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CERTIFICAZIONE RESISTENZA AL FUOCO DI PRODOTTI/ELEMENTI COSTRUTTIVI IN OPERA (con esclusione delle porte e degli elementi di chiusura)

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V I A D O N A T O R I D E L S A N G U E 1 0 2 0 0 1 6 – P E R O ( M I )

C E L 3 4 8 4 7 9 0 1 6 0 m a u r o r a v e l l i @ h o t m a i l . c o m

CERTIFICAZIONE RESISTENZA AL FUOCO DI PRODOTTI/ELEMENTI COSTRUTTIVI IN OPERA (con esclusione delle porte e degli elementi di chiusura)

Certificazione n° 459-2016-07-20-2

RIQUALIFICAZIONE DI PARETI NON PORTANTI in BLOCCHI DI CALCESTRUZZO ALTE FINO AD 8m CON AQUAFIRE PRODOTTO DA BIFIRE S.r.l.: ESTENSIONE

DEL CAMPO DI APPLICAZIONE DIRETTA

Oggetto: RIQUALIFICAZIONE DI PARETE NON PORTANTE

Luoghi: Bifire srl

Via Lavoratori Autobianchi 1 20832 Desio (MB)

Professionista: ing Mauro Ravelli

Ordine Ingegneri di Milano n° A-25989

Elenco Min. Int. (L. n°818 del 7/12/1984) n° MI25989I03133 Via Battisti, 9 – 20016 Pero (MI)

Pero, 06 Giugno 2016

Il professionista Ing. Mauro Ravelli

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Il professionista

1. GENERALITA’

La riqualificazione presente viene dimensionata in base ad una classificazione di resistenza al fuoco EI120 condotti su parete in mattoni di laterizio forato di dimensioni 80x250x245mm costituenti una parete 3000x3000mm intonacata su ambo i lati con intonaco di tipo tradizionale, e riqualificata sul lato esposto al fuoco con uno strato di lastre denominate AQUAFIRE di spessore nominale 12,5mm.

Nello specifico, si vuole calcolare l’estensione del campo di applicazione diretta dei risultati di prova di resistenza al fuoco fino a EI120 di pareti definite come rigide a bassa ed alta densità costituite da blocchetti di calcestruzzo a una o più camere, aventi spessori maggiori di 78mm ed altezze superiori a 4 metri.

In generale, la soluzione consiste nell’applicare in aderenza, sul lato esposto al fuoco della parete, una lastra in cemento alleggerito fibrorinforzato denominata AQUAFIRE di spessore 12,5mm prodotta da Bifire srl. Il fissaggio della lastra avverrà con tasselli metallici ad espansione, in ragione di n°8 per metro quadrato.

2. RIFERIMENTI NORMATIVI

- Decreto Ministeriale del 16/02/2007;

- EN 1363-1:2001: Prove di resistenza al fuoco – Requisiti generali

- EN 1364-1:2002: Prove di resistenza al fuoco per elementi non portanti – Muri - UNI EN 13501-2:2009: Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da

costruzione – Parte 2: classificazione sulla base dei dati di prova derivati da prove di resistenza al fuoco, elementi di ventilazione esclusi

- UNI EN 15254-2:2009: Applicazione estesa dei risultati di prove di resistenza al fuoco – Pareti non portanti – Parte 2: blocchi di gesso e muratura

- UNI EN 771-1:2011: Specifica per elementi per muratura - Parte 1: Elementi di laterizio per muratura

- UNI EN 998-1:2004: Specifiche per malte per opere murarie - Parte 1: Malte per intonaci interni ed esterni

- UNI EN 998-2:2004: Specifiche per malte per opere murarie - Parte 2: Malte da muratura

Tali decreti, circolari e norme si ritengo qui riportati integralmente.

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3. DIMENSIONAMENTO DELLA PARETE IN CALCESTRUZZO ALLEGGERITO

Le pareti non portanti qui esaminate sono costituite da blocchi di calcestruzzo di spessore minimo 78mm, con fori multicamera o pieni, e di spessore minimo 100mm con fori monocamera, legati con malta di tipo M5. La riqualificazione avviene con una lastra di AQUAFIRE 12,5mm fissata in aderenza sul lato esposto al fuoco della parete con tasselli metallici ad espansione.

Il rapporto di classificazione CSI 1953 FR valida la resistenza al fuoco di dette pareti per altezze fino a 4 metri, di lunghezza qualsiasi.

FIG.1: CERTIFICATO CSI 1953 FR RIQUALIFICAZIONE DI PARETE IN LATERIZIO FORATO ALTA FINO A 4M CON AQUAFIRE 12,5mm IN ADERENZA

LAT O F UO CO

LATERIZIO FORATO sp.8cm INTONACO sp.1cm

AQUAFIRE sp.12.5mm

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Il professionista

La tabella D.4.1 del D.M. 16/02/2007 riporta i valori minimi (mm) dello spessore “s” di murature di blocchi di laterizio (escluso l'intonaco) sufficienti a garantire i requisiti EI per le classi indicate esposte su un lato che rispettano le seguenti limitazioni:

- altezza della parete fra i due solai o distanza fra due elementi di irrigidimento con equivalente funzione di vincolo dei solai non superiore a 4m;

- presenza di 10 mm di intonaco su ambedue le facce.

Per cui la parete riqualificata EI120 durante il test non è nemmeno classificata tabellarmente come EI30 (infatti avrebbe dovuto avere uno spessore di minimo 120mm).

La tabella D.4.2. del D.M. 16/02/2007 riporta i valori minimi (mm) dello spessore “s” di murature di blocchi di calcestruzzo normale (escluso l'intonaco) sufficienti a garantire i requisiti EI per le classi indicate esposte su un lato che rispettano le seguenti limitazioni:

- altezza della parete fra i due solai o distanza fra due elementi di irrigidimento con equivalente funzione di vincolo dei solai non superiore a 4 m;

- facciavista o con 10 mm di intonaco su ambedue le facce.

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Per cui paragonando le pareti classificabili tabellarmente EI30, possiamo ricavare una similitudine di prestazione fra un laterizio forato sp.120mm intonacato e una parete in blocchi di calcestruzzo con fori monocamera sp.120m e multi camera o pieni da 100mm.

Il laterizio testato ha uno spessore di 80mm contro i 120mm del sistema tabellare, ovvero il 66% dello spessore.

Applicando lo stesso criterio al blocco di calcestruzzo alleggerito, e sfruttando lo spessore commerciale più prossimo, si arriva a 78mm.

In base al capitolo 5.1.4 della UNI EN 15254-2:2009 è possibile verificare la stabilità della parete per altezze superiori ai 4m in funzione del grado di snellezza della parete e del suo comportamento durante il test di resistenza al fuoco, mantenendo invariate le caratteristiche meccaniche degli elementi costituenti la parete (densità del blocco, percentuale dei vuoti, consistenza del legante, consistenza dell’intonaco, lastra SUPERSIL).

La snellezza è definita come il rapporto fra l’altezza e lo spessore nominale della parete (h/t).

La UNI EN 15254-2:2009 concede di aumentare l’altezza della parete mantenendo invariata la sua snellezza finché la deformazione registrata a metà parete durante il test di resistenza al fuoco non sia inferiore alla metà dello spessore nominale. Fin quando la deformazione della parete è inferiore alla metà del suo spessore, la snellezza h/t può essere considerata pari a 40, con un massimo di 8mt.

Si riporta di seguito un estratto del rapporto di prova CSI 1953 FR che raffigura l’andamento della flessione della parete durante il test di resistenza al fuoco.

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Il professionista

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A 120 minuti la flessione al centro del provino risulta essere pari a circa 61mm, mentre quella sul lato libero pari a circa 21mm. Sul lato vincolato è chiaramente nulla.

Mettendo a grafico questi dati è possibile estrapolare un valore medio di deformazione sui 3 metri di lunghezza della parete, lavorando con linee di tendenza del primo e secondo ordine.

-10 0 10 20 30 40 50 60 70

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500

deformazione puntuale [mm]

Lunghezza parete [mm]

Deformazione parete in mattoni forati con SUPERSIL

120 Lineare (120) Poli. (120)

Si può assumere come valor medio massimo 39mm.

Facendo un facile calcolo si ottiene una snellezza pari a:

sp. Mattone 80 mm

sp. Intonaco 20 mm

sp. Supersil 8 mm

sp. Parete 108 mm

H parete 3000 mm

snellezza (h/t) 27,8

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Il professionista

A 120 minuti la flessione (39mm) è minore della metà della parete (108/2=54mm) quindi si potrà utilizzare per i calcoli delle altezza la snellezza 40.

Di conseguenza è possibile estendere l’applicazione del risultato di prova su pareti non portanti anche a murature eseguite con blocchi di calcestruzzo mono e multi camera, dove per la resistenza al fuoco fino a 120 minuti è possibile utilizzare la snellezza 40.

riqualificazione EI 120 con SUPERSIL 8mm (sp. minimo) di parete in blocchi di calcestruzzo mono camera sp. blocco

[mm]

sp. intonaco [mm]

sp. parete [mm]

altezza parete [cm]

100 - 108 400

120 - 128 512

150 - 158 632

180 - 188 752

200 - 208 800

LATO FU O CO

BLOCCHETTI DI CALCESTRUZZO MONOCAMERA

SUPERSIL sp.8mm

LATO FU O CO

LATERIZIO FORATO INTONACO sp.1cm SUPERSIL sp.8mm

LATO FU O CO

BLOCCHETTI DI CALCESTRUZZO LEGGERO MULTICAMERA SUPERSIL sp.8mm

LATO FU O CO

BLOCCHI DI PIETRA

SUPERSIL sp.8mm

LATO FU O CO

BLOCCHETTI DI CALCESTRUZZO LEGGERO MONOCAMERA SUPERSIL sp.8mm

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riqualificazione EI 120 con SUPERSIL 8mm (sp. minimo) di parete in blocchi di calcestruzzo multicamera o pieno sp. blocco

[mm]

sp. intonaco [mm]

sp. parete [mm]

altezza parete [cm]

78 - 86 400

100 - 108 432

120 - 128 512

150 - 158 632

180 - 188 752

200 - 208 800

LAT O FU O C O

BLOCCHETTI DI CALCESTRUZZO MULTICAMERA O PIENO SUPERSIL sp.8mm

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Il professionista

E’ inoltre possibile installare una struttura in acciaio zincato per cartongesso di dimensioni 49x27x0,6mm a passo 600mm per i montanti e 27x29x0,6mm per le guide (dimensioni minime), tassellate a pavimento e soffitto con tasselli metallici ad espansione a passo 500mm, le lastre SUPERSIL saranno fissate alla struttura con viti Aquafire star a passo 250mm.

Posto che il requisito I (isolamento) è assolutamente garantito dal rapporto di classificazione CSI 1706 FR e ripetibile su murature più spesse (EN 1364-1) ed assolutamente ripetibile e garantito dall’interposizione di aria mediante la struttura di controparete, ed il requisito E (tampone di cotone, calibro per fessure, fiamma persistente) è garantito sempre dal medesimo rapporto di classificazione CSI 1706 FR e certamente ripetibile anche in condizioni di non aderenza diretta della lastra applicata, l’efficacia al fuoco in condizioni verticali su struttura della lastra SUPERSIL fissata con VITI AQUAFIRE STAR è garantita sia dal medesimo rapporto di classificazione per ovvie ragioni, che dalle ulteriori classificazioni di resistenza al fuoco ottenute dalla lastra SUPERSIL montata come parete leggera su struttura da cartongesso, nonché in orizzontale a controsoffitto (condizione certamente più gravosa per la stabilità di una lastra).

Il rapporto di classificazione CSI 1706 FR non prevede la stuccatura dei giunti e dunque anche in questa applicazione non è prevista.

Qualora si voglia ottenere una finitura estetica ottimale occorrerà stuccare e rasare la lastra in accordo con le indicazioni fornite dal produttore, senza che essa alteri in alcun modo la resistenza al fuoco della parete.

Allegati:

- Scheda tecnica SUPERSIL

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