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COMUNE DI COSSOINE PROVINCIA DI SASSARI

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Academic year: 2022

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COMUNE DI COSSOINE PROVINCIA DI SASSARI

Premessa:

Cossoine sorge in una posizione dominante nel cuore del Meilogu, in un territorio caratterizzato dalla varietà del paesaggio e del contesto ambientale.

Il centro abitato, risalente con certezza almeno al XV secolo, ha un centro storico dalle inalterate fisionomie urbanistiche sei – settecentesche, con alcuni scorci estremamente suggestivi, nel quale spicca la chiesa parrocchiale di Santa Chiara, facilmente riconducibile al periodo tardo gotico.

Nel territorio comunale sono cospicue le testimonianze archeologiche che rilevano l’ininterrotta presenza umana dall’Età neolitica al pieno Medioevo, consentendo una serie di itinerari nei quali la riscoperta di radici storiche si fonde col fascino della natura.

Due aree archeologiche, in particolare, sono fruibili lungo un medesimo asse che dal paese giunge sino alla foresta demaniale di Monte Traessu, un massiccio alto 717 metri costituito da rocce basaltiche scavate in gole e dirupi, ricco di grotte, con manto boschivo costituito principalmente da sughere e roverelle.

L’area archeologica di Corruoe – Aidu consente la comprensione delle diverse modalità di occupazione del territorio attraverso i secoli; il sito infatti costa di due nuraghi, un insediamento di capanne ed inoltre una tomba di giganti riferibili all’età del Bronzo.

Analogamente l’area archeologica di Santa Maria Iscalas mostra la continuità di occupazione del sito dall’età del Bronzo sino la pieno medioevo, come rilevano l’insediamento nuragico e romano e l’omonima chiesa.

L’edificio religioso, con pianta a croce greca, bracci voltati a botte e corpo centrale cupolato, consta nel suo aspetto esteriore di diversi corpi di fabbrica risalenti ai secoli XI – XIII , ma verosimilmente fu fondata durante il primo periodo di dominio Bizantino in Sardegna nel VI secolo d.C. Essa costituisce uno degli esemplari più antichi dell’architettura religiosa dell’Isola.

Un itinerario interessante alla scoperta delle radici del mondo agro – pastorale, che tuttora caratterizza la principale realtà produttiva del paese, è praticabile nella zona di Su Cattari dove, tra

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le vestigia del monumenti nuragici, il territorio è ancora costellato dalle tipiche “pinnetas” che costituivano il riparo dei pastori per la notte e dalle intemperie durante la stagione del pascolo.

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RELAZIONE

Il comune di Cossoine intende approvare il nuovo P.U.C. in sostituzione del P.d.F vigente, che ha ormai esaurito la programmazione quasi decennale.

Il nuovo strumento urbanistico si propone di attuare i seguenti obiettivi:

Zona A

La zona A viene riperimetrata nel rispetto della situazione esistente. Al suo interno sono stati inseriti gli interventi eseguiti in questi anni, grazie all’attuazione del Piano Particolareggiato.

Zona B

La zona B è stata riconfermata nella sua configurazione precedente con modeste rettifiche (pur nel rispetto della normativa vigente che limita notevolmente le possibilità di allargamento) in relazione alle nuove strade realizzate dall’Amministrazione Comunale.

Zona C

Il P.d.F. prevedeva una discreta crescita delle zone C.

Mentre vi è stato un notevole incremento per il comparto pubblico-privato riferito al piano di utilizzo denominato “Su Cannadeddu” dove sono stati realizzate varie opere di urbanizzazione ed edifici residenziali, è mancato l’interlocutore privato e pertanto, stante le difficoltà anche economiche per la predisposizione di un piano di lottizzazione, si ritiene opportuno declassare parte delle aree e ricondurle alla loro vocazione agricola.

Zona D

Si confermano le previsioni del P.d.F, in attesa di iniziative specifiche.

Zona E

Il P.U.C. affronta tutte le tematiche del territorio extraurbano per arrivare ad una classificazione delle sottozone agricole secondo le disposizioni regionali.

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Zona G

Vengono classificate come tali:

 Il cimitero

 Il depuratore

 Un’ampia area all’intersezione tra la 131 e l’ingresso all’abitato.

Zona H

Vengono individuate diverse zona H1:

- zona di rispetto cimiteriale

- zona di rispetto stradale

- zona di rispetto ferroviario

Vengono individuate diverse zona H2:

- aree di rispetto dei monumenti e emergenze archeologica

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ANALISI DELLA RISORSA UMANA

Il nuovo Puc tiene inevitabilmente conto dei nuovi fabbisogni abitativi; questi discendono dall’analisi della popolazione effettuata sulla base dei censimenti precedenti integrati con le informazioni fornite dall’anagrafe Comunale; la situazione che ne scaturisce è abbastanza simile a tutti i comuni del Meilogu, caratterizzati da una serie di fenomeni migratori che hanno influenzato in senso negativo la presenza dell’uomo nel territorio.

Il comune di Cossoine è stato soggetto ad un decremento costante di popolazione che però ha interessato valori numerici non rilevanti, evidenziando comunque un impoverimento del tessuto sociale, non solo in termini numerici, ma, soprattutto nella qualità della risorsa umana.

Tab.1 – Popolazione residente per singoli anni di censimento:

Comune 1951 1961 1971 1981 1991 1998 2000 2001 2011

Cossoine 1800 1600 1427 1184 1088 971 1011 1061 1521

E’ evidente una diminuzione consistente della popolazione nel periodo degli anni 60 caratterizzati da forti emigrazioni verso il nord Italia ed i paesi europei.

Tab.2 – Variazioni assolute della popolazione:

Comune 61-71 71-81 81-91 91- 98 98-01 01-11

Cossoine -173 -243 -96 -117 +90 +460

L’andamento della popolazione, pur mantenendosi su valori comunque negativi, evidenzia un tasso di perdita che tende a diminuire nel tempo e per il quale si può ipotizzare una inversione a partire proprio dalla fine del decennio.

D’altro canto, cessate i richiami verso le aree forti del Nord, la pianificazione nazionale e regionale è impegnata a riqualificare le arre interne che possiedono grandi risorse e potenzialità, tutte da mettere ancora in campo.

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A solo scopo informativo, si evidenziano le principali iniziative economiche ed infrastrutturali che interessano il territorio nei prossimi anni e che potrebbero giustificare l’inversione di tendenza e inducono un cauto ottimismo per un’ipotesi di sviluppo economico e incremento demografico:

- realizzazione del P.I.A. “ Meilogu – Valle dei Nuraghi ” che ha come obbiettivo la valorizzazione dei beni ambientali e archeologici.

- Costruzione della diga sul rio Buttule e Calambru che permetterà la trasformazione irrigua delle terre agricole.

- Attuazione dei programmi “Leader” e “Intereg”.

- Ammodernamento della S.S. 131, con prestazioni autostradali e collegamento alla costa di Alghero e alla Planargia di Bosa, che favorirà lo sviluppo turistico.

- Programma di ammodernamento ed elettrificazione delle FF.SS. con la variante di Campeda e nuova galleria.

- Decollo della zona artigianale - industriale di Giave con caratteristiche sovracomunali.

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Tab.3 – Variazione percentuale della popolazione.

Comune 61-71 71-81 81-91 91- 98 98-01 01-11

Cossoine -10 % -17% -8% -10% +3% annuo +5% annuo

Altro elemento di base per lo studio, è l’analisi della popolazione attiva che è legato ai parametri economici.

Tab.4 – Popolazione attiva e percentuale sul totale

Comune 1951 1961 1971 1981 1991

Cossoine 674 37,67%

554 34.78%

448 36,36%

414 35,02%

402 36.95%

Le attività tradizionali produttrici di reddito hanno segnato il passo e non sono state sostituite da altre di nuova formazione.

L’abbandono delle campagne e dell’attività agricola in genere è stata una costante progressiva degli ultimi decenni e d’altra parte il sistema sociale ed economico mostra scarsa propensione di ripresa, assestandosi su modelli di microeconomia di sussistenza ed evidenziando un’assenza di movimenti e di risorse da un settore economico all’altro.

In attesa di un riequilibrio derivante da una dinamica propulsiva di grandi investimenti, si rende necessario incentivare fenomeni di crescita che tengano conto di tutte le possibili risorse al livello locale.

Tab.4 – Addetti alla agricoltura e percentuale sulla popolazione attiva

Comune 1951 1961 1971 1981 1991

Cossoine 374 85%

358 78.16%

87 30,5%

65 24,4%

39 15.98%

Conclusioni

In presenza di un andamento della popolazione attiva che tende a stabilizzarsi nel tempo, di una forza lavoro che rispetta le percentuali provinciali e regionali, di un economia agropastorale ancora significativa e di iniziative economiche e sociali interessanti, possiamo ipotizzare nel decennio 2001-2011 una popolazione che si stabilizzerà sulle 1500-1600 unità, con una percentuale dei residenti attivi intorno al 26-27% e con presenza nel settore agropastorale rilevante.

ABITAZIONI

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Il patrimonio edilizio del Comune di Cossoine è costituito da 425 abitazioni occupate per una superficie totale di 45.636 mq con 1985 stanze e da 101 abitazioni non occupate.

L’esame dei fabbricati delle varie zone omogenee evidenzia le seguenti caratteristiche:

a) Le abitazioni sono prevalentemente di tipo unifamiliare b) Le abitazioni in genere hanno due piani fuori terra

c) La zona “A” risulta quasi completamente edificata, con rapporto di copertura molto elevato.

d) La zona “B” associa spesso all’abitazione, pertinenze, cortili e aree interne.

e) Il numero di famiglie dichiarate (425) corrisponde al numero di abitazioni occupate (425) f) Esiste un numero discreto di abitazioni non occupate dislocate in prevalenza in centro storico.

g) L’età media di costruzione è abbastanza antica

h) Permangono situazioni di alloggi ancora senza servizi interni.

QUADRO SINOTTICO

ABITAZIONI OCCUPATE NON OCCUPATE

425 101

MQ 45.636

STANZE 1608

FAMIGLIE 284

EPOCA DI COSTRUZIONE

Prima 1919 19-45 45-60 60-71 71-81 81-86 86-in poi

146 37 45 77 69 31 20

DOTAZIONE DI SERVIZI

ABITAZIONI CON SERVIZI INTERNI CON SERVIZI ESTERNI

420 1

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ACQUA POTABILE INTERNA

ACQUA POTABILE ESTERNA

425 0

RISCALDATE TOTALMENTE

RISCALDATE PARZIALMENTE

59 344

ACQUA CALDA 238

IL DIMENSIONAMENTO

Il dimensionamento del P.U.C. deriva immediatamente dall'analisi della popolazione e dallo stato delle abitazioni. Il calcolo della domanda abitativa è infatti determinato essenzialmente dall'esame di questi due parametri fondamentali.

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Possiamo pertanto considerare il fabbisogno abitativo come sommatoria di quattro componenti:

A1) Domanda di sostituzione legata a fattori igienico - ambientali

A2) Domanda pregressa, legata alla riduzione dell'indice di affollamento.

A3) Domanda aggiuntiva per incremento demografico della popolazione residente e per il rientro di unità emigrate.

A4) Presenza " fisiologica " di unità non occupate.

Domanda di sostituzione

Per domanda di sostituzione si intende quella quota della domanda dovuta all'invecchiamento del patrimonio edilizio e quindi alla necessità di sostituzione che ne consegue.

Ovviamente una stima attendibile di questa componente è di difficile valutazione, in quanto non sempre il criterio temporale si rivela come il più efficace, essendo la conservazione degli edifici dipendente sia dalla data di costruzione, sia dalla qualità edilizia.

Dall'analisi delle abitazioni occupate comparata all'epoca di costruzione, si evidenzia che il patrimonio abitativo di Cossoine risale alla prima metà del 1900 difatti; il 28% delle abitazioni è costruito praticamente nel secolo scorso e, complessivamente, oltre il 45% è datato prima del 1960.

Dobbiamo comunque presupporre che molte di queste abitazioni abbiano subito restauri ed ammodernamenti; tuttavia una buona parte è da sostituire, in quanto rappresenta la parte più degradata del patrimonio esistente.

Si può ipotizzare una sostituzione pari al 30% del patrimonio costruito prima del 1960: ciò corrisponde al 30% di 134 unità.

A1 = 0.30 x 134 = 40 abitazioni = 40 x 3 = 120 abitanti Domanda pregressa

Per domanda pregressa si intende la quota della domanda già presente nello stato attuale.

Questa domanda è in generale dovuta alla qualità dello standard abitativo, sia dal punto di vista qualitativo delle abitazioni (dotazioni di servizi), sia dal punto di vista del rapporto tra componenti della famiglia e numero di stanze (indice di affollamento).

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Considerando il numero degli abitanti ( 1088 ) al 1991 ed il numero di stanze (1608), abbiamo un indice di affollamento soddisfacente ( ia = 0.657 ), confermato dal rapporto famiglie/abitazioni ( 0.91 ).

Tali indici, che appaiono ottimali in altre situazioni, possono invece generare una qualche domanda, se pur contenuta, nelle economie prettamente agro - pastorali, ove molti vani censiti catastalmente come abitabili, di fatto vengono utilizzati per usi diversi (cantine, depositi, ricovero mezzi, ecc. ).

A2 = 15 abitanti

Domanda aggiuntiva

Per domanda aggiuntiva si individua quella componente della domanda di alloggi dovuta all'incremento del numero delle famiglie e comprendente quindi anche l'incremento previsto del numero degli abitanti.

L'analisi della popolazione evidenzia tassi di perdita sempre più bassi che permettono di ben sperare per il futuro; nell'ipotesi di una presenza nel prossimo decennio pari a 1500-1600 unità, è lecito prevedere una domanda per incremento di popolazione di 460 unità, da soddisfare con il 68%

di interventi in zone A e B e il 32% in zone C.

A3 = 460 abitanti

Abitazioni non occupate

La quantità di abitazioni non occupate stabilmente (circa il 20 %) evidenzia la presenza di un buon nucleo di emigrati e pendolari, che mantengono un punto di appoggio nel paese, nella previsione di un rientro, di una forma di investimento, o di un uso legato al tempo libero.

Complessivamente si può pertanto prevedere, anche per il fabbisogno futuro, una certa percentuale di case non utilizzate che generano una domanda.

A4 = 0.10 ( 120 +15+90 ) = 22 abitanti

Calcolo fabbisogno :

vani o abitanti

A1: (sostituzione) 120

A2: (pregressi) 15 A3: (demografico) 460

A4: (sfitte) 22

__________

32%= 200 in zone C TOTALI 617

68%= 417 in zone A e B

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Occorre pertanto reperire o recuperare nel prossimo decennio 617 vani a cui corrispondono circa 200 alloggi.

Una parte di questi (68% circa) saranno ricavati attraverso interventi di recupero e di completamento nelle zone A e B, la restante parte (32% circa), sarà reperita utilizzando le zone C già esistenti e prevedendo la realizzazione del P.E.E.P.

Zona A

La zona A rappresenta il centro antico di Cossoine ed è completamente edificata. Non vi sono in essa molti lotti disponibili per nuove costruzioni. L'edilizia presente conserva ancora in parte le vecchie destinazioni d'uso per stalle e depositi, che potrebbero essere convertite in attività artigianali.

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Le residenze raramente soddisfano i requisiti di abitabilità sia per dimensioni che per condizioni igieniche.

Gli interventi di recupero spesso condizionati da una normativa troppo severa, hanno costi elevati che scoraggiano coloro i quali vogliono investire nelle vecchie abitazioni.

In conseguenza di ciò abbiamo delle abitazioni abbandonate che contribuiscono allo spopolamento del centro ed al trasferimento verso le zone periferiche dove è più facile costruire con tecniche meno raffinate e costi più contenuti.

Tuttavia, anche attraverso forme di incentivazione che la Regione ed il Comune intendono mettere in campo, è opportuno considerare una discreta capacità insediativa attraverso lo strumento del recupero .

Zona B

Per la zona B non si è condotto il calcolo sulla base dell'indice di fabbricabilità fondiario, perché si avrebbero avuto in questo modo risultati privi di reale significato. La zona infatti è densamente edificata con volumi che se rapportati ai parametri regionali, testimonierebbero una presenza umana notevolmente superiore a quella effettiva.

D’altro canto le aree libere esistenti sono sottratte al mercato e vengono conservate come patrimonio famigliare in previsione di un utilizzo per i figli e i discendenti.

Anche i progetti approvati negli ultimi decenni evidenziano una richiesta di volume relativa ad ogni singola famiglia che va oltre ai 100 mc. per abitante. Le ragioni di così elevata volumetria possono essere così giustificate:

- Tradizioni culturali, famigliari e storiche della comunità che determinano un bene casa sovradimensionato rispetto agli indici correnti;

- Presenza di locali complementari alla residenza e legati al ciclo produttivo, soprattutto per il settore agro - pastorale.

Sulla base di queste considerazioni, si ritiene che le volumetrie esistenti possano essere considerate utilizzabili non solo per il soddisfacimento di nuovi posti - alloggio, ma anche per un uso legato al miglioramento della qualità della vita degli abitanti residenti.

Zona C

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-

Lottizzazioni esistenti

In esecuzione dell'attuale P.d.F., non sono state proposte negli anni passati delle lottizzazioni in zona C all’interno del paese.

I lottizzanti privati, come spesso succede nelle piccole realtà locali, non hanno portato a termine l'iter procedurale e pertanto non si è avuta sul mercato la reale disponibilità delle aree.

Il P.U.C. pertanto ha riconsiderato parte di tali aree riconducendole alla loro vocazione agricola originaria.

Il piano prevede una zona C composta da tre comparti con la stessa normativa.

Su uno di essi l’Amministrazione Comunale intende realizzare il P.E.E.P.; attualmente però non vi è alcun piano attuativo in itinere.

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VERIFICA DEGLI STANDARDS URBANISTICI

Le aree per standards urbanistici previste dal nuovo Piano Urbanistico Comunale ricalcano in linee di massima le dotazioni già individuate nel precedente Programma di Fabbricazione, che risultano già sovrabbondanti in rapporto alle indicazioni delle norme vigenti.

Non è necessario individuarne dei nuovi; anzi vengono esclusi quelli non di proprietà pubblica.

Per quanto riguarda il numero degli abitanti insediabili, elemento base per la determinazione della quantità di aree per servizi pubblici, si è tenuto conto della massima potenzialità edificatoria del Comune, calcolata sommando al numero dei residenti alla data di redazione del Piano, gli abitanti insediabili in base agli studi precedentemente descritti.

In base al numero così determinato e ai sensi dell'art. 2 del D.A. 2266/U, il Comune di Cossoine, è classificato tra quelli di Classe IV

Per i Comuni appartenenti a tale classe, il citato D.A. prevede una dotazione minima di spazi pubblici di 12 mq/abitante, pertanto a fronte di una popolazione prevista pari a n° 1521 abitanti nell'anno 2011, dovrebbe risultare:

ABITANTI INSEDIABILI zone A e B 1321

" " C 110

" " C/P.E.E.P 90

TOTALE 1521

Si riporta di seguito la tabella riepilogativa del Comune di Cossoine da essa si evince che il nuovo piano prevede una dotazione notevolmente superiore al minimo stabilito; questa difatti presenta una dotazione di servizi pari a circa 54 mq. per abitante insediabile notevolmente superiore ai minimi previsti della normativa in vigore.

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LE OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA

- Le strade

Il sistema viario del Comune di Cossoine si è sviluppato negli anni contemporaneamente alla crescita urbana per cui l'accessibilità alle abitazioni ed ai servizi è garantita da strade asfaltate.

Sono state realizzate delle demolizioni all'interno della zona B per favorire la viabilità interna e per collegare la zona B con la zona C .

- La rete idrica

La rete idrica è alimentata da un serbatoio posizionato in località “Calastru” a quota ml.590 circa s.l.m. utilizza due vasconi di accumulo con gestione E.S.A.F.. La rete, che è stata rinnovata nel corso di questi anni, è in buono stato di efficienza.

- La rete fognaria

La rete fognaria convoglia i liquami nel depuratore comunale situato nella parte bassa dell'abitato, in località “Su Campu”

Il sistema di raccolta delle acque è, nella gran parte, separato (circa il 70 %). Le acque meteoriche vengono convogliate attraverso un sistema di canali a valle.

La rete fognaria serve interamente le zone urbanizzate dell'abitato.

- La pubblica illuminazione

La pubblica illuminazione si presenta dopo venti anni dalla sua realizzazione in un discreto stato d’uso. Viene regolarmente manutenzionata e rinnovato

Appare pertanto sufficiente per gli usi civili.

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- I parcheggi

Il P.U.C. individua quattro nuove aree destinate alla realizzazione di parcheggi, distribuite nell'ambito comunale in maniera da correggere una situazione di carenza diffusa.

Con le nuove destinazioni si raggiunge uno standard discreto, soprattutto nelle zone A e B.

In particolare, con il parcheggio de Su Cannadeddu, è possibile liberare il centro dalla presenza delle auto, favorendo le attività economiche e, contemporaneamente, la mobilità pedonale.

- Le opere di urbanizzazione secondaria

Il Comune di Cossoine è dotato di un buon numero di insediamenti relativi alle attrezzature collettive che ne coprono tutte le esigenze in particolare si ricorda il centro sociale, il nuovo ufficio postale, gli impianti per lo sport ed il tempo libero in fase di rifinitura.

Il sistema scolastico è ubicato quasi all’ingresso mentre la scuola materna è ubicata in posizione felice all’interno di un comparto destinato a verde.

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ZONE GEOMORFOLOGICAMENTE INSTABILI

E' allegato al P.U.C. uno studio geologico - geomorfologico del territorio comunale, volto alla delimitazione delle zone potenzialmente a rischio.

Tale studio che risulta parte integrante del P.U.C., ha evidenziato la presenza di tre situazioni territoriali diverse:

- zone stabili - all'interno delle quali l'edificazione è consentita senza particolari prescrizioni.

- zone geomorfologicamente stabili - suscettibili di potenziali movimenti franosi che potrebbero essere causati da eventi climatici eccezionali; vengono consigliate costruzioni costituite da non più di 2 piani fuori terra o aventi caratteristiche particolari; viene inoltre consigliata una portanza del terreno, da considerare nei calcoli statici, non superiore a 1.50 Kg/cmq.

- zone instabili a rischio geomorfologico - caratterizzate da pericoli di distaccamento di massi e falde rocciose e scivolamento di porzioni di terreno verso valle. La realizzazione di qualsiasi opera all'interno di queste aree deve essere accompagnata da apposita relazione geotecnica e geologica.

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NORMATIVE E PROCEDURE PER LA VERIFICA DELLA COMPATIBILITA' AMBIENTALE NEI PROGETTI DI TRASFORMAZIONE DEL TERRITORIO

Il territorio comunale non ha ambiti ricadenti sotto vincolo paesistico (ai sensi della legge 1089/39), o all'interno dei piani territoriali paesistici di cui alla legge regionale 46/89.

Tuttavia, per alcuni interventi di particolare rilievo, che possono incidere in maniera evidente sul territorio, il P.U.C. prevede la stesura di uno studio preventivo di compatibilità ambientale.

La procedura di verifica della compatibilità ambientale è volta a misurare l'incidenza complessiva degli interventi che interessano il territorio sui vari elementi dell'ambiente naturale e antropico, e precisamente: acqua, aria, flora, fauna, ambiente edificato, patrimonio architettonico e paesaggistico e condizioni di vita della popolazione. Tali elementi vanno complessivamente valutati al fine di garantire la salute umana, la conservazione dell'ambiente e le migliori condizioni di vita.

La procedura è obbligatoria per la realizzazione di:

a) cave per le quali siano previste attività estrattive con movimenti di terra superiori a mc.

100.000;

b) impianti per il trattamento dei minerali;

c) impianti industriali per produzioni metallurgiche e per la trasformazione dei metalli per i quali è prevista una cubatura superiore a mc. 20.000;

d) impianti per la produzione di elettricità e di calore;

e) impianti per il trattamento e la manipolazione di combustibili liquidi, gassosi e solidi per i quali è prevista una superficie superiore a mq. 10.000;

f) impianti industriali per il trattamento della chimica di base o classificabili tra le industrie insalubri di cui al D.M. 19.11.1981;

g) impianti per lo stoccaggio e il trattamento dei rifiuti;

i) invasi superiori a 500.000 mc. di acqua;

l) infrastrutture ferroviarie, strade di grande comunicazione a scorrimento veloce, statali e provinciali;

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m) fabbricati per la conduzione agricola e zootecnica del fondo nelle zone classificate "E" dal P.U.C., compresi quelli relativi agli allevamenti zootecnici - intensivi o zootecnici - estensivi ed alla valorizzazione e trasformazione dei prodotti aziendali, quando risultino di volumetria superiore ai 3.000 mc.;

n) depositi di rottamazione;

o) Piani attuativi e relative varianti.

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