acque superficiali a servizio dell’attività e nemmeno scarichi in fossati, scoli o aste qualificate come corpi idrici recettori, è possibile affermare che l’esercizio dell’impianto, non comporta alcun effetto significativo sulle componenti idrografia - acque superficiali.

4.4 VIABILITÀ E TRAFFICO VEICOLARE

Per quanto riguarda gli effetti determinati dall’esercizio dell’attività, nella sua attuale configurazione, sulla componente

“sistema viario – traffico – trasporti”, si ritiene che quest’ultima non possa altro che essere riferita alle condizioni più gravose di esercizio dell’impianto, ovvero prevedendo il mantenimento della potenzialità massima giornaliera di trattamento, fissata in circa 200 t/giorno, e stabilendo un flusso medio giornaliero di vettori in ingresso ed in uscita (determinato sulla scorta della potenzialità anzidetta e della capacità massima di stoccaggio autorizzata, pari a 200 t), ipotizzando prudenzialmente che:

 i vettori utilizzati abbiano una capacità massima di carico di 27 mc, corrispondenti a 5 t a carico nelle ipotesi di rifiuti diversi dalla treccia di pulper e di 16 nel casso della treccia;

 soltanto il 50% circa dei vettori venga utilizzato per effettuare operazioni di conferimento e anche di allontanamento (vettori che entrano ed escono carichi dall’impianto).

Con queste ipotesi, in un giorno di massima attività si hanno:

 n. 20 vettori/giorno che entrano ed escono a pieno carico;

 n. 5 vettori/giorno che entrano carichi ed escono vuoti;

 n. 5 vettori/giorno che entrano vuoti ed escono carichi;

per un totale di 30 vettori giorno che, considerando due “passaggi” per vettore (uno in entrata e uno in uscita), porta a stimare un traffico veicolare massimo indotto dall’esercizio dell’impianto come pari a 60 passaggi/giorno di mezzi pesanti, più o meno uniformemente distribuiti nell’arco delle dodici ore di apertura dell’impianto ovvero corrispondenti a circa 3 passaggi/ora, tali non comportare alcun effetto significativo sulle componenti sistema viario - traffico – trasporti.

Si può concludere che l’incremento dei quantitativi di rifiuti trattabili in oggetto non comporta nuove problematiche legate alla viabilità esterna e alla gestione dei flussi veicolari su Via dell’Industria e strade limitrofe. L’intervento prevede, rispetto alla attività già esistente, un aumento del traffico indotto aggiuntivo ma non così gravoso da compromettere la viabilità locale.

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4.5 RUMORE

Premesso che ogni attività è caratterizzata dalla presenza di sorgenti di rumore, prevalentemente identificabili nei macchinari, nelle attrezzature e nelle apparecchiature utilizzate oltreché nel passaggio di automezzi pesanti, per il trasporto di materiali occorrenti alle lavorazioni e trattamenti; nel caso dell’impianto in discussione, le principali sorgenti rumorose sono individuabili nelle operazioni di conferimento, scarico e carico oltreché nelle operazioni di selezione/cernita/selezione/ separazione (effettuate eventualmente con l’ausilio di mezzi meccanici – caricatore con benna a polipo) ed in quelle di riduzione volumetrica / pressatura.

Al fine di verificare gli effetti prodotti dall’attività sulla componente clima acustico e l’efficacia delle misure di mitigazione è stata effettuata una verifica dell’impatto acustico esterno in relazione ai limiti applicabili per l’area interessata dalle emissioni di rumore, comprese quelle determinate dal traffico veicolare di mezzi pesanti in entrata ed in uscita dall’impianto.

La specifica “verifica dell’impatto acustico” (Elaborato PR.07.rev00_Acustica al quale si rimanda per gli approfondimenti), elaborata dall’ P.I. Mazzero Nicola, ha evidenziato che il sito della ditta ARCA SrL ricade in un’area a classificazione acustica IV “esclusivamente industriale” ai sensi del Piano di Classificazione acustica del Comune di Grisignano di Zocco, stabilendo i valori massimi dei livelli sonori tollerabili nelle diverse zone secondo i dettami del DPCM 1/3/1991, L.26/10/1995 n.447, DPCM 14/11/1997.

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Figura 9 – Estratto del Piano dii Zonizzazione Acustica del Comune di Grisignano di Zocco, con evidenziata l’area della ditta Arca SrL

Lo studio delle potenziali fonti sonore, una volta sviluppato il progetto oggetto della presente relazione, ha evidenziato le seguenti sorgenti:

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In base alle valutazioni ed alle considerazioni riportate documento di “Valutazione previsionale di impatto acustico” PR.07 redatto dal P.I. Mazzero Nicola si evince quanto segue:

− le emissioni acustiche assolute attribuibili all’attività risulteranno, sia nel periodo di riferimento diurno che notturno, prevedibilmente conformi ai valori limite indicati dalla legislazione vigente.

− le immissioni acustiche assolute attribuibili all’attività risulteranno, sia nel periodo di riferimento diurno che notturno, prevedibilmente conformi ai valori limite indicati dalla legislazione vigente.

− le immissioni acustiche differenziali attribuibili all’attività risulteranno, sia nel periodo di riferimento diurno che notturno, prevedibilmente conformi ai valori limite indicati dalla legislazione vigente.

Verificata la conformità delle emissioni acustiche si ritiene di poter affermare che l’esercizio dell’impianto non produca alcun effetto significativo sulla componente ambientale (clima acustico) in esame. Risulta, quindi, che le emissioni acustiche non saranno particolarmente impattanti nell’area circostante se non a brevissimo raggio.

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4.6 VEGETAZIONE – FLORA – FAUNA

In generale, nella fase di esercizio di un impianto, gli impatti sulla componente ambientale vegetazione, flora e fauna sono in buona sostanza dovuti alla possibile interferenza prodotta dalle attività e dalle operazioni svolte con specie animali e vegetali presenti in aree prossime al sito oppure in aree in cui possano manifestarsi effetti prodotti dall’esercizio dell’attività.

Ai sensi del punto 2.2 dell’allegato A della DGR 1400 del 29 agosto 2017, si sono analizzati gli elementi ecologici di maggior pregio nell’area vasta della zona investigata dalla presente relazione.

Si osserva che l’impianto di Via dell’Industria n. 14 in Comune di Grisignano di Zocco (VI) è operante da numerosi anni nel territorio in esame, in un’area conforme a bassa sensibilità ambientale, e che lo stesso non ricade all’interno di alcun corridoio ecologico di collegamento tra i siti della rete NATURA 2000, non arrecando alcuna cesura ecologica.

Ai sensi della Tav. A.A.C.3 – Rete Ecologica del PAT del Comune di Grisignano di Zocco, il sito di maggior interesse naturalistico/ambientale più prossimo all’attività in oggetto si trova a 1.000 m a nord-est nei pressi di Poiana di Grisignano (corridoio ecologico secondo il PTRC). Tra tale corridoio ecologico e l’impianto in parola è frapposta la ferrovia ad alto scorrimento Padova-Vicenza e una serie di atti9vità frapposte ad aree agricole estensive che ne mitigano eventuali impatti.

I suddetti siti della Rete Natura 2000 presentano una distanza estremamente elevata dall’impianto oggetto di studio (superiore a 8,3 km), inoltre le cesure ecologiche arrecate dalle urbanizzazioni presenti nell’area (mitigano l’eventuale impatto sul contesto ecologico.

Si osserva inoltre che l’impianto non subirà alcuna modifica dal punto di vista strutturale e delle superfici attualmente esistenti ed autorizzate: gli interventi in progetto non prevedono la realizzazione di nuove opere infrastrutturali e/o ampliamento delle esistenti, pertanto il progetto di cui si discute non determina sottrazione/trasformazione di nuovo suolo con opere di impermeabilizzazione del territorio e nemmeno sottrazione di habitat o habitat di specie.

Considerata pertanto:

✓ la distanza estremamente elevata dei suddetti siti della Rete Natura 2000 dall’impianto oggetto di studio, nonché le cesure ecologiche arrecate dalle urbanizzazioni presenti nell’area, che mitigano l’eventuale impatto sul contesto ecologico

✓ l’assenza di modifiche strutturali rispetto allo stato delle opere da anni esistenti (si ribadisce nuovamente che la configurazione edilizia/impiantistica attuale del sito NON subirà alcuna modifica strutturale rispetto allo stato delle opere concessionate);

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Considerato altresì che:

✓ l’impianto svolge attività su rifiuti di selezione e cernita da numerosi decenni anni presso il sito in oggetto, pertanto appare essere una realtà produttiva affermata e consona alla destinazione d’uso nel territorio in esame, e confermata dallo strumento di pianificazione urbanistica del Comune di Grisignano di Zocco (VI);

✓ è interesse della Ditta ARCA SRL adottare le necessarie misure tecniche e gestionali finalizzate ad “ottenere la migliore mitigazione possibile degli impatti, (..)”, così come richiesto dall’art. 13 della L.R. 4/2016” e migliorare e mantenere in corretto esercizio i presidi ambientali già realizzati ed autorizzati, con l’obiettivo ultimo di limitare l’impronta ecologica della propria attività, si è ritenuta inopportuna l’attivazione della procedura per la Valutazione di Incidenza Ambientale secondo le disposizioni della D.G.R.V. 9 dicembre 2014 n. 2299; a tale scopo è stata redatto apposito “Modello per la dichiarazione di non necessità della procedura di valutazione di incidenza”, ai sensi dell’Allegato E alla D.G.R.V. n. 2299 del 9 dicembre 2014 sopra citata.

Si può quindi affermare che dall’analisi delle attività svolte all’interno della Ditta, non sono individuati potenziali elementi contaminanti che possono influenzare direttamente o indirettamente l’uomo, la flora e la fauna e non sono individuati potenziali rischi di bioaccumuli nelle catene alimentari di interesse umano o animale.

4.7 PAESAGGIO

Gli effetti determinati dall’esercizio di un impianto sulla componente paesaggio sono sostanzialmente correlabili alla presenza di ostacoli/strutture in elevazione in grado di modificare la visualità; evidentemente la valutazione degli effetti deve essere contestualizzata, ovvero verificati rispetto all’ambito paesaggistico locale.

Come già anticipato, il sito dell’impianto si colloca alle propaggini settentrionali del territorio comunale di Grisignano di Zocco, fra le aree a destinazione “ZONA D1 – industriale-artigianale di completamento”. Il sito risulta delimitato:

 sul lato nord aree rientranti nella ZONA D1 – industriale-artigianale di completamento;

 sul lato sud aree rientranti nella ZONA E2 – agricola primaria;

 sul lato ovest aree rientranti nella ZONA D1 – industriale-artigianale di completamento;

 sul lato est aree per parcheggi pubblici;

Per quanto riguarda la visualità percepibile nel sito, si precisa che tutte le lavorazioni sono svolte all’interno del capannone e all’esterno sono depositati unicamente cassoni dotati di chiusura sommitale. Si precisa inoltre che su tutti i lati, ad eccezione dell’ingresso, è presente una muratura perimetrale di altezza pari a 2m.

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Sulla scorta delle considerazioni appena svolte si ritiene quindi di poter affermare che l’esercizio dell’impianto non produce alcun effetto significativo sulla componente ambientale (paesaggio) in esame.

4.8 SALUTE PUBBLICA

Per quanto riguarda la salute pubblica, i possibili effetti di un impianto o di un progetto sono riconducibili in generale alla presenza di:

 sostanze tossiche/nocive,

 radiazioni (ionizzanti e non),

 agenti patogeni,

 rumore.

Date le caratteristiche dei rifiuti gestiti, le modalità di trattamento e di controllo ed i presidi ambientali in essere, si può ragionevolmente escludere qualsivoglia effetto negativo sulla salute pubblica legato alla presenza di sostanze tossiche;

per quanto concerne le radiazioni (ionizzanti e non), è esclusa la presenza di materiali radioattivi e la natura dei rifiuti gestiti (rifiuti solidi, stabili, privi di componenti organiche putrescibili o volatilizzabili) è tale da escludere la presenza di agenti patogeni. In merito al rumore, si ribadisce l’assenza di qualsiasi emissione incompatibile con i valori limite fissati per il sito in relazione a quanto previsto dal Piano di Zonizzazione Acustica.

Sulla scorta delle considerazioni appena svolte si ritiene quindi di poter affermare che l’esercizio dell’impianto non produca alcun effetto significativo sulla componente ambientale (salute pubblica).

4.9 UTILIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI

Per quanto concerne l’utilizzo delle risorse naturali, in impianto non vengono effettuati processi o operazioni idroesigenti, per quant’altro l’impianto è un impianto di recupero di rifiuti il cui fine ultimo è proprio quello di ridurre il consumo di risorse naturali mediante l’ottenimento di frazioni merceologiche valorizzate da conferire a “recuperatori finali”

specializzati nelle operazioni che comportano la cessazione della qualifica di rifiuto, con produzione di materiali utilizzabili, in sostituzione di materiali vergini, in processi e/o attività nei quali è previsto ed è possibile il loro riutilizzo. Per quanto concerne lo specifico aspetto in esame (utilizzazione delle risorse naturali), quindi, l’esercizio dell’impianto non produce alcun effetto significativo.

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5. CONCLUSIONI

La ditta ARCA SRL, con sede legale in via Germania n.7 nel Comune di Vigonza (PD), gestisce presso la sede operativa di via dell’Industria n. 14 nel Comune di Grisignano di Zocco (VI) – oggetto della presente richiesta di autorizzazione alla modifica – un impianto di recupero (messa in riserva, selezione e cernita e deposito preliminare) di rifiuti speciali non pericolosi e stoccaggio di rifiuti pericolosi e non pericolosi (rifiuti di carta e cartone, rifiuti di legno e sughero, rifiuti di plastica, imballaggi, R.A.E.E., rifiuti ceramici ed inerti, cavi elettrici, materiale isolante, rifiuti urbani) mediante operazioni R12, R13 e D15 di cui agli allegati B e C alla Parte IV del D.Lgs. n. 152/06 s.m.i..

L’esercizio dell’impianto è attualmente legittimato Determinazione n. 1639 del 31/12/2020, con validità fino al 27/02/2024, e prevede una capacità complessiva di trattamento (R13 e D15) pari a 25.000 t/anno di cui 100 t/a di rifiuti pericolosi e una capacità di stoccaggio istantaneo paria a 100t di cui 9t di rifiuti pericolosi. I rifiuti prodotti dall’attività in stoccaggio sono pari a 126,5t. La ditta ha intenzione di richiedere una implementazione produttiva con la creazione di una nuova linea di gestione dei rifiuti (R12MIX) e l’adeguamento dei quantitativi gestibili annualmente. Nel dettaglio:

 la riorganizzazione e dislocazione delle aree di stoccaggio e trattamento;

 l’inserimento dell’operazione R12MIX finalizzata alla miscelazione dei rifiuti non in deroga all’art.187 per filiera merceologica;

 l’inserimento, di una nuova linea per il trattamento dei rifiuti da cartiere, ed in particolare la “treccia di cartiera (pulper)”, identificata dal CER 03 03 07 “scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone”, tramite l’installazione di nuova linea costituita dai seguenti macchinari:

- n. 1 mulino a martelli;

- n. 1 tamburo magnetico;

- n. 1 separatore densimetrico ad aria con sistema a zig-zag;

- n. 6 nastri trasportatori;

 l’installazione di un nuovo trituratore a servizio della nuova linea di selezione e cernita di cui sopra;

 l’aumento della potenzialità dell’impianto, come di seguito riassunto:

STATO DI FATTO STATO DI PROGETTO

ANNUALE

(t/a) GIORNALIERA

(t/g) ANNUALE

(t/a) GIORNALIERA (t/g) POTENZIALITÀ

TOTALE OPERAZIONI (R13, R12, D15) 25.000 100 50.000 200

SOTTOLIMITI pericolosi 100 9 100 9 (picco massimo)

operazione D15 30 (picco massimo)

NON PERICOLOSO

(t) PERICOLOSO

(t) NON PERICOLOSO

(t) PERICOLOSO

(t) QUANTITATIVO

MASSIMO DI RIFIUTI IN STOCCAGGIO

(t)

GESTIONE ATTIVITÀ

R13/D15 100 di cui 9 200 di cui 9

PRODOTTI DA

ATTIVITÀ 126,5 210

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Trattandosi pertanto di un aggiornamento delle attività e quantitativi nel medesimo sedime, all’interno di un’area già edificata e non comportando modifiche all’area stessa, nonché ritenendo che non possa arrecare effetti pregiudizievoli per l’integrità dei siti Natura 2000 considerati, si attesta quindi che:

• l’intervento oggetto della presente relazione tecnica non modificherà lo stato attuale, inteso come superficie occupata, immobili presenti e spazi impermeabilizzati;

• non si rilevano impatti ambientali di rilievo derivanti dall’esercizio dell’attività attualmente in essere e quella di progetto oggetto del presente elaborato, ovvero gli impatti potenziali potrebbero essere riconducibili ai fenomeni di dilavamento, dispersione eolica o impatti di tipo acustico, per i quali sono state addottati idonei sistemi di trattamento e limitazione;

• sono in essere i sistemi di controllo e gestione delle acque meteoriche, con sistemi di captazione e redistribuzione della rete di convogliamento delle acque meteoriche insistenti sul piazzale pavimentato, oltreché la presenza di un impianto di trattamento acque dedicato. Quindi tutte le acque meteoriche ricadenti vengono integralmente raccolte ed avviate a trattamento con sistemi più che idonei allo scopo (raccolte e avviate a sedimentazione-disoleazione), prima del loro scarico;

• l’intervento ricade esternamente ai Siti Rete Natura 2000 ed esternamente alle zone buffer di 200 metri dai medesimi, così come definito dall’art. 22, comma 4 delle N.T.A.;

• i più vicini Siti di Interesse Comunitario (S.I.C.) e Zone a Protezione Speciale (Z.P.S.) sorgono ad una distanza minima di 8,3 km dall’area di insediamento;

• l’area dell’impianto, già esistente da diversi anni, si trova in un’area ad idonea destinazione, così come definito da tutti gli strumenti pianificatori di livello comunale e sovracomunale, e ricade esternamente e a debita distanza da corridoi ecologici secondari (distanza minima 1.500 m) che primari (distanza minima 1.000m);

• non si ravvedono modifiche sulla qualità ecologica nei confronti delle aree circostanti individuate a maggiore carattere ecologico, né tantomeno si ravvedono eventuali alterazioni o cesure rispetto all’attuale corridoio ecologico presente a Nord del sedime dell’impianto;

• non si ravvede un incremento dell’area rispetto allo stato dell’arte attuale, quindi non si aumenterà la copertura impermeabilizzata dell’area e quindi conseguenti sottrazioni di spazi;

• non si rileva sottrazione di habitat, introduzione di agenti inquinanti o disturbi derivanti dall’esercizio dell’attività.

Da un’analisi comparativa fra la normativa e i piani, nel rispetto delle finalità di conservazione della biodiversità e delle aree protette, e le attività e il sito oggetto d’analisi della Ditta ARCA SRL, si può affermare con ragionevole certezza scientifica che non vi siano interferenze all’integrità e coerenza della Rete Natura 2000, agli habitat e alle specie interessati dall’analisi, né all’interno delle aree tutelate né lungo le vie di collegamento ecologico (corridoi verdi, hotspot, ecc.).

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• Scarton F. & Semenzato M., 2005. Nuove Garzaie per la Provincia di Venezia. Anni 2003-2004. LSV Scienze Naturali, 30:37-39.

• Semenzato M., Zanetti M., Richard J., Borgoni N., 1998. Distribuzione storica ed attuale di Emys orbicularis e osservazioni sulla recente diffusione di Trachemys scripta nel Veneto. In: Bon M. & Mezzavilla F. (red.), 1998 – Atti 2° Convegno Faunisti Veneti, Boll. Mus. civ. St. Nat. Venezia, suppl. al vol. 48, pp. 1-254.

• Sindaco R., Doria G., Razzetti E. & Bernini F. (Eds.), 2006. Atlante degli Anfibi e dei Rettili d’Italia / Atlas of Italian Amphibians and Reptiles. Societas Herpetologica Italica, Edizioni Polistampa, Firenze, pp. 792.

• Spegnesi M., Serra L. (a cura di), 2003. Uccelli d’Italia. Quad. Cons. Natura, 16, Min. Ambiente – Ist. Naz. Fauna Selvatica.

• Regione Veneto – Atlante dei siti Natura 2000 del Veneto, febbraio 2010

6.1 SITI INTERNET CONSULTATI www.appa-agf.net

www.arpa.emr.it www.ebnitalia.it www.faunistiveneti.it www.guidanatura.com www.minambiente.it

www.mtsn.tn.it/sito_biodiv/Progetto/Progetto_it.htm

http://www.regione.veneto.it/Ambiente+e+Territorio/Territorio/Reti+Ecologiche+e+Biodiversità/

www.tutelafauna.it

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