• Non ci sono risultati.

FRATELLO AGNELLO SORELLA VOLPE

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "FRATELLO AGNELLO SORELLA VOLPE"

Copied!
13
0
0

Testo completo

(1)

Pierluigi Plata

FRATELLO AGNELLO SORELLA VOLPE

Tutti gli animali presenti nel Vangelo

(2)

© EDIZIONI SAN PAOLO s.r.l., 2015

Piazza Soncino, 5 - 20092 Cinisello Balsamo (Milano) www.edizionisanpaolo.it

Distribuzione: Diff usione San Paolo s.r.l.

Piazza Soncino, 5 - 20092 Cinisello Balsamo (Milano) ISBN 978-88-215-9683-4

(3)

«Così come succede

quando ci innamoriamo di una persona, ogni volta che Francesco guardava il sole,

la luna, gli animali più piccoli, la sua reazione era cantare, coinvolgendo nella sua lode

tutte le altre creature».

(Papa Francesco, Laudato si’, 11)

«Il cuore è uno solo e la stessa miseria

che porta a maltrattare un animale non tarda a manifestarsi nella relazione con le altre persone.

Ogni maltrattamento verso qualsiasi creatura è contrario alla dignità umana».

(Papa Francesco, Laudato si’, 92)

(4)
(5)

PREFAZIONE

Il libro di don Pierluigi Plata è certamente un libro per tutti, credenti e no, interessati a capire meglio come il messaggio di Gesù abbia, al contrario di quanto spesso detto, tenuto il regno animale in grande considerazione, tanto da trasformare questi ultimi in simboli ricchi di signifi cati.

Soprattutto è un interessante nuovo punto di vista per coloro che hanno utilizzato come alibi la poca at- tenzione della Chiesa al mondo naturale per “usare”

tutti gli animali a seconda delle proprie necessità.

Personalmente, ritrovarmi a rifl ettere su alcuni passi del Vangelo, accompagnata per mano da don Pierluigi che accende la luce su alcuni soggetti animali per trop- po tempo considerati comparse insignifi canti, è stato anche motivo per ritornare sulla parola di Gesù e sui suoi insegnamenti, che ci ricordano sempre l’importan- za del rispetto di tutto il creato.

Queste comparse senza apparente importanza, vi- ste sotto questa nuova luce, acquistano grande signifi - cato, diventando addirittura portatrici di valori (come la mansuetudine, ad esempio, dell’agnello, o l’umiltà e la semplicità dell’asino) che ci aiutano a capire me-

(6)

glio la strada che Gesù ci ha indicato più di duemila anni fa.

Un volume ricco di rifl essioni che contribuiscono al riscatto del mondo animale, soprattutto in un momen- to storico dove, per troppe persone, il valore della vita tutta conta sempre meno rispetto al profi tto, e dove, con un Papa di nome Francesco, è quasi un obbligo ricordare un fraticello che raccontava di fratello sole e sorella luna, e che con il linguaggio dell’amore parlava con lupi e uccelli, abbattendo quei confi ni che dividono il mondo degli uomini da quello degli animali.

Licia Colò

(7)

Introduzione

ANIMALI-UOMINI-GESÙ

L’uomo e gli animali

I dati di fatto diffi cilmente possono essere ignorati, soprattutto se riguardano noi stessi. In ogni uomo e don- na, direttamente o indirettamente, c’è una profonda e ineludibile necessità di autodefi nirsi, di rendere conto a se stessi, prima che a qualcun altro, di chi si è. Ad ogni età noi cerchiamo sempre delle conferme, abbiamo bi- sogno di collocarci in un determinato posto, di avere uno specifi co ruolo, altrimenti ci sentiamo insignifi canti, inutili e questo potrebbe avere conseguenze pericolose per la nostra qualità di vita.

Da bambini siamo al centro delle cure e delle at- tenzioni dei nostri genitori, mentre il nostro impegno è quello di scoprire il mondo circostante. Da giovani siamo stimolati e invogliati a canalizzare tutte le ener- gie per progettare il nostro futuro. Da adulti, qual- siasi sia la nostra scelta di vita, siamo circondati da un tessuto di relazioni che abbiamo costruito e che vogliamo incrementare o assottigliare. Così pure da anziani ricerchiamo un luogo dove tutta l’esperienza accumulata non vada perduta, ma possa essere con-

(8)

segnata alle giovani generazioni affi nché ne traggano vantaggio.

In tutte queste fasi della vita, come una costante che non ci abbandona mai, e che tuttavia resta quasi sempre dietro le quinte in tutto ciò che noi facciamo, emerge l’inestinguibile urgenza di rispondere all’interrogativo:

chi sono io nei confronti di me stesso, degli altri uomini e dell’universo intero?

È alquanto interessante notare che nei vari secoli, per tentare un abbozzo di risposta a questo impegnativo e complesso interrogativo, l’uomo sia ricorso agli anima- li. Le defi nizioni di uomo come “animale razionale”, oppure “animale sociale”, seppure vengano dagli al- bori della fi losofi a occidentale, sono tutt’oggi utilizzate con frequenza e in vari ambiti. Ma come leggere questo riferimento agli animali? È utilizzato come riconosci- mento che anche gli uomini fanno parte del “regno ani- male” o piuttosto, al contrario, come sottolineatura per evidenziare la diff erenza tra i due termini di paragone, dunque per aff ermare la superiorità dell’uomo rispet- to all’animale, giacché questo non sarebbe razionale o sociale? La questione non è semplicemente teorica, ma a seconda dell’una o dell’altra posizione la considera- zione e il comportamento verso ogni genere di animale cambia.

Altresì, proviamo a pensare a quanti animali sono protagonisti nelle favole, basta un fugace riferimento da quelle di Esopo fi no a quelle contemporanee. Anche nelle fi abe dove il personaggio principale è un uomo, la presenza degli animali non manca quasi mai. Il messag- gio del racconto, la cosiddetta morale della favola, che è altamente formatrice soprattutto nell’età evolutiva, vie-

(9)

ne veicolata dalla fi gura di un animale, e ciò non lascia neutro il bambino. Così nei cartoni animati, nei fi lm come nella pluralità dei giochi, nei test sulla personalità basati sul tipo di animale con il quale una persona si identifi ca, ecc.

Lungo l’intera storia dell’umanità tracce di relazione tra animali ed uomini sono costantemente presenti, e non banalmente per descrivere episodi della vita quo- tidiana, bensì proprio per cercare sempre più di auto- comprendersi. Nell’arte, nella letteratura, nella fi losofi a e anche nella religione, basti pensare alle moltissime immagini presenti negli antichi miti, alle divinità rap- presentate zoomorfi camente utilizzate in tanti loghi ancora oggi.

Gesù e gli animali

Gesù, nei suoi insegnamenti, ha ritenuto appropriato utilizzare questa relazione uomo-animale. Il linguaggio fi gurato era, ed è tutt’ora, molto diretto e comprensibile a chiunque, inoltre utilizzare della metafore per veico- lare certi concetti a volte è l’unica via possibile. Basti pensare alle parabole del Vangelo, usate proprio per esprimere delle verità di fede che diffi cilmente sareb- be stato possibile comunicare. Ecco in quale cornice si inserisce la decisione di Gesù di richiamare gli animali nei suoi discorsi.

A questo punto bisogna porre estrema attenzione:

come leggere e interpretare correttamente i brani del Vangelo dove si parla degli animali? Se si dimentica il contesto nel quale l’animale viene menzionato da Gesù,

(10)

sicuramente andiamo a distorcere tutto il messaggio che Lui voleva trasmettere, mentre, non riusciremo mai a scoprire quale sia la considerazione che ha riguardo a tutto il mondo animale.

Con tutta la buona volontà che una persona, anche chi è assiduo frequentatore della Parola di Dio, possa mettere nel meditare pericopi evangeliche che citano animali, è sempre condizionata da quello che sente dire nell’ambiente in cui vive, e da quale rapporto o consi- derazione lei stessa ha con quella specie. Inevitabilmen- te, leggendo nel Vangelo che Gesù parla di “cagnolini”, di “agnelli”, di “uccelli”, di “cavalli”, “pesci”, “capre”, di..., ti viene in mente il servizio appena trasmesso in te- levisione sul delicato problema della vivisezione, sull’ab- bandono o le condizioni di cani trovati in pessima salute, sulla nuova legge sulla tutela degli animali... Così come ognuno di noi, a seconda dell’educazione, dell’ambiente in cui è vissuto, della sua specifi ca sensibilità, della pro- pria esperienza, ha una visione, precisamente una consi- derazione, diversa sia riguardo agli animali in generale, sia in riferimento a una singola specie.

Tenendo presente i suddetti elementi, questo scritto ha la velleità di aiutare ciascuno di noi a fare una sor- ta di tabula rasa riguardo a tutto ciò che sappiamo e, soprattutto, viviamo in riferimento a qualsiasi animale, focalizzandoci sull’utilizzo quasi sempre metaforico o comparativo che Gesù adotta.

Per percorrere insieme questo viaggio è anche neces- sario non fare troppi riferimenti a quello che nell’im- maginario collettivo il singolo animale simboleggia e neppure alla considerazione che nell’Antico Testamen- to gli stessi animali avevano. Questo perché, sebbene

(11)

Gesù facesse riferimento all’ambiente giudaico, è la sua nuova visione che noi vorremmo cogliere. Il Figlio di Dio si è incarnato per redimere l’uomo e con lui tutta la creazione: «Le creature di questo mondo non ci si presentano più come una realtà meramente naturale, perché il Risorto le avvolge misteriosamente e le orienta a un destino di pienezza. Gli stessi fi ori del campo e gli uccelli che Egli contemplò ammirato con i suoi occhi umani, ora sono pieni della sua presenza luminosa»

(Papa Francesco, Laudato si’, 100).

Le seguenti voci raccolgono tutti gli animali citati nell’intero Vangelo. Questa mappatura ha il preciso scopo di individuare in quale puntuale versetto e con- testo viene menzionato il singolo animale e quale è l’evangelista che lo nomina. Sono dunque meditazioni che partono dall’animale, volta per volta preso in con- siderazione, che auspicano di condurre ciascuno a un rinnovato rapporto con tutti gli animali, con gli uomi- ni e con il Creatore. Insomma, non confondendo mai la diversità tra le tre suddette relazioni, e tanto meno sovvertendole, rifl ettere sugli animali riportati nel Van- gelo potrebbe diventare una profi cua verifi ca sul nostro modo di vivere da creature inserite in un Creato che non può essere ignorato: «Insistere nel dire che l’essere umano è immagine di Dio non dovrebbe farci dimen- ticare che ogni creatura ha una funzione e nessuna è superfl ua. Tutto l’universo materiale è un linguaggio dell’amore di Dio, del suo aff etto smisurato per noi.

Suolo, acqua, montagne, tutto è carezza di Dio» (Papa Francesco, Laudato si’, 84).

(12)

INDICE

Prefazione, di Licia Colò pag. 7 Introduzione

ANIMALI-UOMINI-GESÙ » 9

Agnello/i » 15

Asina/o/Asinello » 19

Avvoltoi » 23

Bue/Buoi » 27

Cammello » 31

Cane/Cagnolini » 35

Capre/Capretto » 40

Cavallette » 45

Chioccia » 49

Colomba/e/i » 50

Corvi » 55

Gallo » 58

(13)

Lupo/i pag. 64

Moscerino » 68

Passeri » 71

Pecora/e » 75

Pesce/i/Pesciolini » 83

Porci » 90

Pulcini » 94

Puledro » 97

Scorpione/i » 99

Serpe/Serpente » 102

Spugna » 107

Tarlo/Tarma » 110

Tortore » 113

Uccelli » 114

Verme » 119

Vipere » 121

Vitello » 124

Volpe/Volpi » 127

Indice delle citazioni evangeliche » 133

Riferimenti

Documenti correlati

Allattare al seno in modo esclusivo fino ai sei mesi compiuti è molto importante, così come capire quando il bambino è pronto per i cibi

Tuttavia, la quota di ricchezza posseduta da queste persone è continuata a crescere come avviene ogni anno a partire dal 2002, a eccezione della battuta

Una nota certamente positiva è, invece, la conferma della tendenza, che perdura ormai da alcuni anni, alla riduzione del numero di decessi droga correlati. Anche quest’anno,

Le proposte di volontariato della Fondazione Don Gnocchi sono rivolte a persone che, in base alla propria disponibilità e inclinazione, possono essere inserite nelle diverse

La Medusa polmone di mare, la Cassiopea e la Medusa dorata se ne stanno in genere al largo, mentre la Cubomedusa e la Medusa luminosa hanno abitudini costiere per cui è più

Non è questa la sede per ritornare sul vivace dibattito che ha preceduto e successivamente animato la recente visita in Italia del Presidente della Repubblica Popolare cinese 3

La ricombinazione nel virus di West Nile è un evento relativamente raro [156], come riportato dallo studio di Armstrong e collaboratori su WNV-1 negli Stati Uniti [157] e non

Quanto però all’a- pertura della comunità delle FMA a Scutari in Albania nel gennaio 1907, la prima fondazione all’estero dopo la separazione giuridica, che implica un “in-