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THE DIGITAL. COME OTTENERE UN SORRISO FAVOLOSO Il flusso di lavoro interamente digitale trasforma completamente il sorriso del paziente.

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Academic year: 2022

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THE DIGITAL D E N T I S T

MAGGIORE VERSATILITÀ NELL’IMAGING,

QUALITÀ UNIFORME

Scopri come la tecnologia fa risparmiare tempo e migliora i risultati.

PIANIFICAZIONE

VIRTUALE, RISULTATO OTTIMALE PER

L’ACCURATEZZA

La combinazione perfetta:

CBCT, impronte digitali e guide chirurgiche.

COME OTTENERE UN SORRISO FAVOLOSO Il flusso di lavoro

interamente

digitale trasforma

completamente il sorriso del paziente.

Dott. Adam Nulty, Dentist On THE ROCK

Primario odontoiatra

(2)

TI PRESENTIAMO IL NUOVO NUMERO DELLA RIVISTA THE DIGITAL DENTIST!

Gentile Lettore,

siamo un’azienda dentale digitale al 100% e ci proponiamo con la nostra mission di

trasformare l’odontoiatria, semplificare la tecnologia e cambiare le vite dei pazienti in tutto il mondo, grazie ai nostri innovativi prodotti digitali, alle nostre soluzioni e ai nostri servizi.

Le aziende che ci hanno preceduto — Kodak, Trophy e PracticeWorks — hanno innovato l’imaging dentale, i sensori radiografici digitali extraorali, i sistemi di gestione degli studi odontoiatrici e molto altro — permettendoci di soddisfare le esigenze dei dentisti per oltre un secolo. Ci dedichiamo a supportare gli odontoiatri nel loro percorso per diventare professionisti digitali e, quindi, per migliorare il flusso di lavoro, ottimizzando la cura dei propri pazienti.

La pubblicazione della rivista The Digital Dentist è stato un passaggio inevitabile della nostra mission. La rivista presenta i casi clinici più recenti, offre guide strutturate step-by-step e condivide esperienze di colleghi. Gli odontoiatri che danno il loro contributo sono esperti di fama internazionale nei propri campi e specialità. I loro casi e le loro esperienze ti

permettono di utilizzare e di integrare la tecnologia dentale più recente e le soluzioni più innovative, ricevendo per primo le informazioni sui nuovi trend digitali.

Negli ultimi due anni, migliaia di dentisti hanno letto la rivista The Digital Dentist e ne sono diventati follower fedeli. Per questa ragione, desideriamo approfittare di questa occasione per inviarti un grande “Grazie”, anche per i tuoi “Like”. La rivista è digitale, e pertanto puoi scaricare ogni edizione e portarla con te, ovunque desideri.

Nicola Gizzi

Managing Director, Dental business Europa, Medio Oriente e Africa

Mirjam Herrmann Marketing Director

Europa, Medio Oriente e Africa

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COME OTTENERE UN SORRISO FAVOLOSO

— FLUSSO DI LAVORO DIGITALE COMPLETO IMPLANTARE

REPORT SU UN CASO

Il paziente si presentò con due ponti che cedevano (Figura 1 e 2).

La protesi premade

(preconfezionata) fu scansionata mediante CS 3600 insieme all’arcata dentaria iniziale.

Mediante CS 8100 3D fu acquisita una CBCT del mascellare.

CS 3D Imaging software eseguì automaticamente l’unione

(merging) delle scansioni. Con un unico clic, il file fu trasferito al software SMOP.

I denti superiori sinistri furono rimossi digitalmente ed esportati mediante STL. Poi i denti rimanenti furono rimossi ed esportati tramite STL in Meshmixer (Figura 3).

Dott. Adam Nulty

Il dott. Adam Nulty è un clinico molto esperto con un particolare interesse per Odontoiatria protesica ed estetica, Odontoiatria digitale e Implantologia. Nel 2013 ha

conseguito un Master of Science in Restorative and Aesthetic dentistry presso l’Università di Manchester, con Lode, e attualmente svolge attività di ricerca in implantologia guidata nell’ambito di un PhD presso l’Università di Leeds. Il dott. Adam Nulty tiene lezioni e opera come mentore per l’MSc on Restorative and Aesthetics presso l’Università di Manchester, ed è Direttore del Corso e Docente per l’SMOP Guided Implant System. Attualmente è Presidente della International Digital Dental Academy, che co-finanzia la piattaforma imparziale per la Digital Dentistry e i Corsi Digital Dental Academy.

Fig. 1 e 2: Situazione iniziale

Fig. 3: Estrazione virtuale in Meshmixer.

CASO CLINICO

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TRASFERIMENTO DELLE SCANSIONI VERSO SMOP

Le scansioni furono trasferite verso SMOP (Swissmeda) tramite il pulsante di esportazione diretta in CS 3D Imaging, dopo

l’allineamento automatico (Figure 6, 7 e 8).

Fig. 5: Esportazione diretta verso SMOP

Fig. 6: Importazione diretta verso il software di pianificazione SMOP

Fig. 4: Auto-matching (allineamento automatico) in CS 3D Imaging software

Fig. 8: Progetto della guida, nel software SMOP di progetto della guida

Fig. 7: Esportazione diretta verso SMOP

CASO CLINICO

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Fig. 11, 12 e 13: Per questa procedura furono pianificate due guide chirurgiche.

La prima da posizionare sui denti superiori dx e la seconda da fissare usando sostegni (mount) della guida su impianti precedenti.

Fig. 9 e 10: Guida SMOP

Fig. 14, 15, 16 e 17: L’esportazione SMOP dell’abutment convertita a un modello stampabile nel software exocad.

MODULO DI PROGETTO SMOP

Dopo il trasferimento in SMOP dei dati uniti (merging), gli STL

dell’arcata parzialmente edentula e dell’arcata completamente edentula furono portati in SMOP e furono progettate e stampate due guide utilizzando una stampante 3D Form 2 (Figure 9 e 10).

LE GUIDE CHIRURGICHE

Furono pianificati sei impianti CAMLOG® con le altezze abutment MUA (Multiple Unit Abutment) virtuale

preprogrammate in SMOP con tutti gli impianti paralleli.

Furono anche pianificate due guide. La prima adattata sui denti superiori di sinistra, che erano più solidi, e quattro impianti da

posizionare in una procedura flapped.

Dopo l’estrazione dei denti, la seconda guida sarebbe rimasta fissata utilizzando i sostegni (mount) della guida su impianti posizionati precedentemente (Figure 11, 12 e 13).

L’esportazione SMOP della posizione del cilindro

dell’abutment fu poi convertita a un modello stampabile nel

software exocad.

Prima ancora che il paziente fosse stato toccato, tale modello fu utilizzato per aprire un accesso per i cilindri nella protesi

preconfezionata (Figure 14, 15, 16 e 17).

CASO CLINICO

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Fig. 18: Ponte temporaneo sostenuto da impianti

Fig. 19: Prima

Fig. 20: Dopo Fig. 18: Prima

Durante la chirurgia, i cilindri furono stabilizzati con barrette Easybar in titanio e poi inglobati nell’acrilico (Figura 18).

L’ibrido fu poi completamente convertito e ridotto / costruito dove richiesto per renderlo il più possibile igienico fino alla

costruzione, in futuro, della protesi finale.

CASO CLINICO

IL RISULTATO FINALE

Complessivamente il risultato è buono — specialmente come temporaneo.

Il paziente è soddisfatto della forma e della sfumatura di colore.

Sarà creata una protesi permanente scansionando e copiando la forma in exocad e inLab.

Scopri come il dott. Nulty si avvale del flusso di lavoro digitale completo nella chirurgia guidata implantare con il Modulo Prosthetic-Driven Implant Planning e con SMOP.

https://youtu.be/stDKMTDE5jM

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RIABILITAZIONE MULTIPLA CON

CHIRURGIA GUIDATA PIANIFICATA CON SMOP E IMPIANTI DENTALI

THOMMEN MEDICAL

REPORT SU UN CASO

Il paziente, che aveva un ponte, era stato inviato all’attenzione del dott.

Mathieu Rousset dopo la frattura della radice del dente n. 12. Il paziente desiderava una soluzione con una protesi fissa.

È stata acquisita un’impronta digitale mediante lo scanner intraorale CS 3600, per rilevare il tessuto molle e i denti adiacenti (Figura 1 e 2).

È stato acquisito un volume CBCT mediante il sistema CS 8100 3D (Figura 3).

Dott. Mathieu Rousset

Il dott. Rousset è Dottore in Chirurgia Orale, Odontoiatria Chirurgica, e ha un diploma universitario inter- europeo in Implantologia. Ha anche una laurea universitaria in CAD/CAM.

Ha ottenuto diplomi universitari per:

Studio avanzato sui biomateriali usati in Odontoiatria, Corso universitario in Imaging maxillofacciale e Corso universitario in Parodontologia.

Il dott. Rousset è uno speaker EMS, opinion leader THOMMEN, e fondatore e direttore di AMPIO (Associazione per la formazione in Parodontologia e Implantologia).

Per scoprire di più, visita i suoi siti Web:

http://Mathieu-Rousset-Chirurgien-Dentiste.fr

http://Ampioformation.com

Fig. 1 e 2: Sono state acquisite impronte digitali mediante lo scanner intraorale CS 3600.

Fig. 3: È stata acquisita una scansione volumetrica CBCT mediante il sistema CS 8100 3D.

CASO CLINICO

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PIANIFICAZIONE 3D

Il volume CBCT è stato unito automaticamente ai tessuti molli, usando il modulo Prosthetic-Driven Implant Planning, nel software CS 3D Imaging (Figure 4 e 5).

Con la libreria Tooth Library del software CS 3D Imaging è stato creato un wax up virtuale, per simulare il risultato protesico finale e per pianificare il trattamento implantare. (Figure 6 e 7).

Fig. 6: Con la libreria Tooth Library del software CS 3D Imaging è stato creato un wax up virtuale.

Fig. 4 e 5: Il volume CBCT unito ai tessuti molli usando il modulo Prosthetic-Driven Implant Planning, nel software CS 3D Imaging.

Fig. 7: Pianificazione dell’impianto usando il software CS 3D Imaging.

CASO CLINICO

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Fig. 12 e 13: La guida chirurgica posizionata e appropriato fresaggio guidato.

Fig. 14 e 15: Sono stati aggiunti scanbody Thommen Medical per l’impronta digitale.

Fig. 8 e 9: L’analisi prosthetic-driven planning è stata trasferita al software SMOP per chirurgia guidata.

Fig. 10: La guida chirurgica è stata definita mediante il modulo di progettazione SMOP.

MODULO DI PROGETTO SMOP

Con un solo clic, l’analisi prosthetic- driven planning è stata trasferita al software SMOP per chirurgia

guidata, per iniziare la fase di

progettazione della guida chirurgica (Figura 8). Il software SMOP usa l’analisi per proporre sleeve

(boccole guida) compatibili per la chirurgia guidata (Figura 9).

Mediante il modulo di

progettazione SMOP, è stata definita la guida chirurgica con l’aggiunta di numerose clip sui denti rimanenti e sul lato buccale e linguale del mascellare superiore per ottimizzare l’adattamento della guida (Figura 10).

Dopo il completamento del

progetto, il software ha generato automaticamente il relativo file STL.

Infine, la guida chirurgica è stata stampata presso lo studio

odontoiatrico mediante la stampante 3D Formlabs Form 2.

LA GUIDA CHIRURGICA

La guida chirurgica è stata posizionata e ancorata ai denti rimanenti del paziente (Figura 12).

Sono state eseguite sequenze appropriate di fresaggio usando il kit per chirurgia guidata Thommen Medical (Figure 11 e 13).

Dopo il posizionamento degli impianti, sono stati aggiunti gli scanbody Thommen Medical, come preparazione per l’impronta

digitale per la registrazione del posizionamento degli impianti (Figure 14 e 15).

Fig. 11: Il kit per chirurgia guidata Thommen Medical, che contiene frese di lunghezza conforme a quella degli sleeve.

CASO CLINICO

(10)

Fig. 16: Posizionamento del materiale da innesto REGEDENT di Thommen Medical.

Fig. 17: Esplorazione con lo scanner intraorale CS 3600 per creare l’impronta digitale.

Fig. 20: Risultato finale.

Fig. 18 e 19: L’analisi prosthetic-driven planning è stata trasferita al software SMOP per chirurgia guidata.

Sono stati avvitati gli scanbody ed è stata effettuata la rigenerazione ossea (Figura 16).

È stata acquisita un’impronta digitale (Figura 17), invece di

quella tradizionale, eliminando così il rischio di:

• Contaminazione del sito

• Rottura dei punti di sutura

• Passaggio del silicone tra i bordi del sito

IL RISULTATO FINALE

Dopo 24 ore dall’intervento

chirurgico (Figure 19 e 20) è stato applicato un ponte provvisorio in resina caricata (Figura 18) e abutment VARIOtemp

progettato da Mobifix Laboratory usando il software Dental Wings.

CASO CLINICO

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ASSICURARE UNA MAGGIORE FIDUCIA CON IL CS 9600

LA SFIDA

Ottenere un sistema di imaging con un FOV (Field Of View, Campo visivo) più ampio e con le tecnologie più recenti, che permettono

d’implementare un flusso di lavoro scalabile.

LA SOLUZIONE

Il CS 9600

I BENEFICI

• Versatilità dell’imaging

• Uniformità della qualità

d’immagine, anche con molteplici utenti

• Capacità di espansione verso altre specialità

• Maggiore affidabilità per il paziente e per il dentista

• Flusso di lavoro implantare più rapido

• Impatto ambientale più favorevole per i pazienti e per il dentista

I

l dott. Antoine Diss opera con i dentisti dell’associazione che ha fondato nel 2006 denominata Génération Implant. Nel suo studio, forma i dentisti in implantologia, parodontologia, protesi su impianti, innesti ossei, gestione delle estrazioni, riempimento del seno e altro ancora.

Dott. Antoine Diss

Il dott. Diss ha studiato Odontoiatria in Francia presso l’Università di Nancy.

Successivamente è diventato assistente ospedaliero universitario nel

dipartimento di parodontologia dell’Università di Nizza, dove ha svolto la tesi di Dottorato di Ricerca (PhD), il DEA [diploma post-laurea] e la science thesis. Invece d’intraprendere una carriera ospedaliera universitaria, ha scelto di svolgere un’attività privata a Nizza, specializzandosi in implantologia e in parodontologia. In quel periodo, ha fondato la sua associazione per la formazione, la Génération Implant.

Attualmente, il dott. Diss è specializzato in implantologia, chirurgia guidata implantare, gestione dei tessuti molli, rigenerazione ossea dentale e chirurgia orale.

Per scoprire di più, visita i suoi siti Web:

https://selarl-dr-diss-antoine.chirurgiens- dentistes.fr/en/dental-clinic-france

http://www.generation-implant.com/

Prima dell’installazione della Cone Beam Computed Technology (CBCT) nel suo studio nel 2010, il dott. Diss, per l’imaging dei casi di implantologia inviava i suoi pazienti da un radiologo, e questo richiedeva sempre un’ulteriore seduta. L’integrazione del sistema nel suo flusso di lavoro ad un certo punto divenne indispensabile per molte ragioni, in primis il miglioramento dell’efficienza in termini di tempo.

Il dott. Diss afferma che, oltre all’eliminazione della seduta aggiuntiva per l’imaging, “durante la chirurgia, o subito dopo, possiamo produrre le immagini di verifica, e fare tutto questo molto rapidamente. Inoltre, questo sistema di imaging mi ha permesso di essere più preciso nella formulazione delle diagnosi”.

Secondo il dott. Diss, la possibilità di risparmiare tempo è un elemento prezioso. È qualcosa che cerca di ottenere anche in tutto il suo flusso di lavoro. La tecnologia — e la propensione ad adottarla — ha un ruolo fondamentale nel suo successo.

CASE STUDY

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o RA DISPONIAMO DI UN SISTEMA CHE È REALMENTE IN GRADO DI ADATTARSI AI

DIFFERENTI FLUSSI DI LAVORO. LA TENSIONE DI 120 KV

CONTRIBUISCE IN MISURA NOTEVOLE ALLA QUALITÀ

DELL’IMMAGINE SENZA AUMENTARE LA DOSE AL PAZIENTE”.

Caso di impianti zigomatici usando il campo visivo grande (16 cm x 12 cm)

QUALITÀ D’IMMAGINE E VERSATILITÀ

Il CS 9600 risponde alle esigenze di imaging del dott. Diss per i trattamenti implantari e per la chirurgia orale — e anche a quelle dei dentisti con i quali lavora — poiché offre 14 opzioni per i campi visivi, dal 4 cm x 4 cm al 16 cm x 17 cm. Il dott. Diss ha effettuato l’upgrade del suo sistema dal modello standard a 90 kV al modello a 120 kV. Considera importante l’impatto

dell’upgrade, che si traduce in un miglioramento della qualità dell’immagine senza un aumento della dose.

“Ora disponiamo di un sistema che è realmente in grado di adattarsi ai differenti flussi di lavoro che usiamo. Ha realmente condotto l’imaging CBCT a un nuovo livello”, dichiara il dott. Diss. “Ad esempio, nell’endodonzia, è possibile acquisire l’immagine di un’arcata completa (dimensione del volume 10 cm x 10 cm) con

una risoluzione di 75 μm, e questo è un aspetto di notevole importanza.

Inoltre è possibile focalizzarsi su un singolo dente dell’arcata. Le immagini sono eccellenti anche per l’implantologia”. La funzionalità Metal artifact reduction (MAR, Riduzione degli artefatti causati da parti metalliche) migliora la qualità dell’immagine. Il dott. Diss dichiara, “Senza CS MAR [l’opzione software brevettata di Carestream Dental per il CS 9600], non potremmo gestire in modo efficace gli artefatti nelle nostre immagini. Prima, dovevamo convivere con quel tipo di artefatti. CS MAR funziona come una lente d’ingrandimento che permette di esplorare l’immagine e di osservarla con il filtro e senza il filtro anti-artefatti. È possibile confrontare l’immagine ottenuta inizialmente e l’immagine alla quale è applicato l’algoritmo, e analizzarle entrambe molto facilmente”.

La molteplicità di campi visivi è stata particolarmente utile in un caso inviato al dott. Diss, per il quale era presente una compromissione completa del mascellare. La paziente era edentula, l’osso era quasi assente. Il dott. Diss è stato in grado di trattarla con un sistema denominato quad zygoma. Per posizionare quattro impianti zigomatici, al dott. Diss sono state necessarie immagini sia caratterizzate da una localizzazione precisa sia più ampie, poiché gli zigomi si trovano sotto le orbite. Gli importanti rischi anatomici hanno reso imperativo che il dott. Diss vedesse i limiti rispetto all’orbita. “So che con i miei precedenti sistemi di imaging — che avevano un campo visivo più limitato — la mia diagnosi non avrebbe potuto essere altrettanto precisa. La mia spiegazione al paziente non avrebbe potuto essere altrettanto approfondita, e non avrei potuto avere condizioni così ideali per l’esecuzione della chirurgia”.

Valutazione del canale radicolare usando il campo visivo 5 cm x 5 cm con risoluzione 75 μm

CASE STUDY

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Il precedente sistema di imaging del dott. Diss non era dotato di un sedile integrato, e pertanto quando ha visto per la prima volta il CS 9600, ne ha immaginato immediatamente il beneficio potenziale. Questo aspetto è poi risultato evidente. “Il sedile fornisce la stabilità per il paziente e riduce il rischio di movimenti durante la scansione. Il risultato è che le immagini sono più chiare”, afferma il dott. Diss. “Inoltre, il sedile facilita il processo di posizionamento del paziente. Ora realizziamo quasi tutti gli esami con il paziente seduto”.

Il CS 9600 facilita il corretto posizionamento del paziente anche guidando l’utente mediante molte funzioni intelligenti. “Il sistema è progettato per essere facile da usare e permettere all’operatore di evitare il rischio di errori attenendosi al protocollo — anche nel caso di assistenti neofiti.

Il CS 9600 guida l’operatore anche nell’uso dei supporti specifici per ciascuna modalità. Per Face Scan, come per qualsiasi altro esame, se non si posiziona sull’apparecchiatura il supporto giusto, una luce rossa avverte che si sta usando un accessorio errato” spiega il dott. Diss.

IMAGING APPROPRIATO AL PRIMO TENTATIVO

Il CS 9600 dispone di una funzione pre-esposizione che aiuta a prevenire un’immagine di qualità insufficiente, anche al primo tentativo. “È possibile impostare sullo scanner una vista scout, ossia preliminare esplorativa, per posizionare meglio il paziente”, precisa il dott. Diss. “È presente anche un sistema di telecamere che aiuta a determinare il piano di Francoforte per gli esami panoramici. È disponibile una funzione simile per posizionare il campo visivo per gli esami CBCT. Ad esempio, se si desidera acquisire un’immagine CBCT posizionata verso il seno è possibile spostare sulla faccia del paziente il riferimento a forma di croce mediante il touch screen e così l’apparecchiatura si posizionerà automaticamente sull’area giusta.

“Vi è un’altra notevole funzione che fa eccellere il CS 9600 — la sua capacità di offrire consigli intelligenti”, evidenzia il dott. Diss. Dopo una pre-esposizione, il sistema determina la forma dell’arcata e propone le impostazioni. È sostanzialmente semiautomatico. Il nostro team opera per generare immagini altamente riproducibili e di qualità molto elevata. Sia che si tratti di me, sia di un assistente, il sistema ci permette di ottenere la stessa qualità di imaging”.

In futuro, il dott. Diss potrà ampliare i servizi ortodontici che offre

attualmente. Il CS 9600 può favorire tale estensione, grazie all’ampiezza delle capacità di imaging che offre. “Potremmo proporre l’ortodonzia per adulti con allineatori, dato che abbiamo un ortodontista che lavora con noi nella chirurgia”, precisa il dott. Diss. “Prevediamo di combinare le analisi delle basi ossee e quelle estetiche ottenute con Face Scan e di essere in grado di proporre soluzioni ortodontiche terapeutiche per i pazienti”.

POSIZIONAMENTO FACILE E STABILE DEL PAZIENTE

V I È UN’ALTRA

NOTEVOLE FUNZIONE CHE FA ECCELLERE IL CS 9600 — LA SUA CAPACITÀ DI OFFRIRE CONSIGLI

INTELLIGENTI.

SIA CHE SI TRATTI DI ME, SIA DI UN

ASSISTENTE, IL SISTEMA CI PERMETTE DI

OTTENERE LA STESSA QUALITÀ DI IMAGING”.

CASE STUDY

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UN SOFTWARE POTENTE, E ALLO STESSO TEMPO SEMPLICE DA USARE, CHE VELOCIZZA IL

FLUSSO DI LAVORO

Il dott. Diss ritiene che il software del sistema sia molto facile da utilizzare e che, allo stesso tempo, sia anche molto potente. L’utente può decidere di usare le funzioni di visualizzazione più semplici. “Ma se desiderate ottenere dal sistema il massimo, potete scegliere tra molti strumenti”, spiega il dott. Diss.

Il software è aperto, e questo significa che il dott. Diss lo può usare con qualsiasi software per la pianificazione implantare. Questa caratteristica facilita il flusso di lavoro

altamente organizzato del suo studio

odontoiatrico. “Posso illustrare e discutere con i pazienti gli impianti e preparare un piano di trattamento. Posso inviarli alla procedura di imaging fornendo loro un’indicazione precisa del costo. Inoltre l’imaging verifica il mio piano di trattamento. Successivamente posso usare il software per posizionare in modo virtuale gli impianti, direttamente di fronte ai pazienti, per spiegare loro la procedura.

Se accettano il piano proposto, un mio assistente invia il piano insieme all’impronta digitale (un file STL) — se è necessario — prodotto mediante lo scanner intraorale CS 3600. Posso fare tutto ciò tramite la sola

piattaforma software di Carestream Dental, una caratteristica che rende il processo estremamente semplice ed efficace. Ciò fissa uno standard per questo tipo di software. Dopo aver concluso la pianificazione implantare mediante il modulo Prosthetic-Driven Implant Planning, esporto il file DICOM direttamente verso Blue Sky Plan e poi lo invio al laboratorio odontotecnico — senza dover convalidare nuovamente le posizione dell’impianto”.

Il dott. Diss ritiene che il software sia molto versatile, nel senso che può avere accesso alle immagini, provenienti dal CS 9600 e dal CS 3600, su tutte le sue workstation. “Le immagini del CS 9600 sono riproducibili.

Non ci sono errori, poiché questa è un’apparecchiatura affidabile, che si integra con le altre mie apparecchiature di imaging delle soluzioni di Carestream Dental. Gli esami sono molto rapidi”.

Il dott. Diss prevede di potere in futuro eseguire da 10 a 15 procedure la settimana, delle quali l’80 percento siano di chirurgia guidata. “Grazie al software, che ci permette di risparmiare molto tempo, possiamo ritenere che questo avvenga con una reale precisione per ciascun paziente. Non è più soltanto uno strumento diagnostico. Diventa uno strumento di produzione, che in definitiva ci aiuta a fornire un trattamento migliore ai nostri pazienti” sottolinea il dott. Diss.

CASE STUDY

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Fare sì che i pazienti si sentano a proprio agio rispetto alla diagnosi e al piano di trattamento è essenziale per l’accettazione del trattamento proposto. Per i pazienti è difficile comprendere completamente la propria situazione clinica in base soltanto a una spiegazione. Il dott. Diss precisa,

“Potete, ad esempio, parlare al paziente delle infezioni, e precisare che non è possibile salvare il dente poiché c’è una carenza della componente ossea.

Se alle parole si aggiunge un’immagine, immediatamente il messaggio risulta molto più chiaro, e potete conquistare la loro fiducia. I pazienti non accetteranno mai la chirurgia se non hanno fiducia nel chirurgo”.

Le immagini del CS 9600, oltre a infondere fiducia nei pazienti, hanno lo stesso effetto sul dott. Diss. “Il sistema contribuisce alla mia tranquillità nel lavoro”, continua il dott. Diss.

IMPATTO AMBIENTALE PIÙ FAVOREVOLE PER I PAZIENTI E PER IL DENTISTA

Oggi, come per molti, per il dott. Diss l’ambiente è in primo piano.

Recentemente, nel suo studio ha iniziato a sostituire i bicchieri di plastica con piccoli bicchieri di vetro, che vengono lavati, decontaminati e

sterilizzati. Occorre più lavoro, ma si riducono i rifiuti.

Anche la digitalizzazione ha un ruolo nel processo di riduzione a zero dei rifiuti. Il dott. Diss usa meno gesso, e anche meno materiali sia per le impronte che per i corrieri nei casi che coinvolgono il suo protesista. “Tutto questo contribuisce alla riduzione delle emissioni di gas serra” afferma il dott. Diss. Il passaggio al digitale ha avuto degli effetti anche sulla vita del dott. Diss e dei suoi pazienti. Il dott. Diss pensa che, “È nostro dovere trattare i nostri pazienti in conformità a dati convalidati dal punto di vista medico. Tuttavia le evidenze evolvono, e cosi deve fare il dentista. Per modificare il modo di fare le cose e per apprendere la nuova tecnologia occorre molto tempo e molta energia.

Inizialmente, si ha addirittura l’impressione di sprecare il tempo, ma è un investimento che poi viene ripagato. Io non lavoro più nello stesso modo di tre o quattro anni fa. Ora sono più rapido e più affidabile. Apprezzo il contributo di Carestream Dental per lo sviluppo di prodotti di autentica qualità. Mi permettono di avere un ruolo nel miglioramento della vita dei miei pazienti. Inoltre, posso destinare il tempo che risparmio alla

comunicazione con i miei collaboratori — e tutti noi possiamo dedicare un po’ più di tempo alle nostre famiglie”.

In futuro, il dott. Diss potrà ampliare i servizi ortodontici che offre

attualmente. Il CS 9600 può favorire tale estensione, grazie all’ampiezza delle capacità di imaging che offre. “Potremmo proporre l’ortodonzia per adulti con allineatori, dato che abbiamo un ortodontista che lavora con noi nella chirurgia”, precisa il dott. Diss. “Prevediamo di combinare le analisi delle basi ossee e quelle estetiche ottenute con Face Scan e di essere in grado di proporre soluzioni ortodontiche terapeutiche per i pazienti”.

FIDUCIA E AFFIDABILITÀ

I O NON LAVORO PIÙ NELLO STESSO MODO DI TRE O QUATTRO ANNI FA. ORA SONO PIÙ RAPIDO E PIÙ AFFIDABILE. POSSO DESTINARE IL TEMPO...

AI MIEI

COLLABORATORI — E TUTTI NOI POSSIAMO DEDICARE UN PO’ PIÙ DI TEMPO ALLE

NOSTRE FAMIGLIE”.

CASE STUDY

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Gli scanner intraorali costituiscono la pietra angolare per l’odontoiatria digitale e lo standard di trattamento nelle cliniche odontoiatriche moderne. L’investimento

in uno scanner intraorale ti aiuterà a risparmiare tempo e a ridurre i costi, migliorando allo stesso tempo l’esperienza complessiva vissuta dai tuoi pazienti.

Ecco, in base a un recente sondaggio dentale*, le sei caratteristiche più importanti che dovresti ricercare durante il processo di selezione di uno scanner intraorale.

RAGIONI

PRINCIPALI

CHE CONTANO

(17)

*In base al sondaggio condotto da Carestream Dental (Caratteristiche degli scanner intraorali. Maggio 2019)

RAGIONI

4. ALTA VELOCITÀ

Devi considerare la dimensione e il peso dello scanner e le dimensioni dei puntali e verificare che il

miglioramento in termini di velocità non abbia un effetto negativo sulla risoluzione, ossia sulla capacità di rilevare i dettagli più piccoli.

Un’esperienza di scansione più veloce può eventualmente essere accompagnata da caratteristiche meno favorevoli: uno scanner più pesante o un puntale più grande che può forse acquisire più dati ma causare del disagio ai pazienti. Inoltre, potrebbe alterare la qualità complessiva della scansione.

• Verificare che la scansione ad alta velocità non abbia effetto sulla risoluzione e sull’accuratezza della scansione

• Considerare, nella valutazione, il tempo complessivo di scansione compresa l’elaborazione del set dei dati

5. EFFICIENZA

Selezionare un sistema intraorale che possa gestire facilmente

l’acquisizione per un’ampia gamma di indicazioni, compresa la capacità di produrre digitalmente protesi, guide chirurgiche, apparecchi ortodontici, allineatori ortodontici e dispositivi per l’apnea nel sonno. Per un accurato controllo del risultato protesico, scegli uno scanner che offra la possibilità di lavorare con tutte le opzioni possibili sia nel laboratorio odontotecnico sia nei sistemi di integrazione chairside.

• Cercare sistemi che semplifichino lo scambio dei set di dati attraverso portali direttamente integrati

• Cercare soluzioni che permettano di lavorare con il produttore o con il laboratorio preferito

• Scegliere sistemi che offrano flessibilità, per la funzionalità chairside o aperta per quella da laboratorio e produttore, in base alle esigenze della tua struttura

6. ERGONOMIA

L’ergonomia è un aspetto importante quando si utilizza uno scanner

intraorale integrandolo nel flusso di lavoro per il paziente. Una attenta considerazione dell’esperienza quotidiana del dentista con il

manipolo dello scanner è un fattore chiave per un successo duraturo con le scansioni. Per conseguire risultati ergonomici ottimali, desideri:

• Cercare scanner dotati di un manipolo che permetta di impugnare lo scanner nel modo che preferisci

• Selezionare sistemi confortevoli per i pazienti, grazie a una

combinazione di scansioni ad alta velocità e puntali più piccoli

• Scegliere sistemi che rendano rapido e lineare il flusso di lavoro, riducendo il numero dei clic aggiuntivi non indispensabili

1. ACCURATEZZA

Le asserzioni sull’accuratezza sono numerose, ma è sempre meglio cercare uno scanner che abbia

dimostrato il massimo delle prestazioni in molteplici studi condotti da una terza parte imparziale. Inoltre, può essere utile scoprire come, in un ambiente di test controllato, uno scanner possa essere confrontato con altri tipi in competizione.

• Cercare scanner con accuratezza dimostrata in studi peer review di terze parti pubblicati

• Considerare studi che

comprendono più scanner sotto test e nei quali le metodologie di test siano indicate con chiarezza

• Cercare studi che testano lo scanner su un’ampia gamma di situazioni, ad es. porzioni edentule o chiarezza della linea di margine

2. FACILITÀ DI UTILIZZO

Le soluzioni complete di scansione intraorale devono essere intuitive e facili da utilizzare nell’intero flusso di lavoro digitale. Si deve considerare la scelta di un software che guidi l’utente nell’intero processo di acquisizione.

L’avere capacità d’integrazione consente di eliminare la necessità di inserimenti ripetuti delle informazioni anagrafiche del paziente.

• Cercare un software che guidi l’utente o fornisca suggerimenti, contribuendo a sviluppare

rapidamente la conoscenza e competenza operativa per le scansioni

• Scegliere soluzioni che aiutino a individuare carenze nella scansione prima che il paziente lasci il riunito

• Esplorare le possibilità

d’integrazione che riducono gli inserimenti ripetuti delle informazioni anagrafiche del paziente

3. SISTEMA CON FILE APERTI

I dentisti hanno indicato che la caratteristica più importante è

ottenere sistemi di scansione intraorali realmente aperti, che offrano un accesso totale ai set di dati e che possano essere usati con software di qualsiasi terza parte. È necessario cercare scanner intraorali che:

• Permettono di esportare file STL e PLY aperti per l’utilizzo con software di terza parte che preferite

• Sono dotati di software che semplifica l’esportazione dei set di dati e che offre una gamma di opzioni, compresi i file PLY a colori

• Forniscono al laboratorio

odontotecnico un visualizzatore gratuito per i set di dati a colori, nel caso il loro software di

progettazione non sia in grado di visualizzare i file PLY a colori

Precise and accurate

HIGH SPEED

Easy to use

.STL

.PLY

.DICOM

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