ANNO XI - N 45 Bimestrale del Club Amatori Avifauna Autoctona - Onlus Settembre/Ottobre 2020

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XXXII ESPOSIZIONE ORNITOLOGICA PATERNESE

E XVI INSECTIVORAE Domenica 4 ottobre 2020 si è conclusa la nostra annuale esposizione ornitologica, la XXXII, abbinata alla XVI Insectivorae specialistica per Avifauna Europea e Insettivo- ri di piccola e media taglia.

Quest’anno per lavori già affi- dati, non è stato possibile uti- lizzare i comodi locali dell’ex -mattatoio, dove negli ultimi anni si è svolta la manifestazione, ma nel rinnovati ampi locali dell’ex ospedale, ubica- ti sulla Collina Storica, nell’antico quartiere Borgo Gangia.

I locali, ampi ed interconnessi da ampie aperture comunican- ti hanno permesso di soddisfare un maggior numero d’ingabbi, anche se in futuro è intenzione dei Dirigenti di continuare con una piccola mostra a numero chiuso.

In periodo COVID 19, la nostra mostra, è stata la prima in assoluto ed ha fatto da apripi- sta per lo svolgimento di altre manifestazione con tante già depennate per i tanti impedi- menti in corso di allestimento.

La Mostra ha avuto un’af- fluenza parecchio numerosa con appassionati partecipanti o semplici visitatori prove- nienti da tutte le parti della Sicilia. Tutte le gabbie disponibili sono state impegnate e grazie alla Associazione Ace- se e ai suoi Dirigenti è stato possibile soddisfare le nume- rose richieste d’ingabbio con qualche centinaio di uccelli in più.

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ANNO XI - N° 45 Bimestrale del Club Amatori Avifauna Autoctona - Onlus Settembre/Ottobre 2020

IL PETTAZZURRO (Luscinia svecica)

SOMMARIO Il Pettazzurro

Pag. 1/4/5/6/9 XXXII Esposizione Ornitologica Paternese e XVI Insectivorae

Pag. 1/2/3 54° Campionato Italiano Pag. 7 69° Campionato del Mondo

Pag. 8 Enti del Terzo Settore Pag. 8 Cerco - cedo - cambio Pag. 10 Prossimo numero : La Pispola

Pag. 10

A

d un policromo uccelletto di piccole dimensioni, il Pettaz- zurro, è dedicato il primo numero del nostro periodico, esclusivamente telematico, che apre con le pubblicazioni sfo- gliabili comodamente in moda- lità digitale anche sui comunis- simi “smart-phone”. L’abban- dono della modalità cartacea, dato l’alto costo, era inevitabile, ogni bimestre, sono stati antici- pati costi ormai insopportabili.

Certamente il profumo della carta aveva il suo grande fasci- no ma ormai anche grandi testa- te si stanno evolvendo in tal senso. Eppure un periodico, sia esso cartaceo o telematico, è importante perché cementifica meglio e avvicina i tanti appassionati cultori della nostra materia ornitologica. E dovendo riiniziare a pubblicare, bisogna- va scegliere un uccello appartenente all’avifauna europea, co-

mune o meno comune, di facile o difficile conduzione. E la scelta è caduta su un piccolo passeriforme appartenente alla famiglia dei Muscicapidi (etimologicamente, dal latino scientifico musca + capere ov- vero acchiappa-mosche o pi- glia-mosche) per i tanti pregi che possiede e per la poca fre- quenza nei nostri allevamenti.

Gli allevatori di tale uccelletto si contano sulle dita di due ma- ni. E’ un uccello insettivoro, ben colorato e con un ottimo canto e non si capisce come mai non ha attirato le attenzioni dei tanti ornicoltori che allevano similari uccelli. Certamente sarà di difficile conduzione.

Ma i pregi che possiede prima o poi lo renderanno molto interessante per osservarlo da vicino e riprodurlo con ottimi risultati. Il focus di questo numero è per- tanto dedicato proprio a questo variopinto uccello.

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2 Associazioni - Club - Federazioni

Settembre/Ottobre 2020

Continuo da pag. 1

In concomitanza, sono stati presenti gli amici colombofili col loro presidente Inghilter- ra, che hanno effettuato un bel lancio, di Colombi viaggiatori, alle ore 11.00 e poi alle ore 12.00 sono entrati in gioco gli amici Falconieri col gruppo del Maestro Falconie- re Faraci che hanno esibito diversi falchi al pugno al suono del corno tipico dell’Ars Venatoria cum Avibus, per ricordare lo

“Stupore del Mondo” il nostro grande Fede- rico II di Sicilia (per tanti di Svevia), che proprio calpestò questa nostra terra e il vicino Castello Normanno ove spesso soggior- nò. Il 20 giugno 1221 è a Paternò, per il tramite la famiglia Lancia che risiedeva al Ca- stello. Poi ancora nel 1223, laddove oltre le tante incombenze, addestrava i suoi falchi con esperti falconieri, alcuni di cultura ara- ba, nel quartiere posto proprio in basso alla collina ancora oggi denominato

“Falconieri” che è tutto dire. Il quartiere, ancora ai nostri giorni, è abitato da tanti ex uccellatori e parecchi pescatori di fiume.

L’esposizione ha avuto notevole successo ed è stata apprezzata da tutti, anche il sig.

Sindaco Dott. Nino Naso è stato presente alla manifestazione di premiazione accompagnato dal vice-sindaco dott. Ezio Manni- no, non di meno abbiamo ricevuto l’apprez- zamento del presidente della FOI Avv. An- tonio Sposito che ci ha fatto pervenire il seguente messaggio:

Pur non avendo potuto partecipare sono davvero molto felice per come è andata la mostra di Paternò. L’ho seguita a distanza anche per il tramite di Francesco Badala- menti con il quale eravamo impegnati in CDF. La mia felicità risiede oltre che nel successo ornitologico nell’aria di amicizia, di condivisione, di supporto, di familiarità che sono riuscito a respirare a mille chilo- metri di distanza. Così rischiamo seriamente di diventare grandi. Grazie a tutti voi per quello che offrite all’ornitologia mondiale.

Un abbraccio.

In conclusione, una Mostra ben organizzata, ben riuscita.

Un sentito ringraziamento ai Dirigenti, ai Soci, agli Allevatori, agli Espositori i quali tutti hanno contribuito alla ottima realizza- zione, ognuno con le proprie competenze e professionalità.

Alla prossima

Sebastiano Paternò

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ALCUNI MOMENTI DELLA MOSTRA

Associazioni - Club - Federazioni 3

Foto archivio Club

Foto archivio Club Foto archivio Club

Foto archivio Club

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IL PETTAZZURRO

4 Focus

U

na specie molto interessante ma di difficile allevamento

Localizzazione: in ornicultura è praticamente assente. Solo alcuni allevatori si cimentano con quest’uccello del “grande freddo”.

I suoi territori sono compresi nella parte più settentrionale dell’Euro-Asia. Le zone artiche, la Siberia, la Scandinavia, sono i luoghi che adora per perpetuare la specie e riprodursi. E’

migratrice, e pochi uccelli si avventurano, nei mesi più freddi, fino in Sicilia e altri in Nord- Africa. La maggior parte sverna, senza mai essere abbondante e numerosa nelle alte quote dell’Italia meridionale - massiccio dell’Etna, nella Sila, sui monti Sibillini, ecc. Con gli inanellamenti scientifici si è potuto capire che in questi ultimi cinquant’anni, l’areale riproduttivo si è ampliato fino a lambire, a sud, l’intero nostro arco alpino, nelle alte quote

fino al limite arbustivo.

Comportamento: come molti insettivori conduce una esistenza schiva e solitaria, ma sempre a contatto coi suoi congeneri, coi quali però, si abbastanza distante con “display”

caratteristici di coda mossa e aperta a ventaglio con l’aggiunta dei soliti inchini (da tipico insettivoro) per mostrare le “sue insegne”, quali la gola e l’alto petto, caratteristiche proprie della specie.

Alimentazione: tipicamente, da piccolo insettivoro. Minuscoli insetti, sempre graditi e ri- cercati e nel periodo autunno-inverno inte- grati se non addirittura sostituiti da semi, ab- bondanti bacche e piccoli frutti.

Riproduzione: in ambiente controllato, non risultano prove riuscite. Diversi allevatori si sono cimentati, ma senza ottenere risultati concreti fino ad arrivare all’inanellamento di piccoli. In natura, non essendo un uccello dei nostri ambienti, se ne conosce l’intera fase riproduttiva per le attenzioni di molti ornitolo- gi professionali e accademici che ne hanno studiato l’intera fase, dalla occupazione del territorio, alla formazione di coppia preceduta dalla scelta del partner, con la tipica parata del

maschio nei confronti della femmina scelta. ^{Foto web}

Foto web

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Focus 5

IL PETTAZZURRO

Parata che viene descritta molto varia ed interessante, col maschio che si esibisce allargan- do e alzando, a ventaglio, la coda per evidenziare il rosso delle timoniere e ad ali abbassa- te continua muovendo la testa, ritmicamente all’indietro, per evidenziare l’ampiezza della macchia pettorale, proprio tipica della specie.

Il tutto accompagnato da un “canto da parata”

diverso dai gorgheggi flautati del canto vero, primaverile di possesso del territorio. Il nido è posto su bassi arbusti, ben nascosto, ove la femmina vi depone 4 – 6 uova che vengono incubate per circa 13 – 14 giorni. Le uova tipiche del genere “Luscinia” al quale appar- tiene anche l’Usignolo, sono di un tipico colo- re verde muschio.

Autorizzazioni: è specie protta, l’allevamento è soggetto a particolare autorizzazione e per soggetti di legittima provenienza. L’anello FOI regolamentare è di tipo “Y”.

Le dieci sottospecie più rappresentative

Foto web

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6 Focus

Foto web

A dimostrazione della numerosa tipologia di fenotipi : altra sottospecie non menzionata o semplice variabilità fenotipica.

Per il momento nessuna risposta ? E' poco presente nei nostri allevamenti ?

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Ornitologia - Ornicultura - Ornitofilia 7

CALENDARIO

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8 Adempimenti – Obblighi – Comunicazioni

Sett/Ottobre 2020

Con aprile 2021 dovrebbe essere operativo il Registro Unico Nazionale degli Enti del Terzo Settore .

Quest’anno 2020 ancora in corso, ma ormai in dirittura di fine annualità, doveva rappresentare l’anno delle modifiche statutarie.

Molte organizzazioni di volontariato (Odv), associazioni di promozioni sociali (Aps), Organizzazioni non lucrative di utilità sociale(

Onlus), iscritte nei rispettivi registri, avevano la scadenza del 31 ottobre per apportare modifiche statutarie volute dalla norma.

Il Registro unico nazionale del terzo settore (Runts) dovrebbe essere operativo da aprile 2021 - Gazzetta Ufficiale del 21 ottobre 2020. Ogni associazione interessata, anche dopo il 31 ottobre u.s., può procedere alle modifiche statutarie, con assemblea straordina- ria invece che ordinaria.

Anche noi semplici associazioni ornitologiche, alcune con partita iva, altre con codice fiscale, altre ancora di già Onlus dovranno attentamente valutare se restare nell’attuale condizione o procedere a modifiche statutarie. Di certo nell’un caso o nell’altro, sarà necessario attenzionare maggiormente le scritture contabili.

Il nostro periodico dedicherà nei prossimi numeri un servizio di aggiornamento legislativo in tal senso con risposte anche private tramite posta elettronica.

Sebastiano Paternò

ENTI DEL TERZO SETTORE

MONDIAL C.O.M. 2021

PROPOSTA FUNP MEETING CD COM, 2 OTTOBRE 2020

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Ornitologia - Ornicultura - Ornitofilia 9

LA SCHEDA SCIENTIFICA DEL

PETTAZZURO

ORDINE: Passeriformi FAMIGLIA: Muscicapidi GENERE : Luscinia

NOME SCIENTIFICO: (Luscinia svecica, Linnaeus, 1758)

DISTRIBUZIONE: Il Pettazzurro è una specie migratrice diffusa con circa nove sottospecie in Europa ed Asia. I territori riproduttivi sono compresi nelle zone artiche e boreali dalla Penisola Scandinava alla Siberia; negli ultimi decenni del XX secolo si è assistito ad un ampliamento dell’areale riproduttivo in zone più meridionali, localizzate sulle Alpi austriache, svizzere ed italiane. Le aree di svernamento si estendono dal bacino del Mediterraneo all’Africa tropicale, alla Penisola Arabica, all’Asia Minore fino all’India e alla Cina. In Italia è migratore regolare, ma scarso, svernante parziale e nidificante irregolare.

HABITAT: Frequenta ambienti palustri con vegetazione delle rive densa e di altezza in genere non superiore ai 3-4 metri. Le popolazioni che nidificano nelle zone più settentrionali si insediano nella tundra palu- dosa con vegetazione di salici nani e licheni, mentre quelle che nidificano nelle zone più meridionali si stabiliscono in montagna nella fascia degli arbusti contorti tra i 1.800 e i 2.000 metri di altitudine.

COMPORTAMENTO: Conduce una vita solitaria durante tutto l’anno ed è territoriale. Di abitudini molto schive, tra- scorre la giornata al riparo nel folto della vegetazione e solo di rado si porta allo scoperto. Si trattie- ne molto sul terreno muovendosi con saltelli e brevi corse, e tenendo portamento eretto, coda tal- volta spiegata e mossa in alto e in basso, alzando e abbassando anche il capo. Compie voli brevi e bassi tra la fitta vegetazione.

ALIMENTAZIONE: Si ciba di Insetti, piccoli Molluschi e Anellidi che ricerca sul terreno tra le foglie; in autunno la dieta è integrata da piccoli semi e bacche.

RIPRODUZIONE: In primavera il maschio proclama il possesso del proprio territorio da un posatoio elevato e facendo udire un canto melodioso. La formazione della coppia è preceduta dalla parata da parte del maschio, che si esibisce tenendo la coda alzata e aperta a ventaglio, abbassando le ali e rovesciando la testa all’indietro per mettere in maggiore evidenza la macchia sul petto. La femmina provvede alla costruzione del nido alla base di un cespuglio tra la fitta vegetazione erbacea. Nell’anno compie una o due covate a partire dalla fine di aprile. Le 5-6 uova deposte sono incubate dalla femmina per 13- 14 giorni. I pulcini sono nidicoli e vengono allevati da entrambi i genitori; all’età di circa 2 settimane abbandonano il nido.

STATUS E CONSERVAZIONE: La specie in Europa è considerata in uno stato di conservazione favorevole.

LIVELLO DI PROTEZIONE: Il Pettazzurro è specie: nei confronti della quale sono previste misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat (Direttiva Uccelli 2009/147/CE, all. I); nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione (Convenzione di Bonn, all. II);

rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157).

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10 Attualità

CONVERSAZI ONI ORNITOLOGICHE

Periodico bimestrale di Ornitologia Ornicultura - Ornitofilia

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ANNO XI - N.45 Settembre/Ottobre 2020

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V.G. n. 20/06 R.P. del 4/7/2006 1 Cedo: Gibber italicus — alta genealogia adulti e giovani disponibili colori:

giallo-bianco-verde, per info chiamare Cell. 3387481324 CEDO - CERCO - CAMBIO

Tutto il sapere che conta - Uccello per Uccello - Materia per Materia Presenta in esclusiva, nel prossimo numero:

Novità – Supplemento

Abbinato a questo primo numero, telematico, un separato Supplemento, contenente un superbo lavoro della Presidenza della Commissione Tecni- ca Nazionale FOI – Estrildidi- Fringillidi-Ibridi di ben 63 schemati- che paginette.

A chi è rivolto ?

In primis ai sigg. Giudici FOI-EFI nazionali ed internazionali. I SIGG. Giu- dici di Sicilia lo conoscono di già, per averlo visionato e dibattuto, nella riu- nione annuale svoltasi ad Ispica il 30 agosto di quest’anno.

Poi, a tutti gli allevatori del settore EFI che espongono nelle Mostre Ornitolo- giche regionali e nazionali.

Le informazioni contenute in questo supplemento separato sono veramente interes- santi e valevoli per tutti: Giudici ed Espositori !

Buona lettura !

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