Infezione da SARS COV-2 in corso di gravidanza durante “terza ondata pandemica”: un avvertimento di cautela per i medici di Emergenza-Urgenza
Sokol Berisha, Stefano De Vuono, Pasquale Cianci, Laura Settimi, Alessandra Lignani, Maria Rita Taliani, Pierini Patrizia, Francesco Balducci, Giulio Bogliari e Paolo Groff
Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza, Ospedale Santa Maria della Misericordia, Perugia Contatti: [email protected]
Introduzione
• In data 11 marzo 2021 è stata dichiarata lo stato di pandemia globale causata da un nuovo tipo di coronavirus, chiamato Severe Acute Respiratory Syndrome Coronavirus 2 (SARS-CoV-2).
• La gravidanza per una serie di motivi fisiologici, è associata ad una maggiore suscettibilita alle diverse infezioni virali per:
❖ Tolleranza immunologica e soppressione relativa della risposta autoimmune
❖ Modificazioni strutturali dell’anatomia dell’apparato respiratorio
• Poco è noto degli effetti dell’infezione da SARS COV-2 sulla gravidanza.
Materiali e Metodi
• Abbiamo descritto le caratteristiche e l’evoluzione clinica di otto donne gravide affette da infezione da SARS COV-2 con sintomi respiratori, giunte presso il nostro dipartimento di emergenza nei mesi di marzo ed aprile 2021. in tre casi il materiale genetico è stato sottoposto a sequenziamento ed è risultato
positive per una variante (la variante
“Braziliana” in due casi and la variante “UK” in un caso).
ETA’ EPOCA
GESTAZIONALE
SUPPORTO RESPIRATORIO
REPARTO DI RICOVERO
TAGLIO CESAREO
GIORNI DI DEGENZA
CASO 1 33 19 IOT RIA SI 120
CASO 2 33 38 NIV RIA SI 10
CASO 3 31 20 HFNC MEDICINA
COVID
NO 10
CASO 4 41 33 HFNC RIA SI 15
CASO 5 42 38 NC Ost/GIn SI 5
CASO 6 40 22 NC MEDICINA
COVID
NO 12
CASO 7 32 37 NC MEDICINA
COVID
NO 10
CASO 8 36 36 IOT RIA SI 25
Risultati-discussione
• I dati derivanti da studi osservazionali durante la cosidetta prima e seconda ondata pandemica, per quanto riguarda la popolazione in gravidanza, sembrano confermare la stessa gravita della malattia rispetto alla popolazione generale. Altri dati emersi successivamente dimostrano un incremento del tasso di
Ospedalizzazione delle donne gravide, ma non sono stati fatti indagini esaustive per determinare se il motive del ricovero sia legato all’evoluzione della gravidanza o peggior impegno respiratorio nelle gravide.
• Va precisato che i 8 casi descritti, sono giunti nel nostro DEA in un lasso di tempo breve, mentre durante le altre ondate non vi era stato nessun accesso diretto nel per insufficienza respiratoria COVID relata. La terza ondata in Italia è stata caratterizzata da riduzione dell’età dei pazienti affetti da COVID, maggiore
diffusibilità del virus e probabilmente un peggiormanto del quadro clinico. Molti di questi aspetti sono attribuiti alla comparsa delle varianti virali.
Conclusioni
• Questi dati dovrebbero rappresentare un element di maggiore attenzione nella gestione delle donne gravide affetti dalla COVID-19. Infatti tre dei 8 casi sono risultate positive per una variante virale
• È quindi necessario che il medico di emergenza mantenga un atteggiamento di massima cautela nella valutazione di questi pazienti, ricorrendo precocemente a tecniche di supporto respiratorio non invasivo ove necessario, e al ricovero in un ambiente con intensità di cura adeguato, idoneo alla gestione di questa particolare condizione.
• Sono necessari studi adeguatamente progettati per identificare gli eventuali fattori che determinano un aumento del rischio, nonché le migliori strategie di trattamento e la tempistica degli interventi.