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TRIBUNALE DI MILANO RICORSO EX ARTT. 6 E 7 D.L. 118/2021

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TRIBUNALE DI MILANO

RICORSO EX ARTT. 6 E 7 D.L. 118/2021

Nell’interesse del Gruppo d’Impresa ENOI S.p.A. (di seguito “Gruppo ENOI”), costituito dalle società:

- ENOI S.p.A., codice fiscale e partita iva 13107250154 – REA MI – 1614513, con sede legale in 20122 – Milano, Piazza Eleonora Duse, n. 2, in persona del Presidente del Consiglio di Amministrazione dott. Renato Rossi, codice fiscale RSSRNT68C02E463X, con domicilio in Milano, Corso Europa, n. 2 che agisce in forza di delibera del Consiglio di Amministrazione dell’11.1.2022 (doc. 1) (di seguito “ENOI”);

- Alpherg S.p.A., codice fiscale e partita iva 10433300968 – REA MI-2531173, con sede legale in 20122 – Milano, Corso Europa, n. 2, in persona del Presidente del Consiglio di Amministrazione dott. Renato Rossi, codice fiscale RSSRNT68C02E463X, con domicilio in 20122 – Milano, Corso Europa, n. 2 che agisce in forza di delibera del Consiglio di Amministrazione dell’11.1.2022 (doc. 2) (di seguito “Alpherg”);

- Spienergy s.r.l., codice fiscale e partita iva 01294820111 – REA MI – 2536484, con sede legale in 20123 – Milano, Via Monti Vincenzo, n. 15, in persona dell’Amministratore Unico dott. Paolo Cozzani, codice fiscale CZZPLA54A06E463B, con domicilio in 19020 – Follo (SP), Via Brigate Partigiane, n. 113, che agisce in forza di determina notarile dell’Amministratore Unico dell’11.1.2022 (doc. 3) (di seguito “Spienergy”);

tutte le società insieme individuate, nel prosieguo, le “società istanti”,

tutte rappresentate e difese, congiuntamente e disgiuntamente, per delega allegata all’istanza di nomina dell’Esperto ai sensi e per gli effetti degli artt. 2 e ss. D.L. 118/2021, dagli avvocati Salvatore Sanzo (codice fiscale: SNZSVT57M13B180V – pec: salvatore.sanzo@milano.pecavvocati.it), Girolamo Abbatescianni (codice fiscale: BBTGLM55D17A662C – pec: gabbatescianni@cert.abbatescianni.eu), Lamberto Scatena (codice fiscale: SCTLBR58H05E463D – pec: lamberto.scatena@pec.it), Diana Burroni (codice fiscale:

BRRDNI72B52I829F – pec: diana.burroni@milano.pecavvocati.it), Francesca D’Amico (codice fiscale:

DMCFNC71H64D969W – pec: fdamico@cert.abbatescianni.eu); Noemi Graceffo (codice fiscale:

GRCNMO90H56A089O – pec: noemi.graceffo@pec.it) e Daniele Sassatelli (codice fiscale SSSDNL87B09F205Q – pec daniele.sassatelli@milano.pecavvocati.it).

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Sommario

Premessa 2

1. Breve Storia del Gruppo ENOI ... 3

1.1. Nascita ed evoluzione della attività dai primi anni 2000 ad oggi ... 3

2. Relazione illustrativa delle cause della crisi e delle prospettive di risanamento ... 7

2.1. Brevi cenni di contesto dell’evoluzione del mercato del gas ... 7

2.2. Ruolo del Gruppo ENOI nel periodo pre-crisi ... 8

2.3. Brevi cenni della campagna di approvvigionamento gas per l’anno termico (AT) 2021/2022 e gli eventi eccezionali e imprevedibili nel Q4/2021 che hanno portato ad una temporanea situazione di crisi ... 9

2.4. Le società interessate dalla domanda e organigramma di Gruppo ... 14

2.5. Le singole società (ENOI - Alpherg - Spienergy) ... 16

2.6. Il principio di non dispersione del valore e prospettive concrete di risanamento ... 17

2.7. Le linee guida per il pagamento dei creditori. ... 19

3. La “competenza” del Tribunale di Milano. ... 22

4. La richiesta delle misure protettive. ... 23

5. La notifica della fissazione di udienza. ... 25

6. Misure cautelari ... 26

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Premessa

In data 13 gennaio 2022, le società istanti, in qualità di imprenditori commerciali, hanno depositato, presso la piattaforma telematica istituita dalla Camera di Commercio di Milano, un’istanza per la nomina di un esperto indipendente, ai sensi e per gli effetti degli artt. 2 e ss. D.L. 118/2021.

In tale contesto, le società istanti, al fine di agevolmente condurre le trattative con i propri creditori e, così, raggiungere con i medesimi un accordo finalizzato alla risoluzione della crisi imprenditoriale che involge il Gruppo ENOI (per cui infra), hanno richiesto l’adozione delle misure protettive, ai sensi e per gli effetti dell’art. 5, co. 1, D.L. 118/2021 (inde cit. le “Misure Protettive”).

Nelle more, la Camera di Commercio ha nominato il dott. Alfredo Fossati quale esperto indipendente in possesso dei requisiti di cui all’art. 4 del D.L. 118/2021. L’Esperto ha accettato l’incarico in data 20 gennaio 2022 (doc. 36) e la Camera di Commercio ha già provveduto alla pubblicazione dell’istanza per la richiesta delle misure protettive, dando atto della nomina e dell’avvenuta accettazione da parte dell’esperto (Allegato E)1.

1 Per Alpherg e Enoi, si allegano le comunicazioni ricevute dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi;

per Spienergy, si allega visura aggiornata alla data odierna.

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È interesse delle società istanti ottenere la conferma delle richieste Misure Protettive per tutta la durata della procedura di composizione negoziata della crisi d’impresa e, a tal fine, si rappresenta la storia del Gruppo ENOI, il contesto di eccezionalità del prolungato ed esponenziale incremento dei prezzi del gas, la temporalità dell’insorgenza e le cause della crisi e le reali prospettive di risanamento.

.

***

1. Breve Storia del Gruppo ENOI

1.1. Nascita ed evoluzione della attività dai primi anni 2000 ad oggi

ENOI S.p.a. nasce agli albori degli anni duemila subito a ridosso della liberalizzazione del settore dell’energia (gas ed elettrico), nei segmenti del trading, wholesale e supply di gas naturale ed energia elettrica a livello Europeo, ponendosi nel costituendo mercato liberalizzato come uno dei primissimi operatori indipendenti oltre agli ex monopolisti incumbent che detenevano la quasi totalità del mercato energetico italiano. Nell’arco di pochi anni la ENOI S.p.a. ha visto accrescere, seppur sempre per quote del tutto minimali di mercato rispetto agli ex monopolisti, il proprio ruolo di importatore di gas in Italia anche grazie alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento (tra le prime e pochissime società italiane a stipulare contratti trasporti e stoccaggi in vari paesi europei strategici), contribuendo a garantire per la propria piccola parte la sicurezza delle importazioni di gas in Italia anche da paesi nord-europei ed arrivando anche ad essere il quarto importatore italiano2.

2 Nel 2010 e nel 2015 ENOI S.p.a. ha detenuto il quarto posto assoluto nella importazione di gas in Italia, rimanendo anche negli anni successivi tra le prime posizioni. Cfr. Tabella dati importazione gas 2018 e raffronto 2017

RAGIONE SOCIALE QUANTITA QUOTA POSIZIONE NEL

2017

Eni 35.047 52,3%

Edison 14.613 21,8%

Enel Global Trading (gia Enel Trade) 6.276 9,4%

DXT Commodities SA (gia Dufenergy Trading SA)

1.957 2,9%

Gunvor International 1.468 2,2%

Shell Energy Europe Ltd 643 1,0%

Compagnia Italiana Del Gas 543 0,8% 36°

Worldenergy Sa 518 0,8% 16°

Enoi 478 0,7%

A2A 459 0,7% 11°

Iren Mercato 354 0,5% 15°

Hera Trading 328 0,5% 12°

Bp Energy Europe Ltd Sede Secondaria 322 0,5%

Ascotrade 318 0,5% 13°

Koch Supply & Trading 315 0,5% 22°

Gas Intensive 296 0,4% 17°

Uniper Global Commodities Se 251 0,4% 14°

Neas Energy A/S 238 0,4% 49°

Spigas 216 0,3% 19°

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Anche negli anni 2010-2020 il Gruppo ha saputo mantenere comunque una posizione di classifica di indubbio rilevo tra gli operatori importatori come dimostra la Tabella riportata in nota, pur sempre nella dimensione limitata rispetto ai grandi ex incumbent, nonostante lo sviluppo importante del mercato centralizzato italiano (PSV) di scambio virtuale del gas che in qualche modo ha sottratto importanza agli importatori come unici approvvigionatori alla frontiera, e nonostante lo sviluppo autonomo come trader di alcune grandi aziende ex municipalizzate in Italia.

Negli anni la ENOI S.p.a. e il Gruppo in generale, non solo è cresciuto e si è stabilizzato in quote di mercato, ma ha anche dato lavoro a decine di famiglie3 e ad un indotto rilevante, essendo tra i primi e più importanti a contribuire in modo determinante alla formazione di una classe di professionisti esperti del settore, oggi presenti ai vertici operativi di svariate primarie realtà italiane ed europee, non solo di settore ma anche bancarie e di borsa, peraltro, senza mai un contenzioso di natura giuslavoristica.

L’ottica della presente istanza, tra l’altro, è anche in questo senso di continuità e di conservazione il più possibile del capitale umano che rappresenta risorsa necessaria alla auspicata ripresa.

Il primo decennio di vita vede raggiungere traguardi molto importanti sia per la presenza di mercato, che per la innovazione ed il contributo allo sviluppo dello stesso un ruolo di market maker con prezzi trasparenti e chiari per i clienti, sia per i risultati economici conseguiti.

Dopo una parentesi di assenza gestionale dal giugno 2011 al giugno 2014 del socio fondatore Renato Rossi, la ENOI S.p.a. è ritornata sotto la guida di quest’ultimo che ha progressivamente lavorato alla

Omv Gas Marketing & Trading Gmbh 207 0,3% 18°

Altri 2.166 3,2% -

TOTALE 67.013 100% -

Di cui: Importazioni dalle Borse europee 2.912 4,3% -

IMPORTAZIONI (Ministero dello sviluppo economico)

67.872 - -

Fonte: ARERA. Indagine annuale sui settori regolati.

3 Cfr. grafico progressione numero di dipendenti “Gruppo ENOI” – fonte dati ufficiali estratti dai bilanci ufficiali pubblicati

0 50 100

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021

Numero di Dipendenti

Dirigenti Impiegati e quadri Altri

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riorganizzazione del business e delle attività in un contesto di mercato da un lato più maturo e stabile e dall’altro con aumento della competizione tra gli operatori e con una diminuzione dei margini.

A seguire, nel corso del 2018, in coerenza anche con il mandato ricevuto dai soci di cercare investitori e/o nuove alleanze per affrontare le sfide di mercato, il Gruppo ha deciso un percorso di rinnovamento e diversificazione della propria attività sia per valorizzare il know-how acquisito in anni nella parte software di settore interamente creati dall’azienda e nei servizi di trading e operations, sia per concretizzare l’ingresso di partner “forti” che fossero capaci di imprimere forte sviluppo percependo sin da allora le occasioni per la diversificazione delle fonti di approvvigionamento tra le quali LNG via nave ed i nuovi metanodotti in costruzione (su LNG, peraltro, ENOI era tra i pochi operatori indipendenti a possedere già molti master agreement seppur poco utilizzati).

Si realizzano quindi due importanti operazioni societarie: la prima si concretizza con la creazione della società Marketz S.p.a., il competence center servizi, (know-how e software di settore); la seconda a distanza di pochi mesi con la creazione della JV con l’ingresso nel capitale del colosso mondiale Trafigura al 33% che sulla base degli accordi interni avrebbe dovuto imprimere il boost desiderato per lo sviluppo e rilancio del Gruppo ENOI forti di un portafoglio di approvvigionamento enorme, linee bancarie di decine di miliardi e ambizioni grandi in Italia per costruire un portafoglio di clienti wholesale, nonché la possibilità di fare arrivare navi e carichi sul mercato dell’LNG di cui la ENOI, tra le pochissime del settore, deteneva numerosi master agreement con major in vari paesi del mondo. Tuttavia, il cambiamento repentino del management di Trafigura che aveva fortemente creduto e voluto l’operazione, ha portato nei mesi successivi ad un progressivo disimpegno del nuovo socio, in un contesto storico del tutto eccezionale che è corrisposto più o meno temporalmente con l’esplosione della pandemia Covid-19.

Nel settembre 2018, peraltro, sempre nell’ambito di una complessiva rifocalizzazione del business sul segmento wholesale si era conclusa anche la cessione di ramo azienda della partecipata Spienergy società che svolgeva dal 2014 per il Gruppo attività di vendita power (principalmente a clienti finali piccole e medie partite iva) al Gruppo Iren che aveva dimostrato interessi industriali nella città della Spezia acquisendone anche la municipalizzata.

Allo stesso modo si portava avanti il deconsolidamento della partecipazione minoritaria in Compagnia Energetica Italiana S.p.a. (CEI) società anch’essa operante nel settore del down stream /clienti finali, nonché la cessione nel luglio 2019 della partecipazione maggioritaria della società Banco Energia che assolveva alle funzioni di service e dispacciamento di energia a favore tra l’altro della Spienergy.

Fino ai giorni nostri le società del Gruppo hanno portato avanti la propria attività in un contesto di mercato più competitivo, dove il fattore finanziario è divenuto rilevante ma l’esperienza ed il posizionamento accumulati negli anni hanno giocato un ruolo positivo per il Gruppo.

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Riguardo le singole realtà, ENOI ha supportato la società Alpherg dalla sua nascita nel 2018 soprattutto proprio nei momenti iniziali ed in quei mercati dove la stessa non aveva ancora accesso e dove non aveva un portafoglio sviluppato, certamente rinunciando per via del non compete a quelle attività commerciali ad Alpherg riservate. ENOI ha mantenuto un portafoglio di trasporti e stoccaggi situati nei principali paesi europei, portafoglio che viene ottimizzato su base periodica da ENOI o dalla stessa Alpherg.

ENOI non è riuscita ad affermare ulteriori attività commerciali e di trading esterne al non compete anche perché le linee di credito sono logicamente andate riducendosi mentre si sono sviluppate e progressivamente incrementate in Alpherg.

Nell’ultimo anno ENOI, attenta agli sviluppi di mercato e alle spinte sempre più forti alla transizione energetica, ha iniziato per il Gruppo in parallelo una attività di Business Innovation in armonia appunto con gli obiettivi di transizione energetica green affermatisi a livello istituzionale UE e da ultimo italiano (PNRR). In particolare, il team di ENOI è concentrato sull’idrogeno verde che sembra offrire prospettive di sviluppo molto elevate e grande attenzione degli investitori, ben oltre il gas.

Alpherg, dal canto suo, ha intrapreso un percorso di sviluppo graduale ma interessante sia in alcuni mercati europei centralizzati del gas naturale (nella consapevolezza, peraltro dimostrata dai fatti di questi ultimi mesi, che la transizione energetica non può che essere graduale ed accompagnata ancora dal gas che giocherà un ruolo ancora centrale nella sostenibilità di una vera transizione), sia con un portafoglio clienti wholesale derivante dalla storica attività di ENOI e da nuove relazioni.

La Società è riuscita in effetti, nell’arco di un breve periodo, ad aumentare le proprie linee di credito iniziali per dare supporto al circolante e a chiudere in utile gli esercizi di attività.

Certamente penalizzata dal non poter creare valore dalla partnership e dal portafoglio di Trafigura, le scelte sono state coerenti con una minore dimensione e per questo l’attività nel power è stata progressivamente ridotta. Alpherg ha svolto in modo limitato quindi l’attività di negoziazione nei mercati internazionali soprattutto funzionale agli approvvigionamenti per il core business, i clienti in portafoglio, ed ha gestito le forniture dei clienti stessi.

Spienergy è la società che, dopo la vendita del pacchetto clienti al Gruppo Iren, ha continuato nella attività caratteristica su un portafoglio molto ridotto, anche gestendo la distribuzione gas e power per Alpherg, e con la missione, tra l’altro, di gestire alcune partite di debiti e crediti e di conguagli pluriennali sulle forniture.

Essendo un utente della distribuzione, ha gestito il service ed i contratti con i distributori locali per il portafoglio gas e in misura oggi molto limitata power delle altre società del Gruppo.

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2. Relazione illustrativa delle cause della crisi e delle prospettive di risanamento 2.1. Brevi cenni di contesto dell’evoluzione del mercato del gas

Il contesto del mercato del gas naturale e delle forniture ai clienti ha mostrato una notevole stabilità nei vent’anni post-liberalizzazione dal 2000.

I prezzi del gas naturale hanno avuto indubbiamente delle variazioni negli anni e nelle stagioni principalmente per il maggiore consumo invernale, a volte per eventi esogeni, tecnici su trasporti e stoccaggi ed anche macro-economici, ma sempre rimanendo in un intervallo compreso tra punte di 30 euro/Mw e minimi di 10 euro/Mw.

Tabella Andamento prezzi TTF dal 2005/2006 sino ad oggi

Le punte massime di prezzo si sono manifestate, nell’arco di questi circa vent’anni 2000-2020, sempre per pochissimi giorni ed in presenza soprattutto di eventi meteorologici estremi, mai lasciando conseguenze alla fine di questi brevi periodi.

Più di recente invece, ad esempio, a maggio 2020, come conseguenza direttamente correlata alla pandemia Covid-19, i prezzi hanno raggiunto minimi storici di 5 euro/Mw a livello di mese.

Negli ultimi venti anni la disponibilità dello stoccaggio e dei trasporti, nonché le nuove produzioni ed un mercato progressivamente più aperto a nuovi operatori (il Gruppo ENOI come ricordato nella ricostruzione di cui sopra è stato tra i primi a contribuire anche in Italia ad una diversificazione degli operatori

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fornitori avendo cominciato ad operare sin dai primi anni 20004), hanno innescato un circolo virtuoso anche competitivo di cui hanno beneficiato non solo gli operatori con creazione di valore e migliaia di posti di lavoro, ma anche e soprattutto gli stessi clienti finali spuntando condizioni di prezzo sempre interessanti. In particolare, in Italia, l’aumento delle infrastrutture con i terminali LNG, le considerevoli capacità disponibili sui metanodotti esistenti, i nuovi metanodotti e lo sviluppo di un mercato centralizzato del gas hanno accresciuto la diversificazione delle fonti di approvvigionamento contribuendo ad una maggiore liquidità, competitività e sicurezza.

Da notare che uno degli eventi storici fondamentali è stato proprio il distacco del gas dall’andamento del prezzo del petrolio. Nel primo decennio, pur in presenza di livelli di prezzo straordinariamente elevati del petrolio che raggiungeva 100 dollari al barile, il gas procedeva al rialzo ma senza correlazione con il petrolio, affermandosi quindi come fonte di approvvigionamento sicura e stabile.

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2.2. Ruolo del Gruppo ENOI nel periodo pre-crisi

Le attività del Gruppo ENOI e in particolare dal 2018 di Alpherg consistono nel trading e fornitura di gas e, in misura minore, power (energia elettrica) e cioè, da un lato, nella stipula di contratti di durata, spesso annuale, per la fornitura di gas e power a prezzi variabili e fissi e, dall’altro, nell’acquisto del gas e del power per i propri clienti. Il Gruppo ENOI ha come margine il differenziale di prezzo.

Accanto a tali contratti vi sono poi i necessari accordi per il trasporto e lo stoccaggio del gas che servono a assicurare le migliori condizioni di prezzo sfruttando i differenziali positivi con gli altri paesi (trasporti) e temporali estate/inverno (stoccaggi).

I contratti di fornitura annuali seguono normalmente l’anno termico che va dal 1° ottobre al 30 settembre e le campagne commerciali sono concentrate nei 6-9 mesi precedenti.

I clienti sono principalmente società di vendita emanazione di municipalizzate o resellers nonché alcuni siti industriali.

I competitors sono le principali società di fornitura, tra le quali ENI, ENEL, Edison ed alcune società estere e alcune società di vendita, anche emanazione di ex municipalizzate, di storia e dimensione simile al Gruppo ENOI. Sebbene sia sempre esistita una differenza dimensionale con i competitor più importanti, società come la nostra sono sempre state apprezzate per il servizio e per la possibilità offerta di diversificare il rischio

4 Il Gruppo ENOI è stato tra i primi operatori indipendenti, seppure in percentuali sempre minoritarie, a contribuire alla diversificazione dei soggetti e delle fonti di approvvigionamento del gas in Italia, dovendosi ricordare che a tutto il 2018 i primi tre importatori (ex monopolisti in primis ENI ed Enel) coprivano una quota dell’83,5% - nel 2018 - del gas importato in Italia.

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delle fonti di approvvigionamento ai clienti finali anche spuntando condizioni economiche favorevoli in alcune circostanze.

Essendoci un circolante da finanziare tra acquisti e vendite, il mondo finanziario e bancario hanno seguito la finanziabilità delle forniture con linee di firma e di cassa ed impegno dei propri factors nello sconto pro solvendo e pro soluto dei contratti e delle fatture.

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2.3. Brevi cenni della campagna di approvvigionamento gas per l’anno termico (AT) 2021/2022 e gli eventi eccezionali e imprevedibili nel Q4/2021 che hanno portato ad una temporanea situazione di crisi

Il Gruppo ENOI, coerentemente alla best practice di settore, già dall’ultimo quadrimestre del 2020 e nella prima metà del 2021, ha negoziato e poi contrattualizzato volumi di vendita con i principali clienti storici nonché con alcuni clienti industriali per l’Anno Termico 2021-2022 (dal 01 ottobre 2021 al 30 settembre 2022)5.

Tali impegni contrattuali sono stati assunti in un contesto macro-economico e di prezzi allineati alle medie storiche e senza la presenza di particolari tensioni di mercato neanche prevedibili, per come si sono poi verificate, secondo la migliore esperienza e prudenza applicabili quale operatore specializzato nel trading.

L’anticipo rispetto alla data di partenza della fornitura è stato coerente con le prospettive di chiusura del portafoglio dei clienti, i quali costruiscono gradualmente il proprio portafoglio di approvvigionamento.

Le marginalità stimate in sede di offerta sono state in linea con il mercato e con la storia dei prezzi;

la copertura finanziaria è stata realizzata assicurandosi diverse linee di credito molto interessanti che, peraltro, neppure esistevano in portafoglio nei periodi precedenti, a riprova comunque di una conferma dei valori espressi in poco tempo dalla Alpherg e dei progressi e del maggiore standing che la società stava conseguendo, anche rispetto al mondo creditizio (significativo incremento di linee bancarie, factor, assicurazioni crediti etc.).

5 Cfr. infra Tabella volumi di vendita gas in smc per gli anni 2018/2022 estratti dai gestionali:

smc 18-19 smc 19-20 smc 20-21 smc 21-22

industrial 69.701.382 32.225.698 112.666.407

93.838.011,00

reseller 545.652.395 442.204.366 447.839.022

445.199.834,00

municipalizzata 150.193.976 125.166.997 193.318.798

129.686.406,00

765.547.752 599.597.060 753.824.227

668.724.251,00

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Anche il rischio di credito per formulare le offerte e valutare i clienti era monitorato rispetto alle normali condizioni di mercato ed al fatturato storico

Fino al Q2/2021 e all’inizio del Q3/2021, e quindi fino a luglio 2021, con prezzi sostanzialmente allineati e prima dello shock energetico, il portafoglio era in equilibrio rispetto agli obiettivi anche reddituali e finanziato in modo coerente, anche tenendo conto di una ragionevole simulazione di incrementi attesi di prezzo successivi ma proporzionati in particolare per il periodo invernale e per scenari storicamente noti.

Gli obiettivi commerciali di allineare il portafoglio a quello dell’anno precedente sono stati rivisti nel Q3/2021 e la società prudentemente ha deciso di non ampliare ulteriormente il proprio portafoglio di vendite.

Le prime tensioni di prezzo hanno cominciato a manifestarsi, a valle della sostanziale chiusura della campagna commerciale, verso la fine del Q3/2021 (agosto 2021) con il portafoglio appunto ormai completato e, peraltro, anche prudentemente coperto da un punto di vista del rischio prezzo, nonché definito rispetto allo storico come richiesta di copertura rischio pagamenti e dilazioni di pagamento concesse.

A partire dall’estate del 2021 (specie fine mese di agosto 2021) il prezzo della materia prima ha cominciato a uscire dalle medie storiche degli ultimi venti anni iniziando a salire in modo del tutto violento e non prevedibile e con oscillazioni consistenti infra-mese di grandezza mai registrata prima e per una durata temporale non di pochi giorni.

Per esempio, a settembre 2021 il prezzo del gas è salito da 49 euro/Mw a 97.50 euro/Mw di massimo, a ottobre da 60 euro/Mw di minimo fino a sfiorare, seppure per poche ore, 150 euro/Mw e poi

“riscendere” (si fa per dire) a 100 euro/Mw dopo soli due giorni; anche a novembre 2021 il prezzo inizia da circa 60 euro/Mw per chiudere vicino a 90 euro/Mw sino ad arrivare alla tempesta perfetta di dicembre 2021 con le recentissime ed incontrollate oscillazioni che hanno raggiunto anche oltre 180 euro/Mw.

La Tabella infra evidenzia in modo chiaro e semplice quanto accaduto e sopra richiamato e con maggiore precisione, la temporalità dell’esponenziale crescita dei prezzi gas in corrispondenza al verificarsi delle condizioni che hanno portato la Alpherg a non poter più sostenere temporaneamente la pressione dei costi di acquisto della materia prima da consegnare ai propri clienti. Il riferimento temporale indicato in tabella aiuta nella ricostruzione dei fatti sulla base di dati oggettivi e incontrovertibili.

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Diversamente dalla storia ventennale citata dell’andamento dei prezzi, l’imprevedibilità non ha colpito i valori soltanto per pochi giorni, come può accadere in un mercato per sua natura soggetto a volatilità, ma si è riflessa anche sui valori del gas con consegna futura e negli ultimi tempi anche nei valori addirittura della prossima estate 2022 che per lungo tempo erano rimasti notevolmente più bassi.

Le ragioni di fondo di questi movimenti, improvvisi e con punte eccezionali e per un periodo così lungo rispetto al trend storico di almeno vent’anni, non sono tutte semplici da comprendere ed erano impossibili da prevedere e controllare, anche in rapporto al sistema complesso di mercato in cui la Alpherg opera tra controparti internazionali, clienti italiani e non con contratti già conclusi e difficilmente rinegoziabili, factor e sistema bancario, terrorizzati e in ritardo “cercato” nelle richieste di adeguamento linee e supporto.

Tra le cause, come molta stampa specialistica in questi mesi ha evidenziato, la voluta accelerazione della transizione green che ha allontanato le grandi multinazionali dell’energia dalla ricerca, esplorazione ed investimento su nuove fonti produttive di gas naturale, anche se solo fino ad un anno prima, anche per la comparsa dello shale gas, il gas naturale era ancora considerato una “fonte non inquinante” e le risorse disponibili molto estese nel mondo. Non solo.

In Europa il gas naturale si è confermato, poi, necessariamente (in assenza di valida alternativa e in concomitanza con una ripresa economica post-pandemica) una fonte ottenuta per la maggior parte da importazione e, quindi, con dipendenza estera (specie extra UE leggasi Russia6) che, anche per motivi

6 I dati ufficiali ad oggi in possesso, anche se non aggiornati al 2020, dicono che le importazioni di gas nel 2019 hanno raggiunto i 70,9 miliardi di metri cubi, in aumento del 4,5% rispetto al 2018. Con l’eccezione dei volumi provenienti dall’Algeria, che sono diminuiti del 25,6% rispetto al 2018, sono cresciute le importazioni da tutti gli altri paesi da cui

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geopolitici, ha portato tensioni molto forti, per esempio, in corrispondenza di quelle recenti proprio tra Russia e Ucraina. Non solo.

A livello di infrastrutture, l’investimento di circa 11 miliardi di euro sul North Stream 2, un’opera completata e spesata e che doveva fornire gas già da inizio inverno alla Germania (e quindi all’Europa), risulta ancora incagliata a livello autorizzativo in Germania oltre che con arbitrati internazionali e impugnative alla sentenza di fine agosto 2021 della Corte Suprema Regionale di Düsseldorf sì che l’inizio dei flussi resta incerto, pur a gasdotto già completato e pronto all’uso e già collaudato.

A livello di condizioni di mercato, il prezzo straordinariamente elevato di diversi multipli da 4 sino addirittura a 9 volte le medie storiche ha comportato diversi effetti drammatici di shock subìti da Alpherg (e da tutti gli operatori del medesimo settore, peraltro non solo in Italia ma prima ancora in UK7 e anche nella stessa Germania).

I tradizionali fornitori nei mercati hanno inevitabilmente irrigidito le condizioni di approvvigionamenti richiedendo garanzie aggiuntive spesso inarrivabili e forme e tempi di pagamento sempre più rigidi, bloccando i flussi di vendita e costringendo dunque a comprare nell’unico mercato disponibile, la Borsa, con le sue regole non negoziabili di pagamento anticipato e depositi che sono diventati, in percentuale del prezzo, sempre più elevati e insostenibili per qualsiasi operatore medio e prudente del settore.

Il fabbisogno giornaliero di denaro per comprare il gas da consegnare al proprio portafoglio clienti, è diventato negli ultimi mesi (da settembre 2021) un ammontare eccessivamente elevato in ragione dei multipli di prezzo inaspettatamente raggiunti, mentre cassa e linee di credito disponibili si sono rivelati insufficienti per continuare nelle forniture, anche per una gestione prudente e oculata come quella di Alpherg che aveva preventivato un punto di proprio equilibrio, ben presto rivelatosi insufficiente, pari al doppio del prezzo medio storico.

Gli incrementi relativi alle linee di credito a valere sulle fatture / contratti dei nostri clienti, sebbene tempestivamente richieste e discusse con tutti già nel mese di agosto, alle prime avvisaglie tensioni di prezzo, sono state volutamente procrastinate e poi non sono arrivate, lasciando la società senza la liquidità necessaria per far fronte agli acquisti di materia prima per soddisfare il proprio portafoglio8.

l’Italia acquista il gas. Il gas che è venuto a mancare dall’Algeria (4,6 miliardi di metri cubi), è stato più che compensato dai più elevati volumi provenienti dagli altri tradizionali paesi da cui l’Italia importa il gas: 3 miliardi di metri cubi in più dalla Norvegia (che ha aumentato ulteriormente l’export verso l’UE), 1,2 in più dalla Libia, 0,5 in più dall’Olanda e 0,2 in più dalla Russia; sono inoltre aumentati di circa 2,7 miliardi di metri cubi (cioè del 125%) i volumi provenienti dalle altre zone (significativi i carichi di GNL provenienti da Trinidad & Tobago, per 1,4 miliardi di metri cubi, e 1,6 miliardi di metri cubi dagli Stati Uniti, consegnati presso il terminale di Livorno). Evidente, tuttavia, il fatto oggettivo che ancora nel 2019, il peso della Russia tra i paesi che esportano in Italia pur essendo leggermente diminuito al 46% (era al 47,7% nel 2018), rimane sostanzialmente la prima fonte di approvvigionamento in Italia.

7Cfr.https://www.milanofinanza.it/news/gas-ai-massimi-falliscono-le-prime-10-utility-in-uk-borse-a-rischio-15- 202109300924517385

8 Per fornire solo un esempio, il normale fabbisogno (in condizioni di prezzi storicizzati) di 500-700.000/ euro giornaliero era diventato negli ultimi mesi per la Alpherg addirittura di 4.000.000 euro/giorno, eccessivamente al di spora anche di

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Ad esempio, un anticipo contratti ottenuto nel mese di aprile 2021 per 18.000.000 di euro su 23.0000.000 di euro di valore del contratto, si è rivelato utilissimo in fase iniziale, ma poco rappresentativo di un valore del contratto che aveva raggiungo i 90.000.000 di euro con i prezzi schizzati in alto, dovendo Alpherg coprire il resto del valore del contratto per gli approvvigionamenti e senza anticipi.

Gli operatori finanziari si sono spaventati delle grandi esposizioni ed anche delle prime difficoltà di alcuni operatori del settore esposti sia nel gas che nell’elettricità (già in estate in UK cominciavano i default di numerosi primari operatori indipendenti, sino ad arrivare da ultimo in Germania a colossi come Uniper in difficoltà), in un quadro regolatorio “immobile” per il segmento medio-alto della filiera in cui opera Alpherg (grossisti e reseller), con l’aggiunta di chiare scelte legislative volte sino ad oggi a gestire la protezione del cliente finale da bollette più elevate per ora trascurando del tutto i rischi di tutta la filiera industriale del settore.

Vi è inoltre una ragionevole attesa - solo in questi giorni comincia ad essere oggetto di quotidiana attenzione mediatica e di continue riflessioni a livello governativo - che questa crisi improvvisa che in primis colpisce gli approvvigionatori indipendenti, si diffonda a effetto domino inevitabilmente ai consumatori, privati e aziende. Le industrie non possono essere competitive con prezzi della materia prima così elevati ed anche i consumatori finali come le famiglie potrebbero andare in difficoltà aumentando il tasso di insolvenza del settore che si manifesterà verosimilmente non subito ma nei prossimi mesi e che forse avrebbe colpito anche il portafoglio del Gruppo.

Ed è proprio in questo contesto che il Gruppo ENOI ha ritenuto doveroso richiamare il socio Trafigura, forse la più grande commodity house del mondo, interpellandolo per supportare la società anche in via temporanea ed operare nel rispetto degli accordi di supporto al business italiano alla base della JV del 2018;

il socio Trafigura tuttavia, nonostante, i ripetuti contatti sia informali che formali nelle sedi societarie dovute, ha ritenuto da ultimo preferibile non intervenire assumendosi ogni correlativa conseguenza oggetto di valutazione da parte del socio ENOI.

Pertanto, avendo valutato, nel ritardo/assenza del supporto creditizio e dell’inatteso mancato supporto del socio Trafigura, che continuare ad acquistare ogni giorno a prezzi elevatissimi per soddisfare le forniture contrattualizzate avrebbe portato a “bruciare” tutta la cassa e le posizioni di mercato senza peraltro poter onorare in toto i contratti, si è ritenuta condotta più tutelante e prudente per la società e per i creditori, interrompere le forniture a far data dal 10 dicembre 2021 (peraltro l’escalation incredibile dei prezzi nei giorni immediatamente successivi sino ad oltre 180 euro/Mw ha confermato l’inevitabilità della scelta).

Da registrare, inoltre, nell’ottica della valutazione delle potenziali richieste di danno da interruzione delle forniture da parte dei clienti, il fatto che gli stessi hanno comunque sostanzialmente goduto,

qualsiasi ragionevole previsione di oscillazione al rialzo dei prezzi, sulla base di un trend storco e della stagionalità, che la società quale operatore prudente di settore aveva pianificato e ritenuto come prevedibile.

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salvo poche rinegoziazioni sul lato dei pagamenti, fino al 10 dicembre 2020 tra l’altro di ottime condizioni relativamente alla richiesta di garanzie, nessuna corrispondenza di margining su oscillazione prezzo, tempi di preavviso e di disdetta molto lunghi, pagamenti dilazionati.

Nessuna reazione e nessun adeguamento in tempo utile a livello di regole del sistema è stata messa in atto concentrandosi come detto l’attenzione del Regolatore esclusivamente su come gestire bollette più elevate per i clienti finali, in particolare le famiglie. Certamente l’ampiezza di movimento e la velocità di deterioramento del contesto non ha giocato a favore di una reazione immediata.

La cessazione delle forniture di Alpherg a partire dal 10 dicembre 2021 ha dato luogo a numerose pretese dei clienti per “asseriti danni” derivanti dalla necessità di approvvigionarsi altrove ai prezzi attuali di mercato ovvero presso altri fornitori che richiedono condizioni di credito e di pagamento adeguate al contesto di mercato e non quelle stipulate con ENOI in ben altri scenari. A tal proposito, l’andamento dei prezzi in particolare lungo tutto il primo trimestre del 2022 sarà da tenere presente per determinare i presunti danni, fermo restando l’approfondimento delle questioni giuridiche (tra cui eccessiva onerosità e forza maggiore in primis) circa la legittimità di tali richieste di danno. La decisione di sospendere le forniture è stata giustificata (forse meglio sarebbe dire necessitata), nel contesto di mercato sopra descritto, da una situazione di eccessiva onerosità sopravvenuta, se non addirittura di impossibilità di proseguire nell’esecuzione dei contratti in ragioni di fattori esogeni e fuori dal controllo dell’azienda, per non incrementare un potenziale rischio di disequilibrio di cassa ed economico-finanziario.

La necessaria interruzione delle forniture da parte del Gruppo ENOI sul mercato italiano, seguita nei giorni successivi anche dal ridimensionamento sui mercati esteri, ha indotto da subito al ripensamento della posizione del Gruppo ENOI nel suo complesso e alla necessità di valutare le aree di attività che potrebbero continuare al fine di creare reddito e valore per il Gruppo stesso, oltre al mantenimento di posti di lavoro, ed ovviamente a beneficio dei creditori.

La valutazione prospettica dovrà essere in ogni caso attenta e soggetta a periodiche verifiche anche nell’ottica di redazione del piano, considerando l’evoluzione continua del contesto di mercato, nei limiti di prevedibilità, che oggi non è dato sapere se raggiungerà una nuova stabilità di livelli di prezzo.

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2.4. Le società interessate dalla domanda e organigramma di Gruppo

La domanda di Gruppo è in funzione dell’estrapolare valore, attività e asset “buoni” dalle tre società interessate dalla procedura (ENOI - Alpherg - Spienergy) come anche descritto nella Relazione ex art.5 co.3 lett. b) D.L. n. 118/2021 (doc. 10).

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- ENOI S.p.A., codice fiscale e partita iva 13107250154 – REA MI – 1614513, con sede legale in 20122 – Milano, Piazza Eleonora Duse, n. 2;

- Alpherg S.p.A., codice fiscale e partita iva 10433300968 – REA MI-2531173, con sede legale in 20122 – Milano, Corso Europa, n. 2;

- Spienergy s.r.l., codice fiscale e partita iva 01294820111 – REA MI – 2536484, con sede legale in 20123 – Milano, Via Monti Vincenzo, n. 15;

A seguire Tabella schematica organigramma di Gruppo con evidenziate in colori giallo e rosso le società oggetto della presente domanda:

Marketz, come verrà meglio infra indicato (cfr. nota 11), svolge attività di service per terzi e per il Gruppo (specialmente Alpherg) e si è ritenuto corretto mantenerla fuori dal perimetro della presente istanza non avendo sostanzialmente debiti salvo quello verso un unico fornitore di software che è il partner industriale del CRM Akyra© e potendo rappresentare uno dei possibili veicoli da considerare da parte dell’Esperto per traghettare la continuità.

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Trafigura Alpherg SpA

Marketz SpA Spienergy Srl

Enoi Energie Gmbh 33.33%

66.67%

100%

100%

100%

ENOI SpA

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2.5. Le singole società (ENOI - Alpherg - Spienergy)

ENOI S.p.a.: possiede alcuni diritti di trasporto internazionale su gasdotti esteri con contratti di lungo termine che meritano di continuare per le prospettive di marginalità e di flessibilità nella gestione del portafoglio, in particolare in Olanda e Belgio ed altri che, invece, hanno nel tempo dimostrato scarse performance. Analogo ragionamento per alcuni diritti di stoccaggio di gas esteri in portafoglio. Da considerare che tali contratti di trasporto e stoccaggio sono stati negoziati in anni passati con contratti di lungo termine e nonostante gli sforzi profusi dalla società nel rinegoziare le clausole relative a prezzo, volumi e durata, non è stato possibile adeguarli ai progressivi nuovi e mutati contesti di mercato. La Società negli anni ha presentato diverse azioni, perduto e/o chiuso arbitrati si è rivolta ad Autorità internazionali e alla UE, senza però ottenere significativi risultati e adeguamenti ai valori di mercato. D’altro canto, proprio nell’ottica della diversificazione del business anche con l’accelerazione post-Covid, la ENOI ha proseguito con maggior incisività lo sviluppo di una Business Unit idrogeno e Innovazione con alcune interessanti iniziative in particolare nell’idrogeno verde.

Trattasi come noto di un combustibile al 100% verde destinato a sostituire nei prossimi anni le attuali fonti fossili, nella linea di transizione energetica che l’Europa e l’Italia, da ultimo nel PNRR, hanno disegnato per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, dell’inquinamento e del riequilibrio del pianeta, senza peraltro dimenticare il permanere ancora della centralità di gas così come anche nei giorni scorsi ricordato dallo stesso Ministro della Transizione Ecologica9.

Alpherg S.p.a.: per le vicende eccezionali dell’andamento dei prezzi alla base della presente istanza, la società ha perduto il proprio portafoglio di clienti wholesale italiani composto da alcune decine di nomi importanti ed altri più piccoli. È stato anche risolto il contratto di trasporto con Snam e, dunque, sono venute meno le possibilità di commercializzare gas in Italia. Restano invece integre le possibilità di attività all’estero, anche su Borse (per le quali la Alpherg ha le autorizzazioni ad operare), certamente in un quadro che presenta alcune relazioni internazionali compromesse, o quanto meno rese più difficili dalla contingenza, e linee bancarie per ora congelate, proprio e anche nell’attesa degli esiti della presente istanza. Tuttavia, se in Italia la riapertura della attività è ragionevolmente meno plausibile, la prosecuzione di una attività internazionale, forti di relazioni pluriennali proficue, è senz’altro un volano di continuità possibile, insieme ad una attività più nuova di intermediazione su certificati relativi alle emissioni volontarie in cui la Alpherg si è già cimentata. Si tratta, infatti, di certificati che attestano quante tonnellate di Co210 un compratore del certificato (es. i voli di

9 https://www.open.online/2021/12/22/energia-cingolani-gas-bollette/

10 La quantità di emissioni di gas serra risparmiata o evitata attraverso un progetto per la tutela del clima viene calcolata come segue: durante la produzione di corrente mediante energie rinnovabili viene calcolata la quantità di emissioni di gas serra risparmiata o evitata derivante dall’implementazione del progetto per la tutela del clima. Viene inoltre descritto uno scenario che raffigura le emissioni dei gas serra che sarebbero state generate senza il progetto per la tutela del clima.

Questo scenario viene definito caso di riferimento (baseline). La differenza tra le emissioni baseline (emissioni del caso di

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una compagnia aerea o di una fabbrica siderurgica) sta distruggendo e vengono certificati da enti internazionali con standard riconosciuti ed apprezzati.

Spienergy s.r.l.: dall’operazione del 2018 di cessione del ramo e del pacchetto clienti al Gruppo Iren, l’attività sul down-stream della Spienergy è andata mano mano scemando e la proprietà ha adottato scelte volte a ridurne progressivamente tutti i costi, gestendo le molteplici posizioni ad incaglio afferenti a procedure concorsuali dei propri clienti. Tuttavia, nell’ottica di recuperare valore all’interno del Gruppo, la stessa può svolgere attività di vendita di energia alla PCE11 e possiede anche numerosi contratti di trasporto gas e power con distributori locali che consentirebbero anche una seppur residuale vendita a clienti finali, pur con tutte le dovute prudenze e ponderazioni dei rischi in un contesto di prezzi così alti, anche in ragione dei rischi a tendere di incremento nei prossimi mesi delle morosità dei clienti finali stessi.

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2.6. Il principio di non dispersione del valore e prospettive concrete di risanamento

Con il D.L. 24 agosto 2021 n. 118 e la conseguente legge di conversione n. 147 del 21 ottobre 2021 e in attuazione della Dir. UE n. 1023/2019, il legislatore è intervenuto allo scopo di individuare un “nuovo”

strumento volto alla salvaguardia di un tessuto imprenditoriale ed economico, fondamentalmente sano, ma intaccato da situazioni di crisi temporanea, sia per singola azienda che per Gruppo.

In relazione alla conservazione delle attività aziendali, delle risorse umane che ne costituiscono il principale patrimonio e alle prospettive di risanamento delle società istanti, queste devono essere apprezzate, appunto, nel caso specifico in un’ottica complessiva di Gruppo, alla stregua del precetto di cui all’art. 13 D.L.

118/2021, allorché ENOI, prima dell’ingresso del socio Trafigura in Alpherg, era la società che in modo unitario, anche con le sue controllate Spienergy e Marketz, gestiva tutte le attività.

In seno alla società ENOI, oltre le indicazioni di massima più sopra fornite e fermo il rimando alla Relazione ex lege (doc. 10). vi sono come detto alcune attività altamente innovative, in particolare la Business Unit idrogeno e Innovazione idrogeno, una Start up, di grande potenzialità futura specie in un contesto di

riferimento) e le emissioni del progetto attese produce le riduzioni delle emissioni attese. Le emissioni di CO₂ non ulteriormente riducibili derivanti dalla fabbricazione di prodotti e servizi possono essere compensate con l’acquisto di certificati CO₂ e diventano pertanto climaticamente neutrali. A questo scopo i certificati CO₂ vengono acquistati e smaltiti nella misura corrispondente. Lo smaltimento conferma chiaramente che il suo titolare ha effettuato una compensazione di CO₂.

11 seguito: del. 111/06 ARERA) ha modificato, a partire dal 1° aprile 2007, le modalità di registrazione dei contratti a termine di compravendita di energia elettrica attraverso l’introduzione di un “sistema per conti di energia” (Piattaforma Conti Energia a Termine- PCE). La delibera 111/06 individua nel GME il soggetto deputato alla gestione della PCE assumendo il ruolo di controparte delle partite economiche che sorgono in capo agli operatori che registrano transazioni sulla stessa.

https://www.mercatoelettrico.org/it/mercati/pce/PCE.aspx

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mercato e di indirizzo fortemente orientato alla transizione verde ed all’idrogeno. L’indole sempre innovativa del Gruppo ENOI e la diversificazione colta anche e proprio sull’onda della forte spinta UE alla transizione green (specie appunto idrogeno verde) a cavallo del periodo pandemico, rappresenta senza dubbio un valore da preservare su progetti potenzialmente ad alta redditività nel medio termine e che necessitano di essere oggi ancora alimentati e sostenuti per dare i loro frutti.

Alpherg stessa ha alcune attività caratteristiche di immutata potenzialità (ricordiamo che la transizione green non potrà prescindere ancora nei prossimi anni dall’utilizzo del gas): i. il trading e le attività internazionali legate ai trasporti ed agli stoccaggi di gas che in un contesto di forte volatilità, potrebbe far cogliere buone opportunità di business; ii. la promettente diversificazione su voluntary emission trading grazie alle tante relazioni internazionali; iii. un portafoglio residuale di clienti piccoli da mantenere ovvero ricomporre, in ragione delle professionalità sviluppate negli anni, con marginalità che ipotizziamo favorevoli e diverse da quelle attuali e con in un contesto di concorrenza diminuita, seppur con una forte attenzione ai rischi evidenziati.

Come anche indicato nella Relazione ex art.5 (doc. 10), una Newco, ovvero per motivi industriali e di più ampia creazione di valore, la società del Gruppo Marketz S.p.a.12, fuori dal perimetro di questa domanda, potrebbe essere il candidato ideale per raccogliere le attività “buone” in continuità.

In ipotesi di utilizzo del “veicolo” Marketz, le azioni della stessa potrebbero essere trasferite da ENOI a Alpherg anche per consentire il finanziamento delle attività in continuità. Se ritenuto opportuno, in Marketz, ovvero nella Newco, potrà essere nominato un amministratore, che sarà designato in coordinamento con l’Esperto (al fine di garantire, nell’interesse dei creditori, il massimo livello di terzietà nella gestione), con l’incarico di sorvegliare e garantire che i flussi di cassa della continuità rispettino il piano di risanamento che verrà elaborato.

In tal senso, rispetto alle considerazioni preliminari del piano tra Newco o Marketz, quest’ultima già possiede alcune autorizzazioni per operare nei mercati, ha un team che già gestiva le attività di Alpherg ed è dotata dei sistemi informatici per una corretta gestione del business. In parallelo alle sue attività per servizi e software per clienti, potrebbe unire una divisione con le attività in continuità di Alpherg e di Spienergy ed una divisione Business Innovation sull’idrogeno verde dove, peraltro, la funzione commerciale e di lancio del software NOVA sull’idrogeno di tale divisione è affidata a Marketz stessa. Non solo.

Le attività di Marketz, se ben inquadrate con il supporto dell’Esperto assieme alle altre sopra individuate all’interno del Gruppo, giovandosi anche di regola di una più semplice cedibilità di contratti e

12 Marketz è il competence center del Gruppo che ha centralizzato i software, i sistemi costruiti dai team di IT per seguire le attività del mercato del gas naturale ed anche le competenze (persone) attive nel trading e nelle operations. Marketz svolge attività per terzi e per il Gruppo e non ha sostanzialmente debiti salvo quello verso un unico fornitore di software che è il partner industriale del CRM Akyra©, una soluzione molto apprezzata tra le società di gas e power di media e piccola dimensione.

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autorizzazioni varie all’interno delle società del Gruppo, potrebbero e dovrebbero costruire valore preservando le decine di posti di lavoro e assicurando immediata stabilità, seppure in dimensioni ridotte, oltre ad un domani di prospettiva e di creazione di valore senz’altro coerente con i piani UE e del PNRR in ambito di idrogeno e transizione ecologica.

* 2.7. Le linee guida per il pagamento dei creditori.

Il piano prevederà, in estrema sintesi, per il mezzo di un accordo concluso ai sensi dell’art. 11, lett.

a), D.L. 118/2021, il pagamento in misura stralciata e/o integrale di tutti i creditori antecedenti l’accesso alla procedura di composizione negoziata utilizzando la cassa disponibile, o che verrà disponibile a breve, nelle tre società del Gruppo ENOI. Specificamente, i pagamenti verranno effettuati attingendo alle liquidità di cassa che verranno in essere mediante la prosecuzione dell’attività d’impresa nei prossimi sei mesi.

Resteranno esclusi dall’accordo di cui al paragrafo precedente quei creditori che incardineranno dei giudizi risarcitori in odio alle società del Gruppo ENOI, per i danni derivanti dall’interruzione delle consegne da parte delle Ricorrenti. I pagamenti di tali crediti, il cui ammontare verrà definito solo all’esito del giudizio o mediante accordo che potrà essere raggiunto con le Ricorrenti, verranno effettuati mediante le risorse generate (i) dall’incasso dei crediti verso clienti, (ii) dall’incasso delle somme all’esito dell’incardinando contenzioso nei confronti di Snam, nonché (iii) dal rimborso da parte della Marketz e/o della new co. delle risorse messe a disposizione dalle Ricorrenti per garantire la prosecuzione. A tal fine, le Ricorrenti si impegnano a dare prosecuzione all’attività d’impresa per un tempo minimo pari ai prossimi due anni e, comunque, per il tempo necessario a provvedere al pagamento dei creditori in questione.

Più precisamente, i dati contabili ad oggi disponibili, che potranno subire degli scostamenti, comunque non significativi, e che verranno via via aggiornati anche per quanto riguarda le percentuali di soddisfazione dei creditori, danno la seguente situazione, che ancor meglio è rappresentata nel documento allegato alla presente istanza sub n. 37.

Attivo

Cassa13 (al 31/12/2021) € 77.221.711,00

Crediti nei confronti dei Clienti14 € 73.313.906,00 Valorizzazione Causa Snam € 15.000.000,00

13 Che si prevede di incassare nei prossimi 6 mesi.

14 Si tratta di crediti vantati verso quei clienti che, a loro volta, potrebbero vantare nei confronti del Gruppo Enoi una pretesa creditoria per danni derivanti dalla sospensione del servizio di fornitura.

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Debiti15

Spese di procedura € 4.000.000 (al 100%) € 4.000.000

Differenza non coperta dalle cessioni ai Factor

€ 10.884.180 (al 20%) € 2.176.836 Debiti nei confronti di SACE16 € 39.992.059 (al 60%) € 23.995.235 Debiti nei confronti di Assicurazioni e

Banche17

€ 19.090.000,00 (al 30%) € 5.727.000 Debiti verso fornitore AOT e MitSui € 10.814.050 (al 50%) € 5.407.023

Debiti commerciali18 € 9.380.666 (al 100%) € 9.380.666

Altri debiti19 € 4.852.196 (al 100%) € 4.852.196

Uscita di cassa per la continuità € 10.165.356 (al 100%) € 10.165.356

Debiti Enoi e Spienergy20 € 14.218.439 (al 30-20%) € 4.000.000

Fondo rischi21 € 5.000.000 (al 100%) € 5.000.000

TOTALE DEBITI € 128.397.045 € 74.704.416 (alle

percentuali indicate)

Utilizzando integralmente la cassa, verranno eseguiti gli accordi a stralcio sopra indicati con un numero di creditori pari a circa 20, che metteranno il Gruppo ENOI in condizione di estinguere parte dei debiti e, pertanto, di chiudere la presente procedura ex art. 11.1. a) del DL n. 118/2021.

Parimenti, mediante utilizzo della cassa verranno pagati al 100% i debiti commerciali maturati nei confronti di molte controparti, per cui sarebbe difficile ipotizzare degli stralci.

15 Si prevede che il pagamento dei debiti avverrà entro il termine previsto per la conclusione dell’accordo, ovvero entro i prossimi 240 giorni (massimo).

16 Si tratta di debiti maturati a fronte delle garanzie prestata da SACE in favore di BPER.

17 I debiti maturati verso banche e assicurazioni derivano da scoperti di conto corrente, a fronte dei quali si ipotizza l’escussione delle garanzie eventualmente concesse. Quindi, il dato rappresentato in tabella potrebbe subire una riduzione.

18 I debiti commerciali potranno essere estinti anche mediante transazioni: in tale ipotesi, i pagamenti a saldo e stralcio consentiranno alle Ricorrenti di beneficiare di ulteriori risorse a maggior garanzia dell’adempimento del piano.

19 In questa voce sono ricompresi per circa € 600.000 debiti per TFR e anticipi clienti, che potrebbero essere assorbiti dalla continuità.

20 Si prevede il pagamento dei debiti verso Enoi e Spineregy per € 4.000.000. Infatti, il valore contabile dell’attivo di queste ultime società ammonta a € 14.362.613; tuttavia, le voci dell’attivo di tali società sono rappresentate da crediti in contenzioso, da crediti vantati verso procedure concorsuali e da altre poste di improbabile recupero. L’unico credito prognosticamente incassabile da Enoi e Spienergy è quello per depositi cauzionali e per anticipi clienti, il cui ammontare è pari a € 2.295.579. Per contro, il passivo delle società Enoi e Spienergy è pari a € 14.218.439,00. Quindi, l’offerta di pagamento per € 4.000.000 (pari al 25-30% del debito complessivamente vantato) può ritenersi un pagamento che garantisce un ottimale soddisfacimento delle società.

21 Viene indicato in forma generica, a garanzia della tenuta del piano.

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Pertanto, il costo totale per la chiusura la presente procedura ex art. 11.1. a) del DL n. 118/2021 è pari a € 74.704.416.

Residueranno da pagare solo i debiti delle società del Gruppo Enoi maturati verso i clienti per pretese risarcitorie già avanzate o che dovessero in futuro essere avanzate da questi ultimi per le mancate forniture, attualmente stimati in complessivi € 80.000.000 e la cui determinazione esatta potrà avvenire solo al termine dei rispettivi periodi contrattuali.

Tali debiti, tutti contestati in quanto i pretesi danni sono da confermare in via giudiziale tanto nell’an che nel quantum, saranno soddisfatti, oltre il termine di raggiungimento dell’accordo (stimato in massimo 240 giorni), mediante

a) eventuali compensazioni con i crediti vantati dalle società del Gruppo ENOI, al netto delle cessioni ai factoring e alle banche22, per circa € 73.316.906;

b) utilizzando le somme che verranno recuperate da Alpherg nei confronti di SNAM ad esito dell’instaurando contenzioso relativo alla differenza negativa di prezzo conseguente al ritardo nella liquidazione delle poste attive, valutate in circa € 15.000.000;

c) impego del credito per circa € 14.500.000, derivante dal rimborso da parte di Marketz (ovvero della Newco) del finanziamento della continuità.

Poiché i residui debiti potenziali verso i clienti per danni da interruzione delle forniture sono garantiti dall’attivo residuo, la presente procedura potrà, comunque, essere chiusa ex art. 11 D.L. 118.

Sul punto, si chiarisce che

i) le pretese per danni spiegate nei confronti del Gruppo ENOI non possono considerarsi alla stregua di effettive pretese creditorie, tali da integrare il requisito dello stato di insolvenza, poiché nei confronti di detti soggetti, a propria volta, Enoi vanta dei diritti di credito da poter opporre in compensazione.

ii) la pretesa creditoria di Alpherg nei confronti di SNAM è fondata e l’auspicata condanna di quest’ultima al pagamento in favore della prima, consentirà ad Alpherg stessa, stante la indiscussa solvibilità di SNAM, di incassare ulteriori somme da destinare al soddisfacimento dei pretesi danni;

iii) Il rimborso del finanziamento da parte di Marketz (ovvero della Newco) sarà oggetto di apposito impegno contrattuale.

Al termine della presente procedura, si procederà alla fusione di Alpherg, Enoi e Spienergy.

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22 V. nota 13

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3. La “competenza” del Tribunale di Milano.

L’art. 7 D.L. 118/21 prevede che la competenza a conoscere dei ricorsi per la conferma e/o modifica delle misure protettive spetti al Tribunale competente ai sensi dell’art. 9 l.fall., ovvero al “tribunale del luogo dove l’imprenditore ha la sede principale dell’impresa”23.

L’art. 13, co. 5, del D.L. 118/2021, per ciò che pertiene ai gruppi d’impresa, prescrive che “le misure protettive e cautelari di cui agli articoli 6 e 7 sono adottate dal tribunale competente ai sensi dell'articolo 9 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, rispetto alla società o all'ente che, in base alla pubblicità prevista dall'articolo 2497-bis del codice civile, esercita l'attività di direzione e coordinamento oppure, in mancanza, all'impresa che presenta la maggiore esposizione debitoria come definita nel comma 3”.

I principi previsti in materia di “competenza” nel D.L. 118/2021 sono, mutatis mutandis, quelli invalsi nel Codice della Crisi e dell’Insolvenza24, il quale prescrive che, qualora la domanda di accesso alla procedura sia presentata contemporaneamente da più imprese del gruppo, è competente il tribunale individuato ex art.

2725, in relazione al centro degli interessi principali della società o ente o persona fisica che, in base alla pubblicità ex art. 2497-bis c.c., esercita l’attività di direzione e coordinamento. Altrimenti, è competente il tribunale del luogo in cui ha sede l’impresa che presenta la più elevata esposizione debitoria in base all’ultimo bilancio approvato26.

Orbene, non solo l’impresa capogruppo, ENOI S.p.A., ma tutte le tre società istanti, hanno la propria sede legale in Milano ivi è altresì ubicato il center of main interest27 ; peraltro, ENOI è la società con la maggiore esposizione debitoria, di talché la competenza a conoscere della presente istanza spetta al Tribunale di Milano.

23 Ex multis, Cass. civ., sez. VI, 5 agosto 2021, n. 22389, in www.ilcaso.it, secondo cui “Ai sensi dell'art. 9 della l. fall., la competenza a provvedere in ordine all'istanza di fallimento spetta inderogabilmente al tribunale del luogo in cui l'impresa debitrice ha la sua sede effettiva, da presumersi coincidente, fino a prova contraria, con la sua sede legale, mentre restano ininfluenti, rispetto alla competenza territoriale, tanto il trasferimento della sede sociale intervenuto nell'anno antecedente all'esercizio dell'iniziativa per la dichiarazione di fallimento, quanto la delibera di trasferimento adottata dall'assemblea in epoca anteriore all'anno dal deposito dell'istanza, ma iscritta nel registro delle imprese successivamente ed entro l'anno, posto che, prima dell'iscrizione, la delibera è sprovvista di efficacia”.

24 N. Abriani, G. Scognamiglio, Crisi dei gruppi e composizione negoziata, in www.dirittodellacrisi.it, 23 dicembre 2021.

25 Così l’art. 27 c.c.i., ove si precisa che “il tribunale sede della sezione specializzata in materia di imprese è individuato a norma dell’articolo 4 del decreto legislativo 27 giugno 2003, n. 168, avuto riguardo al luogo in cui il debitore ha il centro degli interessi principali”.

26 “Il C.c.i.i. è testo in generale non applicabile - per scelta del legislatore - alle procedure (come quella in esame) aperte anteriormente alla sua entrata in vigore (art. 390, comma 1, C.c.i.i.), e la pretesa di rinvenire in esso norme destinate a rappresentare un utile criterio interpretativo degli istituti della legge fallimentare potrebbe essere ammessa se (e solo se) si potesse configurare - nello specifico segmento - un ambito di continuità tra il regime vigente e quello futuro”. Cass. civ., Sez. Unite, 24 giugno 2020, n. 12476, in www.ilcaso.it.

27 S. Bariatti, G. Corno, Centro degli interessi principali, in www.ilfallimentarista.it (sez. Bussola), secondo cui l’istanza con la quale si chiede la nomina dell’esperto e la contestuale applicazione delle misure protettive è “scissa” in una modalità amministrativa, alla quale deve fare seguito, pressocché contestualmente, una fase giurisdizionale: entrambe sono necessarie ed ineludibili.

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