SINTASSI per LOGOPEDISTI
Alla scoperta delle frasi semplici e complesse
di Jenny Rio, logopedista
BENVENUTA!
Mi presento
Jenny Rio, logopedista.
Laureata nel 2000 all’Università di Londra come Speech and Language Therapist.
Dal 2001 lavoro qui in Italia con bambini in età scolare e prescolare.
Sono appassionata di sintassi.
Ho contribuito al blog di Mammalogopedista con una serie di brevi articoli su questo argomento.
Nel 2020 ho aperto il mio sito personale www.piccolefrasi.com dedicato ad
approfondire argomenti di sintassi per logopedisti e a presentare lo
strumento di terapia per la riabilitazione della frase Mucca Mangia Mucca
Dorme.
SINTASSI per logopedisti
Questo corso è dedicato ad approfondire argomenti di sintassi per logopedisti.
In particolare verrà illustrato un modello di analisi sintattica (il MODELLO VALENZIALE) che ci guiderà nella descrizione della struttura delle frasi.
Verranno esplicitati i principali collegamenti fra questo modello e le fasi di acquisizione del linguaggio nei bambini.
Verranno illustrati alcuni interessanti collegamenti fra questo modello
sintattico e l’intervento logopedico.
I livelli del linguaggio
• Fonologia: i suoni si combinano a formare parole
• Morfo-sintassi: le parole si combinano a formare frasi
• Discorso: le frasi si combinano nei racconti, nelle descrizioni, nelle
conversazioni
Sintassi
• Le regole con cui le parole si combinano a formare le frasi
• Regole che vengono acquisite dai bambini nel normale sviluppo linguistico
• Regole che molti bambini con DPL o difficoltà linguistiche secondarie
ad altre patologie hanno difficoltà ad acquisire
Grammatica valenziale: il VERBO!
verbo
Il verbo con i suoi argomenti
Il VERBO porta con sè,
si trascina dietro la struttura della frase Ogni verbo ha un determinato
numero di argomenti
Verbi a zero argomenti, zerovalenti
• Piove
• Nevica
• Fa freddo
Verbi a 1 argomento, monovalenti
Verbo + 1 argomento/soggetto:
• Cristina dorme
• La mucca correva
• Voi avete riso
• Il papà è triste
• Arriva il treno
Il soggetto è facoltativo:
• Sono contenta
• Sorridono
Soggetto sottointeso
• L’italiano è una lingua pro-Drop
• Il soggetto può essere sottointeso, mentre in altre lingue deve essere esplicitato sempre:
Dormo vs *sleep / I sleep Fa freddo vs *is cold / It is cold
• In italiano è normale che il soggetto venga omesso:
Come stai oggi? Sono stanca. Al lavoro mi hanno fatto arrabbiare. Per fortuna siamo d’accordo nel chiedere cambiamenti drastici.
• Il contesto linguistico ed extralinguistico ci fa decidere quando esplicitarlo
• Conseguenze sulla terapia …
Soggetto in terapia
Terapista: cosa succede?
Bambino: dorme
Grammaticalmente l’omissione del soggetto non costituisce errore.
Anche dal punto di vista pragmatico può essere accettabile, soprattutto se stiamo guardando la figurina insieme.
Per stimolare l’uso del soggetto dobbiamo creare un contesto che lo renda (più) necessario (barriera, disegno, coppia minima …)
Iniziamo da SV?
Verbi a 2 argomenti, bivalenti
Verbo + due argomenti (soggetto + oggetto)
• Cristina sgrida Alessandro
• La mucca annusa l’erba
• Il papà va a casa
• A Cristina piace la polenta
• Voglio una caramella
• Apri la scatola
• Cristina lo sgrida
• La mucca la annusa
• La voglio
• Aprila!
Verbi a 3 argomenti, trivalenti
Verbo + 3 argomenti (soggetto + oggetto + oggetto)
• Cristina mette la palla nel sacco
• Alessandro dà la caramella all’amico
• La mette nel sacco
• Gliela dà
FRASE MINIMA/NUCLEARE
=
Verbo + argomenti
Alcuni argomenti possono essere facoltativi:
• La mucca mangia
• Versa l’acqua!
• *La mamma uccide/bacia/dice …
I verbi in terapia
Se pensiamo che il modello valenziale rifletta il modo in cui il nostro cervello combina le parole e organizza il linguaggio
Se vogliamo stimolare questo stesso processo nei bambini con difficoltà linguistica
allora
INIZIAMO DAL VERBO!
anche in terapia.
Descrizione di immagini, scenette animate al computer, azioni create a
tavolino, mimi, partendo dal VERBO e non dal soggetto
Iniziamo dal verbo …
La domanda per stimolare il verbo:
• Cosa succede? Cosa fa?
Poi si aggiungono gli argomenti con le domande:
• Chi? Che cosa?
• Alla fine si fa ripetere il tutto di fila: LA MUCCA MANGIA IL FIORE
Strategia che stimola la struttura verbo/argomenti che sta “dietro” le nostre frasi, la struttura “profonda”
Questa può essere visualizzata con griglie triangolari come Salvadorini
(app Speech di Ridinet/gioco P100).
… o iniziamo dal soggetto?
L’alternativa è stimolare subito la forma “superficiale”,
partendo dalle domande chi?/cosa fa?/che cosa?
Poi si fa ripetere al bambino il nostro modello.
In questo caso si possono usare griglie lineari per visualizzare i componenti della frase.
È l’approccio più tradizionale.
Efficacia/efficienza? Funziona meglio la prima o la seconda strategia? Quale permette un apprendimento più significativo/veloce e una migliore generalizzazione?
Ci sono però altre tecniche altrettanto interessanti … ma questo è un altro corso!
Progressione dal più facile
Tradizionalmente in terapia si segue lo stesso percorso dell’acquisizione tipica, dal più facile al più difficile.
Possamo pensare di fare lo stesso per la stimolazione sintattica, partendo così dai verbi/strutture più facili fino ad arrivare ai verbi/strutture più difficili:
• Monovalenti >
• Bivalenti >
• Trivalenti >
Cf. Articolo “Coloriamo la frase”.
Ma … c’è una linea di ricerca all’interno della logopedia che spinge verso un altro
approccio, cioè suggerisce di fare il contrario!
Progressione dal più difficile
In fonologia il “complexity approach” ha tanti sostenitori e la ricerca in favore si sta accumulando.
Consiste nello scegliere come target della terapia fonologia non i suoni evolutivamente più precoci e magari già “articolabili” da parte del bambino ma quelli più tardivi:
• Es. Se /s/ > /t/ parto a stimolare il gruppo consonantico. Se il bambino non usa le fricative parto con le affricate …
(Consiglio a proposito il corso tenuto da Sara Lovotti per Ipertesto).
Può essere la stessa cosa per le strutture sintattiche? Si può guadagnare tempo in questo modo, partendo da SVO piuttosto che da SV? Saper fare SVO sottointende la capacità di fare SV?
La letteratura?
Modificatori
Gli argomenti possono essere AMPLIATI con i MODIFICATORI (in corsivo):
AGGETTIVI
• [La mucca pezzata] dorme
• Voglio [la caramella frizzante]
• Lei mette la palla [nel cestino grande]
COMPLEMENTI
• [La mucca con le macchie] dorme
• Voglio [la caramella alla fragola]
• Lei mette [la palla da calcio] [nel cestino della maestra]
[Sintagma nominale] o [gruppo del nome]
Modificatori in terapia
Una strategia usata dai bambini per allungare le frasi consiste nell’usare i modificatori per ampliare gli argomenti.
• Sintagma nominale ESAGERATO: [QUESTI MIEI STORICI DIECI AMICI DEL GRUPPO DI CALCIO] sono sposati.
Ipotesi: con l’aumentare dell’età i modificatori si moltiplicano e il sintagma nominale diventa più complesso.
Uno studio americano ha trovato che verso i 7 anni il 70% dei bambini ne usa fino a 4 (SugarLanguage). In italiano?
Obiettivo di terapia
Dal punto di vista evolutivo i primi modificatori (articoli/aggettivi) compaiono in posizione DOPO IL VERBO, non nel soggetto ma nell’oggetto:
• Prima “Guarda [la mucca marrone]” dopo [La mucca marrone] dorme
Inizio la terapia da qui!
Avverbiali
La frase semplice può essere ESTESA con gli AVVERBIALI (sottolineati):
• La mucca dorme nel prato
• Appoggia la palla nel cestino con attenzione
• Ieri sera ha piovuto fino a mezzanotte
FRASE SEMPLICE
=
Verbo + argomenti + modificatori + avverbiali
ESERCIZIO frasi semplici
• Ho visto un elefante enorme ieri allo zoo
• Gioca con me!
• La mamma di Alessandro mi ha dato un euro
• In pizzeria ho mangiato tante patatine all’aceto
• Il signore è salito sull’albero
• La appoggio sul tavolo con una mano
• Dammi i soldi!
LEGENDA:
verbo
[argomento]
modificatore
avverbiale
Acquisizione frase minima/semplice
Inizia con le combinazioni di due parole fra i 18 e i 24 mesi.
Sono combinazioni INCOMPLETE per morfologia (mancano gli articoli, le preposizioni, i clitici … )
Sono INCOMPLETE anche per quanto riguarda la struttura verbo/argomenti:
• non ci sono tutti gli argomenti richiesti dal verbo
• spesso manca proprio il verbo! (verb-less)
Queste combinazioni preludono alle strutture sintattiche che abbiamo visto
finora e che caratterizzano il linguaggio adulto, guardate >>>>
Acquisizione della frase semplice
Alcune sono costruite intorno al verbo, sono come dei nuclei primitivi:
• Voglio palla
• Nonna tocca
• Metti qui
Altre sono costruite intorno al nome, come i futuri sintagmi nominali:
• Palla rossa
• Scarpa papà
Assomigliano a dei “pezzi” che poi verranno uniti a formare combinazioni più lunghe:
• Nonna tocca palla
• Voglio [palla rossa]
• Metti qui [scarpa papà]
Le combinazioni si completeranno nelle future frasi semplici:
• Voglio la palla rossa
• Metti qui la scarpa del papà
• La nonna tocca la scarpa rossa