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FONDO DI INVESTIMENTO ALTERNATIVO ITALIANO DI TIPO CHIUSO RISERVATO FINANZA E SVILUPPO IMPRESA RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2020

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FONDO DI INVESTIMENTO

ALTERNATIVO ITALIANO DI TIPO CHIUSO RISERVATO

F INANZA E S VILUPPO I MPRESA

RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2020

(2)

Fondo FINANZA E SVILUPPO IMPRESA – Relazione semestrale al 30 giugno 2020 2

Società di gestione

SEDE: VIA FIORI OSCURI, 5 – 20121 MILANO TELEFONO +39 02 88987400 – FAX +39 02 88985129

CAPITALE SOCIALE 3.340.333 – I.V. – CODICE FISCALE, PARTITA IVA E NUMERO ISCRIZIONE REGISTRO IMPRESE DI MILANO 06566950967

R.E.A. DI MILANO 1900027 – ISCRITTA ALL’ALBO DELLE SGR GESTORI DI FIA AL NUMERO 125 SOCIETÀ SOGGETTA ALL’ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DI AZIMUT HOLDING S.p.A.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Martini Paolo Amministratore Delegato Belletti Marco

Amministratore Delegato RE Cornetti Andrea

Vice Presidenti Blei Gabriele, Zambotti Alessandro

Consiglieri Glarey Luigi Emanuele Filippo, Bocchio Guido, Bortolotti Anna Maria, Dalla Rizza Fiorenza, Freddi Marita Sobiglia, Gambarota Fabiana, Lucaroni Luca, Muzio Pietro, Peviani Luca, Pracca Vittorio.

COLLEGIO SINDACALE

Presidente Guastoni Antonio

Sindaci effettivi Catalano Maria, Lori Marco

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Fondo FINANZA E SVILUPPO IMPRESA – Relazione semestrale al 30 giugno 2020 3 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLA RELAZIONE DI GESTIONE AL 30 GIUGNO 2020

Premessa

Con Provvedimento Banca d’Italia n. 0041104/10 del 19 gennaio 2010 è stato approvato il Regolamento di gestione del fondo “Finanza e Sviluppo Impresa” (di seguito il “Fondo”).

In data 25 gennaio 2010, a seguito delle domande di sottoscrizione pervenute, il Fondo è risultato regolarmente sottoscritto per complessivi Euro 36.500.000 ed essendo stato superato l’importo di 30.000.000 di Euro indicato nel Regolamento di gestione del Fondo quale “ammontare minimo di sottoscrizione”, Azimut Libera Impresa SGR S.p.A.

(già Futurimpresa SGR S.p.A.), società di gestione del Fondo (di seguito “SGR”), ha proceduto ad una prima chiusura parziale anticipata delle sottoscrizioni (di seguito “Chiusura Iniziale delle Sottoscrizioni”).

Come previsto dall’art. 3 secondo paragrafo della Parte B) del Regolamento di gestione del Fondo “Sottoscrizioni delle quote”, l’avvio dell’operatività del Fondo è avvenuto il primo giorno successivo alla chiusura delle sottoscrizioni, anche se parziale (26 gennaio 2010).

Si evidenzia che, così come previsto dall’art.2, Parte B) del Regolamento di gestione del Fondo, con data 19 gennaio 2012 è decorso il Termine Massimo di Sottoscrizione e conseguentemente la SGR ha provveduto, così come previsto dall’art.2, Parte C) del Regolamento di gestione del Fondo, ad un'unica emissione delle n. 702 quote corrispondenti al Commitment raccolto dal Fondo (Euro 70.200.000).

Ai sensi dell’Art.2, Parte B) del Regolamento di gestione del Fondo, la SGR ha provveduto alla comunicazione agli Organismi di Vigilanza e a tutti i partecipanti della chiusura delle sottoscrizioni del Fondo per decorrenza del Termine Massimo di Sottoscrizione. La durata del Fondo, ai sensi del Regolamento, è fissata in 10 anni dalla data di chiusura finale delle sottoscrizioni, pertanto la scadenza dello stesso è fissata al 19 gennaio 2022.

In data 25 gennaio 2016, ai sensi del Regolamento del Fondo, ha avuto termine il Periodo di Investimento del Fondo. A decorrere da tale data la Commissione di Gestione è calcolata sul valore complessivo netto del Fondo risultante dall’ultima relazione semestrale o annuale ai sensi dell’art. 6, lett. A, (i), (b) Parte B del Regolamento del Fondo.

Si evidenzia che in data 28 luglio 2014 l’Assemblea dei Partecipanti del Fondo ha deliberato favorevolmente in merito all’operazione concernente l’aumento di capitale della SGR con conseguente cambio di controllo della SGR a favore del nuovo azionista Azimut Holding S.p.A. (di seguito “Azimut”).

In data 19 gennaio 2015, a seguito del nulla osta rilasciato da Banca d’Italia ai sensi del citato art. 15 del TUF e del Provvedimento della Banca d’Italia dell’8.5.2012, Tit. IV, Cap. I e delle disposizioni della Direttiva 2007/44/CE – in relazione alla prospettata intenzione di AZIMUT di acquisire una partecipazione pari al 55% del capitale sociale della SGR, è avvenuto il versamento dell’aumento di capitale riservato ad Azimut.

Nel mese di luglio 2017 Azimut ha completato l’acquisto del totale delle azioni possedute dalle Camere di Commercio di Milano (quota posseduta attraverso la Parcam S.r.l.), Bergamo Brescia e Como e conseguentemente l’Assemblea dei soci in data 4 ottobre 2017 ha deliberato la modifica della denominazione sociale da Futurimpresa SGR S.p.A. ad Azimut Libera Impresa SGR S.p.A., modifica diventata efficace in data 26 ottobre 2017 a seguito dell’iscrizione presso il Registro delle Imprese.

Nel corso del 2015 la SGR ha recepito la nuova Direttiva AIFM e il relativo nuovo Regolamento di Banca d’Italia sulla gestione collettiva del risparmio del 19 gennaio 2015, aggiornando in tal senso anche il Regolamento del Fondo.

Il Regolamento del Fondo è stato successivamente modificato a seguito di talune modifiche Regolamentari approvate dal Consiglio di Amministrazione della SGR del 10 luglio 2017 e divenute efficaci a seguito dell’approvazione dell’Assemblea degli investitori del 28 luglio 2017.

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Fondo FINANZA E SVILUPPO IMPRESA – Relazione semestrale al 30 giugno 2020 4 Ulteriori modifiche al Regolamento sono state approvate dal Consiglio di Amministrazione della SGR in data 28 febbraio 2018 e, successivamente, in data 26 luglio 2018.

A partire dal 1° gennaio 2019 le funzioni di controllo (Compliance, Revisione Interna, Antiriciclaggio e Risk Management) sono state internalizzate con la sottoscrizione di un contratto di servizio con la società del gruppo, Azimut Capital Management SGR S.p.A. (di seguito “Azimut CM”), per lo svolgimento di attività di supporto.

Successivamente in seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione della SGR del 3 aprile 2020 è stata trasmessa alla Banca d’Italia comunicazione preventiva relativa al progetto di incaricare Azimut CM quale outsourcer per le funzioni di controllo di Risk Management, Compliance, Antiriciclaggio e Internal Audit. Con riferimento invece alla funzione Antiriciclaggio è stato identificato un responsabile interno ala Società, che si avvale per lo svolgimento dei controlli del supporto di Azimut CM.

La nuova struttura delle funzioni di controllo è operativa a far data dal 1 luglio 2020.

Il Consiglio di Amministrazione della SGR ha deliberato di affidare a decorrere dalla valutazione al 31 dicembre 2015, la responsabilità della Funzione di Valutazione alla società Quantyx Advisors S.r.l., nella persona del dott. Davide Andreazza.

Il valore complessivo netto del Fondo al 30 giugno 2020 ammonta ad Euro 9.197.613 mentre il valore unitario della quota è pari ad Euro 13.102,013.

A fronte del ventiseiesimo richiamo effettuato nel corso del primo semestre del 2020 l’ammontare complessivamente richiamato al 30 giugno 2020 ammonta ad Euro 52.773.858, corrispondente al 75,18% del Commitment.

Il Fondo ha inoltre effettuato, ai sensi del Regolamento (Parte B, art. 7), una distribuzione a titolo di rimborso di capitale per un ammontare pari a Euro 20.453.407, portando il valore complessivo dei rimborsi effettuati ad Euro 32.247.207, corrispondenti al 45,94% del Commitment.

Eventi di particolare importanza verificatisi nell’esercizio ed effetti sulla composizione degli investimenti e sul risultato economico dell’esercizio

In data 8 maggio 2020 è stata perfezionata l’operazione di disinvestimento della partecipazione in Objectway S.p.A. In tale contesto il Fondo ha ceduto complessive n. 530.026 azioni Objectway S.p.A. (pari alla totalità delle azioni detenute) ad un controvalore pari a complessivi Euro 20.000.000,00.

Il disinvestimento è avvenuto senza il rilascio di garanzie da parte del Fondo salvo usuale set minimo di mercato (titolarità della partecipazione, piena e libera disponibilità delle azioni oggetto di compravendita, assenza di gravami, poteri per porre in essere l’operazione). Si segnala inoltre che la documentazione contrattuale prevede una anti embarassment clause a favore del Fondo della durata di 12 mesi a partire dalla data di esecuzione (e pertanto sino all’8 maggio 2021).

Si rammenta che nell’ottobre 2019 si è perfezionata l’operazione di disinvestimento della partecipazione detenuta dal Fondo in Lisapharma S.p.A. Relativamente ai finanziamenti soci erogati nel corso del 2019 dai fondi azionisti (FSI ed Arcadia Small Cap) per complessivi Euro 2 milioni (di cui FSI Euro 903.987) era stato convenuto che gli stessi fossero ripagati il 28 febbraio 2020. In data 27 febbraio 2020 la società ha tuttavia comunicato l’impossibilità a procedere al rimborso del finanziamento poiché la stessa continua a versare in una situazione di difficoltà finanziaria. In base a tale comunicazione si è provveduto prudenzialmente a svalutare integralmente il credito vantato nei confronti di Lisapharma SpA. La SGR si è attivata al fine di tutelare al meglio gli interessi del Fondo.

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Fondo FINANZA E SVILUPPO IMPRESA – Relazione semestrale al 30 giugno 2020 5 La SGR al fine della corretta rappresentazione del valore nell’ambito del mandato di gestione, monitora con continuità l’andamento delle società in portafoglio ed utilizza una rigorosa procedura di valutazione, tesa a definire le metodologie di valutazione più appropriate e verificare l’esistenza di condizioni per eventuali rettifiche di valore.

Il Consiglio di Amministrazione della SGR, al termine del processo di valutazione per il periodo che ci è concluso al 30 giugno 2020, in applicazione di quanto previsto dalla citata procedura e come precedentemente illustrato, ha ritenuto di confermare i valori di carico delle partecipate.

La gestione ha prodotto un risultato positivo per Euro 9.778.471 derivante dall’andamento della gestione degli strumenti finanziari pari a Euro 10.002.977, al netto delle commissioni di gestione del semestre (Euro 121.133) e degli altri costi del Fondo (Euro 103.373).

Al 30 giugno 2020 il portafoglio del Fondo è costituito da:

Di seguito la descrizione dei principali eventi che hanno interessato le società partecipate dal Fondo.

Fine Food Group S.p.A. (già F.V.F. S.r.l.)

Il 27 luglio 2015 il Fondo ha completato l’acquisizione di una quota di maggioranza della società F.V.F. S.r.l..

L’operazione ha visto la partecipazione di due Operating Partners che hanno acquisito alle medesime condizioni del fondo (tramite società da loro controllata IBV Capital Srl) una partecipazione di minoranza nella società.

Ad esito dell’operazione la nuova composizione dell’azionariato della Società vede il Fondo al 66,5%, Fabrizio Fasulo e Stefano Sgarella (fondatori della società ed attuali amministratori) con una partecipazione rispettivamente del 21% e 11% e IBV Capital S.r.l. al 1,5%. L’investimento del Fondo è stato pari a c.a. Euro 8,9 milioni.

A luglio 2016 la società ha proceduto alla sua trasformazione da S.r.l. a S.p.A. con contestuale cambio della ragione sociale in Fine Food Group S.p.A. (di seguito “FFG”). FFG è una PMI italiana con sede a Burago di Molgora (MB) attiva nel settore dei servizi ai ristoranti e alle catene di ristorazione, specializzata nella vendita di prodotti alimentari per la cucina etnica integrata con un servizio di consulenza ristorativa. La società è il principale operatore italiano specializzato nel segmento “Tex Mex, Steak House e Burgers” e vanta un assortimento molto più ampio della concorrenza e proposto da consulenti che svolgono un vero e proprio servizio di “formazione” del cliente.

L’esercizio 2019 ha evidenziato ricavi sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente (c.a. Euro 31,3 milioni +0,7%

vs esercizio precedente), con un EBITDA adjusted pari a c.a. Euro 2,3 milioni (c.a. 7,3% dei ricavi, in lieve diminuzione rispetto all’esercizio precedente) ed una posizione finanziaria netta negativa (cassa) di c.a. Euro 5,5 milioni.

L’andamento della marginalità è stato impattato prevalentemente da una maggiore incidenza dei costi di trasporto/stoccaggio.

Gli avvenimenti legati all’emergenza sanitaria Covid-19 hanno impattato negativamente la performance della società:

i dati semestrali al 30 giugno 2020 evidenziano infatti ricavi in diminuzione del 44% c.a. rispetto al medesimo periodo Denominazione titolo Controvalore in Euro % su Totale Attività

Fine Food Group SpA (già F.V.F. S.r.l.) 8.915.403 95,85%

R.E.M. s.r.l 157.688 1,70%

Markab Group S.p.A az. Ordinarie Brevetti Van Berkel SpA az. Cat B Berkel 4,3% 25fb2019Cv

Totale Portafoglio 9.073.091 97,55%

TOTALE ATTIVITA' 9.301.326 100,00%

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Fondo FINANZA E SVILUPPO IMPRESA – Relazione semestrale al 30 giugno 2020 6 dell’esercizio precedente. Si segnala tuttavia che la società, al momento della redazione del presente documento, non presenta problematiche di natura patrimoniale e finanziaria (al 30 giugno 2020 la società presenta infatti una posizione finanziaria netta negativa di Euro 5,9 milioni). Con il termine delle restrizioni legate all’emergenza sanitaria la società ha mostrato segnali di recupero. Sulla base dei risultati del primo semestre e dell’andamento del mese di luglio le previsioni relative all’esercizio 2020 prevedono una calo dei ricavi di circa il 29% rispetto al 2019 (Euro 22,2 milioni).

Relativamente alle prospettive di uscita del Fondo, come già rappresentato nella precedente relazione, gli azionisti di FFG avevano conferito mandato ad un primario advisor per la cessione del 100% della società. Considerando tuttavia che la società è stata fortemente impattata dagli effetti del lockdown legato al COVID-19 si è deciso di congelare il processo di vendita al fine di avere maggiore visibilità sulle prospettive del mercato di riferimento della società.

Si evidenzia infine che sono già state portate a costo le spese di due diligence sostenute in sede di investimento.

R.E.M. Revolution Energy Maker S.r.l.

Il 30 giugno 2011 il Fondo ha completato l’acquisizione di una quota di minoranza (10,7%), attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale dedicato (Euro 3 milioni), nella società Revolution Energy Maker S.p.A. (di seguito REM). La società in particolare operava nella produzione di energia elettrica da fonte solare per mezzo di una nuova tipologia di impianti destinati ad insistere su “fondi agricoli” permettendo il mantenimento del carattere “agricolo” o “zootecnico”

dei terreni coltivati.

In data 18 giugno 2012 l’Assemblea straordinaria di REM ha deliberato un aumento di capitale a sostegno della società e per rafforzare la posizione patrimoniale e finanziaria, di complessivi Euro 4,5 milioni, sottoscritto per un importo di Euro 3,8 milioni. Il Fondo ha sottoscritto pro-quota quanto di propria competenza (circa Euro 0,5 milioni) arrivando a detenere c.a. l’11,4% del capitale di REM. Considerando che l’aumento di capitale è avvenuto ad un valore inferiore rispetto al costo iniziale (pari a circa il patrimonio netto ante aumento di capitale) prudenzialmente nel corso del 2012, è stata effettuata una svalutazione della partecipazione (circa Euro 2,2 milioni).

Nel corso del 2014 la SGR ha provveduto ad esercitare l’opzione di vendita, prevista in base agli accordi di acquisizione, (diritto maturato in data 31 dicembre 2013) invitando gli azionisti industriali avanti un notaio al fine di dare esecuzione al disinvestimento. Nel luglio 2015, al termine di una complessa negoziazione, è stato sottoscritto un accordo con il quale il Fondo e gli azionisti industriali hanno transato ogni controversia tra loro sorta in relazione all’opzione Put ed ai rapporti contrattuali in essere. L’accordo transattivo prevede il pagamento a favore del Fondo di una somma pari a complessivi Euro 2,1 milioni da versarsi ratealmente entro il 2021, garantita da fideiussioni assicurative rilasciate da soggetto terzo (“Garante”).

Alla data di redazione della presente Relazione gli azionisti industriali hanno provveduto al versamento a favore del Fondo di complessivi c.a. Euro 1,1 milioni (di cui Euro 389.989 derivanti da quanto incassato nell’ambito del concordato Intergeo, conclusosi nella seconda metà del 2019 e che ha visto una percentuale di soddisfacimento dei creditori chirografari superiore alle attese iniziali). Si segnala tuttavia che:

i) a partire dalla rata in scadenza al dicembre 2016, due azionisti industriali (Sandrini S.p.A. ed il sig. Antonino Melis) non hanno provveduto a versare quanto di competenza;

ii) a partire dalla rata in scadenza al 31 dicembre 2018 un altro azionista industriale (Dermotricos S.r.l.) non ha provveduto a versare quanto di competenza (pari a c.a. Euro 32 mila).

La SGR ha pertanto provveduto ad attivare gli opportuni strumenti per il recupero del credito. Sul punto si segnala che il Garante è stato ammesso alla procedura di liquidazione coatta amministrativa. In tale ambito la SGR ha richiesto l’ammissione allo stato passivo (per tutte le posizioni sopra riportate).

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Fondo FINANZA E SVILUPPO IMPRESA – Relazione semestrale al 30 giugno 2020 7 In relazione ai soggetti inadempienti:

‒ Sandrini S.p.A.: società dichiarata fallita nel corso del 2016. Il Tribunale di Mantova ha rigettato l’opposizione allo stato passivo promossa dalla SGR (in seguito al ricorso presentato successivamente all’esclusione dallo stato passivo) condannando la stessa al pagamento delle spese legali;

‒ Antonino Melis: soggetto dichiarato fallito nel novembre 2018. In tale ambito la SGR nel marzo 2019 è stata ammessa allo stato passivo del fallimento per c.a. Euro 140k in via chirografaria;

‒ Dermotricos Srl: la società è stata sciolta anticipatamente e messa in liquidazione volontaria. In tale ambito la SGR si è attivata per il recupero del credito.

Si rammenta che nel mese di novembre 2015 l’assemblea straordinaria della società ha deliberato la trasformazione in società a responsabilità limitata (forma giuridica più idonea alle attuali esigenze della Società sia in termini di costi sia in termini organizzativi).

Nel mese di luglio 2020 nel corso dell’assemblea ordinaria della società convocata per l’approvazione del bilancio 2019 il presidente della società ha rappresentato ai soci che, avendo proceduto alla vendita dell’ultima società partecipata (che si rammenta deteneva un impianto agrovoltaico), si rende opportuno porre in liquidazione la società. A tal fine verrà convocata l’assemblea straordinaria della società.

Si segnala che prudenzialmente sono già state portate a costo le spese di due diligence sostenute in sede di investimento.

Berkel S.p.A. in liquidazione

Il 7 settembre 2011 il Fondo ha completato l’acquisizione, tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale dedicato (pari ad Euro 2 milioni) di una quota di minoranza (pari al 30%) nella società Berkel S.p.A. (di seguito Berkel), società con sede in Milano ed attiva nella progettazione, produzione e distribuzione di diverse tipologie di affettatrici, attrezzature per la lavorazione della carne nonché nella commercializzazione di bilance professionali.

Nel luglio 2012, così come previsto negli accordi sottoscritti, in seguito ad una attività di verifica sul magazzino gli azionisti industriali hanno trasferito, a titolo di indennizzo, a favore del Fondo lo 0,51% del capitale sociale portando pertanto la partecipazione del Fondo in Berkel al 30,51%.

Nel febbraio 2013 il Fondo ha sostenuto ulteriormente la società tramite la sottoscrizione di un Prestito Obbligazionario Convertibile (la cui conversione sarebbe avvenuta sulla base di un rapporto di conversione variabile in funzione di risultati certificati) per complessivi Euro 1,2 milioni.

A causa del periodo di crisi economica e conseguente calo dei consumi il settore delle affettatrici si è mosso verso una competizione basata sul prezzo con i clienti finali che tendono a privilegiare prodotti a medio-basso costo. Ciò ha determinato per Berkel, i cui prodotti si posizionavano su di un segmento di prezzo medio-alto, una riduzione della domanda soprattutto nel segmento B2B.

Nel corso del 2013 Berkel si è venuta a trovare in uno stato di crisi di liquidità che ha posto la società in condizione di non poter più fare correttamente fronte alle proprie obbligazioni finanziarie.

Sul finire del 2013 la società è stata ammessa alla procedura di concordato preventivo il cui piano è stato successivamente omologato dal Tribunale di Milano nel dicembre 2014. Nel piano di concordato veniva indicata nella misura del 10% la percentuale di soddisfacimento dei creditori chirografari. In base alle ultime comunicazioni ricevute dal Tribunale, sulla base dell’attivo al momento realizzato e delle sopravvenienze passive manifestatesi, la percentuale di soddisfacimento del ceto chirografario è stimabile, a detta del Liquidatore Giudiziale, al 2,33% salvo un contenzioso

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Fondo FINANZA E SVILUPPO IMPRESA – Relazione semestrale al 30 giugno 2020 8 instaurato dal creditore SACE (il quale ha rivendicato la natura privilegiata del proprio credito), che potrebbe determinare una riduzione della percentuale di soddisfacimento prevista all’1,50%. Posto quanto sopra non è al momento possibile prevedere i tempi di completamento della procedura né la misura di soddisfacimento del ceto chirografario.

Sulla base degli accadimenti di cui sopra, nel rendiconto al 31 dicembre 2013 era già stata effettuata l’intera svalutazione della partecipazione e del prestito obbligazionario convertibile.

Al fine di tutelare i diritti di cui al Contratto Quadro stipulato in occasione della sottoscrizione del prestito obbligazionario convertibile, la SGR ha avviato, così come previsto nella documentazione contrattuale, una procedura di arbitrato nei confronti degli azionisti industriali. In tale ambito uno dei due azionisti industriali ha esternato l’intenzione di procedere con una transazione al di fuori del procedimento arbitrale che ha portato alla stipula, nel settembre 2015, di un accordo transattivo con tale soggetto. L’accordo prevede il pagamento a favore del Fondo di un importo complessivo di Euro 50 mila da corrispondersi anche in funzione dell’attività di liquidazione dell’attivo nell’ambito del concordato). Relativamente alla posizione con l’altro azionista industriale, con cui era in corso un procedimento in sede ordinaria, nel giugno 2019 è stata definita in via transattiva la controversia in essere. L’accordo prevede il pagamento a favore del Fondo della somma omnicomprensiva di Euro 12.000, da corrispondersi in rate mensili (ultima scadente a dicembre 2020) con l’abbandono del giudizio e delle spese legali integralmente compensate tra le parti.

Si evidenzia infine che sono già state portate a costo le spese di due diligence sostenute in sede di investimento.

Markab Group S.p.A. in liquidazione

Il 28 ottobre 2011 il Fondo ha completato l’acquisizione, tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale dedicato (pari ad Euro 2,5 milioni) di una quota di minoranza nella società Markab Group S.p.A. (di seguito Markab), un gruppo industriale con sede a Milano attivo nell’intermediazione di rifiuti (sia di origine urbana sia industriale, pericolosi e non) e nel risanamento/riqualifica ambientale di terreni (tramite l’utilizzo di un Desorbitore Termico).

Il Fondo, al fine di supportare la società nel processo di sviluppo stabilito nel Piano Industriale e in seguito alla firma del primo contratto di desorbizione, ha sottoscritto nel maggio 2012 un ulteriore aumento di capitale ad esso dedicato pari ad Euro 0,5 milioni, arrivando a detenere una partecipazione di minoranza pari a circa il 18%.

La società nel corso del 2013 si è venuta a trovare in una situazione di forte tensione finanziaria causata prevalentemente da: i) riduzione dei margini conseguenti allo scenario competitivo; ii) ritardata partenza dell’attività di desorbizione; iii) improvvisa ed inaspettata richiesta di rientro effettuata da uno degli istituti bancari; iv) sequestro, seppur in via indiretta, del desorbitore fisso (in quanto depositato sul terreno di una società terza oggetto di indagine da parte della Procura di Milano per trasporto e smaltimento abusivo di rifiuti).

In seguito alle problematiche di cui sopra in data 9 dicembre 2013 l’assemblea di Markab Group S.p.A. ha deliberato la messa in liquidazione della società provvedendo altresì alla nomina del Liquidatore. Successivamente, nel corso del mese di gennaio 2014 anche la controllata Markab Resoil S.r.l. è stata posta in liquidazione.

In data 24 giugno 2014 il liquidatore ha depositato domanda di concordato preventivo. In data 20 novembre 2014 il Tribunale di Milano ha decretato l’inammissibilità della società alla procedura di concordato preventivo con conseguente dichiarazione di fallimento di Markab Group S.p.A. in liquidazione.

Si rammenta che, in seguito agli avvenimenti di cui sopra, al termine del processo di primo e di secondo grado, è stato riconosciuto il danno patito dal Fondo condannando gli imputati al risarcimento di Euro 3 milioni. A tal fine la SGR sta procedendo con le attività propedeutiche alla riscossione del credito vantato.

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Fondo FINANZA E SVILUPPO IMPRESA – Relazione semestrale al 30 giugno 2020 9 Impegni assunti dal Fondo

Si segnala infine che il Fondo non ha assunto impegni in relazione alle sopradescritte partecipate.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del semestre che possono avere effetti sulla gestione

Successivamente al 30 giugno 2020 e fino alla data di approvazione della presente relazione di gestione, non si è verificato alcun accadimento che possa determinare conseguenze rilevanti sui risultati patrimoniali ed economici rappresentati, che richiedano un loro recepimento.

Identificazione e gestione conflitti di interesse

All’esito delle valutazioni del team di investimento, condivise con la funzione di Compliance, a fronte degli eventi di gestione perfezionati nel corso del semestre, non sono state rilevate situazioni di conflitto il cui potenziale lesivo richiedesse la preventiva attivazione delle cautele prescritte dal regolamento mediante la richiesta del parere dell’Advisory Board.

Ai sensi di quanto previsto dalle policy interne adottate dalla SGR, si informa che, nel corso del primo semestre del 2020, la SGR e/o i membri del team di gestione non hanno percepito compensi riferibili agli incarichi assunti negli Organi Amministrativi delle partecipate del Fondo.

Milano, 17 settembre 2020

L’Amministratore Delegato Marco Belletti

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Fondo FINANZA E SVILUPPO IMPRESA – Relazione semestrale al 30 giugno 2020 10

Valore complessivo In percentuale

dell'attivo Valore complessivo In percentuale dell'attivo

A. STRUMENTI FINANZIARI 9.073.091 97,55% 19.159.403 96,78%

Strumenti finanziari non quotati 9.073.091 97,55% 19.159.403 96,78%

A1. Partecipazioni di controllo 8.915.403 95,85% 8.915.403 45,03%

A2. Partecipazioni non di controllo 157.688 1,70% 10.244.000 51,75%

A3. Altri titoli di capitale A4. Titoli di debito A5. Parti di O.I.C.R.

Strumenti finanziari quotati A6. Titoli di capitale A7. Titoli di debito A8. Parti di O.I.C.R.

Strumenti finanziari devivati

A9. Margini presso organismi di compensazione e garanzia

A10.Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati

A11.Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati

B. IMMOBILI E DIRITTI REALI IMMOBILIARI

B1. Immobili dati in locazione

B2. Immobili dati in locazione finanziaria B3. Altri immobili

B4. Diritti reali immobiliari

C. CREDITI

C1. Crediti acquistati per operazioni di cartolarizzazione C2. Altri

D. DEPOSITI BANCARI

D1. A vista D2. Altri

E. ALTRI BENI

F. POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITÀ 51.345 0,55% 460.516 2,33%

F1. Liquidità disponibile 51.345 0,55% 460.516 2,33%

F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare

G. ALTRE ATTIVITÀ 176.890 1,90% 176.890 0,89%

G1. Crediti per p.c.t. attivi e operazioni assimilate G2. Ratei e risconti attivi

G3. Risparmio di imposta 176.890 1,90% 176.890 0,89%

G4. Altre

TOTALE ATTIVITÀ 9.301.326 100,00% 19.796.809 100,00%

RELAZIONE DI GESTIONE DEL FONDO FINANZA E SVILUPPO IMPRESA AL 30/06/2020

Situazione a fine esercizio precedente Situazione al 30/06/2020

SITUAZIONE PATRIMONIALE

ATTIVITÀ

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Fondo FINANZA E SVILUPPO IMPRESA – Relazione semestrale al 30 giugno 2020 11 Situazione al Situazione a fine

30/06/2020 esercizio precedente H. FINANZIAMENTI RICEVUTI

H1. Finanziamenti ipotecari

H2. Pronti contro termine passivi e operazioni assimilate H3. Altri

I. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

I1. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati I2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati L. DEBITI VERSO I PARTECIPANTI

L1. Proventi da distribuire L2. Altri debiti verso i partecipanti

M. ALTRE PASSIVITÀ 103.713 104.026

M1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati 3.527 18.223

M2. Debiti di imposta M3. Ratei e risconti passivi

M4. Altre 100.186 85.803

TOTALE PASSIVITÀ 103.713 104.026

VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO 9.197.613 19.692.783

Numero delle quote in circolazione 702 702

Valore unitario delle quote 13.102,013 28.052,397

Rimborsi o proventi effettuati dall'avvio dell'operatività 32.247.207 11.793.800 Rimborsi o proventi effettuati per quota dall'avvio dell'operatività per quota 45.936,192 16.800,285

Importi da richiamare 17.426.142 17.605.908

Importi da richiamare per quota 24.823,564 25.079,641

PASSIVITÀ E NETTO

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