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522

a

SEDUTA PUBBLICA

R E S O C O N T O

S O M M A R I O E S T E N O G R A F I C O

MARTEDÌ 19 GENNAIO 1999

Presidenza della vice presidente SALVATO, indi del presidente MANCINO

e del vice presidente ROGNONI

I N D I C E G E N E R A L E

RESOCONTO SOMMARIO . . . Pag. V-XI RESOCONTO STENOGRAFICO . . . 1-45 ALLEGATO A (contiene i testi esaminati nel

corso della seduta). . . 47-62 ALLEGATO B (contiene i testi eventualmente

consegnati alla Presidenza dagli oratori, i prospetti delle votazioni qualificate, le co- municazioni all’Assemblea non lette in Aula e gli atti di indirizzo e di controllo) . . . 63-121

TIPOGRAFIA DEL SENATO (2500)

(2)
(3)

I N D I C E

RESOCONTO SOMMARIO

RESOCONTO STENOGRAFICO

CONGEDI E MISSIONI . . . Pag. 1 PREANNUNZIO DI VOTAZIONI ME-

DIANTE PROCEDIMENTO ELETTRO-

NICO . . . . 1

DISEGNI DI LEGGE Seguito della discussione: (3524) Disposizioni urgenti per l’eleva- mento dell’obbligo di istruzione (Approvato dalla Camera dei deputati) (3441) BRIENZA ed altri. – Norme per l’innalzamento dell’obbligo di istruzione e formazione (3474) ASCIUTTI ed altri. – Disposizioni urgenti per l’elevamento dell’obbligo di istruzione scolastica o professionale (Rela- zione orale) Approvazione del disegno di legge n. 3524: ASCIUTTI (Forza Italia) . . . 4, 7, 16 e passim BRIGNONE (Lega Nord-Per la Padania indip.) . . . 5, 12, 15 e passim PINGGERA (Misto) . . . . 14

BRUNO GANERI (Dem. Sin.-L’Ulivo), f.f. relatrice . . . 15, 18, 21 MASINI, sottosegretario di Stato per la pub- blica istruzione . . . . 15

MARRI (AN) . . . . 16

MANIS (Rin.Ital. e Ind.) . . . 17, 23, 26 BERLINGUER, ministro della pubblica istru- zione . . . 18, 21 SPERONI(Lega Nord-Per la Padania indip.) . . 19

BEVILACQUA (AN) . . . 21, 37 RUSSO SPENA (Misto-RCP) . . . 21, 22 RONCONI (CCD) . . . . 26

CORTIANA (Verdi-L’Ulivo) . . . . 27

NAVA (UDR) . . . . 28

RESCAGLIO (PPI) . . . . 32

BERGONZI (Com.) . . . . 33

MANIERI (Misto-SDI) . . . . 38

LOMBARDI SATRIANI (Dem. Sin.-L’Ulivo) . . 39

Votazioni nominali con scrutinio simul- taneo . . . 2, 3, 5 e passim SUI LAVORI DEL SENATO PRESIDENTE . . . . 40

PROGRAMMA DEI LAVORI DELL’AS- SEMBLEA Integrazioni . . . Pag. 40 CALENDARIO DEI LAVORI DELL’AS- SEMBLEA . . . . 41

DISEGNI DI LEGGE Ripresa della discussione dei disegni di leg- ge nn. 3524, 3441 e 3474: SCOPELLITI (Forza Italia) . . . . 43

Votazione nominale con scrutinio simul- taneo . . . . 43

ORDINE DEL GIORNO PER LE SEDU- TE DI MERCOLEDÌ 20 GENNAIO 1999 . . . . 44

ALLEGATO A DISEGNO DI LEGGE N. 3524: Articolo 1, emendamenti e ordini del giorno . . . 47, 49, 59 e passim Articolo 2 ed emendamento . . . 61, 62 Articolo 3 . . . . 62

ALLEGATO B VOTAZIONI QUALIFICATE EFFET- TUATE NEL CORSO DELLA SE- DUTA . . . . 63

DISEGNI DI LEGGE Annunzio di presentazione . . . . 73

Assegnazione . . . . 73

Nuova assegnazione . . . . 74

Richieste di parere . . . . 74

GOVERNO Trasmissione di documenti . . . . 75

CORTE DEI CONTI Trasmissione di relazioni sulla gestione fi- nanziaria di enti . . . . 75

(4)

PETIZIONI

Annunzio . . . Pag. 75 INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI

Annunzio . . . . 44

Interpellanze . . . Pag. 76 Interrogazioni . . . . 78 Interrogazioni da svolgere in Commissione . . 120 Ritiro di firme da interrogazioni . . . . 120 AVVISO DI RETTIFICA . . . . 121

(5)

RESOCONTO SOMMARIO

Presidenza della vice presidente SALVATO

La seduta inizia alle ore 16,30.

Il Senato approva il processo verbale della seduta pomeridiana del 14 gennaio 1999.

Comunicazioni all’Assemblea

PRESIDENTE. Annuncia che risultano 39 senatori in congedo e 6 senatori assenti per incarico avuto dal Senato. (v. Resoconto steno- grafico).

Preannuncio di votazione mediante procedimento elettronico

PRESIDENTE. Avverte che dalle ore 16,34 decorre il termine re- golamentare di preavviso per eventuali votazioni mediante procedimento elettronico.

Seguito della discussione dei disegni di legge:

(3524) Disposizioni urgenti per l’elevamento dell’obbligo di istruzione (Approvato dalla Camera dei deputati)

(3441) BRIENZA ed altri – Norme per l’innalzamento dell’obbligo di istruzione e formazione

N.B. Sigle dei Gruppi parlamentari: Alleanza Nazionale: AN; Centro Cristiano Democratico: CCD; Unione Democratica per la Repubblica: UDR; Forza Italia: FI;

Lega Nord-Per la Padania indipendente: LNPI; Partito Popolare Italiano: PPI; Co- munista: Com.; Rinnovamento Italiano e Indipendenti: RI-Ind.; Democratici di Sini- stra-l’Ulivo: DS; Verdi-l’Ulivo: Verdi; Misto: Misto; Misto-Rifondazione Comunista Progressisti: Misto-RCP; Misto-Liga Veneta Repubblica: Misto-LVR; Misto-Socialisti Democratici Italiani-SDI: Misto-SDI; Misto-I liberali democratici: Misto-LD.

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(3474) ASCIUTTI ed altri – Disposizioni urgenti per l’elevamento dell’obbligo di istruzione scolastica o professionale (Relazione orale) Approvazione del disegno di legge n. 3524

PRESIDENTE. Riprende l’esame degli emendamenti presentati all’articolo 1 del disegno di legge n. 3524, sospeso nella seduta pomeri- diana del 14 gennaio, ricordando che sugli emendamenti 1.26, 1.27, 1.35, 1.36, 1.42, 1.51, 1.56, 1.67, 1.69, 1.71, 1.72, 1.0.1, 1.0.2 e 1.0.3 la 5a Commissione permanente ha espresso parere contrario, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione.

Poiché, a seguito di tale parere contrario, la deliberazione sull’1.26 dovrà avere luogo mediante votazione nominale con scrutinio simulta- neo, sospende la seduta affinché decorra il termine regolamentare di preavviso.

La seduta, sospesa alle ore 16,35, è ripresa alle ore 16,55.

PRESIDENTE. Passa alla votazione elettronica dell’emendamento 1.26. Avverte quindi che il Senato non è in numero legale e sospende la seduta per un’ora.

La seduta, sospesa alle ore 17, è ripresa alle ore 18,02.

PRESIDENTE. Riprende la votazione dell’emendamento 1.26, me- diante procedimento elettronico, ai sensi dell’articolo 102-bis del Regolamento.

Il Senato, con successive votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti 1.26 e 1.27. Vengono poi respinti l’1.28 e la prima parte dell’ 1.29, fino alle parole: «Negli ultimi»; risultano pertanto pre- clusi gli emendamenti 1.300 e 1.301. È pure respinto l’emendamen- to 1.31.

ASCIUTTI (FI). Insiste per l’approvazione dell’1.32.

Il Senato respinge gli emendamenti 1.32, 1.33 e 1.34.

BRIGNONE (LNPI). Sottolinea l’importanza dell’1.35.

Il Senato, con successive votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti 1.35 e 1.36. È poi respinta la prima parte dell’1.37, fi- no alla parola: «prosciolto»; risulta pertanto precluso l’1.38. Sono ugualmente respinti gli emendamenti 1.39 , 1.40 e 1.41.

ASCIUTTI (FI). Non può essere accolta la richiesta della relatrice di ritirare l’emendamento 1.42, data l’importanza del suo contenuto.

Il Senato, con votazione nominale elettronica, respinge l’1.42. Ven- gono quindi respinti l’emendamento 1.43 e la prima parte dell’1.44, fi-

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no alla parola: «frequenza»; risulta pertanto precluso l’ 1.450. Sono al- tresì respinti gli emendamenti 1.46, 1.47 e 1.48.

PRESIDENTE. Gli emendamenti 1.49 e 1.50 sono inammissibili per la mancata indicazione del termine della delega da essi prevista;

l’emendamento 1.52, invece, è stato ritirato.

Il Senato, con votazione nominale elettronica, respinge l’emenda- mento 1.51. Viene inoltre respinta la prima parte dell’1.53, fino alle pa- role: «31 dicembre 1998»; risultano pertanto preclusi gli emendamenti 1.54 e 1.55. È altresì respinta, con votazione per alzata di mano, la pri- ma parte dell’emendamento 1.56, fino alle parole: «i differenziati»; ri- sulta pertanto precluso l’1.57. Sono quindi respinti gli emendamenti 1.500, 1.59, 1.62, 1.64, 1.65, 1.66 e 1.68, nonché, con distinte votazioni nominali elettroniche, gli emendamenti 1.61, 1.63 e 1.67.

BRIGNONE (LNPI). Insiste per l’approvazione dell’emendamen- to 1.69.

Con successive votazioni nominali elettroniche, il Senato respinge gli emendamenti 1.69, 1.71 e 1.72, nonché gli emendamenti 1.70 e 1.73.

PINGGERA (Misto). Motiva il voto contrario all’emendamen- to 1.73.

PRESIDENTE. Pur essendosi già effettuata la votazione sull’emen- damento, la dichiarazione di voto resterà agli atti.

Il Senato respinge gli emendamenti 1.74, 1.75 e 1.76.

PRESIDENTE. Poiché non sono state accolte modifiche all’artico- lato, l’emendamento Tit. 1 è precluso. Inoltre, non sarà posto ai voti l’ordine del giorno n. 1, accolto dal Governo e su cui la relatrice ha espresso parere favorevole.

BRUNO GANERI, f.f. relatore. Dichiara parere favorevole all’ordi- ne del giorno n. 10, ove il presentatore ne accolga una riformulazione con una copertura finanziaria certa.

MASINI, sottosegretario di Stato per la pubblica istruzione.

Concorda.

BRIGNONE (LNPI). Suscita perplessità, anche di ordine regola- mentare, che la relatrice si pronunci nuovamente su un ordine del giorno già accolto dal Governo, come risulta dal resoconto della seduta antime- ridiana del 14 gennaio. Per quanto riguarda il merito, chiede il parere degli altri sottoscrittori del documento. (Applausi del senatore Moro).

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MARRI (AN). Non accetta la modifica suggerita dalla relatrice ed esprime perplessità sull’espressione di un nuovo parere.

PRESIDENTE. È conforme al Regolamento che la relatrice sugge- risca una modifica e che il rappresentante del Governo esprima il pro- prio parere. Comunque, l’ordine del giorno n. 10 verrà posto in votazione.

ASCIUTTI (FI). Le perplessità di ordine procedurale del senatore Brignone sono condivisibili, essendo trascorso un lasso di tempo suffi- ciente per conoscere il contenuto del documento.

PRESIDENTE. Sia il relatore che il rappresentante del Governo hanno facoltà di pronunciarsi al momento della votazione.

MANIS (RI-Ind.). Dichiara il voto favorevole del suo Gruppo sull’ordine del giorno n. 10.

BRIGNONE (LNPI). La Lega Nord voterà a favore dell’ordine del giorno. Ricordando che generalmente un ordine del giorno accolto dal Governo non viene neppure posto ai voti, chiede la votazione nominale elettronica.

Con votazione nominale elettronica, il Senato respinge l’ordine del giorno n. 10. È successivamente approvato l’articolo 1.

BRUNO GANERI, relatore. Esprime parere contrario sugli emen- damenti 1.0.1, 1.0.2 e 1.0.3.

MASINI, sottosegretario di Stato per la pubblica istruzione. Con- corda con il relatore.

PRESIDENTE. Ricorda che su questi emendamenti la Commissio- ne bilancio ha espresso parere contrario. Passa alla votazione dell’emen- damento 1.0.1.

SPERONI (LNPI). Sottolineando che l’aver posto ai voti un ordine del giorno accettato dal Governo costituisce un grave precedente, dichia- ra il voto favorevole della Lega Nord all’emendamento in esame. (Ap- plausi dal Gruppo LNPI).

ASCIUTTI (FI). Dichiara il voto favorevole di Forza Italia. Richia- ma l’attenzione della Presidenza sul numero di voti espressi dai banchi del Gruppo PPI.

Ai sensi dell’articolo 102-bis del Regolamento, il Senato, con votazione nominale elettronica, respinge l’emendamento 1.0.1. È altresì respinta la prima parte dell’1.0.2, fino alla parola: »obbligo», per la quale non è richiesta la votazione nominale elettronica. Risultano conseguentemente preclusi il resto dell’ 1.0.2 e l’emendamento 1.0.3.

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PRESIDENTE. Passa all’esame dell’articolo 2 e dell’emendamento ad esso riferito.

BEVILACQUA (AN). Illustra l’emendamento 2.1, preannunciando il voto favorevole del suo Gruppo.

BRUNO GANERI, relatore. Esprime parere contrario.

MASINI, sottosegretario di Stato per la pubblica istruzione. Con- corda con il relatore.

Il Senato, dopo aver respinto l’emendamento 2.1, approva gli arti- coli 2 e 3.

PRESIDENTE. Passa alla votazione finale.

Presidenza del vice presidente ROGNONI

RUSSO SPENA (Misto-RCP). Rifondazione Comunista voterà a fa- vore del provvedimento, anche se preoccupata per l’accettazione da par- te del Governo di un ordine del giorno che furbescamente baratta l’in- nalzamento dell’obbligo scolastico con l’introduzione di princìpi mer- cantili e di selezione di classe. È necessario tenere fuori dal segmento dell’obbligo la formazione professionale. (Applausi del senatore Co’).

MANIS (RI-Ind.). Ferme restando le perplessità per la decisione del Governo di anticipare l’esame del provvedimento sull’innalzamento dell’obbligo rispetto alla riforma dei cicli scolastici, che avrebbe evitato i contrasti sul problema della formazione professionale, Rinnovamento Italiano voterà a favore del testo in esame, con l’auspicio che rappresen- ti un’ulteriore tappa verso la riforma del sistema educativo. (Applausi dal Gruppo RI-Ind. e del senatore Bertoni. Congratulazioni).

RONCONI (CCD). L’innalzamento dell’obbligo scolastico è certa- mente positivo, ma deve essere inserito in un sistema che garantisca pluralità di insegnamento e maggiore qualità della formazione. Il prov- vedimento in esame, invece, in assenza di un quadro di contorno, non contribuirà a fare della scuola uno strumento di formazione moderna, ma anzi determinerà un appiattimento verso il basso del livello formati- vo: pertanto il CCD voterà contro. (Applausi dal Gruppo CCD e del se- natore Asciutti).

CORTIANA (Verdi). Il provvedimento, pur se parziale e per taluni versi contraddittorio, merita un voto favorevole per il suo straordinario valore simbolico e costituisce un segno di maturità della maggioranza,

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che non si è lasciata condizionare da altre tematiche, come quella della parità scolastica.

NAVA (UDR). La conferma del testo approvato dalla Camera ha impedito il prolungarsi dell’iter, che avrebbe potuto impantanare il pro- cesso di riforma complessiva della scuola, ma non ha consentito l’intro- duzione di modifiche che appaiono necessarie. Occorre procedere con decisione sulla strada indicata dall’ordine del giorno proposto dalla maggioranza, che indica una prospettiva di valorizzazione del rapporto tra scuola, famiglia e mondo del lavoro, rispondendo ai princìpi di sus- sidiarietà, federalismo e socialità. (Applausi dal Gruppo PPI e del sena- tore Bertoni. Congratulazioni).

Presidenza del presidente MANCINO

BRIGNONE (LNPI). Anche se l’innalzamento del livello di istru- zione dell’obbligo risponde ad esigenze innegabili, in Italia continua a mancare una connessione tra la scuola e il mondo del lavoro. In tal sen- so la maggioranza ha potuto proporre solo un modesto ordine del giorno che non ha raccolto tutte le indicazioni dell’opposizione in tema di for- mazione professionale e riforma della scuola. La Lega Nord, di fronte ad un processo riformatore per segmenti e non contestuale alla riforma dei cicli scolastici, dichiara il proprio voto contrario. (Applausi dai Gruppi FI e CCD. Congratulazioni).

RESCAGLIO (PPI). Il disegno di legge approvato dalla Camera, che ha come scopo principale la lotta alla dispersione scolastica, indica il cammino per una scuola diversa, che sarà percorso con i successivi provvedimenti sui cicli scolastici, sull’autonomia e sulla parità. Il Grup- po PPI, apprezzando l’ordine del giorno proposto dalla Commissione, che recupera il valore culturale della formazione professionale, dichiara il proprio voto favorevole. (Applausi dai Gruppi PPI e DS e del senato- re Nava. Congratulazioni).

BERGONZI (Com.). L’elevazione del tasso di istruzione medio, che andrebbe portato ai sedici anni di età, prescindendo comunque dal periodo di formazione professionale, risponde ad una domanda di demo- crazia, cui occorre però affiancare interventi sull’edilizia scolastica, sul diritto allo studio, sulla definizione del ruolo dei docenti e della didatti- ca. Il Gruppo comunista voterà comunque a favore del provvedimento.

(Applausi dai Gruppi Com. e DS. Congratulazioni).

ASCIUTTI (FI). Il provvedimento raggiunge l’unico obiettivo di una riduzione del numero dei disoccupati del prossimo anno, rappresen- tando un’inutile costrizione per i giovani che vorrebbero indirizzarsi

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verso il mondo del lavoro. Peraltro, non si consente l’assolvimento dell’obbligo attraverso la formazione professionale e non è previsto al- cun diploma alla fine del periodo scolastico obbligatorio. Per questi mo- tivi, il Gruppo FI voterà contro. (Applausi dai Gruppi FI e CCD.

Congratulazioni).

BEVILACQUA (AN). Dichiara il voto contrario del Gruppo AN al provvedimento, che rappresenta un’inspiegabile disgiunzione dell’argo- mento rispetto alla riforma dei cicli scolastici e che consiste in un testo eccessivamente «blindato» da parte della maggioranza. (Applausi dal Gruppo AN).

MANIERI (Misto-SDI). I socialisti del Gruppo misto voteranno a favore, pur nella considerazione dei limiti del provvedimento. È eviden- te infatti la priorità della qualità della formazione, onde non provocare confusioni con la formazione professionale. (Applausi dai Gruppi Mi- sto-SDI, DS, PPI, RI-Ind. e della senatrice Mazzuca Poggiolini).

LOMBARDI SATRIANI (DS). Il Gruppo DS voterà a favore, con- siderando la funzione sociale e non più solo di alfabetizzazione della scuola, in cui utilmente si inserisce l’innalzamento dell’obbligo. (Ap- plausi dai Gruppi DS e PPI. Congratulazioni).

Calendario dei lavori dell’Assemblea

PRESIDENTE. Comunica alcune integrazioni e modificazioni al calendario dei lavori della settimana in corso e della successiva, decise dalla Conferenza dei Capigruppo svoltasi nel pomeriggio. (v. Resoconto stenografico).

Ripresa della discussione del disegno di legge n. 3524 PRESIDENTE. Passa alla votazione finale.

SCOPELLITI (FI). Chiede la votazione mediante procedimento elettronico.

Con votazione nominale elettronica, il Senato approva il disegno di legge n. 3524 nel suo complesso.

PRESIDENTE. Restano pertanto assorbiti i disegni di legge nn. 3441 e 3474.

SERENA, segretario. Dà annunzio delle interpellanze e delle inter- rogazioni pervenute alla Presidenza. (v. Allegato B).

PRESIDENTE. Comunica l’ordine del giorno delle sedute del 20 gennaio 1999. (v. Resoconto stenografico).

La seduta termina alle ore 19,59.

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RESOCONTO STENOGRAFICO

Presidenza della vice presidente SALVATO

PRESIDENTE. La seduta è aperta (ore 16,30).

Si dia lettura del processo verbale.

SERENA, segretario, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 14 gennaio.

PRESIDENTE. Non essendovi osservazioni, il processo verbale è approvato.

Congedi e missioni

PRESIDENTE. Sono in congedo i senatori: Agnelli, Andreotti, Bet- toni Brandani, Biscardi, Bo, Bobbio, Borroni, Carpi, Cecchi Gori, Cioni, Del Turco, De Martino Francesco, Diana Lorenzo, Fanfani, Fiorillo, Fu- sillo, Gualtieri, Iuliano, Lauria Michele, Leone, Loiero, Loreto, Manco- ni, Masullo, Martelli, Mele, Meloni, Pagano, Palumbo, Pappalardo, Pie- roni, Pinggera, Salvi, Sartori, Taviani, Tirelli, Toia, Valiani, Vigevani.

Sono assenti per incarico avuto dal Senato i senatori: Contestabile, Speroni, Squarcialupi e Volcic per attività dell’Assemblea parlamentare dell’Unione dell’Europa occidentale; Lasagna e Lubrano di Ricco per attività della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse.

Comunicazioni della Presidenza

PRESIDENTE. Le comunicazioni all’Assemblea saranno pubblicate nell’allegato B al Resoconto della seduta odierna.

Preannunzio di votazioni mediante procedimento elettronico PRESIDENTE. Avverto che nel corso della seduta odierna po- tranno essere effettuate votazioni qualificate mediante il procedimento elettronico.

Pertanto decorre da questo momento il termine di venti minuti dal preavviso previsto dall’articolo 119, comma 1, del Regolamento.

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Seguito della discussione dei disegni di legge:

(3524) Disposizioni urgenti per l’elevamento dell’obbligo di istruzione (Approvato dalla Camera dei deputati)

(3441) BRIENZA ed altri. – Norme per l’innalzamento dell’obbligo di istruzione e formazione

(3474) ASCIUTTI ed altri. – Disposizioni urgenti per l’elevamento dell’obbligo di istruzione scolastica o professionale (Relazione orale) Approvazione del disegno di legge n. 3524

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca il seguito della discussione dei disegni di legge nn. 3524, 3441 e 3474.

Ricordo che nel corso della seduta pomeridiana del 14 gennaio l’Assemblea ha esaminato gli emendamenti all’articolo 1. Riprendiamo i nostri lavori con la votazione dell’emendamento 1.26.

La votazione di tale emendamento avrà luogo con il procedimento elettronico, in relazione al parere contrario della 5a Commissione perma- nente con riferimento all’articolo 81 della Costituzione.

Sospendo pertanto la seduta in attesa che siano trascorsi i venti mi- nuti del preavviso di cui all’articolo 119, comma 1, del Regolamento.

(La seduta, sospesa alle ore 16,35, è ripresa alle ore 16,55).

PRESIDENTE. Riprendiamo la seduta con la votazione elettronica dell’emendamento 1.26, che, in ragione del parere contrario della 5a Commissione permanente, sarà effettuata mediante procedimento elettro- nico.

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell’articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante proce- dimento elettronico, dell’emendamento 1.26, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no;

i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Il Senato non è in numero legale.

Sospendo pertanto la seduta per un’ora.

(La seduta, sospesa alle ore 17, è ripresa alle ore 18).

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Presidenza del presidente MANCINO

Ripresa della discussione dei disegni di legge nn. 3524, 3441, 3474

PRESIDENTE. Passiamo nuovamente alla votazione dell’emenda- mento 1.26, sul quale la 5a Commissione permanente ha espresso parere contrario ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione.

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell’articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante proce- dimento elettronico, dell’emendamento 1.26, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no;

i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Proclamo il risultato della votazione nominale con scrutinio simul- taneo, mediante procedimento elettronico:

Senatori presenti . . . 152

Senatori votanti . . . 151

Maggioranza . . . 76

Favorevoli . . . 1

Contrari . . . 150 Il Senato non approva.

Ripresa della discussione dei disegni di legge nn. 3524, 3441 e 3474

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell’emendamento 1.27, sul quale la 5a Commissione permanente ha espresso parere contrario, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione.

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell’articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante

(16)

procedimento elettronico, dell’emendamento 1.27, presentato dai se- natori Asciutti e Toniolli.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no;

i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Proclamo il risultato della votazione nominale con scrutinio simul- taneo, mediante procedimento elettronico:

Senatori presenti . . . 153

Senatori votanti . . . 152

Maggioranza . . . 77

Favorevoli . . . 2

Contrari . . . 150 Il Senato non approva.

Ripresa della discussione dei disegni di legge nn. 3524, 3441 e 3474

PRESIDENTE. Metto ai voti l’emendamento 1.28, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

Non è approvato.

Metto ai voti la prima parte dell’emendamento 1.29, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli, fino alle parole: «3. Negli ultimi tre anni».

Non è approvata.

Sono di conseguenza preclusi la restante parte dell’emendamento 1.29 e gli emendamenti 1.300 e 1.301.

Metto ai voti l’emendamento 1.31, presentato dal senatore Bri- gnone.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell’emendamento 1.32.

ASCIUTTI. Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ASCIUTTI. Signor Presidente, non voglio intervenire con dichiara- zione di voto su tutti gli emendamenti, ma su questo mi sento in dovere

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di farlo perché non ho ancora capito il significato del termine «contem- poranee» contenuto nel comma 3. Ne avevo già chiesto in precedenza il senso e il significato sia alla relatrice sia al Governo.

Se nella scuola media superiore rendiamo obbligatorio un anno in più cosa devono fare gli insegnanti? Devono differenziare l’insegnamen- to e trattare materie della cultura e della storia contemporanee. Come è possibile questo? Ho chiesto la soppressione del termine, «contempora- nee». Rimane sempre l’insegnamento della cultura, della storia, delle scienze. Non mi si è data una spiegazione; probabilmente non l’hanno nemmeno loro. Qualcuno l’ha scritto senza rendersene conto, oggi l’an- diamo tranquillamente ad approvare perché nessuno mi risponde.

PRESIDENTE. Metto ai voti l’emendamento 1.32, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

Non è approvato.

Metto ai voti l’emendamento 1.33, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

Non è approvato.

Metto ai voti l’emendamento 1.34, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell’emendamento 1.35, sul quale la 5a Commissione permanente ha espresso parere contrario, ai sensi dell’arti- colo 81 della Costituzione.

BRIGNONE. Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BRIGNONE. Signor Presidente, al di là del prevedibile parere con- trario della relatrice e del Governo, non sono riuscito a cogliere a chi spetta l’organizzazione di iniziative formative volte ad agevolare il pas- saggio degli alunni da un indirizzo all’altro della scuola secondaria su- periore. Spetta alla scuola di provenienza o a quella di destinazione?

Questo, al di là del parere negativo, non è stato esplicitato.

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell’articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante proce- dimento elettronico, dell’emendamento 1.35, presentato dal senatore Bri- gnone e da altri senatori.

(18)

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no;

i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Proclamo il risultato della votazione nominale con scrutinio simul- taneo, mediante procedimento elettronico:

Senatori presenti . . . 150

Senatori votanti . . . 149

Maggioranza . . . 75

Favorevoli . . . 3

Contrari . . . 146

Il Senato non approva. Votazione nominale con scrutinio simultaneo PRESIDENTE. Ai sensi dell’articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante proce- dimento elettronico, dell’emendamento 1.36, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli. I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no; i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza. Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione). Proclamo il risultato della votazione nominale con scrutinio simul- taneo, mediante procedimento elettronico: Senatori presenti . . . 152

Senatori votanti . . . 151

Maggioranza . . . 76

Favorevoli . . . 1

Contrari . . . 150 Il Senato non approva.

Ripresa della discussione dei disegni di legge nn. 3524, 3441 e 3474

PRESIDENTE. Metto ai voti la prima parte dell’emendamento 1.37, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli, fino alle parole: «pro- sciolto dall’obbligo».

Non è approvata.

Sono pertanto preclusi la restante parte dell’emendamento 1.37 e l’emendamento 1.38.

(19)

Metto ai voti l’emendamento 1.39, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

Non è approvato.

Metto ai voti l’emendamento 1.40, presentato dal senatore Bri- gnone.

Non è approvato.

Metto ai voti l’emendamento 1.41, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

Non è approvato.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell’emendamento 1.42, sul quale la 5a Commissione permanente ha espresso parere contrario.

ASCIUTTI. Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ASCIUTTI. Pur ringraziando la relatrice che su 56 emendamenti da noi presentati chiedeva di ritirarne due – quello in esame era fra questi – non posso però accettare questa richiesta di ritiro, perché l’emenda- mento mi sembra fondamentale e importante: parliamo dei portatori di handicap.

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell’articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante proce- dimento elettronico, dell’emendamento 1.42, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no;

i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Proclamo il risultato della votazione nominale con scrutinio simul- taneo, mediante procedimento elettronico:

Senatori presenti . . . 157

Senatori votanti . . . 156

Maggioranza . . . 79

Favorevoli . . . 5

Contrari . . . 147

Astenuti . . . 4 Il Senato non approva.

(20)

Ripresa della discussione dei disegni di legge nn. 3524, 3441 e 3474

PRESIDENTE. Metto ai voti l’emendamento 1.43, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

Non è approvato.

Metto ai voti la prima parte dell’emendamento 1.44, presentato dal senatore Bevilacqua e da altri senatori, fino alle parole: «si realizza con la frequenza».

Non è approvata.

Sono pertanto preclusi la restante parte dell’emendamento 1.44 e l’emendamento 1.450.

Metto ai voti l’emendamento 1.46, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

Non è approvato.

Metto ai voti l’emendamento 1.47, presentato dal senatore Tarolli.

Non è approvato.

Metto ai voti l’emendamento 1.48, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

Non è approvato.

Gli emendamenti 1.49 e 1.50, come preannunciato, sono inammissi- bili in quanto manca l’indicazione del termine per l’esercizio della delega.

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell’articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante proce- dimento elettronico, dell’emendamento 1.51, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no;

i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione)

MEDURI. Signor Presidente, c’è un «pianista» dietro al senato- re Cò.

(21)

PRESIDENTE. C’è il senatore Marino, seduto dietro al senato- re Cò.

Proclamo il risultato della votazione nominale con scrutinio simul- taneo, mediante procedimento elettronico:

Senatori presenti . . . 153

Senatori votanti . . . 152

Maggioranza . . . 77

Favorevoli . . . 3

Contrari . . . 149 Il Senato non approva.

Ripresa della discussione dei disegni di legge nn. 3524, 3441 e 3474

PRESIDENTE. Ricordo che l’emendamento 1.52 è stato ritirato.

Metto ai voti la prima parte dell’emendamento 1.53 fino alle paro- le: «entro il 31 dicembre 1998», presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

Non è approvata.

A seguito della precedente votazione risultano preclusi la seconda parte dell’emendamento 1.53 e gli emendamenti 1.54 e 1.55.

Metto ai voti la prima parte dell’emendamento 1.56, fino alle paro- le: «i differenziati», presentato dai senatori Asciutti e Toniolli. Non è pertanto necessaria la votazione con il sistema elettronico.

Non è approvata.

A seguito della precedente votazione risultano preclusi la restante parte dell’emendamento, nonchè l’emendamento 1.57.

Metto ai voti l’emendamento 1.500, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

Non è approvato.

Metto ai voti l’emendamento 1.59, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell’emendamento 1.61, sul quale la 5a Commissione permanente ha espresso parere contrario.

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell’articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante proce- dimento elettronico, dell’emendamento 1.61, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

(22)

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no;

i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione)

Proclamo il risultato della votazione nominale con scrutinio simul- taneo, mediante procedimento elettronico:

Senatori presenti . . . 152 Senatori votanti . . . 151 Maggioranza . . . 76 Favorevoli . . . 1 Contrari . . . 150 Il Senato non approva.

Ripresa della discussione dei disegni di legge nn. 3524, 3441 e 3474

PRESIDENTE. Metto ai voti l’emendamento 1.62, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell’emendamento 1.63 sul quale la 5a Commissione permanente ha espresso parere contrario.

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell’articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante proce- dimento elettronico, dell’emendamento 1.63, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no;

i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione)

Proclamo il risultato della votazione nominale con scrutinio simul- taneo, mediante procedimento elettronico:

Senatori presenti . . . 158 Senatori votanti . . . 157 Maggioranza . . . 79 Favorevoli . . . 8 Contrari . . . 149 Il Senato non approva.

(23)

Ripresa della discussione dei disegni di legge nn. 3524, 3441 e 3474

PRESIDENTE. Metto ai voti l’emendamento 1.64, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

Non è approvato.

Metto ai voti l’emendamento 1.65, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

Non è approvato.

Metto ai voti l’emendamento 1.66, presentato dal senatore Bevilac- qua e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell’emendamento 1.67, sul quale la 5a Commissione permanente ha espresso parere contrario.

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell’articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante proce- dimento elettronico, dell’emendamento 1.67, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no;

i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione)

Proclamo il risultato della votazione nominale con scrutinio simul- taneo, mediante procedimento elettronico:

Senatori presenti . . . 147 Senatori votanti . . . 146 Maggioranza . . . 74 Favorevoli . . . 1 Contrari . . . 145 Il Senato non approva.

Ripresa della discussione dei disegni di legge nn. 3524, 3441 e 3474

PRESIDENTE. Metto ai voti l’emendamento 1.68, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

Non è approvato.

(24)

Passiamo alla votazione dell’emendamento 1.69 sul quale la 5a Commissione permanente ha espresso parere contrario.

BRIGNONE. Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BRIGNONE. Signor Presidente, desidero far presente a questa As- semblea che la frequenza di una scuola media superiore, ai fini dell’as- solvimento dell’obbligo scolastico, da parte di alunni portatori di handi- cap comporta l’acquisto di attrezzature necessarie e di supporti didattici di cui le scuole o le amministrazioni provinciali, che provvedono appun- to a tali supporti didattici per gli alunni affetti da handicap sensoriale, possono anche non disporre. Quindi, occorre apposito stanziamento finalizzato.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell’emendamento 1.69, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell’articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante proce- dimento elettronico, dell’emendamento 1.69, presentato dal senatore Brignone.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no;

i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Proclamo il risultato della votazione nominale con scrutinio simul- taneo, mediante procedimento elettronico:

Senatori presenti . . . 154 Senatori votanti . . . 153 Maggioranza . . . 77 Favorevoli . . . 4 Contrari . . . 148 Astenuti . . . 1 Il Senato non approva.

Ripresa della discussione dei disegni di legge nn. 3524, 3441 e 3474

PRESIDENTE. Metto ai voti l’emendamento 1.70, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

Non è approvato.

(25)

Passiamo alla votazione dell’emendamento 1.71 su cui la 5a Com- missione ha espresso parere contrario.

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell’articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante proce- dimento elettronico, dell’emendamento 1.71, presentato dal senatore Be- vilacqua e da altri senatori.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no;

i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Proclamo il risultato della votazione nominale con scrutinio simul- taneo, mediante procedimento elettronico:

Senatori presenti . . . 155 Senatori votanti . . . 154 Maggioranza . . . 78 Favorevoli . . . 1 Contrari . . . 153 Il Senato non approva.

Ripresa della discussione dei disegni di legge nn. 3524, 3441 e 3474

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell’emendamento 1.72, su cui la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell’articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante proce- dimento elettronico, dell’emendamento 1.72, presentato dal senatore Bri- gnone e da altri senatori.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no;

i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

(26)

Proclamo il risultato della votazione nominale con scrutinio simul- taneo, mediante procedimento elettronico:

Senatori presenti . . . 154 Senatori votanti . . . 153 Maggioranza . . . 77 Favorevoli . . . 5 Contrari . . . 148 Il Senato non approva.

Ripresa della discussione del disegno di legge nn. 3524, 3441 e 3474

PRESIDENTE. Metto ai voti l’emendamento 1.73, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

Non è approvato.

PINGGERA. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PINGGERA. Signor Presidente, volevo dichiarare il mio voto con- trario sull’emendamento 1.73 perchè il comma 11 segna un’importante occasione per realizzare la propria cultura e la propria identità per le minoranze linguistiche, per le quali quindi è di particolare importanza.

Vorrei precisare questo per evitare che la mia mano alzata potesse essere eventualmente interpretata come voto favorevole all’emendamen- to stesso; cosa che sarebbe esattamente il contrario di ciò che era mia intenzione esprimere.

Diamo atto che il Governo rispetta l’identità culturale delle mino- ranze linguistiche e che ci dà anche con questa norma un pò di quella autonomia che proprio nel settore scolastico è di particolare importanza per le minoranze.

PRESIDENTE. La sua dichiarazione sarà riportata nel Resoconto stenografico.

Metto ai voti l’emendamento 1.74, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

Non è approvato.

Metto ai voti l’emendamento 1.75, presentato dal senatori Asciutti e Toniolli.

Non è approvato.

Metto ai voti l’emendamento 1.76, presentato dal senatore Gubert.

Non è approvato.

(27)

Ricordo che l’emendamento Tit.1 è precluso non essendo state ap- provate modifiche.

L’ordine del giorno n.1, presentato dalla Commissione, è stato ac- colto dal Governo; pertanto non sarà posto ai voti.

Invito la relatrice ed il rappresentante del Governo ad esprimere il proprio parere sull’ordine del giorno n. 10 (già em. 1.7).

BRUNO GANERI, f.f. relatrice. Signor Presidente, il parere sull’ordine del giorno n. 10 sarebbe favorevole se il collega fosse dispo- nibile a modificarlo nel senso di far concludere il testo con le parole: «il trasporto», eliminando le parole: «e ogni altro onere derivante dalla frequenza».

Inoltre, se il collega lo consentisse, proporrei di inserire, dopo le parole: «il trasporto», le altre: «e le mense». Ciò per un motivo molto semplice: queste sono le provvigioni certe, mentre non credo che la se- conda parte dell’ordine del giorno trovi qui sede opportuna, lasciando al Parlamento piena libertà di esprimersi nell’analisi ed elaborazione del progetto del disegno di legge sulla parità.

Se il collega è disponibile ad introdurre queste modifiche, il mio parere è favorevole.

PRESIDENTE. Il Governo concorda con i suggerimenti della relatrice?

MASINI, sottosegretario di Stato per la pubblica istruzione. Sì, si- gnor Presidente.

PRESIDENTE. Senatore Brignone, ha ascoltato la proposta della relatrice?

BRIGNONE. Sì, signor Presidente, ed esprimo anche una certa me- raviglia perché ho sott’occhio un mio precedente intervento riportato nel Resoconto stenografico del 14 gennaio, che così recita: «Signor Presi- dente, vorrei ricordare al Governo che l’emendamento non riguarda sol- tanto i contributi per i libri di testo, per i quali sappiamo che è stato co- stituito un fondo apposito, ma anche ogni onere derivante dalla frequen- za a carico delle famiglie disagiate, per cui va ben oltre quanto è stato stabilito in ambito di finanziaria». In quella sede, chiedevo al Governo se, trasformando l’emendamento in ordine del giorno, sarebbe stato di- sposto ad accoglierlo. Mi sembra che questa dichiarazione sia un’espli- citazione degli oneri. Il Ministro ha risposto: «Sì, signor Presidente» ed il relatore anche. Dopodiché il Presidente ha invitato a predisporre l’or- dine del giorno, il cui testo è stato stampato nel Resoconto, per cui è pervenuto alla Presidenza. A questo punto alcuni colleghi senatori hanno voluto apporre la loro firma.

Intanto credo che non sia né Regolamento, né prassi di quest’Aula richiedere nuovamente il parere del relatore e del Governo quando essi sono già stati espressi e certificati dal Resoconto stenografico di Assem- blea. Al di là di questo, però, la richiesta che mi viene avanzata mi po-

(28)

ne in una condizione di perplessità, perché, essendo stato sottoscritto questo ordine del giorno sostitutivo dell’emendamento 1.7 anche dai se- natori Marri, Bevilacqua, Asciutti, Brienza, Manis e Mundi, desidererei, prima di compiere qualsiasi passo che andrebbe decisamente contro quanto è stato fatto precedentemente, ascoltare il loro parere in merito.

PRESIDENTE. Qual è il parere dei senatori in questione?

MARRI. Signor Presidente, non accettiamo la modifica proposta dalla relatrice per le motivazioni che ha ora esposto il senatore Brigno- ne. Rimaniamo perplessi anche noi per la prassi di quest’Aula, perché credevamo che il Governo avesse già accolto quell’ordine del giorno e proprio per questo vi avevamo apposto le nostre firme. Se adesso si vuole ribaltare tutto, credo che non sia né una prassi, né un modo cor- retto di governare quest’Assemblea.

PRESIDENTE. A me sembra regolare che il Governo esprima il suo parere sull’ordine del giorno. Naturalmente, non essendo stata ac- colta la limitazione, così come suggerita dalla relatrice, e se il senatore Brignone desidera che l’ordine del giorno sia messo ai voti, come si evince dal suo intervento, debbo metterlo in votazione.

ASCIUTTI. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ASCIUTTI. Signor Presidente, le chiedo scusa, ma di tempo su questo disegno di legge ce n’è stato a iosa, per non dire che è un prov- vedimento di cui qualcuno, in velocità, ha dimenticato un passaggio.

Siamo qui dal 19 dicembre, se non erro, e ci sono state diverse ore, do- vute a mancanza del numero legale, a disposizione del Governo, della relatrice e della maggioranza per prendere piena coscienza di quanto si stava decidendo.

Ho firmato questo ordine del giorno per un semplice motivo: il Go- verno e la relatrice si erano espressi positivamente sul suo contenuto nella sua attuale formulazione. Oggi si cambia parere e si chiede di mo- dificarlo, cioè ci si ripensa.

Se questa è la prassi, ne prendiamo atto. Cambiamo però il Regola- mento del Senato cosicché d’ora in avanti sarà possibile modificare il parere su qualunque emendamento trasformato in ordine del giorno.

Questo mi sembra veramente contrario al Regolamento.

Mi auguro che lei, signor Presidente, persona corretta, precisa e ga- rante del Regolamento, non faccia passare una simile prassi che sarebbe davvero inammissibile.

PRESIDENTE. Senatore Asciutti, sia la relatrice che il Governo hanno facoltà di esprimere il loro parere nel momento in cui mettiamo in votazione un ordine del giorno. Ora, vi è un dissenso tra i presentato-

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ri dell’ordine del giorno, compresi quelli che hanno aggiunto successiva- mente la loro firma, la relatrice e il Governo, per cui non posso non metterlo in votazione.

Metto dunque ai voti...

MANIS. Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Senatore Manis, siamo per la verità in fase di vota- zione. Le do facoltà di pronunciare il suo intendimento, come suo desi- derio, però le ricordo che stavo passando alla votazione.

MANIS. La ringrazio per la sua sensibilità, signor Presidente. Vo- levo porre in evidenza il voto favorevole del Gruppo Rinnovamento Ita- liano e Indipendenti, non già per una questione puramente formale o ad- dirittura di facciata, volta ad ottenere un consenso facile davanti all’elet- torato di riferimento, quanto per una questione strettamente di con- tenuto.

In realtà, tutta la ratio del provvedimento è rivolta ad innalzare l’età dell’obbligo scolastico. Obbligo scolastico significa gratuità del servizio, frequenza gratuita, al pari di quanto ora avviene fino alla terza media. Se passa questo principio, che noi riteniamo validissimo, perché proprio di una democrazia evoluta e matura, deve analogamente passare il principio che, quantomeno le fasce sociali più deboli e gli alunni svantaggiati, non debbono subire una penalizzazione ulteriore in termini economici per l’adempimento di quest’obbligo, che in realtà è un’esten- sione del diritto allo studio. Ben venga questa estensione del diritto allo studio, ma la collettività, molto democraticamente, si faccia carico di so- stenere gratuitamente quanti non possono sopportare l’onere dell’ulterio- re frequenza di un anno.

Per questi motivi il Gruppo Rinnovamento Italiano e Indipendenti voterà a favore dell’ordine del giorno, che ha come primo firmatario il senatore Brignone.

BRIGNONE. Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BRIGNONE. Signor Presidente, credo che le istanze avanzate dalla relatrice potrebbero benissimo essere discusse successivamente in base a comuni criteri di buon senso che ci farebbero distinguere quelli che pos- sono essere gli interventi a favore di un settore o di un altro. Tuttavia, sull’ordine del giorno era stato espresso parere favorevole sia dal Go- verno sia dalla relatrice e da sempre, in tal caso, non lo si mette neppu- re in votazione. Ma poiché, con una certa prevaricazione, si intende por- lo in votazione, chiedo che sia votato con il procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dal senatore

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Brignone, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Comunico che da parte del prescritto numero di se- natori è stata chiesta la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell’ordine del giorno n. 10 (già emendamento 1.7), presentato dal senatore Brignone e da altri senatori.

Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no;

i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione)

Proclamo il risultato della votazione nominale con scrutinio simul- taneo, mediante procedimento elettronico:

Senatori presenti . . . 183 Senatori votanti . . . 182 Maggioranza . . . 92 Favorevoli . . . 47 Contrari . . . 133 Astenuti . . . 2 Il Senato non approva.

Ripresa della discussione dei disegni di legge nn. 3524, 3441 e 3474

PRESIDENTE. Metto ai voti l’articolo 1.

È approvato.

Invito la relatrice ed il rappresentante del Governo a pronunziarsi sugli emendamenti tendenti ad inserire articoli aggiuntivi dopo l’artilo.

BRUNO GANERI, ff. relatrice. Il parere è contrario sugli emenda- menti 1.0.1, 1.0.2 e 1.0.3.

BERLINGUER, ministro della pubblica istruzione. Il parere del Governo è conforme a quello della relatrice.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell’emendamento 1.0.1.

(31)

SPERONI. Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SPERONI. Abbiamo ascoltato non solo il parere contrario della 5a Commissione, che è un atto dovuto, ma anche il parere contrario della maggioranza. Con questo emendamento si tratta di attribuire alcune competenze alle regioni: abbiamo ascoltato da più parti dichiarare che sarebbe ora di fare le riforme, di andare verso il federalismo. Addirittura i vescovi, anche se potrebbe trattarsi di un’interferenza nei confronti dello Stato italiano (sono comunque cittadini italiani e dunque, almeno come tali, hanno il diritto di intervenire), hanno fatto presente che di ri- forme si parla tanto e non si agisce mai. È appena passata alla Camera la cosiddetta legge antiribaltone o antiribaltino che rappresenta un vul- nus nei confronti dell’autonomia regionale. Tutti parlano di federalismo e poi, non appena si affida qualcosa alle regioni (come, ad esempio, la competenza per il Corpo forestale dello Stato) i federalisti di sinistra, ma anche quelli di destra, insorgono perché naturalmente di federalismo è bello parlare, può portare consensi e voti, ma quando si arriva al dun- que, non appena c’è da affidare qualcosa alle regioni, tutti dicono no per un motivo o per un altro, perché l’Italia non è la Svizzera, perché l’Italia non è gli Stati Uniti, perché la Lombardia non è la Baviera, per cui le regioni vengono sempre considerate istituzioni subordinate allo Stato e pertanto non possono avere quelle competenze che il Parlamento potrebbe loro concedere: è per questo che le riforme non vanno avanti.

In conclusione, volevo riferirmi alla votazione che c’è stata sull’or- dine del giorno precedente. È un fatto abbastanza grave che un ordine del giorno, una volta accolto dal Governo, venga poi posto in votazione, ma proprio oggi leggevo su un quotidiano che addirittura la nostra Co- stituzione sarebbe viziata da un errore, nel senso che manca, nelle previ- sioni di divieto di referendum, la materia elettorale per un errore mate- riale del Poligrafico. Addirittura siamo a queste scoperte!

È chiaro che in uno Stato che nasce in questa maniera, se anche sopravviene qualche piccolo incidente tecnico, non c’è da meravigliarsi.

È per questo che noi della Lega Nord-Per la Padania indipendente non vogliamo più questo Stato!

Comunque, fedeli alla nostra vocazione di autonomia, di federali- smo e di libertà, siamo favorevoli all’emendamento 1.0.1. (Applausi dal Gruppo Lega Nord-Per la Padania indipendente).

ASCIUTTI. Domando di parlare per dichiarazione di voto!

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ASCIUTTI. Signor Presidente, mi scusi se ho alzato la voce per chiedere la parola, ma in pochi vedono la mia mano.

L’emendamento 1.0.1 doveva essere accettato dal Governo e da questa Assemblea per ovvi motivi: riguarda, infatti, esclusivamente l’ap- plicazione della legge costituzionale, da sempre disapplicata, in materia

(32)

di formazione professionale. Non riusciamo, quindi, a capire le ragioni della contrarietà ad esso dimostrata.

Sarei stato anche favorevole a trasformare tale emendamento in un ordine del giorno se questa richiesta mi fosse stata rivolta dal Governo o dalla relatrice, ma così non è stato: non vi è stata neanche la manife- stazione di intenti futuri in tal senso.

Desidero concludere dicendo che Forza Italia, il mio partito, sostie- ne la linea di riconoscere maggiori poteri alle regioni (chiamiamolo re- gionalismo od anche federalismo, non è questo il problema): vogliamo essere e siamo attenti a far sì che le regioni abbiano veramente delle competenze e non siano completamente svuotate da questo Governo di Centrosinistra, che forse è più di Sinistra che di Centro.

Colgo l’occasione per chiedere al senatore Segretario di stare atten- to d’ora in avanti ai banchi del Gruppo Partito Popolare Italiano, i cui membri non dovrebbero rubare voti non loro, ma purtroppo cadono sempre nel peccato; sono Popolari, dovrebbero evitarlo, ma probabil- mente il peccato a loro piace.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell’emendamento 1.0.1, sul quale la 5a Commissione ha espresso parere contrario.

Votazione nominale con scrutinio simultaneo

PRESIDENTE. Ai sensi dell’articolo 102-bis del Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante proce- dimento elettronico, dell’emendamento 1.0.1, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli.

I senatori favorevoli voteranno sì; i senatori contrari voteranno no;

i senatori che intendono astenersi si esprimeranno di conseguenza.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione)

Proclamo il risultato della votazione nominale con scrutinio simul- taneo, mediante procedimento elettronico:

Senatori presenti . . . 154 Senatori votanti . . . 153 Maggioranza . . . 77 Favorevoli . . . 6 Contrari . . . 146 Astenuti . . . 1 Il Senato non approva.

Ripresa della discussione dei disegni di legge nn. 3524, 3441 e 3474

PRESIDENTE. Metto ai voti la prima parte dell’emendamento 1.0.2, presentato dai senatori Asciutti e Toniolli, fino alle parole:

«dell’obbligo». (Non è pertanta necessaria la votazione elettronica).

Non è approvato.

(33)

A seguito della precedente votazione risultano preclusi la restante parte dell’emendamento 1.0.2 nonché l’emendamento 1.0.3.

Passiamo dunque all’esame dell’articolo 2.

Su questo articolo è stato presentato un emendamento, che invito il presentatore ad illustrare.

BEVILACQUA. Signor Presidente, onorevole Ministro, l’emenda- mento 2.1 ci sembrava di grande logicità: pensavamo di sopprimere l’impegno di spesa di 179.285 milioni di lire previsto per l’anno 1998 quale onere necessario per la copertura del disegno di legge in esame.

Considerato che il provvedimento conclude il suo iter nel 1999, ci sem- brava consequenziale sopprimere detto impegno di spesa, ma sembra che la logica non abbia nessuna ospitalità in quest’Aula!

Prendiamo atto che il provvedimento è blindato e che quindi tutto deve andare avanti in questo modo; preannuncio pertanto che voteremo a favore di questo emendamento anche se il Governo ed il relatore esprimeranno un parere contrario in merito.

PRESIDENTE. Invito la relatrice ed il rappresentante del Governo a pronunziarsi sull’emendamento in esame.

BRUNO GANERI, f.f. relatrice. Signor Presidente, esprimo parere contrario all’emendamento 2.1.

BERLINGUER, ministro della pubblica istruzione. Signor Presi- dente, anche il Governo esprime parere contrario.

PRESIDENTE. Metto ai voti l’emendamento 2.1, presentato dal se- natore Bevilacqua e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l’articolo 2.

È approvato.

Metto ai voti l’articolo 3.

È approvato.

Passiamo alla votazione finale.

RUSSO SPENA. Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

RUSSO SPENA. Signor Presidente, i senatori di Rifondazione Co- munista voteranno a favore del provvedimento in esame non senza preoccupazione, una preoccupazione che ci porterà a un controllo atten-

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to e ad una discussione seria dei disegni di legge successivi, come quel- lo sulla parità.

Voteremo a favore perché l’innalzamento dell’obbligo scolastico è una storica battaglia del movimento democratico e del movimento ope- raio. Certo, qui siamo di fronte ad un provvedimento anche da questo punto di vista molto parziale, molto modesto. Siamo ancora in attesa di una riforma del ciclo di studi e dell’obbligo a 18 anni; siamo ancora di fronte alla necessità di iniziare un percorso reale di riforma e di raffor- zamento della scuola pubblica, di una riflessione meditata sul futuro del- la formazione, del sapere critico, del rapporto scuola-lavoro, del rappor- to fra tempi di lavoro, tempi di vita, tempi di formazione.

Presidenza del vice presidente ROGNONI

(Segue RUSSO SPENA). Dalla Camera ci giunge un provvedimen- to che ha alle spalle una discussione serrata, risolta a nostro avviso posi- tivamente, su un punto preciso. È stato ritenuto che la formazione pro- fessionale stia fuori dall’obbligo scolastico, resistendo al parere dell’op- posizione di destra che, appunto, tutto voleva subordinato al mercato.

Ritengo giusto, invece, che l’obbligo sia attuato nella scuola pubblica statale in cui ci si riconosce uguali e differenti, in cui è possibile la libe- ra azione di un sapere critico.

Tutto bene allora in questo disegno di legge? No. Qui è il motivo della nostra sofferenza nel voto positivo. Noi crediamo infatti che in maniera un po’ ipocrita l’ordine del giorno presentato dai Presidenti dei Gruppi della maggioranza, escluso il Partito dei Comunisti italiani, ab- bia fatto furbescamente entrare dalla finestra ciò che era stato escluso nel testo letterale e nella interpretazione della legge. Una furbizia che ri- schia di barattare l’innalzamento dell’obbligo con l’introduzione di prin- cipi mercantili di selezione di classe. L’ordine del giorno, infatti, al se- condo punto recita: «impegna il Governo» – e il Governo si è impegna- to accogliendolo – «ad assicurare che nell’assolvimento dell’obbligo sia- no realizzate iniziative sperimentali nei centri di formazione professio- nale accreditati». Si vuole, cioè, iniziare a scardinare il nesso unitario tra educazione, istruzione e formazione, che è dato per lo più dalla pos- sibilità di un egualitario svolgimento concreto dei percorsi della forma- zione culturale di base.

Si introducono in tal modo anche sul piano normativo elementi mercantili di concorrenza, di produttività, suddividendo e articolando gli studenti in ordine alle domande del sistema produttivo e del mercato del lavoro che trasformano la scuola in terreno di divisione di classi e per censo. Le scuole vengono suddivise in scuole di serie A e scuole di serie B; ne deriva che la scuola confindustriale procede essa stessa dalla formazione di base sino alla formazione

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professionale, selezionando e costruendo dalla base la futura classe dirigente economica e finanaria.

Noi crediamo che la formazione professionale non debba rientrare nel segmento dell’obbligo perché la selezione di classe, che già oggi è visibile drammaticamente nell’abbandono, nella cosiddetta «mortalità»

scolastica e poi nella disoccupazione, verrebbe anticipata fino a colpire i processi formativi unitari.

A me pare pertanto che, precedendo una discussione molto seria che dovrà svolgersi sul disegno di legge sulla parità scolastica, per il quale ci impegniamo a un confronto molto netto partendo dalla Costitu- zione, male abbiano fatto i Capigruppo della maggioranza, escluso il Presidente del Gruppo dei Comunisti italiani, a introdurre in qualche modo all’interno di un provvedimento quale quello dell’innalzamento dell’obbligo, che, per quanto parziale, ha avuto una discussione comun- que soddisfacente, un principio – che non condividiamo – di tipo mer- cantile e di selezione di classe che andrebbe a rafforzare gli elementi negativi che sono stati già introdotti con le forme previste, e interpretate in maniera assoluta e totalizzante, di «autonomia scolastica».

Per questo, come Rifondazione Comunista voteremo a favore di questo provvedimento, ma segnalando la preoccupazione profonda che ci deriva dal fatto che il Governo abbia accettato un ordine del giorno che riteniamo sbagliato e pericoloso. (Applausi dalla componente Rifon- dazione Comunista-Progressisti del Gruppo Misto).

MANIS. Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MANIS. Signor Presidente, vorrei dichiarare in premessa, senza in- dugi, il voto favorevole di Rinnovamento Italiano a questo provvedi- mento; ma questa dichiarazione, addirittura antecedente alle considera- zioni che mi accingerò a svolgere, non vuole assolutamente significare una totale condivisione dei contenuti del provvedimento medesimo.

Allora iniziamo dalle buone ragioni per le quali intendiamo votarlo per passare, poi, ai motivi di forte riserva e, infine, chiudere col voto fa- vorevole, che vuole significare un auspicio di riforma coraggiosa per un versante – quello della scuola – tanto delicato quanto strategico.

Motivi di perplessità. Diciamolo subito: avremmo preferito che questo provvedimento fosse contestualmente presentato insieme alla ri- forma dei cicli scolastici. Avremmo sicuramente evitato la contraddizio- ne di applicare una legge che prevede l’innalzamento dell’obbligo scola- stico solo fino al compimento del quindicesimo anno di età, e non già fino al sedicesimo, e non già – in una frontiera ancora più avanzata – addirittura fino al diciottesimo, come in quasi tutti i paesi in Europa.

Avremmo evitato soprattutto di impantanarci – perché di pantano si trat- ta – nel problema della formazione professionale che ci dividerà sicura- mente analogamente alla questione della parità scolastica.

Perché ci dividerà la questione della formazione professionale?

Questa, senza scomodare il dettato costituzionale, che pure attribuisce

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