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Tav 17a - Analisi preliminare -parte X (2643 KB)

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Academic year: 2022

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Testo completo

(1)

Trincea n. 2 (Nuovo punto scavo aggiuntivo)

Individuazione trincea n. 2 (Nuovo punto scavo aggiuntivo)

Foto scavo trincea n. 2 (Nuovo punto scavo aggiuntivo)

Prelievo terreno da 0 a -1 m

(2)

ANALISI PRELIMINARE AL PIANO DI CARATTERIZZAZIONE 86

Verbale di prelievo Trincea n. 2 (Nuovo punto scavo aggiuntivo) Prelievo da 0 a -1 m

Rapporto di prova Trincea n. 2 (Nuovo punto scavo aggiuntivo) Prelievo da 0 a -1 m

(3)
(4)

ANALISI PRELIMINARE AL PIANO DI CARATTERIZZAZIONE 88

Trincea n. 3 (Nuovo punto scavo aggiuntivo)

Individuazione trincea n. 3 (Nuovo punto scavo aggiuntivo)

Foto scavo trincea n. 3 (Nuovo punto scavo aggiuntivo)

Prelievo terreno da 0 a -1 m

(5)

Verbale di prelievo Trincea n. 3 (Nuovo punto scavo aggiuntivo) Prelievo da 0 a -1 m

Rapporto di prova Trincea n. 3 (Nuovo punto scavo aggiuntivo) Prelievo da 0 a -1 m

(6)

ANALISI PRELIMINARE AL PIANO DI CARATTERIZZAZIONE 90

Dalla lettura dei Rapporti di prova allegati si nota come solo nella Trincea 03, effettuata all’interno del fabbricato, si riscontri il superamento dei limiti di cromo esavalente riferiti alla Colonna A della Tabella 1 “Concentrazione soglia di contaminazione nel suolo e sottosuolo riferiti alla specifica destinazione d’uso dei siti da bonificare” mentre nelle Trincee 01 e 02, all’esterno dello stesso, il cromo esavalente rientra nei parametri di norma anche riferiti alla Tabella A.

Questi ulteriori approfondimenti d’indagine hanno dimostrato quindi il fatto che i due prelievi effettuati all’esterno dal capannone rientrino nei parametri di norma permette di escludere la propagazione del fenomeno e quindi ulteriori indagini.

(7)

9. CONCLUSIONI

Considerando quindi la destinazione d’uso industriale/commerciale del sito e pertanto prendendo in considerazione la Tabella 1 “Concentrazione soglia di contaminazione nel suolo e sottosuolo riferiti alla specifica destinazione d’uso dei siti da bonificare” dell’allegato 5 vanno correttamente confrontati i valori misurati nel terreno con la Colonna B per siti ad uso commerciale e industriale.

L’area quindi che presenta valori superiori al limite ammesso per le zone industriali è circoscritta a pochi metri attorno al punto 1, zona evidenziata dal rettangolo grigio nel layout della pagina accanto. Dalla somma complessiva di tutti i riscontri effettuati infatti si può quindi dedurre che sarà da pianificare la bonifica di un’area di circa 220 mq con profondità 1 m.

Il terreno andrà conferito come rifiuto presso un impianto di recupero o smaltimento.

Una volta effettuato lo scavo ed eliminato il terreno contaminato si dovranno effettuare una serie di prelievi a quota –1 metro per verificare che tutta l’area sia stata opportunamente bonificata e quindi attestare la certificazione tecnica del terreno bonificato.

Per quello che riguarda la Relazione di Bonifica si rimanda all’elaborato specifico Tav. 17.b.

Individuazione area soggetta a bonifica

Riferimenti

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