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COMUNE DI MANIACE PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA 2022/2024 ANALISI DEL CONTESTO

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COMUNE DI MANIACE

Provincia di Catania

Via Beato Placido, 11/13 – 95030 Maniace Tel. ( 095) 690139 - Fax ( 095 ) 690174

www.comune.maniace.ct.it

e-mail: comunedimaniacect@legalmail.it segreteria@comune.maniace.ct.it

Cod. Fisc. : 93005530873 - P. IVA : 01781170871

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA 2022/2024

ANALISI DEL CONTESTO

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Analisi del contesto esterno

evidenzia come le caratteristiche dell’ambiente nel quale l’amministrazione opera, con riferimento, ad esempio, a variabili culturali, criminologiche, sociali ed economiche del territorio possano favorire il verificarsi di fenomeni corruttivi al proprio interno. A tal fine, sono da considerare sia i fattori legati al territorio di riferimento dell’amministrazione, sia le relazioni e le possibili influenze esistenti con i portatori e i rappresentanti di interessi esterni

In provincia di Catania e nello stesso capoluogo, la presenza di storiche e strutturate “famiglie” mafiose non impedisce la parallela esistenza di aggregati criminali di livello inferiore, ma non per questo di minore aggressività e pericolosità. Si aggiungono poi sodalizi ancor meno organizzati, perlopiù votati a reati di tipo predatorio, caratterizzati da una certa fluidità delle alleanze e dalle cui fila le consorterie maggiormente consolidate traggono manovalanza.

In un contesto così articolato e caratterizzato dalla coesistenza di gruppi criminali di volta in volta contrapposti od associati secondo le convenienze contingenti, Cosa nostra catanese tende ad espandere la propria sfera di influenza oltre i confini della provincia di origine, spesso attraverso l’invio di propri i luogotenenti.

Se vere e proprie propaggini delle consorterie criminali catanesi sono state riscontrate nella vicina provincia di Messina e nell’ennese, ed influenze più o meno rilevanti nelle altre province confinanti, è da tempo ampiamente documentato che gli interessi criminali dei sodalizi etnei vengono proiettati su tutto il territorio nazionale, per arrivare a nuove opportunità di guadagno. In effetti, proprio la capacità di stringere accordi con quei settori dell’imprenditoria e della pubblica amministrazione che si dimostrano sensibili ai vantaggi economici derivanti dalla collaborazione con le consorterie, ha reso le famiglie mafiose capaci di generare intorno a sé un distorto consenso sociale.

Nel contesto criminale catanese, un posto di vertice spetta alla famiglia di Cosa nostra SANTAPAOLA ERCOLANO, il cui peso non appare diminuito a seguito della detenzione dei due capi storici - uno dei quali continua ad essere ristretto, come il figlio, in regime detentivo speciale - né dalla condanna di uno dei suoi esponenti di spicco (Arrestato nel novembre 2017 nell’ambito dell’operazione “Chaos” ed attualmente sottoposto al regime speciale di cui all’art. 41 bis OP), o dal più recente arresto di un altro soggetto (Il 19 settembre 2019 a Paternò (CT) la Polizia di Stato ha tratto in arresto un pregiudicato destinatario di Ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso il precedente 18 settembre dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catania, responsabile di estorsione aggravata dal metodo mafioso in concorso), legato da vincoli familiari ai capi del sodalizio.

L’organizzazione continua ad essere colpita negli assetti patrimoniali di provenienza illecita, avendo tra l’altro subìto, nel semestre in esame, pesanti sequestri e confische da parte della DIA e delle Forze di polizia, alcuni dei quali hanno interessato il capo storico indiscusso di Cosa nostra catanese (Il 3 dicembre 2019, nell’ambito dell’operazione “Samael”, più avanti meglio descritta, i Carabinieri hanno posto sotto sequestro compendi aziendali ed immobili di un elemento di vertice della famiglia SANTAPAOLA ERCOLANO per un valore stimato in oltre 12 milioni di euro. Il 10 dicembre 2019 a Catania e Misterbianco (CT) la Guardia di finanza ha eseguito il Dec Seq n. 16/19 R Seq e n. 78/19 RSS, emesso il precedente 28 novembre dal Tribunale di Catania Sezione M P, nei confronti di beni per un valore totale di circa 2 milioni di euro appartenenti ad un elemento di spicco della stessa famiglia)

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Tra le famiglie di Cosa nostra, anche quella dei MAZZEI, radicata in specifici quartieri della città di Catania, è stata colpita da pesanti condanne e vede attualmente detenuti i propri esponenti di vertice (Al figlio del capo indiscusso, arrestato nell’ambito dell’operazione “Ippocampo” dell’agosto 2014, è stata inflitta nel 2018 la condanna a trent’anni di reclusione). Il sodalizio risulterebbe, allo stato, guidato da un reggente, ed opererebbe avvalendosi del contributo di gruppi criminali locali, tra i quali quelli insediati nei territori pedemontani posti tra il Parco dell’Etna e quello dei Nebrodi, per lo più ricadentinei comuni di Bronte, Maniace e Maletto. Proprio in quest’ultimo comune, nel semestre in trattazione sono stati documentati episodi di estorsione in danno di imprenditori [Il 13 luglio 2019 a Maletto (CT) i Carabinieri hanno tratto in arresto in flagranza di reato di estorsione un pregiudicato sodale alla famiglia MAZZEI. L’attività estorsiva era stata messa in atto nei confronti di un imprenditore edile].

Particolarmente pervasivo il fenomeno della corruzione dei pubblici funzionari, praticata anche al di fuori delle logiche mafioseche [Il 13 luglio 2019 a Maletto (CT) i Carabinieri hanno tratto in arresto in flagranza di reato un pregiudicato responsabile, in concorso con altro correo, di estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di un imprenditore edile titolare della ditta aggiudicataria di un appaltonel comune di Bronte (CT)].

L’indagine “Buche d’oro” [Il 17 settembre 2019 a Misterbianco e Catania la Guardia di finanza ha tratto in arresto nella flagranza del reato di corruzione, alcuni dipendenti infedeli di una società di gestione autostradale etnea. Le investigazioni hanno consentito di disvelare, nell’ambito dell’operazione “Buche d’oro” un rodato sistema corruttivo e di eseguire il 18 ottobre l’OCC n. 8226/19 RGNR e n. 8434/19 RG GIP nei confronti di 9 persone ritenute responsabili a vario titolo ed in concorso tra loro di corruzione ed altro. Il successivo 30 novembre 2019 è stato eseguito un seguito delle misure restrittive per ulteriori 9 indagati, alcuni dei quali già colpiti dalla precedente misura] del settembre 2019 ha azzerato un sistema corruttivo esistente all’interno di una società di gestione autostradale etnea, nell’ambito della quale sono stati indagati funzionari e dipendenti, oltre che imprenditori edili. L’operazione, svolta in tre tempi, ha sorpreso alcuni dipendenti infedeli della Società in possesso di parte della tangente appena ricevuta da un imprenditore [In sostanza essi “…adottando e assumendo plurimi e reiterati atti e comportamenti consistenti nel garantire controlli “accomodati” nella fase esecutiva dei lavori, idonei a consentire alla ditta di eseguire i lavori in difformità a quanto contrattualmente previsto e con modalità meno onerose per la ditta… ricevevano per loro la promessa di somme di denaro…”]. Il sistema corruttivo si svolgeva nell’ambito dei lavori di rifacimento di grandi arterie viarie e della sistemazione delle protezioni laterali e del verde autostradale, resi particolarmente urgenti dalla necessità di eseguire il ripristino lungo il tracciato ciclistico interessato dal transito del Giro d’Italia del 2018.

Tra gli episodi di corruzione ascrivibili a singoli funzionari si segnala quello di un dipendente del Comune di Aci Catena (CT) [Il 1° agosto 2019 ad Acireale (CT) la Polizia di Stato ha eseguito l’OCC n. 15125/17 RGNR e n. 10057/18 RG GIP emessa dal Tribunale di Catania il precedente 30 luglio, nei confronti di un pubblico funzionario ritenuto responsabile di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e violenza privata], che incideva sul corretto funzionamento della raccolta dei rifiuti solidi dell’Ente locale, ricevendo dalla ditta aggiudicataria del servizio varie utilità. È necessario precisare che la ditta in questione era stata in precedenza oggetto di sequestro preventivo da parte della DIA di Catania, nell’ambito dell’operazione

“Gòrgoni”491, condotta nel novembre 2017. Si segnala, infine, la condanna [Nell’ambito dell’operazione “Gorgoni”, il Centro Operativo DIA etneo, in data 27 novembre 2017, aveva dato esecuzione all’OCC n. 15049/2015 RGNR e n. 6916/17 RG GIP emessa il 17 novembre 2017 dal Tribunale di Catania, nei confronti di 16 soggetti, tra cui imprenditori operanti nel settore dei rifiuti e pubblici amministratori, reputati vicini alle compagini mafiose CAPPELLO-BONACCORSI e LAUDANI e ritenuti responsabili dei reati di turbativa d’asta, corruzione e concussione aggravati dal metodo mafioso. Nel contesto dell’operazione era stato eseguito il sequestro di un intero compendio aziendale con sede a Misterbianco (CT), nonché di un’altra società con sede a Porto S. Elpidio (FM), entrambi operanti nel settore dei rifiuti] in primo grado di un imprenditore catanese, legale rappresentante di un’azienda operante nello smaltimento dei rifiuti, responsabile di episodi di corruttela accertati con l’indagine

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“Terra mia” del luglio 2014 [L’indagine, condotta nell’ambito del Proc. Pen. 10308/11 RGNR della Procura della Repubblica di Palermo, traeva origine dall’emergenza rifiuti in Sicilia. L’imprenditore, corrompendo un funzionario della Regione, si garantiva percorsi preferenziali ed agevolazioni nel rilascio di autorizzazioni, nonché coperture in caso di verifiche e controlli dei quali veniva preventivamente a conoscenza.]

Particolarmente insidiosa, nel contesto dei rapporti tra apparati di gestione amministrativa locali e regionali e criminalità organizzata, è l’influenza di quest’ultima nei meccanismi elettorali, attraverso il controllo dei voti. È infatti noto, in seguito a numerose attività di indagine, che Cosa nostra tenta di infiltrare i centri decisionali del potere locale, per trarne vantaggio sia in termini di appalti che di finanziamenti. Nel semestre in esame rimane sottoposto all’amministrazione di una commissione straordinaria prefettizia il Comune di Trecastagni [Al DPR 11 maggio 2018, si aggiunge il successivo DPR 13 settembre 2019 nel quale si precisa che “…non risulta esaurita l’azione di recupero e risanamento complessivo dell’istituzione locale e della realtà sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata”.], il cui scioglimento è stato prorogato, nel settembre 2019, di ulteriori sei mesi. Nel riconoscere la qualità delle azioni di risanamento intraprese dalla commissione tra le quali l’affidamento del servizio di raccolta rifiuti mediante regolare gara di appalto, l’avvio delle procedure per la riapertura del teatro comunale e dell’ex palazzetto dello sport (visti come centri di qualificazione sociale e di aggregazione giovanile) nonché la valorizzazione di un importante complesso immobiliare confiscato alla mafia e l’avvio di una riorganizzazione degli uffici comunali per assicurare una maggior efficienza e trasparenza dell’amministrazione, il Ministro dell’Interno ha

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evidenziato tuttavia la necessità “…che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attività in corso e per perseguire una maggiore qualità ed efficacia dell’azione amministrativa…”

Nel periodo in esame è inoltre stato sciolto il Comune di Misterbianco [DPR 1° ottobre 2019.], il cui organo consiliare era già stato sottoposto ad analogo provvedimento nel dicembre del 1991. Nell’evidenziare come siano emersi, dall’esito dei lavori della commissione di indagine “…rapporti di parentela, di affinità e di frequentazione che legano diversi membri degli organi elettivi e dell’apparato burocratico del Comune –alcuni dei quali con pregiudizi di natura penale- a persone controindicate ovvero ad esponenti anche di spicco delle consorterie localmente dominanti”, la relazione allegata al Decreto di scioglimento sottolinea “…l’intitolazione di una via cittadina ad un dipendente comunale deceduto, stretto affine di un noto capoclan…”, nonché varie anomalie amministrative nelle concessioni di suolo pubblico, nella omessa richiesta delle necessarie certificazioni antimafia, nella mancata adozione dell’albo dei fornitori comunali, fino a gravi irregolarità nell’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti urbani.

In particolare, in quest’ultimo caso, la citata indagine “Gorgoni”, condotta nel novembre del 2017, aveva disvelato “…i pregiudizievoli rapporti di un ex dipendente comunale con un imprenditore ………… definito dal Prefetto “longa manus” di una consorteria locale, rinviato a giudizio per associazione di tipo mafioso…”. L’amministrazione comunale aveva inoltre “…affidato il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani alla predetta società omettendo di richiedere le prescritte informazioni antimafia. La società medesima ha poi beneficiato di ripetute proroghe pur dopo che - con determina dirigenziale del 25 settembre 2015- il servizio era stato formalmente aggiudicato ad altra impresa a seguito di procedura negoziata”. Infine la relazione rappresenta le criticità emerse “…relativamente all’ufficio anagrafe che, dal 2013 al 2017 ha subìto reiterati furti e danneggiamenti mai segnalati dall’Amministrazione comunale alla prefettura…”.

Si aggiunga che, nel semestre in esame, anche presso il Comune di Maniace (CT) è stato disposto, con Decreto prefettizio dell’ottobre 2019, un accesso ispettivo da parte di una Commissione composta da dirigenti e funzionari della Prefettura e delle Forze di polizia, tra i quali un Ufficiale della DIA di Catania. [https://direzioneinvestigativaantimafia.interno.gov.it/semestrali/sem/2019/2sem2019.pdf]

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Nella relazione ANAC del 17 ottobre 2019 intitolata “la corruzione in Italia (2016-2019). Numeri, luoghi e contropartite del malaffare” spicca il dato relativo alla Sicilia, dove nel triennio in esame sono stati registrati 28 episodi di corruzione (il 18,4% del totale) quasi quanti se ne sono verificati in tutte le regioni del nord (29 nel loro insieme). Il 76% delle vicende (113 casi in tutta Italia) ha riguardato l’assegnazione degli appalti pubblici, a conferma della rilevanza del settore e degli interessi illeciti ad esso collegati per via dell’ingente volume economico. A seguire, il comparto legato al ciclo dei rifiuti (raccolta, trasporto, gestione, conferimento in discarica) con 33 casi (il 22% del totale). Quanto alle modalità “operative”, è degna di nota la circostanza che su 113 vicende corruttive inerenti l’assegnazione degli appalti, solo 20 riguardavano affidamenti diretti nei quali l’esecutore viene scelto discrezionalmente dall’amministratore, il che lascia presupporre l’esistenza di una certa raffinatezza criminale nell’adeguarsi alle modalità di scelta del contraente imposte dalla legge per le commesse di maggiore importo

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Il Comune di Maniace è stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 2020 (pubblicato in G.U. n. 169 del 7 luglio 2020) ai sensi dell’art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 agli esiti dell’esercizio dei poteri di accesso e di accertamento disposti dal Prefetto di Catania con provvedimento 122515 del 22 ottobre 2019, in ragione di accertate frequentazioni di amministratori locali con soggetti controindicati ai sensi della normativa antimafia, della notoria presenza di dinamiche criminali nel comprensorio del “Parco dei Nebrodi” dove la criminalità organizzata ha messo in atto un’ampia e collaudata strategia finalizzata all’indebita percezione dei contributi europei erogati dall’AGEA, di vincoli di parentela di alcuni amministratori con soggetti contigui alla criminalità organizzata di stampo mafioso, nonché di situazioni di abusivismo edilizio non sanzionate asseritamente a causa di rapporti di parentela esistenti tra gli autori degli abusi ed i componenti dell’amministrazione comunale.

Dagli esiti della relazione di accesso si desume:

a) che la municipalità di Maniace, attraverso le figure mafiose di maggiore spicco, manifesta uno specifico know-how nella commissione delle truffe in danno dell’Unione Europea ed esprime pervasiva capacità corruttiva e di penetrazione della cosa pubblica;

b) la capacità dell’aggregato criminale locale di:

1) intrattenere rapporti con esponenti del mondo politico, finalizzati alla penetrazione nel tessuto economico ed in particolare nel settore degli appalti pubblici, attraverso l’elezione di propri candidati in occasione delle consultazioni politiche svoltesi nel Comune di Maniace nel giugno del 2005 2) incidere sui rapporti contrattuali tra il Comune e gli appaltatori al fine di ottenere inquadramenti di maggior favore a certo personale dipendente che gode rapporti di parentela con esponenti mafiosi

Analisi del contesto interno

aspetti legati all’organizzazione e alla gestione operativa che influenzano la sensibilità della struttura al rischio corruzione. In particolare essa è utile a evidenziare, da un lato, il sistema delle responsabilità e, dall’altro, il livello di complessità dell’amministrazione o ente. Si consiglia di considerare i seguenti dati: organi di indirizzo, struttura organizzativa, ruoli e responsabilità; politiche, obiettivi, e strategie; risorse, conoscenze, sistemi e tecnologie; qualità e quantità del personale; cultura organizzativa, con particolare riferimento alla cultura dell’etica; sistemi e flussi informativi, processi decisionali (sia formali sia informali); relazioni interne ed esterne

Organi di indirizzo:

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il Sindaco: Funzioni del Sindaco Art. 65 della Legge Regionale 15 marzo 1963, n. 16: Il Sindaco è capo dell’Amministrazione Comunale. È ufficiale del Governo, secondo le leggi vigenti, e in tale sua qualità, presta giuramento nei modi e nelle forme previsti dalla legge dello Stato.

Attribuzioni del Sindaco art. 68 della Legge Regionale 15 marzo 1963, n. 16: Il Sindaco, quale capo dell’Amministrazione comunale: destina, nella prima seduta della Giunta, gli Assessori ai singoli rami dell’Amministrazione; sovrintende agli uffici ed alle istituzioni comunali e firma gli atti del Comune; rappresenta il Comune in giudizio; convoca e presiede la Giunta municipale; dà esecuzione alle deliberazioni del Consiglio ed a quelle della Giunta; vigila sulla regolare trattazione degli affari affidati a ciascun Assessore e ne firma i provvedimenti relativi, con facoltà di delegare per tale adempimento altro Assessore; provvede all’osservanza dei regolamenti comunali; promuove le azioni possessorie e gli atti conservativi in generale dei diritti del Comune; può sospendere in linea cautelare gli impiegati ed i salariati del Comune, riferendone, secondo la competenza, al Consiglio e alla Giunta nella prima adunanza successiva al provvedimento di sospensione; adotta tutti i provvedimenti che gli siano attribuiti alla legge.

Competenze del Sindaco art. 13 della Legge Regionale 26 agosto 1992, n. 7 (così come modificato dalla L.R. 01/09/1993, n. 26): Il Sindaco convoca e presiede la Giunta, compie tutti gli atti di amministrazione che dalla legge o dallo statuto non siano specificamente attribuiti alla competenza degli altri organi del comune, degli organi di decentramento, del segretario e dei dirigenti. Nomina il responsabile degli uffici e dei servizi, attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna, secondo le modalità ed i criteri dell’art. 51 della legge 8 giugno 1990, n. 142 e successive modifiche, come recepito nell’art. 1, comma 1, lettera h), della legge regionale 11 dicembre 1990, n. 48, nonché dello statuto e dei regolamenti afferenti il comune. Nomina, altresì, i componenti degli organi consultivi del comune, nel rispetto delle norme e dei criteri stabiliti dalla legge e dallo statuto comunale. Il Sindaco non può nominare rappresentante del comune presso aziende, enti, istituzioni e commissioni il proprio coniuge ed i parenti e gli affini entro il secondo grado. Art. 26 della Legge Regionale 26 agosto 1992, n. 7 (così come modificato dalla L.R.

01/09/1993, n. 26): Le competenze di cui alla lettera n) dell’art. 32 della legge n. 142 del 1990, come introdotte dall’art. 1, comma 1, lettera e), della L.R. 48/91, sono attribuite al Sindaco [Si riporta la lettera n): la nomina, la designazione e la revoca dei propri rappresentanti presso enti, aziende ed istituzioni operanti nel territorio del comune o della provincia ovvero da essi dipendenti o controllati. Le nomine e le designazioni devono essere effettuate entro quarantacinque giorni dalla elezione della Giunta o entro i termini di scadenza del precedente incarico. … ]. Il Sindaco, con provvedimento motivato, può revocare e sostituire i rappresentanti del comune presso enti, aziende ed istituzioni anche prima della scadenza del relativo incarico. Art. 36 della Legge Regionale 11 dicembre 1991, n. 48: Il Sindaco ed il presidente della provincia rappresentano l’ente, convocano e presiedono la Giunta, sovrintendono al funzionamento dei servizi e degli uffici nonché all’esecuzione degli atti. Essi esercitano le funzioni loro attribuite dalle leggi, dallo statuto e dai regolamenti e sovrintendono, altresì, all’espletamento delle funzioni statali e regionali attribuite o delegate al comune e alla provincia. Il Sindaco è inoltre competente nell’ambito della disciplina regionale e sulla base degli indirizzi espressi dal consiglio comunale, a coordinare gli orari degli esercizi commerciali, dei servizi pubblici, nonché gli orari di apertura al pubblico degli uffici periferici delle amministrazioni pubbliche, al fine di armonizzare l’esplicazione dei servizi alle esigenze complessive e generali degli utenti. Distintivo del Sindaco è la fascia tricolore con lo stemma della Repubblica, da portarsi a tracolla. … Art. 4 della Legge Regionale 20 agosto 1994, n. 32: 1. Tutte le nomine, le designazioni e le revoche attribuite dalla vigente legislazione nazionale o regionale ai comuni … sono di competenza … del Sindaco …. Sono abrogate tutte le disposizioni in contrasto con la presente norma.

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il Consiglio Comunale: Competenze dei Consigli Art. 32 della Legge Regionale 11 dicembre 1991, n. 48: Il consiglio è l’organo di indirizzo e di controllo politico amministrativo. Il consiglio ha competenza limitatamente ai seguenti atti fondamentali: gli statuti dell’ente e delle aziende speciali, i regolamenti, l’ordinamento degli uffici e dei servizi; i programmi, le relazioni previsionali e programmatiche, i piani finanziari ed i programmi di opere pubbliche, i bilanci annuali e pluriennali e relative variazioni e storni di fondi, i conti consuntivi, i piani territoriali e urbanistici, i programmi annuali e pluriennali per la loro attuazione, le eventuali deroghe ad essi, i pareri da rendere nelle dette materie; la disciplina dello stato giuridico e delle assunzioni del personale; le piante organiche e le relative variazioni; le convenzioni tra i comuni e quelle tra comuni e provincia, la costituzione e la modificazione di forme associative; l’istituzione, i compiti e le norme sul funzionamento degli organismi di decentramento e di partecipazione;

l’assunzione diretta dei pubblici servizi, la costituzione di istituzioni e di aziende speciali, la concessione dei pubblici servizi, la partecipazione dell’ente locale a società di capitali, l’affidamento di attività o servizi mediante convenzione; l’istituzione e l’ordinamento dei tributi, la disciplina generale delle tariffe per la fruizione dei beni e dei servizi; gli indirizzi da osservare da parte delle aziende pubbliche e degli enti dipendenti sovvenzionati o sottoposti a vigilanza; la contrazione dei mutui e l’emissione dei prestiti obbligazionari; le spese che impegnino i bilanci per gli esercizi successivi, escluse quelle relative alla somministrazione e fornitura al comune … di beni e servizi a carattere continuativo; gli acquisti e le alienazioni immobiliari, le relative permute, le concessioni, ……. Le deliberazioni in ordine agli argomenti di cui al presente articolo non possono essere adottate in via d’urgenza da altri organi del comune o della provincia, ….

la Giunta Municipale: Competenze delle Giunte Art. 35 della Legge Regionale 11 dicembre 1991, n. 48: La Giunta compie tutti gli atti di amministrazione che non siano riservati dalla legge al consiglio e che non rientrino nelle competente, previste dalla legge o dallo statuto, del Sindaco o del presidente della provincia, degli organi di decentramento, del segretario o dei funzionari dirigenti; riferisce annualmente al consiglio sulla propria attività, ne attua gli indirizzi generali e svolge attività propositiva e di impulso nei confronti dello stesso. Art. 13, co. 3, della Legge Regionale 26 agosto 1992, n. 7 (così come modificato dalla L.R. 01/09/1993, n. 26): Restano riservate alla Giunta le delibere per le materie indicate nell’art.

15 della legge regionale 3 dicembre 1991, n. 44, che non siano di competenza del consiglio [si riporta il co. 3 della norma citata “Le deliberazioni di competenza delle giunte comunali … nelle materie sottoelencate sono denunciate, quando un quarto dei consiglieri ne faccia richiesta scritta e motivata, da presentare entro dieci giorni dall’affissione della delibera all’albo pretorio, con l’indicazione delle norme violate: a) acquisti, alienazioni, appalti e in generale tutti i contratti; b) contributi, indennità, compensi, rimborsi ed esenzioni ad amministratori, a dipendenti o terzi; c) assunzioni del personale”]. Art. 5, co. 4, Legge 17 maggio 1997, n. 127, recepita in Legge Regionale 7 settembre 1998, n. 23: È altresì, di competenza della Giunta l’adozione dei regolamenti sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal consiglio.

Con decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, serie generale, n. 169 del 7 luglio 2020, è stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale del Comune di Maniace per accertate forme di ingerenza della criminalita' organizzata che hanno esposto l'amministrazione a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l'imparzialita' dell'attivita' comunale nonché in considerazione della permeabilita' dell'ente ai condizionamenti esterni della criminalita' organizzata che ha arrecato grave pregiudizio per gli interessi della collettivita' ed ha determinato la perdita di credibilita' dell'istituzione locale, ed è stata nominata una Commissione Straordinaria cui sono stati assegnate le competenze di Sindaco, Giunta Municipale e Consiglio Comunale per la durata di mesi 18, eventualmente rinnovabile.

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Struttura organizzativa

Il Comune di Maniace ai sensi della delibera di G.M. n. 14 del 5 febbraio 2011 è organizzato in quattro Aree di Posizione Organizzativa:

Amministrazione Generale, Economico Finanziaria, Tecnica e di Vigilanza. Il coordinamento tra le strutture di massima dimensione dell'Ente è assicurato dal Segretario Generale. Ognuna delle aree di posizione organizzativa è a sua volta suddivisa in servizi cui afferiscono competenze per macroprocedimenti amministrativi.

Ruoli e responsabilità

Il segretario comunale svolge compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dell'ente in ordine alla conformità dell'azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti.

Il segretario sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei dirigenti e ne coordina l'attivita', salvo quando ai sensi e per gli effetti del comma 1 dell'articolo 108 il sindaco e il presidente della provincia abbiano nominato il direttore generale. Il segretario inoltre: a) partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del consiglio e della giunta e ne cura la verbalizzazione; b) esprime il parere di cui all'articolo 49, in relazione alle sue competenze, nel caso in cui l'ente non abbia responsabili dei servizi; c) roga, su richiesta dell'ente, i contratti nei quali l'ente e' parte e autentica scritture private ed atti unilaterali nell'interesse dell'ente; d) esercita ogni altra funzione attribuitagli dallo statuto o dai regolamenti, o conferitagli dal sindaco o dal presidente della provincia; e) esercita le funzioni di direttore generale nell'ipotesi prevista dall'articolo 108, comma 4.

Spettano ai responsabili delle aree di posizione organizzativa tutti i compiti, compresa l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, non ricompresi espressamente dalla legge o dallo statuto tra le funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo degli organi di governo dell'ente o non rientranti tra le funzioni del segretario o del direttore generale, di cui rispettivamente agli articoli 97 e 108. Sono attribuiti agli stessi tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti con gli atti di indirizzo adottati dai medesimi organi tra i quali in particolare, secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti dell'ente: a) la presidenza delle commissioni di gara e di concorso; b) la responsabilita' delle procedure d'appalto e di concorso; c) la stipulazione dei contratti; d) gli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l'assunzione di impegni di spesa; e) gli atti di amministrazione e gestione del personale; f) i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni e le concessioni edilizie; g) tutti i provvedimenti di sospensione dei lavori, abbattimento e riduzione in pristino di competenza comunale, nonche' i poteri di vigilanza edilizia e di irrogazione delle sanzioni amministrative previsti dalla vigente legislazione statale e regionale in materia di prevenzione e repressione dell'abusivismo edilizio e paesaggistico-ambientale; h) le attestazioni, certificazioni comunicazioni, diffide, verbali, autenticazioni, legalizzazioni ed ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza; i) gli atti ad essi attribuiti dallo statuto e dai regolamenti o, in base a questi, delegati dal sindaco

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Il responsabile del procedimento: a) valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilita' i requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l'emanazione del provvedimento; b) accerta di ufficio i fatti, disponendo il compimento degli atti all'uopo necessari, e adotta ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria. In particolare, puo' chiedere il rilascio di dichiarazioni e la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete e puo' esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali; c) propone l'indizione o, avendone la competenza, indice le conferenze di servizi di cui all'articolo 14; d) cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti; e) adotta, ove ne abbia la competenza, il provvedimento finale, ovvero trasmette gli atti all'organo competente per l'adozione.

Politiche, obiettivi e strategie (cfr: artt. 6 e 7 dello Statuto comunale)

Il Comune assume il ruolo di agente di sviluppo locale, promovendo e sostenendo la concertazione e la partecipazione dei cittadini, delle forze sociali, economiche e sindacali. Esplica il proprio ruolo ed esercita le proprie funzioni anche attraverso attività che possono essere adeguatamente esercitate dall’autonoma iniziativa dei cittadini e delle loro formazioni sociali.

Sostiene e promuove lo sviluppo dei comparti produttivi dell’economia locale, per favorire l’occupazione e rendere effettivo il diritto al lavoro, concorrendo con propri investimenti allo sviluppo economico ed occupazionale.

Promuove e partecipa alla realizzazione di accordi con altri soggetti pubblici e privati compresi nell’ambito territoriale, per favorire e rendere omogeneo il processo complessivo di sviluppo culturale, economico e sociale della comunità.

Promuove e tutela lo sviluppo delle risorse naturali, ambientali, storiche e culturali presenti nel territorio, per garantire alla collettività una migliore qualità della vita.

Si adopera per mantenere il suo territorio libero da impianti nocivi alla salute o determinanti pregiudizi all’ambiente e si impegna a dare piena ed efficace attuazione alla normativa regionale e nazionale in materia di salvaguardia della salute, dell'ambiente e del paesaggio.

Assume le iniziative e promuove gli interventi necessari per assicurare pari dignità e pari opportunità a tutti cittadini e per tutelare i diritti fondamentali, ispirando la sua azione a principi di equità e di solidarietà per il superamento degli squilibri economici, sociali e culturali esistenti nella comunità.

Promuove e fa propria la cultura della tolleranza e dell’antirazzismo, della partecipazione alla vita sociale dei portatori di handicap, del rispetto per l’ambiente e per gli animali.

Valorizza il contributo della cittadinanza al governo della comunità locale, tutela gli interessi dei consumatori ed assicura ai cittadini la facoltà di agire per la tutela dei diritti diffusi.

Assicura il diritto di accedere all’informazione, agli atti, alle strutture e ai servizi dell’amministrazione, nonché il diritto di presentare istanze, proposte, petizioni ed il diritto di udienza.

Si impegna a costituirsi parte civile nei procedimenti penali a carico di amministratori e funzionari del Comune per reati di estorsione o di mafia consumati nel territorio Comunale.

(12)

Il Comune, nell’ambito delle finalità connesse al proprio ruolo, persegue i seguenti obiettivi:

1) Obiettivi politico - territoriali ed economici

- Tutela dei valori ambientali e paesaggistici del territorio, del suo patrimonio archeologico, storico ed artistico come beni essenziali della comunità.

Nell’ambito di queste funzioni istituzionali provvede: a) alla protezione del patrimonio naturale; b) alla tutela dell’ambiente e alla attività di prevenzione, controllo e riduzione dell’inquinamento; c) alla difesa del suolo e del sottosuolo; d) alla promozione delle iniziative volte alla riduzione dei consumi di prodotti nocivi alla salute ed all’ambiente; e) alla ricerca ed all’impiego di fonti energetiche alternative; f) alla promozione dell’agricoltura biologica; g) alla individuazione ed al censimento dei beni culturali ed ambientali ricadenti nel territorio Comunale;

- Tutela e corretto utilizzo del territorio in quanto bene economico primario.

Nell’ambito di queste funzioni istituzionali provvede: a) alla pianificazione territoriale per un armonico assetto urbano; b) alla qualificazione degli insediamenti civili produttivi e commerciali; c) agli insediamenti produttivi e le infrastrutture per favorire lo sviluppo economico; d) al recupero dei centri storici; e) a subordinare la realizzazione di opere, impianti ed infrastrutture ad una positiva analisi costibenefici e a valutazioni di impatto ambientale; f) ad esercitare, nell’interesse della collettività, ogni azione diretta all’inibitoria o al risarcimento del danno ambientale.

2) Obiettivi politico – sociali

Il Comune si propone la tutela e la promozione della persona contro ogni forma di sopraffazione e di violenza, ed assume quale obiettivo fondamentale, nell’ambito delle proprie competenze, la lotta al fenomeno mafioso.

Nell’ambito di queste funzioni istituzionali provvede: a) a diffondere la consapevolezza della convivenza civile e dell’ordine democratico; b) a favorire la diffusione di una cultura dei diritti e della legalità; c) ad impedire la presenza di associazioni mafiose e di condizionamenti clientelari ed affaristici.

Promuove ed assume iniziative per l’affermazione dei valori e dei diritti dell’infanzia e delle fasce deboli, in particolare dei portatori di handicap e degli extracomunitari. Nell’ambito di queste funzioni istituzionali provvede: a) a favorire la funzione sociale della cooperazione con carattere di mutualità; b) a promuovere la solidarietà della comunità locale; c) ad esercitare un ruolo attivo nella politica scolastica; d) ad interessarsi alla crescita civile e culturale delle giovani generazioni; e) a tutelare il ruolo della famiglia; f) a valorizzare le forme associative e di volontariato dei cittadini; g) ad assicurare la partecipazione degli utenti alla gestione dei servizi sociali; h) a promuove interventi per la prevenzione del disagio giovanile; i) a mantenere e sviluppare legami culturali, sociali ed economici con gli emigrati.

3) Obiettivi politico - culturali ed educativi

Il Comune riconosce tramite iniziative culturali e di ricerca, di educazione e di informazione, il diritto fondamentale dei cittadini per raccogliere e conservare la memoria della propria comunità.

Nell’ambito di queste funzioni istituzionali provvede: a) alla diffusione della cultura promovendo l’attività dei circoli e dei gruppi culturali; b) a valorizzare le testimonianze storiche ed artistiche, di tradizione e di folclore; c) a favorire la promozione delle attività sportive; d) ad informare l’attività amministrativa ai principi della partecipazione democratica, della imparzialità e della trasparenza; e) ad attuare le disposizioni della legge regionale 30 aprile 1991, n. 10, garantendo ai cittadini interessati la partecipazione al procedimento amministrativo.

(13)

Qualità e quantità del personale

Ad esclusione del Segretario Generale (la titolarità è al momento vacante), la dotazione organica dell'Ente conta il seguente Personale Categoria B1 *****N° 1 di Ruolo

Categoria B3 *****N° 4 di Ruolo Categoria C ****** N° 3 di Ruolo Categoria D ******N°4 di Ruolo

Personale Assunto come categoria Protetta Categoria B1 ******n° 1 a 30 ore

EX Articolisti ed LSU stabilizzati

Categoria B3 ******n.1 a 20 ore, n. 5 a 30 ore e n. 1 a 34 ore Categoria B1 ******n° 2 a 30 ore

Categoria B1 ******n° 1 a 20 ore Categoria B1 ******n° 1 a 35 ore Categoria C ****** N° 1 a 35 ore Categoria C******* N° 1 a 30 Ore

Cultura organizzativa, con particolare riferimento alla cultura dell’etica

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L'Amministrazione ha adottato il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (PTPC) per il triennio 2017-2019 (G.M. n. 29 del 30 marzo 2017) ed i relativi aggiornamenti per il triennio 2018-2020 (G.M. n. 7 del 30 gennaio 2018), 2019-2021 (G.M. n. 11 del 25 gennaio 2019), 2020-2022 (G.M. n. 12 del 31 gennaio 2020) e 2021/2023 (C.S. 4 del 18/01/2021). Il Programma Triennale per la Trasparenza e l'Integrità risulta inserito nel piano 2018/2020, mentre il Codice di Comportamento Integrativo per i dipendenti dell'Ente risulta adottato con deliberazione n. 15 del 24 marzo 2016.

Sistemi e flussi informativi, processi decisionali (sia formali sia informali)

Il Comune di Maniace si avvale della Piattaforma Software denominata SICIWS della Ditta APKappa S.p.A società del gruppo Maggioli, suddivisa

nei seguenti moduli

1. Contabilità Finanziaria D.lgs 118.2011 - Contenente “Contabilità Finanzia - Economico Patrimoniale, Fatturazione Elettronica – Invio e ricezione

Flussi Siope e Pago PA”

2. Delibere Determina e Contratti – Contenente “ Gestione Delibere – Contratti e Determine con modulo integrato alla Finanziaria per caricamento degli impegni in automatico, Modulo integrato per la pubblicazione degli atti attraverso la Procedura Gestione Messi e Pubblicazione”.

3. Digidoc – Contenente “gestione documentale e pianta organica, assegnazione e gestione dei procedimenti, conservazione documentale”.

4. Gestione Messi e Pubblicazione, Contenente “Gestione notifiche, Pubblicazioni e relativi registri di Albo pretorio, Matrimonio, deposito legale,

pubblicità legale ed informative, Sezione Trasparenza”

5. Gestione Protocollo, Contenente “Gestione protocollo generale in entrate ed uscita, Ordinanze e registri di protocollo particolari, modulo integrato di collegamento con pianta organica, Digidoc, albo pretorio, funzioni di ricezione- autorizzazione e rifiuto fatture elettroniche, integrato con la Gestione Finanziaria, smistamento ed assegnazione della posta al personale dipendente, gestione ricezione ed invio Pec.”

6. Gestione Paghe con collegamento alla Gestione Finanziaria per la Gestione delle Paghe e Modelli Fiscali.

7. Servizi Demografici per la Gestione di Anagrafe, Stato Civile, Leva , Elettorale, Giudici Popolari, ANPR e collegamento per l’emissione CIE.

8. Tributi Comunali Contenente “Tutti i tributi Comunali, ICI -IMU-TASI, TARES -TARI - TOSAP, Collegamento con Anagrafe Comunale, Siatel

ed Pagopa, gestione del Servizio Acquedotto”

Per il programma delle presenze il comune si avvale delle Sistema Ges.Per.Web della Ditta Studio Contino, Software in cloud con collegamenti da PC, da Tablet e da telefonini android per le richieste del personale dipendente quale ferie e permessi, visione dei prospetti e timbrature del dipendente.

Il Sito Web del Comune è gestito direttamente dal comune con servizio di assistenza tecnica e conservazione affidata alla Ditta APKappa S.p.A società del gruppo Maggioli

Relazioni interne ed esterne

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Aree di rischio obbligatorie e generali

a. acquisizione e progressione del personale

b. contratti pubblici: affidamento di lavori, servizi e forniture

c. provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario

d. provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario

e. gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio

f. controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni

g. incarichi e nomine

h. affari legali e contenzioso

Aree di rischio specifiche

i. smaltimento dei rifiuti

j. processo di pianificazione comunale generale - PRG

k. processi di pianificazione attuativa (piani attuativi)

Governo del Territorio (PNA 2016)

l. permessi di costruire convenzionati

m. rilascio e controllo dei titoli edilizi abilitativi

Riferimenti

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