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Un autostrada digitalizzata con prenotazione del percorso

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Academic year: 2022

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31 Maggio 2022 -

Un’autostrada digitalizzata con prenotazione del percorso

ROMA – Una “autostrada digitalizzata” per controllare il volume di traffico sull’asse del Brennero. E’ questo il progetto che sarà presentato nelle prossime settimane, al nostro Governo dal governatore altotesino Arno Kompatscher (SVP).

L’idea prevede la prenotazione del percorso da parte dei trasportatori sull’asse del Brennero, e propone inoltre un criterio di determinazione del costo del pedaggio sulla base della classe ambientale del veicolo interessato al transito, al fine di ridurre l’impatto ambientale dei veicoli inquinanti sul territorio.

“Condividiamo il pedaggio legato al tasso di inquinamento -dicono da Anita per voce del presidente Thomas Baumgartner– a patto che valga per tutti i mezzi, pesanti e leggeri, e non comporti un aumento generalizzato del costo dei pedaggi. Ma riteniamo che il progetto prenotativo del governatore

Kompatscher sia estremamente dannoso e pericoloso per le imprese esportatrici del nostro Paese”.

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Dal Brennero passa circa il 70% dell’export italiano e una limitazione attraverso un sistema a prenotazione avrebbe conseguenze nefaste.

“Se ogni provincia o regione d’Europa -continua il presidente- incominciasse a limitare il passaggio dei mezzi pesanti sarebbe la fine dell’Unione europea che ha permesso negli anni, oltre alla pace tra i popoli, standard di vita soddisfacenti, benessere e progresso economico per tutti i Paesi membri.”

La richiesta di Anita è che il Governo tuteli i collegamenti necessari a un Paese periferico come l’Italia per raggiungere i mercati del Centro e Nord Europa.

Sarebbe dunque da rivedere il possibile affidamento della concessione dell’autostrada A22 ad una società “in house” della Provincia di Bolzano perchè, conclude Baumgartner siano tutelati gli interessi generali dello Stato italiano “prima delle esigenze particolari di una singola provincia”.

Gli infiniti disagi dei tir al

Brennero

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31 Maggio 2022 -

ROMA – Un nuovo provvedimento restrittivo della Provincia di Bolzano incombe sui tir italiani al Brennero.

Lo annuncia il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè,

riferendosi ai mezzi pesanti in transito sull’autostrada A22, con una sorta di prenotazione e un sistema di pedaggi che danneggerebbe i Tir (e le merci) provenienti dall’Italia e diretti in Austria attraverso il corridoio del Brennero.

“Il pretesto è sempre quello della presunta salvaguardia ambientale” spiega Uggè.

“La misura che ora la Provincia di Bolzano vorrebbe adottare assomiglia moltissimo a quella degli eco-punti introdotti all’inizio degli anni ‘90,

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quando a ogni impresa veniva assegnato un numero di punti che si riduceva in ragione delle emissioni dell’automezzo. La disposizione era funzionale alla riduzione dell’inquinamento, non certo (come qualche maligno allora ipotizzò) a favorire un motore particolare prodotto da una ditta austriaca (sia mai!).

Ogni impresa per ottenere un numero di passaggi più elevato avrebbe dovuto, di fatto, investire in automezzi meno inquinanti”.

“Il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher, oggi, attualizza quell’impianto, anzi lo peggiora introducendo un sistema a prenotazione per gli automezzi pesanti -prosegue- e chi inquina maggiormente, lo attestano le statistiche ufficiali, sono le autovetture cariche di turisti, ma sembra più facile e funzionale colpire il trasporto merci e continuare ad attrarre villeggianti. Sempre in nome della tutela dell’ambiente, per carità”.

“Il sistema degli eco-punti venne bocciato a livello comunitario -ricorda Uggè- e una delle clausole che già allora il governo austriaco non voleva accettare era quella sulla libera circolazione delle merci. Alla fine però l’Austria acconsentì per poter entrare a far parte dell’Unione europea. Da allora divieti e limitazioni si sono susseguiti negli anni, sempre più aspri.

I tir austriaci? Esentati”.

A quanto si apprende, la Provincia di Bolzano avrebbe redatto un capitolato con il quale affidare a uno studio l’elaborazione di una proposta di

fattibilità per una gestione di un sistema del traffico sul corridoio del Brennero.

“C’è da chiedersi: da che parte sta Bolzano? Perché non suggerisce

all’Austria di potenziare la ferrovia, anziché continuare a colpire la nostra economia? Forse perché richiederebbe molto più tempo e l’investimento

dovrebbe essere sostenuto prevalentemente dal governo austriaco?”

“Stando alle dichiarazioni rese domenica da Arno Kompatscher all’agenzia austriaca Apa, ‘il presidente Draghi, il ministro delle Infrastrutture, quello della Transizione ecologica avrebbero giudicato l’idea di Bolzano interessante e innovativa. Anche Bruxelles avrebbe inviato segnali positivi a sostegno’”.

Conftrasporto chiede al governo italiano se queste affermazioni rispondano al vero, e in primis quale sia la posizione dell’Esecutivo italiano.

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Mit: al via gare per concessioni autostradali

ROMA – Grazie alla norma inserita nel decreto Sblocca cantieri, che consente di mettere a gara anche quelle concessioni autostradali scadute riguardanti infrastrutture su cui ci siano in corso progettazioni di lavori, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è in grado di far partire subito due gare che, insieme, valgono 1,7 miliardi di euro di investimenti.

Si tratta della procedura di gara per l’affidamento della concessione di Ativa (Torino-Ivrea-Quincinetto) – scaduta nel 2016 – e di Satap – scaduta nel 2017- per un valore di 900 milioni di euro complessivi. E della gara per

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le concessioni di Salt e di Autostrada dei Fiori, per un valore di circa 800 milioni di euro complessivi.

Grazie alla misura del decreto Sblocca cantieri, dunque, si evitano continue proroghe di concessioni scadute da anni e si consente, senza vantaggi

competitivi per alcun soggetto, l’immediato sblocco degli investimenti finalizzati anche ad urgenti interventi di messa in sicurezza sulle tratte autostradali.

Sempre in tema autostradale, riprendendo i contenuti della lettera di risposta al presidente della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, Arno Kompatscher, una nota del Mit spiega che “gran parte delle ultime richieste di modifica dell’accordo per la concessione in house della A22, inoltrate oggi al Mit dai soci pubblici attraverso la Regione Trentino-Alto Adige, vedono il Ministero aperto a condivisione, con lo stesso spirito costruttivo che ha caratterizzato tutti questi mesi di trattativa sullo schema di

intesa”.

”Non così si può dire della modifica relativa all’articolo 42.2, che riguarda la perdurante presenza di soggetti privati nell’azionariato del nuovo

concessionario. Si tratta, infatti, di una richiesta che, come diciamo da tempo, è in contrasto sia con la normativa nazionale, per cui andrebbe

incontro a una bocciatura della Corte dei conti, sia con il parere rilasciato dalla Dg Grow”, prosegue il ministero.

“Quanto, invece, alla richiesta di vincolare ai territori gli eventuali benefici eccedenti il valore di subentro degli investimenti realizzati e non ammortizzati alla data del 31 Dicembre 2018, il Mit sottoporrà alle

valutazioni del Cipe, come già inizialmente proposto in occasione della

seduta dello stesso Cipe del 28 novembre scorso, la proposta di destinare gli extra-profitti alla realizzazione delle opere previste dall’articolo 8

dell’accordo di cooperazione”.

“Invitiamo comunque la Regione a trasmettere entro il prossimo 3 Maggio il testo dell’intesa con il via libera alle ultime modifiche proposte dal Mit, allo scopo di evitare l’apertura di una procedura di infrazione comunitaria per il mancato perfezionamento dell’accordo. In caso contrario, ci troveremo costretti ad avviare immediatamente gli adempimenti per la gara con cui sarà individuato il nuovo concessionario”, conclude il dicastero di Porta Pia.

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Uggè: “Incredibile quanto afferma il presidente della provincia di Bolzano“

ROMA – Non tarda ad arrivare la risposta al presidente della Provincia

autonoma di Bolzano Arno Kompatscher a proposito dell’autostrada del Brennero

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e dei disagi dei giorni scorsi.

A farlo è il vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè: “È ormai chiaro che l’obiettivo è quello di fare cassa aumentando i pedaggi per i mezzi pesanti”.

Uggè si riferisce alle dichiarazioni rese da Kompatscher, che tra le

soluzioni al problema della congestione del traffico pesante lungo l’asse del Brennero ipotizza il rincaro dei pedaggi per i Tir.

“Tra le questioni all’origine del problema di sabato scorso -spiega Uggè- ci sono i divieti di transito ‘del venerdì’ imposti dal Tirolo. Se mi chiudi l’autostrada il venerdì notte e il sabato mattina, è chiaro che, soprattutto in una situazione di maltempo con nevicate eccezionali come quelle registrate la scorsa settimana, il risultato è l’intasamento dell’autostrada, il blocco totale. L’inghippo sta a monte, ed è lì che va cercata la soluzione, non nell’aumento dei pedaggi, che non farebbe che penalizzare un settore già inutilmente ‘mazziato’ lungo i valichi alpini”.

“Tirolo e Austria comincino a togliere i divieti di circolazione” aggiunge.

“È incredibile quanto afferma il presidente della provincia autonoma di Bolzano. Il traffico non è incrementato in modo insostenibile. I livelli raggiunti sono poco più di quelli registrati prima della crisi economica. Se si iniziassero a togliere i divieti introdotti nel fine settimana il traffico si distribuirebbe su più giornate e questo eviterebbe le code che si

registrano nei weekend”.

Il vicepresidente conclude ricordando che per quanto riguarda l’inquinamento, i dati dell’autostrada del Brennero attestano che quasi il 60% è generato dai veicoli leggeri. “Non vorrei che il vero obiettivo fosse quello di ottenere l’incremento dei pedaggi. Il Governo italiano deve in modo deciso intervenire in quanto le dichiarazioni di Kompatscher potrebbero avvalorare la tesi che il vero obiettivo sia quello di aumentare i ricavi”.

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Uggè: la proposta di Kompatscher è inopportuna

ROMA – Aumento del pedaggio sulla A22 e divieto di circolazione ai Tir sulla statale del Brennero: sono le richieste al Governo del presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher.

Pronta la reazione del vicepresidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè, che ribatte punto su punto.

“Le dichiarazioni di Kompatscher, oltre ad apparire in contrasto con il

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quadro giuridico della materia, mi sembrano anche inopportune – dichiara Uggè – soprattutto perché la Provincia di Bolzano è tra i soci dell’Autostrada del Brennero per cui l’eventuale aumento del pedaggio andrebbe certamente a

beneficio della Provincia stessa. Che non sia un modo per fare cassa?”.

“Inoltre – prosegue il vicepresidente di Conftrasporto – vorrei capire se la richiesta del governatore non sia in contrasto con le intese già raggiunte con il Governo e avallate dall’Unione europea per il rinnovo in house della concessione, e se sia coerente con la stessa direttiva ’eurovignette’ che pone limiti ben precisi agli incrementi degli oneri per l’infrastruttura nelle zone montane”.

“Sbagliata è anche la scelta di vietare la circolazione dei Tir sulla statale del Brennero, visto che in questo modo verrebbe penalizzato non solo

l’autotrasporto, ma l’intero comparto della produzione, a cominciare dalle imprese che hanno sede in quelle aree”.

Italia con il Brennero in progetto Ue

autostrade 5G

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31 Maggio 2022 -

BRUXELLES – Anche l’Italia con il Brennero parteciperà al progetto Ue delle

’autostrade 5G’ per la mobilità connessa e automatizzata. E’ l’annuncio fatto al Digital Day 2018, dopo una lettera congiunta inviata alla Commissione Ue da parte dei presidenti dell’Euroregione Tirolo-Sud Tirolo-Trentino e una lettera del ministro dei trasporti Graziano Delrio.

Si tratta dell’iniziativa lanciata a settembre dello scorso anno per una prima serie di corridoi di prova su larga scala per lo sviluppo delle

tecnologie 5G che consentono tra l’altro la guida automatizzata di mezzi di trasporto pesanti come i camion. Italia e da Trento, Bolzano e Sud Tirolo intendono quindi avviare questa cooperazione, aperta anche ad altri stati membri interessati, per il corridoio 5G dell’autostrada del Brennero, da cui transitano ogni anno 60 milioni di veicoli.

Spagna e Portogallo hanno intanto formalmente già firmato oggi un memorandum

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d’intesa per testare la guida automatizzata tra Vigo e Porto e tra Evora e Mérida, mentre è stata avviata anche la collaborazione per la realizzazione del corridoio dei Balcani occidentali tra Bulgaria, Grecia e Serbia lungo l’asse Belgrado-Sofia-Salonicco. Tra le iniziative simili già avviate, quella tra Francia, Germania e Lussemburgo per il corridoio Lussemburgo-Metz-Merzig;

quella tra Norvegia, Finlandia e Svezia con il corridoio E8 tra Tromso

(Norvegia) e Ouolo (Finlandia) e l’E18 Helsinki-Stoccolma-Oslo. Infine, anche Belgio e Olanda con il corridoio Rotterdam-Anversa-Eindhoven.

”L’Italia – si legge nella lettera inviata dal ministro Delrio alla commissaria Ue al digitale Mariya Gabriel – ha deciso di aderire

all’iniziativa e, in seguito a contatti con Austria e Germania, vorrebbe presentare un nuovo progetto congiunto di corridoio transfrontaliero” che

”sarebbe quello del Brennero, con un focus particolare sul traffico pesante”.

La scelta del Brennero, spiega il ministro a Bruxelles, è dovuta al fatto che

”la tratta in questione è altamente strategica e di particolare importanza per i collegamenti tra il sud e il nord dell’Europa” e per questo ”sono già in corso contatti con Austria e Germania al fine di garantire il necessario coordinamento”.

Questa iniziativa, spiega quindi Delrio, ”ben si iscrive nei piani nazionali relativi alla banda ultralarga e al 5G per il quale il nostro Paese intende giocare un ruolo da capofila”. ”L’Euregio Tirolo, Alto Adige, Trentino, appoggia” la proposta del ministro Delrio per il Brennero, si legge invece nella missiva a Bruxelles delle tre regioni firmata dal presidente

dell’Euregio Arno Kompatscher, con gli ”obiettivi di aumentare la sicurezza stradale transfrontaliera, nonché l’accesso, la qualità e la disponibilità dei dati e infine di dare la possibilità di testare connettività e nuove tecnologie digitali”.

Austria intende ridurre il traffico

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pesante in Tirolo

BOLZANO – Il ministro dei trasporti austriaco Norbert Hofer (FPÖ) presenta oggi a Innsbruck la sua strategia per ridurre il traffico pesante in Tirolo.

Nel frattempo cresce la pressione dal parte del Tirolo nei confronti dell’Alto Adige, con un chiaro appello al presidente altoatesino Arno Kompatscher di concordare con Roma l’aumento delle tariffe autostradali.

Attualmente il tratto autostradale Verona-Monaco costa 130 euro, mentre per la Torino-Lione un autotrasportatore deve spendere 434 euro. Questo fa sì che vi sia un maggiore transito di tir di 800.000 unità all’anno, scrive la Tt di

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Innsbruck.

Per le massicce proteste degli autotrasportatori guidati dal bolzanino Thomas Baumgarnter della Fercam, la referente per il traffico in Tirolo, Ingrid Felipe (Verdi), teme che il ministro Graziano Delrio faccia marcia indietro rispetto a quanto ipotizzato recentemente in merito alle tariffe durante il cosiddetto Brenner Meeting di Monaco di Baviera. Inoltre, le imminenti elezioni in Italia per Felipe sarebbero un’altro fattore di instabilità, pertanto fa appello al presidente Kompatscher di concordare con Roma l’aumento delle tariffe autostradali ancor prima delle elezioni.

Il Tirolo insiste inoltre sui blocchi dei tir nei giorni di maggiore

afflusso. Un problema che crea dissapori sia in Alto Adige che in Baviera.

Brennero: Bolzano-Trento-Innsbruck, ridurre numero tir

BOLZANO – «Al Brennero, per quanto riguarda il traffico pesante, abbiamo da tempo raggiunto il limite massimo». Lo ha detto il governatore altoatesino Arno Kompatscher al termine del vertice dell’Euregio Bolzano-Trento-

Innsbruck.

In un documento congiunto i tre governatori chiedono l’introduzione di un pedaggio di corridoio per spostare le merci dalla strada alla rotaia.

«Attualmente il 71% delle merci viaggia su strada e solo il 29% su rotaia», ha ricordato Kompatscher.

L’obiettivo è quello di arrivare ad un 50:50 nel 2027, quando sarà inaugurato il Tunnel del Brennero, ed invertire i valori (30:70) nel 2035, come già ora in Svizzera.

Il governatore trentino Ugo Rossi ha sottolineato l’importanza che il Trentino, l’Alto Adige e il Tirolo parlino con una voce al vertice transfrontaliero, in programma il 5 febbraio a Monaco. «Non vogliamo ostacolare l’economia, ma renderla sostenibile», ha ribadito Rossi.

I pedaggi bassi sulla rotta del Brennero – ha evidenziato il governatore

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tirolese Günther Platter – attualmente attirano traffico pesante che affronta più chilometri perché il Brennero è più vantaggioso. Platter ha auspicato che i primi provvedimenti potrebbero partire già a marzo.

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