INSIEME E’ MEGLIO?
Aggregazioni per una nuova competitività delle imprese
Daniele Dondarini
Responsabile CNA Servizi alla Comunità Emilia Romagna
Angelo Cornacchione
Presidenza CNA Servizi alla Comunità Emilia-Romagna
La dimensione delle imprese italiane
• Il 58% delle imprese italiane ha un solo addetto;
• Il 98,7% delle imprese italiane ha meno di 50 addetti;
• Le imprese con più di 250 addetti sono lo 0,08% del totale;
• Le imprese con meno di dieci addetti sono prevalentemente a carattere
familiare.
La ridotta dimensione determina
• Limiti nello sviluppo di innovazione tecnologica;
• Minore capacità di penetrazione sui mercati internazionali;
• Un minor rating assegnato dalle
banche con difficoltà di accesso al credito;
Ma gli imprenditori vogliono restare piccoli
• Perché spesso non dispongono di capitali adeguati;
• Perché vivono problemi di passaggio generazionale;
• Perché legati alla propria esperienza ed unicità;
• Perché vogliono controllare
completamente modalità e spazi operativi.
Le imprese in rete
• Riducono i tempi di adozione di nuove tecnologie;
• Si specializzano nel loro core business migliorando la qualità di prodotti e
servizi;
• Ridimensionano il fabbisogno finanziario;
• Riducono, frazionandolo, i rischi di un investimento;
COLLABORAZIONE A RETE TRA IMPRESE I DIVERSI STRUMENTI GIURIDICI
• FORME CONSORTILI
– CONSORZIO CON ATTIVITA’ ESTERNA – SOCIETA’ CONSORTILE
a) IN FORMA COOP b) IN FORMA DIS.R.L.
• A.T.I. ASSOCIAZIONE TEMPORANEA TRA IMPRESE
• JOINT VENTURE
a) CONTRATTUALE b)SOCIETARIA
• CONTRATTO DI RETE
FORME CONSORTILI : SONO SOGGETTI GIURIDICI E TRIBUTARI DISTINTI DALLE IMPRESE CONSORZIATE ; HANNO PARTITA IVA;
OBBLIGO TENUTA CONTABILITA’ E DICHIARAZIONI FISCALI; SI APPALTI PUBBLICI
A) CONTRATTUALE : NO SOGGETTO GIURIDICO/TRIBUTARIO;
NO PARTITA IVA;
B) SOCIETARIA : SOGGETTO GIURIDICO/TRIBUTARIO (OBBLIGHI ED ADEMPIMENTI IN RELAZIONE ALLA FORMA SOCIETARIA ED ALLA LEGISLAZIONE APPLICATA)
A.T.I. : NON E’SOGGETTO GIURIDICO/TRIBUTARIO; NO PARTITA IVA; NO CONTABILITA’; NO DICHIARAZIONI FISCALI; SI APPALTI PUBBLICI
JOINT VENTURE:
CONTRATTO DI RETE
Contratto di rete
Nell’intenzione del legislatore, si tratta di una figura di aggregazione tra imprese in grado di assolvere alla finalità di mettere a disposizione delle imprese italiane, in particolar modo delle PMI, uno strumento agile, snello e «non burocratico» per realizzare insieme progetti innovativi, mantenendo le proprie individualità, ma unendo le forze per realizzare sinergie altrimenti difficilmente sostenibili.
Contratto di rete
DEFINIZIONE
Con il contratto di rete più imprenditori* perseguono lo scopo di accrescere , individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato, sulla base di un comune Programma di Rete FORMA
Il contratto è redatto per atto pubblico o per scrittura privata autenticata
ADEMPIMENTI
Il contratto di rete è iscritto nel registro delle imprese ove hanno sede le imprese contraenti
* SONO ESCLUSI TUTTI I SOGGETTI NON IMPRENDITORI , COME I LIBERI PROFESSIONISTI E LE ASS. DI CATEGORIA
Small business act
• Credito, tempi di pagamento e capitalizzazione delle imprese;
• Strumenti per la crescita,
l’aggregazione e la trasmissione di impresa;
• Politiche per l’innovazione;
• Strumenti per l’internazionalizzazione;
• Semplificazione per le piccole imprese.
Revisione dello SBA - 2011
Necessità di diffondere la cultura della rete presso le piccole
imprese e le imprese artigiane, anche tramite la previsione di un
contratto di rete europeo, sul modello italiano, che possa favorire le relazioni tra le PMI
dell’Unione Europea.
Dallo SBA allo statuto delle imprese
Approvato il 15 marzo 2011
«Norme per la tutela della libertà di impresa/statuto delle imprese».
• Riserva minima del 60% degli incentivi garantita alle PMI ed alle reti di impresa;
• Nomina di un garante per le PMI;
• Tutela delle PMI contro i ritardi di pagamento della P.A.;
Perché fare reti di impresa
• Per fare economie di scala;
• Per fare economie di specializzazione;
• Per estendere il bacino della domanda;
• Per rafforzare innovazione ed internazionalizzazione;
• Per l’erogazione di servizi agli
aderenti.
In sintesi
• Reti del sapere: mettere a fattor comune il know how dei singoli aderenti per un
vantaggio competitivo complessivo e per condividere l’accesso ad informazioni;
• Reti del fare: integrazione della filiera od integrazione orizzontale per instaurare rapporti di collaborazione stabili;
• Reti del fare assieme: ripartire gli oneri di investimenti aumentando il potere
contrattuale dei singoli, e per tutelare prodotti e servizi.
Nuova competitività delle imprese in forma aggregata
Le PMI ed in particolare le microimprese, quando si aggregano tra loro seguendo una delle possibili modalità previste dalla legge, acquisiscono maggiore e nuova
capacità competitiva, con possibilità di
approcciare mercati e committenti che da sole non era possibile affrontare
(esempio appalti, gruppo acquisti, grandi commesse o commesse più strutturate).