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L ANNAFFIATOIO VUOL FARE LA DOCCIA ALL INSALATA MA LEI NON VUOLE LAVARSI

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Academic year: 2022

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(1)

ANNO: XXIV MESE: Novembre - Dicembre 2016 NUMERO: 72 - Stampato in proprio

L’ANNAFFIATOIO VUOL FARE LA DOCCIA ALL’INSALATA MA LEI NON VUOLE LAVARSI

(2)

IL MOSTRO PICHIPUZZI E I GATTINI

STORIA INVENTATA E SCRITTA DALLE BAMBINE E DAI BAMBINI DELLA CLASSE PRIMA

UN GIORNO DUE GATTINI, ROSY E LEO, VANNO A BERE ALLA FON- TANA DEL VILLAGGIO.

LA FONTANA E’ BELLISSIMA, FATTA DI TANTI TUBI COLORATI.

ROSY E LEO NON SANNO, PERO’, CHE LA FONTANA E’ MAGICA.

MENTRE BEVONO, INFATTI, COMINCIA A MUOVERSI… E DA UNO DEI SUOI TUBI ESCE UN MOSTRO ORRIBILE!

IL MOSTRO SI CHIAMA PICHIPUZZI E PUZZA TANTISSIMO DI CALZI- NO SUDATO!

LA PUZZA E’ COSI’ FORTE CHE I GATTINI SVENGONO, E PICHIPUZ- ZI SCAPPA.

QUANDO I GATTINI SI SVEGLIANO, DECIDONO DI DARE LA CACCIA AL MOSTRO: TROVANO UNO SKATEBOARD DIMENTICATO DA UN BIMBO SOTTO UN ALBERO, E CON QUELLO SI LANCIANO ALL’IN- SEGUIMENTO DI PICHIPUZZI, MA NON LO TROVANO DA NESSUNA PARTE…

…ALLORA VANNO DAL GRANDE GATTO SCIENZIATO PAZZO, CHE HA UN RIMEDIO PER TUTTO.

IL GRANDE GATTO SCIENZIATO PAZZO DICE CHE PICHIPUZZI PUO’

ESSERE FERMATO SOLO SE VIENE COLPITO DA TANTE PIZZE CO- LORATE, E REGALA A ROSY E A LEO UN RADAR PER TROVARLO E UNA ‘MACCHINA SPARAPIZZE’.

CON IL RADAR, I GATTINI TROVANO IL MOSTRO E LO BOMBARDA- NO DI TANTE PIZZE COLORATE, MA…SORPRESA!

PICHIPUZZI, INVECE DI SCAPPARE, COMINCIA AD ASSAGGIARE LE PIZZE.

SCOPRE CHE SONO BUONISSIME, E SE LE MANGIA TUTTE!!

(3)

NE MANGIA COSI’ TANTE CHE, PIANO PIANO, NON PUZZA PIU’ DI CALZINO SUDATO.

ORA FA UN OTTIMO PROFUMO DI PIZZA.

PICHIPUZZI SCOPRE CHE LE PIZZE GLI PIACCIONO TANTISSIMO;

SI TRASFORMA IN UN MOSTRO BUONO E PROFUMATO E DIVENTA GRANDE AMICO DI ROSY E LEO…

…E SPESSO VANNO A MANGIARSI UNA BELLA PIZZA TUTTI INSIE-

ME!

(4)

CHE COSA È IL TEMPO?

(DISCUSSIONE A CURA DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE DELLA CLASSE PRIMA)



IL TEMPO PER ME È IL PASSARE DELLE ORE.



IL TEMPO È QUALCOSA CHE

SCORRE PIÙ VELOCE

DELL'ACQUA.



PER ME NON CORRE VELOCE COME L'ACQUA, MA È LENTO.



QUALCHE VOLTA È PIÙ VELOCE PERCHÈ IL SOLE VA A LETTO PRIMA.



GLI ALTRI TI DICONO IL TEMPO

CHE “CI VUOLE PER FARE QUELLA COSA”. DOPO FINISCE. POI RICOMINCIA QUANDO DEVI FARE UN'ALTRA COSA.



È QUALCOSA CHE STA DENTRO AI NUMERI.



C’ È IL TEMPO CHECAMBIA CON LE STAGIONI.... È IL TEMPO DEL SOLE E DELLA PIOGGIA.



QUEL TEMPO LÌ LO SAI DALLA TELEVISIONE.



IL TEMPO SONO LE ORE, I MINUTI ED I SECONDI CHE STANNO NELL'OROLOGIO. DENTRO L' OROLOGIO CI SONO PURE I GIORNI.



È IL TEMPO CHE FA GIRARE LE LANCETTE DELL’OROLOGIO, POI SI FERMA SUI NUMERI PER DIRTI CHE ORA È.



AD ESEMPIO C'È L'ORA PER DORMIRE: IO VADO A LETTO ALLE 10.



IL TEMPO VA A DORMIRE ANCHE LUI. POI SI SVEGLIA E RIPARTE. NO! SECONDO ME

IL TEMPO SCORRE COME L’ACQUA

IL TEMPO VAGA NELLO SPAZIO

(5)

NON PUÒ DORMIRE, PERCHÈ NON È UN ESSERE VIVENTE.



EH GIÀ... FORSE IL TEMPO VAGA NEL MONDO.



MENTRE IL MONDO GIRA, GIRA ANCHE IL TEMPO.



CON IL TEMPO SI DIVENTA PIÙ GRANDI.



È VERO! DA PICCOLO GATTONAVO E INVECE ADESSO CAMMINO.



IO NON PARLAVO.



QUANDO ERO PICCOLA BEVEVO IL LATTE, ADESSO BEVO L'ARANCIATA.



LE PERSONE CON IL TEMPO DIVENTANO PIÙ VECCHIE.



PURTROPPO IL TEMPO NON SI VEDE...



SI PUÒ SENTIRE PERO', PERCHÈ L'OROLOGIO FA TIC TAC… MA QUI NON CI SONO OROLOGI E ALLORA NON SI SENTE.



MA SE SENTIAMO UN PO' DI ARIETTA POTREBBE ESSERE IL TEMPO CHE PASSA.



CE LO DICE LA CAMPANELLA CHE IL TEMPO È PASSATO.



FORSE IL TEMPO VEDE I GENITORI E CAPISCE

CHE DEVE FAR

SUONARE LA

CAMPANELLA PER ANDARE A CASA.

LA TELEVISIONE TI DICE IL TEMPO DEL SOLE E DELLA PIOGGIA

IL SIGNOR TEMPO

(6)

LETTERA AD UNA FOGLIA CHE CADE

Pensieri a cura dei bambini e delle bambine della classe seconda Una foglia cade a terra.

Una foglia guarda il cielo.

Una foglia dà i baci al suo albero papà.

Una foglia si stacca dal suo albero e comincia a volare.

Cara foglia tu stai bene con quel colore verde, ti voglio tanto bene.

Cara foglia tu sei come un gattino ed io vorrei accarezzarti.

Cara foglia io vorrei che non cadessi mai da quell'albero perché vorrei giocare con te e poi perché tu sei bella come una rosa.

Tu sei bella; quando ti ho vista io ti ho presa da quel momento cara foglia.

Cara foglia lo sai che tu sei bellissima con quel verde chiaro. Sei libera oggi? Perché vorrei che venissi al parco con me. Ciao amica mia lo sai che sei bella. Amica mia, mi sei mancata.

Cara foglia come stai sul tuo albero verde con tante altre foglie? Buon divertimento.

Ciao, tu come stavi sul tuo albero?

Hai delle sorelle e dei fratelli? Se hai delle sorelle e dei fratelli siete bellissime con quel verde chiaro.

Ciao

(7)

Mia amica foglia sei molto bella attaccata all'albero; cerca di non cadere mai.

Cara amica foglia, vola sul cielo azzurro se vuoi volare.

Io un giorno ti ho trovata e ti ho tenuta.

Cara foglia io vorrei che tu fossi con le tue belle amichette così voleresti insieme a loro in cielo.

Cara foglia vorrei che non ti staccassi mai dall'albero. Cara foglia tu bevi solo l'acqua? Voi foglie siete la natura.

Ciao foglia come va sopra il tuo albero? Io spero che non cadrai mai.

Come ti diverti con le tue amiche? Siete sempre belle perché siete piene di colori. Ciao

Cara foglia come stavi su quell'albero verde da cui vedevi il cielo azzurro? Appena ti ho vista cadere dal cielo mi è venuto da piangere.

Cara foglia vola su nel cielo con il vento che ti accarezza e il tuo verde bello e anche la tua pelle liscia. Ho finito amica mia. Ciao

Cara foglia ti piace stare lassù in quell'albero verde, grosso e bello?

Ciao foglia, come stai? Male o

bene? E le tue amiche a terra

come stanno? Voi sapete

ballare bene. Voi state proprio

bene sull' albero. Ciao

(8)

Cara foglia è bella e comoda la tua casa? Quando ti vedo cadere dalla tua casa penso che ti raccolgo e ti faccio diventare un albero. Stai bene all'aria aperta?

Ciao cara foglia ma a te piaceva stare attaccata lassù sull'albero?

Ciao cara foglia a me piacerebbe tanto essere lì con te. A te piace se sei tutta sola? Cara foglia a me piace molto.

Cara foglie, vieni a casa con me per la mia collezione di foglie? Grazie

Cara foglia a te piace stare sull'albero?

Se io fossi una foglia ci starei bene e tu?

Ciao come stai bene con quel colore verde scuro e poi stai bene anche con quel colore marrone scuro.

Ciao cara foglia come stai in quell'albero lassù?

Cara foglia come sei bella! Ciao foglia come ti chiami?

Ciao visto che sei caduta vuoi far parte del nostro club?

Va bene per te?

Faremo belle feste, balleremo, verrai a scuola e ci faremo delle foto.

Che ne dici? Ti faccio conoscere la mia amica Luna.

Ciao, vieni!

Un saluto anche da Luna.

Cara foglia come stanno i tuoi amici attaccati all'albero? Ti piace il tuo colore verde? Ti piace quando cadi?

Sai che quando cadi io ti prendo in

mano e ti porto in casa mia.

(9)

CARO BABBO NATALE,

SIAMO I BAMBINI DELLA CLASSE TERZA DELLA

SCUOLA “BRUNO CIARI” DI COCOMARO DI CONA.

CI SIAMO DECISI A SCRIVERE PERCHE’ ABBIAMO

UNA RICHIESTA SPECALE DA FARTI.

A SCUOLA ABBIAMO ASCOLATO UNA CANZONE DAL TITOLO: “REGALERO’ UN SOGNO”.

IN CLASSE ABBIAMO COMMENTATO E PARLATO SUL SIGNIFICATO DEL TESTO E SU COME SIANO SPECIALI PERCHE’ LORO RIEMPIONO DI GIOIA I BAMBINI.

TESTO COLLETTIVO A CURA DELLA CLASSE TERZA)

(10)

QUESTA CANZONE A NOI E’ PIACIUTA TANTO, TANTISSIMO, ABBIAMO COM- PRESO COME SIA IMPORTANTE CHE TUTTI I BAMBINI POSSANO AVERE DEI SOGNI, PERCHE’ AIUTANO AD ESSERE FELICI.

ABBIAMO RIFLETTUTO COME A NATALE NON BISOGNA PENSARE SOLO AI REGALI MA ANCHE AI BAMBINI POVERI, IN GUERRA… PIU’ SFORTUNATI DI

NOI. A LORO BASTEREBBE ANCHE UN SOGNO PER ESSERE FELICI.

A

NOI QUEST’ANNO PIACEREBBE POTER REGALARE UN SOGNO A TUTTI QUEI BAMBINI CHE NON SOGNANO PER DARE LORO UN PO’ DI FELICITA’.

IL PROBLEMA CARO BABBO NATALE E’ CHE NOI NON SAPPIAMO DOVE SI TROVANO I SOGNI, PERCHE’ A DIFFERENZA DEI GIOCHI NON SI COMPRA- NO.

BABBO NATALE TU RIESCI A REALIZZARE TUTTI I DESIDERI DI NOI BAMBI- NI, SIAMO CERTI CHE SAPRAI SICURAMENTE DOVE IL GABBIANO PORTA I SOGNI. PER FAVORE AIUTACI A TROVARE IL LUOGO DOVE LI CUSTODISCE COSI’ DA POTER RENDERE FELICI I BAMBINI CHE HANNO PERSO I SOGNI.

(11)

PENSIERI LIBERTÀ IN

(A CURA DELLA CLASSE TERZA)

(12)

GIOCANDO CON IL NATALE

(A CURA DELLA CLASSE TERZA)

COLORA DI GIALLO LE PAROLE CHE RIGUARDANO IL NATALE E DI BLU QUELLE CHE NON RIGUARDANO IL NATALE.

(13)

DISEGNI DA FAVOLA

LA CLASSE QUARTA STA LAVORANDO AD UN PROGETTO IN CUI SI ASCOLTANO FIABE CHE I BAMBINI POI DISEGNANO.

IN QUESTE PAGINE SONO ILLUSTRATE: IL GATTO CON GLI STIVALI, IL PESCIOLINO D’ORO, PETER PAN, UN INQUILINO INATTESO, VARDIELLO, .

SE VUOI PUOI DIVERTIRTI A COLORARE A PIACERE.

IL GATTO CON GLI STIVALI

(14)

IL PESCIOLINO D’ORO IL GATTO CON GLI STIVALI

(15)

PETER PAN

PETER PAN

(16)

UN INQUILINO INATTESO

VARDIELLO

(17)

VIAGGIANDO TRA LE PAROLE

(A CURA DELLA CLASSE QUINTA)

Se state leggendo un libro potreste ricordarvi il punto a cui siete arrivati usando un metodo particolare: il segnalibro ad angolo!

A noi piace molto e vi spieghiamo come realizzarlo.

MATERIALE OCCORRENTE:

Matita Righello Forbici Colla Gomma Foglio

Colori e decori(pennarelli, brillantina, adesivi, fumetti, riviste, foto, ecc.) PROCEDIMENTO:

Prendi un foglio e, con la matita ed il righello, disegna tre quadrati con il lato di 7 centimetri, uniti tra loro in modo da formare una

L.

Disegna una diagonale, da destra verso sinistra, in ciascuno dei quadrati esterni.

Con le forbici taglia la forma ottenuta, eliminando i triangoli esterni alle diagonali.

Piega uno dei triangoli lungo le linee sulla base del quadrato, cospargilo di colla e appiccicaci sopra l’altra metà ripiegata.Decora il segnalibro a tuo piacimento.

(18)

CARTELLA N° 413: BABBO NATALE

(LAVORO DI GRUPPO DELL A CLASSE QUINTA)

Date le nostre ricerche, Babbo Natale era un bambino albino; un tipo di persona che ha la carnagione, i capelli e gli occhi di una chiarezza indicibile.

Si chiamava Nicola ed era nato tra il 24 e il 25 dicembre; oggi tutti credono che Babbo Natale sia originario del Polo Nord, in realtà è nato in Svezia!

Un giorno i suoi genitori, però, decisero di portarlo in vacanza al Polo Nord e, durante un’escursione, trovarono il cristallo del NATALE; il bambino si

punse ed, in seguito alla ferita, divenne immortale…il tempo cominciò immediatamente ad accelerare e quando si fermò Nicola si ritrovò vecchio. Da quel giorno diventò per tutti Babbo Natale.

PETER: SCUOLA DI SOPRAVVIVENZA

(LAVORO DI GRUPPO DELLA CLASSE QUINTA)

Ragazzi, io sono Peter e vi spiegherò com’è stato il mio approccio alla scuola media. Il primo giorno di medie mi svegliai presto perché ero agitato. Come al solito feci colazione, mi lavai e mi preparai per uscire. Arrivato a scuola, entrai in classe e mi sedetti. Entrò la prof. Paschiagal, tutti si alzarono tranne me…e la prof mi diede una nota. A parte la nota, a me sembrava che la prof. Paschiagal fosse una brava insegnante. Mentre lavoravo, però, mi girai per chiedere una penna…e la prof. mi diede un’altra nota! Da lì capii che la prof. non era quella che credevo che fosse. Suonò la campanella della ricreazione, presi la mia merenda e mi sedetti di fianco al mio amico Shane; stavamo parlando della prof. quando ella arrivò vicino a noi e, sentendoci parlare di lei…ci diede 50 esercizi da fare per il giorno seguente. Alla fine della giornata tornai a casa, eseguii i compiti, poi feci il mio riposino pomeridiano e sognai la prof. Paschiagal che assegnava una verifica a sorpresa!

Mi svegliai di colpo e mi accorsi che era solo un incubo.

P.S. Il mio consiglio è di ascoltare sempre la prof.

(19)

ARTICOLO DI GIORNALE: 24/12/2016

IL RESTO DEL CANINO: REATO AL SUPERMERCATO!

Ragioniere ritrovato imbavagliato nel magazzino, incartato dall’imballatrice.

La polizia sta indagando. Speriamo si trovi l’autore.

(LAVORO DI GRUPPO DELLA CLASSE QUINTA)

“Uffa!” esclamò il detective Bruno de Ciari “Non è colpa mia se un imbranato viene imballato, pronto per essere spedito al posto di un tavolo, alla faccia del servizio online!”

Bruno non era dell’idea di indagare su un altro caso strano, dopo quello della scimmia caduta nel gabinetto e mai più ritrovata, comunque la voglia se la fece venire.

Davanti al supermercato c’era una locandina con scritto” CHIUSO PER TRE GIORNI”. Bruno entrò malvolentieri e chiese al proprietario se sapeva qualcosa.

Questi rispose:” Forse è stato uno degli impiegati, chieda in giro.” Bruno passò prima dal macellaio a chiedere, ma lui disse: “Non sono stato io!” Il detective tentò e ritentò, ma il colpevole non saltava fuori. Girando per il supermercato Bruno arrivò nell’ultimo reparto: quello delle merendine, ma qui trovò solo un piccolo gonfiabile a forma di ciambella. Stava per arrendersi, quando vide una sagoma nascosta proprio lì sotto: era il MAGAZZINIERE ed era il colpevole! Bruno lo riconobbe dalle chiavi del magazzino che gli caddero dalla tasca e gridò: “Ti dichiaro in arresto!”. Il magazziniere confessò di avere imballato il ragioniere perché non gli aveva concesso un aumento di stipendio.

Un altro caso risolto per Bruno de Ciari!

(20)

Questo è il simbolo del riciclaggio; ci piacerebbe che, dopo aver letto

"La Gazzetta", chi non vuole conservarla o regalarla agli amici la mettesse negli appositi contenitori per la carta riciclata. In questo modo verrebbero abbattuti meno alberi.

Grazie!

Se volete scriverci il nostro indirizzo è:

LA GAZZETTA DEL COCOMERO

c/o Scuola Primaria “Bruno Ciari”

Via Comacchio, 378

44020 COCOMARO DI CONA FE

E-mail: gazzettadelcocomero@gmail.com

L’AGENZIA MALEDETTA

(LAVORO DI GRUPPO – CLASSE QUINTA)

Un viaggio organizzato da una famosa agenzia, portò dei viaggiatori in una palude sperduta. In una giornata noiosa tutti i bambini del gruppo si allontanarono dai ge- nitori e incontrarono un drago rosso e giallo che sputava melma. Quando i genitori si accorsero che non c’erano più loro figli decisero di dirlo al capo dell’agenzia che esclamò, sogghignando: “Mi dispiace, ma non possiamo tornare indietro per cerca- re i vostri ragazzi!”. I genitori si accorsero che il capo dell’agenzia era malefico ed egli, capendo di essere stato scoperto, se ne andò di nascosto. Una mamma, una notte, senza dirlo a nessuno, volle andare a cercare i suoi figli, ma si ritrovò faccia a faccia con un drago che sputava ghiaccio; tornò di corsa al villaggio e ne parlò con gli altri genitori. Compresero di essere caduti in trappola: nella palude ritrovo dei draghi cattivi di tutto il mondo. Dopo lunghe ricerche ritrovarono i loro bimbi rin- chiusi in gabbie, erano molto spaventati, ma illesi. Finalmente tornarono tutti a ca- sa, di nuovo felici e contenti.

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