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La Voce. due Parrocchie: una sola Fede! Parrocchie di San Pio X. Periodico di Comunicazione Pasqua e di Gesù Lavoratore

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Academic year: 2022

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(1)

due Parrocchie: una sola Fede!

Periodicodi comunicazione

P asqua 2018

Parrocchiedi san Pio X

edi Gesù Lavoratore marGhera (ve) oPera san LuiGi orione

La Voce

(2)

La Voce del Parroco

2

Cristo è Risorto, è veramente

Incontrabile!

Seguendo Papa Francesco nel suo Ministero Petrino in questi anni nel nostro linguaggio e nelle nostre rappresentazioni mentali è entrata prepotentemente una serie di frasi, espressioni che sono tipiche del suo modo di comunicare alla gente. Tra le tante mi colpisce in particolare una che dice approssimativamente così: la chiesa è il popolo di Dio, la chiesa è del popolo di Dio,

la chiesa è per il popolo di Dio.

Quante volte anche noi parroci e uomini di Chiesa in generale siamo stati provocati ad uscire e ad andare incontro alla gente; stare con la gente, parlare, incontrare e far sentire la Chiesa vicina ai problemi dell’uomo di oggi sono una delle linee guida del ministero e della pastorale di Papa Francesco. La Chiesa in uscita è autenticamente missionaria quando non annuncia se stessa ma Colui da cui è mandata per essere segno nel mondo del Vangelo di Cristo, misericordia del Padre per questa umanità. Non voglio qui addentrarmi in dispute o riflessioni teologiche su come essere Chiesa nel mondo contemporaneo; preferisco rifarmi all’esperienza di tutti i giorni, dove nel mio piccolo raccolgo frammenti di umanità sia nel ministero della confessione e sia nell’incontro che avviene occasionalmente oppure per la visita e benedizione delle famiglie. Per questo ho pensato a quanto vivremo nella notte santa della Veglia pasquale ed in particolare a quanto ascolteremo durante l’Annuncio Pasquale della Risurrezione di Cristo cercando di mettere in dialogo ciò che verrà proclamato e le situazioni di vita che caratterizzano il vissuto della nostra umanità. Nel dialogo e nella condivisione dei propri vissuti percepisco nelle tante situazioni incontrate, il bisogno di trovare in Dio il senso e la direzione delle proprie storie spesso segnate da esperienze di dolore e sofferenza; nella Veglia canteremo:

Questa è la vera Pasqua, in cui è ucciso il vero Agnello, che con il suo sangue consacra le case dei fedeli.

L’umanità di oggi percepisce il vuoto provocato dalla mancanza di quelle certezze assicurate dalla mentalità consumistica che promette ciò che in realtà non appaga, se non in modo effimero, il cuore dell’uomo e il suo bisogno di pienezza; nella Veglia canteremo:

(3)

Questa è la notte che salva su tutta la terra i credenti nel Cristo dall’oscurità del peccato e dalla corruzione del mondo,

li consacra all’amore del Padre e li unisce nella comunione dei santi.

La palese solitudine dentro quelle situazioni apparentemente normali ma in realtà segnate da silenzi causati da incomunicabilità tra coniugi e familiari, incomprensioni reciproche che segnano distanze e muri all’interno della vita domestica; nella Veglia canteremo:

Questa è la notte in cui Cristo, spezzando i vincoli della morte, risorge vincitore dal sepolcro.

Nessun vantaggio per noi essere nati, se lui non ci avesse redenti. La gente lamenta di essere stata espropriata di ciò che consentiva loro di vivere insieme: la saggezza dell’esperienza, le tradizioni tramandate dai nostri vecchi, la solidarietà tra il vicinato, la cultura comunitaria. Sembra che tutto sia stato sequestrato da un individualismo che ha fatto collassare la nostra libertà; nella Veglia canteremo:

Questa è la notte in cui hai liberato i figli di Israele, nostri padri,

dalla schiavitù dell’Egitto, e li hai fatti passare illesi

attraverso il Mar Rosso.

Le persone a volte appaiono schiacciate da una vita ridotta a consumo: scegliere cosa consumare sembra essere l’unica libertà concessa, l’unica presentata come desiderabile. Siamo passati dal menù fisso di una volta (famiglia, chiesa, scuola sport e poco altro) al self-service dove la tavola è già apparecchiata e tutti i piatti sono equivalenti, perché in fondo nessuno vale veramente; nella Veglia canteremo:

O notte veramente gloriosa, che ricongiunge la terra al cielo

e l’uomo al suo creatore!

Da questa notte santa in cui il Cristo ha vinto la morte ed in essa ogni forma di morte morale, spirituale, sociale, promana la

luce e la speranza che abita il cuore del cristiano che si è lasciato incontrare da Cristo e a sua volta lo rende nel mondo Incontrabile a tutti con la sua testimonianza di vita.

3

(4)

25 Marzo

, D

omenicaDelle

P

alme

Ore 9.45: ci ritroveremo in Piattaforma dove avverrà la benedizione dell’ulivo.

La processione arriverà alla porta centrale della chiesa.

27 Marzo

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arteDì

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Ore 18.30: L

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Ore 21.00: a

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1 aprile

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8.00 - 10.00 - 18.00 P

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Appuntamenti

Appuntamenti

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S

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:

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S

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P

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X

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G

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l

avoratore GioveDìSanto

: 15.30-17.30

venerDìSanto

: 15.30-17.30

SabatoSanto

: 15.30-18.00

(5)

12 a

Prile

Alle ore 18 si celebrerà una santa messa di suffragio per il nostro

dOn

F

iOravante

a

gOStini

nel 5° anniversario del suo passaggio al Signore.

Immutato resta il nostro affetto e il nostro ricordo per que- sto sacerdote amico!

12 a

Prile

Buon Compleanno numero 70 al virtuoso della fisar- monica nonché viceparroco,

dOn

a

lbinO

b

aSSaneSe

.

20, 21, 22 a

Prile

Pellegrinaggio dei ragazzi delle medie ad Assisi.

1° m

aGGio

La Parrocchia di Gesù Lavoratore festeggia “San Giuseppe Lavoratore”!

2 m

aGGio

- Mese Mariano

Da oggi e per tutto il mese, dal lunedì al venerdì alle ore 20.45 sarà recitato in chiesa il “Fioretto” con la preghiera del Rosario.

5 m

aGGio

- P

rima

C

onfessione

I bambini di terza elementare sperimentano per la prima volta il perdono di Gesù con la loro prima confessione.

Il Padre è buono e misericordioso!

Saranno accompagnati dalle loro catechiste:

Nadia Corò, Anna Paola Bicego, Silvana Pa-

tron, dai genitori e dalla comunità.

un momento di catechesi

“due Parrocchie: una sola Fede”

21 m

aGGio

P

rime

C

omunioni

Presentazione a pag. 27

(6)

Notizie - Notizie - Notizie

Notizie in breve...

D

icembre

2017

Anche per questo Santo Natale i nostri volontari hanno allestito il presepe cercando sempre un ele- mento di novità nella tradizione.

Ne è scaturito un allestimento semplice, ricevendo molti consensi. Art. a pag. 18

Le signore delle pulizie hanno reso più bella e accogliente la nostra chiesa ri- baltando letteralmente i banchi per ren- dere questo santo periodo perfetto.

Durante le celebrazioni e i riti del Santo Natale il nostro coro parrocchiale ha accompagnato e reso più bello ogni momento.

Nella Santa Messa del giorno dell’Epifania è sta- to molto bello accogliere e vedere i bambini attorno all’altare con don Giuseppe per la recita del Padre No- stro.

8 G

ennaio

Prima in chiesa e poi nella sala incontri a Gesù La- voratore, nell’ambito degli incontri tra i gli Operatori Pastorali delle due Parrocchie e nell’ottica delle Col- laborazioni Pastorali, ha presieduto l’incontro

dOn

g

ianni

g

iarOlO

, Vicario Provinciale dell’Opera di San Luigi Orione.

Nell’omelia durante la santa Messa ha posto l’accento sul perché Gesù ha voluto nascere tra gli ultimi e ve- nire al mondo tra di noi abitanti nelle periferie.

6

(7)

“due Parrocchie: una sola Fede”

Durante la tavola rotonda ha voluto ringraziare non solo i sacerdoti per l’au- mento degli impegni pastorali ma anche tutti i laici impegnati nelle varie at- tività spronando a non stancarci e a non demordere anche se le difficoltà non mancheranno. Art. a pag. 22, 23, 24

14 G

ennaio

Venuto in Italia in seguito ad un grave lutto famigliare è ritornato a farci visita

dOn

l

ucianO

M

a

-

riani

, già viceparroco a san Pio X, proveniente dal M

adagaScar

dove opera come missionario responsabile dell’ambito forma- tivo. Ci siamo resi conto che le

amicizie nel Signore sono sempre forti e sincere e durano nel tempo.

15 G

ennaio

Si è reso necessario rinfrescare con una mano di vernice la cappellina laterale dei santi e la nicchia dietro la statua di San Pio X. Non fi- niamo di ringraziare il nostro artista Roberto per il lavoro svolto con perizia e sollecitudine.

18 - 25 G

ennaio

La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani è un’iniziativa internazionale di preghiera ecume- nica cristiana che si celebra ogni anno nel mese di gennaio. Di fatto è un ottavario, cioè dura otto giorni.

La data tradizionale in questa parte del mondo, va dal 18 al 25 gennaio, data proposta nel 1908 da padre P

auL

W

attson

, perché compresa tra la festa della cattedra di san Pietro e quella della conversione di san Paolo; assume quindi un significato simbolico.

Il giorno 23 nella Chiesa di Gesù Lavoratore ha

avuto luogo l’incontro ecumenico all’interno di

(8)

questa Settimana, presenti i nostri sacerdoti e i par- roci del nostro Vicariato.

Ha presieduto, assieme al don Giuseppe, il Pastore Lu- terano b

ernd

P

rigge

, guida della comunità evangelica luterana di Venezia.

La comunità evangelica-luterana di Venezia è la più vecchia comunità luterana d’Italia è soprattutto una delle più antiche al di fuori della Germania.

21 G

ennaio

G

li amici del laboratorio

e i raGazzi

del catechismo tutti insieme per un pomeriGGio all

opera

!!! p

aG

. 35

24 - 26 G

ennaio

Per il 2° anno consecutivo alcuni rappresentanti di san Pio X hanno partecipato al convegno di tutte le parrocchie ed i santuari orionini d’Italia svolto a Roma:

Famiglia e Giovani: Insieme per L’Evangelizzazione. Pag. 33 27 G

ennaio

Nella nostra cappellina laterale ha avuto luogo la recita del Rosario, Santa Messa e Lodi, assieme ad

a

leSSia

e altri due colla- boratori, per mandare in onda questi riti per Ra- dio Maria assieme ad un buon numero di cantori e fedeli.

Essa è presente in 71 pa- esi nei cinque continenti con 77 reti, supportate da altre 19 stazioni radiofo- niche che trasmettono an-

che nella lingua locale.

Notizie - Notizie - Notizie

8

(9)

9

Radio Maria è un’emittente di preghiera, di evangelizzazione e di promozione umana, con particolare attenzione alle periferie esistenziali della società e si fonda sul volontariato, che anima le trasmissioni e le molteplici attività. Sono 20.000 i volontari di Radio Maria al servizio di 30 milioni di ascoltatori nel mondo.

La sua attenzione ed è rivolta in modo speciale ai sofferenti nel corpo e nello spirito, alle persone sole, agli anziani, ai poveri e ai carcerati.

Nel rispetto delle coscienze testimonia l’amore di Dio e la speranza della vita eterna.

Giornata della Memoria

È stata scelta questa data perché il 27 genna- io del 1945 le truppe sovietiche arrivarono nei pressi della città polacca di a

uSchwitz

scoprendo l’enorme campo di concentramento e sterminio utilizzato nel corso del genocidio nazista: quel giorno, quando le prime truppe sovietiche entraro- no ad Auschwitz, trovarono migliaia di internati tra cui molti erano bambini e una cinquantina di loro aveva meno di otto anni. Erano sopravvissuti perché erano stati usati come cavie per la ricerca medica. Per non dimenticare....

2

febbraio

- c

anDelora

In occasione della solennità della P

resentazioneal

t

emPiodi

G

esù

abbiamo com- piuto il rito della C

andelora

assieme ai nostri sacerdoti ed alle nostre Suore indiane (che prestano servizio e testimonianza presso la Parrocchia di Gesù Lavoratore) nel giorno in cui hanno ricordato la loro consacrazione al Signore con la professione religiosa. È stato commovente è molto sentito il momento in cui con le loro voci hanno rinnovato l’impegno di dedizione al Signore: suor Teresa, suor Angela, suor Lucia ed i nostri sacerdoti con la loro testimonianza di vita manifestano il primato di Dio.

La comunità di Gesù Lavoratore e Pio X sono grate ai sacerdoti di don Orione e alle religiose figlie di San Marco e di san Giuseppe per la loro presenza e servizio, segno di attenzione e cura da parte della nostra Chiesa diocesana.

Roberta

“Se comprendere è impossibile conoscere è necessario”

(Primo Levi)

(10)

Notizie - Notizie - Notizie 4

febbraio

- f

eSta Della

v

ita

Come è naturale con la loro vivacità ed entusiasmo i bambini della nostra Scuola Materna, accompagnati dalle loro maestre, hanno animato la santa messa domenicale con un bel canto iniziale inneggiando la lode a Gesù. I fedeli sono rimasti ancora

una volta contenti da quelle voci così squillanti. I genitori e i nonni non si sono vergognati della commozione provata. Pag. 19, 20, 21

8

febbraio

Nella Parrocchia sorella di Gesù Lavo- ratore si è svolta la Concelebrazione Eu- caristica in onore del patrono,

San

g

irO

-

laMO

e

Miliani

, presieduta da

dOn

F

iliPPO

g

OrghettO

, salesiano, legato da antica amicizia con la parrocchia, l’ultimo Par- roco,

dOn

l

uca

b

iancaFiOr

e altri parro- ci del Vicariato. Il santo viene ricordato per quanto ha fatto nell’educare, curare e amare i ragazzi più abbandonati della sua terra veneziana e in tutte le terre da lui toccate. Alla fine della Messa ricco buffet in un incontro conviviale in patronato con i sacerdoti e i “collaboratori” vicariali. Pag. 26

Il fondatore

dell’ordine dei C

hieriCi

r

eGolari di

s

omasCa, Girolamo Emiliani, nacque a Venezia nel 1486 da una famiglia nobile. Ultimo di quattro fratelli, a soli dieci anni rimase orfano di padre e nel 1506 iniziò la carriera pubblica. Nella guer- ra contro la Lega di Cambrai venne catturato e imprigionato.

Nell’umiliazione del carcere subì una profonda trasformazione interiore, e promise alla Madonna di cambiare vita. Liberato, secondo la tradizione miracolosamente grazie alla intercessio- ne della Vergine tornò a Venezia dedicandosi interamente a Dio, accostandosi ad esperienze spirituali e caritative. Nel cor- so della tremenda carestia che infierì nella regione nel biennio 1528-29, il santo prestò assistenza nell’ospedale degli Incurabili accogliendovi tutti quelli ma soprattutto gli orfani e le orfane che raccoglieva dalla strada insegnando loro i primi elementi della dottrina cristiana.

Le Maestre della nostra Scuola Chiara, Silvia, Margherita, Elisa,

Francesca e Liliana

10

(11)

11

Nei primi mesi del 1537 scoppiò una epidemia di peste, che contagiò anche lui: ammala- tosi il 4 febbraio 1537, morì a somasCadi VerCuraGo, località in provincia di Lecco.

Tipica dei Somaschi è la devozione a Maria invocata col titolo di mater orPhanorum. L’or- dine – dedito principalmente all’educazione cristiana della gioventù, soprattutto degli orfani e degli abbandonati, e al ministero parrocchiale - è presente oggi, oltre che in Italia, in Polonia, Romania, Spagna, negli Stati Uniti, in vari paesi dell’America Latina, e nelle Filippine.

9

febbraio

Incontro di preghiera e incontro, presso il dormitorio “Papa Francesco” di via Mameli, per i volontari che intendono avvicinare nello spirito della carità cri- stiana le persone più svantaggiate.

Incontro con Riccardo in patronato. Art. a pag. 28, 29 10

febbraio

giorno DeL riCorDo

della tragedia delle Foibe e dell’Esodo degli italiani da

istria, fiumee DaLmazia.

Le foibe sono cavità carsiche di origine naturale con un ingresso a strapiombo.

L’espressione

MaSSacridelleFOibe

indica gli eccidi ai danni della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia, avvenuti durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato secondo dopoguerra, ad opera dei Comita- ti popolari di liberazione jugoslavi con lo scopo di eliminare l’etnia italiana nell’ambito dell’esodo istriano, vendetta contro i fascisti e, in generale, elimi- nazione dei possibili oppositori politici al comunismo titino. Il nome deriva dai grandi inghiottitoi carsici dove furono gettati molti dei corpi delle vitti- me, che nella Venezia Giulia sono chiamati, appunto,

“foibe”.

È inquellevoraginidell’istria chefra il ‘43 e il ‘47 fu-

ronogettati, viviemorti, 12.000 infoibatiaccertatidicui esistonoelenchinominativi enumerodellesalmeestrat-

te. oltre a ciò il dramma degliesodati e profugi si può numerare in 350.000 fuggiti in italia e nel mondo. 109

campi profughi intutta italiaoltrea numerose caserme chedetterorifugio. tragliinfoibaticifurono 348 cara-

binieri, 364 agenti di pubblica sicurezza, 256 finanzieri. zaravennedistruttaal 90% con 54 bombardamenti. fiu-

mesubì 22 bombardamenti.

(12)

219 furonolecittàeipaesicedutialla Jugoslavia. tre isacerdotiuccisi, diunoÈ incorsola causadibeatificazione. numerosii religiosiereligiose deportatieuc-

cisitracui mons. santin, vescovodi trieste, picchiatoduramente, mons, radossie mons. munzanideportatietorturati.(a cura di Irma)

10 f

ebbraio

Sfila con i carri la collaborazione Gesù Lavoratore - San Pio X

Entusiasmo, determina- zione e voglia di esserci:

pochi ingredienti per ren- dere presente una fetta di Marghera alla sfilata dei carri di Carnevale per le vie cittadine. …Alcuni parroc- chiani delle due comunità, il

coinvolgimento delle suore da poco arrivate, qualche abito riciclato, un’automobile in maschera per l’occasione e tamburi e risate a non finire! Bel pomeriggio di condivisione e festa! E chissà…speriamo che il muovere i primi passi insieme in allegria sia di buon auspicio per il cammino futuro! Tiziana

11 f

ebbraio

m

aDonnaDi

L

ourDes

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iornataDeLL

ammaLato

.

La Giornata mondiale del malato fu istituita il 13 maggio 1992 da papa Giovanni Paolo II.

A partire dall’11 febbraio 1993, la memoria liturgica della Madonna di Lourdes ha assunto anche il carattere di “momento speciale di preghiera e di condivisione, di offerta della sofferenza”. Art. a pag. 40, 41

Matrimonio di a

LessanDra

D

e

P

atree

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ranCo

n

iCoLa

13 f

ebbraio

Alcune operatrici, Nadia, Lia e Laura hanno ideato e realizzato un momento di incontro e fraternità in occasione dell’ultimo giorno di carnevale per intratte- nere i nostri anziani regalando oltre che l’allegria anche galani e fritelle.

Notizie - Notizie - Notizie

12

(13)

Che divertimento martedì grasso! No, non siamo andate a Venezia in piazza San Marco alla mega festa mascherata! Neanche a Mestre in piazza Ferretto tutta illuminata! Abbiamo passato la giornata in oratorio a San Pio X a Mar- ghera! E non è che il divertimento sia stato meno!

Infatti c’è stata la festa riservata ai “diversamente giovani” (così ci piace definirli), dagli “anta” in su.

Alle 15,30 hanno cominciato ad arrivare i nostri nonni e le nostre nonne e, chi voleva, poteva passare in “sala trucco” per immergersi nella festa in modo totale e farsi, così, dipingere in viso tutto quello che voleva.

E la t

omboLa

? Certo, ormai è una tradizione alla quale non si può rinunciare!

E allora via ai numeri! Fritoe e galani hanno fatto la loro parte.

Allegria e letizia hanno condito questo pomeriggio che si è concluso, troppo presto, con un gioioso “Arrivederci all’anno prossimo”

.

Laura Toso 18 f

ebbraio

Ritiro di Quaresima per i ragazzi e le famiglie del catechismo. Pag.30, 31

All’esterno i nostri volontari, Gianni e Maurizio,

anche con il brutto tempo, con costanza e altru-

ismo esemplari, hanno distribuito i frutti della

provvidenza il cui ricavato sarà devoluto per i

bisogni dei più sfortunati.

(14)

Notizie - Notizie - Notizie

14

23 f

ebbraio

bulliSmo? noGrazie. QualiSeGnaliPerPreveni-

reeQualeruoloDellafamiGliaPeraffrontare eriSolvereQueStoProblema.

Nuovo incontro nella nostra Sala teatro con il Dott. p

ietro loMbardo

, psicopedagogista, del Centro Studi di Verona. Art. a pag. 32

Si è svolta la preghiera vicariale indetta da Papa Francesco nella chiesa della Resurrezione alla.

«Dinanzi al tragico protrarsi di situazioni di conflitto in diverse parti del mondo, invito tutti i fedeli ad una speciale Giornata di preghiera e digiuno per la pace il 23 febbraio prossimo.

La offriremo in particolare per le popolazioni della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan. Come in altre occasioni simili, invito anche i fratelli e le sorelle non cattolici e non cristiani ad associarsi a questa iniziativa nelle modalità che riterranno più opportune, ma tutti insieme»

12 m

arzo

Il 12 marzo del ‘40, con le parole “Gesù, Gesù, Gesù...

vado!”, san Luigi orione, Padre Spirituale dei nostri sacer- doti e fondatore della PiccOla OPeradella divina PrOvvi-

denza, tornava al Signore. E’ stato proclamato Santo da San giOvanni PaOlO ii il 16 maggio 2004. Era nato a POntecurO-

ne (Al) il 23.06.1872.

l

enOStre

P

iccOle

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OMunitàFeSteggianOOggiillOrO

21°

anniverSariO

Che cosa sono le Piccole Comunità?

Sono gruppi di persone di ogni età che si ritro- vano nelle case una volta al mese per ascoltare la Parola di Dio, come facevano le prime comu- nità cristiane. La parte centrale del nostro incon- trarci a piccoli gruppi è proprio ascoltare Dio che ci vuole parlare per accompagnarci nelle tante circostanze della vita.

Una delle Piccole Comunità

(15)

Abbiamo ricordato il 21°

anniversario condividendo il tema della serata nell’oc- casione della “ciotola di riso” in Centro Giovanile con la presenza di rappre- sentanti di molte Piccole Comunità.

14 m

arzo

La parola “

ceneri” richiama la funzione liturgica che caratte-

rizza il primo giorno di quaresima, «Convertitevi e credete al Vangelo» esprime, oltre a quello penitenziale, l’aspetto posi- tivo della Quaresima che è tempo di conversione.

E’ stata celebrata la solennità liturgica dello sposo di Maria, san Giuseppe, a Gesù Lavoratore. Questo giorno è stato anche la festa della Congregazione delle nostre sorelle suor Teresa, suor Angela e suor Lucia che hanno rinnovato la loro scelta di consacrazione attraverso la rinnovazione dei voti di povertà, castità e obbedienza.

21 m

arzo

Un abbraccio e un augurio per il nostro dOn lucianO degan che festeggia le sue 71 primavere

.

23 m

arzo

Oggi il nostro Parroco dOn giuSePPe ha festeggiato i suoi primi 50 anni. Buon Compleanno! Dopo la Santa Messa delle 10.00 del 25 Marzo, don Giuseppe avrà il piacere di accogliere quanti lo desiderano in Centro Giovanile per un brindisi e un buffet.

25 m

arzo

Con la

dOMenica delle

P

alMe

inizia la Settimana Santa che precede il grande evento della r

eSurrezioneDi

G

eSù

.

15

(16)

Prima “Osanna”, poi “Crucifige”.

Fu un voltafaccia?

O forse anche no?

Cronaca della cattura di un innocente

Ad una lettura attenta, i racconti della passione di Gesù hanno da sempre lasciato irrisolti molti interrogativi. Innanzitutto com’è stato possibile che il popolo, dopo la trionfale accoglienza riservata a Gesù al suo arrivo a Gerusalemme, trascorsi solo pochi giorni abbia cambiato idea così drasticamente tanto da chiederne la crocifissione? E poi a cosa è servito il tradimento di Giuda, considerato che Gesù era conosciuto benissimo dai suoi nemici per tutte le volte che aveva predicato nel tempio? Infine perché, per giudicare Gesù, hanno dovuto scomodare le autorità religiose in piena notte convocando così frettolosamente il sinedrio?

A tutti questi interrogativi ha dato una risposta plausibile l’autorevole biblista Rudolf Pesch con una convincente ricostruzione secondo cui i fatti sarebbero andati molto diversamente da come apparirebbe da un’analisi superficiale dei testi.

Il racconto degli evangelisti ci dice che il popolo ebraico adorava Gesù, le folle accorrevano in massa attorno a lui; riuscire a catturarlo sarebbe stato molto problematico per coloro che lo volevano uccidere;

essi avrebbero dovuto vedersela con la folla inferocita che lo avrebbe

difeso strenuamente nel caso avessero tentato di arrestarlo.

La riflessione

16

(17)

Le autorità religiose, a cui dava molto fastidio perché di fatto da lui esautorate, disponevano soltanto delle guardie del tempio; questi erano soltanto un manipolo di sgherri del tutto insufficiente per affrontare la massa di persone che attorniava Gesù; ci sarebbero volute le legioni romane, ma tutto sommato agli occupanti Gesù faceva comodo perché ammansiva gli animi esagitati di quanti volevano ribellarsi alla dominazione straniera.

Fu così necessario il tradimento di Giuda; questo non tanto per riconoscerlo, visto che sapevano bene chi fosse, bensì per informare i suoi nemici di dove e quando sarebbe stato possibile catturarlo con le esigue forze a disposizione del tempio senza incontrare alcuna resistenza.

In definitiva, secondo la teoria di R

udolf

P

esch

, fu necessario agire di sorpresa con un blitz, un’azione fulminea, arrestarlo quando non era protetto dal popolo; se venne convocato frettolosamente il sinedrio in piena notte, questo fu per giudicarlo e condannarlo subito a morte, prendendo in contropiede quanti sarebbero potuti intervenire a sua difesa.

E quando al mattino Ponzio Pilato chiese chi graziare, le folle che seguivano Gesù erano ancora ignare di quanto

accaduto al loro maestro; quelli che si erano radunati erano solo gli amici di Barabba che si erano preparati per tempo allo scopo di invocare la sua liberazione; quindi chi chiese la crocifissione di Gesù non fu il popolo ebraico, da sempre ingiustamente accusato di essere responsabile della sua morte, bensì un ristretto gruppo di fanatici zeloti che erano stati opportunamente istigati dalle autorità religiose.

Riflessione di Diego Righetti

17

(18)

Parrocchia viva

Un Presepe “diverso”

Quest’anno abbiamo pensato di cambiare completamente stile.

I ragazzi del catechismo hanno seguito un percorso in queste quattro domeniche d’avvento; hanno parlato dei doni.

Marta, Marco ed io, abbiamo pensato che Gesù è il più grande regalo dato ad una famiglia.

Il presepe di quest’anno rappresenta la nostra quotidianità, mettendo al centro della casa e della famiglia, come esempio, tre cose: la prima è la Sacra Famiglia, la seconda la Bibbia che è la parola di Dio, la terza è una finestra dalla quale si può vedere fuori, cioè il mondo.

Poi ci sono gli alberi posti ai lati del presepio. L’albero, per me, rappresenta sia la vita sia la famiglia, perché da un germoglio, crescendo, formerà altri rami.

Poi è stato chiesto alle catechiste di far scrivere ai ragazzi una preghiera o una frase da attaccare sugli alberi come fosse l’albero di Natale che ognuno di noi ha nella propria casa.

Volevamo ringraziare tutte le catechiste e aiuto catechiste, Katya e Don Giuseppe, Don Albino e Don Luciano.

Lo Staff del presepio

augura a tutti un

sereno e felice Natale

e un felice anno nuovo

Marco, Marta, Mattia 18

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19

Siamo in viaggio verso il Re

Tanti sono gli appuntamenti che hanno visto coinvolti i bambini della Scuola Materna nel mese di Dicembre, ne raccontiamo alcuni:

Lunedì 4 Dicembre, è venuta a trovarci una classe di terza CFP dell’Istituto Salesiano San Marco insieme al prof e al Direttore. Ma lasciamo la parola ai bambini….

“Mi sono divertito tanto, abbiamo fatto insieme a questi nostri amici grandi un calendario dell’Avvento. Ci hanno aiutato a punteggiare le finestrelle e a colorare quattro immagini che raccontano la storia della nascita di Gesù.”

“Alcuni ragazzi sono venuti nella mia classe e mentre lavoravamo abbiamo anche cantato, io gli ho raccontato tante cose di me.”

“Finito il Calendario siamo andati tutti in sala giochi e Don Enrico ci ha parlato della nascita di Gesù”

“Abbiamo fatto loro un regalo, abbiamo cantato tutti insieme la canzone Siamo

in viaggio verso il re”.

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Qui Scuola Materna

Eh sì abbiamo concluso questa bellissima mattinata cantando la canzone che ci ha accompagnato per tutto il periodo di Avvento e che ha coronato la recita di Natale di Sabato 16 Dicembre.

Un recita all’insegna della semplicità ma con un messaggio chiaro che ci hanno dato i bambini: Non importa se Gesù nasce in autunno, in primavera, in estate o in inverno, l’importante è che ci sia sempre l’amore di Gesù nei nostri cuori.

Anche i più piccolini, Giovedì 21 Dicembre, hanno augurato un Buon Natale

ai loro genitori cantando che è bello, che è gioia restare insieme a Gesù. Tutti i

bambini di ogni nazionalità hanno imparato che il Buon Natale è vivere la gioia,

la pace, l’amore, la solidarietà. Anche se siamo di credo diversi, questi sono valori

che ci uniscono! Beh un Dicembre ricco di attività e di esperienze ma ne avremo

ancora tante altre…. alla prossima! Le maestre della Scuola Materna

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“Per la luna, per le stelle… per tutta la creazione, per la vita che ci hai dato, io ti canto mio Signore”, è questo il motivo per cui i bambini e le famiglie della Scuola Materna si sono riunite insieme alla Comunità parrocchiale nella Celebrazione eucaristica Domenica 4 Febbraio.

Un segno forte per ringraziare Dio per il dono della vita, per il dono di questi bambini che ci sono affidati.

“Laudato sii Signore mio”, è l’inno

di lode che i bambini hanno cantato

come canto iniziale, per poi proseguire

nell’animazione della messa con delle

semplici preghiere uscite dal loro cuore,

e con l’offertorio, portando all’altare lo

zaino, il grembiule, le scarpe e il libro

di religione, segno di offerta a Dio del

cammino che i bambini stanno vivendo a

scuola. Le Maestre della Scuola Materna

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Nell’ambito di questa visita canonica l’8 gennaio diversi operatori e laici nostre parrocchie si sono ritrovati dapprima per una santa messa a Gesù Lavoratore e conclusa poi in Patronato con una pizza insieme.

Presenti più di una cinquantina di parrocchiani assieme al Vicario provinciale don gianni giarOlO, a dOn

giuSePPe, dOn albinO e dOn lucianO e alle nuove suore.

Dopo la messa vi è stata una riunione plenaria, presenti parrocchiani di entrambe le comunità, per meglio capire cosa vuole il Patriarca con questa collaborazione pastorale.

carla Urlando, una rappresentante di Gesù Lavoratore ha illustrato in breve la storia della parrocchia, a partire dal 1940 con dOn arMandO berna primo parroco sino a don luca biancaFiOr nel 2017. Sessanta anni di vita attraversati dai mutamenti avvenuti nella zona, allora molto abitata con un primo villaggio costituito da case e baracche. A causa di una alluvione vi furono molti sfollati come pure furono evacuate case per ottenere gli spazi per la costruzione dei centri commerciali (Panorama, ecc.). Contro la buona frequenza degli inizi (156 bambini alle prime comunioni del 1956) è stata scarsa negli ultimi anni la popolazione praticante, soprattutto delle famiglie giovani.

Da parte dei parroc- chiani di Gesù Lavora- tore alcuni interventi manifestano con since- rità e apprensione i tan- ti problemi. In sintesi:

”La nostra è una parrocchia di periferia che non sta andando

“Due Parrocchieuna comunitàDifeDe

22

Gesù Lavoratore - San Pio X - Gesù Lavoratore

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bene, che si sta svuotando e dove tante famiglie giovani non frequentano. Ci stiamo preparando a una chiesa di anziani? Non siamo capaci di organizzare il catechismo, le persone si vergognano di far parte di questa parrocchia. Nonostante tutto abbiamo arramPiLanDia che in due giorni di manifestazione ospita 1000 persone e questo da 20 anni. Tra le persone delle due parrocchie ci si conosce più di quanto sembra.

In alcune cose non siamo sulla stessa lunghezza d’onda perchè abbiamo fatto percorsi diversi e ci vorrà tempo per legare. Da quando ci sono gli Orionini c’è stato un cambiamento positivo.”

Da parte di san Pio X una sintesi degli interventi: “Circa la collaborazione pastorale stiamo studiando la lettera del Patriarca facendo sintesi con delle domande su come vogliamo camminare assieme. Il 12 dicembre c’è stato il primo incontro coi due consigli pastorali mettendo per iscritto quanto detto. - Il suono delle campane a Gesù Lavoratore ripreso dopo due anni di silenzio è stato accolto dalle persone in modo positivo, segno che questa è ancora una chiesa viva che sta iniziando un nuovo cammino. - Non sappiamo ancora neanche noi cosa possiamo fare assieme, i consigli pastorali si parlano ma poi noi operatori non sappiamo le cose, cosa fare e come farle. Bisogna creare occasioni per conoscerci. - Tornando alla lettera del Patriarca bisogna insistere sulla parola “custodire”. Se custodisco la parola collaborazione mi domando “cosa ci chiede il Signore di fare?”

Il Patriarca ha dato degli orientamenti. Bisogna semplificare, tornare all’essenziale, fare piccole comunità come i cenacoli e sentirsi mandati nel mondo attraverso il proprio quotidiano, i gesti di ogni giorno, il lavoro, la casa, il vicinato, i fratelli.

- Facciamo fatica a comprendere la volontà di Dio. Vale la pena che la chiesa rimanga aperta se è questo che vuole il Signore. - Questo secondo i suoi tempi. La Parola di Dio infatti ci dice “le mie vie non sono le vostre vie, i miei pensieri non sono i vostri pensieri.“

Don Gianni commenta le considerazioni sen- tite dicendo che qui ha trovato persone convinte. Ringrazia il Signore della volontà di andare avanti: in futuro vi saranno da fare scelte drastiche.

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Vi dico grazie perché ci siete, siete venuti qui questa sera invece di starvene comodi a casa al caldo, grazie perché pur in mezzo a tante difficoltà state lavorando.

Don Giuseppe conclude affermando che una conversione pastorale importante domanda di dimenticare i parametri della nostra storia, dimenticare i 156 bambini di un tempo delle prime comunioni. Se rimaniamo attaccati a questi parametri non abbiamo ancora capito il periodo storico che stiamo vivendo. I problemi ci sono ma abbiamo qualcosa su cui lavorare.

Come già detto la serata si conclude con la pizza insieme. Irma Ubizzo

Gesù Lavoratore - San Pio X - Gesù Lavoratore

don Armando Berna e don Luca Biancafior

A Gesù Lavoratore ricordiamo che...

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Zennaro emanuele di anni 47 morto il 09.01.18

Duso Gino di anni 80 morto il 11.01.18

CalZavara orlanDo di anni 91 morto il 17.01.18

rossi maria di anni 91 morta il 21.01.18

lo GuerCio emilia di anni 93 morta il 31.01.18

sabbaDin noemi di anni 91 morta il 02.02.18

Cossi JolanDa di anni 95 morta il 23.02.18

GavaGnin serGio di anni 62 morto il 27.02.18

Sono ritornati nella casa del Padre:

“Chi crede in Me, anche se morto, vivrà!”

susanJ alDo di anni 94 morto il 12.03.18

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Giornata della Vita Consacrata

“Guardiamo a noi, cari fratelli e sorelle consacrati. Tutto è cominciato dall’incontro col Signore. Da un incontro e da una chiamata è nato il cammino di consacrazione. Bisogna farne memoria. E se faremo bene memoria vedremo che in

quell’incontro non eravamo soli con Gesù: c’era anche il popolo di Dio, la Chiesa, giovani e anziani, come nel Vangelo”.

Così papa Francesco si è rivolto ai religiosi e alle religiose.

Il giorno 2 febbraio 2018 a San Pio X si è tenuta la Celebrazione del Rinnovo delle Promesse Religiose dei Sacerdoti e delle Religiose presenti nelle nostre due Parrocchie.

Durante la Santa Messa, molto partecipata dalle due comunità, hanno rinnovato le promesse solenni di Povertà Castità e Obbedienza gli Orionini: don Giuseppe Volponi, don Luciano Degan e don Albino Bassanese (seppure assente per una improvvisa influenza) della Parrocchia di San Pio X di Marghera, don Stefano Bortolato, don Luca Ingrascì e Fratel Renzo Zoccarato dell’Istituto Berna di Mestre.

Anche la Comunità Religiosa delle Suore di San Giuseppe e San Marco provenienti dall’India che vivono nella parrocchia di Gesù Lavoratore hanno rinnovato le loro promesse religiose. Abbiamo volentieri raccolto la testimonianza di Suor Angela:

“Il 2 febbraio scorso, sono stata molto felice di celebrare e confermare i voti della mia vita consacrata. Ogni giorno ho donato la mia vita a Dio, confermando in questo speciale giorno i miei voti religiosi vivendo una meravigliosa esperienza.

La celebrazione eucaristica con i canti così significativi mi hanno fatto sentire e ricordare la mia prima professione. Sono stata molto felice di rinnovare i miei impegni assieme a Suor Lucia, e in spirito di unione anche con Suor Teresa che era temporaneamente a Kerala in India dove ha accompagnato sua mamma nell’ultimo suo viaggio terreno.

Aver rinnovato i voti assieme ai nostri sacerdoti don Giuseppe e don Luciano lo consideriamo un grande privilegio.

E’ stata una circostanza di grande gioia aver celebrato la giornata della vita consacrata in Italia con tante persone che apprezzano e rispettano il valore della vita religiosa.

Mentre abbiamo celebrato questa speciale giorno diciamo al mondo la felicità di appartenere al Signore.”

Carla Urlando

Vangelo Profezia

SPeranza

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Giovedì 8 febbraio 2018 è una ricorrenza importante per la parrocchia di Gesù Lavoratore, si ricorda infatti S

an Girolamo Emiliani

, patrono molto amato e sempre festeggiato dalla comunità.

Quest’anno la ricorrenza ha avuto un sapore particolare in quanto è la prima festa patronale vissuta con la nuova collaborazione pastorale, cioè con entrambe le parrocchie di Gesù Lavoratore e di San Pio X.

La festa ha trovato compimento nella messa comunitaria celebrata da don Filippo Gorghetto, amico da molto tempo della comunità, e concelebrata da tutti i sacerdoti del vicariato riuniti per condividere il momento di gioia.

Don Filippo ci ha ricordato, e cito sue parole:

“Quanto è consolante sapere da Girolamo che tutte le cose che facciamo possono essere una via per il cielo. Quanto bello è sapere che possiamo avere un tesoro in cielo. Che tante piccole azioni, scelte, decisioni, possono farci gustare già qui un piccolo tesoro che profuma di cielo.

Tante cose avrebbe da dirci San Girolamo,

credo, ma di questi tempi, in cui il mondo cerca di farci dimenticare Dio, di metterlo un po’ da parte, lui ci ricorda come vivere nella prospettiva di Dio é tutta un’altra storia, vivere nella prospettiva del regno dei cieli da un altro gusto a tutto quello che possiamo fare.”

Con il sincero augurio che San Girolamo possa insegnarci a gustare in modo diverso la nostra vita è terminata la messa, e come è buona pratica per la parrocchia di Gesù Lavoratore, sacerdoti e fedeli si sono riuniti in patronato e hanno concluso assieme con un rinfresco ed un momento di festa .

Giacomo Sorato

Gesù Lavoratore - San Pio X - Gesù Lavoratore

I l S ervo deI poverI

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Irolamo

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mIlIanI

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Balzano Zeudy Bragato Mathias Brasi Emma Brusò Christian Bulegato Stefano Causin Carlotta Chinellato Beatrice De Vittor Mattia De Vittor Thomas D’Onorio De Meo sara Esposito Alessia Faggian Gianni Faggian Maria Grazia Giopatto Sofia

Masci Alessandro Molinari Nicola Onorato Matteo Padovan Giacomo Penzo Pozzato Lorenzo Pitteri Isabel

Romano Giulia Salierno Angelica Scabello Jamal Tammone Nicola Tessaro Riccardo Trevisanello Paolo Visentin Vanessa

Ziggiotti Francesco Luciano

Le Catechiste:

Monica Folin, Monica Verde, Rosanna Vian, presentano i 28 ragazzi/e

che riceveranno Gesù

per la Prima Volta

il 20 Maggio

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Parocchia viva

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Incontro con

un amico speciale: Riccardo

La prima settimana di febbraio abbiamo avuto il piacere di ospitare in patronato il nostro amico Riccardo, chierico giovane, simpaticone, un vulcano di energia!

Venerdi 9 ha incontrato i ragazzi di 1° e 2°media: i nostri preadolescenti, forse il gruppo più “ tosto” da coinvolgere..

E invece, come le volte precedenti, Riccardo ha saputo trascinarli e farli interagire moltissimo (un applauso anche ai nostri ragazzi!!) grazie alla sua bravura e alla sua fantasia davvero unica!

Pochi “ strumenti “: bicchieri colorati, fogli bianchi e pennarelli.

Parola d’ordine: aprire i propri cuori e tirar fuori pensieri ed emozioni.

Prima un piccolo gioco a squadre tra i Ping, i Pong e le Onde per creare la piramide di bicchieri colorati più alta e creativa, non un semplice gioco fine a se stesso... scegliere di crederci e riuscire...poi tutti seduti in cerchio “ per vedersi tutti in viso l’uno con l ‘altro” e, foglio e pennarello alla mano, aprirsi alle confidenze; poche domande ma piuttosto efficaci che hanno fatto un po’ “ traballare” i ragazzi...

Le cose che rendono bella la tua vita, quelle che non sopporti, quali sono i propri difetti e i talenti/ capacità.

Aiutoooo... è uscito di tutto!!

Sicuramente per tutto il gruppo la famiglia e gli amici sono il top ma in fondo alla classifica sono finiti la scuola (poveri prof.!!), le regole dei genitori, le litigate tra amici..

Abbiamo scoperto però di avere tra i nostri ragazzi bravi sportivi,

musicisti, amici del cuore.. L’importante é scegliere le cose giuste...

Quasi senza accorgersene un’oretta è volata via e quando Riccardo ha cominciato a raccontare un po’ della sua vita di adolescente un po’ ribelle, che dopo la Cresima era letteralmente fuggito da Chiesa e Oratorio, abbiamo notato gli sguardi meravigliati dei ragazzi che sicuramente stavano pensando

Scegliere ...

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“Ma come, proprio lui che ora si prepara a diventare un sacerdote??

Come può essere vero?”

Grazie ad un origami speciale (vedere per credere) Riccardo ha saputo spiegare ai ragazzi che Dio è qualcosa di grande, di unico, un amico sempre pronto a darci una mano e a farci guardare dentro noi stessi e a farci trovare la via giusta nella nostra vita...

Siamo partiti da un foglio bianco e ci siamo ritrovati tra le mani decine di crocifissi di carta fatti dai ragazzi!!

Grazie Riccardo, sei un ragazzo pulito, generoso, pieno di energia... il Signore ti ha scelto e tu ti sei fatto trovare nel momento giusto al posto giusto..

Ci hai creduto... Hai scelto...

Silvana D’Iseppi e le catechiste di 1a e 2a media

Scegliere Lui...

Poesia Alto sulla croce,

sta del mondo il Redentore.

Un grido squarciò l’aere

e d’esso ancor è pregna la terra.

Dalla croda l’eco rimbalzò nelle valli,

il vento lo portò nei deserti, l’onda, sui lidi lontani.

L’udiron le galassie e le stelle del firmamento,

l’udì il ciel, ov’è Colui

che all’universo da movimento.

E s’ode ancor quel grido venir da lontano.

E’ il grido di Gesù dalla croce che all’uomo tende la mano

il Grido

Remo

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“Un’Alleanza con la A maiuscola”

“La connessione tra me e Gesù

é eterna e infrangibile”

Questa frase, o meglio questo messaggio inviato da una ragazza di prima media, sintetizza il contenuto della “Domenica Insieme” tra genitori e ragazzi del catechismo, vissuta il 18 febbraio, come inizio del cammino di Quaresima.

Stimolati dalla visione di alcuni video preparati dagli animatori, abbiamo parlato delle nostre

“alleanze” e “connessioni”, alcune positive, altre no.

Siamo arrivati a comprendere che l’Alleanza da cui partire, è quella con la A maiuscola, quella che Dio Padre ha fatto con l’uomo, pensando proprio a me, senza chiedere nulla in cambio, quando ha mandato suo Figlio Gesù a dirci “Io per te ci sarò sempre!”

Ecco perché il nostro modo di vivere deve entrare in “connessione” con Gesù, perché con Lui siamo sicuri di non restare soli.

I bambini più piccoli hanno riflettuto sul tema colorando vivaci arcobaleni e scrivendo i loro impegni per la Quaresima: alleanza

con Gesù attraverso la preghiera, alleanza con chi mi sta vicino dicendo grazie, chiedendo scusa, invitando a giocare proprio quel compagno lasciato in disparte….

I ragazzi più grandi dopo aver riflettuto insieme, hanno utilizzato, con sommo piacere, i loro cellulari

30

Parrocchia Viva

A

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per inviare a Lorenzo messaggi di riflessione da condividere poi anche con i genitori, a conclusione della giornata. Eccone alcuni:

“…mi impegno a usare meno gli apparecchi elettronici e a stare di più con la mia famiglia…”

“…il cellulare a volte va spento per vivere la propria vita…”

“…Gesù per me è un amico importante che ti resta sempre vicino nei momenti più difficili e nei momenti felici…”

“…mi porto a casa il significato di Alleanza, cioè: UNIONE, PROMESSA, FEDELTA’…”

Il contributo realizzato da bambini, ragazzi e genitori in questa giornata, è stato raccolto in un cartellone posto in Chiesa, come segno visibile per tutta la comunità.

In questa “domenica insieme”

abbiamo fatto esperienza di

“connessione” tra noi in modo semplice e autentico, mettendo in pratica la condivisione come valore che aiuta a crescere, perché ci fa uscire dal nostro io per andare incontro all’altro.

Anna Paola Sartor

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Parrocchia viva

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E’ stato un incontro molto interessante quello tenutosi con il psicopedagogista

dott

. P

ietro

L

ombardo

nella sala teatro, il 23 febbraio. E’ stato affrontato un

tema molto attuale, quello del B

ullismo

. Il profilo del bullo è stato delineato come quello di un ragazzo preadolescente aggressivo e spavaldo che incontra la vittima (in genere un coetaneo).

Il comportamento deviante del bullo non è altro che l’espressione di un disagio familiare e della mancanza di valori. E’ molto importante sin dall’infanzia cogliere i segnali di disagio per fare prevenzione sin dalla scuola primaria. Il ruolo del genitore

è decisivo nello sviluppo evolutivo del figlio perché deve essere in grado di dare un’educazione fondata sul rispetto, la comunicazione, l’ascolto, l’autenticità, l’onestà. L’adolescente non è un problema ma una domanda di cura, sicurezza, affetto, protezione. Il genitore dovrebbe quindi dopo aver letto la domanda dare delle risposte in grado di orientare il figlio verso la costruzione dell’identità (realizzazione del ”progetto felicità“ come dice Lombardo). Se un genitore non trova delle risposte valide si cade in un meccanismo “lup” ovvero in un circolo vizioso. Ciò che conta, ha evidenziato Lombardo, è coltivare nei nostri ragazzi una profonda autostima perché solo così si diventa responsabili delle proprie azioni. Più forte è l’autostima maggiore è la solidità psicologica. E ancora, conclude Lombardo, l’autostima è fonte di perenne crescita. Cristina Pasqualetto

Bullismo? No grazie!

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Famiglia e Giovani: Insieme per L’Evangelizzazione

Roma 24-26 gennaio 2018

Per il secondo anno consecutivo abbiamo partecipato al convegno di tutte le parrocchie ed i santuari orionini d’Italia: un appuntamento di riflessione ed approfondimento sulle tematiche dei giovani e della famiglia.Il ritrovarsi insieme, particolarmente con coloro che svolgono un ruolo attivo nelle parrocchie e nelle realtà orionine costituisce una bella manifestazione di comunione ecclesiale, ed anche occasione per ricevere l’indicazione

di una prospettiva e l’assunzione di una metodologia, per quanto possibile, condivisa.

Incontri di questo tipo non possono certo offrire risposte a tutte le domande, né tantomeno riuscire a esaminarle nella loro globalità. Danno certamente molti spunti!

La condivisione è passata per i lavori “di gruppo” a ciascuno dei quali è stato assegnato un ambito specifico della pastorale da approfondire, ed anche attraverso le testimonianze di coppie e di giovani che hanno raccontato le loro esperienze personali.

Queste le parole che hanno accompagnato le giornate: Relazioni, Bisogni, Eventi, Bellezza, Accoglienza, Fedeltà, Responsabilità Educativa ma anche Ostacoli, Chiusure, resistenze, periferie Esistenziali.

La parrocchia è famiglia di famiglie ed è e chiamata a costituirsi come tale: casa accogliente, madre, segno dell’amore di Dio. C’è bisogno di uno sguardo nuovo sulla famiglia. Non esiste un nuovo Vangelo sulla famiglia, ma il Papa ci invita a leggere con occhi diversi la vita delle famiglie. Questo significa riuscire a pensare anche ai momenti di crisi come una possibilità. Esistono situazioni problematiche, dobbiamo interrogarci con l’aiuto di tutta la comunità per raccogliere le sfide della famiglia di oggi. Dobbiamo chiederci “come” portare il Vangelo nelle nostre famiglie e “come”

far capire ai giovani che Cristo c’entra con la loro vita; dobbiamo cercare con tutte le modalità possibili di attirare le persone, creare rete, suscitare desideri, curiosità, domande e ritorni.

Siamo chiamati a un cammino di amore, misericordia e vicinanza a tutte le famiglie:

sia il nostro impegno, la nostra preoccupazione, il nostro intento pastorale.

Gigi Malavolta, Paola Busato, Piero Condotta e Silvana De Lazzari

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Iscritto a: 1 anno di Licenza in Teologia Patristica (Pontificia Università Gregoriana) Centro Vocazionale Diocesano - Civita Castellana.

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