Ordine degli Ingegneri della provincia di Siracusa
Approccio ingegneristico e sistema di gestione della sicurezza
Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio
Corso base di specializzazione in materia di prevenzione incendi ai fini della iscrizione negli elenchi del Ministero dell’Interno
Comando provinciale Vigili del fuoco di Siracusa
Siracusa, 21 dicembre 2016
Direttore Vice Dirigente - Ing. Francesca Guido Comando provinciale VV.F. di Siracusa
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Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio
Un sistema di gestione della sicurezza antincendio è uno strumento che consente di individuare e gestire, all’interno della struttura
organizzativa dell’attività, le responsabilità, le procedure, i processi, le risorse ed i controlli da effettuare affinché, nel rispetto delle norme e delle disposizioni di sicurezza, siano gestiti e mantenuti nel tempo i seguenti aspetti:
- condizioni di rischio e parametri stabiliti nel progetto antincendio;
- mantenimento delle limitazioni e delle condizioni di utilizzo della struttura nonché delle misure di prevenzione e protezione dagli incendi previste;
- gestione delle eventuali modifiche.
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Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio
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D.M. 10/03/1998
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D.M. 9/05/2007
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D.Lgs. 81/2008
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Decreto 3 Agosto 2015 (S.5)
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D.M. 18/09/2002 e D.M. 19/03/2015 (strutture sanitarie)
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Linee guida UNI INAIL 2001 (SGSL)
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BS OHSAS 18001:2007
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D. Lgs. n. 334/99
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D.Lgs. n. 105/2015
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UNI 10616-1997-2012
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UNI 10617-2009-2012
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Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio
Quando è obbligatorio un SGSA o GSA
La normativa italiana vigente rende obbligatorio l’attuazione di un Sistema di Gestione Antincendio nei seguenti casi:
a. quando si tratta di strutture sanitarie (D.M. 18/09/2002 e D.M. 19/03/2015)
affinché non si verifichi una riduzione del livello di sicurezza prescelto e sia garantito il mantenimento nel tempo di tutti i parametri posti alla base della scelta sia degli scenari che dei progetti.
b. quando si tratta di un’attività il cui progetto antincendio è stato sviluppato con l’approccio dell’ingegneria della sicurezza antincendio, secondo le indicazioni del D.M. 09 Maggio 2007
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Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio
Quando è obbligatorio un SGSA o GSA
c. quando si tratta di attività soggette a particolari disposizioni legislative (D.Lgs. 105/2015 - Seveso III).
d. quando si tratta di attività soggette a controlli di prevenzione incendi, ai sensi del DPR 151/2011, che ricadono nel campo di applicazione del D.M. 3 Agosto 2015 “Codice di
prevenzione incendi” (attività soggette non normate da specifiche regole tecniche).
L’applicazione del SGSA, rappresenta la misura organizzativa e gestionale atta a garantire, nel tempo, un adeguato livello di sicurezza dell’attività in caso di incendio.
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Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio
La Gestione della sicurezza antincendio si prefigge la:
GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO DELL’ATTIVITA’ IN ESERCIZIO
per il mantenimento nel tempo dei livelli di sicurezza antincendio iniziali previsti nel progetto e dalle normative.
GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO IN CASO DI EMERGENZA
per garantire un adeguato livello di sicurezza dell’attività o struttura in caso di incendio.
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Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio
La corretta Gestione della Sicurezza in fase di esercizio deve prevedere:
- la riduzione della probabilità di insorgenza degli incendi e la riduzione degli effetti,
che si esplica mediante azioni di controllo o sorveglianza dirette a verificare, nei luoghi di lavoro, con cadenze pianificate, la pulizia e l’ordine per la riduzione della probabilità di inneschi, la riduzione del carico di incendio, il
mantenimento delle vie di esodo libere da materiali, ecc;
- il controllo e manutenzione impianti e attrezzature antincendio,
che si esplica mediante la pianificazione di controlli periodici e manutenzioni eseguiti da ditte specializzate, e la registrazione degli esiti nel registro dei controlli da parte del responsabile dell’attività;
- la preparazione alla gestione emergenza
che si esplica mediante la pianificazione delle simulazione delle emergenze ipotizzate, esercitazioni antincendio e prove di evacuazione periodiche.
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La corretta Gestione della Sicurezza durante l’emergenza deve prevedere:
l’attivazione e l’attuazione del piano di emergenza ed evacuazione;
l’attivazione dei servizi di soccorso;
l’attivazione del Centro di gestione delle emergenze ove previsto;
l’attivazione delle procedure di emergenza;
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Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio
Un sistema di gestione della sicurezza antincendio è pertanto uno strumento indispensabile per il responsabile dell’attività per:
- conoscere e mantenere il controllo degli aspetti della sicurezza antincendio connessi alla gestione della azienda;
- individuare e aggiornare le prescrizioni normative e pervenire alla loro corretta attuazione;
- individuare e mantenere specifiche responsabilità e compiti da attribuire a soggetti competenti;
- adottare le procedure necessarie per la gestione operativa della sicurezza antincendio e per il controllo dei diversi fattori di rischio;
- individuare e realizzare le necessità formative del personale;
- ridurre al minimo possibile i rischi di incendio.
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Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio
SOGGETTI COINVOLTI NELLA PROGETTAZIONE SGSA
Per una appropriata e adeguata gestione della sicurezza antincendio è necessaria una corretta progettazione iniziale da parte del
progettista antincendio e del responsabile dell’attività.
Nella progettazione iniziale:
a) il Progettista antincendio:
- riceve dal responsabile attività informazioni sull’attività (finalità, geometrie, materiali, affollamento, ecc.);
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SOGGETTI COINVOLTI NELLA PROGETTAZIONE SGSA
- definisce le misure antincendio, elabora e documenta il modello di GSA riportandole nella Relazione Tecnica:
– Limitazioni esercizio attività (tipologia occupanti, massimo affollamento, tipologia arredi e materiali, max quantità
combustibile, ecc.) assunte come ipotesi per identificazione profilo di rischio;
– Indicazioni misure antincendio;
– Indicazioni su manutenzione e controllo periodico sistemi rilevanti ai fini antincendio;
– Indicazione n. persone, livello di formazione e informazione e addestramento;
– Presenza di aree a rischio specifico;
– Indicazione per gestione emergenza: modalità esodo, lotta antincendio, protezione beni e ambiente dagli effetti incendio;
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SOGGETTI COINVOLTI NELLA PROGETTAZIONE SGSA b) Responsabile dell’attività che:
- acquisisce dalla progettazione indicazioni, limitazioni e modalità di esercizio, per limitare la probabilità di incendio, garantire il corretto funzionamento dei sistemi di sicurezza e efficace gestione
dell’emergenza.
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SOGGETTI COINVOLTI NELLA PROGETTAZIONE SGSA
Il D.M. 03/08/2015 stabilisce che in funzione del livello di
prestazione, la sicurezza antincendio sia gestita da diverse strutture organizzative:
-
Livello I: SGSA gestito dal responsabile dell’attività;
-
Livello II: SGSA gestito dal coordinatore degli addetti del servizio antincendio;
-
Livello III: SGSA gestito dal coordinatore degli addetti al
servizio antincendio e dal coordinatore dell’unità gestionale
GSA.
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Finalizzato ad evitare una riduzione nel tempo del livello di sicurezza prescelto
Nell’ambito del sistema di gestione della sicurezza antincendio devono essere valutati ed esplicitati i provvedimenti presi relativamente ai seguenti punti:
– Organizzazione del personale;
– Identificazione e valutazione dei pericoli derivanti dall’attività;
– Controllo operativo;
– Gestione delle modifiche;
– Pianificazione di emergenza;
– Sicurezza delle squadre di soccorso;
– Controllo delle prestazioni;
– Manutenzione dei sistemi di protezione;
– Controllo e revisione.
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1. Organizzazione del personale
Identificazione delle figure previste dal D.L. 81/2008 Struttura organizzativa minima (S.5):
- Responsabile dell’attività
- Coordinatore unità gestionale GSA
- Coordinatore degli addetti del servizio antincendio
- Addetti al servizio antincendio
Funzioni e compiti in relazione del livello di prestazione prescelto
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1. Organizzazione del personale
- Definizione delle responsabilità, delle risorse e della pianificazione delle attività
- Attività di informazione
- Attività di formazione e addestramento
- Fattori umani
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2. Identificazione e valutazione dei pericoli derivanti dall’attività
- Adozione e applicazione di procedure per l’identificazione sistematica dei pericoli derivanti dall’attività
- Identificazione dei possibili eventi incidentali e analisi di sicurezza
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3. Controllo operativo
- Identificazione degli impianti e delle apparecchiature soggette ai piani di verifica
- Gestione della documentazione
- Procedure operative e istruzioni nelle condizioni normali, anomale e di emergenza (divieti, limitazioni, procedure di esercizio, ecc.)
- Monitoraggio e controllo dei rischi legati all’invecchiamento, all’usura, etc. e procedure di manutenzione
- Approviggionamento di beni e servizi
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4. Gestione delle modifiche
- Modifiche tecnico-impiantistiche, procedurali e organizzative (che possono comportare un aggravio del rischio incendio).
- Aggiornamento della documentazione
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5. Pianificazione di emergenza
a) azioni che il personale addetto deve mettere in atto in caso di incendio a salvaguardia degli utenti e dei visitatori;
b) procedure per l’esodo degli occupanti;
c) prescrizioni di prevenzione incendi
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5. Pianificazione di emergenza Dati di partenza
-Documentazione impianti
-Documentazione grafica aggiornata -Schemi compartimenti, uscite ecc.
-Dove sono i materiali combustibili ? -Dove ho possibilità di inneschi ?
-Persone presenti (dipendenti, visitatori, ditte …)??
-Disabili ??
-Organigramma “emergenza”
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5. Pianificazione di emergenza
Analisi degli incidenti di riferimento (art. 5 del D.M. 10/03/1998)
Incidenti “credibili” - Stima delle conseguenze - Incidenti di diversa gravità - aree coinvolte - persone coinvolte
Analisi della risposta agli incidenti
Incidente “banale” - Piccolo incidente gestibile all’interno - Incidente Grave
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5. Pianificazione di emergenza
Descrizioni dettagliate delle misure e dei dispositivi per la limitazione delle conseguenze, dei DPI, delle apparecchiature di sicurezza, delle
risorse disponibili e dei sistemi di allarme.
Individuazione del personale preposto all’attuazione delle misure disicurezza
Chi Fa Cosa ???? - Chi si occupa dei disabili ???
Circolare Min. Int. “Linee guida per la valutazione antincendio nei luoghi di lavoro ove siano presenti persone disabili (g.u. 6/6/02 n. 131)
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6. Sicurezza delle squadre di soccorso Formazione, addestramento e DPI
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7. Controllo delle prestazioni
Il controllo delle prestazioni deve essere effettuato, in termini continuativi, mediante riscontri sull’esercizio corrente e basato, mediante apposite procedure, almeno su:
- Valutazione degli incidenti, quasi incidenti, anomalie di funzionamento occorse e delle eventuali conseguenti azioni correttive
- Esiti di prove e ispezioni dei componenti critici ai fini della sicurezza
- Valutazione di eventuali indicatori e del loro andamento
- Valutazione dell’esperienza operativa acquisita
- Verifica del mantenimento della funzionalità dell’organizzazione e dei requisiti di qualificazione professionale e capacità operativa degli addetti
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8. Manutenzione dei sistemi di protezione
Predisposizione, compilazione e verifica di tutti i registri antincendio
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9. Controllo e revisione del SGSA
Il responsabile dell’attività deve prevedere procedure di valutazione periodica ai fini di accertare:
a. l’idoneità del SGSA e della sua applicazione
b. il mantenimento dei criteri e dei requisiti di sicurezza di impianti e processi
c. la conformità a leggi, norme, politica di sicurezza, standard e prassi
d. la necessità di azioni correttive e modalità di attuazione
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Approccio ingegneristico e sistema di gestione della sicurezza
Documentazione di progetto
Corso base di specializzazione in materia di prevenzione incendi ai fini della iscrizione negli elenchi del Ministero dell’Interno
Comando provinciale Vigili del fuoco di Siracusa
Siracusa, 21 dicembre 2016
Decreto 3 agosto 2015 – Cap. M.1.
Documentazione di progetto
La documentazione di progetto deve essere integrata da:
a. Per la prima fase (Analisi Preliminare):
Sommario tecnico, firmato congiuntamente dal professionista antincendio e dal responsabile dell’attività, ove è sintetizzato il processo seguito per individuare gli scenari di incendio di progetto e le soglie di prestazione (M.1.6)
b. Per la seconda fase (Analisi Quantitativa):
- Specifica relazione tecnica ove si presentino i risultati dell’analisi ed il percorso progettuale seguito (M.1.7)
- Programma per la gestione della sicurezza antincendio (M.1.8 e S.5)
Decreto 3 agosto 2015 – Cap. M.1.
Documentazione di progetto
M.1.6 Sommario Tecnico
Individuazione del responsabile dell’attività, del responsabile della
progettazione antincendio generale e dei professionisti antincendio Finalità per le quali è applicato il metodo prestazionale (es.: analisi dei
campi termici, della diffusione dei fumi e verifica delle vie di
esodo,valutazione dei tempi di esodo, valutazione della capacità portante delle strutture, …)
Devono essere chiaramente evidenziati gli aspetti della progettazione antincendio esclusi dalla progettazione prestazionale.
Deve essere firmato dal responsabile dell’attività e da tutti i soggetti coinvolti nella progettazione
Decreto 3 agosto 2015 – Cap. M.1.
Documentazione di progetto
M.1.7 Relazione Tecnica
Modelli di calcolo utilizzati (coerenti con gli scenari di progetto ipotizzati) Parametri e valori associati
Origine e caratteristiche del codice di calcolo (denominazione, autore, campo di applicazione, limitazioni di impiego, validazioni)
Confronto fra risultati e soglie di prestazione al fine di evidenziare l’adeguatezza delle misure che si intende adottare
Tabulati di calcolo e dati di input
Decreto 3 agosto 2015 – Cap. M.1.
Documentazione di progetto
M.1.8 Gestione della sicurezza antincendio
Finalizzata al mantenimento del livello di sicurezza assicurato inizialmente per gli aspetti relativi alla progettazione prestazionale
Nel programma per l’attuazione della gestione della sicurezza antincendio devono essere valutati ed esplicitati i provvedimenti presi
relativamente ai seguenti punti:
– Organizzazione del personale;
– Identificazione e valutazione dei pericoli derivanti dall’attività;
– Controllo operativo;
– Gestione delle modifiche;
– Pianificazione di emergenza;
– Sicurezza delle squadre di soccorso;
– Controllo delle prestazioni;
– Manutenzione dei sistemi di protezione;
– Controllo e revisione.
art. 3 – Istanza di valutazione dei progetti
…
(Per attività “B” e “C” non normate)
4. Nel caso di utilizzo dell'approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio, la documentazione tecnica di cui al comma 2, lettera a), deve essere a firma di professionista antincendio e conforme a quanto specificato nell'Allegato I, lettera A, al presente decreto, integrata con quanto stabilito nell'allegato al decreto del Ministro dell'interno 9 maggio 2007, ivi compreso il documento contenente il programma per l'attuazione del SGSA.
…
D.M. 7 agosto 2012
Modalità di presentazione istanze di P.I
Art. 4 – Segnalazione Certificata Inizio Attività (Per attività “A”, “B” e “C”)
…
2. Nel caso di utilizzo dell'approccio ingegneristico alla sicurezza
antincendio, la segnalazione di cui al comma 1 e' integrata da una
dichiarazione, a firma del responsabile dell'attività, in merito all'attuazione del SGSA.
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D.M. 7 agosto 2012
Modalità di presentazione istanze di P.I
Art. 6 – Istanza di deroga (Per attività “A”, “B” e “C”)
…
3. In caso di utilizzo dell'approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio, la documentazione tecnica di cui al comma 2, lettera a), a firma di
professionista antincendio, deve essere conforme a quanto previsto dall'Allegato I al presente decreto, integrata da una valutazione sul
rischio aggiuntivo conseguente alla mancata osservanza delle normative di prevenzione incendi cui si intende derogare e dall'indicazione delle misure che si ritengono idonee a compensare il rischio aggiuntivo,
determinate utilizzando le metodologie dell'approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio, nonché dal documento contenente il programma per l'attuazione del SGSA.
…