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Copia tradotta dalla spagnuola nell'italiana favella della Prammatica Sanzione di S.M. Cattolica Agnelli (Lugano) In Madrid, 1767

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Copia tradotta dalla spagnuola nell'italiana favella della Prammatica Sanzione di S.M. Cattolica

Agnelli (Lugano) In Madrid, 1767

Biblioteca Salita dei Frati, Lugano

Shelf Mark: BSF 52 Aa 25 (7)

Persistent Link: https://doi.org/10.3931/e-rara-54846

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TRADOTTADALLA SPAGNUOLA NELL’ ITALIANA FAVELLA

DELLA

PRAMMATICA SANZIONE

D I

S. M. CATTOLICA

■In forza di Legge , per / ' espulsione della Compagnia da ' Regni di Spagna , occupazione de ’ suoi Beni , e proibizione del suo ri¬

stabilimento in verun tempo con le più precise precauzioni in detta Prammatica Sanzione espresse fanno 17G7*

Iu MADRID ed In LUGANO Per gli Agirsllj « Comp, 1767.

(3)

t ' : " 'J9

(4)

r

PRAMMATICA . SANZIONE

PER L’ESPULSIONE VE ' GESUITI D A’ D 0 M 1 N J

D I

8. M. CATTOLICA.

D

ONdi Castiglia ,CARLO diper Leone ,la grazia di diAtagoncf,Dio Re delle Due Sicilie ec. ec. ec. AlSerenissimo Principe Don C A R L O mio carissimo ed amato Figlio , agì ’ Infanti , Pre¬

lati , Duchi , March si , Conti , Priori degli Ordini , Commenda -ori , Presi¬

denti , Uditori , Intendenti , Affitten¬

ti , Governa ori , e ad ogni qualsisia Giudice e Ministro di questi miei Re¬

gni , sia di qualunque stato , condi¬

zione , qualità e preminenza , a tutti sì presenti , che futuri , e a ciasche¬

duno di voi ec. Sapiate , che essendomi uniformato al sentimento de’ Soggetti del mio Real Consiglio nello straordina¬

rio , che si fece per motivo delle con-

(5)

«onsulte sopralepassate occorrenze, nella consulta de' vèruinove di Gennajo prossimo passato e quanto sopra di essa, convenendo nel medesimo dettame , mi hanno esposta pedone del più elevato carattere e delia più accreditata espenen- 2a :stimoUto inoltre dagravissime cagioni relative alla obbligazione , in cui mi trovo costi.uito , di mantenere in su¬

bordinatone , tranquillità , e giustizia i miei Popoli , ed altre urgenti , giu¬

ste , e necessarie , che riservo nel mio Beai’ animo : usando della suprema autorità economica , che l’Onnipotente Iddio ha depositata nelle mie mani per la protezione de' miei Vassalli , e poc il rispetto dovuto alla mia Corona , sono venuto in determinazione di scacciare da tutti li miei Dominj di Spagna , Indie , Isole Filippine , e sue adiacen¬

ze i Regolari della Compagnia tanto Sacerdoti , come Coadiutori , e Laici, che hanno fatta la prima professione , e li Novizj , i quali volessero farla , e che si occupino tutti li Beni , che possiede la detta Compagnia ne’ miei Dominj , e per l’esecuzione uniforme in tutto ciò , ho dato piena , e pri¬

vativa commissione , ed autorità con altro mio Real Decreto del 27. di Feb- brajo al Conte à'Aranda Presidente dei mio Consiglio , con facoltà di proce-

(6)

dere colle pronte provvidenze a misura delle occorrenze.

I . Ho determinato di ordinare , che il mio Consiglio faccia pubblicare in tutti questi Regni lasovracirata Reale mia ri¬

soluzione , manifestando agli altri Ordini Religiosilasoddisfazione , confidenza , e stima , eh' essi meritano per la loro fe¬

deltà , dottrina ,ed osservanza di vita Re¬

ligiosa , esemplar servigio alla Chiesa , accreditato ammaestramento de’ loro stu- dj , e sufficiente numero d’Individui per assisterea’ Vescovi , Prelati , e Parrochi, nel pascolo spirituale per îe anime , c per il loro distaccamento da' negozj ,ed affari diGoverno , come alieni dalle cure Seco¬

laresche , e solo applicati alla vita esem¬

plare , e monadica .

li. Egualmente farà

saperea’

Pre¬

lati Diocesani , Aggiunti , Capitoli Ec¬

clesiastici , ed altri Corpi Politici del Regno , che alla sola mia Real persona restano riservati i giusti , e gravi motivi, che con mio dolore hanno obbligato il mio Real animo a passarea questa necessa¬

ria provvidenza , valendomi unicamen¬

te della ecconomica podestà , senza proceder per altre vie , secondando con ciò l’impulso della Reale mia benignità come Padre , e Protettore de’ miei Po¬

poli .

III . Dichiaro , che nell’ occupazio¬

ne

(7)

6

re del temporale della Compagnia resti¬

no compresi i suoi Beni , ed Effetti sì mobili , che immobili , e redditi Ec¬

clesiastici, che legittimamente està pot- siede nel Regno , senza pregiudizio però de’ suoi carichi , della mente de’ Fon¬

datori , e degli alimenti vitalizi dei Religiosi , i quali saranno di cento ' Pezze per cadauno , vita loro natural

durante alh Sacerdoti , e novanta alli Laici pagabili dalla massa generale , che si so :mera de’ Beni della Compagnia

, I V. In questi alimenti vitalizi non saranno compresi i Gesuiti forastie¬

ri , i quali indebitamente sono nei miei Domin ) dentro de' Collegj , o suora di quelli , o in Case particolari vestendo salii to , o veste di Cherici Se¬

colan , o in qualunque modo sosterò im¬

piegati i dovendo tutti sortir da’ miei Regni senza veruna distinzione .

V . Neppur saranno compresi negli alimenti li Novizj , che volessero vo¬

lontariamente seguitar gli altri , per non essere ancora impegnati colla Pro¬

fessione , e per ritrovarsi essiancora in libertà di separarsi .

VI . Dichiaro , che sa qualche Ge- t fuito sortiste dallo Stato Ecclesiastico , ( dove ora si mandano tutti ) e dallo giusto motivo di risentimento alla Cor¬

te colle sue operazioni , o scritti , subi¬

to

(8)

tocesserà la pensione assegnatagli, e quantunque non debba presumersi , che il Corpo della Compagnia , mancando alle più strette , e superiori obbligazio¬

ni , intenti , o permetta , che qualche¬

duno de’ suoi Individui scriva contra il rispetto , e sommissione dovuta alla mia risoluzione sotto titolo , o prete¬

sto d’Apologia , o difese dirette a per¬

turbar la pace de miei Regni , o per mezzo d’emissarj secreti cospiri allo stes¬

so fine , in tal caso inaspettato cesserà immediatamente la pensione suddetta a tutti .

VII . Di sei in sei mesi sifarà ave¬

re la metà dell ’ annuale Pensione alli Gesuiti per mezzo del Banco del Giro con l’intervento del mio Ministro Re¬

sidente in Roma , il quale averà par¬

ticolare incombenza d’ indagare ciò , che fanno , e dicono , di saper quelli che muoiono , e quelli , elle per pro¬

pria colpa decadono dalla pensione per dedurne l’ammontare .

Vili , Sopra 1’ amministrazione , ed applicazione respettiva de’ Beni della Compagnia in opere pie ; cioè in do¬

ti di povere Parrocchie , Seminari Con¬

ciliari , Case di Misericordia , ed altri pietosi fini, sentiti prima li Vescovi in ciò , che sarà neceflàrio , e convenien¬

te , mi riservo di prendere separata¬

meli-

(9)

r

mente le opportune previdenze , senza che ne resti defrauda la ve a pietà, ne si pregiudichi la Causa pubblica , o il diritto del Terzo .

IX Proibisco sotto legge, e rego¬

la generale, che mai più possano es¬

sere ammessi in tutti li miei Regni , particolarmente veruno de’ Religiosi della Compagnia ne in Corpo di Com¬

mutanà , ne sotto alcun’ altro pretesto, orausa,e sopra ciò ne il mioConsiglio.nè qualunque altro Tribunale ammetterà istanza alcuna ; anzi fi prenderanno tutte le provjdenze piùsevere contra li contravventori, e quelli che daran loro

*ricetto , o vi coopereranno , castran¬

doli come perturbatori della pubblica quiete .

X. Nessuno degli attuili Gessiti Pro¬

fessi, benché abbando; asse la Religio.

iie con formale licenza del Papa , e restasseo Secolare, o Prete , o Frate d’ altra Religione potrà ritornare in questi Regni senza special mia licenza . XI . Ed in caso , che P ottenesse»

prese prima tutte le convenevoli infor¬

mazioni , dovrà prestar giuramento di fedeltà in mano del Presidente del mi®

Consiglio, promettendo di buona fede, che non tratterà ne in pub’ico , ne in privato coi Religiosi della Compagnia, nè col loro Generale , ne farà passi,

dili-

(10)

diligenze , ed insinuazioni s'i diretta*

mente , che indirettamente a favore della Compagnia sotto pena di esser trattato come Reo di Stato ; e servi¬

ranno contro di lui le prove privi¬

legiate .

XIJ . Neppure potrà insegnare, pre¬

dicare , uè confessare in questi Regni , sbilenche fossesortito come sopra dalla Compagnia , e si trovaste sciolto da la ubbidenzi al Generale , bensì potrà go¬

dere de' redditi Ecclesiastici che noti abbiano annesse lesuddette obbigazioni.

XIII . Nessun vassallo mio , benché sia Ecclesiastico , Secolare , o Religioso potrà cercar carta di Fratellanza , o' Aggregazione , come Terziario della Compagnia , nè altro potrà farlo in suo

nome , sotto pena d’esser trattato come Reo di Stato , e serviranno egualmente contro di lui le prove privilegiate .

XIV . Tutti quelli , che presènte¬

mente avessero delle carte di Fratellan¬

za dovranno presentarle al Presidente del mio Consiglio , o alli Conegitori, e Tribunali del Regno , affinchè le ri¬

tirino , e ne facciano rcg ttro , nè se ne possa d’or in avanti far uso , senza che sia ad essi d’ostacolo l’averle avu¬

te in passato , purché se ne faccia su¬

bito la consegna ; e la Giustizia farà nota particolare del nome delle Perso¬

ne

(11)

IO

ne , che le avran consegnare , accioc¬

ché in questo modo non restino sogget¬

te a qualche molestia .

XV . Chiunque manterrà corrila on - stenza coiGesuiti per esser questa gene¬

ralmente , ed assolutamente proibita , sarà castigato a proporzione della colpa commessa .

XVI . Proibisco espressamente , che niuno possa scrivere , declamare , o ec¬

citar altri a farlo ne in favore nè contra questi provvedimenti ; anzi im¬

pongo a tutti li miei Vassalli il si¬

lenzio in questa materia , e voglio , che li Contravventori siano castigati come Rei di lesa Maestà .

XVII . Per togliere le alternazio¬

ni , e male intelligenze tra li Parti¬

colari , ai quali non appartiene il giu¬

dicare , nè interpetrare gli ordini del Sovrano , ordino espressamente , che niuno scriva , stampi , nè componga relazioni , o Opere concernenti l'espul¬

sione de’ Gesuiti da’ miei Dominj sen¬

za special licenza del Governo . Proi¬

bisco al Giudice della Stampa , ai suoi suddellegati , ed a tutti i Tribu¬

nali di Giustizia de* miei Regni di con¬

cedere tali permeisi , o licenze , es¬

sendo unicamente riservata tutta ques¬

ta ispezione al Presidente , e a’ Minis¬

tri

(12)

IT

tri del mio Consiglio con notizia del mio Fiscale .

XVIII . Incarico strettissimamen¬

te a’ Reverendi Prelati Diocesani , ed altri Superiori degli Ordini Regolari di non permettere , che i loro subor¬

dinati scrivano , stampino o declami¬

no sopra questa Risoluzione , perche si faranno respondevoli della non spera¬

ta infrazione commessa da chiunque sia¬

si di loro ; quale dichiaro essercom¬

presa nella legge del Sig. D Giovan¬

ni Primo , e nella Real Cedola spe¬

dita circolarmente dal mio Consiglio a’ 17. Settembre dell’ anno passato per sua più puntuale esecuzione ; Perciò tutti debbono attendervi , perche ha di mira 1’ ordine pubblico e la riputa¬

zione de medesimi Individui , per non attirarsi gli effetti del mio Reale spiacere.

XIX . Ordino al mio Consiglio , che uniformandosi a quanto si è di sopra espresso faccia spedire , e pubblicare la Real Prammatica nei modi , e forme più precise , e convenienti , affinchè giunga a noti¬

zia di tutti i miei Vassalli , e sia s inviolabilmente osservata : Si pubblichi¬

no , e si eseguiscano dalle Giustizie, e Tribunali Territoriali le pene , che restano dichiarate contro di quelli , i quali ardiranno di opporsi al pun¬

tila-

(13)

Il

tuale , pronto , ed invariabile com¬

pimento di queste disposizioni , al qual fine fi abballeranno tutti gli ordini necessarj a preferenza di qua¬

lunque altro più importante affare , poiché questo interessa il mio Real servigio , in sequela di che ho co¬

mandato di rimetter copia del mio Real Decreto a' Consiglj d’ Inquisizio¬

ne , delle Indie , degli Ordini , e di Azienda , affinchè ne sieno infor¬

mati , e vi diano compimento ; e perche sia puntualmente , ed invariabi 'mente osservato in tutti li miei Domin / dopo essersi quest' oggi pubblicato in pien Consiglio il Real Decreto de’ 17. Marzo , che con¬

tiene l' anteriore risoluzione , che si comandò di osservare , e di adem¬

pire secondo , e come in quello resta espresso , si è perciò determi¬

nato di spedire la presente in forza di Legge e di Prammatica Sanzione , come se fosse fatta , e promulgata nelle Corti , poiché Voglio che sia e venga considerata per tale senza contravvenirvi in alcuna guisa Per la qual cosa essendo necessa¬

rio , derogo , ed annullo tutto ciò, che fosse , o esser poteste contrario a questa , per la quale anzi in¬

carico a’ Molto Reverendi Arcivesco¬

vi,

(14)

I

Vl , Vescovi , Superiori di tutti gli Ordini Regolari de’ Mendicanti , e de’ Monaci , a’ Visitatori , Provviso¬

ri , Vicarj , e a tutti gli altri Prelati , ed Ordini Ecclefiailici di questi miei I Regni , affinchè osservino 1' espressa Legge , e Prammatica , come in essa si contiene , senza permettere , die sotto verun pretesto si contra- venga in maniera alcuna a quanto in essa si ordina , e comando inoltre a quelli del mio Consiglio , al Presi¬

dente , agli Uditori , Alcaldi della mia Casa , e Corte , e delle mie Udienze , alle Cancellerie , agli Assistenti , Governatori , Alcaldi Mag¬

giori , ed Ordinar ) , e tuf i gli altri Giudici , e Tribunali di tutti i miei Dominj , affinchè osservino , adem¬

piscano , ed eseguiscano la sovracita- ta Legge , e Prammatica Sanzione , e la facciano osservare , ed adempi¬

re in tutto , e per tutto , dando perciò quelle provvidenze , che si richiedono , senza che sia necessaria maggior dichiarazione di questa , che dee sortire il suo puntuale effetto fino dal giorno stesso , che verrà pubbli¬

cata in Madrid e, nelle Città , Ville , e Luoghi di questi miei Re¬

gni nella forma praticata , così convenendo al mio Reale Serviggio,

alla

(15)

i4

alia tranquillità , al bene , ed alla utilità della Causa pubblica de’ miei Vassalli , e perche questa è la mia volontà , voglio , che alla Copia di questa mia Car;a firmata da Don Ignazio Stessano de Higareda mio più anziano Scrivano di Camera , del Governo , e del mio Consiglio si presti la medesima fede , e credito , come ali’ Originale stesso .

Data nelPardo atti z. A’Aprile 1767.

IO IL RE . Io Don Giuseppe Ignmio de Goy-

neqtte Segretario del Re nostro Si¬

gnore 1’ ho fatta scrivere per suo comando ~ Il Conte d’Aranda . Don Francesco Cepeda ~ Don Giacinto De -Iudo ^ Don Francesco de Salazar y Aguero “ Don Giuseppe Emanuele

Dominguez .

Registrata " Don Niccola Eerdugo Tenente della Cancelleria Maggiore ~ Don Niccola Berdugo .

PUBBLICAZIONE.

N

Ella Cittàdel mese d’ Aprile del

di

Madrid

alii

176due7.

avan .i le Porte de! Reale Palazzo in faccia del Balcone principale del Re

1*•/ a

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RE Nostro Signore , e nella Porta di Guardalaxara , dove fi fa il pubblico Incanto , e Conimercio delli Mercanti, ed Officiali , trovandosi presenti Don Pietro d’ Aviìa y Soto, Don Gio : Anto¬

nio di Penaredonda , Don Benedetto de Bareda , Don Pietro Ximenes de Mesa Alcaldi, della Gasa , e Corte di SUA MAESTÀ’ . si pubbli cò la

REAL PRAGMATICA SANZIONE

antedetta con Trombette , e Timpani per voce di Banditore pubblico , trovandosi presenti diversi Fa .'.ti della detta Real Casa , e Corte , e mol¬

te altre persone , di che certifico “ Io Don Francesco Lopez Navamuel Scrivano di Camera del RE Nostro Signore , e di quelli , che risie¬

dono nel suo Consiglio .

D . Francesco Lopez Navamuel . Questa è una Copia della REALE PRAMMATICA SANZIONE giusta il suo Originale , e della pubblicaron»

di essa , del che ne faccio sede oc.

(17)

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